LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Esposito Goretti, Manzatu, Biondi, Mazzanti, Cecchi (74' Fathou), Bambi (54' Delli Navelli), Ascolese (78' Bini), Afelba (54' Algerino), Verdi. A disp. Rizzo, Oriti, Berillo, Arca, Ballerini
GRASSINA: Bartoli, Meazzini (60' Cerrato), Salvini, Alfarano (69' Metafonti), Tomberli, Travagli, Dini (89' Corsi), Natale (69' Pierattini), Aprea, Violetta, Colasuono (60' Orlandi). A disp.: Mengoni, Falaschi, Meacci. Monecchi. All.: Marco Cellini.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia, coad. da Rama di Livorno e da Bellé di Livorno.
RETI: 10' Dini, 37' aut. Bambi, 52' Alfarano, 71' Manzatu.
NOTE: ammoniti Cecchi, Aprea, Pierattini, Bini. Calci d'angolo: 2-7. Recupero: 0'+ 4'.
Nel vento di Campi vola il Grassina, che conquista la quarta vittoria consecutiva e interrompe la serie di sei vittorie inanellate dal Lanciotto. La squadra di Campi mantiene solitaria la testa della classifica, ma avverte da vicino il fiato dei rossoverdi che, distanziati di cinque punti, hanno però già effettuato il loro turno di riposo. Il risultato maturato al Ballerini di Campi Bisenzio riapre, in sostanza, la lotta per il primo posto del girone in un campionato che si fa sempre più avvincente. Lanciotto e Grassina scendono in campo in un pomeriggio soleggiato, ma gelido a causa di un forte vento di tramontana che spira longitudinalmente sul terreno di gioco e che rallenta o imprime bizzarre traiettorie ai palloni alti. Il Lanciotto (in maglia bianca con inserti rossi) che lamenta l'assenza di Di Giusto, oltre a quelle ormai croniche di Fedi e Bonciani, si schiera (come nelle ultime gare) con un 4-2-3-1; Afelba, Ascolese e Verdi sono i tre che agiscono alle spalle della punta avanzata Cecchi. Sorprende non poco l'assenza nell'undici iniziale di Delli Navelli, autore di buone prestazioni nelle gare recenti. Il Grassina, senza problemi di organico, recupera gli squalificati Tomberli e Natale che vanno in campo dall'inizio, mentre Metafonti parte dalla panchina. In buona sostanza mister Cellini si affida ad uno schieramento improntato ad un classico 4-3-3. Prima del calcio d'inizio viene osservato un minuto di silenzio per commemorare l'ex-presidente della FIGC Carlo Tavecchio, scomparso nella notte tra venerdì e sabato. L'avvio del match è subito brioso e i primi a tentare la concludere a rete sono i padroni di casa: il tiro di Cecchi dal limite, su servizio da sinistra di Verdì, è roba da dimenticare. Qualche protesta si alza in campo e sugli spalti per una caduta in area di un giocatore ospite, che il direttore di gara ignora. Al 10' il Grassina affonda con decisione sulla sinistra e Colasuono crossa basso verso l'area avversaria, premiando l'inserimento dall'altra parte di Dini: conclusione perentoria del numero 7 rossoverde e pallone sotto l'incrocio dei pali, alla sinistra di Roselli. Il gol mette la gara in discesa per gli ospiti, che continuano a comandare il gioco senza scontrarsi con una reazione apprezzabile da parte dei padroni di casa. Il Lanciotto è impacciato e impreciso, mentre il Grassina punge in maniera decisa soprattutto sulla sinistra con il bomber della squadra Colasuono. Al 21', come da disposizione della FIGC, il signor Lorenzi chiama ad osservare un altro minuto di silenzio per ricordare le vittime della Shoah; dal binario della Stazione centrale di Milano, contrassegnato con il numero 21, dal 1943 al 1945, partivano i treni diretti al campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz. Il gioco riprende e si registra (25') una conclusione improvvisa da centro area di Colasuono, parata senza problemi da Roselli. Il Grassina conquista una serie di calci d'angolo e, su uno di questi Travagli, da dentro l'area, colpisce con un rasoterra, il palo interno alla destra di Roselli: sul rimpallo non c'è nessuno pronto per il tap-in vincente e la difesa locale libera. Ancora su calcio d'angolo, questa volta da sinistra, arriva il raddoppio degli ospiti. Va alla battuta Natale che calcia un pallone molto teso a rientrare: la sfera finisce in rete sul secondo palo dopo una leggera deviazione che fa cambiare direzione alla traiettoria. Qualcuno pensa ad un refolo di vento maligno, ma a fine gara emergerà che a deviare il pallone è stato (in maniera involontaria) Bambi. Noi propendiamo per la deviazione determinante, in quanto non siamo certi che il pallone sarebbe finito lo stesso in rete; resta comunque grande la parte di merito da attribuire al piede educato di Natale. E il Lanciotto? Sostanzialmente non pervenuto per larga parte del primo tempo, si fa vedere allo scadere per un timido tiro da destra di Afelba, parato senza difficoltà da Bartoli. Stessa musica in apertura del secondo tempo: al 49' imbucata di Natale per Violetta, che da destra non trova lo specchio della porta. La porta la trova, eccome, Alfarano al 52': esterno destro da posizione defilata sulla destra e pallone sotto l'incrocio dei pali, alla sinistra di un esterrefatto Roselli. E con questa prodezza il Grassina mette praticamente in cassaforte i tre punti preziosi. Cominciano le sostituzioni nelle due squadre e mister Selvaggio passa ad un più aggressivo 4-3-3 inserendo, Delli Navelli a centrocampo e Algerino in avanti. Il Grassina rallenta un po' i ritmi e cerca di controllare senza affanno la gara. IL Lanciotto acquista un po' di vivacità in avanti e, al 71', trova il modo di accorciare le distanze. In un'azione offensiva un giocatore del Lanciotto va a terra in area: c'è chi protesta e chi (Manzatu) si getta sul pallone vagante e, con un secco rasoterra, trafigge Bartoli. I padroni di casa insistono e creano ancora qualche situazione favorevole, risolta comunque senza troppi affanni dalla ben organizzata difesa ospite. Finisce con la netta e meritata vittoria dei ragazzi di mister Cellini ed è festa grande per i calorosi sostenitori che inneggiano ad un rapido ritorno in categorie superiori. La rincorsa del Grassina (dodicesimo all'ottava giornata) prosegue a passo spedito: i rossoverdi vincono le tre gare disputate nel girone di ritorno, mentre nel girone di andata quelle tre gare a campi invertiti le avevano perse tutte. Come avevano perso anche la quarta, con quell'Audax Rufina che ospiteranno domenica prossima. In quel di Rufina faranno bene a prepararsi bene per il confronto in riva all'Ema. Non deve lasciare scorie la sconfitta casalinga subita dal Lanciotto (curiosamente sconfitto in tutti gli anticipi al sabato disputati). La pronta reazione dei ragazzi di Selvaggio è da attendersi a cominciare dal confronto esterno di domenica prossima con il Lebowski. Per la cronaca un altro particolare curioso è che l'altra sconfitta del girone d'andata dei campigiani era maturata a Luco in una gara arbitrata proprio dal signor Lorenzi di Pistoia.
LANCIOTTO
ROSELLI: 6- Incassa tre gol: niente da dire sul primo, ma rimane fermo in porta sul secondo e appare sorpreso sul terzo. Peccatucci veniali: per il resto sbriga bene l'ordinaria amministrazione.
BENELLI: 6- Primo tempo di sofferenza contro Colasuono e con il Grassina che imperversa impietoso da quella parte. Non si smarrisce e, con il tempo, si mette in evidenza con qualche prezioso recupero.
ESPOSITO GORETTI: 5,5 Solita grinta, ma non è sempre inappuntabile in fase difensiva e soprattutto non preciso quando c'è da ripartire dal basso, perdendo palloni preziosi.
MANZATU: 6 Il Grassina è soverchiante a centrocampo e lui fa quello che può senza perdersi d'animo. Ha il merito di reggere fino in fondo e quello particolare di segnare il gol della bandiera, che è il suo primo gol in prima squadra.
BIONDI: 6 Sostituisce l'indisponibile Di Giusto e, dopo qualche sbavatura iniziale, prende confidenza e regge bene la posizione, provando anche qualche sortita in appoggio.
MAZZANTI: 6 Efficace in marcatura, fa con sicurezza il suo lavoro e infatti i pericoli per la sua squadra non nascono tanto per vie centrali, ma non può essere ovunque.
CECCHI: 5 Isolato e privo di assistenza, cerca di arretrare per trovare palloni giocabili, ma non riesce a incidere, tallonato implacabilmente dai difensori avversari. (74' Fathou: 5,5 Prende posto a sinistra e, pur nel momento migliore della sua squadra, non incide in maniera particolare).
BAMBI: 5 Chiaramente in difficoltà in quella posizione che è non più sua fa quel che può in un centrocampo dominato dagli avversari. Sfortunato in occasione del secondo gol. (54' Delli Navelli: 6- Nel centrocampo a tre (e con avversari più in controllo che in offensiva) qualcosa nel centrocampo comincia a funzionare, ma è ormai troppo tardi per raddrizzare la barca).
ASCOLESE: 5 Gioca dietro la punta, ma si vede pochissimo perché nel primo tempo il Lanciotto non riesce a portare (e a giocare) palloni nella metà campo avversaria. In più anche lui commette errori banali (78' Bini: sv).
AFELBA: 5 Impalpabile sulla destra, avulso dalla manovra si fa notare per l'unica conclusione (poco più che una telefonata ) nello specchio della porta del primo tempo (54' Algerino: 6- Porta un po' di vivacità sulla destra nel 4-3-3 con il quale il Lanciotto conclude la gara).
VERDI: 6 E' il migliore dei suoi in avanti e cerca di fare quello che può con qualche apprezzabile iniziativa personale, che però non trova sbocchi. Si disimpegna bene anche nella fase finale della gara nel ruolo più usuale di esterno di centrocampo.
GRASSINA
BARTOLI: 6 Giornata di poco lavoro: resta inoperoso tra i pali, esibendosi solo in qualche tempestiva uscita. Forse un pochino sorpreso sul gol di Manzatu, ma la distanza è ravvicinata e la partita è, a quel punto, pura accademia.
MEAZZINI: 6 Esterno basso a destra gioca con sicurezza e non incontra particolari problemi sulla fascia di sua competenza.
SALVINI: 7 Il baby (classe 2004) sfodera una prestazione maiuscola mettendosi in evidenza sia in fase difensiva che in appoggio alla manovra offensiva. C'è molto di suo nel fatto che a sinistra il Grassina spopola.
ALFARANO: 7,5 Dominatore incontrastato del centrocampo, recupera palloni (uno eccezionale su Biondi) e fa ripartire la squadra. Segna anche il gol, con un gran tiro dalla distanza, che impedisce alla gara di riaprirsi (69' Metafonti: 6 Uno spezzone di gara per difendere la vittoria).
TOMBERLI: 6 Riprende il suo posto al centro della difesa e offre una prestazione del tutto positiva: il lavoro da svolgere, nell'occasione, non è poi così tanto.
TRAVAGLI: 6,5 Non ha problemi a limitare i tentativi offensivi degli avversari: si propone anche in avanti ed è sfortunato quando il palo gli nega la soddisfazione del primo gol in campionato.
DINI: 7 Decisivo domenica scorsa contro il Lebowski, mette a segno il quarto gol stagionale, aprendo la strada della vittoria. Perfetto il suo inserimento e continuo il suo apporto come esterno di centrocampo (89' Corsi: sv).
NATALE: 7 Colonna portante del sontuoso centrocampo rossoverde, propizia il gol del raddoppio con una velenosa parabola da calcio d'angolo, che trova la sponda determinante nel tocco fortuito di un difensore avversario. Dettagli di poco conto: curiosamente diciamo che è la prima volta che il Grassina va in gol tra il 36' e il 40' del primo tempo (69' Pierattini: 6 Gioca spiccioli di gara in tutta tranquillità).
APREA: 6 Porta un contributo valido alla manovra offensiva della propria squadra, pur senza trovare spunti vincenti.
VIOLETTA: 6 Dà il via alla fulminante manovra che porta al gol del vantaggio e continua a offrirsi come riferimento su tutto il fronte d'attacco.
COLASUONO: 6,5 Incontenibile per tutto il primo tempo, sforna assist e conclusioni a ripetizione. Esce a risultato ampiamente acquisito (60' Orlandi: 6 Porta il suo contributo alla difesa del risultato).
ARBITRO
FEDERICO LORENZI di PISTOIA: 6,5 Direzione decisamente positiva la sua: arbitra all'inglese e mantiene sempre uno stesso metro di giudizio. Utilizza con saggezza i cartellini gialli, sventolandone uno anche all'indirizzo di Selvaggio. Sempre puntuale e precisa l'assistenza dei collaboratori.
ANTELLA: Vadi, Cipriani, Manetti Sacha, Lanotte, Raganati, Bartolini, Tamburini (53' Picchi), Tacconi, Manetti Samuele (53' Santucci), Olivieri (71' Lepri), Merciai. A disp.: Scrò, Kortz, Grattarola, Aiello, Cheloni, Chiti. All.: Claudio Morandi.
ATH.CALENZANO: Evi, Becattini, Calabretta (64' Lalaj), Curumi (31' Idmane), D'Orsi (64' Corti), Landolina, Maliqaj (53' Gianassi), Marulli, Palaj, Simoni, Sternini (53' Mignacca). A disp.: Zambri, Caciagli, Miranda, Pinori. All.: Stefano Lacchi.
ARBITRO: Gianluca Noto di Pisa, coad. da Luca Salvadori di Arezzo e da Samuele Bertolucci di Lucca.
RETI: 10' Tamburini, 96' Lepri.
NOTE: ammoniti Sternini, Evi, Vadi, Lepri, Mignacca. Calci d'angolo: 2-3. Recupero: 2'+6'.
Un'Antella cinica raccoglie tre punti contro un Calenzano che non merita un passivo così netto visto l'andamento complessivo della gara. Con questa vittoria la squadra guidata da mister Morandi (che ha già riposato) si colloca in zona di testa, a sei punti dal Lanciotto e ad un punto dal terzetto Affrico, Grassina e Audax Rufina che condividono la seconda piazza. Se la classifica sorride, la prestazione contro l'Athletic Calenzano desta molte perplessità sul gioco espresso della squadra, che non appare particolarmente convincente. L'Antella è però la squadra che può vantare la difesa di gran lunga più ermetica del campionato (solo dieci i gol subiti in quindici incontri) e questo dato offre una eloquente spiegazione sulla posizione occupata. Il Calenzano, colpito a freddo, dopo uno sbandamento difensivo, ha cozzato contro un muro impenetrabile, pur esercitando a lungo una sterile superiorità territoriale. Rimasto in dieci nell'ultimo quarto d'ora per l'infortunio di Marulli occorso dopo che erano state effettuate tutte le cinque sostituzioni previste, ha subìto il raddoppio in contropiede al 96'. Nonostante la sconfitta, dopo sette punti nelle tre giornate del girone di ritorno, appare una squadra in ripresa pur con alcuni limiti ancora presenti. Ma approfondiamo gli episodi salienti di una gara, peraltro povera di emozioni, ricostruendo la cronaca dall'inizio. L'Antella si presenta con un classico 4-3-3, mentre gli ospiti oppongono un più prudente 4-3-2-1, rilanciando Evi in porta e sostituendo l'indisponibile Francini a centrocampo con Curumi. Prima del calcio d'inizio, che spetta al Calenzano, viene osservato un minuto di silenzio in memoria dell'ex-presidente della FIGC Carlo Tavecchio, scomparso nei giorni scorsi. I primi minuti scorrono in maniera confusa poi, all'8', Simoni si prepara bene per la conclusione e, da sinistra, lascia partire un destro a girare che esce a un metro abbondante dal secondo palo. Al 10' la difesa del Calenzano si fa beffare al primo assalto: cross da destra, Tacconi di testa prolunga verso sinistra dove il liberissimo Tamburini calcia al volo di sinistro, spedendo il pallone nell'angolino basso alla sinistra di Evi, vanamente proteso in tuffo. Al 13' un rimpallo in area potrebbe favorire la conclusione ravvicinata di Merciai, ma Landolina allontana prima il pallone. Un tiro velleitario di Simoni che non impensierisce Vada precede, al 21', il secondo minuto di silenzio dedicato alla memoria della Shoah. Al 31' mister Lacchi richiama in panchina Curumi e lo sostituisce con Idmane, che ne rileva anche i compiti. Il gioco latita e tutto si svolge in un batti e ribatti confuso in mezzo al campo, senza l'ombra di un'azione degna di nota. Il secondo tempo vede gli ospiti esercitare un predominio territoriale che li porta a guadagnare campo, anche perché gli innesti di Gianassi e del giovanissimo Mignacca (2005) ne accentuano il potenziale offensivo. Ma su un passaggio corto a Evi Olivieri si trova a tu per tu con il portiere in piena area: Olivieri cerca di aggirarlo, ma il portiere allarga le braccia e il numero 10 rovina a terra. L'arbitro indica immediatamente il dischetto del rigore e ammonisce il portiere ospite. Ci sono vibranti preteste dei sostenitori e dei giocatori ospiti, ma il signor Noto non recede dalla sua decisione. Al'56' Olivieri colloca con cura il pallone sul dischetto e, dopo una lenta rincorsa, calcia rasoterra alla sinistra di Evi, che si distende in tutta la sua lunghezza e devia il pallone in calcio d'angolo. Scampato il pericolo il Calenzano preme, ma raccoglie solo una conclusione centrale di Simoni, servito da Idmane (69'). Spingono gli ospiti, rimasti in dieci per l'uscita di Marulli e con tutte le sostituzioni effettuate. Il fortino locale regge, ma rischia grosso su calcio di punizione dal limite, defilato sulla destra. Vanno sul pallone Simoni e Landolina ed è proprio quest'ultimo a calciare con il sinistro a rientrare: sembra fatta quando il pallone si abbassa sul primo palo, ma Vada con un prodigioso balzo felino arriva a deviare la sfera e a sventare il pareggio. Al 96', con tutto il Calenzano (portiere compreso) riversato nella metà campo avversaria, Lepri ruba un pallone sulla linea laterale di destra e si invola verso la porta avversaria e, vanamente rincorso, da una ventina di metri indirizza il pallone nella rete sguarnita. Qualche secondo ancora e poi l'arbitro fischia la fine, con i giocatori di casa che si abbracciano festanti. Nel prossimo turno l'Athletic Calenzano se la vedrà in casa con un pericolante Dicomano, mentre l'Antella dovrà andare a far visita ad un'altra squadra affamata di punti come il San Piero a Sieve.
ANTELLA
VADI: 6,5 Urla a squarciagola dando indicazioni a tutti i compagni e fa il suo dovere quando è chiamato in causa: strepitoso sul calcio di punizione di Landolina quasi allo scadere. Poco prima fa sudare freddo i sostenitori locali per uno stop di petto sulla linea di porta con avversari nei paraggi.
CIPRIANI: 6,5 Si applica con tenacia e bravura al controllo di Simoni, che non riesce praticamente a saltarlo mai. Quando può cerca anche di proporsi a sostegno in avanti.
MANETTI SASHA: 6 Clienti meno pericolosi incrociano dalle sue parti: lui comunque rincorre tutti e ha ancora fiato per accompagnare il contropiede di Lepri al 96', in due contro nessuno verso la porta avversaria.
LANOTTE: 6 Fa da diga davanti alla difesa e cerca di dettare i tempi di gioco della squadra, ma in questo compito i risultati non sono proprio esaltanti.
RAGANATI: 6,5 Guida con ordine la linea difensiva meno perforata del campionato: elegante e pulito negli interventi.
BARTOLINI: 6,5 Marca strettamente Palaj, anche con maniere ruvide, impedendogli di puntare la porta: un mastino implacabile.
TAMBURINI: 6,5 Ha il merito di trovarsi nel posto giusto al momento giusto per poter realizzare il bel gol del vantaggio della sua squadra, prezioso per l'economia della gara. (Dal 53' Picchi: 6 Prova sufficiente).
TACCONI: 6 Centrocampista a destra spinge e contrasta senza risparmio di colpi, prezioso per gli equilibri della squadra.
MANETTI SAMUELE: 5,5 Piuttosto evanescente il suo apporto alla manovra offensiva, non riesce a proporsi come riferimento in attacco. (Dal 53' Santucci: 6 Ingresso più che sufficiente).
OLIVIERI: 5,5 Pochi spunti offensivi, ma si procura con astuzia il calcio di rigore che poteva chiudere anzitempo la gara. Non lo calcia nemmeno tanto male, ma Evi è super nell'occasione. (dal 71'Lepri: sv. )
MERCIAI: 6 Elemento di comprovata esperienza svolge un ordinato lavoro di costruzione sulla fascia sinistra. Anticipato da Landolina a due passi dalla porta nel primo tempo.
ATH.CALENZANO
EVI: 6,5 Freddo più dell'avversario sul calcio di rigore, tiene così in linea di galleggiamento la sua squadra fino al 96', quando lascia la porta sguarnita alla ricerca del pareggio con le conseguenze che sappiamo.
BECATTINI: 6+ Buona la sua prova come esterno basso a sinistra: si sgancia con frequenza in avanti e, in un occasione, incontra il piede ruvido di Tacconi, per fortuna senza serie conseguenze.
CALABRETTA: 5,5 Forma un duo con Simoni a sostegno di Palaj, ma a differenza di domenica scorsa non riesce ad essere particolarmente incisivo in avanti (64' Lalaj: 5,5 Si impegna, ma non apporta cambiamenti particolarmente significativi).
CURUMI: 5 Gioca una mezz'ora che non resterà tra i ricordi più belli; poi mister Lacchi lo richiama in panchina, non è dato sapere se per motivi tecnici o fisici (31' Idmane: 6 Gioca molti palloni anche se non è sempre preciso nelle misure dei passaggi).
D'ORSI: 6- Gioca un'ora abbondante in cabina di regia in maniera ordinata, anche se manca di intuizioni di una certa pericolosità (64' Corti: 6 Va a fare il centrale al posto di Landolina e non demerita).
LANDOLINA: 6,5 Buona prestazione come centrale difensivo, con alcuni interventi determinanti; poi se la cava bene anche quando sale a centrocampo. Calcia una punizione perfetta, ma Vadi gli strozza in gola l'urlo del gol.
MALIQAJ: 5,5 Esterno di centrocampo: fa molto movimento, ma non trova mai guizzi o intuizioni pericolose (53' Gianassi: 6- Inserito per aumentare il peso offensivo porta un contributo positivo al serrate con il quale il Calenzano cerca il pareggio).
MARULLI: 6+ Centrale difensivo se la cava bene in marcatura: si fa male nel finale ed è costretto ad uscire, lasciando la sua squadra in inferiorità numerica.
PALAJ: 6- L'ex di turno ci tiene a ben figurare e si batte con grande determinazione, ma è dura trovare spazio nella munita difesa avversaria, anche se lui non molla mai.
SIMONI: 6 Partita come sempre generosa, ma non riesce ad esprimere quella potenza devastante messa in mostra contro l'Affrico la settimana scorsa, anche perché francobollato senza pietà. Cerca ripetutamente la conclusione da fuori, ma senza particolare fortuna.
STERNINI: 5,5 Vita non tranquilla sulla fascia di sua competenza, dove nasce il gol di vantaggio degli avversari (53' Mignacca: 6- Fa il suo compitino senza infamia e senza lode).
ARBITRO
GIANLUCA NOTO di PISA: 6- Sufficienza striminzita per il signor Noto, che spesso si trova lontano dal centro del gioco e non vede situazioni da sanzionare. Comunque, a nostro giudizio, non commette errori gravi, tali da incidere sul risultato della gara.
MONTELUPO: Lensi, Carli (56' Marrazzo), Mattei (56' Beconcini), Brogi, Cupo, Corsinovi (75' Gori), Bruno, Leoncini (45' Cerboni), Anedda, Ndaw, Garunja (80' Guye). A disp: Consani, Bianchini, Buzzi, Seghetti. All: Lucchesi Andrea.
LUCO: Brunelli, Arias, Buzzigoli, Bruni (11' Calabrese; 64' Farina), Lukolic (87' Mascherini), Parrini, Gianassi, Rocchini, Marucelli, Trotta, Cirillo (80' Parrini). A disp: Bardazzi, Kuka, Maretti. All: Allori Daniele.
ARBITRO: Bo di Livorno, coad. da Orsini di Pontedera e Particelli di Carrara.
RETI: 22' Cirillo, 65', 95' Parrini, 88' Mascherini.
NOTE: ammoniti: Cupo, Leoncini, Ndaw; espulsi Brogi.
Potremo chiamarla disfatta, o potremo chiamarla sconfitta. Potremo chiamarla impresa, o potremo chiamarla vittoria. Punti di vista diversi, epiloghi diversi. Quello che è certo, è che la partita andata in scena al Castellani era una sorta di scontro diretto sia per quanto riguarda il posizionamento in classifica ma anche e, soprattutto, per il morale delle due squadre. Una partita che può cambiare notevolmente il proseguo del torneo, un risultato pesante che mette a dura prova l'intera squadra locale che dovrà avere dei nervi d'acciaio per ripartire al meglio fin dal prossimo match. Gara a senso unico al Castellani di Montelupo, dominata in lungo e largo dal Luco che, con questa vittoria, raggiunge proprio gli amaranto a quota 22 punti. I locali hanno sprecato una grossa chance visto che, vincendo quest'oggi, avrebbero superato il Lebowski avvicinandosi ad un punto dalla zona play off. Subito partenza fulminea per la squadra ospite che con coraggio ed un pizzico di sfrontatezza si riversa in avanti rendendo complicato il lavoro dei difensori avversari. Al 7', in uno di questi acuti offensivi, gli ospiti trovano il gol che rompe gli equilibri della partita. Buona discesa sulla fascia di Parrini che, approfittato di un contrasto fortunato, entra in area di rigore mettendo un ottimo cross arretrato su cui arriva a rimorchio Cirillo che deposita in rete. Un Luco con tanti giovani giocatori e ben disposto in campo che, nell'arco dei primi minuti di gioco, ha trovato subito il gol del vantaggio respingendo e contenendo ogni tentativo d'attacco amaranto. Una partita accesa, giocata a ritmi alti, in cui gli animi in campo si stanno alzando sempre di più a pari passo con la tensione dei calciatori in campo. Il gioco si sviluppa principalmente all'interno del campo, ed è caratterizzato da numerosi contrasti che, il più delle volte, portano inevitabilmente all'interruzione del gioco. Tutte situazioni che giovano a favore del Luco, astuto nel rallentare l'andamento della gara. Al 35' di gioco arriva anche la prima occasione in favore del Montelupo: è Ndaw che ci prova con un potente destro dal limite dell'area parato sulla destra da Brunelli che, però, devia il pallone sui piedi di Mattei, poco tranquillo nel ribattere a rete. Pochi istanti dopo, al 41', è ancora Parrini che si rende pericoloso riuscendo ad entrare in area di rigore ma, dalla destra, non riesce ad angolare il tiro sul quale interviene Lensi. All'ultimo secondo disponibile del primo tempo Brogi commette una grossa ingenuità facendosi espellere per proteste lasciando, in un momento già complicato di suo, la squadra in 10. Finisce così un primo tempo contornato da molti episodi, giocato a ritmi alti tra due squadre che stanno mettendo tutta la loro grinta in campo. Seconda frazione di gioco che si apre ancora una volta in favore del Luco. La squadra locale nonostante la pausa per schiarirsi le idee non è scesa bene in campo, sbagliando veramente troppo in fase d'impostazione e ripiegamento. Passano appena 2' dall'inizio del secondo tempo e gli ospiti sfiorano subito il gol. Cross dalla destra del solito Parrini, il pallone attraversa tutta l'area di rigore arrivando direttamente a Calabrese che, da dentro l'area piccola, spara addosso a Lensi. Dopo varie azioni di gioco da parte del Luco, il Montelupo ha una grande occasione per pareggiare la partita. Al 57' l'arbitro fischia un calcio di rigore per gli amaranto, dal dischetto si presenta Anedda ma il suo tiro viene intercettato da Brunelli. Sarebbe stato un gol di vitale importanza che avrebbe riportato in parità il match in uno dei momenti migliori degli ospiti. Non riescono a girare gli ingranaggi per la squadra di Lucchesi che, in quest'ultima mezz'ora di gioco, tenta il tutto per tutto alzando l'intero baricentro della squadra e rischiando visibilmente sui contropiedi. Da uno di questi, il Luco, trova il meritato gol del raddoppio. Lancio in verticale di Marucelli che sorprende la difesa trovando sulla fascia destra Parrini, rapido nell'anticipare di testa il movimento della linea difensiva e, subito dopo, a superare Lensi con un pregiato pallonetto. Al 65', è 2-0. Sembra una sfida a senso unico dove gli ospiti stanno nettamente sovrastando i locali e, nonostante il risultato a favore, continuano ad attaccare. Al 73' è Trotta che si trova tu per tu contro Lensi che, ancora una volta, tiene a galla i suoi con una super parata sul primo palo. Il Montelupo però è ormai in balia di una propria identità. Un secondo tempo che assomiglia più ad una sorta di trama thriller dove ogni istante, l'ansia di prendere gol, sembra materializzarsi. Ed infatti, all'83', il Luco mette l'ombrellino nel long drink chiudendo definitivamente la partita. Ancora una ripartenza gestita da Trotta e Parrini, con quest'ultimo che trova l'assist vincente dalla destra per il neo entrato Mascherini. A tempo finito arriva anche il definitivo 0-4, a firmalo è Parrini che sigla la sua doppietta al termine di un contropiede. Una partita dominata dai ragazzi di Allori che con un netto 4-0 agganciano il Montelupo al settimo posto rilanciando il sogno play off.
Calciatoripiù: se non ci fosse stato Lensi la partita sarebbe finita molto prima, è lui il migliore in campo del Montelupo, ottima prova corale invece per il Luco dalla quale emergono i nomi di Parrini e Trotta.
Le pagelle
Montelupo
LENSI 7 : L'unico che si salva nel Montelupo, le sue parate tengono a galla gli amaranto.
CARLI 5,5: Sulla fascia non riesce quasi mai ad arrivare sul fondo, qualche errore anche in fase difensiva.
MATTEI 6: Crea qualche occasione sulla sinistra, sufficiente.
BROGI 4: Contro Trotta non vede quasi mai palla, lascia la squadra in 10 per tutto il secondo tempo.
CUPO 5,5: Soffre pesantemente il tridente del Luco.
CORSINOVI 5,5 : Impreciso sia nelle chiusure che in fase di impostazione.
BRUNO 6 : A centrocampo è quello che si fa vedere più volte.
LEONCINI 5 : Prova anonima, ammonito e sostituito a fine primo tempo.
ANEDDA 5: Gara non facile nemmeno per lui, pesante l'errore dal dischetto che avrebbe potuto riaprire la partita.
NDAW 5,5: Non incide come è abituato a fare di solito.
GARUNJA 6: In attacco è l'unico che si salva, non una prova brillante ma è quello che si rende più pericolo, procurando pure il rigore.
Luco
BRUNELLI 7,5: Il rigore parato vale quanto un gol.
ARIAS 6,5: Ottima gara difensiva così come tutto il pacchetto di difesa.
BUZZIGOLI 6,5: Sempre attento e preciso, buona gara.
BRUNI s.v.: (11' Calabrese 6,5: Gioca una buona gara in attacco, ottima anche la fase di ripiegamento).
LUKOLIC 6,5: A centrocampo non si ferma per un secondo, gioca molti palloni (87' Mascherini 6,5: Entra e segna, sufficienza più che piena meritata).
PARRINI 8: Una partita da vero numero 10, non lo prendono mai sulla fascia, una doppietta e due assist, più di così non si può.
GIANASSI 6: Buona la sua gara a centrocampo.
ROCCHINI 6: Una prestazione da sufficienza piena.
MARUCELLI 6,5: In difesa svolge il suo compito, lo fa bene senza sbagliare mai.
TROTTA 7,5: Gli è mancato solamente il gol. In attacco è imprendibile, sulla fascia va via sempre.
CIRILLO 7: Segna il gol che apre il match e lotta su tutti i palloni.
Arbitro
BO di LIVORNO 7: Una gara tutt'altro che facile. Dirige bene il match, giusta l'espulsione nel primo tempo e anche gli altri cartellini estratti. Bravo nel non perdere le redini nonostante gli animi in campo molto alti.
Niccolò Pistolesi
A.G. DICOMANO: Ioanna, Reggioli (55' Marrani), M. Bianchi (46' Fantoni), Carnevale, Pantiferi, Nencioli, Nardoni, Bencini (89' Fedele), Coralli, Gori, Fayé (46' Giordani). A disp.: Maionchi, M. Paggetti, Bacocci, A. Fabbri, Beraldi. All.: Tortelli (squalificato, in panchina Smacchi).
RIGNANESE: Muscas, Casalini, Pruneti, Kuqi, Falciani, Monetti (74' Molinu), Nety (66' Cardi), Sottili, Bevicini (71' Martino), Vestri (58' Violi), Ciancaleoni (87' Fagioli). A disp.: F. Bianchi, R. Fabbri, Forni, Landini. All.: Lucchesi.
ARBITRO: Borriello di Pontedera, coad. da Cerofolini di Arezzo e Lapenna di Empoli.
RETI: 43' Vestri, 47' Casalini, 52' Monetti, 61' Carnevale, 80' Fantoni.
A.G. DICOMANO
IOANNA: 5 Viene scelto come titolare tra i pali al posto di Maionchi. Subisce tre reti, facendosi beffare sul raddoppio.
REGGIOLI 6 Gara sufficiente nella retroguardia dei mugellani, viene sacrificato con la squadra sotto nel punteggio. 55' Marrani: 6 Gioca buona parte della ripresa ed entra nell'azione del definitivo 2-3.
M. BIANCHI: 5,5 Non è impeccabile nella linea arretrata dei padroni di casa e viene avvicendato con un compagno con altre caratteristiche. 46' Fantoni: 6 Gioca per intero il secondo tempo e mette a segno il gol che ridà speranza alla squadra di Tortelli.
CARNEVALE: 6 Realizza il gol dell'1-3 con un calcio di punizione dal limite e nel complesso non demerita nello schieramento locale.
PANTIFERI: 6 Il difensore ex Athletic Calenzano tiene bene il campo nelle varie situazioni di gioco facendo il possibile.
NENCIOLI: 6 Gara sufficiente per l'esperto difensore arrivato in estate dal Firenze Ovest, che cerca di limitare i danni dietro.
NARDONI: 6 Il classe 2004 tornato dall'Aquila Montevarchi guadagna la sufficienza per quanto mostrato sul terreno di gioco nei 90'.
BENCINI 6 Il centrocampista ex Pontassieve colpisce una traversa con una conclusione che meritava miglior fortuna. 89' Fedele: sv In campo per pochi minuti.
CORALLI: 6 Ancora titolare l'esperto attaccante arrivato a dicembre dalla Fortis Juventus, che cerca di rendersi utile.
GORI: 6 Il centrocampista locale si disimpegna nel proprio ruolo con fasi alterne. Nel secondo tempo è anche sfortunato.
FAYÉ: 5,5 Lascia il terreno di gioco dopo un primo tempo nel quale non è stato in grado di incidere sulla sfida. 46' Giordani: 6 Viene inserito dall'inizio del secondo tempo. Sufficiente, anche se non incide più di tanto.
RIGNANESE
MUSCAS: 6,5 Prestazione più che sufficiente per l'esperto portiere della formazione valdarnese allenata da Francesco Lucchesi.
CASALINI: 6,5 Beffa Ioanna con un tiro-cross che consente alla Rignanese di raddoppiare e di mettere un'ipoteca sui tre punti.
PRUNETI: 6 E' uno dei tre giocatori in quota (classe 2002) che la formazione ospite presenta fra i titolari. Sufficiente.
KUQI: 6 Prova sufficiente per il capitano della squadra guidata in panchina da Francesco Lucchesi, che svolge il proprio compito.
FALCIANI: 6 Gara su livelli sufficienti, riesce a non farsi mai sovrastare dai giocatori dell'Alleanza Giovanile Dicomano.
MONETTI: 6 Arrivo del mercato invernale, ex San Piero a Sieve, mette il sigillo del gol dello 0-3 sulla partita dei suoi. 74' Molinu: 6 Ingresso in campo per poco più di un quarto d'ora.
NETY: 5,5 Classe 2003, esce a metà secondo tempo dopo una prestazione poco incisiva nel proprio settore. 66' Cardi: 6 Gioca la seconda parte della ripresa senza demeritare.
SOTTILI: 6 Si rende protagonista di una partita sufficiente nello scacchiere presentato in campo dal tecnico ospite Lucchesi.
BEVICINI: 5,5 Classe 2004, è il più giovane nell'undici titolare della Rignanese. Rimane in campo per più di un'ora senza brillare. 71' Martino: 6 Entra nella parte finale del match e guadagna la sufficienza.
VESTRI: 6,5 Ex di turno, a dicembre si è trasferito da Dicomano proprio a Rignano. L'ex del Terranuova Traiana sblocca la partita con un gran tiro. 58' Violi: 5,5 Gioca oltre mezz'ora della ripresa, ma con pochi risultati apprezzabili.
CIANCALEONI: 5,5 L'ex del Bagno a Ripoli non riesce quasi mai ad impegnare la retroguardia dell'Alleanza Giovanile Dicomano. 87' Fagioli: sv Viene inserito per pochi minuti.
ARBITRO
BORRIELLO di PONTEDERA: 6 Partita sufficiente per la direttrice di gara, che gestisce le varie situazioni senza grossi problemi.
Affermazione esterna per la Rignanese, che supera l'Alleanza Giovanile Dicomano con il punteggio di 3-2. L'incontro viene ospitato ancora una volta al Marco Ciompi di Vaglia per le precarie condizioni del fondo del Comunale di Dicomano, che come di consueto soffre la stagione invernale. La partita rimane in perfetto equilibrio fino al 43', quando un tiro improvviso di Vestri porta in vantaggio gli ospiti. La ripresa si apre, dopo meno di 2', con il raddoppio di Casalini, che con un tiro-cross sorprende Ioanna. I mugellani accusano il colpo e al 52' la Rignanese triplica: Monetti va al tiro da fuori e il pallone, deviato da un giocatore di casa a terra dopo uno scontro, si impenna e si insacca imparabile. La reazione dell'Alleanza Giovanile Dicomano si concretizza al 61', con il gol di Carnevale su punizione, e con un palo di Bencini. All'80' i nuovi entrati Marrani e Fantoni confezionano la rete del 2-3, ma per la squadra di Giovanni Tortelli (squalificato e sostituito in panchina dal preparatore atletico Lorenzo Smacchi) il pareggio non arriva.
AFFRICO: Soccodato, Liberati, Dolfi, Valoriani, Longo, Benvenuti, Ghaderi, Castellani, Vecchi, Mecocci, Centrone. A disp.: Del Bimbo, Silli, Iania, Riccioni, Dosso, Tamburini, Stella, Boccalini, Pecorai. All.: Luca Tognozzi.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Barracco, Gori, Jori, Maenza, Cassai. A disp.: Lukolic, Barzagli, Tirinnanzi, Zanieri, Merolla, Cianferoni, Giani. All.: Claudio Capecchi.
ARBITRO: Nafra sez. Valdarno, coad. da Diletta Cuccinello di Arezzo e Axinte di Lucca.
Si spartiscono la posta in palio i padroni di casa dell'Affrico ed i biancorossi del San Piero a Sieve, uno zero a zero che delinea le buone prestazioni delle difese ma che sottolinea anche la poca incisività degli avanti di entrambe le compagini, ma andiamo con ordine. Il primo quarto d'ora non regala nessuna emozione, le due formazioni si prendono le misure e si studiano senza però lasciare spazio a iniziative pungenti. La prima palla in area biancorossa capita sui piedi di Vecchi che non trova la coordinazione giusta per battere a rete l'invito di Dolfi dalla sinistra. Risponde qualche minuto più tardi Maenza che dai trenta metri prova a sorprendere Soccodato ma la palla finisce abbondantemente sopra la traversa. Al 21' il primo cambio tra le fila locali, Vecchi lascia il campo per infortunio, al suo posto Tamburini. Al 28' brivido per l'estremo locale il quale vede il pallone uscire di poco sopra la traversa dopo un rimpallo fortuito su Barracco pronto a pressare il proprio marcatore. Ci riprova ancora Maenza dai 25 metri, Soccodato ben piazzato para senza esitazioni. L'Affrico propone dei buoni fraseggi sfruttando le corsie laterali con Liberati a destra e Dolfi a sinistra filtrando il gioco attraverso Castellani e Mecocci ma gli attacchi stentano a concretizzarsi sia per merito della linea difensiva degli ospiti e sia per la giornata decisamente sfavorevole per i punteri azzurri. Mecocci scodella al centro una punizione da posizione interessante, Pozzi a centro area anticipa Centrone pronto a battere a rete. Al 39' Lastrucci dalla destra pennella sul secondo palo per Jori che di sinistro spedisce fuori. Al 45' Benvenuti si fa ammonire per aver commesso fallo ai danni di Barracco sfuggitogli dalla marcatura. Altra occasione per Maenza pescato in area da Lastrucci, il suo colpo da biliardo finisce sull'esterno della rete. Dopo quattro minuti di recupero il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi. Ad inizio ripresa i locali rientrano in campo gagliardi ed aggressivi. Si fa apprezzare Tamburini che dal limite dell'area scarica un potente e preciso destro sul quale Sequi si esalta deviando in corner. Altro intervento miracoloso di Sequi al 50esimo stavolta sulla conclusione di Ghaderi dal vertice destro dell'area di rigore. Il forcing dell'Affrico continua con Liberati che da destra mette al centro un pericoloso spiovente in area, Lastrucci sulla traiettoria libera di testa anticipando Centrone ben appostato al centro dell'area. Bel cambio campo di Tamburini in favore di Centrone che al volo mette al centro ma nessun compagno è pronto per la battuta a rete. Al 63' fa il suo ingresso in campo Dosso Lacine che prende il posto di Mecocci. Risponde il San Piero mandando in campo Giani per Maenza. Al 66esimo si rivedono i biancorossi in area azzurra: Lastrucci da fallo laterale serve Pozzi che spizzica di testa sul palo più lontano ma la sfera finisce sul fondo anche se non di molto. Mister Tognozzi richiama in panchina Tamburini, al suo posto entra Silli. Mossa a specchio per gli ospiti che inseriscono Barzagli al posto di Cassai. Ghaderi ci riprova ma la sua conclusione debole è facile preda di Sequi. Al 75' Bonifazi da calcio d'angolo serve Pozzi che svetta nuovamente riuscendo a colpire di testa ma la sorte del pallone è la stessa, sul fondo di poco al lato. Ancora cambi per i leoni di Campo di Marte: dentro Stella e Riccioni al posto di Centrone e Castellani. Anche Gori finisce sul taccuino del direttore di gara per aver commesso fallo su Dosso Lacine. All'80' Longo tenta la fortuna con un improbabile tiro da oltre trenta metri, abbondantemente sopra la traversa. Fuori Jori per Cianferoni. San Piero in avanti con una veloce ripartenza di Giani ma dopo aver galoppato per diverse decine di metri il numero 19 decide di telefonare a Soccodato che risponde presente, tiro debole e centrale. Ma il giovane portiere locale si farà apprezzare allo scadere dei novanta minuti con un gesto tecnico impagabile: il San Piero è tutto riversato nella metà campo avversaria e dopo un bel fraseggio sulla fascia sinistra Bonifazi decide di aprire il gioco dalla parte opposta, la palla arriva pulita a Barracco che batte a rete di prima intenzione con l'esterno del piede destro ma Soccodato si distende e riesce a respingere la conclusione ravvicinata del numero 7 mugellano salvando di fatto il risultato. Nei cinque minuti di recupero prima Riccioni tira alto e una manciata di secondi dopo Liberati da ottima posizione spreca calciando altissimo. Terna arbitrale decisamente più che sufficiente, voto 7.
Calciatoripiù . Per L'Affrico buone prestazioni per Liberati, Castellan i e soprattutto Soccodato sempre ben piazzato e reattivo negli interventi a cui è stato chiamato in causa. Per il San Piero partita gagliarda per Bencini, Sequi e Barracco .