LUCO: Brunelli, Baggiani, Marucelli (69' Farina), Arias Arango, Buzzigoli, Lukolić, Mascherini, Gianassi, Rocchini (59' Parri), Parrini, Cirillo. A disp.: Pampaloni, Maretti, Calabrese, Sanni, Kuka, Cannoni, Ignesti. All.: Allori.
AFFRICO: Soccodato, Silli, Dolfi, Boccalini (66' Conversano), Longo, Benvenuti, Liberati, Valoriani (81' Papini), Ghaderi, Dosso (88' Tamburini), Centrone (69' Stella). A disp.: Del Bimbo, Laraia, Pecorai, Riccioni, Iania. All.: Tognozzi.
ARBITRO: Martini di Arezzo, coad. da Mongelli e Della Bartola di Pisa.
RETI: 54' Ghaderi, 73' Parrini, 80' Baggiani.
LUCO
BRUNELLI: 6 Viene battuto da Ghaderi nei minuti iniziali della ripresa, per il resto controlla bene la situazione tra i pali.
BAGGIANI: 7,5 Al rientro dopo tre giornate di squalifica, il difensore di casa segna la rete della vittoria nei minuti finali.
MARUCELLI: 6 L'ex del San Piero a Sieve guadagna la sufficienza, venendo richiamato in panchina alla metà della ripresa. 69' Farina: 6 Gioca una ventina di minuti senza demeritare.
ARIAS ARANGO: 6,5 Guida una difesa che all'improvviso deve fare a meno dell'esperienza di Sanni. Si disimpegna con grande successo.
BUZZIGOLI: 6 All'ultimo secondo viene inserito nella formazione titolare al posto di Sanni. Al 26' si fa vedere anche al tiro.
LUKOLIĆ: 7 Ottima prova per l'esperto centrocampista dei mugellani, che fa valere tutte le proprie capacità in mezzo.
MASCHERINI: 6,5 Dopo la rete segnata sette giorni prima, parte nell'undici titolare di mister Allori e ripaga la fiducia.
GIANASSI: 7 Si rende protagonista di una prova di assoluto valore nel centrocampo del Luco, che tiene bene botta fino al termine.
ROCCHINI: 5,5 L'ex del Grassina non è particolarmente brillante e viene sostituito poco dopo il vantaggio degli ospiti. 59' Parri: 6 Gioca oltre mezz'ora guadagnando la sufficienza.
PARRINI: 8 Dà il via alla rimonta dei mugellani segnando il gol del pareggio al 73'. Alla fine è il migliore dei padroni di casa.
CIRILLO: 7 Classe 2002, è uno dei quattro giocatori in quota che il Luco schiera dal 1', ma è ormai un veterano della categoria.
AFFRICO
SOCCODATO: 6 Gara sufficiente per il portiere in quota dei fiorentini, che non ha grosse responsabilità sulle reti locali.
SILLI: 5,5 Non è sempre impeccabile il classe 2001 dell'Affrico, che in alcune circostanze soffre le iniziative dei mugellani.
DOLFI: 5,5 E' uno dei giocatori più esperti in una formazione tendenzialmente giovane, ma nella ripresa non si fa valere.
BOCCALINI: 6 Sufficiente, esce a metà ripresa con la squadra in vantaggio e la situazione che appare sotto controllo. 66' Conversano: 6 Viene inserito e ottiene la sufficienza offrendo il proprio contributo.
LONGO: 5 Giornata difficile anche per un difensore che può vantare una lunga carriera tra i professionisti in tutta Italia.
BENVENUTI: 5 E' uno dei pilastri della retroguardia dell'Affrico, ma cede anche lui alla pressione del Luco nelle battute finali.
LIBERATI: 6,5 Autore del gol a parte, è il migliore nelle file della compagine guidata in panchina da Luca Tognozzi.
VALORIANI: 5 Il classe 2003 degli ospiti non ha mai modo di farsi apprezzare nello schieramento di mister Tognozzi. 81' Papini: sv Solo una decina di minuti in campo senza poter incidere.
GHADERI: 7 Al 54' segna la rete del vantaggio dell'Affrico, che sembra indirizzare positivamente la trasferta in terra mugellana.
DOSSO: 5,5 Non è in grado di incidere sull'andamento dell'incontro e viene sostituito con la squadra in svantaggio. 88' Tamburini: sv Pochi minuti nel finale.
CENTRONE: 5,5 Non è particolarmente brillante nel proprio reparto e lascia il campo quando l'Affrico è ancora in vantaggio. 69' Stella: 5,5 Gioca la seconda parte della ripresa senza farsi notare.
ARBITRO
MARTINI di AREZZO: 6 Riesce a portare in fondo una partita che si accende molto nel secondo tempo, ma senza episodi controversi.
Preziosissima vittoria interna per il Luco, che allo Stefano Bini di Grezzano supera in rimonta l'Affrico con il punteggio di 2-1. I padroni di casa devono subito fare a meno del difensore centrale Sanni, fermato da un infortunio muscolare nel riscaldamento: gioca dal 1' Buzzigoli. Il risultato matura per intero nella ripresa. Al 54' Ghaderi porta in vantaggio la squadra allenata da Luca Tognozzi, anticipando l'intervento del portiere di casa Brunelli con la punta del piede. Al 73' Parrini realizza la rete del pareggio, controllando il pallone in area e battendo Soccodato con una conclusione precisa. All'80' la formazione di Daniele Allori completa la rimonta: il capitano dei mugellani Baggiani, che proprio in questa gara rientrava in campo dopo tre giornate di squalifica, può insaccare a porta vuota il pallone che vale i tre punti. Nel primo tempo non ci sono molte emozioni: al 26' ci prova Buzzigoli con una conclusione che non sorprende il portiere ospite Soccodato, pronto a deviare in calcio d'angolo. Al 36' una conclusione di Dolfi per l'Affrico termina sopra la traversa. Nella ripresa la partita si accende e fa registrare le tre reti decisive, con il Luco capace di gestire il vantaggio fino al triplice fischio finale. Per la squadra di mister Allori, in virtù di una reazione di grande intensità, arrivano tre punti che allontanano la zona play-out.
ATH.CALENZANO: Evi, Becattini (69' Miranda), Curumi, Francini, Corti, Landolina, Maliqaj (80' Gesualdi), Gianassi (54' Idmane), Palaj (54' Lalaj), Simioni, Calabretta. A disp.: Zambri, Caciagli, D'Orsi, Pinori, Aprile. All.: Stefano Lacchi.
A.G.DICOMANO: Maionchi, Reggioli (73' Paggetti), Fumelli, Giordani, Pantiferi, Carnevale, Nardoni (87' Bacocci), Bencini (73' Fedele), Marrani, Gori, Beraldi (73' Fantoni). A disp.: Ioanna, Bianchi, Fabbri, Fayé, Coralli. All.: Giovanni Tortelli squalificato; in panchina Lorenzo Smacchi.
ARBITRO: Alessio Banfi di Pistoia, coad. da Giovanni Battista Picinotti di Arezzo e da Annalisa Cauteruccio di Firenze.
RETI: 15' Beraldi, 53' Nardoni, 65' rig. Marrani.
NOTE: Espulso al 57' Landolina. Calci d'angolo: 7-1. Recupero: 3'+4'.
Brutto scivolone casalingo dell'Athletic Calenzano nell'incontro da zona play-out con l'Alleanza Giovanile Dicomano. Una partita che si annunciava delicata per entrambe le squadre rilancia alla fine la rincorsa del Dicomano e frena i tentativi di risalita del Calenzano, alla seconda sconfitta consecutiva nel girone di ritorno. Il risultato maturato sul terreno del Magnolfi è determinato da alcuni episodi tutti sfavorevoli alla squadra di casa. A cominciare da un calcio di rigore, ancora sullo 0 a 0, che Maionchi para a Simoni, per proseguire con l'espulsione di Landolina ad inizio ripresa e finire con il discutibile calcio di rigore che ha fissato il risultato sullo 0 a 3, poco dopo un'ora di gioco. Ma al di là degli episodi citati rimane la povertà di gioco di una squadra che corre dietro al pallone senza idee e, oltretutto, commette anche banali errori nel palleggio. Il Dicomano (alla terza vittoria stagionale) raccoglie quello che trova giocando con ordine, con una squadra con le linee ravvicinate e capace di distendersi in profondità, contando su punte veloci e in buona giornata. Calenzano (in completo bianco) e Dicomano (in maglia rosa acceso) si affrontano sotto un cielo che comincia a velarsi e con un venticello freddo che spira longitudinalmente al terreno di gioco. Lamenta alcune assenze pesanti il Calenzano, a cominciare dallo squalificato Sternini e da Marulli che non ha recuperato dopo l'infortunio patito contro l'Antella; D'Orsi, in non perfette condizioni, si accomoda in panchina. Rimescola le carte mister Tortelli, costretto a seguire la gara dai gradoni della tribuna, inserendo ben cinque elementi diversi rispetto agli undici scesi in campo nell'incontro perso contro la Rignanese. IL Calenzano si presenta con un modulo improntato ad un 4-2-3-1 e al quale il Dicomano oppone un 4-3-1-2. La prima conclusione degna di nota arriva al 4' con un tiro dal limite dell'area da parte di Nardoni, troppo centrale per creare problemi ad Evi. Al 7' Maionchi indugia ad intervenire su un pallone lungo e quando lo fa se lo trascina fuori dall'area di rigore, determinando un calcio di punizione dal lato corto di destra: Landolina calcia direttamente in porta con il sinistro e il portiere si riscatta, andando a deviare il pallone indirizzato a fil di traversa. Un minuto dopo, su calcio d'angolo da destra battuto da Calabretta, Francini anticipa tutti schiacciando il pallone verso la porta, ma senza inquadrare il bersaglio. La gara vive un momento topico, al 10', quando Simoni va terra a contatto con un avversario in prossimità della linea di fondo e l'arbitro (peraltro non vicinissimo) indica senza esitazioni il dischetto del rigore. Va alla battuta Simoni che calcia di destro, senza troppa cattiveria , alla destra del portiere che intuisce la direzione e fa suo il pallone. Sembra non accusare troppo il contraccolpo psicologico il Calenzano che continua ad attaccare e arriva alla conclusione dalla distanza con Gianassi: Maionchi non si fa sorprendere. Dalla tribuna mister Tortelli urla ai suoi di alzarsi e gli effetti si vedono subito. Al 15' Nardoni accelera sulla destra e crossa basso verso il limite dell'area avversaria: Beraldi si allunga e devia il pallone di giustezza nell'angolino basso alla destra di Evi. Una nota statistica: in questo campionato mai il Dicomano aveva segnato prima del 20'. La squadra di casa perde progressivamente lucidità e si aggroviglia in una manovra confusa e senza sbocchi. Prova sulle palle inattive (come accade al 24'), ma la deviazione di testa di Landolina su calcio di punizione di Calabretta è decisamente innocua. Un Calenzano imbambolato rischia grosso su un pallone perso da Landolina, che poi recupera su Nardoni. Uno spunto interessante si registra al 37': Simoni fa viaggiare Palaj, che si libera bene per il tiro, ma poi calcia debole dove è appostato il portiere. Il risveglio dei locali dura pochi minuti perché gli ospiti tornano a punzecchiare pericolosamente con Marrani. Gli schieramenti rimangono invariati al rientro in campo e il gioco riprende in maniera confusa. Ma, al 53', su calcio d'angolo da destra, Evi manca il pallone che viene prontamente indirizzato a rete dalla testa di Gianassi: un difensore respinge, ma la sfera ha già superato la linea fatale, come prontamente segnalato dall'assistente all'opera sotto la tribuna coperta. Arrivano i primi cambi nella squadra di casa con Idmane e Lalaj che rilevano Gianassi e Palaj. La gara si accende quando Landolina si scaglia a muso duro contro un avversario col quale era venuto a contatto: il direttore di gara, che fa fatica a calmare i bollenti spiriti, estrae il cartellino rosso in faccia a Landolina, che lascia il campo infuriato per quella che ritiene un'ingiustizia patita (57'). E' il secondo punto di svolta della gara, perché il Calenzano si trova a dover recuperare due gol con un uomo in meno. Ma passano pochi minuti e si arriva al terzo momento cruciale. Il signor Banfi, che ha sorvolato su un presunto intervento falloso a centrocampo su un giocatore di casa, assegna un calcio di rigore agli ospiti per un contatto spalla contro spalla ai danni di Nardoni. Si va per le lunghe, ma alla fine Marrani può collocare il pallone sul dischetto: l'esecuzione è da manuale con pallone da una parte e portiere dall'altra. Sotto di tre gol ed in inferiorità numerica la partita diventa, per i padroni di casa, la scalata ad una montagna inaccessibile. Paradossalmente, perso per perso, il Calenzano trova qualche sprazzo di gioco (il mitico Liedholm diceva che in dieci si gioca meglio!), ma prima Simoni e poi Calabretta non trovano quello che poteva essere il gol della bandiera. A fine gara festeggiano giocatori e sostenitori ospiti: ora il Dicomano è davanti al San Piero a Sieve, che incontrerà al prossimo turno in casa in un classico derby della Valdisieve. Facce scure nello spogliatoio di casa: il momento è delicato e serve una scossa a partire da domenica prossima a Rignano, contro la squadra di casa che sta quattro punti sopra in classifica.
ATH.CALENZANO
EVI: 5,5 Pesa come un macigno l'infelice uscita che determina il terzo gol: sugli altri due niente da fare. Per il resto è ordinaria amministrazione e non ci sono problemi.
BECATTINI: 6+ Gioca a sinistra ed è il migliore del reparto, battendosi senza risparmio. Ammonito, viene sostituito, con la squadra già in inferiorità numerica (69' Miranda: 6 Gioca uno spezzone di una partita che è ormai finita).
CURUMI: 5,5 Vive qualche momento difficile, compiendo interventi da brividi, poi prende confidenza e rimedia qualche situazione intricata.
FRANCINI: 6,5 Svolge il solito prezioso lavoro a centrocampo, soprattutto in fase di interdizione; con l'espulsione di Landolina va a fare il centrale e se la cava bene anche in quella posizione.
CORTI: 5,5 Soffre non poco un cliente scomodo come Marrani che gli sfugge da tutte le parti, ma non alza mai bandiera bianca e si impegna fino alla fine.
LANDOLINA: 5,5 La sua prestazione è segnata da qualche intervento sbagliato, che non è roba di tutti i giorni per uno come lui. L'espulsione poi costituisce sempre una macchia, ma l'episodio non è chiarissimo nella sua dinamica (aspettiamo il Giudice sportivo).
MALIQAJ: 6- Svaria molto nella linea avanzata a tre, ma non inventa granché in fase di costruzione e conclusione (80' Gesualdi: sv).
GIANASSI: 5,5 Completa la linea mediana e corre molto anche se difetta un po'di precisione negli appoggi ai compagni (54' Idmane: 6 Si sforza di cucire il gioco a centrocampo).
PALAJ: 5,5 Sfugge ai difensori in una sola occasione e poteva fare molto meglio nel momento di concludere. All'andata aveva segnato il gol della vittoria, questa volta non incide (54' Lalaj: 5,5 Non cambia praticamente niente con il suo ingresso).
SIMONI: 6- Altra giornata sottotono, ma almeno da lui qualche cosa te la puoi sempre aspettare. Sul calcio di rigore va un po' troppo rilassato, ma a volte fanno lo stesso anche i campioni di serie A.
CALABRETTA: 6- E' un altro del trio che non demerita, ma il suo apporto è nell'occasione al minimo sindacale: può fare decisamente molto di più.
A.G.DICOMANO
MAIONCHI: 6,5 Dopo una brutta uscita all'inizio non compie più sbavature e para il calcio di rigore di Simoni, anche se onestamente la battuta dal dischetto non è proprio da manuale.
REGGIOLI: 6 Svolge tranquillamente un'ordinaria amministrazione: è una domenica tranquilla perché gli avversari allargano poco sulle fasce (73' Paggetti: sv).
FUMELLI: 6 Si disimpegna in tutta tranquillità in fase difensiva e partecipa anche alla fase di appoggio alla manovra offensiva.
GIORDANI: 6,5 Polmone del centrocampo macina chilometri ed è molto utile nella costruzione della manovra della propria squadra.
PANTIFERI: 6+ Presidia con sicurezza il cuore della difesa, con interventi precisi e puliti sia con la palla a terra che nel gioco aereo.
CARNEVALE: 6+ Completa bene la cerniera difensiva e si sgancia con frequenza in avanti per sfruttare le occasioni da palla inattiva.
NARDONI: 7 L'ex Aquila Montevarchi forma con Marrani una interessante coppia d'attacco: la velocità è la sua arma principale. Sforna assist e conquista il calcio di rigore dal quale scaturisce il terzo gol (87' Bacocci: sv).
BENCINI: 6 Svolge molto lavoro (anche oscuro) a centrocampo, contribuendo a mantenere gli equilibri della squadra (73' Fedele: sv).
MARRANI: 7 L'ex Audace Galluzzo vive una giornata di grazia, creando pericoli a ripetizione e segnando un gol (ora sono in totale cinque): ispirando il primo da rapinatore d'area e l'altro con un magistrale calcio di rigore.
GORI: 6 E' un po' il metronomo del centrocampo: ruolo che assolve con ordine e sagacia tattica.
BERALDI: 6,5 L'ex Viaccia occupa una posizione a ridosso delle punte e trova i giusti tempi di inserimento, arrivando con tempismo perfetto a realizzare il gol che sblocca la partita.
ARBITRO
BANFI di PISTOIA: 5 Direzione decisamente insufficiente: sbaglia molto e non solo a vantaggio o svantaggio di una sola squadra. E' spesso lontano dal cuore dell'azione, a cominciare dall'azione del rigore del Calenzano. Gestisce non al meglio l'episodio che porta all'espulsione di Landolina e non convince pienamente nemmeno sul calcio di rigore che fissa il risultato. Ultima chicca : non vede (e non sente) la deviazione in corner di un difensore del Dicomano. Il rumore del pallone che sbatte sul fianco del giocatore si percepisce distintamente anche dalla tribuna. Detto tutto questo, togliamo ogni spazio ad ogni possibile equivoco: il Calenzano non ha perso per colpa dell'arbitro.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Cassai, Barracco, Jori, Maenza, Giani. A disp.: Tortelli, Lukolic, Barzagli, Cianferoni, Zanieri, Merolla, Tirinnanzi. All.: Matteo Grossi.
ANTELLA: Scrò, Cipriani, Manetti, Merciai, Raganati, Bartolini, Tamburini, Tacconi, Santucci, Olivieri, Lepri. A disp.: Petroni, Grattarola, Kortz, Chiti, Lanotte, Cheloni, Bandini, Manetti, Aiello. All.: Claudio Morandi.
ARBITRO: Leonetti di Firenze, coad. da Vicari e Marta Petri di Lucca.
Quinto risultato utile consecutivo per i ragazzi di mister Morandi che sul campo Ballini di San Piero a Sieve strappano un punto ai biancorossi di Mister Grossi, stesso risultato dell'andata, uno zero a zero che mette in evidenza la sterilità dei due attacchi (10 gol all'attivo per i locali e 16 per gli ospiti). La gara non regala molte emozioni, il terreno di gioco non in perfette condizioni non aiuta certo le doti tecniche dei giocatori più educati ma è stata comunque una gara onesta e corretta da ambo le parti con soli due ammoniti, Cassai da una parte e Tacconi dall'altra. Pronti via e l'Antella si rende subito pericolosa dalle parti di Sequi: Lepri dalla bandierina mette al centro con Santucci che svetta tra le maglie avversarie ma la sua incornata finisce sul fondo. Ci riprova capitan Tacconi dai trenta metri ma la mira è da aggiustare, palla alta sopra la traversa. Pochi minuti dopo è la volta di Tamburini che calcia di esterno destro ma anche per il classe 2004 il target non viene centrato. Il primo tiro in porta del San Piero si registra al 18' grazie a Cassai che scarica a rete un destro potente ma centrale facile preda di Scró. Dieci minuti dopo, e questo la dice lunga sul numero delle conclusioni a rete, ci prova Merciai da fuori area, sfera che si spegne oltre la riga di fondo. Al 37' Jori s'inventa un tiro cross che dà l'illusione del gol, Scro' è attento e lascia sfilare sull'esterno della rete. Al 40' sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Maenza è Giani a colpire al volo di destro, palla di pochi centimetri alta con Scro' comunque ben posizionato sulla traiettoria. Un minuto più tardi è Bonifazi che tenta la fortuna dalla lunga distanza, palla abbondantemente fuori misura. Nei minuti di recupero della prima frazione di gioco Olivieri apre elegantemente da destra verso sinistra per l'accorrente Tacconi ma il capitano, in piena area di rigore, non riesce nell'aggancio che lo avrebbe portato al tiro. Si va negli spogliatoi sul risultato di zero a zero. Ad inizio secondo tempo Cipriani mette al centro per Olivieri ma Sequi legge bene la traiettoria ed in presa alta vanifica l'offensiva degli ospiti. Risponde il San Piero con Barracco che serve un pallone d'oro al limite dell'area in favore di Cassai il quale calcia di sinistro ma troppo debolmente, Scro' blocca senza troppi patemi. L'Antella può usufruire di un calcio di punizione dal vertice alto di destra dell'area sanpierina: sulla palla Olivieri che decide di calciare direttamente in porta, Frilli sventa facendo ripartire di gran Carriera Bonifazi il quale, dopo cinquanta metri di campo palla al piede s'inventa un tiro preciso ma troppo debole per impensierire il portiere ospite che para agevolmente. Ancora San Piero in avanti al 55', dalla bandierina Bonifazi scodella al centro dove s'infila Lastrucci, botta di destro e palla sul fondo. Mister Morandi cambia Santucci per Lanotte e mister Grossi risponde mandando un campo Barzagli per Giani. Al 70' il San Piero recrimina il gol: Frilli, salito dalle retrovie per dar manforte in fase offensiva, dopo un batti e ribatti in area si ritrova la palla tra i piedi e calcia, Scro' è completamente dentro la riga di porta ma evidentemente con le mani non oltre la riga e per questo il direttore di gara signor Leonetti fa cenno di proseguire. Altri cambi per le due compagini, dentro Cianferoni al posto di Bonifazi per i locali mentre per gli ospiti fa il suo ingresso sul terreno di gioco Manetti per Lepri. L'Antella si rifà vedere in area biancorossa grazie al colpo di testa di Bartolini che trova lo spazio per colpire ma trova anche Sequi ben posizionato e che fa sua la palla. Occasione all'83' per Cianferoni, la palla arriva al limite dell'area ma sul suo piede debole, il destro, calcia in porta ma senza troppa velleità, Scro' blocca. Fa lo stesso il suo dirimpettaio Sequi che si prodiga in un uscita alta su Tacconi pronto a concludere su assist di Tamburini dalla destra. Sul finire del recupero altro cambio per gli ospiti, dentro Grattarola per Olivieri. Nessuna altra opportunità per le due formazioni fino al triplice fischio del direttore di gara. Terna arbitrale all'inglese , segnalano poco e fischia ancor di meno, voto 6.
Calciatoripiù . Per il San Piero buone le prove di Frilli, Bonifazi e Pozzi . Per L'Antella si segnala Cipriani, Tacconi e Olivieri .
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Salvini (77' Trincia), Alfarano (69' Metafonti), Meacci, Travagli, Dini, Natale, Violetta, Corsi (55' Orlandi), Manecchi (55' Aprea; 84' Pierattini). A disp.: Mengoni, Falaschi, Trincia, Tomberli, Pierattini, Metafonti, Orlandi, Magnolfi, Aprea. All.: Marco Cellini.
AUDAX RUFINA: Valoriani, Sequi, Falcini (90' Castri), Maccari, Celli, Galantini, Cicalini (77' Nyamsi), Somigli (85' Falugiani), Di Vico, Bachi (82' Tanini), Mazzoni. A disp.: Lanzini, Fusi, Dugini, Ballin, Angeli, Nyamsi, Tanini, Falugiani, Castri. All.: Niccolò Diotaiuti.
ARBITRO: Corti di Prato.
RETE: 45' Bachi.
NOTE: ammoniti Corsi (37') e Meacci (92').
In un Pazzagli gremito di gente il big match tra Grassina e Rufina termina 0-1. I bianconeri vincono quindi lo scontro diretto e approfittano delle sconfitte dell'Affrico e del Lanciotto per salire alla seconda posizione in solitaria e accorciare notevolmente il distacco dalla capolista. Una vittoria di misura, ma fondamentale con una classifica così corta, soprattutto per il morale e la consapevolezza dei propri mezzi. Ottenere i tre punti in questi scontri significa mentalmente proiettarsi agli scontri successivi con grande fiducia e l'inerzia dalla propria parte. Al contempo il Grassina, che non perdeva in campionato da novembre, è sembrato questa giornata decisamente più sottotono rispetto a tutte le ultime uscite. Sbagliare una partita è normale e può succedere, ma l'imperativo è quello di tornare subito a fare risultati utili: i punti persi a inizio stagione non permettono di sbagliare ancora molto se l'obiettivo è la Promozione. Inizialmente sono i padroni di casa ad approcciare meglio l'incontro. Tramite un buon possesso di palla riescono anche a creare varie occasioni, ma sempre in maniera inconcludente. Clamorosa è la parata di Valoriani su un tiro di Dini dal limite dell'area e sfortunata è la conclusione dalla distanza di Natale che centra il palo. Se il Grassina non concretizza, la Rufina invece riesce alla prima vera occasione a capitalizzare abilmente. È il finale di frazione quando Di Vico dribbla senza problemi Travagli e si crea lo spazio per una tentativo; Bartoli para, però senza allontanare il pallone e nulla può allora sul tap-in di Bachi. Vantaggio ospite che arriva quindi pochi istanti prima dell'intervallo: il momento perfetto per passare in vantaggio. Il secondo tempo ricomincia ancora con i ragazzi di Cellini all'attacco, pur sempre inutilmente. L'occasione giusta per il pareggio pare arrivare al 65' quando un cross di Meazzini si rivela millimetrico per Meacci, completamente libero da ogni marcatura. Il giocatore rossoverde impatta quindi il pallone di testa da posizione ravvicinata, lo fa bene e in maniera sicura, tuttavia l'estremo difensore avversario decide di abbassare la saracinesca e di esibirsi in una magnifica parata. Dagli spalti si alza un sonoro anelito dato dallo stupore generale: Valoriani è insuperabile. Da qui la partita continua senza ulteriori emozioni. Il Grassina non riesce neanche più a impensierire la Rufina e anzi sono quasi più pericolosi gli ospiti in ripartenza. Neanche i cambi riescono a cambiare la situazione: il subentrato attaccante Aprea è perfino costretto a essere sostituito a sua volta per infortunio. In ogni caso la pochezza della creatività offensiva dei padroni di casa e la stabilità difensiva dei bianconeri inchiodano il risultato sullo 0-1 fino al triplice fischio. Vittoria dunque per la Rufina, che non poteva augurarsi modo migliore per giungere la prossima giornata a un altro scontro diretto, quello con il Lebowski. Prestazione del Grassina che invece, pur non preoccupando eccessivamente, può essere molto pericolosa in vista della complicata trasferta di Montelupo che lo aspetta: già lì vedremo se la sconfitta del Pazzagli sia stato un semplice passo falso o sia l'inizio di un altro periodo complicato.
Calciatoripiù: Natale (Grassina): domina completamente il centrocampo: qualsiasi cosa accada passa dai suoi piedi; Valoriani : una prestazione perfetta, accresciuta ulteriormente dalla parata su Meacci: un gesto tecnico che di per sé vale il prezzo del biglietto (visibilmente ha ricordato l'eroica storica parata di Buffon su Zidane); Bachi : è ispirato, sbaglia poco e sigla la rete decisiva: what else?
CENTRO STORICO LEBOWSKI: Pagani, Berlincioni (96′ Sammicheli), Magnelli, Quadri, Rosi, Giuntoli, Calbi (85′ Frutti), Fornai, Mazzoni (71′ Celentano), Cubillos (79′ Del Pela), Ciabatti (70′ Pagni). A disp.: Zangarelli, Paoli, Catolfi, Masini. All.: Gori.
LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Esposito, Manzatu (71′ Cassiolato), Di Giusto, Mazzanti, Cecchi, Delli Navelli (79′ Afelba), Ascolese, Verdi, Algerino (71′ Bonciani). A disp.: Rizzo, Galante, Failli, Ballerini, Bambi, Biondi. All.: Selvaggio.
ARBITRO: Mauro di Pistoia, coad. da Scortecci di Firenze e Gallà di Pistoia.
RETI: 6′ Delli Navelli, 12′ rig. Calbi, 20′ Cubillos, 23′ Ascolese, 45′ Giuntoli.
Cinque gol tutti nel primo tempo, una gara di scatti, sorpassi e controsorpassi. Il Lebowski abbatte il Lanciotto e si rilancia in classifica, salendo sul treno delle terze in classifica e facendo inciampare nuovamente la prima della classe che ora vive un momento delicato: la squadra di Selvaggio incappa infatti nel secondo ko di fila dopo il tracollo interno col Grassina di domenica scorsa. Ora le pretendenti al suo trono sono vicinissime. La gara in casa grigionera è a dir poco vibrante: già al 6' gli ospiti sono in vantaggio con Delli Navelli, inserimento vincente sul cross di Algerino. Reazione locale: Mazzoni calcia a botta sicura su suggerimento di Fornai, Roselli si aiuta con la traversa per dirgli di no. Il gol però arriva lo stesso, ed è solo questione di secondi: al 12' il Lebowski guadagna un rigore per un fallo di mano in area ospite su cross di Cubillos. Dal dischetto Calbi non sbaglia: 1-1. Sospinto dal solito scatenato pubblico, il team grigionero alza la pressione alla ricerca del sorpasso: Cubillos fa 2-1 con un corner che si infila in rete approfittando forse anche di una leggera deviazione, determinante per far insaccare il pallone sul primo palo. Un gol alla Recoba, il gol olimpico, che manda in orbita la squadra di mister Gori. Ma anche qua è un vantaggio illusorio: tempo tre minuti ed è di nuovo pari, grazie al solito, scatenato Algerino che manda un SMS ad Ascolese in piena area. Messaggio arrivato a destinazione, colpo di testa vincente per il 2-2. Non c'è un attimo di pausa: gli ospiti ci provano ancora con Cecchi che arriva in leggerissimo ritardo su cross di Delli Navelli, mentre i grigioneri colpiscono un'altra traversa, ancora con Mazzoni. Decisivo il finale di primo tempo: al 44' Ascolese rimedia il secondo giallo lasciando il Lanciotto in dieci. E un minuto dopo la sponda di Rosi è perfetta per Giuntoli che estrae dal cilindro un missile terra aria che finisce sotto l'incrocio: il Nesi prende fuoco, 3-2 a fine primo tempo. Riposo, è il caso di dire. Ripresa su ritmi umani: si rallenta, coi locali che gestiscono il vantaggio in termini di punteggio e uomini. Il Lanciotto ci prova ugualmente con grande generosità: Cecchi spara da buona posizione, Pagani risponde. Al 71' è la volta di Delli Navelli, ma di nuovo il portiere di casa risponde. C'è una chance anche per il poker grigionero: cross di Berlincioni, colpo di testa di Calbi fuori. Poco male: al triplice fischio è delirio Lebowski. Con una gara tutta cuore, nervi e gambe, i grigioneri dimostrano di poter davvero inseguire ogni traguardo. E il Lanciotto vive uno dei momenti più complicati del suo campionato.