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Promozione GIR.B - Giornata n. 7

Quarrata Olimpia-Antella 99 0-1

QUARRATA OLIMPIA: Nincheri, Borri (61' De Felici), Bonfanti Al., Raimondo, Rocchetti (88' Del Bianco), Venturi, Poggiani (67' Bonechi), Bonfanti An. (78' Vigoroso), Lava (86' Borselli), Cortonesi, Doumbia M.A.. A disp.: Vegni, Pagnini, Mariotti, Sali. All.: Agostiniani Riccardo
ANTELLA 99: Vadi, Grattarola, Manetti Sac., Lanotte, Raganati, Bartolini, Tamburini G., Merciai, Santucci, Olivieri, Lepri E. (61' Tacconi). A disp.: Scro, Cipriani, Kortz, Manetti Sam., Bandini, Aiello, Sormani, Chiti. All.: Morandi Claudio
ARBITRO: Giosue Fantoni di Valdarno
RETI: 51' rig. Olivieri
NOTE: Espulso Raimondo. Ammoniti Doumbia M.A., Vadi, Lepri E..


QUARRATA (4-3-3): Nincheri, Borri (61' De Felice), Bonfanti Alessandro, Raimondo, Rocchetti, Venturi, Poggiani (66' Bonechi), Bonfanti Andrea (78' Vigoroso), Lava (85' Borselli), Cortonesi, Doumbia. A disp.: Vegni, Borselli, Del Bianco, Pagnini, Mariotti, Sali. All.: Agostiniani
ANTELLA (4-4-2): Vadi, Grattarola, Manetti Sacha, Lanotte, Raganati, Bartolini, Tamburini, Merciai, Santucci, Olivieri, Lepri (61' Tacconi). A disp.: Scro, Cipriani, Kortz, Manetti Samuele, Bandini, Aiello, Sormani, Chiti. All.: Morandi.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno, coad. da Rocchi di Pontedera e Axinte di Lucca
RETE: 49' rig. Olivieri.



Cinismo. Ecco la parola d'ordine dell'Antella che espugna il Raciti con il minimo sforzo facendo precipitare i padroni di casa ancora di più verso il baratro. Il primo tempo è piuttosto brutto e non regala particolari emozioni. Si gioca più con il timore di scoprirsi, piuttosto che con la voglia di andare a fare male. Gioco spezzettato a centrocampo, portieri inoperosi e poche conclusioni degne di nota. In mancanza di spazi, il Quarrata si affida al tiro dalla distanza ma i tentativi di Raimondo e compagni non portano pericoli a Vadi. La ripresa si apre invece con l'episodio che risulterà determinante ai fini dl risultato. Merciai entra in area e viene steso dall'uscita a valanga di Nincheri. Per il signor Fantoni l'entrata è da punire con il calcio di rigore. Dagli undici metri Olivieri piazza il pallone nell'angolino per lo 0-1. Dopo il gol subito a freddo, il Quarrata prova a reagire spingendosi in avanti sempre con più insistenza, ma senza riuscire a creare occasioni degne di nota. L'impegno e la mole di gioco della formazione di mister Agostiniani sono encomiabili, ma di pericolosità, nemmeno l'ombra. Col trascorrere dei minuti i giallorossi di casa si fanno cogliere dal nervosismo e al 37' si registra l'episodio che indirizza definitivamente il match. Calcio d'angolo per i padroni di casa con Vadi che termina a terra a contatto con un avversario. Dal parapiglia che ne nasce, a fare le spese è Raimondo a cui viene mostrato il cartellino rosso. Anche in inferiorità numerica il Quarrata ci prova, ma Doumbia e Lava non riescono mai ad arrivare al tiro con pericolosità ed il match si chiude sullo 0-1.

Grassina-Affrico 2-2

GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Trincia (55' Meacci), Pierattini (46' Magnolfi), Tomberli, Travagli, Dini, Metafonti (77' Natale), Aprea (82' Manecchi), Violetta (87' Fabiani), Colasuono. A disp.: Mengoni, Cerrato, Corsi, Orlandi . All.: Cellini Marco
AFFRICO: Soccodato, Villagatti, Stella, Cosmi, Silli, Benvenuti, Liberati (78' Tamburini G.), Valoriani, Ghaderi (73' Vecchi A.), Papini, Riccioni. A disp.: Del Bimbo, Iania, Pecorai, Dolfi, Conversano, Centrone, Fantoni. All.: Tognozzi Luca
ARBITRO: Margherita Fioravanti di Firenze
RETI: 6' Dini, 13' Pierattini, 15' rig. Papini, 45' Papini
NOTE: Ammoniti Travagli, Benvenuti, Valoriani.


GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Tomberli, Travagli, Trincia (55' Meacci), Dini, Pierattini, Metafonti (78' Natale), Colasuono (84' Orlandi), Aprea (84' Manecchi), Violetta. A disp.: Mengoni, Cerrato, Magnolfi, Fabiani, Corsi. All.: Cellini.
AFFRICO: Soccodato, Villagatti, Silli, Benvenuti, Liberati (80' Tamburini), Cosmi (46' Dolfi), Riccioni, Stella, Valoriani, Ghaderi (75' Vecchi), Papini (89' Centrone). A disp.: Del Bimbo, Iania, Pecorai, Fantoni, Conversano. All.: Tognozzi.
ARBITRO: Fioravanti di Firenze, coad. da Temfack e Casole di Pisa.
RETI: 6' Dini, 13' Pierattini, 15' rig. e 45' Papini.
NOTE: Ammoniti Travagli, Benvenuti, Valoriani. Angoli 5-9. Recuperi 0'+4'.



Il primo tempo viaggia su ritmi scoppiettanti: dopo 100 secondi Violetta si gira al volo da posizione defilata, palla alta. Al 6' la mira è quella giusta, anche se il gol l'Affrico se lo fa da solo: sanguinosa palla persa sulla propria trequarti da Cosmi, ne approfitta Dini che brucia sul tempo Benvenuti, entra in area e castiga Soccodato. Uno a zero. Il Grassina viaggia sulle ali dell'entusiasmo: Cosmi si dimentica ancora del prezioso oggetto sferico, Pierattini spara dalla distanza e trova la respinta del portiere ospite. Al 13' il centrocampista rossoverde può esultare per la meritata firma sul tabellino: il numero 4 raccoglie una palla corta di Metafonti e bombarda col destro da oltre trenta metri, la parabola è imprendibile per Soccodato che deve raccogliere il pallone dalla rete per la seconda volta. Sembrerebbe una domenica da favola per il Grassina, ma i padroni di casa si fanno male da soli: al 15' Trincia sgambetta Liberati in piena area, è calcio di rigore per gli ospiti. Dal dischetto Papini insacca col piattone. Il Grassina attacca ancora alla ricerca del doppio vantaggio: Aprea affonda col mancino e prova il diagonale, Soccodato si distende e risponde. Al 29' si rivede Violetta: il bomber di casa impatta di testa sul cross profondo di Trincia, a lato. L'Affrico tira un sospirone di sollievo e nel finale di tempo piazza il gol della beffa; cross di Riccioni per Papini che prova la girata mancina al volo e trova un gol da favola, incastonando il pallone sotto l'incrocio. Applausi meritati, 2-2. Nel secondo tempo Tognozzi lascia negli spogliatoi un Cosmi decisamente in difficoltà chiedendo al nuovo entrato Dolfi di spingere sull'out. L'Affrico, forte della spinta psicologica della rimonta nel primo tempo, sfiora il sorpasso a inizio parziale: sponda di Villagatti da corner per l'accorrente Valoriani che prova il piazzato, ma il suo destro è centrale. Al 57' una chance anche per Stella (ex della gara) che approfitta di una brutta palla persa da Pierattini in uscita e si invola in contropiede, ma il suo mancino è sballato. Il Grassina si allunga, complice la stanchezza: Cellini inserisce Meacci per Trincia passando a tre dietro, poi chiede a Natale un po' di lavoro di raccordo fra centrocampo e trequarti. Occasioni? Non troppe: Metafonti prova il destro da fuori, Soccodato risponde di bagher. E al 91' l'ultima chance capita sui piedi di Dini che dopo una buona percussione inventa un destro debole. Niente da fare, è 2-2.
GRASSINA
BARTOLI: 6
Intuisce e forse sfiora pure il penalty di Papini, può poco sulla girata che vale il 2-2. Sicuro coi piedi e nelle uscite.
MEAZZINI: 6 Si ricicla da terzino e nel caso da braccetto difensivo. Non privilegia l'estetica, ma dalla sua parte Stella deve sudare per passare.
TOMBERLI: 6 Ruvido se serve, tiene botta nel duello contro Ghaderi, mentre Papini è un avversario decisamente più scomodo.
TRAVAGLI: 6.5 Sì, è lui il nuovo gioiello di casa Grassina. I rossoverdi indovinano la quota tutti gli anni, anche quando le stagioni vanno male: due anni fa fu il turno di Del Lungo, la scorsa stagione toccò a Petrioli. Quest'anno il prescelto per esplodere sembra proprio il difensorino classe 2004: non sarà una montagna d'uomo, ma ha un senso dell'anticipo e una pulizia palla al piede che fanno invidia. Mezzo voto in meno per il giallo rimediato.
TRINCIA: 5.5 Insufficiente per rendimento difensivo, più sicuro quando c'è da spingere e proporre un paio di cross discreti in area. Ha sulla coscienza il rigore causato su Liberati: inutile andare ad aggredire con un fallo un avversario che ha le spalle alla porta ed il corpo rivolto verso la bandierina del corner (55' Meacci: 6 Concede poco all'attacco biancoceleste).
DINI: 7 Come il numero che porta sulla maglia. Moto perpetuo, intelligenza e astuzia nell'inserirsi fra le maglie ospiti per l'1-0. Benvenuti e Stella lo soffrono nel primo tempo, quando scappa volentieri per mettere discreti traversoni in mezzo. E una mezza chance nel finale che avrebbe meritato miglior sorte.
METAFONTI: 6.5 testa alta, pallone incollato al piede. Quando sta bene fisicamente è difficile toglierlo dal campo, soprattutto nel primo tempo quando fa girare la testa a Valoriani e Cosmi. Prova anche la botta da fuori, senza successo. Il suo unico difetto è che si spegne col progredire dei minuti: mister Cellini lo sa e lo toglie (78' Natale: sv).
PIERATTINI: 7
Prima trova i riflessi di Soccodato, poi, alla seconda chance, scarica una botta che ricorda molto quella di Pirlo in un vecchio Parma-Milan: conclusione di mezzo esterno, il pallone va a morire sotto l'incrocio. Due a zero, peccato l'amarezza per il risultato finale.
COLASUONO: 5.5 Lecito aspettarsi qualcosina di più: potrebbe mettere in apprensione la retroguardia ospite con le sue sgroppate, ma viene innescato poco e male. E quando può abbassare il baricentro per attaccare lui palla al piede, si perde per la strada (84' Orlandi: sv).
APREA: 5.5
Aveva convinto per abnegazione e lavoro sporco, stavolta delude: solo un buon tentativo col mancino (seppur debole) a solleticare i guantoni di Soccodato. Poi, molta corsa a vuoto (84' Manecchi: sv).
VIOLETTA: 5.5
Una bella girata dopo nemmeno due minuti, palla alta. Un colpo di testa, a lato. Una punizione calciata debolmente. Vorrebbe, ma spesso non può anche a causa della buona guardia che Silli e Villagatti gli costruiscono intorno.
AFFRICO
SOCCODATO: 6.5
Risponde bene a Pierattini che poi lo fulmina dalla distanza, disinnesca con ordine Dini e Metafonti quando è chiamato in causa. Ma la miglior parata è probabilmente in allungo sulla sinistra a dire di no al diagonale di Aprea.
VILLAGATTI: 6.5 Non torna mica male, nella sua vecchia casa. Classe '83, il centralone difensivo lavora come braccetto nel pacchetto a tre e non lascia nulla di intentato: anticipa spesso e volentieri Violetta e come sempre è un pericolo sui corner.
SILLI: 6.5 Ordinato su Violetta e Aprea, rischia poco.
BENVENUTI: 5.5 Altro grandissimo ex della gara, sarebbe forse lecito aspettarsi qualcosina in più da lui. E invece fornisce poco supporto alla mediana in fase di spinta e soprattutto soffre il fosforo di Dini.
LIBERATI: 7 Quando punta Trincia lo manda spesso al bar, soprattutto ad inizio ripresa quando i suoi dribbling valgono numerosi cross che i compagni non capitalizzano. Ulteriore pregio: conquista intelligentemente il rigore mettendo il corpo davanti al terzino rossoverde (80' Tamburini: sv).
COSMI: 5
Perde una brutta palla che favorisce il vantaggio locale. Soffre maledettamente la geometria di Metafonti e le opere di ingegneria di Pierattini nella prima mezzora. Sostituito all'intervallo (46' Dolfi: 5.5 Dovrebbe dare benzina sulla sinistra, ma si vede poco).
RICCIONI: 6 Rapido di piedi e di pensiero, scatta a intermittenza fra le linee rossoverdi lasciando intuire potenziale: ma non sempre chiude la giocata come vorrebbe, forse per la troppa foga.
STELLA: 6 Non sfigura davanti al suo vecchio pubblico, ma le sfuriate sulla fascia alla Cafù sono un ricordo. Piuttosto, è ordinato e ancor più maturo sul piano tattico: si accorge che Meazzini e Dini formano una buona catena, intuisce che non sarà un pomeriggio all'arrembaggio.
VALORIANI: 5.5 Sulla coscienza ha quel piattone fallito da dentro l'area nel secondo tempo. Un'occasione che, se sfruttata, avrebbe riscattato una prova piuttosto opaca sulla trequarti.
GHADERI: 5.5 Gira intorno a Papini, ma forse si sfiata nel farlo perché viene coinvolto pochino nella manovra biancoceleste (79' Vecchi: sv).
PAPINI: 7.5
Migliore in campo per: freddezza dal dischetto, capacità balistica di impattare al volo di sinistro un pallone che si insacca sotto l'incrocio, tenacia nel proteggere palla in avanti. Può bastare? (89' Centrone: sv).
ARBITRO
FIORAVANTI di FIRENZE: 6
Il rigore c'è. Lascia perplessità soprattutto qualche decisione dei suoi due assistenti in merito a situazioni di presunto off-side, da una parte e dall'altra.

Lanciotto Campi-Audax Rufina 1-1

LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Esposito Goretti, Manzatu, Mazzanti, Bambi, Cecchi (87' Bini), Verdi, Delli Navelli (92' Scarlini), Afelba (69' Fathou), Algerino. A disp.: Targioni, Di Giusto, Ballerini, Biondi, Berillo, Failli. All.: Selvaggio Rosario
AUDA. RUFINA: Lanzini, Sequi, Ballini, Maccari, Falcini (83' Angeli M.), Galantini, Cicalini (46' Falugiani), Somigli M. (46' Di Vico), Bachi, Tanini, Mazzoni (80' Castri). A disp.: Galigani, Fusi, Poggiali, Cerchi, Nyamsi. All.: Diotaiuti Niccolo
ARBITRO: Alessio Artini di Firenze
RETI: 27' rig.Afelba, 51' Bachi
NOTE: Espulsi Manzatu per doppia ammonizione, Algerino per doppia ammonizione. Ammoniti Esposito Goretti, Verdi, Falcini, Mazzoni, Falugiani.


LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Esposito Goretti, Manzatu, Mazzanti, Bambi, Cecchi, Verdi, Delli Navelli (92' Scarlini), Afelba (69' Fathou), Algerino. A disp.: Targioni, Bini, Di Giusto Ballerini, Biondi, Berillo, Failli. All.: Rosario Selvaggio.
AUDAX RUFINA: Lanzini, Sequi, Ballini, Maccari, Falcini (83' Angeli), Galantini, Cicalini (46' Falugiani), Somigli (46' Di Vico), Bachi, Tanini, Mazzoni (80' Castri). A disp.: Galigani, Fusi, Poggiali, Cerchi, Nyamsi. All.: Niccolò Diotaiuti.
ARBITRO: Alessio Artini di Firenze, coadiuvato da Flavio Freschi di Pisa e Stefano Rizzo di Prato.
RETI: 27' rig. Afelba, 52' Bachi.
NOTE: Ammoniti Mazzoni, Esposito Goretti e Verdi; aspulsi per doppia ammonizione Algerino al 58' e Manzatu al 63', espulso anche l'allenatore Rosario Selvaggio. Calci d'angolo: 5-1. Recupero: 1'+7'.



Un caleidoscopio di emozioni: questa ci sembra la definizione più calzante per sintetizzare quanto accaduto nella sfida al vertice del girone B di Promozione tra Lanciotto Campi e Audax Rufina. Finisce in un pareggio per 1 a 1, con il Lanciotto in vantaggio al 27', grazie ad un calcio di rigore conquistato e trasformato in maniera magistrale da Afelba. Il pareggio degli ospiti si materializza grazie ad un gol di rara bellezza, per la pulizia dell'esecuzione e la precisione impressa al pallone, realizzato al 52' dal bomber Bachi. Una partita bella e con buone trame di gioco da parte di entrambe le squadre si è, di lì a poco, trasformata in un incubo per i padroni di casa, ridotti in nove per due doppie ammonizioni comminate dal signor Artini nel giro di cinque minuti ai danni di Algerino e Manzatu. Pur in doppia inferiorità numerica per più di trenta minuti il Lanciotto ha raschiato il barile delle energie fisiche e mentali, riuscendo a mantenere il pareggio fino in fondo. E l'Audax Rufina, brava a recuperare il pareggio con alcune mosse tattiche, non riesce a far breccia trovandosi davanti avversari stoici nel difendersi senza fare tutti mucchio indietro. In queste condizioni si può dire che il punto conquistato fa più comodo al Lanciotto che rimane un punto sotto i rufinesi, ma la squadra di Campi può ribaltare la situazione nel prossimo turno, quando la Rufina osserverà il suo turno di riposo e i campigiani andranno in trasferta a Montelupo. Curiosamente il calendario propone una sorta di slalom parallelo tra capolista e seconda. A parte l'ultima giornata nella quale il Lanciotto ospiterà il Calenzano, nelle altre domeniche le due squadre dovranno tutte vedersela con Montelupo, Affrico, Antella, Dicomano e Rignanese. In questo percorso i passaggi più impegnativi saranno i confronti con Affrico e Antella, appaiate a 31 punti in classifica. Campionato decisamente incerto e interessante, del quale può andare fiero il presidente della FIGC regionale dottor Mangini, presente in tribuna a Campi. L'attesissimo confronto del Ballerini va in scena in un pomeriggio che sa poco di inverno. Tribuna affollatissima e tanti a bordo campo, nonostante la concomitanza del derby toscano fra Empoli e Fiorentina. Audax Rufina, reduce da una serie di tre vittorie consecutive che l'hanno proiettata in vetta alla classifica e Lanciotto, sconfitto nelle ultime due gare, si affrontano per quella che può rappresentare una svolta decisiva per l'esito finale. Il Lanciotto sfoggia nell'occasione la nuova divisa nella quale il rosso e il blu dei colori sociali appare in piccoli inserti sulla maglia grigia. Privo dello squalificato Ascolese e anche, all'ultimo momento, di Bonciani mister Selvaggio schiera la formazione più logica con Manzatu e Verdi in mediana ed il trio Algerino, Delli Navelli e Afelba a sostegno di Cecchi. L'Audax Rufina, in maglia nera con banda bianca verticale ai lati, risponde con una sorta di 4-4-2 che ne fa una compagine compatta e manovriera. La partita inizia con un episodio che, a nostro modo di vedere, non sarà del tutto irrilevante nella dinamica del match. Dopo poco più di un minuto Cecchi, in ripartenza dalla sua metà campo, è vistosamente cinturato in maniera prolungata da Galantini: secondo noi manca un cartellino giallo che avrebbe potuto avere il suo peso. La partita si rivela subito gradevole con tentativi su un fronte e sull'altro: più compassato il gioco degli ospiti, più ficcante quello dei locali che mostrano una ritrovata verve in mezzo al campo. Bella la combinazione con palla conquistata da Manzatu, ceduta ad Algerino e da questi a Cecchi, contrato al momento del tiro (18'). Il buon momento della squadra di casa è suggellato da un'altra bella azione, conclusa da Delli Navelli però in maniera poco convinta. Nello stesso minuto (20') Afelba chiama in causa Lanzini, schierato in porta al posto dello squalificato Valoriani: il tiro è angolato, ma non forte e il giovanissimo portiere si accartoccia sul pallone senza problemi. Finisce sul taccuino dei cattivi Manzatu e anche questo avrà la sua incidenza sulla gara. Si fa pericolosa la squadra ospite al 25': cross dal fondo di Mazzoni e, sul secondo palo, svetta la testa di Falcini che manda il pallone a colpire la parte alta della traversa. Al 27' Afelba si fa largo sulla sinistra e penetra in area circondato da tre avversari: c'è un evidente contatto con il giocatore che finisce a terra. L'arbitro, molto vicino all'azione, indica il dischetto e lo stesso Afelba trasforma la massima punizione in maniera perfetta, incrociando il pallone con il sinistro per mandarlo alla sinistra del portiere, vanamente proteso dall'altra parte. Per le statistiche è il primo gol che il Lanciotto mette a segno nella fascia tra il 26' e il 30'. Al 32' un vivacissimo Algerino, servito da Delli Navelli, ritarda un attimo la conclusione e si vede respingere il pallone da un difensore. Il signor Artini, dopo tante proteste dei locali, scrive anche il nome di Mazzoni tra gli ammoniti della gara. Gli ospiti si fanno più reattivi sulle seconde palle, ma il Lanciotto non cessa di creare azioni con un Cecchi in grado di difendere come pochi il pallone. Il primo tempo si chiude, dopo un tiro ampiamente sballato di Galantini che solleva un coretto ironico da parte dei sostenitori locali: tira sempre te! . All'inizio del secondo tempo mister Diotaiuti ridisegna la squadra su un classico 4-3-3, inserendo Di Vico che va a fare il centravanti, con Tanini sulla destra e Bachi sulla sinistra; esce anche il centrocampista Somigli, sostituito da Falugiani. Le mosse operate dall'allenatore funzionano e danno i loro frutti, al 52', con il raggiungimento del pareggio. Il gol è una prodezza personale di Bachi che, con una straordinaria conclusione dal limite dell'area a sinistra, manda il pallone sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di un esterrefatto Roselli. A questo punto tutto può accadere, ma al 58' le cose si complicano maledettamente per il Lanciotto, perché l'arbitro ammonisce (simulazione?) Algerino comunque a contatto con un avversario sulla linea di fondo. Successivamente si vede un secondo giallo e la conseguenza uscita del rosso: si suppone per qualche parola non proprio ortodossa dell'attaccante locale. E come se non bastasse ecco la seconda espulsione cinque minuti dopo: l'intervento di Manzatu è molto simile a quello avvenuto a parti invertite al primo minuto, ma per lui non c'è pietà. A completare il tutto c'è un cartellino rosso anche per un arrabbiatissimo Selvaggio e tutto lascia presagire, a questo punto, l'ennesima sconfitta del Lanciotto. Ma la squadra di casa si raccoglie compatta e si batte su ogni pallone, cercando di non farsi rinchiudere nella propria area. La Rufina manovra senza troppo ritmo e cerca comunque di sfruttare il campo in tutta la sua ampiezza. Al 69' Bachi, in mezza girata dal limite, manda il pallone di poco fuori. Al 73' il Lanciotto trova un gradito alleato nel palo alla destra di Roselli, sul quale va ad infrangersi la conclusione a colpo sicuro di Tanini. Non ha fortuna anche un altro diagonale di Tanini da sinistra, che sfila sul fondo dopo aver attraversato tutta la luce della porta (78'). Gli assediati non rinunciano a qualche sortita soprattutto con il fresco Fathou. Piano piano gli ospiti si rendono conto che il risultato di parità è destinato a non mutare e la partita si trascina in maniera confusa fino al triplice fischio del signor Artini, che raddoppia quasi il recupero per le continue interruzioni determinate da giocatori a terra. Nel prossimo turno il Lanciotto può ritornare in testa, ma la trasferta di Montelupo non appare una passeggiata, anche perché si faranno sentire i provvedimenti disciplinari del Giudice sportivo. Comunque già il recupero di Bonciani e di Ascolese inducono però a non lasciarsi andare e a guardare anche a quello che accadrà sugli altri campi: soprattutto in Affrico-Lebowski e Antella-Grassina.
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6
Non può nulla sulla traiettoria telecomandata di Bachi, che va a finire là dove nessun portiere può arrivare. Per il resto ha poco lavoro da sbrigare e, nell'occasione, deve essere molto simpatico alla dea Fortuna che lo assiste benevola in occasione dei due legni colpiti dagli avversari.
BENELLI: 6,5 Ormai non ci si stupisce più: il ragazzino è una sicurezza del settore difensivo, capace di proporsi anche in maniera egregia in fase di costruzione.
ESPOSITO GORETTI: 6,5 Disputa una gara in crescendo, dopo qualche sbavatura nel primo tempo. Quando c'è da tirare fuori le unghie e l'ultimo spicciolo di energia lui c'è: gladiatore.
MANZATU: 6 Non è facile giostrare in una linea mediana a due, contro un centrocampo come quello della Rufina. Lui se la cava discretamente e nel caso della seconda ammonizione non gli si può addossare nessuna colpa specifica.
MAZZANTI: 6,5 Bene in marcatura per tutta la gara su Bachi e Di Vico, fa ricorso a tutta la sua esperienza per arginare i tentativi avversari di pervenire al vantaggio con interventi puntuali e puliti.
BAMBI: 6,5 Torna a giostrare in una posizione più consona alle sue caratteristiche e dimostra che l'età non sempre è quella che si legge sulla carta d'identità: difensore intramontabile soprattutto quando c'è aria di battaglia.
CECCHI: 6,5 Ha grande forza fisica (e non lo si scopre oggi): fa reparto quasi da solo ed è comprensibile che dopo tanto movimento perda quel minimo di lucidità all'ultimo momento, che gli impedisce di essere sempre letale in fase conclusiva.
VERDI: 6 Nel quadro delle assenze pesanti di centrocampo il buon Marco si sobbarca ancora il peso di un ruolo che non è proprio il suo. Se la cava in maniera tutto sommato positiva ed anche lui è tra quelli che buttano il cuore oltre l'ostacolo.
DELLI NAVELLI: 6,5 E' uno di quelli che si mostrano capaci di avere qualche idea in fase di costruzione, poi in doppia inferiorità numerica deve abbandonare il fioretto e prendere anche lui la spada. Esce stremato (Scarlini: sv).
AFELBA: 6,5
Si disimpegna con una certa applicazione a sinistra ed è protagonista in occasione del calcio di rigore: subisce il fallo e si prende l'incarico di trasformare la massima punizione con un gesto da manuale del calcio (69' Fathou: 6+ Entra piuttosto bene in una fase critica della partita: tiene qualche buon pallone e si sacrifica per la squadra).
ALGERINO: 6,5 Gara molto positiva finché rimane in campo: tiene in costante apprensione la difesa avversaria. Avrebbe meritato un voto migliore, ma si dimostra molto ingenuo nell'occasione dell'espulsione, soprattutto se il secondo cartellino è frutto di una reazione verbale.
AUDAX RUFINA
LANZINI: 6
Sostituisce lo squalificato Valoriani (e dovrà farlo per altri due turni). Vive un pomeriggio piuttosto tranquillo perché di palloni veramente pericolosi verso la sua porta ne arrivano ben pochi.
SEQUI: 6+ Centrale difensivo tiene bene la posizione intervenendo con tempismo sulle folate offensive del Lanciotto e limitando i danni per la sua squadra.
BALLINI: 6 Si disimpegna discretamente come esterno basso a sinistra: con la squadra in superiorità numerica cerca di proporsi anche come appoggio in avanti.
MACCARI: 6,5 Giostra con sicurezza in mezzo al campo, dirigendo le operazioni con una buona visione di gioco, anche se ha difficoltà ad operare cambi di ritmo quando la squadra è in doppia superiorità numerica.
FALCINI: 6,5 Centrocampista prevalentemente a destra, ha un buon passo e si muove molto per tutto il campo. Sfortunato in una conclusione di testa che va a scheggiare la parte superiore della porta con Roselli battuto
GALANTINI: 6,5 Difensore centrale attento e reattivo, partecipa anche attivamente al tentativo dei suoi di conquistare il bottino pieno, anche se con risultati non proprio concreti.
CICALINI: 6- Gioca solo un tempo sulla fascia destra con funzioni più di copertura che di costruzione: pochi gli spunti interessanti (46' Falugiani: 6 Prende posto nel centrocampo a tre e porta un contributo abbastanza costruttivo al gioco della squadra).
SOMIGLI: 6- Anche lui gioca solo il primo tempo come centrocampista esterno senza lasciare troppe tracce (46' Di Vico: 6 In campo per fare la punta centrale si impegna con generosità, ma non trova mai spazio per mettere in evidenza le sue doti di bomber).
BACHI: 7 Al sesto gol stagionale (è il marcatore più prolifico della sua squadra), compie un'autentica prodezza personale che ricorderà per tutta la vita. Al di là del gol convince di più quando gioca più esterno che in posizione centrale.
TANINI: 6,5 L'ex Galluzzo Oltrarno, dalla chioma fluente, svaria sul fronte d'attacco e si fa vedere in fase conclusiva. Sfortunato quando, da pochi metri, centra il palo alla destra del portiere.
MAZZONI: 6,5 Il realizzatore del gol del pareggio nella gara d'andata gioca esterno basso a sinistra e si offre con costanza come punto d'appoggio in avanti nella costruzione della manovra della sua squadra.
ARBITRO
ALESSIO ARTINI di FIRENZE: 5
Un uccellino (non Twitter) ci parla di lui come uno dei migliori arbitri di categoria: allora vuol dire che a Campi è arrivato in una giornata storta. Sbaglia molto e soprattutto a senso unico, usando due pesi e due misure nella gestione dei cartellini e in altre decisioni non secondarie. Decretando due espulsioni non proprio clamorose ai danni della stessa squadra, rovina una partita che poteva essere molto più bella e avvincente.

Centro Storico Lebowski-Montelupo 0-2

CENTRO STORICO LEBOWSKI: Galluzzo, Paoli (58' Celentano), Magnelli, Ciabatti, Geri (80' Masini), Rosi, Calbi, Pagni (63' Berlincioni), Mazzoni, Cubillos, Del Pela T.. A disp.: Pagani, Sammicheli, Frutti, Biffoli, Lapis, Tucci . All.: Gori Simone
MONTELUPO: Lensi, Cupo, Granato, Bagnoli, Corsinovi, Buzzi, Marrazzo, Cerboni (63' Brogi), Anedda (88' Bruno), Ndaw, Garunja (54' Gueye). A disp.: Consani, Seghetti, Beconcini, Gori, Potogu, Leoncini. All.: Lucchese Andrea
ARBITRO: Andrea D Orta di Pisa
RETI: 33' Bianchini, 94' Gueye
NOTE: Espulsi Rosi per doppia ammonizione, Cubillos. Ammoniti Galluzzo, Calbi, Lensi, Cupo, Bagnoli.


LEBOWSKI: Galluzzo, Paoli (75' Celentano), Magnelli, Ciabatti, Geri (72' Masini), Rosi, Calbi, Pagni (67' Berlincioni), Mazzoni, Cubillos, Del Pela. A disp.: Pagani, Sammicheli, Frutti, Biffoli, Lapis, Tucci. All.: Gori.
MONTELUPO: Lensi, Cupo, Granato, Bianchini, Corsinovi, Buzzi, Marrazzo, Cerboni (54' Leoncini), Anedda (88' Gueye), Ndaw, Garunja (75' Brogi). A disp.: Consani, Seghetti, Beconcini, Gori, Bruno, Potogu. All.: Andrea Lucchesi.
ARBITRO: D'Orta sez. Pisa, coad. da Puccini di Pontedera e Pellegrini di Prato.
RETI: 33' Bianchini, 94' Gueye.
NOTE: ammoniti Lensi, Cupo, Bianchini, Galluzzo e Calbi. Espulsi Rosi e Cubillos.



Niente da fare, caro Lebowski. I grigioneri, dopo la battuta d'arresto amara in quel di Rufina, incappano in un'altra sconfitta, ancor più dolorosa perché maturata a domicilio contro il Montelupo che si conferma una bestia nera della banda di Simone Gori: anche all'andata gli amaranto avevano vinto. E con questo pesante successo agganciano proprio il Lebowski al sesto posto, a quota 27. La gara, per i grigioneri, è semplicemente stregata: occasioni in serie già nei primi venti minuti con Del Pela e Mazzoni, ma la mira degli attaccanti di casa è difettosa. Il Montelupo tira un sospiro di sollievo e passa praticamente alla prima vera azione, con un contropiede letale: merito del portiere Lensi che avvia l'azione con un'ottima uscita bassa, regalando il pallone al compagno Cerboni. Quest'ultimo è abile ad eludere due avversari con un dribbling secco e a lanciare tutto a sinistra per Granato, discesa e cross in mezzo per l'accorrente Bianchini che non si fa trovare impreparato per lo zero a uno. Reazione confusa dei locali, si va al riposo. Nella ripresa mister Gori si gioca il tutto per tutto, consapevole di non poter incappare in un'altra sconfitta: dentro allora anche Celentano, l'uomo dei gol da subentrato. Ma il pressing grigionero si infrange sul palo, dopo un'azione insistita. Il Montelupo ringrazia e prepara il colpo del due a zero, ma ai locali saltano i nervi: rosso a Rosi che mette giù Anedda con un brutto fallo da dietro, rosso anche a Cubillos che interrompe una chiara occasione da gol, ovvero il contropiede di Gueye lanciatissimo in porta per il raddoppio. In nove contro undici e con pochi minuti ancora rimanenti, i grigioneri provano comunque a rimettersi in ordine per costruire un episodio pericoloso da gol, ma vengono definitivamente annichiliti dal fendente di Gueye in pieno recupero, un contropiede fin troppo facile per la saetta amaranto che sfonda le resistenze locali e raddoppia. Due a zero e aggancio in classifica.

San Piero A Sieve-Rignanese 2-1

SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Bonifazi (68' Borsotti), Pozzi, Bencini (88' Barzagli), Frilli, Maenza, Gori, Jori (81' Zeni), Cianferoni, Tirinnanzi. A disp.: Tortelli, Lukolic, Giani, Barracco, . All.: Grossi Matteo
RIGNANESE: Muscas, Casalini (68' Molinu), Fabbri, Kuqi, Falciani, Monetti (68' Landini), Nety (58' Martino), Sottili, Bevicini (58' Violi), Vestri M., Ciancaleoni (55' Cardi). A disp.: Vestri D., Forni, Fagioli. All.: Lucchesi_francesco
ARBITRO: Alessio Scarabelli di Firenze
RETI: 20' Vestri D., 46' Cianferoni, 61' Maenza
NOTE: Ammoniti Sequi, Pozzi, Cianferoni, Barracco, Vestri M..


SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Maenza, Gori, Jori, Cianferoni, Tirinnanzi. A disp.: Tortelli, Lukolic, Barzagli, Borsotti, Giani, Barracco, Zeni. All.: Grossi.
RIGNANESE: Muscas, Casalini, Fabbri, Kuqi, Falciani, Monetti, Davilla, Sottili, Bevicini, Vestri Manuel, Ciancaleoni. A disp.: Vestri D., Molinu, Forni, Fagioli, Martino, Cardi, Landini, Violi. All.: Lucchesi.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze, coad. da Gambini e Dell'Agnello di Pontedera.
RETI: 20' Vestri, 46' Cianferoni, 61' Maenza.



Vai avanti, che poi ti riprendo io. Il San Piero gioca col fuoco, ma alla fine ha ragione lui. Merito di una ritrovata compattezza e della precisione sotto porta che torna ad essere arma prediletta dei mugellani, capaci di vincere in rimonta contro la Rignanese e salire a quota 20 punti in classifica, scavalcando il Dicomano al quart'ultimo posto nel Girone B. Eppure gli ospiti partirebbero pure bene: al 20' Vestri finalizza una bella azione e trova il pertugio scoperto dello specchio di Sequi per lo zero a uno. Un duro colpo per i mugellani di Grossi che provano a costruire qualche situazione pericolosa per la porta ospite, ma non sembrano poter sfondare. E si va così all'intervallo. Nella ripresa il fulmine a ciel sereno: per la Rignanese all'improvviso comincia a diluviare. Perché i biancorossi segnano dopo pochi secondi dall'inizio delle ostilità, con Cianferoni che sorprende una disattenta retroguardia avversaria e con una gran conclusione rimette la situazione in parità. Il San Piero ora riprende coraggio, intuisce che il colpaccio in rimonta sia possibile anche perché i biancoverdi non fanno che arretrare, impauriti. Ed eccolo, il 2-1; arriva poco dopo l'ora di gioco con Maenza, tiro che non perdona la resistenza del portiere della Rignanese. Poi è strenua difesa del vantaggio che si trasforma in estasi dopo il triplice fischio: il San Piero si conferma una delle squadre più in forma di tutto il 2023, considerando che con la vittoria casalinga coi biancoverdi inanella il quinto risultato utile consecutivo, una striscia che sta sorprendentemente portando i biancorossi, che parevano in grossa difficoltà ad inizio inverno, fuori dalla zona rossa. Per la Rignanese è notte fonda: riemerge il solito problema, quello della difesa. Che è la peggiore di tutto il campionato: 28 gol incassati, un ruolino che stride con la voglia di grandeur dei biancoverdi.

Luco-A.g. Dicomano 0-0

LUCO: Brunelli, Buzzigoli, Marucelli, Arias, Farina, Gianassi, Parri (54' Kuka), Calabrese (59' Rocchini), Cirillo (74' Maretti), Parrini, Trotta D.. A disp.: Bardazzi, Brocchi, Cantini, Sanni, Urzetta, Ignesti. All.: Allori Daniele
A.G. DICOMANO: Maionchi, Giordani (65' Bianchi), Fumelli, Carnevale, Pantiferi, Nencioli, Fabbri, Fedele, Coralli (30' Faye), Gori (65' Beraldi), Marrani. A disp.: Ioanna, Reggioli, Bacocci, Paggetti M., Caramelli. All.: Tortelli Giovanni
ARBITRO: Manuel Marchi di Siena
NOTE: Ammonito Gianassi.


LUCO: Brunelli, Baggiani, Marucelli, Arias, Sanni, Lukolic, Trotta, Gianassi, Rocchini, Parrini, Cirillo. A disp.: Bardazzi, Maretti, Calabrese, Mascherina, Buzzigoli, Parri, Kuka, Ignesti. All.: Allori.
DICOMANO: Maionchi, Giordani, Bianchi, Fedele, Reggioli, Nencioli, Beraldi, Bencini, Coralli, Marrani, Nardoni. A disp.: Ioanna, Paggetti, Caramelli, Pantiferi, Faye, Bacocci, Paggetti, Fantoni. All.: Tortelli.
ARBITRO: Marchi di Siena, coad. da Lipardi di Pistoia e Bagnolesi del Valdarno
RETE: 23' Coralli.



9.- RECLAMO DEL C.S. ALLEANZA GIOVANILE DICOMANO CON DOMANDA DI REVOCA DELLA EVENTUALE SQUALIFICA
DEI PROPRI CALCIATORI ESPULSI NEL CORSO DELLA GARA POL. LUCO / C.S. ALLEANZA GIOVANILE DICOMANO DEL
18.02.2023 (sospesa al 33' del s.t. sul risultato di 0-1) E DECISIONE D'UFFICIO SULLA REGOLARITA' DI SVOLGIMENTO
DELLA GARA.
Con formale reclamo, preannunciato nei termini di rito, la società C.S. Alleanza Giovanile Dicomano ha chiesto a questo Giudice
Sportivo Territoriale la revoca delle eventuali squalifiche comminate ai propri calciatori Bencini Tommaso e Coralli Claudio, facendo
riferimento ai fatti occorsi nella gara in epigrafe. Premesso che i provvedimenti disciplinari di propria competenza a carico dei due
calciatori sono già stati pubblicati nel Com. Uff. n. 61 del 23.02.2023, sanzionandoli entrambi con due giornate di squalifica, il G.S.T.
in questa sede rileva d'ufficio una eccezione preliminare di inammissibilità del reclamo presentato avanti a sé dal C.S. Alleanza
Giovanile Dicomano perché l'oggetto del reclamo non rientra tra le competenze del Giudice Sportivo, così come previste dall'art. 65
del C.G.S.. Col reclamo la società chiede infatti la revoca delle 'eventuali' squalifiche comminate a due propri calciatori per fatti occorsi
nella gara in epigrafe. Orbene, ad ausilio della società reclamante, si ricorda piuttosto che le decisioni del G.S.T. in ordine ai fatti
commessi nel corso delle gare, ex art. 65 comma 1 lett. a) sono eventualmente impugnabili dinanzi alla Corte Sportiva d'Appello, nei
termini perentori previsti, e l'istituto della revocazione è invece disciplinato dall'art. 63 C.G.S. e non è di competenza del Giudice
Sportivo. Ritenuta pertanto assorbente l'eccezione preliminare di inammissibilità del ricorso per motivi di competenza, si soprassiede
alla disamina delle motivazioni del reclamo nel merito.
P.Q.M.
Il G.S.T. sciogliendo definitivamente la riserva assunta nel Com. Uff. n.61 del 23.02.2023, dichiara inammissibile il reclamo proposto
dal C.S. Alleanza Giovanile Dicomano di Dicomano (Firenze) in quanto avente ad oggetto una domanda non rientrante tra quelle
previste dall'art. 65 del C.G.S., ordina addebitarsi la relativa tassa sul conto della società reclamante e passa all'esame degli atti
ufficiali dai quali rileva che al 33' del secondo tempo, sul punteggio di 0-1, l'arbitro della partita in oggetto, giocatasi il 18.02.2023, era
stato costretto a sospendere momentaneamente la gara e a cercare rifugio negli spogliatoi insieme agli assistenti, allorché un tifoso
del Luco, riconoscibile per la sciarpa con il logo della società, posizionato in prossimità della recinzione posta ad un paio di metri dalla
linea laterale, aveva lanciato un sasso di medie dimensioni in direzione dell'AA n.2 sfiorandolo di pochi centimetri al volto. Il sostenitore,
subito dopo, si era arrampicato sulla rete di recinzione cercando di entrare sul terreno di gioco con l'intento di raggiungere l'AA,
rivolgendogli nel contempo minacce di morte. L'assistente pertanto si avvicinava al D.G. manifestandogli tutto il proprio turbamento a
proseguire la gara e, correttamente, il D.G. decideva di sospendere momentaneamente l'incontro per ritirarsi negli spogliatoi e
verificare se si potessero ristabilire le condizioni di sicurezza e di tranquillità per proseguire. Nonostante che la terna venisse avvisata
dalla società ospitante che erano state chiamate le Forze dell'Ordine, la stessa era costretta ad attendere ben trenta minuti all'interno
degli spogliatoi senza l'assistenza dei dirigenti locali e della Forza Pubblica. L'arbitro riferisce che in quel lungo lasso di tempo,
dall'interno degli spogliatoi, era in grado di udire grida provenienti dall'esterno e affacciatosi per accertarsi della situazione rilevava la
presenza di circa 15 sostenitori del Luco appostati in prossimità del cancello delimitante l'ingresso esterno degli spogliatoi ed altri 20
sostenitori della medesima società posizionati lungo la recinzione che costeggia la zona che va dagli spogliatoi all'ingresso del terreno
di gioco. L'arbitro relaziona inoltre che entrambi i gruppi di tifosi del Luco urlavano alla terna arbitrale frasi intimidatorie ed offensive,
con particolare riferimento a minacce di violenza qualora avessero ripreso la gara. Tra i sostenitori veniva riconosciuto lo stesso tifoso
che aveva scagliato il sasso e tentato di scavalcare la recinzione, che brandiva una bottiglia di vetro minacciando di scagliarla
nuovamente all'AA 2 qualora avessero ripreso la gara. L'arbitro chiedeva inoltre al capitano del Luco di adoperarsi per calmare i
facinorosi, senza esito alcuno.
A quel punto, preso atto della persistente situazione di pericolo per l'incolumità della Terna e dell'assenza della Forza Pubblica e della
fattiva collaborazione dei Dirigenti della squadra locale, l'Arbitro decideva di sospendere definitivamente la gara e rientrava negli
spogliatoi. Solo dopo la definitiva sospensione della gara l'Arbitro veniva raggiunto da una pattuglia di Carabinieri che assicuravano la
necessaria tutela fino all'uscita dall'impianto sportivo.
Tutto ciò premesso osserva il G.S.T. che secondo l'orientamento giurisprudenziale consolidato perché le gare possano subire
interruzione conclusiva nel corso del loro svolgimento, a cagione di violenze o di intimidazioni gravi da parte degli spettatori, non solo
necessita che queste abbiano posto in serio pericolo l'incolumità degli ufficiali di gara (o, in diversa ipotesi, dei calciatori o di altri
tesserati delle società partecipanti alla competizione), ma occorre altresì che l'arbitro non sia stato in grado di fronteggiare le turbolenze
e soprattutto abbia verificato l'impossibilità assoluta di giungere alla conclusione 'fisiologica' della partita, dopo aver fatto ricorso a tutti
i mezzi in suo potere per ricondurre la gara nell'alveo della regolarità. Ché se così non fosse ben pochi incontri avrebbero la possibilità
di pervenire a regolare conclusione, attesa la diffusa abitudine del pubblico che assiste alle partite di calcio di indirizzare nei confronti
degli ufficiali di gara, in reazione a non gradite loro decisioni tecniche, ogni sorta di protesta, di strepito e di intemperanza intimidatrice,
spesso travalicante i limiti della non violenza. Ora, nel caso in esame, rilevato che l'episodio del tentativo di superare la rete di
recinzione da parte di un tifoso del Luco susseguente al lancio di un sasso e il contenuto di una birra nei confronti dell'A.A. n. 2 non
furono causa della conclusione anticipata della partita, poiché si trattò di un episodio isolato e neutralizzato in parte dagli stessi
sostenitori che ne impedirono l'azione, che però indusse la terna a rifugiarsi nello spogliatoio e a sospendere soltanto
momentaneamente il gioco, sta di fatto che la decisione di interrompere definitivamente l'incontro maturò nella mente dell'arbitro
successivamente, allorquando egli fu costretto ad attendere ulteriori 30 minuti all'interno degli spogliatoi senza ricevere alcuna fattiva
collaborazione o assistenza per placare gli animi da parte dei dirigenti della società Luco e senza disporre dell'assistenza della Forza
Pubblica a tutela dell'incolumità della terna, nel mentre dall'esterno proseguivano le offese e minacce di un nutrito numero di sostenitori
del Luco, i quali peraltro minacciavano gravemente la terna qualora avesse ripreso la gara con un punteggio sul campo già a loro
sfavorevole (0-1).
Pertanto, considerato che ai sensi dell'art. 26 del C.G.S. le società rispondono per i fatti violenti commessi in occasione della gara da
uno o più dei propri sostenitori e che nel caso di specie non paiono ricorrere le circostanze esimenti ed attenuanti per i comportamenti
dei sostenitori come previste dall'art. 29 C.G.S., ne consegue la decisione dell'Arbitro di sospendere definitivamente la gara al 33° del
secondo tempo sia dipesa da elementi soggettivi (il concreto timore per l'incolumità della terna) ed oggettivi (la perdurante latitanza
dei dirigenti locali e la mancata presenza della Forza Pubblica) non censurabili e sufficientemente motivati e pertanto sia
concretamente dipesa dal comportamento dei sostenitori della società ospitante Luco, la quale non ha adottato misure idonee a garantire alla terna la necessaria sicurezza e serenità d'animo, sia preventive che nel corso della sospensione temporanea come desumibile dai fatti descritti, tale per cui ne deve subire le conseguenze con la sanzione della perdita della gara per 0-3.
P.Q.M.
fermi i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti di Società e calciatori adottati sul Com. Uff. n. 61., letti gli atti ufficiali questo G.S.T. dispone nei confronti della società Luco la sanzione disciplinare della perdita della gara per 0-3 ex art. 10 C.G.S. e l'inibizione
sino al 2.04.2023 al Sig. Corti Palmiero Dirigente Addetto all'Arbitro per mancata assistenza alla terna in occasione dei fatti come descritti negli atti ufficiali di gara.


Commento di : ciro



Il risultato passa in secondo piano, per ora. Anche perché si resta in attesa di capire quello che sarà il referto arbitrale. Luco-Dicomano esce dalle pagine di sport ed entra in quelle di cronaca. Al 75', sul risultato di zero a uno (gol di Coralli per gli ospiti), la gara viene sospesa per intemperanze fra tifosi e arbitri, oltre ad un grave infortunio occorso ad un giocatore biancoceleste portato via con l'elisoccorso. Caos. Ci vuole ordine, nel ricostruire le vicende andate in scena in terra mugellana. E allora tanto vale fare un passo indietro: le due compagini si affrontano nell'anticipo del sabato che vorrebbe mettere in palio punti salvezza per gli ospiti (ingarbugliatissimi nella lotta per non retrocedere) e una scialuppa di emergenza in vista playoff per la squadra di Allori che cullerebbe il sogno di tornare in post-season dopo la positiva esperienza dello scorso anno. La gara è equilibrata: un paio di buoni spunti locali che però non vengono concretizzati, mentre dall'altra parte il cinismo del Dicomano paga. E allora la banda di Tortelli la sblocca a metà frazione con la zampata di Coralli, bomber che fra le altre vanta diverse presenze in Serie A con l'Empoli, capace di punire il numero uno di casa Brunelli. Nella ripresa i padroni di casa tentano di alzare la pressione alla ricerca del pari, ma i mugellani difendono con ordine, arroccati quanto serve per proteggere il vantaggio di misura. E poi si arriva al fatidico minuto 75: dopo un'offensiva non riuscita al Dicomano, Brunelli esce in presa alta e viene a contatto con il numero 11 biancoceleste Nardoni. Il ragazzo (classe 2004) degli ospiti va successivamente a terra dopo un colpo ricevuto al costato. Il pallone viene rilanciato, Nardoni resta a terra dolorante: il Dicomano chiede che la sfera venga allontanata per permettere i soccorsi dello staff medico all'attaccante, ma il Luco non ne vuole sapere e prova ad attaccare, seppur senza successo. Neanche il signor Marchi di Siena reputa necessario fischiare per interrompere la manovra mugellana e accertarsi delle condizioni del classe 2004. Anche perché Nardoni si rialza e arriva di corsa a difendere fino alla propria area di rigore: poi, però, stramazza al suolo. Scatta l'allarme, in campo e in tribuna si rincorrono voci inquietanti. Il ragazzo è svenuto, probabilmente per la mancanza di ossigeno dopo il doloroso colpo ricevuto alle costole. In campo la situazione si accende, sugli spalti si discute: secondo il Luco, in tribuna si sarebbero soltanto verificate spiacevoli voci di preoccupazione sulla salute di Nardoni: C'era molta ansia dicono rappresentanti della squadra di casa. Diversa l'opinione degli ospiti: I tifosi del Luco hanno minacciato il guardalinee sotto di loro, forse perché non ritenevano necessaria una sospensione così lunga del gioco . In cinque minuti di caos si intuiscono due cose: Nardoni non riesce ad essere soccorso dall'ambulanza, che reputa necessario l'atterraggio dell'elisoccorso; e il guardalinee sotto la tribuna non ha intenzione di far riprendere la partita anche dopo l'arrivo del Pegaso. Difatti il collaboratore del signor Marchi guadagna direttamente la via degli spogliatoi, mentre in campo volano due cartellini rossi all'indirizzo di giocatori del Dicomano che protestavano perché chiedevano che il gioco venisse fermato prima. Il signor Marchi attende l'arrivo del Pegaso che trasporta via Nardoni per accertamenti: il ragazzo sta bene, per fortuna, ma il colpo era stato doloroso. Sul campo rimangono delle perplessità: secondo alcuni tifosi del Luco, le persone che si erano avvicinate alla recinzione comunicando col guardalinee non volevano intimidirlo, ma semplicemente mostrargli il telefono, perché c'era una chiamata aperta col 118 e si voleva chiedere all'assistente come far entrare i soccorsi in campo . Da Dicomano la pensano diversamente: I tifosi di casa hanno minacciato gli arbitri . Un caos che solo il referto del signor Marchi aiuterà a dissipare.