A.G. DICOMANO: Ioanna, Giordani (92' Bacocci), Bianchi, Fedele, Reggioli, Nencioli, Fabbri (92' Fantoni), Bencini (61' Beraldi), Coralli, Gori, Faye (46' Marrani). A disp.: Maionchi, Fumelli, Paggetti, Pantiferi, Caramelli. All.: Giovanni Tortelli.
AUDAX RUFINA: Valoriani, Sequi, Ballini, Maccari (65' Somigli), Falcini, Galantini, Bachi, Falugiani (76' Nyamsi), Di Vico (94' Poggiali), Tanini (60' Cicalini), Castri (68' Mazzoni). A disp.: Galigani, Fusi, Cerchi, Angeli. All.: Niccolò Diotaiuti.
ARBITRO: Leonetti di Firenze assistito da Gallà di Pistoia e Laganà di Siena.
RETI: 4' Falugiani, 30' Coralli, 91' Nyamsi
NOTE: ammonito Nyamsi; espulsi Fantoni e Bencini al 99'; angoli 3-0; recupero 0'-11'.
A.G. DICOMANO
IOANNA: 6 Incolpevole sui due gol ospiti, non ha altre parate di rilievo da compiere.
GIORDANI: 6,5 Sicuramente poco preciso in appoggio offensivo, ma estremamente generoso in copertura: suo il salvataggio miracoloso nel finale poco prima del gol che condanna i suoi alla sconfitta. 92' Bacocci: ng.
BIANCHI: 5,5 Prestazione non troppo spavalda in fase di spinta, si fa beffare da Cicalini nell'azione conclusiva che porta al gol vittoria dell'Audax Rufina.
FEDELE: 6,5 Tra i migliori per intensità e intelligenza tattica, non si risparmia coprendo praticamente tutti i settori del centrocampo di casa.
REGGIOLI: 5,5 Sul giudizio complessivo pesa la lettura davvero distratta della posizione di Nyamsi in occasione della seconda rete bianconera.
NENCIOLI: 5 Rischia per un intervento su Di Vico a fine primo tempo e perde la marcatura nell'azione che regala il successo agli avversari.
FABBRI: 6,5 Un ottimo voto per la capacità di corsa e l'intelligenza dei movimenti, una scarsa sufficienza però per l'incisività negli ultimi metri. 92' Fantoni: 5 Resta in campo giusto il tempo di farsi espellere per plateali proteste.
BENCINI: 6- Nel primo tempo dà un buon apporto alla manovra ma ha anche un paio di occasioni che non sfrutta a dovere. Si fa espellere dalla panchina nel finale. 61' Beraldi: 6 Interessanti alcune sue giocate, che però effettua lontano dalla porta e che non producono effetti concreti.
CORALLI: 7 Il vero trascinatore dei biancazzurri: segna un gol da attaccante di razza, offre sponde per i compagni, non rinuncia mai alla lotta coi difensori avversari. Peccato non basti per il risultato.
GORI: 6+ Inizia da mediano, poi scala per fare il regista basso: Buono l'equilibrio che riesce a dare alla squadra.
FAYE: 6,5 Primo tempo di indubbio impegno ma contraddistinto da scelte spesso frettolose. 46' Marrani: 6,5 Volitivo e spesso nel vivo dell'azione, prova a regalare buoni palloni ai compagni d'attacco ma senza trovare il varco giusto.
AUDAX RUFINA
VALORIANI: 6 Non del tutto esente da colpe sul gol di Coralli, non rischia però in altre occasioni.
SEQUI: 6+ Cresce col passare dei minuti, creando anche i presupposti per un'occasione importante con un colpo di testa a inizio ripresa.
BALLINI: 6 Pur soffrendo l'esperienza di Coralli riesce a limitare il numero di situazioni offensive dei padroni di casa.
MACCARI: 6- La squadra preferisce verticalizzare ed evitare il possesso palla: una scelta tattica che non esalta le sue caratteristiche. 65' Somigli: 6+ Buon ingresso nel match, con diversi palloni toccati e un discreto sostegno alla manovra.
FALCINI: 6- Galleggia a lungo tra la linea mediana e quella difensiva, senza filtrare troppo efficacemente le ripartenze dei padroni di casa.
GALANTINI: 6 Con un po' di mestiere (anche se con qualche sbavatura) riesce a contenere le iniziative del reparto avanzato del Dicomano.
BACHI: 6,5 Sbaglia qualche scelta di passaggio in situazioni potenzialmente favorevoli, ma resta uno dei più ispirati della formazione bianconera.
FALUGIANI: 6,5 Ha per prima cosa il merito di sbloccare subito il match e disputa una gara di buon ritmo e intensità agonistica. 76' Nyamsi: 7 E' nel posto giusto al momento giusto, tanto da decidere le sorti dell'incontro quando il pareggio sembrava ormai cosa certa.
DI VICO: 6+ Parte a mille aggredendo tutti gli spazi concessi dalla retroguardia di casa, ma esaurisce inevitabilmente energie preziose per essere lucido negli ultimi metri. 94' Poggiali: ng.
TANINI: 6 Fa in pratica il rifinitore dietro alle punte: mostra di avere buone idee ma forse non troppa continuità nel comandare il gioco. 60' Cicalini: 7 Decisivo tanto quanto Nyamsi, visto che costruisce dal nulla l'assist per la rete del compagno.
CASTRI: 6- Un po' arruffone in alcune letture, nonostante non gli si possa contestare grande generosità nello svolgere entrambe le fasi. 68' Mazzoni: 6 Toglie atletismo ma aggiunge sostanza tattica all'undici di Diotaiuti.
ARBITRO
LEONETTI di FIRENZE: 5,5 Direzione di gara sostanzialmente permissiva, che col passare dei minuti diventa meno puntuale. Più di un mugugno sia tra i locali sia tra gli ospiti.
L'Audax Rufina espugna Dicomano nel recupero di un derby intenso e può ancora sognare la vittoria del campionato, condannando invece i padroni di casa a giocarsi tutto negli ultimi 180 minuti a loro disposizione per mantenere la categoria. Gara vibrante nel primo tempo e poi appiattita su ritmi più blandi nella ripresa, infine risolta da due subentrati dell'undici bianconero. Anche la partenza degli ospiti è fulminante: al 4' una palla proveniente dalla fascia destra arriva a centro area, dove Falugiani gira bene a rete battendo Ioanna. L'Alleanza Giovanile non si rassegna e con sempre maggior convinzione si butta in avanti alla ricerca del pari. Dopo un paio di tentativi mal sfruttati da Bencini, serve un guizzo di Coralli per arrivare al pari: il numero 9 biancoblu dimostra di aver mantenuto intatto il pedigree del grande attaccante e, con un astuto tocco di testa, inganna il portiere deviando una precedente sponda aerea di un compagno. Secondo tempo in cui, come detto, l'intensità va calando e con i due schieramenti che si affidano sempre più all'iniziativa estemporanea e all'azione di rimessa. Al 58' Sequi svetta a centro area su punizione di Tanini, ma non inquadra lo specchio. Il Dicomano torna a forzare i ritmi nei minuti finali, ma finisce con lo scoprirsi e concedere spazio all'Audax Rufina: Nyamsi, a 3 minuti dal 90' si ritrova la palla giusta a porta praticamente vuota, ma Giordani si immola anticipandolo per una frazione di secondo. Ma, quando siamo già nel recupero, è ancora il giocatore ospite a rendersi protagonista, stavolta in modo vincente, deviando in porta l'assist servito da Cicalini.
ATH.CALENZANO: Zambri, Sternini, Becattini (65' Curumi), Francini, Marulli, Landolina, Calabretta, Conti (51'Idmane), Lalaj (65' Palaj), Maliqaj, Simoni. A disp.: Evi, Gianassi, Caciagli, Gesualdi, Nencini, Corti. All.: Stefano Lacchi.
LEBOWSKI: Galluzzo, Frutti, Magnelli (21' Paoli), Quadri, Geri, Rosi, Ciabatti (67' Bonini), Fornai, Mazzoni, Cubillos, Pagni (73' Berlincioni). A disp.: Pagani, Sammicheli, Catolfi, Masini, Del Pela, Frassineti. All.: Simone Gori.
ARBITRO: Bonaventura Corti di Prato, coadiuvato da Giacomo Goretti di Valdarno e da Giovanni Battista Picinotti di Arezzo.
RETI: 10' Cubillos, 91' Calabretta.
NOTE: Ammoniti: Frutti, Mazzoni, Francini. Calci d'angolo: 6-2. Recupero: 4'+ 7'.
Con un gol di Calabretta al primo minuto di recupero l'Athletic Calenzano evita la beffa di un'altra sconfitta interna. Se si guarda la dinamica del match, peraltro modesto sul piano dei contenuti tecnici, il pareggio sta stretto ai padroni di casa che hanno colpito una traversa con Maliqaj e sbagliato almeno un paio di occasioni clamorose. Ancor meno hanno prodotto gli ospiti, che sono andati in vantaggio beneficiando di un involontario regalo di Zambri, su un calcio di punizione di Cubillos tutt'altro che irresistibile. Per il resto i grigio-neri, oggi in maglia color tortora (ringrazio le gentili signore di Calenzano che mi hanno suggerito il nome del colore per me sconosciuto), non hanno creato problemi degni di questo nome alla difesa e al portiere avversario. Il pareggio consente comunque ai ragazzi di mister Lacchi di fare un passo avanti verso la salvezza attraverso i play-out. Il quadro si è ingarbugliato, al momento, per la decisione di ripetere (mercoledì 29) la gara Luco-Dicomano, sospesa sullo 0 a 1 e poi assegnata a tavolino agli ospiti. Di sicuro c'è comunque che l'Olimpia Quarrata, ferma a 20 punti perché l'ultima giornata riposa, saluta da oggi la categoria dopo un solo anno di permanenza. Il Lebowski saluta invece la possibilità di accedere ai play-off (troppe le nove sconfitte subite), ma i suoi straordinari sostenitori festeggiano lo stesso, restando a lungo a cantare in tribuna con i giocatori a bordo campo, ben oltre la conclusione della gara. Chi si sfrega decisamente le mani a Calenzano è il cassiere del bar dello stadio: i tifosi del Lebowski sono notoriamente buoni clienti. Ed eccoci alla cronaca. Tribuna affollata come mai visto quest'anno al Magnolfi: cori e fumogeni (e un petardo esagerato) da parte dei comunque simpaticissimi sostenitori della squadra ospite. Le squadre si presentano in campo con schieramenti speculari improntati al 4-3-3. Il Calenzano è privo dello squalificato D'Orsi a centrocampo; pesanti e diffuse le assenze nel Lebowski a cominciare da quelle dei bomber Calbi e Celentano (con Del Pela in panchina) che insieme hanno realizzato più della metà dei gol della squadra. Il primo affondo è del Calenzano: Calabretta lancia Sternini sulla destra, ma il cross è preda della difesa ospite. Tra la nebbia dei fumogeni si intravede la prima ghiotta occasione per il Calenzano al 6': cross perfetto di Maliqaj da destra e Simoni, con il petto, mette incredibilmente fuori da pochi metri. Al !0' il Lebowski beneficia di un calcio di punizione da una ventina di metri abbondante sulla sinistra: la battuta di Cubillos è arcuata e diretta verso la porta. Per Zambri sembra un intervento di ordinaria amministrazione e invece il pallone passa in mezzo alle braccia protese in alto del portiere e finisce in rete. Lebowski in vantaggio con quello che le statistiche ci dicono essere il primo gol del campionato segnato nello spazio tra il 6' e il 10'. Il Calenzano accusa seriamente il colpo, ma resta in partita. Al 14' Simoni, dal vertice sinistro dell'area, manda il pallone poco sopra l'incrocio dei pali, alla sinistra di Galluzzo. Subisce un duro colpo Magnelli e, pur senza serie conseguenze, è costretto a lasciare il posto a Paoli al 21'. Al 26', su un bel cross di Sternini da destra, Galluzzo in uscita si lascia sfuggire il pallone, ma un difensore libera l'area. Il Calenzano continua ad attaccare, ma lo fa in maniera confusa e con lanci lunghi che sono facile preda dei difensori. Si va all'intervallo in una fase di gioco confuso e spezzettato da continui falli: la prima ammonizione arriva al 44' ai danni di Frutti. Nella ripresa, dopo pochi minuti, mister Lacchi inserisce Idmane al posto di Conti. Nella nebbia sempre più fitta causata dai fumogeni di svariati colori si intravede l'ammonizione anche a Mazzoni e poi, al 56', il cross di Becattini da sinistra deviato di testa da Maliqaj contro la traversa. Il Lebosski controlla la gara e si limita a rarissime sortite: al 59', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Cubillos di testa manda altissimo sopra la traversa. Nel Calenzano entrano, al 65', Curumi per Becattini e Palaj per Lalaj. La spinta dei padroni di casa, anche se piuttosto caotica, si fa comunque costante e costringe gli avversari ad abbassarsi indietro. Al 70' una bella iniziativa personale di Simoni, sulla sinistra, è conclusa con un tiro che non impensierisce Galluzzo. Al 76' su cross da destra, fascia sulla quale la squadra di casa insiste molto, Palaj di testa gira fuori di un soffio. All'85' il Calenzano si mangia un gol clamoroso, ma era tutto viziato da un fuorigioco rilevato dall'arbitro. All'89' il pallone schizza in area coma la pallina di un flipper, poi il gioco viene fermato per un fallo sul portiere. Al 91', su cross ancora da destra, si accende una mischia in area risolta con decisione in gol da Calabretta da due passi. Gelo sugli spalti quando ci si accorge della bandierina alzata del collaboratore sul lato delle panchine: conciliabolo dell'arbitro a distanza con il suo assistente e gol convalidato, tra l'entusiasmo dei sostenitori del Calenzano. Nella ricostruzione dell'azione del gol nel dopo gara si apprenderà (da fonti di casa) che il direttore di gara ha rilevato un tocco di un giocatore del Lebowski, che avrebbe così rimesso in gioco l'avversario. Nel lungo recupero concesso (alla fine saranno sette minuti), il Calenzano cerca addirittura l'impresa incredibile e va vicino al secondo gol, al 95', con un tiro da dentro l'area di Palaj, che non trova il varco giusto tra una selva di gambe. Domenica ultimi 90' di questo campionato apertissimo in testa e in coda. L'Athletic Calenzano va a Campi Bisenzio ad affrontare il Lanciotto, ormai sicuro dell'accesso ai play-off e che solo una combinazione di circostanze tutte favorevoli potrebbero condurlo a sperare in qualcosa in più. La salvezza per il Calenzano passerà, molto probabilmente, attraverso i play-out. Contro chi si saprà dopo i 90' di domenica.
ATH.CALENZANO
ZAMBRI: 5 Non spariamo sulla Croce Rossa e non infieriamo con i votacci. L'insufficienza è però inevitabile: il goffo intervento sul gol di Cubillos ci pare però più un clamoroso infortunio che un errore grossolano.
STERNINI: 6,5 Esterno basso a destra gioca una gara molto positiva: efficace in fase difensiva porta anche un notevole contributo in appoggio alle offensive della sua squadra.
BECATTINI: 6 Meno reattivo di altre volte, soffre soprattutto quando Cubillos va a svariare da quella parte. Nel secondo tempo, finché resta in campo, spinge anche come sa sulla fascia (65' Curumi: 6 Si disimpegna bene nella parte finale della gara)
FRANCINI: 6 Fa tanto movimento in mezzo al campo, coprendo e cercando di rilanciare l'azione offensiva dei suoi: non sempre preciso purtroppo negli appoggi in avanti.
MARULLI: 6,5 Il Lebowski è, come detto, spuntato e gli attaccanti in campo non creano grossi grattacapi alla coppia centrale. Unica piccola sbavatura è un retropassaggio al quarto d'ora della ripresa, che costringe Zambri ad un'uscita rischiosa.
LANDOLINA: 6,5 Pomeriggio non proprio impegnativo per il centrale rossoblù: non ci sono situazioni particolarmente complicate da sbrogliare e lui fa tutto con grande sicurezza.
CALABRETTA: 7 Due gol in due partite: quattro punti; la ripresa del Calenzano parte dai suoi piedi. Molto attivo per tutta la gara ha il grande merito di essere al posto giusto nel momento giusto.
CONTI: 6- Partita di sacrificio nella linea di centrocampo: cerca anche qualche inserimento in avanti, ma senza i tempi giusti (51' Idmane: 6 Orchestra con un certo ordine il finale della sua squadra nel tentativo di raddrizzare il risultato).
LALAJ: 6- Non manca l'impegno anche se si vede poco la sua presenza nell'area avversaria (65' Palaj: 6+ Gioca uno spezzone di gara ed è sfortunato in un paio di circostanze).
MALIQAJ: 6,5 Disputa una gara vivace a centrocampo: opera cross pericolosi dal fondo e colpisce anche una traversa di testa (se abbiamo visto benne attraverso la cortina fumogena).
SIMONI: 6 Non colpisce come vorrebbe il pallone dopo pochi minuti e poi latita un po', ma nel secondo tempo si riaccende e, senza strafare, porta un suo valido contributo.
LEBOWSKI
GALLUZZO: 6 Incolpevole sul gol subito, si macchia di almeno un'incertezza in uscita alta, ma per il resto è attento anche se si tratta di conclusioni di ordinaria amministrazione.
FRUTTI: 6+ Difensore roccioso si disimpegna senza andare troppo per il sottile: è il primo a vedersi sventolare il cartellino giallo.
MAGNELLI: sv (21' Paoli: 6- Soffre non poco soprattutto nel secondo tempo quando il Calenzano agisce in forza sulla sua fascia, ma se la casa senza grosse sbavature.
QUADRI: 6,5 Centrocampista che funge da regista: non sfoggia grande inventiva, ma è utile per gli equilibri della squadra soprattutto in fase di copertura.
GERI: 6,5 Difensore di comprovata esperienza si mette in evidenza per alcune eleganti chiusure difensive e trasmette fiducia a tutto il reparto difensivo con il suo temperamento agonistico.
ROSI: 6+ Decisamente buona la sua prestazione nel cuore della difesa; cerca anche qualche sganciamento in avanti sulle palle inattive.
CIABATTI: 5,5 Classe 2003 offre una prestazione piuttosto incolore non incidendo in maniera particolare nella manovra della sua squadra (67' Bonini: 5,5 Prestazione anonima anche la sua).
FORNAI: 6- Parte in maniera abbastanza vivace, ma poi si spenge in un centrocampo senza troppe idee.
MAZZONI: 5,5 Con quattro gol all'attivo è il più prolifico tra i giocatori in campo: lascia scarse tracce, intrappolato nella vispa difesa avversaria.
CUBILLOS: 6,5 Si muove in totale autonomia ed appare come l'unico in grado di inventare qualcosa di interessante nella sua squadra. Aiutato dall'intervento goffo di Zambri in occasione del gol, ma almeno lui ci prova.
PAGNI: 5,5 Il più giovane della squadra (classe 2004) agisce da punta prevalentemente sulla sinistra, senza però incidere in maniera pericolosa (73' Berlincioni: sv).
ARBITRO
BONAVENTURA CORTI di PRATO: 7 Dirige in maniera energica una gara a tratti spigolosa e con continue interruzioni di gioco per giocatori che restano a terra. Non commette errori gravi ed è bravo ad assumersi la responsabilità di decidere in autonomia dal collaboratore in occasione del pareggio del Calenzano.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Cassai, Pozzi, Bencini, Frilli, Tirinnanzi, Gori, Jori, Cianferoni, Bonifazi. A disp.: Tortelli, Lukolic, Barzagli, Harushaj, Menetti, Zeni, Maenza, Giani. All.: Matteo Grossi.
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Rossi Lottini Di., Alfarano, Tomberli, Travagli, Pierattini, Natale, Manecchi, Violetta, Corsi. A disp.: Mengoni, Trincia, Falaschi, Magnolfi, Cerrato, Colasuono, Orlandi, Metafonti, Salvini. All.: Marco Cellini.
ARBITRO: Burgassi di Firenze, coad. da Salvadori e Ernano di Arezzo.
RETI: Natale, rig. Manecchi.
Impresa notevole del Grassina al Ballini di San Piero a Sieve che interrompe la striscia positiva dei biancorossi a punti per ben 8 giornate consecutive. E pensare che i primi minuti sono stati i padroni di casa a rendersi pericolosi per ben due volte con Jori che in area calcia a lato in entrambe le occasioni, poi il Grassina prende il pallino del gioco in mano e manovra bene su ambo le fasce. All'11' Violetta calcia ma Frilli riesce a deviare. Al quarto d'ora il primo intervento di Sequi su tiro di Corsi dai 25 metri e poco dopo lo stesso portiere si ripete tuffandosi e deviando la bomba di Manecchi. Jori lanciato in profondità da Tirinnanzi si appresta ad entrare in area, Bartoli legge bene e anticipa il mobile e volenteroso attaccante locale. Occasionissima per il Grassina al 27' con Violetta rapido a calciare in porta dopo un batti e ribatti, la palla s'impenna e sorvola la traversa, Sequi e compagni possono tirare un sospiro di sollievo. Ancora Grassina pericoloso alla mezz'ora: ripartenza fulminea e tiro potente ma centrale di Pierattini, para il portiere. Grassina padrone del campo e San Piero che prova a ripartire in contropiede. Al 40' i rossoverdi sfiorano il vantaggio con Alfarano che a due passi dalla porta coglie una traversa clamorosa, la palla sbatte sulla linea di porta con la difesa pronta a spazzare via. Tre minuti più tardi il San Piero usufruisce di un calcio di punizione dal vertice sinistro dell'area difesa da Bartoli, s'incarica della battuta Pozzi che pareggia il conto dei legni, incrocio pieno. Ad inizio secondo tempo il Grassina rientra sul terreno di gioco più agguerrito di prima, forse ingolosito dai risultati a loro favorevoli provenienti dagli altri campi. E infatti al decimo della ripresa gli ospiti passano in vantaggio con Natale lesto a ribadire in rete un pallone vagante calciato da Manecchi e respinto da Sequi che nulla può sulla conclusione in seconda battuta del numero 8 ospite. Mister Romani prova a dare una scossa ai suoi, manda sul terreno di gioco Maenza e Barzagli per Cianferoni e Bonifazi. Violetta finisce sul taccuino del direttore di gara per aver commesso fallo su Gori. Altra bella manovra rossoverde al 65' con Violetta che serve Alfarano il quale scarica a rete ma Sequi para. Giani subentra a Gori. Al 73' cross di Alfarano per Corsi che spara sopra la traversa e due minuti più tardi doppia parata di Sequi su Natale prima e Violetta poi. Fuori anche Tirinnanzi e dentro il classe 2006 Harushaj per la fase offensiva mentre nelle retrovie Frilli lascia il posto a Lukolic. Risponde mister Cellini, fuori Corsi dentro Metafonti che dopo una manciata di secondi viene ammonito per una vistosa trattenuta su Maenza. Il San Piero prova a riprendere la gara in mano, le tenta tutte nonostante l'avversario molto ben disposto in campo e il tempo tiranno che scorre inesorabile, il Grassina dal canto suo approfitta di questa situazione e cinicamente spinge cercando il raddoppio. Manecchi calcia in diagonale con Lukolic che riesce a deviare in fallo laterale. All'80' altro legno colpito dai rossoverdi con Travagli. I locali sfruttano la velocità del nuovo entrato Maenza che sgattaiola tra le maglie avversarie ma Tomberli riesce a non farsi saltare e blocca l'offensiva del bravo attaccante biancorosso. Un minuto più tardi Bartoli si supera con il classico intervento salvarisultato sul colpo di testa ravvicinato di Cassai, il portierone si distende e devia in corner. Esce Pierattini dentro Colasuono. In pieno recupero Lastrucci atterra in area Manecchi che accentua la caduta ma guadagna il penalty che potrebbe assicurare i tre punti a pochi minuti dal termine. Sul dischetto va proprio Manecchi che di sinistro trasforma. Terna arbitrale più che sufficiente, voto 7.
Calciatoripiù . Per il San Piero gara gagliarda di Sequi, Lastrucci e Bencini . Per il Grassina una nota di merito per Natale, Alfarano e Violetta .
RIGNANESE: Vestri David, Sottili, Spiga, Kuqi, Pruneti, Molinu, Nety, Monetti, Martino, Vestri Manuel, Ciancaleoni. A disp.: Muscas, Casalini, Forni, Fagioli, Cardi, Bevicini, Nepi, Righeschi, Mugnai. All.: Lucchesi.
LANCIOTTO: Roselli, Mazzanti, Bambi, Manzatu, Di Giusto, Esposito, Algerino, Bonciani, Failli, Delli Navelli, Fathou. A disp.: Targioni, Andreucci, Bini, Berillo, Ballerini, Biondi, Verdi, Ascolese, Afelba. All.: Selvaggio.
ARBITRO: Avelardi di Livorno, coad. da Gambini di Pontedera e De Vanni di Livorno
RETE: 19' Esposito.
Continuare a crederci fino alla fine. Perché sarà anche difficile, ma non impossibile. E poi la matematica tiene tutto in piedi. Il Lanciotto non ha un compito facile, per carità; deve vincere all'ultima giornata e sperare che l'Antella perda e la Rufina non vada oltre il pareggio. Ma tanto vale provarci, no? La squadra di Selvaggio tiene accesissime le speranze di vittoria del Girone B di Promozione espugnando il campo Davide Astori di Rignano. Punita una Rignanese non del tutto convincente, stavolta godono i ragazzi di Campi Bisenzio. L'episodio che sblocca la gara in favore dei rampanti ospiti arriva poco prima della metà di frazione, a dire il vero: punizione da distanza interessante per il Lanciotto, Esposito indovina la traiettoria che non lascia scampo a David Vestri per lo zero a uno. E la squadra di Selvaggio si riscopre compatta dietro, tornando a proteggere l'1-0 con quella foga che l'aveva caratterizzata a cavallo di dicembre e gennaio, quando la vittoria di corto muso era divenuta ormai un marchio di fabbrica a tal punto da far pensare di stravincere il campionato. Poi sì, qualcosa era andato storto a partire dal famoso scontro diretto perso nettamente col Grassina, e le convinzioni del gruppo di Selvaggio parevano essersi infrante. Stavolta no: il Lanciotto si risveglia coi primi caldi, protegge con autorità e fisico il vantaggio rischiando in misura contenuta di fronte agli attacchi di Vestri e Ciancaleoni che non creano pericoli eccessivi per i pali di Roselli. Ed è la seconda vittoria consecutiva, quella che bissa il buon 2-1 al Dicomano dopo il brutto rovescio nello scontro diretto in casa dell'Antella. Che dire a questo Lanciotto? Che forse si è saputo ritrovare proprio quando aveva perso le luci dei riflettori: tutti erano impegnati a discutere del duello Antella-Rufina, e all'improvviso la banda di Selvaggio è tornata a bussare con veemenza alle porte dell'Eccellenza. E adesso prova a combinarla grossa anche all'ultima giornata: deve vincere col Calenzano e sperare che inciampino le rivali. Non è impossibile. La Rignanese invece ha qualcosa da rimproverarsi e resta l'ultima delle compagini destinate ai playout: ma i biancoverdi sono a +8 attualmente dal penultimo posto, dunque si salverebbero per effetto della forbice. Dovranno osservare con particolare attenzione Luco-Dicomano e tifare per i mugellani, per tenersi a debita distanza dalla zona calda. Potrebbero salvarsi anche con un semplice pari (o addirittura una sconfitta) all'ultimo turno, in casa della Rufina. Quanti incroci, questa Promozione.
ANTELLA: Vadi, Cipriani, Raganati, Bartolini, Grattarola (84' Picchi), Tacconi, Lanotte, Merciai, Olivieri (91' Kortz), Manetti Samuele (75' Manetti Sacha), Santucci (84' Lepri). A disp.: Scrò, Chiti, Tamburini, Aiello, Bandini. All.: Morandi.
MONTELUPO: Lensi, Beconcini (84' Seghetti), Corsinovi, Buzzi (73' Leoncini), Cupo, Bianchini, Brogi, Ndaw, Cerboni, Gueye, Anedda. A disp.: Consani, Marrazzo, Michelucci, Potogu, Gori, Ciulli, Cintelli. All.: Lucchesi.
ARBITRO: Cremone di Pisa, coad. da Pellegrini di Prato e Seneviratna di Pontedera.
RETI: 52' e 86' Santucci, 83' Corsinovi.
NOTE: Angoli 6-4. Recuperi 0'+4'.
Corrono, soffrono, non saranno bellissimi esteticamente ma non sembrano molto interessati ai pareri degli esperti. I biancocelesti dell'Antella danno un senso al pari conquistato domenica scorsa in casa Rufina e vincono ancora fra le mura amiche: due settimane fa nello scontro diretto si era dovuto inchinare il Lanciotto, stavolta va ko il Montelupo. A 90 minuti dalla fine della stagione, la squadra di Morandi si conferma al primo posto difendendosi dagli assalti di Rufina e Lanciotto: 42 punti, uno in più dei bianconeri e due più della squadra di Campi Bisenzio. La storia si può fare in terra biancoceleste. L'Antella sa di giocarsi il campionato e parte forte. Al 9' un errore di valutazione di Beconcini sull'out favorisce il recupero di Samuele Manetti che sfonda e crossa basso, ma trova l'uscita attenta di Lensi. Poco dopo, in seguito ad un batti e ribatti in area ospite, Tacconi si coordina e spara al volo, mandando il pallone in orbita. Il Montelupo non è cenuto a fare la vittima sacrificale e prova ad affacciarsi in avanti al quarto d'ora con Gueye che aggiusta il pallone servitogli da Anedda e calcia, fuori. Ma è tutto fermo perché l'attaccante ospite ha stoppato col braccio. Più incisiva l'occasione biancoceleste al 17': Manetti appoggia al limite per Tacconi, sinistro a giro bloccato a terra da Lensi. L'Antella è temibile sui corner e si vede poco dopo la metà di frazione: prima Tacconi stacca, mandando a lato di un niente, poi Bartolini decolla sul secondo palo ma trova solo il legno, facendo imprecare il tifo locale. Poco altro fino all'intervallo, se non una punizione di Ndaw facilmente bloccata da Vadi. Nella ripresa lo spettacolo sembra non esserci, eppure piovono i gol all'improvviso. Al 52' l'Antella approfitta di una pessima uscita ospite palla al piede, trova lo spazio con Samuele Manetti che intelligentemente serve il compagno di reparto Santucci, bravo a sfondare in area e poi a beffare un incolpevole Lensi. Uno a zero, delirio sul prato antellese invaso da tutta la panchina biancoceleste. I ritmi ora rallentano nettamente, complice anche la stanchezza: il Montelupo vorrebbe, ma non può o non riesce, nel senso che Vadi viene stuzzicato quasi mai. E ai locali va benissimo così. Ma basta una fiammata per riaccendere la partita: all'83' l'Antella si riscopre debole sui calci d'angolo, facendosi beffare dalla deviazione aerea di Corsinovi che trasforma in gol un gran cross di Seghetti dalla bandierina. Un gol che potrebbe diventare uno psicodramma: possibile rischiare di perdere il campionato per un'ingenuità collettiva da palla inattiva? Possibilissimo. Ma il Montelupo si distrae sul più bello, ed il pari dura solo tre minuti: sugli sviluppi di un altro (discusso) calcio piazzato, l'Antella porta il pallone all'altezza del limite dell'area di rigore. Santucci osserva i rimbalzi e non ha dubbi: la gira di prima intenzione, fulminando un Lensi impreparato come tutto il reparto ospite. Clamoroso due a uno, un lampo che arriva senza avvisare, come il più pieraccioniano dei cicloni. Ancora delirio: tutta la panchina antellese si riversa in campo, abbracci e baci per il gol del nuovo vantaggio. Che stavolta no, non è più attaccabile: il Montelupo fatica ora a sfondare, la banda di Morandi piuttosto che prendere gol si farebbe fucilare. E hanno ragione i biancocelesti: al triplice fischio del signor Cremone è festa grande. Superato anche l'ostacolo Montelupo: adesso ne manca uno solo. L'Antella è padrona del proprio destino: con una vittoria scrive la storia.
ANTELLA
VADI: 6 Chiamato in causa una volta soltanto, a differenza di domenica scorsa in cui ha messo i guantoni sul preziosissimo pari in casa Rufina. Stavolta però viene purgato dal centro di Corsinovi, anche se appare incolpevole: il difensore stacca da posizione molto ravvicinata
CIPRIANI: 6.5 Classe 2004, ma è attento e non si fa mai trascinare dalla veemenza della gioventù. Sicuro.
RAGANATI: 6.5 Ottimo lavoro in contenimento su Anedda, che non spaventa mai.
BARTOLINI: 7 Mezzo voto in più per la pericolosità anche offensiva: colpisce un palo staccando in terzo tempo, a centimetri dalla gioia personale. Poi, ottima guardia assieme a Raganati sulle incursioni di Gueye.
GRATTAROLA: 6.5 Lascia poco al caso e fa ordine senza badare troppo all'estetica. Efficace (84' Picchi: sv).
TACCONI: 6.5 Instancabile a raddoppiare sull'avversario nella sua zona e anche a proporsi in avanti. Una chance di testa, palla fuori di poco.
LANOTTE: 7 È alto due metri e infatti nel gioco aereo è un dominatore vero: lascia le briciole agli avversari e sfiora pure lui il gol su corner, spedendo la sfera a lato.
MERCIAI: 6.5 Sa di dover fare la guerra e non si tira mai indietro: l'infortunio al ginocchio che lo ha tenuto per un anno e mezzo lontano dai campi è un ricordo lontanissimo.
OLIVIERI: 6.5 Matura di partita in partita, col mancino pennella un paio di buone idee non sfruttate a dovere dai compagni. E sa come creare superiorità numerica, tenendo botta col fisico (91' Kortz: sv).
MANETTI SAMUELE: 7 Grintoso ma non eccessivo nella foga, veloce e intelligente quando riesce a farsi servire palla alla porta. Innesca Santucci con un corridoio che spalanca le acque della porta di Lensi: troppo facile metterla dentro (75' Manetti Sacha: sv).
SANTUCCI: 7.5 Chiaramente il migliore in campo. Un gol da furbone d'area approfittando della geometria di Manetti, e una girata di prima intenzione che potrebbe diventare la copertina del libro di fine stagione dell'Antella. Il gol che vale un campionato? Lo sapremo fra pochi giorni (89' Lepri: sv).
MONTELUPO
LENSI: 6 Difficile imputargli colpe sullo zero a uno, perché Santucci calcia da cinque metri. Sulla rete che decide la partita forse c'è qualche perplessità in più, ma il tentativo dell'attaccante biancoceleste è improvviso e coglie fuori tempo pure i suoi compagni.
BECONCINI: 5. 5 Indeciso quando deve fronteggiare Manetti, soffre la sua fisicità e si emoziona lasciando qualche possesso di troppo (84' Seghetti: sv).
CORSINOVI: 6.5 Migliore dei suoi non solo per il gol messo a referto, ma anche per applicazione e leadership. Ed è un classe '99, prodotto del vivaio amaranto: bene così.
BUZZI: 5.5 Solitamente affidabile per esperienza e saggezza tattica, stavolta delude le aspettative: l'impostazione arretrata è deludente e si fa prendere spesso il tempo dagli attaccanti dell'Antella (73' Leoncini: sv).
CUPO: 5.5 Olivieri lo mette più volte in difficoltà. Cupo di nome e di fatto.
BIANCHINI: 5.5 Troppo molle nel duello durissimo contro Tacconi, che lo prende spesso d'infilata anche in velocità: non consentito, dal momento che il numero 11 ospite ha 12 anni in meno.
BROGI: 5.5 Dirige il traffico con grande difficoltà davanti alla difesa come un vigile affossato dalle troppe automobili dell'ora di punta. Poco aiutato anche dalle mezzali che lo lasciano spesso in uno contro due.
NDAW: 5.5 Cerca il palleggio, ma il campo non lo consente. C'è solo da tirar fuori la garra: e lui la lascia per alcuni tratti di gara negli spogliatoi.
CERBONI: 5 Dovrebbe suggerire fra le linee, ma anche ricucire in mezzo al campo coi suoi preziosi recuperi: e invece passa buona parte della gara a trovare la posizione, senza successo. Inghiottito da Lanotte e compagni.
GUEYE: 5.5 Un paio di scatti in avanti, un tiro finito fuori ma cancellato dalla deviazione col braccio. Pochino.
ANEDDA: 5 Lecito aspettarsi molto di più. Ha seminato il panico fra le difese avversarie nell'ultimo anno e mezzo, stavolta è costretto a girare molto al largo da Raganati e Bartolini che lo spaventano con lo sguardo.
LUCO: Brunelli, Buzzigoli, Marucelli, Arias, Sanni (46' Baggiani), Gianassi, Rocchini (56' Farina), Lukolic, Cirillo (80' Brocchi), Parrini (87' Calabrese), Trotta (72' Kuka). A disp.: Bardazzi, Maretti, Mascherini, Parri. All.: Allori.
QUARRATA OLIMPIA: Nincheri, De Felici, Dragomanni, Raimondo (58' Poggiani), Corsini (81' Del Bianco), Venturi, Bonfanti Andrea (86' Rocchetti), Cortonesi, Vigoroso (54' Borselli), Bonfanti Alessandro (85' Bonechi), Doumbia. A disp.: Vegni, Pagnini,Mariotti, Simeone. All.: Agostiniani.
ARBITRO: Zmau di Prato, coad. da Mazzoni di Prato e Angelici del Valdarno.
RETI: 30' Marucelli, 58' e 70' rig. Parrini, 66' Bonfanti Alessandro, 80' Bonfanti Andrea.
Il primo verdetto stagionale del Girone B arriva dal campo di Luco, dove la vittoria dei mugellani di Allori condanna alla retrocessione il Quarrata Olimpia. I pistoiesi, dopo una stagione splendida come la scorsa, culminata con la finalissima playoff che li aveva portati ad assaporare la tentazione di salire in Eccellenza, adesso si ritrovano in Prima Categoria. Il calcio è arte diabolica. Parte meglio la formazione mugellana (fresca di annullamento dello 0-3 a tavolino contro il Dicomano e quindi nuovamente in lizza per un posto ai playoff): la squadra di Allori prova a imprimere da subito il proprio ritmo alla gara, mentre gli ospiti, all'ultimissima spiaggia prima della retrocessione, devono solo vincere e sperare che la Rignanese non faccia altrettanto (ma anche il Dicomano contro la Rufina: un complicato incrocio di risultati). Dopo un intenso studio reciproco, alla mezzora ecco Marucelli che di testa è bravo a concludere un'azione partita da rimessa laterale. Poco altro nella prima frazione, se non un intervento sospetto in area mugellana: un tocco di braccio di un difensore locale giudicato non punibile dal signor Zmau che fa proseguire. Nella ripresa ci si aspetterebbe l'assalto all'arma bianca del disperato Quarrata, e invece è 2-0: merito di Parrini, bravissimo a sfruttare di rapina un pallone vagante in area. Il bomber si libera del diretto avversario e scavalca il portiere giallorosso. Reazione d'orgoglio degli ospiti che accorciano al 66' con Alessandro Bonfanti: gran gol direttamente da calcio piazzato, la parabola beffa il portiere mugellano. Ma la speranza del Quarrata dura nemmeno cinque minuti, perché un nuovo tocco di mano, stavolta in area pistoiese, origina un calcio di rigore che Parrini trasforma, siglando la personale doppietta. Il Quarrata non demorde e torna in partita all'80' col sigillo del gemello Bonfanti, Andrea. Tre a due, vietato gettare la spugna in casa giallorossa: la squadra di Agostiniani mette l'anima, gli attributi e anche di più nei dieci minuti di recupero per provare a strappare almeno il pari che terrebbe aperta la situazione salvezza. Ma la difesa mugellana resta in piedi: il Luco festeggia la matematica salvezza e con due vittorie nelle ultime due gare di campionato può addirittura chiudere al quinto posto, il Quarrata scende mestamente in Prima Categoria.