LIGACUTIGLIANESE: Cioni, Belli, Gasi, Rosati N., Ducci, Rosati S., Bartoli, Reggiannini, Corrieri, Giani, Filoni. A disp.: Rossi, Franchi, Menicucci, Di Cagno. All.: Vincenzo Libraro.
OLMI: Meoni, Gori, Dolfi, Vannacci, Pepe, Arrighini, Boso, Giunti, Donati, Giusti, Giraldi. A disp.: Landi, Bellucci, Benedetti, Catalano, D'Angelo, Daka, Macaluso. All.: Claudio Bartolini.
ARBITRO: Ricci di Pistoia.
RETI: Giani, Macaluso.
Con un 1-1 che non accontenta e non scontenta nessuno Ligacutiglianese e Olmi depongono l'ascia di guerra senza effettivamente farsi del male. Dopo tante giornate di secca, i padroni di casa tornano finalmente a incrementare il proprio bottino seppur non in maniera considerevole: più che il risultato, infatti, a lasciare vibra positive è la prestazione della truppa guidata da mister Vincenzo Libraro. Il campo insidioso coglie alla sprovvista la compagine ospite, che dopo un iniziale acuto di Donati (bravo Cioni nella circostanza) non riesce più a trovare le giuste misure finendo schiacciata sotto la costante e furente pressione dei locali. Il goal del meritato vantaggio della Liga arriva intorno alla metà del primo tempo con Giani, autore da posizione defilata di una punizione capolavoro che sorprende Meoni insaccandosi all'incrocio dei pali. Accumulate ma non capitalizzate diverse altre occasioni, i padroni di casa chiudono il primo tempo sul precario punteggio di 1-0 lasciando aperto il ventaglio delle possibilità. Nella ripresa gli Olmi cambiano passo, premendo fin da subito sul pedale dell'acceleratore nell'intento di ristabilire l'equilibrio. Prima il neo entrato Macaluso recapita un invitante pallone a centro area non raccolto però da alcun compagno, poi D'Angelo è bravo a pescare sul secondo palo Vannacci che, lasciato libero di colpire, indirizza bene il proprio colpo di testa servendo a rimorchio l'accorrente Macaluso: a porta sguarnita, il classe 99 non sbaglia siglando la rete della giusta parità. In un match fattosi spezzettato e poco ritmato, le uniche occasioni arrivano infine su azioni di contropiede senza che nessuno dei due schieramenti riesca tuttavia a centrare il colpo gobbo finendo così per accontentarsi di un punto ciascuno.
GRANDUCATO: Della Massa, Baldi, La Cava, Percussi, Cioni, Aquilino, Bonacchi, Riccio, Pecchioli, Formisano, Azzarello. A disp.: Baldesi, Sepiacci, Lupo, Cecchi, Cocchiarella, Malykh, Salih, Camillo. All.: Stefano Biagini.
SAN PIERO: Logli, Bonacchi, Camiscia, Crabu, di Maria, Dami, Gega, Giani, Nannini, Zarrini, Sozzi. A disp.: Fascinai, Fioriello N., Fioriello S., Giancaterino, Mariottini, Muia, Ruffa, Staggini, Vannucci. All.: Matteo Goretti.
ARBITRO: Frosini di Pistoia.
RETI: 16' e 32' Gega, 24' Formisano, 50' Percussi.
Con un po' di rammarico il Granducato saluta la decima giornata del girone di ritorno conscio di non aver raccolto quanto seminato nella seconda frazione di gioco. L'incipit è infatti tutto a favore degli ospiti, bravi a prendere il comando della gara creando diverse situazioni di pericolo soprattutto da palla da fermo. Al 16' arriva il meritato vantaggio con Gega, il più lesto di tutti in area di rigore ad appoggiare la sfera in fondo al sacco dopo un'uscita tutt'altro che perfetta di Della Massa. Il goal incassato sveglia la truppa di mister Biagini, caparbia nel ristabilire subito l'equilibrio con una deviazione sotto porta di Formisano su sponda di Riccio. Nonostante l'entusiasmo e i giri del motore a mille, scavallata la mezz'ora è ancora il San Piero a pungere con il solito capitan Gega, letale dentro il perimetro dell'area nell'eludere l'intervento di un difensore trasformando in oro una lunga rimessa laterale. Archiviato il primo parziale in svantaggio, il Granducato ha il grande merito di riaprire i giochi già all'alba del secondo tempo. Dopo appena trecento secondi, infatti, Pecchioli pesca con una punizione affilata un liberissimo Percussi sul secondo palo, bravo poi dalla sua a battere con precisione l'estremo difensore avversario. L'ultimo terzo abbondante di gara vede i padroni di casa attaccare a testa bassa alla ricerca del vantaggio e gli ospiti difendersi con le unghie e con i denti dietro alla linea della palla. Sepiacci e Percussi flirtano col goal senza tuttavia trovarlo, mentre al 78' è bravo Della Massa sull'altro versante a mantenere a galla i suoi con un gran riflesso su di un tiro scoccato da distanza ravvicinata. L'ultima emozione di una gara comunque palpitante e avvincente la regala Riccio, meno bomber del solito nell'occasione quando, a dieci dal termine, a tu per tu col portiere ne centra in pieno la figura senza riuscire ad angolare la propria conclusione. Deposte definitivamente le armi, il Granducato deve così accontentarsi di foraggiare la propria (bellissima) classifica mettendo un solo punto in cascina.
BORGO A BUGGIANO: Tiberi, Magrini, Kulli, Anzuini, Monti, Perondi, Puccini (Paolini), Vaiani, Panteri (Peluso), Casucci (Pippi), Zeccola (Ndao). A disp.: Pucci, Ricciarelli, Martone, Parigi, Ricci. All.: Luca Biagi.
REAL BORGO PITTINI: Romani, Bartolini, Degl'Innocenti L., Marongiu, Fanuele, Degl'Innocenti S., Mogavero (Bechini), Toto, Cannarozzo (Monaci), Alushi, Pantone. A disp.: Capotosti, Palandri, Rabazzi. All.: Filippo Incerpi.
ARBITRO: Batini di Pistoia.
RETI: 50' Vaiani, 90'+2 Peluso.
NOTE: ammoniti Mogavero, Marongiu, Pantone, Perondi.
Il grande derby borghigiano ha quasi il sapore di un testa-coda fra la prima della classe Borgo a Buggiano e il Real Borgo Pittini terzultimo in campionato. A soccombere, come nel girone d'andata ma con molta più dignità, sono gli ospiti guidati da mister Filippo Incerpi, subentrato alla guida del gruppo proprio dopo la debacle avvenuta sul sintetico del Loik di Monsummano. Il contenzioso non si sviluppa su toni virgulti come ci si potrebbe aspettare da un certo tipo di gara ma parte subito su di un buon ritmo, con ambo le compagini intente a giocarsela a viso aperto senza rinunciare ad attaccare. Dopo un sussulto iniziale di Cannarozzo Simone che non inquadra per poco lo specchio di porta con un colpo di testa, i padroni di casa iniziano pian piano a prendere campo rendendosi pericolosi dalle parti di Romani. Il primo a suonare la carica è Panteri, che intorno al 15' spara alto da buona posizione a pochi metri dalla porta, mentre dieci minuti più tardi Puccini scuote il palo con un bel tiro dal limite che avrebbe meritato miglior fortuna. L'ultima emozione di un primo tempo vibrante e combattuto la regala Anzuini, che su punizione di Casucci prende il tempo a tutti anticipando la sfera sul primo palo ma spedendo la stessa a lato di poco. Archiviato il primo parziale a reti inviolate, la ripresa vede i locali schierarsi su di un nuovo assetto tattico che porta subito i frutti sperati. Al 50' infatti è Vaiani a marchiare a fuoco il derby con un bellissimo stacco aereo su cross di Magrini spedendo la sfera all'incrocio dei pali. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono più ad organizzare uscite dal guscio proficue, perdendo spesso palla nella zona nevralgica del campo ed esponendo così la difesa alle folate offensive avversarie. Da una di queste, al 75', per poco Pippi non trova il goal della domenica con un giorno d'anticipo: la sua combo sombrero più mezza rovesciata dal limite svernicia infatti solo la punta dell'incrocio dei pali, lasciando al fantasista classe 97 il rammarico per non aver raccolto i frutti di cotanta bellezza. Gli assalti disperati del Real Borgo Pittini non sollecitano più di tanto Tiberi e così, nei minuti finali di recupero, la capolista chiude di fatto i giochi con un contropiede tanto bello quanto efficace. Lanciato sulla sinistra, Ndao cavalca appoggiando poi la sfera a Pippi che, di prima, gira subito sulla destra pescando Peluso, bravissimo a sua volta nell'attendere l'uscita bassa di Romani per eluderne l'intervento con un morbido pallonetto. Al triplice fischio del direttore di gara, il dado può dirsi tratto: derby vinto per 2-0 e Seconda Categoria sempre più vicina per il Borgo a Buggiano. Calciatorepiù: Anzuini (Borgo a Buggiano).
ARCI SARRIPOLI: Saraniti Mattia, Baldi, Agostini, Galardi, Pucciarelli, Menichini, Bellucci, Boccia, Saraniti Matteo, Maestripieri, Bucci. A disp.: Dolfi, Fedi, Attala, Vannini, Aiazzi, Guarducci, Ruggero, Bosa, Ferri. All.: Edoardo Alderighi.
SAN FELICE: Tremori, Del Moro, Bindi, Nesi, Frosini, Piscedda, Ballerini, Agostini, Canessa, Ricciarelli, Sauro. A disp.: Lupicchi Calistri, Della Monica, Di Martino, Scartabelli, Tarocchi, Nesi. All.: Alessandro Celadon.
ARBITRO: Camoni di Pistoia.
RETI: 90' rig. Sauro.
NOTE: espulsi Baldi, Attala.
Con un goal molto discusso di Sauro al 90' il San Felice di mister Celadon acchiappa tre punti d'oro blindando così con prepotenza un piazzamento importante in zona playoff. A pagar dazio è l'Arci Sarripoli, compagine anch'essa iscritta alla corsa per le zone nobili della classifica ma incapace di superare lo scoglio pistoiese proprio nel momento clou del campionato. Al netto del risultato avverso, i padroni di casa sono in realtà coloro i quali conducono per mano il gioco per la quasi totalità della partita, intessendo anche parecchie trame interessanti ma finendo sempre e comunque per sbattere contro le barricate issate da Tremori, indiscusso MVP del match insieme a Sauro e lusso per la Terza Categoria. Gli uomini di mister Alderighi dimostrano di essere in palla già nei primi dieci minuti di gioco, quando per ben quattro volte si presentano davanti alla porta avversaria senza tuttavia riuscire a violarla. Le uniche sortite dal guscio di un organizzatissimo San Felice portano la firma del solito Sauro, ma i suoi tentativi non creano mai particolari grattacapi a Saraniti Mattia. Pur gestendo spazi e possesso della sfera, il Sarripoli non riesce dunque a sfondare le linee nemiche dimostrando scarsa cattiveria sotto porta fino al duplice fischio del direttore di gara. La ripresa si apre ricalcando il medesimo canovaccio tattico ammirato in precedenza e al 65' è ancora Tremori a mettersi in evidenza compiendo un miracolo su un'incornata tagliente di Bosa. Sliding door del match questa poiché, a livello di inconscio, i padroni di casa accusano il colpo. Al 90', poi, Sauro completa l'opera di distruzione dal dischetto: freddo come sempre nonostante le mille polemiche scoppiate in seguito alla massima punizione assegnata dal direttore di gara, il bomber numero 11 trafigge Saraniti Mattia regalando ai suoi tre punti a dir poco preziosi. Per i locali il boccone amaro da mandar giù è di quelli pesanti: nonostante la miglior prestazione stagionale, ora il sogno palyoff si allontana un passo in più. Urge un finale di campionato super. Calciatorepiù: Sauro (San Felice).
VALENZATICO: Gori Lorenzo, Bracali, Niccoli, Dichiara, Bresci, Bonacchi Gianluca, Stobbia, Pacini, Bonacchi Matteo, Civoli Francesco, Razzano. A disp.: Civoli Mirco, Butelli, Zoppi, Ballerini, Nincheri. All.: Simone Moretti.
VENERI: Lupi, Petrocchi, Alamanni Jacopo, Bonelli Federico, Bonelli Matteo, Hamdad Omar, Paoli, Di Riccio, Scaglione, Tamberi, Capitanini. A disp.: Possemato, Igliori, Spadoni, Di Pasquale, Turturiello, Hamdad Oussama. All.: Massimo Scinto.
ARBITRO: Morini di Pistoia.
Finisce a reti inviolate la sfida pomeridiana tra i padroni di casa del Valenzatico e il Veneri. Il pareggio è da considerarsi giusto per quanto visto sul terreno di gioco: entrambe le squadre hanno provato a prevalere l'una sull'altra, ma le fasi difensive hanno avuto la meglio sugli attacchi. La partita comincia con le compagini che si studiano in attesa dell'imbucata vincente. I ragazzi di mister Moretti girano palla con i difensori per poi verticalizzare soprattutto verso Bonacchi Matteo e Civoli Francesco. Gli ospiti, invece, prediligono agire sulle fasce, dove stazionano Scaglione e Paoli. Al 10' Bonacchi Matteo riceve tra le linee, si gira e va alla conclusione, deviata dagli avversari. Cinque minuti dopo il Veneri si fa vedere dalle parti di Gori Lorenzo con un calcio di punizione di Tamberi finito alto sopra la traversa. Il vento è un fattore che mette in difficoltà le due squadre, in particolare quando la sfera viene calciata in alto. Al 30' gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio: sventagliata di Alamanni Jacopo a cercare Paoli, che stoppa e spara di destro a botta sicura da posizione favorevole trovando però una grande risposta del portiere. Il ritmo impresso all'incontro è abbastanza alto e ci sono molti contrasti nella zona nevralgica del campo. Gli ultimi minuti del primo tempo scorrono via senza troppi scossoni e le compagini vanno quindi al riposo sullo zero a zero. La ripresa comincia sulla falsariga dei quarantacinque minuti iniziali. Il Valenzatico appare più propositivo e alza il baricentro, costringendo i ragazzi di mister Scinto ad arretrare di alcuni metri. I padroni di casa sfiorano il gol al 55': il neoentrato Ballerini appoggia al limite per Pacini, che di destro impegna Lupi in una parata di pugno. Col passare del tempo la stanchezza inizia a farsi sentire e gli allenatori ricorrono così ai cambi dalle panchine. Al 65' Capitanini viene servito da Hamdad Omar, sterza sul mancino e calcia, ma il suo tiro è troppo centrale e anche in questo caso il portiere devia con i pugni. Mano a mano che ci si avvicina al fischio finale, ogni minimo errore in difesa può costare caro. Il Valenzatico tenta di far male agli avversari con delle palle lunghe alla ricerca delle punte, ma la retroguardia ospite non sbaglia gli interventi risolutivi. All'85' calcio di punizione dai venti metri battuto da Pacini a scavalcare la barriera, ma il portiere non si fa sorprendere a blocca a terra la sfera. Gli ultimi scampoli di partita non vedono ulteriori palle da gol insidiose, e così dopo sei minuti di recupero l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi. Il pareggio di oggi conferma l'ottimo stato di forma di Valenzatico e Veneri, che forse meriterebbero di occupare posti più alti in classifica.
Calciatoripiù: Dichiara (Valenzatico) e Bonelli Matteo (Veneri).
CERBAIA CALCIO: Bonciolini, Niccoletti, Massaro, Giampieri, Mollica, Migliorini, Sostegni, Lapadula, Porrino, Wajid, Bianchini. A disp.: Rizzo, Matera, Pocci, Venturini, Mecanaj, Ballanti, Nannini, Becherucci, Luciano. All.: Alessandro Ricci.
VIRTUS BOTTEGONE: Mariotti, Santini, Danesi, Verdi, Bargellini, Menichini, Mazzei, Capecchi, Gorgeri, Belli, Iannelli. A disp.: Bon, Tesi, Carlesi, Bartolini, Lo Conti, Sommariva, Giaculli, Guerrini, Morini. All.: Francesco Venturi.
ARBITRO: Seneviratna di Pontedera.
RETI: 2' Gorgeri, 30' Wajid, 42', 70' e 75' Becherucci.
Si chiude a Cerbaia il magic moment della Virtus Bottegone, baldanzosa e sul pezzo fino alla mezz'ora prima di sciogliersi come neve al sole una volta incassato il pareggio. Ad andare in vantaggio sono infatti proprio gli uomini di mister Francesco Venturi, capaci di sbloccare l'incontro già dopo centoventi secondi con una scivolata da vero rapace d'area di rigore di Gorgeri su cross di Menichini. Nervoso e incapace di sviluppare il proprio gioco al cospetto di una Virtus compatta e ben organizzata, il Cerbaia trova comunque il goal del pareggio al 30' grazie a una giocata estemporanea di Wajid: il numero 10 locale sforna infatti una rovesciata dal limite dell'area di rigore che beffa un tutt'altro che reattivo Mariotti spezzando e invertendo definitivamente l'inerzia della gara. Gli ultimi due terzi di gara sono di fatto un monologo della compagine di mister Ricci (espulso nel primo tempo per un gesto da censurare). A un passo dal duplice fischio, la remuntada può dirsi già completata grazie all'incornata vincente del neo entrato Becherucci a concretizzare una punizione laterale scodellata in mezzo all'area. Nella ripresa, lo stesso Becherucci dimostra poi una volta di più tutta la sua qualità salendo definitivamente in cattedra. Nel giro di cinque minuti, dal 70' al 75', il bomber locale archivia definitivamente la pratica prima capitalizzando al meglio una veloce ripartenza e poi siglando la rete del definitivo 4-1 con un tap-in vincente da pochi passi dalla linea di porta. Senza nient'altro da dire, il contenzioso passa dunque alla storia sentenziando la vittoria di un Cerbaia che dimostra di non aver ancora abbandonato il sogno playoff.
Calciatoripiù: Becherucci (Cerbaia); Gorgeri (Virtus Bottegone).
BIOACQUA LE CASE: Fantozzi, Quiriconi, Montini, Bini, Sani, Biagini, Capalbi, Lippi, Spinelli, Accardi, Bellucci. A disp.: Bianco, Baldecchi, Spadini, Maccioni, Bertoli, Lomonte, Magrini, Leveque, Bonciolini. All.: Matteo Breccia.
BUGIANI POOL 84: formazione non pervenuta.
ARBITRO: Maurici di Pistoia.
RETI: Lucchesi, Bellucci.
Termina senza vincitori né vinti lo scontro d'alta classifica fra Bioacqua Le Case e Bugiani Pool 84, arrestatesi entrambe su un pareggio che favorisce solo e soltanto la capolista Borgo a Buggiano, ormai praticamente irraggiungibile. Un goal di Lucchesi all'alba della gara (sul quale Fantozzi non è esente da colpe) e uno di Bellucci al settimo minuto di recupero del secondo tempo aprono e chiudono un match vivace ma dominato quasi esclusivamente dai padroni di casa. In mezzo alle due marcature, infatti, c'è tanta Bioacqua e poco Bugiani Pool, intento quest'ultimo più a difendere il precoce vantaggio che a tentare di incrementare il proprio bottino. Al 15' i locali provano a pareggiare i conti con Spinelli, il cui tiro da pochi metri viene salvato da un provvidenziale intervento del portiere. A un passo dal duplice fischio, invece, è Accardi a mangiarsi una buona occasione optando per un mezzo esterno sbilenco invece di tentare la conclusione secca verso lo specchio di porta. La ripresa si apre ancora coi padroni di casa in avanti e sfortunati nel cogliere in pieno una clamorosa traversa al 50'. Scalfire la barricate issate dalla compagine ospite risulta essere impresa ardua anche per la seconda della classe ma, proprio allo scadere, la Divina Provvidenza incarnatasi nei piedi di Bellucci decide di intervenire a favore della Bioacqua. Scagliato in fondo al sacco il pallone del definitivo 1-1, sul terreno di gioco impazzano le polemiche per il recupero titanico stabilito dal signor Maurici. Polemiche però vane perché, al triplice fischio, il punteggio sul tabellino non cambia: Bioacqua Le Case e Bugiani Pool 84 depongono l'ascia di guerra con un pareggio dal sapore decisamente contrastante a seconda del punto di vista dal quale lo si assapora.
Calciatoripiù: Bellucci (Bioacqua Le Case); Lucchesi (Bugiani Pool 84).
CAPOSTRADA BELVEDERE: Marini, Scardigli, Del Rio, Piacente, Niccolai, Vergari, Borri, Bellucci, Pieraccioli, Del Fa, Bertini. A disp.: Bechi, Bellini, Massaro. All.: Alessandro Borri.
PCA HITACHI: Ingrassia, Meoni, Franchi, Dei Innocenti, Tasselli, Dhima, Bacci, Maccini, Masotti, Ceccarelli, Morosi. A disp.: Gasperini, Panati, Nanni, Barontini, Galasso, Belli, Ferrati, Di Bari. All.: Duccio Sermi.
ARBITRO: Prela di Pistoia.
RETI: 23' Del Fa, 30' Morosi.
Un'altra opportunità colta solo a metà dalla PCA Hitachi di mister Sermi, sempre vicina all'attestarsi come una delle compagini più forti della categoria ma mai abbastanza continua nei risultati per esserlo considerata davvero. Certo la corsa ai playoff non è ancora compromessa ma, dopo il pareggio per 1-1 contro il Capostrada Belvedere, ora è davvero vietato sbagliare un solo altro colpo. Bene, molto bene invece la compagine di guidata da mister Alessandro Borri, ritornata a macinare gioco come ammirato a inizio 2023 dopo un periodo di appannamento piuttosto lungo. I padroni di casa hanno il grande merito di dare filo da torcere ai più quotati avversari sin dal fischio d'inizio mettendo sul piatto tanta grinta e determinazione. Colti forse alla sprovvista da cotanta spavalderia, gli ospiti non riescono a controbilanciare la verve avversaria finendo per andare con la testa sott'acqua intorno al 23'. A sbloccare il delicato incontro ci pensa infatti Del Fa, abile nello scoccare un bel tiro da fuori che non lascia scampo a Ingrassia per il vantaggio dei suoi. Lo schiaffo subìto ha il merito di svegliare l'Hitachi provocandone una forte e immediata reazione. Sette minuti più tardi ci pensa infatti Morosi a ristabilire l'equilibrio con una pregevole conclusione che si spegne là dove Marini non può proprio intervenire. Archiviato il primo parziale sul punteggio di 1-1, la seconda frazione di gioco viene approcciata e disputata meglio dagli ospiti, volitivi e mai domi nel cercare il goal da tre punti. Nonostante la stanchezza e i numerosi attacchi avversari, il Capostrada regge tuttavia bene all'impatto non facendosi più perforare e strappando così un pareggio prezioso più per il morale che per la propria classifica.