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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 14

Armando Picchi-Affrico 0-7

ARMANDO PICCHI: Martino, Chiarini, Sola, Nesti, Faye, Barile, Tognetti An., Raglianti, Tognetti Al., Bonelli, Luppichini. A disp.: Luppichini, Diop, Mecacci, Persico, Falleni, Buonomo, . All.: Soldani Valerio
AFFRICO: Fei (30), Bartalini, Guarducci, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Donigaglia, Sborgi. A disp.: Wang, Bianchini, Giannoni, Cillerai, Guerrini, Ciari, Toci, . All.: Gori Filippo
RETI: Ciari, Sborgi, Bertelli, Shehade, Guidorizzi, Ciari, Ciari


ARMANDO PICCHI: L. Martino, Chiarini, Sola, L. Nesti, Faye, Barile, Andrea Tognetti, Raglianti, Alberto Tognetti, Bonelli, L. Luppichini. A disp.: A. Luppichini, Diop, Mecacci, Persico, Falleni, Buonomo. All.: Valerio Soldani.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Guarducci, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, F. Luzzi, Donigaglia, Sborgi. A disp.: Wang, Bianchini, Giannoni, Cillerai, Guerrini, Ciari, Toci. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Palla di Pisa
RETI: Guidorizzi, Shehade, Sborgi, Ciari 3, Bertelli.



So it begins. Inizia, e finisce, nell'unico modo possibile: il Tau non ha mollato, i punti di divario restano due, pochissimi. Per vincere il campionato (sarebbe il secondo in stagione, il terzo se si considera anche la prima squadra: è inutile prendersela con chi dice che in Toscana, o quantomeno a Firenze, si stanno formando nuove gerarchie) l'Affrico dovrà dunque battere la Sestese dell'ex Bertini, che lotterà perché quello conquistato con lui dodici mesi fa sia l'unico titolo giovanile di cui nei secoli possa fregiarsi questa squadra. Il Tau non ha mollato, e il campionato è rimasto aperto; ma che all'ultima giornata l'Affrico sarebbe stato in testa era chiaro da settimane: lo piazzava lì un calendario facile, che prima della partita attesa da un anno gli aveva proposto le due squadre già retrocesse. Con l'Armando Picchi va come con lo Sporting Arno sette giorni prima: partita indirizzata già nel primo tempo, vittoria ampia, possibilità per Gori di provare le soluzioni migliori in vista dell'ultimo atto. Nonostante il grande spirito con cui affronta la capolista, contro la quale intende fare la miglior figura possibile, l'Armando Picchi non riesce a opporsi a quello che diventa il miglior attacco del campionato: sblocca Guidorizzi su calcio d'angolo, raddoppia Shehade di testa, allunga Sborgi dalla distanza. Nella ripresa il proscenio se lo prende Ciari, che in meno di mezz'ora segna una tripletta (una rete da fuori, due sottoporta); se ci s'aggiunge lo 0-7 di Bertelli che dalla distanza raggiunge la doppia cifra stagionale, s'intuisce con quale spirito l'Affrico si prepari ad affrontare l'ultimo ostacolo che lo separa da una doppietta leggendaria.

Capezzano Pianore-Floria 0-0

CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Sannino, Sediki, Poli, Vitaggio, Dessi, Puccetti, Domenici, Bastillo, Paoli, Di Luca. A disp.: , Ricci, Masala, Ceseri, Benassi, Grani, Chelini, Milli. All.: Landi Avio
FLORIA: Morgenni, Casci, Fiorini, Lenzi, Benvegnu, Nahi, Li, Benucci, Vichi, Alighieri, Giannone. A disp.: Biotti, Bombassei, Misuraca, Gashi, Gennai, . All.: Sozzi Alessandro


CAPEZZANO P.: Laoluna, Sannino, Sediki, L. Poli, Vitaggio, Dessì, Puccetti, Domenici, Bastillo, Paoli, Di Luca. A disp.: Baldi, Ricci, Masala, Ceseri, Bartoli, Benassi, Grani, Chelini, Milli. All.: Avio Landi.
FLORIA: Morgenni, Casci, M. Fiorini, D. Lenzi, Benvegnu, Nahi, Li, Benucci, Vichi, Alighieri, Giannone. A disp.: Biotti, Bombassei, Misuraca, Gashi, Gennai. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Cerchiai di Carrara



Dieci giorni fa sembrava spacciato; ora è salvo, matematicamente nell'élite anche per la prossima stagione (e intervenire sul mercato è urgente: i 2008, retrocessi dagli Allievi B, hanno dimostrato di fare fatica in un campionato così competitivo). Miracoli del calcio, e della giustizia sportiva: dopo aver vinto a tavolino la partita contro il Forte dei Marmi, il Capezzano conquista il punto che mancava accontentandosi dello 0-0 interno contro l'Oltrera; l'ultimo posto all'inferno se lo contenderanno Scandicci e Calenzano in uno scontro diretto in cui sarà splendido assistere come pubblico neutrale. Già salva, la Floria è partita piano ma è cresciuta alla distanza; e soltanto un Laoluna riscopertosi Superman le ha impedito di conquistare il decimo successo stagionale. Ma per quanto mostrato nel primo tempo il Capezzano non avrebbe meritato d'uscire sconfitto: la grande aggressività produce soltanto un tiro di Bastillo (attento Morgenni), ma per una ventina di minuti costringe la Floria a restare guardinga a presidio dell'area. Il sistema di gioco ideato da Avio Landi funziona soprattutto in fase offensiva: i quattro difensori della Floria, compreso Matteo Fiorini che del terzino ha la maglia e l'abnegazione ma dell'ala l'attitudine, devono rimanere costantemente bloccati per non rischiare di finire in inferiorità numerica. Sozzi chiama le contromisure, e dalla mezz'ora la gara cambia: la Floria comincia a farsi vedere in avanti con due tiri di Benucci da fuori (attento Laoluna) e s'affaccia in area con un filtrante strepitoso di Matteo Fiorini per Vichi, sul cui controllo incerto però l'azione sfuma. Più che l'epilogo del primo tempo è il prologo della ripresa: nella lunga sfuriata iniziale che però non ha prodotto reti il Capezzano ha finito le energie, e forte dei risultati che arrivano dagli altri campi può accontentarsi di difendere lo 0-0. È inevitabile che nonostante la panchina cortissima (quattro 2008 e Biotti, nell'occasione portiere di riserva costretto a entrare all'attacco) la Floria cresca, ma per costruire l'azione del possibile successo deve attendere l'85': la neutralizza Laoluna, favolosamente reattivissimo sul taglio di Bombassei che aveva controllato il pallone col destro e da cinque metri scarsi lo aveva calciato violento col mancino. È la parata che consente al Capezzano di chiudere col sorriso una stagione complessa e ricca d'episodi sfortunati: la salvezza ufficiale cancella tutto. Calciatoripiù : di per sé uno 0-0 premia i portieri; le parate di Laoluna (Capezzano P.) e di Morgenni rendono la segnalazione molto più che formale. Il trio dei migliori si completa con Diego Lenzi (Floria), la cui applicazione nel tentativo di dare ordine in mediana meriterebbe un premio a parte.

Cattolica Virtus-Lastrigiana 1-2

CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Valiante, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Valeriani, Mangani, Stinghi, Cesari, Ermini Polacci. A disp.: Bardavezile, Alla, Clemente, Papi, Ermini, Bindi, Borghini, Fontana, Serrini. All.: Murras Diego
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Mancini, Pagliuca, Finelli, Paolucci, Falorsi, Mancioppi, Grottelli, Canale, Mari M.. A disp.: Glielmi, Piombanti, Caparrini, Aldighieri, Massenzio, Recordi, . All.: Zecchi Leonardo
RETI: Stinghi, Grottelli, Finelli


CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Valiante (60' Ermini), Gianassi (79' Bindi), Mirashi (62' Borghini), Nocentini, Valeriani, Mangani, Stinghi, Cesari (46' Fontana), Ermini Polacci (60' Serrini). A disp.: Bardavelidze, Alla, Clemente, Papi. All.: Diego Murras.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza (70' B. Aldighieri), Mancini, Pagliuca (66' Martino), Finelli, Paolucci, Falorsi (70' U. Aldighieri), Mancioppi, Grottelli, Canale (77' Massenzio), M. Mari (60' Recordi). A disp.: Glielmi, Piombanti, Caparrini. All.: Leonardo Zecchi (indisponibile, in panchina Giovanni Mollica).
ARBITRO: Scarabelli di Firenze
RETI: 14' Stinghi, 51' Grottelli, 91' Finelli.



La qualificazione alla coppa Toscana è rimandata: la rete di Finelli al 91' costringe la Cattolica Virtus a uscire sconfitta dalla Lastrigiana, che accorcia a un solo punto dalla quinta posizione. È l'epilogo di una partita molto chiusa ed equilibrata, aperta da un'occasione già al 9'; ma, servito in area da Stinghi, Ermini Polacci non riesce a trovare la deviazione in rete. Un minuto più tardi Mangani recupera il pallone al limite dell'area e fa partite una conclusione che impegna Isolani, bravo a respingere. La Cattolica gioca in verticale per sfruttare la velocità dei suoi attaccanti, mentre la Lastrigiana si affida alla costruzione dal basso e ad una manovra più ragionata. Il gran pressing locale si rivela decisivo al 14': Isolani tenta un passaggio corto verso Mirashi, ma colpisce male il pallone; Stinghi glielo ruba e appoggia nella porta vuota per l'1-0. Trovato il vantaggio, la Cattolica Virtus sfrutta l'inerzia della partita a proprio vantaggio e costringe la Lastrigiana nella sua metà campo: l'occasione per il raddoppio capita sulla testa di Valeriani, che al 27' manca di poco lo specchio della porta. Si apre qui una fase diversa, nella quale la Lastrigiana riesce a prendere le misure alla Cattolica Virtus: la prima occasione vede protagonista Grottelli che conclude col destro sul calcio d'angolo di Mancioppi, ma Mura è attento e blocca (35'). Gli ultimi minuti scorrono senza particolari occasioni da ambo le parti: si va però a riposo sull'1-0. Nella ripresa però la Lastrigiana parte fortissimo e dopo appena sei minuti trova il pareggio: servito da Marcus Mari, Grottelli va via in velocità a Mirashi, che in area entra in scivolata e lo stende; Scarabelli fischia e indica il dischetto, sul quale si presenta proprio Grottelli che chiude il destro e spiazza Mura. La Cattolica prova subito a rispondere col tiro a giro dal limite di Fontana, fuori di pochissimo. Nella mezz'ora che segue entrambe le squadre vanno a caccia del vantaggio, ma a causa di qualche imprecisione in fase di costruzione e una buona fase difensiva nessuno riesce a rendersi pericoloso. Per assistere a un'occasione bisogna attendere l'81', minuto in cui dalla sinistra Stinghi trova a rimorchio Mangani: Isolani devia in angolo la sua conclusione. Cinque più tardi azione fotocopia della Lastrigiana: con un cross basso dalla destra Massenzio pesca in area Grottelli, che conclude trovando la buona risposta di Mura. La Lastrigiana continua a crederci e nel recupero trova il gol della vittoria: dalla bandierina Mancioppi trova nel mezzo Finelli, che stacca alla grandissima e di testa schiaccia il pallone nell'angolo basso. Nonostante l'ultimo disperato assalto della Cattolica Virtus è l'azione decisiva: a una giornata dalla fine lo scarto per l'ultima posizione buona si riduce alla misura minima. Calciatoripiù: Marinari attento e preciso, Mangani dialoga bene in mezzo al campo, Stinghi (Cattolica Virtus) segna e si rende protagonista di un gran lavoro di sacrificio; Mancini un muro sulla sinistra, Mancioppi abile in entrambe le fasi, Grottelli (Lastrigiana) conquista il rigore del pareggio e lo trasforma.

Forte Dei Marmi 2015-Oltrera 4-1

FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, Poli, Torcigliani, Galli, Ceru, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: , Cecchini, Lencioni, Magazzini, Privitera, Sermattei, . All.: Mosti Luca
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Cannarsa, Celi, Romano, Lupi, Landi, Barbanti, Piccirilli, Palma, El Bhit. A disp.: Rivieccio, Panettella, Corsagni, El Ouardi, Fanteria, . All.: Ristori Stefano
RETI: Fermi, Fermi, Fiori, Fermi, Palma


FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, M. Poli, Torcigliani, Galli, Cerù, Fermi, Cini, G. Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Lencioni, Magazzini, Privitera, Sermattei. All.: Luca Mosti.
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Cannarsa, Celi, Romano, Lupi, S. Landi, Barbanti, Piccirilli, Palma, El Bhit. A disp.: Rivieccio, Panettella, Corsagni, El Ouardi, Fanteria. All.: Stefano Ristori.
ARBITRO: Terzea di Carrara
RETI: 25', 73', 85' Fermi, 40' Cini aut., 62' G. Fiori.



Ha avuto ripercussioni sulla corsa salvezza, non sul suo morale: la sconfitta a tavolino (l'auspicio è che, chiunque retroceda, non si discuta per mesi della bontà del tesseramento di Specchia) con la quale il giudice sportivo ha ribaltato la vittoria sul Capezzano danneggia semmai Scandicci e Calenzano, non il Forte dei Marmi che battendo l'Oltrera con uno scarto ampio si riprende subito i tre punti svaniti. Il 4-1 finale conta soprattutto per il messaggio che invia ai bomber delle altre squadre: in gran parte lo costruisce la tripletta di Fermi, che così sale a quota ventotto (in realtà sarebbero ventinove, ma quello della scorsa giornata non conta) e tiene lontani Stinghi (ventiquattro) e Di Tanto (ventitré). Per sbloccare il punteggio però gli serve la terza occasione: fallisce le prime due, stringendo troppo il mancino sul primo palo alla fine di un'azione personale e mancando di testa la porta sul traversone ampio di Cini. Se ci s'aggiungono altre due azioni non finalizzate da Giacomo Fiori e Galli, si capisce che nel primo quarto di gara il Forte dei Marmi spadroneggia; l'ottimo possesso sfocia nel vantaggio nel momento in cui Fermi si catapulta su un traversone di Cini e trova la porta sul contrasto col muro eretto dall'Oltrera a protezione. È dunque inatteso l'episodio che vale il pari di lì a un quarto d'ora: protagonista, stavolta involontario, è di nuovo Cini, che devia nella propria porta una punizione (inesistente, distratto Terzea) calciata da Palma verso l'area. L'1-1 è il punteggio su cui si va alla pausa: Lemmi para infatti a Fermi il rigore concesso al Forte dei Marmi per un fallo di Celi, il cui braccio in opposizione è fuori sagoma e con tutta evidenza punibile. È però molto più di un sospetto quello che accompagna le due squadre all'intervallo e le accoglie alla ripresa: il Forte dei Marmi sta meglio, e vincerà. È sufficiente attendere il 62' per capire che pronosticarlo non è un azzardo: dopo aver mancato la porta sull'angolo di Giacomo Fiori, Cini torna a vestire gli abiti preferiti e dalla trequarti crossa verso l'area; sulla respinta di Lemmi, reattivo sulla deviazione di Fermi che colpisce di testa a botta sicura, irrompe proprio Giacomo Fiori che a porta vuota segna il 2-1. Lo scarto aumenta una decina di minuti più tardi, perché quando può galleggiare tra le linee Cini regala sprazzi di gran calcio: è favoloso il filtrante con cui premia la sovrapposizione di Gronchi, rapido nel raggiungere il fondo e nel servire a centro area un rasoterra trasformato da Fermi nella rete del 3-1. A cinque minuti dallo scadere arriva anche la tripletta, di nuovo su un servizio di Gronchi, stavolta un lancio profondo: taglio, e pallone in porta. Sono ventotto, o ventinove: a meno di exploit dell'ultima giornata non dovrebbe cambiare granché. Calciatoripiù: Fermi e Gronchi (Forte dei Marmi).

Sporting Arno-Scandicci 1-1

SPORTING ARNO: Misso, Vannini, Sturiale, Romani, Cardinali, Cocchi, Del Gaudio, Ciapetti, Scardigli, Rexhaj, Bonaccorsi. A disp.: , Arriola Santos L., Sardelli, Picarelli, Imperatrice, Bongi, Arriola Santos S., Malpassi, Bendoni C.. All.: Coppetti Fabio
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Carone, Pepe, Andreucci, Villoresi, Savastano, Pezzano, Cardona, Martini, Esposito A.. A disp.: Hancu, Barattucci, Campone, Catalano, Mascalchi, Moccia, Sarti, Unicori, Tagliavini. All.: Pratesi Andrea
RETI: Arriola Santos S., Pezzano


SPORTING ARNO: Misso, L. Vannini, Sturiale, Romani, Cardinali, Cocchi, Del Gaudio, Ciapetti, Scardigli, Rexhaj, Bonaccorsi. A disp.: L. Arriola Santos, Sardelli, Picarelli, Imperatrice, Bongi, S. Arriola Santos, Malpassi, Bendoni. All.: Fabio Coppetti (squalificato, in panchina Davide Fanti).
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Carone, A. Pepe, Andreucci, Villoresi, Savastano, Pezzano, Cardona, D. Martini, A. Esposito. A disp.: Hancu, Barattucci, Campone, Catalano, Mascalchi, Moccia, Sarti, Unicori, Tagliavini. All.: Gennaro D'Andretta
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 37' Pezzano, 89' S. Arriola Santos.



Scherzo, dispetto, chiamatelo come vi pare. Il senso è chiaro: fermando lo Scandicci sull'1-1 con la rete di Samy Arriola Santos a un minuto dalla fine, lo Sporting Arno non solo lo condanna a non poter festeggiare la sospirata salvezza con un turno di anticipo, ma addirittura rimette tutto in discussione. Domenica infatti al Bartolozzi scende il Calenzano: il nome dell'ultima retrocessa dall'élite uscirà da questa sfida secca. Forte dei due punti di vantaggio, lo Scandicci avrà a disposizione due risultati su tre; ma più volte in questa stagione, ultima la sfida di Badia a Settimo, ha dimostrato di essere fragile quando ogni pallone brucia. Lo Scandicci parte meglio, e non era difficile prevederlo: fin qui lo Sporting Arno, retrocesso da settimane, aveva conquistato appena otto punti. La prima occasione la crea Alberto Pepe, che dalle retrovie imbecca Cardona davanti a Misso: dribbling sbagliato, l'azione sfuma (12'). Lo Sporting Arno replica dieci minuti più tardi, quando Bonaccorsi serve Rexhaj tra i difensori centrali dello Scandicci: Patacchini salva lo 0-0 con una grande parata di piede, a coprire l'angolo destro. Ripreso fiato, al 24' lo Scandicci costruisce un'altra occasione da rete: da sinistra Pezzano crossa per Savastano, sulla cui sponda Cardona calcia alto. L'incontro si sblocca al 36', quando Diego Martini salta due avversari lungo la fascia sinistra, entra in area e viene abbattuto da Misso in uscita, spiazzato poi dall'esecuzione di Pezzano: destro a incrociare e 0-1, punteggio su cui si chiude il primo tempo. Ma nonostante lo svantaggio lo Sporting Arno continua a lottare: ne nasce una ripresa combattuta, povera di occasioni da rete. La principale lo Scandicci la costruisce al 76', quando Savastano parte in contropiede, salta di netto Cardinali e arriva sul fondo, ma invece di crossare in mezzo calcia in porta: Misso respinge in angolo. E nei minuti finali lo Sporting Arno trova il pari. Del Gaudio conquista una punizione dai trenta metri; alla battuta va Cardinali che crossa in mezzo all'area: il pallone sfila e finisce nella zona di Samy Arriola Santos, che col destro trova l'angolo basso e l'1-1; e avvia una settimana infernale, l'ennesima, in casa Scandicci. Calciatoripiù: Pezzano (Scandicci) porta in vantaggio i suoi e lotta su ogni pallone; Samy Arriola Santos (Sporting Arno) entra alla grande in partita con qualche sgasata sulla fascia sinistra; poi regala il pareggio ai suoi con un destro micidiale allo scadere.

Atletico Lucca-Seravezza 3-2

ATLETICO LUCCA: Meini, Fiori, Dal Porto, Faratro, Dianda, Bigondi, Dhana, Tocchini, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Giulianetti, Lazzareschi, Nikaj, Bonaventura, Baccili, Paolinelli, Nannizzi, . All.: Luzzi Matteo
SERAVEZZA: Bassi, Bertilotti, Mazzoncini, Simonelli, Colombini, Tarantini, Liu, Giannotti, Giannelli, Cacciaguerra, Matrizi. A disp.: Dazzi, Catelli, Bacci, Del Carlo, Domenici, Gabbriellini, Micheli, Ragghianti. All.: Lampitelli Davide
RETI: Dhana, Lleshi, Dhana, Simonelli, Giannotti


ATLETICO LUCCA: Meini, T. Fiori, Dal Porto, Faratro, Dianda, Bigondi, Dhana, Tocchini, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Giulianetti, Lazzareschi, Nikaj, Bonaventura, Baccili, Paolinelli, Nannizzi. All.: Matteo Luzzi.
SERAVEZZA: Bassi, Bertilotti, Mazzoncini, Simonelli, Colombini, Tarantini, Liu, Giannotti, Giannelli, Cacciaguerra, Matrizi. A disp.: Dazzi, Catelli, Bacci, Colombini, Del Carlo, Domenici, Gabbriellini, Micheli, Ragghianti. All.: Marco Limetti.
ARBITRO: Leonardi di Lucca
RETI: 5' Lleshi, 15' Simonelli, 43', 91' Dhana, 60' Giannotti rig.



Svaniti o raggiunti gli obiettivi, resta lo spettacolo del calcio puro: avendo ormai hanno tratto il massimo dal proprio campionato, Atletico Lucca e Seravezza possono sfidarsi senza assilli; ne nasce una partita spettacolare, decisa allo scadere dalla rete di Dhana che trova doppietta e 3-2. Ma in avvio è difficile che l'Atletico Lucca pensi d'aver bisogno del recupero per vincere: per passare avanti gli bastano infatti cinque minuti, segnati dalla rete di Lleshi che calamita un angolo di Dal Porto respinto dalla difesa e col collo esterno schianta il pallone sotto l'incrocio. In difficoltà per un'altra manciata d'azioni nelle quali rischia di subire il raddoppio (lo salva il controllo errato di Tommaso Fiori che, letto bene un cambio di campo da sinistra a destra, agganciando il pallone si sarebbe trovato davanti a Bassi), il Seravezza pareggia al quarto d'ora con un'azione simile a quella che l'aveva fatto finire in svantaggio: stavolta è Simonelli a catturare un angolo respinto corto da Lleshi e a pescare lo specchio da una ventina di metri. Bisognerebbe sfogliare gli almanacchi degli ultimi vent'anni, e forse non basterebbero, per scoprire quante partite si siano chiuse 2-1 all'intervallo con tre reti identiche: al 43' infatti l'Atletico Lucca torna in vantaggio con un altro tiro favorito da un angolo respinto, di nuovo crossato da Dal Porto a rientrare; stavolta in pedana sale Dhana che calcia un po' peggio sia di Lleshi sia di Simonelli, ma nonostante l'esecuzione sporca beffa Bassi tradito dal rimbalzo. Subire il 2-1 nel momento in cui fa più male sembra piegare il Seravezza, che in avvio di ripresa rischia di subire un'altra rete e di dover rincorrere uno svantaggio doppio; ma Salotti, liberissimo in area sullo sprint che gli aveva concesso quattro metri di vantaggio sull'intera difesa, decide incomprensibilmente d'anticipare la conclusione e non trova lo specchio. Così al primo nuovo episodio in attacco il Seravezza può trovare il secondo pari: è in ritardo Meini in uscita sull'affondo di Tarantini che gli sposta il pallone prima che provi a toccarlo; giusto il rigore, che Giannotti trasforma nel 2-2. Inizia qui mezz'ora in cui l'inerzia della partita sembra ribaltata: improvvisamente l'Atletico Lucca fatica a uscire dalla propria metà campo, e concede al Seravezza spazi che Cacciaguerra può sfruttare; ma la sua spietatezza non è la solita, e le quattro occasioni che si costruisce s'esauriscono tutte sui guantoni di Meini. Finisce allo stesso modo quella costruita da Gabbriellini, e al primo dei tre minuti di recupero concessi da Leonardi il Seravezza paga la serie d'errori sottoporta: la sua difesa si fa trovare sbilanciata sul traversone di Nikaj che alimenta una ripartenza crossando sul secondo palo; il tiro incrociato di Dhana vale il 3-2 e un pomeriggio amarissimo. Ma c'è chi sta peggio: a salvezza ottenuta fa molto molto meno male. Calciatoripiù: Dhana, Lleshi, Dianda (Atletico Lucca), Simonelli (Seravezza).

Sestese-Sporting Cecina 3-2

SESTESE: Fantini, Palaj, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Faggi, Menchetti, Fe, Verzicco. A disp.: Giusti, Zei, Scarpelli, Buzzegoli, Graziano, Athuman, Ugolini, . All.: Bertini Andrea
SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, Ferretti, Biondi D., Rofi, Ristori, Hasibra, Casini, Londi, Di Tanto, Castelli. A disp.: Raugi, Foti, Tronci, Hadji, . All.: Magri Alessandro
RETI: Verzicco, Geri, Fe, Di Tanto, Hadji


SESTESE: Fantini, Palaj, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Faggi, Menchetti, Fè, Verzicco. A disp.: Giusti, Zei, Scarpelli, Buzzegoli, Graziano, Athuman, Ugolini. All.: Andrea Bertini.
SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, D. Ferretti, Biondi, Rofi, G. Ristori, Hasibra, L. Casini, Londi, Di Tanto, Castelli. A disp.: Raugi, Foti, Tronci, Hadji. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Sgaramella di Pistoia
RETI: 28' Verzicco, 33' Geri, 38' Di Tanto, 46' Fè, 78' Hadji.



Terza, matematicamente terza: sconfitto 3-2, lo Sporting Cecina al massimo potrà raggiungerla; ma lo scontro diretto la piazza avanti, vittoria all'andata e vittoria al ritorno. La Sestese dunque inaugura nel modo migliore la settimana in cui calamiterà l'attenzione di tutta la Toscana: dalla sfida con l'Affrico, l'ultimo appuntamento della stagione regolare prima della coppa, passerà l'assegnazione del titolo regionale. Le premesse sono interessanti: pur rinunciando anche stavolta a Mazzeo (ci sarà al Lapenta?), grazie al talento di Gaffarelli e alla qualità dei propri attaccanti la Sestese sviluppa un gioco gradevole ed efficacissimo; perché produca il vantaggio è però necessario attendere la mezz'ora e una delle consuete accelerazioni di Patrignani, il cui servizio Verzicco converte nell'1-0 con un tiro d'interno destinato all'angolo. Lo Sporting Cecina sbanda e in meno di cinque minuti si trova costretto a rincorrere uno svantaggio doppio: il 2-0 lo segna Geri che, conquistato il pallone sulla trequarti, affonda verso l'area, punta Sozzi e lo batte con un tiro secco sul palo lontano. Nelle proprie linee però lo Sporting Cecina schiera uno dei pochi calciatori che anche per l'élite sono un lusso: a sette minuti dall'intervallo Di Tanto, che interviene in anticipo sul traversone di Hasibra dalla sinistra, dimezza il distacco e consente ai suoi di non rammaricarsi eccessivamente per il colpo di testa impreciso di Leonardo Casini sugli sviluppi di un angolo fatto spiovere in area. Ma le speranze di rimonta s'infrangono subito dopo l'intervallo: un errore dello Sporting Cecina nel primo giro palla difensivo consegna il pallone a Verzicco, rapido nell'imbucare per Fè che in diagonale riporta a due le reti di vantaggio. Il tempo per rimediare lo Sporting Cecina ce l'ha, le forze non tante: troppo pochi i cambi a disposizione di Magrì (Foti, che doveva partire titolare e che s'era fermato nel riscaldamento, fa soltanto numero; a Leonardo Casini la sua maglia) per incidere davvero. Ma anche se sembra sigillato, a dodici minuti dalla fine il risultato torna in bilico: protagonista dell'azione del 3-2 è di nuovo Di Tanto, che salta due avversari e dal fondo appoggia in mezzo favorendo a Hadji un pallone facile facile. S'apre il quarto d'ora in cui la Sestese più trema; più che sulla punizione che Biondi scarica sulla traversa (era indiretta, Sgaramella non avrebbe convalidato un'eventuale rete), lo Sporting Cecina va vicino al pari sul rimbalzo che però sottoporta Rofi non riesce a catturare. Le speranze svaniscono sul pallone che nel recupero Hadji calcia a lato: la Sestese vince, s'assicura il terzo posto e si prepara a vivere da protagonista l'atto decisivo del campionato più spettacolare dell'ultimo triennio. Calciatoripiù : il livello tecnico è elevatissimo, ma un paio d'interpreti sono un lusso anche per l'élite. Ci s'esalta ogni volta che Gaffarelli (Sestese) tocca il pallone; e ogni volta che lo fa Di Tanto (Sporting Cecina) s'intuisce che potrebbe nascere un'azione decisiva.

Folgor Calenzano-Tau Calcio 1-5

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Casini, Lenzi, Biancalani, Petruzzi, Volpi, Rosati, Gestri, Bongini, Nuti, Giaquinto. A disp.: Liberati, Barucci, Petracchi, Pomponio, Sarti, Santi, Hoxha, Baldi . All.: Fiorentino Massimo
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Nesti, Paperini, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Battisti. A disp.: Piagentini, Materassi, Lensi, Vas, Tomei, Scardigli, Negara, Ciuffi, Baroni. All.: Pucci Gabriel
RETI: Giaquinto, Grossi, Paperini, Tofanelli, Baroni, Negara


F.CALENZANO: Giorgi, A. Casini (57' Santi), F. Lenzi, Biancalani, Petruzzi, Volpi (70' Hoxha), Rosati, Gestri, Bongini, Nuti (65' Baldi), E. Giaquinto. A disp.: Liberati, Barucci, Petracchi, Pomponio, Sarti. All.: Massimo Fiorentino.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato (35' Lensi), N. Rossi, Tofanelli (67' Vas), Nesti (74' Tomei), Paperini, Bagnoli (65' Scardigli), D. Lucchesi (67' Negara), Grossi (67' Ciuffi), Battisti (67' Baroni). A disp.: Piagentini, Materassi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Serpentoni di Pistoia
RETI: 22' Paperini, 51' Grossi, 58' Tofanelli, 84' E. Giaquinto, 85' Baroni, 92' Negara.
NOTE: angoli: 1-6. Recupero: 2'+3'.



Che sia colpa del sadismo o del destino, era ovvio che sarebbe finita così: domenica il Tau dovrà tifare la squadra che l'anno scorso lo sgambettò in fondo all'ultimo rettilineo, e l'allenatore che lo scavalcò. Non gli è bastato vincere tutte e cinque le partite che ha giocato dopo lo scontro diretto, né gli basterà fare lo stesso nel derby contro l'Atletico Lucca: l'Affrico non è mai inciampato, e dunque ha mantenuto intatto un divario che a inizio mese sembrava minimo ma che aprile non ha scalfito. Il Tau spera in maggio; in maggio, nella Sestese e in Andrea Bertini, nelle cui mani il calendario ha consegnato le sorti del campionato e della sua ex squadra: solo se l'Affrico non vincerà il big-match dell'ultima giornata l'élite potrà avere un padrone diverso, subito o dopo lo spareggio. Oltre a qualche centinaio di persone, al Lapenta s'attendono emissari da Altopascio: solo da lì potrà arrivare un risultato utile a non vanificare la lunga rincorsa del Tau, cui potrebbero non bastare una striscia di sette vittorie di fila e un girone da imbattuto, da Atletico Lucca ad Atletico Lucca, in mezzo trentotto punti in quattordici partite. Se per la prima volta nel mondo nuovo non vincerà il titolo regionale di categoria il Tau avrà tutta l'estate per cercare di capire perché: sarebbe bastato un pareggio in meno (Floria? O uno dei due con la Lastrigiana? Sulla pessima direzione di Angileri nella gara di ritorno la dirigenza torna almeno una volta al mese) per non dover contare su favori altrui. Ancora però è presto per farlo, c'è da preparare il derby: una mancata vittoria premierebbe l'Affrico a prescindere. È dunque curioso che alla vigilia del giorno del giudizio abbia affrontato una delle due squadre che, ben sotto in classifica (altro che doppiaggio), sta vivendo la situazione opposta. Anche se da Pasqua in poi ha saputo solo perdere, il sadico o il destino che ha compilato il calendario ha concesso al Calenzano un potere enorme: nonostante l'1-5 con cui chiude le quindici partite interne (e la classifica piange: nove le sconfitte, appena sedici i punti conquistati tre dei quali proprio nel turno che chiuse il girone d'andata), se domenica batterà lo Scandicci nello scontro diretto lo scavalcherà e lo condannerà, ignominia, a perdere l'élite nell'anno in cui le retrocessioni sono solo tre, e due già decise da tempo. Senza la rete di Arriola Santos tutto sarebbe già stato perduto: doveroso conservare nel portafoglio il santino dello Sporting Arno. Ma per vincere l'ultima e salvarsi avrà bisogno d'uno spirito ben diverso da quello con cui ha affrontato il Tau Altopascio, che per il primo quarto di gara soffre gli spazi stretti del Facchini (forse giocare allo stadio sarebbe stato meglio; ma si sa, in ampiezza chi è più tecnico è avvantaggiato) ma che una volta sbloccato il risultato può dedicarsi a designare gli emissari più adatti a seguire Affrico-Sestese. I lanci lunghi di Andrea Rossi e Tofanelli, cui le dimensioni ridotte del sintetico consentono d'impostare facilmente, mettono da subito in difficoltà la difesa del Calenzano, in apnea sia sull'aggancio di Bagnoli in mezzo all'area (decisivo Biancalani in chiusura, 10') sia sul mancino di Grossi, che non trova la porta nonostante l'anticipo su Giorgi (15'). L'anticipo era netto anche cento secondi più tardi, Daniele Lucchesi protagonista; ma Serpentoni, che per il resto arbitra benissimo e che incomprensibilmente padella una decisione facile, lascia il Tau in credito di un rigore. L'episodio però non condiziona l'esito della partita, sbloccata un attimo prima che il cooling break ufficializzi la fine del primo quarto: Paperini calamita il pallone che, complice un rinvio errato di Alessandro Casini, Nesti gli recapita sul dischetto; e, dopo averlo controllato, con l'interno destro lo fa passare tra i pali. Il poco fiato che il Calenzano aveva mostrato d'avere da parte svanisce insieme al pareggio: nei dieci minuti successivi il Tau costruisce due occasioni per raddoppiare, e soltanto Giorgi (parata a terra su Daniele Lucchesi, che aveva sfruttato lo spunto di Paperini per aggirare Petruzzi) e Volpi, che tampona lo sprint di Battisti pescato da Tofanelli al vertice dell'area di porta, gli consentono di mantenere ridotto lo svantaggio. I due entrano anche nell'azione che al 41' vede di nuovo protagonista Daniele Lucchesi, stavolta però con ruoli diversi: positivo ancora Giorgi, decisivo in uscita bassa al limite dell'area; in difficoltà invece Volpi mentre arranca nel tentativo di contenere l'affondo. Abbinata al diverso tasso tecnico, la differenza di velocità è uno dei cardini su cui punta Pucci per chiudere la contesa quanto prima: all'intervallo però lo scarto resta minimo, perché esce alto il destro violento di Daniele Lucchesi sul servizio di Paperini (c'era poco angolo, 43'); e in uscita Giorgi completa un buon primo tempo ostacolando Grossi sulla giocata di Lensi, cui Pucci concede un'ora sostituendo D'Amato al 35'. Per il raddoppio occorre dunque scavalcare l'intervallo e attendere la seconda sovrapposizione di Lensi, fatto correre dal filtrante di Daniele Lucchesi che nonostante il nove sulle spalle si ricorda che per tutto il suo talento la definizione di centravanti è riduttiva: Giorgi s'oppone al mancino in corsa, ma deve arrendersi alla ribattuta di Grossi che da tre metri trova la porta col destro al volo (51'). Nei sette minuti che seguono il Tau delizia con un triangolo al limite (Paperini sfrutta la giocata di Daniele Lucchesi per introdursi in area, ma sbaglia il controllo e favorisce l'uscita di Giorgi), colpisce un palo (calcia Grossi da dieci metri, con l'interno destro dopo un migliaio di dribbling) e segna una rete, anche se casualissima: sull'angolo di Grossi a rientrare Tofanelli, appostato oltre il secondo palo, colpisce con l'interno destro per rimettere il pallone in area; ne nasce uno spiovente che supera la linea prima che di testa Andrea Ferretti costringa il pallone a toccare la rete (58'). Sullo 0-3 Pucci completa i cambi: entra benissimo Baroni che, vinto costantemente il duello con Biancalani, prima cerca la porta con uno sfondamento centrale (attento Giorgi in due tempi, 77') e poi strappa fino al fondo da dove crossa per Negara, in ritardo d'un decimo davanti alla porta incustodita (82'). E all'improvviso il Calenzano accorcia: Emanuele Giaquinto segna la sesta rete personale in stagione grazie al colpo di tacco di Rosati, che smarcandolo in area gli consente di battere Chiarello con un rasoterra mancino sul secondo palo. Ma l'1-3 regge giusto il tempo di riportare il pallone in mediana, riprendere il gioco e battere il calcio d'angolo che il Tau conquista subito: dalla bandierina Lensi chiama lo schema per Tomei, il cui rasoterra dal vertice all'interno dell'area Baroni trasforma nell'1-4 con un destro di prima (85'). Al Tau comunque non basta: negli otto minuti che restano c'è tempo ancora per un altro palo (lo colpisce di testa Ciuffi anticipando l'uscita sbagliata di Giorgi sull'invito di Niccolò Rossi dalla trequarti) e per un'altra rete; come col Seravezza, anche se decisamente meno pesante, la segna Negara che raccoglie il traversone di Andrea Ferretti non trattenuto da Giorgi, lo scarta e appoggia il pallone nella porta incustodita. Per il Calenzano le notizie migliori arrivano per telefono: lo Scandicci non ha vinto, la sentenza è rinviata. Tra cinque giorni il Tau s'augura di poter vivere la stessa situazione. Calciatoripiù: Emanuele Giaquinto (Folgor Calenzano) e poi il buio; è a lui che s'aggrapperà Massimo Fiorentino nello scontro diretto da cui passa l'intera stagione. Perché dimostri le sue doti è però necessario che Pucci chiami fuori Tofanelli e che Andrea Ferretti prenda fiato per un istante; altrimenti per superare la retroguardia avversaria avrebbe bisogno di poterle giocare alle spalle, immune dal fuorigioco. Se a una solidità difensiva così elevata s'aggiungono le doti di Lensi come terzino di spinta (grande ingresso, è il vero titolare della corsia sinistra anche se parte in panchina), la qualità di Paperini e di Gianluca Nesti in mediana e la classe straordinaria di Grossi (Tau Altopascio), si capisce come mai dei tre maggiori questo sia l'unico campionato ancora aperto.