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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 14

Giov. Fucecchio-Lido Camaiore 3-0

GIOV. FUCECCHIO: Baldini, Palandri, Innocenti, Firenzuoli, Mazzotta, Lici, Matteoli, Pieragnoli, Guidi, Sollazzi, De Gregorio. A disp.: Pepe, Bonora, Boschi, De Lucia, Gatto, Maddaloni, Montanelli, Ronca, Sorbara. All.: Vivarelli Lorenzo
LIDO CAMAIORE: Tabarrani, Amato, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Vignali, Bobbio, Del Pistoia, Di Pierro, . All.: Florio Gianni
RETI: Firenzuoli, Guidi, Sollazzi


GIOV.FUCECCHIO: Baldini, Palandri, T. Innocenti, Firenzuoli, Mazzotta, Lici, Matteoli, Pieragnoli, P. Guidi, Sollazzi, De Gregorio. A disp.: N. Pepe, Bonora, Boschi, De Lucia, Gatto, Maddaloni, Montanelli, Ronca, Sorbara. All.: Lorenzo Vivarelli.
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Amato, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, E. Florio. A disp.: Vignali, Bobbio, Del Pistoia, Di Pierro. All.: Gianni Florio.
ARBITRO: Scardigli di Livorno
RETI: 41' Firenzuoli, 64' P. Guidi, 77' Sollazzi.

GIOV.FUCECCHIO: Baldini, Palandri, T. Innocenti, Firenzuoli, Mazzotta, Lici, Matteoli, Pieragnoli, P. Guidi, Sollazzi, De Gregorio. A disp.: N. Pepe, Bonora, Boschi, De Lucia, Gatto, Maddaloni, Montanelli, Ronca, Sorbara. All.: Lorenzo Vivarelli.
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Amato, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Corsini, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, E. Florio. A disp.: Vignali, Bobbio, Del Pistoia, Di Pierro. All.: Gianni Florio.
ARBITRO: Scardigli di Livorno
RETI: 41' Firenzuoli, 64' P. Guidi, 77' Sollazzi.



Eppure sono entrambi neopromossi. Tra Fucecchio e Lido di Camaiore c'è però una differenza suggerita sia dalla posizione in classifica (settimo il Fucecchio, con una gara in meno: se vince il difficilissimo recupero col Venturina chiude il 2023 al terzo posto, al pari della Cattolica Virtus; quartultimo il Lido di Camaiore, ora a sette punti di distanza dalla salvezza: un'enormità) sia, analogamente, dal risultato finale: il 3-0 firmato Firenzuoli, Pietro Guidi e Sollazzi è infatti un'indicazione chiara. Per vincere però il Fucecchio ha avuto bisogno della ripresa: molto condizionato dal vento che soffia trasversalmente al terreno di gioco e dunque non favorisce nessuno e infastidisce tutti, il primo tempo registra soltanto una volée alta di Pietro Guidi sul traversone di Sollazzi (10') e un palo di De Gregorio innescato da una delle aperture cui Lici ci ha abituati e cui abituati non saremo mai (35'); nel mezzo il Lido di Camaiore costruisce la miglior occasione della partita ma, favorito dal vento che rende perfetta la traiettoria d'un lancio inizialmente innocuo e lascia Baldini a metà strada, da sinistra Edoardo Florio apre troppo il mancino e non trova lo specchio. Data la qualità della squadra che ha tra le mani Vivarelli non può esser soddisfatto del primo tempo nonostante il finale in crescendo culminato nell'ottima parata di Tabarrani sul tiro di Sollazzi (39'); l'intervallo gli serve per ripensare lo scacchiere tattico e decidere di passare al 4-2-3-1 con l'inserimento di Gatto. La maggior presenza offensiva produce il vantaggio già al riavvio: la difesa del Lido di Camaiore sporca ma non allontana una punizione che Thomas Innocenti aveva messo in area dalla trequarti sinistra; libero grazie al blocco, Firenzuoli sfrutta la carambola per trovare la porta con un tiro violento a colpo sicuro. Il Lido di Camaiore non reagisce e a metà ripresa il Fucecchio sfrutta un altro pallone inattivo per portarsi sul 2-0: non è pulitissima ma comunque efficace la deviazione di Pietro Guidi che tocca con la schiena l'angolo di Sollazzi quanto basta per spingerlo in rete. È ormai chiaro come finirà la gara; nell'ultimo quarto d'ora il Fucecchio ne sfrutta l'inerzia per costruire altre due occasioni (a lato il tiro di Bonora, parato il tiro di De Gregorio) e finalizzare la terza: segna Sollazzi che, servito sulla destra da Pietro Guidi dopo l'ottima verticalizzazione di Bonora e un contrasto vinto, supera Tabarrani in pallonetto. E, pur senza farsi illusioni strane, per Natale il Fucecchio sogna una classifica che all'inizio del girone sarebbe stata impensabile. Calciatoripiù : ottimo prima da terzino e poi da centrale Palandri chiude alla grande un semestre che lo ha visto protagonista di gare di grande sacrificio; apprezzabile anche la partita di Pietro Guidi che, schierato centravanti (e da qui in poi è probabile che sarà questo il suo ruolo), segna una rete sporca e serve a Sollazzi il pallone del 3-0.

Eppure sono entrambi neopromossi. Tra Fucecchio e Lido di Camaiore c'è però una differenza suggerita sia dalla posizione in classifica (settimo il Fucecchio, con una gara in meno: se vince il difficilissimo recupero col Venturina chiude il 2023 al terzo posto, al pari della Cattolica Virtus; quartultimo il Lido di Camaiore, ora a sette punti di distanza dalla salvezza: un'enormità) sia, analogamente, dal risultato finale: il 3-0 firmato Firenzuoli, Pietro Guidi e Sollazzi è infatti un'indicazione chiara. Per vincere però il Fucecchio ha avuto bisogno della ripresa: molto condizionato dal vento che soffia trasversalmente al terreno di gioco e dunque non favorisce nessuno e infastidisce tutti, il primo tempo registra soltanto una volée alta di Pietro Guidi sul traversone di Sollazzi (10') e un palo di De Gregorio innescato da una delle aperture cui Lici ci ha abituati e cui abituati non saremo mai (35'); nel mezzo il Lido di Camaiore costruisce la miglior occasione della partita ma, favorito dal vento che rende perfetta la traiettoria d'un lancio inizialmente innocuo e lascia Baldini a metà strada, da sinistra Edoardo Florio apre troppo il mancino e non trova lo specchio. Data la qualità della squadra che ha tra le mani Vivarelli non può esser soddisfatto del primo tempo nonostante il finale in crescendo culminato nell'ottima parata di Tabarrani sul tiro di Sollazzi (39'); l'intervallo gli serve per ripensare lo scacchiere tattico e decidere di passare al 4-2-3-1 con l'inserimento di Gatto. La maggior presenza offensiva produce il vantaggio già al riavvio: la difesa del Lido di Camaiore sporca ma non allontana una punizione che Thomas Innocenti aveva messo in area dalla trequarti sinistra; libero grazie al blocco, Firenzuoli sfrutta la carambola per trovare la porta con un tiro violento a colpo sicuro. Il Lido di Camaiore non reagisce e a metà ripresa il Fucecchio sfrutta un altro pallone inattivo per portarsi sul 2-0: non è pulitissima ma comunque efficace la deviazione di Pietro Guidi che tocca con la schiena l'angolo di Sollazzi quanto basta per spingerlo in rete. È ormai chiaro come finirà la gara; nell'ultimo quarto d'ora il Fucecchio ne sfrutta l'inerzia per costruire altre due occasioni (a lato il tiro di Bonora, parato il tiro di De Gregorio) e finalizzare la terza: segna Sollazzi che, servito sulla destra da Pietro Guidi dopo l'ottima verticalizzazione di Bonora e un contrasto vinto, supera Tabarrani in pallonetto. E, pur senza farsi illusioni strane, per Natale il Fucecchio sogna una classifica che all'inizio del girone sarebbe stata impensabile. Calciatoripiù : ottimo prima da terzino e poi da centrale Palandri chiude alla grande un semestre che lo ha visto protagonista di gare di grande sacrificio; apprezzabile anche la partita di Pietro Guidi che, schierato centravanti (e da qui in poi è probabile che sarà questo il suo ruolo), segna una rete sporca e serve a Sollazzi il pallone del 3-0.

Margine Coperta-Sporting Cecina 4-1

MARGINE COPERTA: Xillo, Bellandi, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Paoli. A disp.: Mamedov, Mateiu, Bonci, De Marco, Peghinelli, Morina, El Brakzi, Tempestini, Bellesi. All.: Ferro Marco
SPORTING CECINA: Sanna, Panichi, Manetti, Cerri, Sala, D Angelo, Vivarelli, Turtur, Dardar E., Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Pistolesi, Paladini, Lani L., Di Tonno, Camerini, Frassinelli, . All.: Giachini Dario
RETI: Dedeli, Ferro, Paganelli, Vannini, Turtur


MARGINE COPERTA: Xillo, Bellandi, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, A. Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, N. Paoli. A disp.: Mamedov, Mateiu, Bonci, De Marco, Peghinelli, Morina, El Brakzi, Tempestini, Bellesi. All.: Marco Ferro.
SPORTING CECINA: Sanna, N. Panichi, Manetti, Cerri, Sala, D'Angelo, G. Vivarelli, Turtur, E. Dardar, Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Pistolesi, L. Paladini, Lani, Di Tonno, Camerini, Frassinelli. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Fracasso di Pisa
RETI: 6' Turtur, 41' Dedeli, 43' A. Ferro, 52' Paganelli, 75' Vannini.

MARGINE COPERTA: Xillo, Bellandi, Pasquinelli, Pellegrini, Vannini, Daka, A. Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, N. Paoli. A disp.: Mamedov, Mateiu, Bonci, De Marco, Peghinelli, Morina, El Brakzi, Tempestini, Bellesi. All.: Marco Ferro.
SPORTING CECINA: Sanna, N. Panichi, Manetti, Cerri, Sala, D'Angelo, G. Vivarelli, Turtur, E. Dardar, Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Pistolesi, L. Paladini, Lani, Di Tonno, Camerini, Frassinelli. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Fracasso di Pisa
RETI: 6' Turtur, 41' Dedeli, 43' A. Ferro, 52' Paganelli, 75' Vannini.



Le storie e le giocate: in un campionato così spaccato in tre tronconi le gare di metà classifica hanno essenzialmente due motivi d'interesse; in quella che il Margine vince in rimonta (4-1) contro lo Sporting Cecina protagonista d'entrambi è Andrea Ferro che, schierato nella coppia d'attacco insieme a Dedeli finalmente al rientro (come lui anche Bellesi), nei minuti che aprono la ripresa confeziona un assist di tacco, segna il raddoppio con una rete meravigliosa, rende possibile la terza e di fatto trascina i suoi al successo. Raggiungerlo non è stato facile perché lo Sporting Cecina parte forte e passa avanti sul primo angolo concesso da Fracasso: Moriani calcia in mezzo all'area ove Turtur stacca solo di testa e devia il pallone in porta (6'). Lo Sporting Cecina costruisce subito altre due occasioni per raddoppiare: protagonista d'entrambe è Gabriellini che prima scende a destra e serve a Giorgio Vivarelli un pallone invitantissimo respinto con i piedi da Xillo, poi cambia fascia per accentrarsi e calciare mancando la porta di mezza spanna. Il Margine comunque è vivo grazie a uno schema che alla lunga porterà frutti: servito sulla corsa, spesso dalle rimesse laterali di Paganelli da sinistra, Andrea Ferro salta costantemente l'avversario uscito in protezione e mette in area palloni, palloni, palloni. Perché una di queste azioni si concretizzi occorre però attendere la prima occasione della ripresa e le scelte dell'altro Ferro, Marco, che perso Di Sessa a metà primo tempo (dentro Mateiu) lascia negli spogliatoi Bellandi e Pasquinelli per inserire Bonci e Peghinelli. Sono proprio loro due a costruire, almeno in parte, la rete del pari: ricevuto il pallone da un possesso difensivo abbastanza innocuo, Bonci cerca Paganelli che grazie alla mediazione d'Andrea Ferro riesce a servire Peghinelli sullo scatto; con un'altra mediazione d'Andrea Ferro, stavolta di tacco, il suo traversone dal fondo raggiunge Dedeli che sottoporta lo trasforma nell'1-1. Sulla ripresa del gioco il Margine riconquista subito il possesso, e subito una punizione: se n'incarica Paganelli la cui giocata corta consente ad Andrea Ferro s'accentrarsi e di trovare l'incrocio con un tiro a girare. L'inerzia della gara dunque s'è invertita, e a modificarla di nuovo non basta l'incursione di Turtur che cerca la doppietta incuneandosi in area da destra: Xillo respinge. Non basta anche perché di lì a poco il Margine si porta sul doppio vantaggio: stavolta va a buon fine lo schema sulla rimessa laterale con cui Bellesi cerca Andrea Ferro; il suo scarico di prima interseca la traiettoria della corsa di Paganelli che di prima trova il 3-1. Solo Turtur sembra credere che la sconfitta dello Sporting Cecina sia evitabile: è di nuovo lui a cercare la porta con l'ennesima incursione da destra chiusa però con un tiro alto. Ben più concreto è il Margine che a cinque minuti dalla fine trova anche il 4-1: sull'angolo di Peghinelli il quasi omonimo Paganelli opta per il velo e spalanca lo specchio a Vannini che lo centra calciando con l'interno. Resta giusto il tempo per il diagonale di Bellesi dopo un'accelerazione (pallone a lato) e la gioia di Marco e Andrea Ferro, la gioia di quelle giornate in cui ogni scelta è la scelta giusta. Calciatoripiù: Andrea Ferro (Margine Coperta) non sbaglia una giocata e arricchisce una partita eccellente con una rete spettacolare e due assist-vincenti; solo Turtur (Sporting Cecina) prova, vanamente, a evitare che la sua prestazione indirizzi la partita.

Le storie e le giocate: in un campionato così spaccato in tre tronconi le gare di metà classifica hanno essenzialmente due motivi d'interesse; in quella che il Margine vince in rimonta (4-1) contro lo Sporting Cecina protagonista d'entrambi è Andrea Ferro che, schierato nella coppia d'attacco insieme a Dedeli finalmente al rientro (come lui anche Bellesi), nei minuti che aprono la ripresa confeziona un assist di tacco, segna il raddoppio con una rete meravigliosa, rende possibile la terza e di fatto trascina i suoi al successo. Raggiungerlo non è stato facile perché lo Sporting Cecina parte forte e passa avanti sul primo angolo concesso da Fracasso: Moriani calcia in mezzo all'area ove Turtur stacca solo di testa e devia il pallone in porta (6'). Lo Sporting Cecina costruisce subito altre due occasioni per raddoppiare: protagonista d'entrambe è Gabriellini che prima scende a destra e serve a Giorgio Vivarelli un pallone invitantissimo respinto con i piedi da Xillo, poi cambia fascia per accentrarsi e calciare mancando la porta di mezza spanna. Il Margine comunque è vivo grazie a uno schema che alla lunga porterà frutti: servito sulla corsa, spesso dalle rimesse laterali di Paganelli da sinistra, Andrea Ferro salta costantemente l'avversario uscito in protezione e mette in area palloni, palloni, palloni. Perché una di queste azioni si concretizzi occorre però attendere la prima occasione della ripresa e le scelte dell'altro Ferro, Marco, che perso Di Sessa a metà primo tempo (dentro Mateiu) lascia negli spogliatoi Bellandi e Pasquinelli per inserire Bonci e Peghinelli. Sono proprio loro due a costruire, almeno in parte, la rete del pari: ricevuto il pallone da un possesso difensivo abbastanza innocuo, Bonci cerca Paganelli che grazie alla mediazione d'Andrea Ferro riesce a servire Peghinelli sullo scatto; con un'altra mediazione d'Andrea Ferro, stavolta di tacco, il suo traversone dal fondo raggiunge Dedeli che sottoporta lo trasforma nell'1-1. Sulla ripresa del gioco il Margine riconquista subito il possesso, e subito una punizione: se n'incarica Paganelli la cui giocata corta consente ad Andrea Ferro s'accentrarsi e di trovare l'incrocio con un tiro a girare. L'inerzia della gara dunque s'è invertita, e a modificarla di nuovo non basta l'incursione di Turtur che cerca la doppietta incuneandosi in area da destra: Xillo respinge. Non basta anche perché di lì a poco il Margine si porta sul doppio vantaggio: stavolta va a buon fine lo schema sulla rimessa laterale con cui Bellesi cerca Andrea Ferro; il suo scarico di prima interseca la traiettoria della corsa di Paganelli che di prima trova il 3-1. Solo Turtur sembra credere che la sconfitta dello Sporting Cecina sia evitabile: è di nuovo lui a cercare la porta con l'ennesima incursione da destra chiusa però con un tiro alto. Ben più concreto è il Margine che a cinque minuti dalla fine trova anche il 4-1: sull'angolo di Peghinelli il quasi omonimo Paganelli opta per il velo e spalanca lo specchio a Vannini che lo centra calciando con l'interno. Resta giusto il tempo per il diagonale di Bellesi dopo un'accelerazione (pallone a lato) e la gioia di Marco e Andrea Ferro, la gioia di quelle giornate in cui ogni scelta è la scelta giusta. Calciatoripiù: Andrea Ferro (Margine Coperta) non sbaglia una giocata e arricchisce una partita eccellente con una rete spettacolare e due assist-vincenti; solo Turtur (Sporting Cecina) prova, vanamente, a evitare che la sua prestazione indirizzi la partita.

Cattolica Virtus-San Miniato 2-3

CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Frangini, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro Ferraz, Sciulli, Selvi. A disp.: Ronchi, Agnorelli, Rossi, Randelli, Masi, Barzagli, Mori, . All.: Vallini Francesco
SAN MINIATO: Sampieri, Bartalini D., Bartalini T., Cevese, Fiorentini, Mugnai, Nencini, Pecchi, Pelacchi, Periccioli, Schepis. A disp.: Trapassi, Bartalini C., Franci, Fusci, Maffei, Tamagnini, De Luca, Di Rubbo, Fabiani. All.: Pieri Luciano
RETI: Pinheiro Ferraz, Agnorelli, Periccioli, Bartalini T., Autorete


CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Frangini (65' Rossi), Cercel, Papi (57' Randelli), Lottini, Pinheiro (61' Barzagli), Sciulli (41' Agnorelli), Selvi. A disp.: Ronchi, Masi, Mori. All.: Francesco Vallini.
SAN MINIATO: Sampieri, Pelacchi (68' Fabiani), D. Bartalini, Cevese, Fiorentini, Nencini (80' Tamagnini), T. Bartalini (70' Franci), Mugnai (55' C. Bartalini), Schepis (60' Di Rubbo), Periccioli, Pecchi (68' Fusci). A disp.: De Luca, Trapassi, Maffei. All.: Luciano Pieri.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 4' T. Bartalini, 36' Pinheiro, 43' Periccioli, 45' Agnorelli, 72' Cercel aut.
NOTE: espulso Lottini (54').

CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Frangini (65' Rossi), Cercel, Papi (57' Randelli), Lottini, Pinheiro (61' Barzagli), Sciulli (41' Agnorelli), Selvi. A disp.: Ronchi, Masi, Mori. All.: Francesco Vallini.
SAN MINIATO: Sampieri, Pelacchi (68' Fabiani), D. Bartalini, Cevese, Fiorentini, Nencini (80' Tamagnini), T. Bartalini (70' Franci), Mugnai (55' C. Bartalini), Schepis (60' Di Rubbo), Periccioli, Pecchi (68' Fusci). A disp.: De Luca, Trapassi, Maffei. All.: Luciano Pieri.
ARBITRO: Giolli di Empoli
RETI: 4' T. Bartalini, 36' Pinheiro, 43' Periccioli, 45' Agnorelli, 72' Cercel aut.
NOTE: espulso Lottini (54').



Un successo inaspettato: il San Miniato espugna San Michele battendo la Cattolica Virtus con un rocambolesco 2-3 che le impedisce d'accorciare sul Tau bloccato sul pari dallo Scandicci. A costruire la prima azione era però stato Selvi che da sinistra crossa rasoterra in mezzo per Lottini: il suo destro si spezza sulla miracolosa risposta di Sampieri, che devia in angolo. Alla prima occasione avversaria però la Cattolica Virtus si trova in svantaggio: Pecchi recupera il pallone sulla destra, arriva al limite e calcia debolmente; il suo tiro diventa un assist per Tommaso Bartalini che, spalle alla porta, si gira e col mancino apre le marcature (4'). Il San Miniato continua ad attaccare: dopo un uno-due con Tommaso Bartalini, all'8' Nencini serve al centro Schepis che al volo non trova lo specchio della porta. La Cattolica Virtus prova a rifarsi avanti, prima con la conclusione di Selvi facilmente bloccata da Sampieri, poi con il tiro di Papi che da fuori manca lo specchio. Il ritmo della partita si alza: il San Miniato sviluppa il proprio gioco sulla destra affidandosi all'ispirato Tommaso Bartalini, mentre la Cattolica Virtus prova a ripartire sfruttando le incursioni centrali dei propri attaccanti. È proprio grazie a una di queste incursioni che al 36' arriva il pareggio: Sciulli avanza centralmente e imbuca per Papi, Sampieri esce e in scivolata riesce a respingere il pallone; lo cattura Pinheiro che con un pallonetto morbidissimo scavalca tutti e fa 1-1. Ma il San Miniato reagisce subito: Tommaso Bartalini troverebbe subito il raddoppio, ma tra le proteste del pubblico ospite Giolli annulla per una spinta presunta dell'attaccante. Il primo tempo si chiude dunque sul risultato di 1-1. Nella seconda metà di gara le due squadre ripartono fortissimo, e l 43'il San Miniato trova l'1-2: Pecchi spizza il lancio di Diego Bartalini dalla trequarti e serve il solito Tommaso Bartalini che s'infila in mezzo a Vaggi e Cercel e ne viene travolto. Gioppi gli concede il rigore che Periccioli trasforma incrociando il destro e spiazzando Giuliano. Ma la Cattolica non ci sta e appena due minuti tardi riacciuffa il pareggio: Lottini recupera il pallone a centrocampo e con uno splendido lancio serve in area il neoentrato Agnorelli che con una conclusione al volo segna il 2-2. Al 50' la Cattolica Virtus rischia di completare la rimonta, ma un triplo salvataggio miracoloso di Sampieri e Fiorentini sulle conclusioni di Lottini, Pinheiro e Papi tiene a galla il San Miniato. Poi un'altra svolta: al 54' la Cattolica Virtus rimane in dieci per la doppia ammonizione di Lottini, punito per un intervento scomposto ai danni di Diego Bartalini. Il San Miniato approfitta della superiorità numerica e prende in mano il gioco, rendendosi pericoloso in più di un'occasione: la conclusione di Pecchi, servito dal neoentrato Di Rubbo, trova l'ottima opposizione di Giuliano; poi lo stesso Di Rubbo da buona posizione conclude di poco fuori. Il San Miniato comunque continua a spingere e al 72' trova il gol che decide la partita: Periccioli batte veloce una punizione e serve sulla sinistra Di Rubbo, che arriva sul fondo e crossa nel mezzo; sul pallone arriva Cercel, che nel tentativo di respingere il cross devia male e beffa Giuliano. Di nuovo costretta a inseguire, la Cattolica si spinge in avanti alla ricerca del nuovo pareggio; ma ormai è troppo tardi, la partita si conclude dunque col risultato di 2-3. È un grande successo in trasferta per il San Miniato, che trova la seconda vittoria consecutiva e sale al quarto posto a pari merito con Venturina e Scandicci. Dopo quelle negli scontri diretti con Venturina e Tau è invece la terza sconfitta di fila per la Cattolica Virtus, che s'allontana sempre più dalla vetta. Calciatoripiù: Bindi onnipresente in mezzo al campo, Agnorelli (Cattolica Virtus) entra e dà una scossa fondamentale alla squadra; Periccioli segna e gestisce con qualità, Di Rubbo lascia subito la sua impronta sul match, ma il migliore è Tommaso Bartalini (San Miniato).

Un successo inaspettato: il San Miniato espugna San Michele battendo la Cattolica Virtus con un rocambolesco 2-3 che le impedisce d'accorciare sul Tau bloccato sul pari dallo Scandicci. A costruire la prima azione era però stato Selvi che da sinistra crossa rasoterra in mezzo per Lottini: il suo destro si spezza sulla miracolosa risposta di Sampieri, che devia in angolo. Alla prima occasione avversaria però la Cattolica Virtus si trova in svantaggio: Pecchi recupera il pallone sulla destra, arriva al limite e calcia debolmente; il suo tiro diventa un assist per Tommaso Bartalini che, spalle alla porta, si gira e col mancino apre le marcature (4'). Il San Miniato continua ad attaccare: dopo un uno-due con Tommaso Bartalini, all'8' Nencini serve al centro Schepis che al volo non trova lo specchio della porta. La Cattolica Virtus prova a rifarsi avanti, prima con la conclusione di Selvi facilmente bloccata da Sampieri, poi con il tiro di Papi che da fuori manca lo specchio. Il ritmo della partita si alza: il San Miniato sviluppa il proprio gioco sulla destra affidandosi all'ispirato Tommaso Bartalini, mentre la Cattolica Virtus prova a ripartire sfruttando le incursioni centrali dei propri attaccanti. È proprio grazie a una di queste incursioni che al 36' arriva il pareggio: Sciulli avanza centralmente e imbuca per Papi, Sampieri esce e in scivolata riesce a respingere il pallone; lo cattura Pinheiro che con un pallonetto morbidissimo scavalca tutti e fa 1-1. Ma il San Miniato reagisce subito: Tommaso Bartalini troverebbe subito il raddoppio, ma tra le proteste del pubblico ospite Giolli annulla per una spinta presunta dell'attaccante. Il primo tempo si chiude dunque sul risultato di 1-1. Nella seconda metà di gara le due squadre ripartono fortissimo, e l 43'il San Miniato trova l'1-2: Pecchi spizza il lancio di Diego Bartalini dalla trequarti e serve il solito Tommaso Bartalini che s'infila in mezzo a Vaggi e Cercel e ne viene travolto. Gioppi gli concede il rigore che Periccioli trasforma incrociando il destro e spiazzando Giuliano. Ma la Cattolica non ci sta e appena due minuti tardi riacciuffa il pareggio: Lottini recupera il pallone a centrocampo e con uno splendido lancio serve in area il neoentrato Agnorelli che con una conclusione al volo segna il 2-2. Al 50' la Cattolica Virtus rischia di completare la rimonta, ma un triplo salvataggio miracoloso di Sampieri e Fiorentini sulle conclusioni di Lottini, Pinheiro e Papi tiene a galla il San Miniato. Poi un'altra svolta: al 54' la Cattolica Virtus rimane in dieci per la doppia ammonizione di Lottini, punito per un intervento scomposto ai danni di Diego Bartalini. Il San Miniato approfitta della superiorità numerica e prende in mano il gioco, rendendosi pericoloso in più di un'occasione: la conclusione di Pecchi, servito dal neoentrato Di Rubbo, trova l'ottima opposizione di Giuliano; poi lo stesso Di Rubbo da buona posizione conclude di poco fuori. Il San Miniato comunque continua a spingere e al 72' trova il gol che decide la partita: Periccioli batte veloce una punizione e serve sulla sinistra Di Rubbo, che arriva sul fondo e crossa nel mezzo; sul pallone arriva Cercel, che nel tentativo di respingere il cross devia male e beffa Giuliano. Di nuovo costretta a inseguire, la Cattolica si spinge in avanti alla ricerca del nuovo pareggio; ma ormai è troppo tardi, la partita si conclude dunque col risultato di 2-3. È un grande successo in trasferta per il San Miniato, che trova la seconda vittoria consecutiva e sale al quarto posto a pari merito con Venturina e Scandicci. Dopo quelle negli scontri diretti con Venturina e Tau è invece la terza sconfitta di fila per la Cattolica Virtus, che s'allontana sempre più dalla vetta. Calciatoripiù: Bindi onnipresente in mezzo al campo, Agnorelli (Cattolica Virtus) entra e dà una scossa fondamentale alla squadra; Periccioli segna e gestisce con qualità, Di Rubbo lascia subito la sua impronta sul match, ma il migliore è Tommaso Bartalini (San Miniato).

Lastrigiana-Fortis Juventus 2-1

LASTRIGIANA: Fontani, Casamonti, Caparrini, Squitieri, Vella, Gracci, Maxharri, Rossi, Di Masi, Venturini, Torniai. A disp.: Buti, Panichi, Del Giudice, Kurti, Fogli, Polli, Dainelli, Manescalchi . All.: Rosamilia Niccolo
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Biancalani, Ferranti, Paladini, Landi, Naldi, Focardi, Spano, Giusti. A disp.: Cipriani, Guidoni, Acconci, Gencarelli, Boretti, Boutahar, . All.: Maretti
RETI: Vella, Autorete, Acconci


LASTRIGIANA: Fontani, Casamonti, J. Rossi, Caparrini, Venturini, Maxharri, Squitieri, Vella, Dimasi, Gracci, Torniai. A disp.: Buti, Preka, Del Giudice, Manescalchi, Panichi, Polli, Kurti, Dainelli, Fogli. All.: Niccolò Rosamilia.
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Biancalani, Ferranti, A. Paladini, Landi, Naldi, Focardi, Spanò, L. Giusti. A disp.: Cipriani, Guidoni, Acconci, Gencarelli, Boretti, Boutahar. All.: Claudio Maretti.
ARBITRO: Margherita Calvani di Prato
RETI: 5' Vella, 65' autorete pro Lastrigiana, 82' Acconci.
NOTE: espulso Gencarelli (70').

LASTRIGIANA: Fontani, Casamonti, J. Rossi, Caparrini, Venturini, Maxharri, Squitieri, Vella, Dimasi, Gracci, Torniai. A disp.: Buti, Preka, Del Giudice, Manescalchi, Panichi, Polli, Kurti, Dainelli, Fogli. All.: Niccolò Rosamilia.
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Biancalani, Ferranti, A. Paladini, Landi, Naldi, Focardi, Spanò, L. Giusti. A disp.: Cipriani, Guidoni, Acconci, Gencarelli, Boretti, Boutahar. All.: Claudio Maretti.
ARBITRO: Margherita Calvani di Prato
RETI: 5' Vella, 65' autorete pro Lastrigiana, 82' Acconci.
NOTE: espulso Gencarelli (70').



Forse non è così intensa come l'amore, e dunque ci sta che prima o poi se ne scordi; ma perlomeno per la sosta la Lastrigiana potrà festeggiare la prima vittoria stagionale, grazie alla quale abbandona l'ultima posizione in classifica e supera la Fortis Juventus sconfitta 2-1. Pensare di mantenere la categoria continua a essere complicato: l'inattesa vittoria del Poggio a Caiano a Venturina mantiene a dieci i punti di distanza dalla quintultima posizione; ma Rosamilia auspica che l'ultima del 2023 porti con sé la svolta e lasci spazio a un girone di ritorno in cui moltiplicare la media punti per un fattore alto. Solo così la Lastrigiana tornerà in corsa per una salvezza che al momento sembra lontanissima; lo è allo stesso modo (anzi, un punto in più) per la Fortis Juventus che non riesce a dar continuità alla vittoria col Capezzano e, come dice lucidamente Claudio Maretti a fine partita, «butta via un'occasione per restare attaccata a una speranza» dissolta già al 5', quando Vella devia in porta il servizio di Squitieri sceso profondo sulla destra. Al quarto d'ora la Lastrigiana potrebbe ipotecare il successo ma, più volte decisivo sottoporta nella lunga rincorsa della stagione passata, Gracci (appena due le reti segnate fin qui) fallisce l'occasione per il raddoppio. Ma la Lastrigiana non se ne rammarica più di tanto: fino all'intervallo la Fortis Juventus si limita ad alzarsi con qualche lancio lungo che però non genera occasioni da rete. Ben più concreti sono i pericoli costruiti nella prima parte della ripresa: senza un portiere reattivo come Fontani, classe 2009 chiamato a sostituire Niccolò Izzo che sconta la prima delle cinque giornate di squalifica (fu espulso nella gara con l'Affrico), almeno una tra le occasioni di Francesco Landi e Spanò si sarebbe convertita nel pareggio. Invece la Lastrigiana si salva e a un quarto d'ora dalla fine si porta sul 2-0: sul traversone del solito Squitieri è decisiva la deviazione d'un difensore che spinge il pallone nella porta sbagliata. Solo nel recupero, seppur ridotta in dieci (espulso Gencarelli per una reazione), la Fortis Juventus riesce ad accorciare: un rimpallo su un filtrante serve sottoporta Acconci che, partito in posizione sospetta, calcia in porta il pallone del 2-1. Ma nonostante l'apprensione la Lastrigiana non rischia niente: l'auspicio di Rosamilia e dello staff è che il primo successo stagionale anticipi un 2024 profondamente diverso.

Forse non è così intensa come l'amore, e dunque ci sta che prima o poi se ne scordi; ma perlomeno per la sosta la Lastrigiana potrà festeggiare la prima vittoria stagionale, grazie alla quale abbandona l'ultima posizione in classifica e supera la Fortis Juventus sconfitta 2-1. Pensare di mantenere la categoria continua a essere complicato: l'inattesa vittoria del Poggio a Caiano a Venturina mantiene a dieci i punti di distanza dalla quintultima posizione; ma Rosamilia auspica che l'ultima del 2023 porti con sé la svolta e lasci spazio a un girone di ritorno in cui moltiplicare la media punti per un fattore alto. Solo così la Lastrigiana tornerà in corsa per una salvezza che al momento sembra lontanissima; lo è allo stesso modo (anzi, un punto in più) per la Fortis Juventus che non riesce a dar continuità alla vittoria col Capezzano e, come dice lucidamente Claudio Maretti a fine partita, «butta via un'occasione per restare attaccata a una speranza» dissolta già al 5', quando Vella devia in porta il servizio di Squitieri sceso profondo sulla destra. Al quarto d'ora la Lastrigiana potrebbe ipotecare il successo ma, più volte decisivo sottoporta nella lunga rincorsa della stagione passata, Gracci (appena due le reti segnate fin qui) fallisce l'occasione per il raddoppio. Ma la Lastrigiana non se ne rammarica più di tanto: fino all'intervallo la Fortis Juventus si limita ad alzarsi con qualche lancio lungo che però non genera occasioni da rete. Ben più concreti sono i pericoli costruiti nella prima parte della ripresa: senza un portiere reattivo come Fontani, classe 2009 chiamato a sostituire Niccolò Izzo che sconta la prima delle cinque giornate di squalifica (fu espulso nella gara con l'Affrico), almeno una tra le occasioni di Francesco Landi e Spanò si sarebbe convertita nel pareggio. Invece la Lastrigiana si salva e a un quarto d'ora dalla fine si porta sul 2-0: sul traversone del solito Squitieri è decisiva la deviazione d'un difensore che spinge il pallone nella porta sbagliata. Solo nel recupero, seppur ridotta in dieci (espulso Gencarelli per una reazione), la Fortis Juventus riesce ad accorciare: un rimpallo su un filtrante serve sottoporta Acconci che, partito in posizione sospetta, calcia in porta il pallone del 2-1. Ma nonostante l'apprensione la Lastrigiana non rischia niente: l'auspicio di Rosamilia e dello staff è che il primo successo stagionale anticipi un 2024 profondamente diverso.

Sestese-Capezzano Pianore 1-0

SESTESE: Tabani, Osmenaj, Giannone, Prota, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio, Lazzeretti, Burroni, Bonezzi, Lika. A disp.: Pratolini, Napolitano, Vezzani, Mazzola, Margheri, Barlumi, Scarlini, Biscardi, Caracci. All.: Pacciani Massimo
CAPEZZANO PIANORE: Innocenti, Masala, Graziuso, Cialoni, Savino, Dettori, Ndiaye, Farina, Lucchesi, Checchi, Trombella. A disp.: Pelliccia, Di Luca, Ouadjaout, Ricci, Satini, . All.: Motroni Giacomo
RETI: Lika


SESTESE: Tabani, Osmenaj, Giannone, Prota, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio (51' Mazzola), Lazzeretti (76' Barlumi), Burroni (76' Napolitano), Bonezzi (63' Vezzani), Lika (67' Margheri). A disp.: Pratolini, Scarlini, Biscardi, Caracci. All.: Massimo Pacciani.
CAPEZZANO P.: Innocenti, Masala, Graziuso, Cialoni, Savino (73' Satini), Dettori (67' Ricci), Ndiaye (50' Di Luca), Farina, Lucchesi, Checchi, Trombella (73' Ouadjaout). A disp.: Pelliccia. All.: Giacomo Motroni.
ARBITRO: Venuti di Valdarno.
RETE: 19' Lika.

SESTESE: Tabani, Osmenaj, Giannone, Prota, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio (51' Mazzola), Lazzeretti (76' Barlumi), Burroni (76' Napolitano), Bonezzi (63' Vezzani), Lika (67' Margheri). A disp.: Pratolini, Scarlini, Biscardi, Caracci. All.: Massimo Pacciani.
CAPEZZANO P.: Innocenti, Masala, Graziuso, Cialoni, Savino (73' Satini), Dettori (67' Ricci), Ndiaye (50' Di Luca), Farina, Lucchesi, Checchi, Trombella (73' Ouadjaout). A disp.: Pelliccia. All.: Giacomo Motroni.
ARBITRO: Venuti di Valdarno.
RETE: 19' Lika.



Vittoria di misura della Sestese conto il Capezzano Pianore, fanalino di coda di una classifica che, all'opposto, vede i rossoblù di Sesto risalire in una posizione meno critica. Ma non è tutto oro quello che luccica perché la prestazione della Sestese non è risultata esaltante sotto il profilo tecnico: nessun reparto è apparso immune da errori, al punto che un risultato diverso non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Dopo una partenza migliore dei padroni di casa, culminata nel gol di Lika, la gara si fa equilibrata per diventare, nel secondo tempo, quasi un monologo degli ospiti ripetutamente vicini alla segnatura. Signori si nasce , diceva il grande Totò e mister Motroni dimostra di esserlo, con il suo fare pacato e preoccupato soltanto di rincuorare i suoi per l'ennesima sconfitta dopo una gara giocata più che alla pari con gli avversari. Ma riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall'inizio. Prima del calcio d'inizio, come disposto dalla Figc, viene osservato un minuto di silenzio in memoria di Antonio Juliano (bandiera del Napoli scomparso nei giorni scorsi). La Sestese, in maglia bianca, si schiera con un 4-3-1-2; gli ospiti, in maglia azzurra, oppongono un 4-3-2-1 ( l'albero di Natale !). La squadra di casa parte con piglio aggressivo e, al 4', un destro da fuori area di Lazzeretti finisce contro l'incrocio dei pali, alla sinistra di Innocenti, senza che il pallone nel rimbalzo superi la linea di porta. La Sestese continua a tenere in mano le redini del gioco e, senza che accada niente di rilevante, arriva al gol al 19'. Sugli sviluppi di un corner da destra battuto da Lazzeretti, arriva la conclusione vincente ravvicinata di Lika, con qualche timido accenno di protesta da parte dei giocatori ospiti. Subito dopo la partita tende progressivamente a farsi più equilibrata e si vedono anche gli ospiti con una pericolosa conclusione di Masala, ben parata da Tabani. Il primo tempo si chiude senza recupero: d'altronde non ci sono state interruzione di qualche rilievo. Si ricomincia con schieramenti invariati e con gli ospiti che partono decisi: errore difensivo e pronta conclusione di Checchi, con grande deviazione di Tabani in calcio d'angolo. Al46' su calcio di punizione del capitano Graziuso (batte sempre lui), il portiere respinge corto e Checchi non trova la porta. Prime sostituzioni da una parte e dall'altra e primo cartellino giallo della gara a carico di Savino. Dopo una manciata di minuti (66'), lo stesso Savino chiama Tabani ad una difficile deviazione in tuffo, alla sua destra. A conferma di un predominio costante degli ospiti Cialoni, completamente libero sul secondo palo, si mangia un gol da due metri di distanza, dopo un corner da destra. La Sestese costruisce la migliore manovra di tutto il secondo tempo al 72', con due nuovi entrati: Vezzani in contropiede allarga per Mazzola che conclude in diagonale da destra senza imprimere forza al pallone, che è preda di Innocenti sul primo palo. Al 74' un malinteso difensivo dei padroni di casa schiude la strada a Trombella che, da pochi metri, non trova incredibilmente il bersaglio. Si va avanti con le squadre che esauriscono tutti i cambi possibili (il Capezzano ha in panchina solo quattro giocatori di movimento), ma a parte qualche calcio di punizione senza esito, non si registrano episodi degni di nota. In una partita dai contenuti modesti emerge, come un fiore nel deserto, l'ottima direzione di gara del signor Venuti della sezione Valdarno, che denota personalità e anche molto equilibrio nelle decisioni assunte. Calciatoripiù : non è facile individuare prestazioni di particolare rilievo nella Sestese, tuttavia vogliamo segnalare i due esterni difensivi Osmenaj e Giannone , artefici di diversi interventi decisivi e, soprattutto il secondo, capaci di apportare una spinta offensiva sulle fasce. Da aggiungere anche il portiere Tabani che, tra i pali, è stato autore di un paio di interventi di rilievo. Nel Capezzano che, nonostante l'ultimo posto in classifica, lascia un'impressione positiva per l'impegno e lo spirito di gruppo, da segnalare il capitano Graziuso , il centrale Cialoni e, in avanti,Checchi cresciuto molto nel secondo tempo.

Vittoria di misura della Sestese conto il Capezzano Pianore, fanalino di coda di una classifica che, all'opposto, vede i rossoblù di Sesto risalire in una posizione meno critica. Ma non è tutto oro quello che luccica perché la prestazione della Sestese non è risultata esaltante sotto il profilo tecnico: nessun reparto è apparso immune da errori, al punto che un risultato diverso non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Dopo una partenza migliore dei padroni di casa, culminata nel gol di Lika, la gara si fa equilibrata per diventare, nel secondo tempo, quasi un monologo degli ospiti ripetutamente vicini alla segnatura. Signori si nasce , diceva il grande Totò e mister Motroni dimostra di esserlo, con il suo fare pacato e preoccupato soltanto di rincuorare i suoi per l'ennesima sconfitta dopo una gara giocata più che alla pari con gli avversari. Ma riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall'inizio. Prima del calcio d'inizio, come disposto dalla Figc, viene osservato un minuto di silenzio in memoria di Antonio Juliano (bandiera del Napoli scomparso nei giorni scorsi). La Sestese, in maglia bianca, si schiera con un 4-3-1-2; gli ospiti, in maglia azzurra, oppongono un 4-3-2-1 ( l'albero di Natale !). La squadra di casa parte con piglio aggressivo e, al 4', un destro da fuori area di Lazzeretti finisce contro l'incrocio dei pali, alla sinistra di Innocenti, senza che il pallone nel rimbalzo superi la linea di porta. La Sestese continua a tenere in mano le redini del gioco e, senza che accada niente di rilevante, arriva al gol al 19'. Sugli sviluppi di un corner da destra battuto da Lazzeretti, arriva la conclusione vincente ravvicinata di Lika, con qualche timido accenno di protesta da parte dei giocatori ospiti. Subito dopo la partita tende progressivamente a farsi più equilibrata e si vedono anche gli ospiti con una pericolosa conclusione di Masala, ben parata da Tabani. Il primo tempo si chiude senza recupero: d'altronde non ci sono state interruzione di qualche rilievo. Si ricomincia con schieramenti invariati e con gli ospiti che partono decisi: errore difensivo e pronta conclusione di Checchi, con grande deviazione di Tabani in calcio d'angolo. Al46' su calcio di punizione del capitano Graziuso (batte sempre lui), il portiere respinge corto e Checchi non trova la porta. Prime sostituzioni da una parte e dall'altra e primo cartellino giallo della gara a carico di Savino. Dopo una manciata di minuti (66'), lo stesso Savino chiama Tabani ad una difficile deviazione in tuffo, alla sua destra. A conferma di un predominio costante degli ospiti Cialoni, completamente libero sul secondo palo, si mangia un gol da due metri di distanza, dopo un corner da destra. La Sestese costruisce la migliore manovra di tutto il secondo tempo al 72', con due nuovi entrati: Vezzani in contropiede allarga per Mazzola che conclude in diagonale da destra senza imprimere forza al pallone, che è preda di Innocenti sul primo palo. Al 74' un malinteso difensivo dei padroni di casa schiude la strada a Trombella che, da pochi metri, non trova incredibilmente il bersaglio. Si va avanti con le squadre che esauriscono tutti i cambi possibili (il Capezzano ha in panchina solo quattro giocatori di movimento), ma a parte qualche calcio di punizione senza esito, non si registrano episodi degni di nota. In una partita dai contenuti modesti emerge, come un fiore nel deserto, l'ottima direzione di gara del signor Venuti della sezione Valdarno, che denota personalità e anche molto equilibrio nelle decisioni assunte. Calciatoripiù : non è facile individuare prestazioni di particolare rilievo nella Sestese, tuttavia vogliamo segnalare i due esterni difensivi Osmenaj e Giannone , artefici di diversi interventi decisivi e, soprattutto il secondo, capaci di apportare una spinta offensiva sulle fasce. Da aggiungere anche il portiere Tabani che, tra i pali, è stato autore di un paio di interventi di rilievo. Nel Capezzano che, nonostante l'ultimo posto in classifica, lascia un'impressione positiva per l'impegno e lo spirito di gruppo, da segnalare il capitano Graziuso , il centrale Cialoni e, in avanti,Checchi cresciuto molto nel secondo tempo.

Armando Picchi-Affrico 0-3

ARMANDO PICCHI: Paoli, Tognetti An., Buonomo, Lucido, Sola, Nesti, Bonelli, Raglianti, Monaco, Bulleri, Persico. A disp.: Martino, Kasa, Tognetti Al., , . All.: Signorini Luca
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Rotolo, Nutini, iania, Figus, Nunziati, Silvestri, Grazzini, Vaggioli, Piccioli. A disp.: Gentile, Cerasi Abbatecola, Amantea, La Greca, Pratesi, Balducci, . All.: Bambi Lorenzo
RETI: Nunziati, Nutini, Pratesi


ARMANDO PICCHI: L. Paoli, Andrea Tognetti, Buonomo, Lucido, Sola, Nesti, Bonelli, Raglianti, Monaco, Bulleri, Persico. A disp.: Martino, Kasa, Luppichini, Alberto Tognetti. All.: Luca Signorini.
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Rotolo, Nutini, Iania, Figus, Nunziati, Silvestri, Grazzini, Vaggioli, Piccioli. A disp.: C. Gentile, Cerasi, Amantea, La Greca, Pratesi, Balducci. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Ghelardoni di Pisa
RETI: 4' Nunziati, 35' Nutini, 75' Pratesi.

ARMANDO PICCHI: L. Paoli, Andrea Tognetti, Buonomo, Lucido, Sola, Nesti, Bonelli, Raglianti, Monaco, Bulleri, Persico. A disp.: Martino, Kasa, Luppichini, Alberto Tognetti. All.: Luca Signorini.
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Rotolo, Nutini, Iania, Figus, Nunziati, Silvestri, Grazzini, Vaggioli, Piccioli. A disp.: C. Gentile, Cerasi, Amantea, La Greca, Pratesi, Balducci. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Ghelardoni di Pisa
RETI: 4' Nunziati, 35' Nutini, 75' Pratesi.



È la regola chiave dei pessimisti (ma spesso un pessimista è semplicemente un realista consapevole): quando non ci s'aspetta niente è impossibile rimanere delusi. All'opposto erano migliaia le insidie che l'Affrico era chiamato a fronteggiare: una striscia di vittorie impressionante e le condizioni dell'Armando Picchi (appena quattro i cambi a disposizione di Signorini) lo rendevano strafavorito; con l'aggiunta delle possibili difficoltà del Tau contro lo Scandicci (pronostico rispettato) l'occasione per accorciare sulla vetta, riaprire il campionato e dunque rimanerci male se qualcosa fosse andato storto era gigantesca. Gigantesca è in realtà la prova di maturità d'una squadra che rispetto all'anno scorso ha imparato quanto, almeno nello sport, non provare pietà sia un requisito per diventare grandi: vantaggio in avvio, raddoppio nel primo tempo, tris nel finale rischiando pochissimo e due punti mangiati alla capolista che nel 2024 dovrà confrontarsi con il fantasma della stagione passata. Anche se al momento il divario col Tau sembra lo stesso cristallizzato dallo scontro diretto d'inizio autunno, l'Affrico infatti si conferma l'unica squadra in grado d'aumentare il tasso d'imprevedibilità d'un torneo altrimenti assegnato già a Natale; ad accrescere il divertimento di chi lo segue e i timori di chi pensava a una sosta in fuga è Nunziati che, ricevuto il pallone da Silvestri sceso a sinistra, si libera in area e con l'interno centra l'angolo più lontano. Trovato subito il vantaggio, l'Affrico abbassa i ritmi: più che una scelta, è un obbligo dettato dalla difficoltà nel prendere le misure al terreno di gioco. Non è un problema però contenere l'Armando Picchi che crea poco e a cinque minuti dalla pausa subisce anche il raddoppio: segna Nutini (prima rete stagionale) che si catapulta incontro a un pallone uscito fuori area a balzelloni e calciando di collo lo inchioda al sette. Lo 0-2 guada l'intervallo e resta immutato per quasi tutta la ripresa, perché l'Affrico rallenta un po' e per dimezzare lo scarto il Picchi costruisce una sola occasione: il pallone buono capita a Bulleri che però calcia debole e favorisce Cosi. Senza bisogno di forzare granché, l'Affrico ha gioco facile nel controllare l'andamento dell'ultima parte di gara e nel finale allungare: segna Pratesi che, lanciato in campo aperto dal lancio spettacolare di Nutini, chiude la fuga con un mancino secco sul primo palo. Lo 0-3 accorcia la distanza tra la prima e la seconda: Bambi continua a predicare prudenza; l'attenzione di chi nel campionato non ha interessi diretti, e dunque più che fare il tifo vuole appassionarsi alla corsa al titolo, s'è finalmente destata. Calciatoripiù : anche se non segna, è ottima la prova di Grazzini schierato centravanti titolare; ancora meglio vanno Nunziati , che sblocca la partita in apertura, e Nutini che, schermato ogni tentativo offensivo dell'Armando Picchi, si scopre protagonista in fase d'attacco con la splendida rete del raddoppio e l'assist per lo 0-3.

È la regola chiave dei pessimisti (ma spesso un pessimista è semplicemente un realista consapevole): quando non ci s'aspetta niente è impossibile rimanere delusi. All'opposto erano migliaia le insidie che l'Affrico era chiamato a fronteggiare: una striscia di vittorie impressionante e le condizioni dell'Armando Picchi (appena quattro i cambi a disposizione di Signorini) lo rendevano strafavorito; con l'aggiunta delle possibili difficoltà del Tau contro lo Scandicci (pronostico rispettato) l'occasione per accorciare sulla vetta, riaprire il campionato e dunque rimanerci male se qualcosa fosse andato storto era gigantesca. Gigantesca è in realtà la prova di maturità d'una squadra che rispetto all'anno scorso ha imparato quanto, almeno nello sport, non provare pietà sia un requisito per diventare grandi: vantaggio in avvio, raddoppio nel primo tempo, tris nel finale rischiando pochissimo e due punti mangiati alla capolista che nel 2024 dovrà confrontarsi con il fantasma della stagione passata. Anche se al momento il divario col Tau sembra lo stesso cristallizzato dallo scontro diretto d'inizio autunno, l'Affrico infatti si conferma l'unica squadra in grado d'aumentare il tasso d'imprevedibilità d'un torneo altrimenti assegnato già a Natale; ad accrescere il divertimento di chi lo segue e i timori di chi pensava a una sosta in fuga è Nunziati che, ricevuto il pallone da Silvestri sceso a sinistra, si libera in area e con l'interno centra l'angolo più lontano. Trovato subito il vantaggio, l'Affrico abbassa i ritmi: più che una scelta, è un obbligo dettato dalla difficoltà nel prendere le misure al terreno di gioco. Non è un problema però contenere l'Armando Picchi che crea poco e a cinque minuti dalla pausa subisce anche il raddoppio: segna Nutini (prima rete stagionale) che si catapulta incontro a un pallone uscito fuori area a balzelloni e calciando di collo lo inchioda al sette. Lo 0-2 guada l'intervallo e resta immutato per quasi tutta la ripresa, perché l'Affrico rallenta un po' e per dimezzare lo scarto il Picchi costruisce una sola occasione: il pallone buono capita a Bulleri che però calcia debole e favorisce Cosi. Senza bisogno di forzare granché, l'Affrico ha gioco facile nel controllare l'andamento dell'ultima parte di gara e nel finale allungare: segna Pratesi che, lanciato in campo aperto dal lancio spettacolare di Nutini, chiude la fuga con un mancino secco sul primo palo. Lo 0-3 accorcia la distanza tra la prima e la seconda: Bambi continua a predicare prudenza; l'attenzione di chi nel campionato non ha interessi diretti, e dunque più che fare il tifo vuole appassionarsi alla corsa al titolo, s'è finalmente destata. Calciatoripiù : anche se non segna, è ottima la prova di Grazzini schierato centravanti titolare; ancora meglio vanno Nunziati , che sblocca la partita in apertura, e Nutini che, schermato ogni tentativo offensivo dell'Armando Picchi, si scopre protagonista in fase d'attacco con la splendida rete del raddoppio e l'assist per lo 0-3.

Tau Calcio-Scandicci 1-1

TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, Landi, Colzi, Materassi, Landucci, Trombino, Nesti, Vannacci. A disp.: Ricci, Sarti, Di Ciolo, Rocchiccioli, Moretti, Borracchini, Casini, . All.: Guerri Luca
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Mascalchi, Ducci, Andrei, Municchi, Di Cara, Sarti, Vezzosi, Pepe, Unicori. A disp.: Izzo, Bendoni D., Botticelli, Bucciardini, Buzzanga, Carone, Dell Agli, Montini, Uruci. All.: Bernocchi Lorenzo
RETI: Trombino, Pepe


TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, F. Landi II, Colzi, Materassi, Landucci, Trombino, Nesti, Vannacci. A disp.: J. Ricci, Sarti, Di Ciolo, Rocchiccioli, Moretti, Borracchini, Casini. All.: Luca Guerri (in panchina Roberto Romoli).
SCANDICCI: Hancu, Vezzosi, Andreucci, Ducci, Municchi, Martinelli, Mascalchi, Sarti, Di Cara, A. Pepe, Unicori. A disp.: G. Izzo, Dell'Agli, Uruci, Carone, Bendoni, Bucciardini, Montini, Botticelli, Buzzanga. All.: Lorenzo Bernocchi (squalificato, in panchina Francesco Barucci).
ARBITRO: Guidotti di Pisa
RETI: 28' Trombino, 78' A. Pepe.

TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, F. Landi II, Colzi, Materassi, Landucci, Trombino, Nesti, Vannacci. A disp.: J. Ricci, Sarti, Di Ciolo, Rocchiccioli, Moretti, Borracchini, Casini. All.: Luca Guerri (in panchina Roberto Romoli).
SCANDICCI: Hancu, Vezzosi, Andreucci, Ducci, Municchi, Martinelli, Mascalchi, Sarti, Di Cara, A. Pepe, Unicori. A disp.: G. Izzo, Dell'Agli, Uruci, Carone, Bendoni, Bucciardini, Montini, Botticelli, Buzzanga. All.: Lorenzo Bernocchi (squalificato, in panchina Francesco Barucci).
ARBITRO: Guidotti di Pisa
RETI: 28' Trombino, 78' A. Pepe.



La suggestione circolava da inizio dicembre: è un campionato meno chiuso di quanto si pronosticasse; ora davanti ci sono due settimane per farla consolidare, e verificarla alla ripresa. All'inganno aveva contribuito un fraintendimento: più che la Cattolica Virtus partita forte ma già scivolata a meno nove o il Venturina che dopo essere uscito indenne dagli scontri diretti ha perso due partite di fila, la principale antagonista è la stessa dell'altra volta; raggiunto e poi fermato sull'1-1 da uno Scandicci straordinario, il Tau si vede infatti avvicinare dall'Affrico che sfrutta l'ottavo successo consecutivo per portarsi a meno quattro. Ad Altopascio sarà dunque un Natale di gioia intermittente: la testa della classifica è ancora ben salda, correlativo diretto d'una qualità enorme; ma il terzo pareggio stagionale nell'ultima del 2023 accorcia una classifica che alla vigilia si sperava diversa. È vero che lo Scandicci segna solo a cento secondi dalla fine del tempo regolamentare; ma nei primi dieci minuti sarebbe potuto passare avanti in almeno tre circostanze: la prima la costruisce Di Cara che, servito in profondità con una ripartenza veloce, si sposta il pallone sul destro, non il piede preferito, e calcia alto; la seconda nasce da una défaillance di Turturro che in fase d'impostazione scivola e consente a Vezzosi d'affondare verso l'area e con un lob educatissimo superare Piagentini, salvato dall'acrobazia di Francesco Landi sulla linea; la terza da una combinazione tra Alberto Pepe, protagonista d'un recupero al limite dell'area avversaria e in generale d'una gara formidabile, e Ducci che però da una decina di metri sceglie la conclusione centrale di potenza anziché piazzare il pallone accanto al palo. Così il Tau riesce a passare alla prima vera occasione: la difesa dello Scandicci sporca ma non allontana il filtrante di Landucci; lo raccoglie Trombino che di rapina batte Hancu (28'). Per cinque minuti lo Scandicci annaspa, e anche se rischia poco e sul finire del primo tempo riesce a riassestarsi s'aggrappa all'intervallo per provare a rientrare in partita; rischia però d'uscirne dopo cento secondi della ripresa, quando solo il tuffo d'Hancu nega a Moretti (grande apertura di Landucci) la rete del raddoppio. Per ristabilire le distanze tra i reparti che tanto bene erano andati fino allo svantaggio Bernocchi (o chi per lui: è squalificato) pesca dalla panchina: entra bene Buzzanga, che con una serie di strappi ripetuti prova a ricacciare il Tau lontano dall'area di rigore. Tra il 60' e il 70' però il doppio svantaggio rischia di prender forma tre volte: lo Scandicci si salva grazie a Hancu, strepitoso sul tiro di Landucci, e all'imprecisione di Casini (pallonetto alto) e di Moretti che in torsione devia di poco a lato il traversone di Nesti. È lo snodo della partita, perché da qui in poi lo Scandicci riprende ad attaccare con quasi tutti gli effettivi e costruisce due occasioni enormi: la prima, la deviazione di Botticelli che impatta a colpo sicuro sul cross di Buzzanga, s'esaurisce contro l'incrocio; la seconda la costruisce Vezzosi e la concretizza Alberto Pepe che col mancino a incrociare scaraventa in porta il rasoterra servitogli dal fondo. Ma al 2' di recupero lo Scandicci rischia di veder vanificare la mezz'impresa: fin lì impeccabile, Hancu si rende protagonista di un'uscita scellerata all'altezza della bandierina e si fa anticipare da Moretti che rapido spedisce il pallone a centro area; ma di testa Casini non trova la porta incustodita. È il sigillo sull'1-1; e, considerate la grande prova per mezz'ora e la reazione nel finale, lo Scandicci il punto se l'è meritato. Calciatorepiù : pressoché insuperabile, Francesco Landi (Tau Altopascio) fa respirare la retroguardia nei momenti di maggior pressione; a un centinaio di metri di distanza lo stesso fa Municchi , cui nel roster dei migliori s'aggiungono Buzzanga e soprattutto Alberto Pepe (Scandicci), partita stratosferica e rete pesantissima.

La suggestione circolava da inizio dicembre: è un campionato meno chiuso di quanto si pronosticasse; ora davanti ci sono due settimane per farla consolidare, e verificarla alla ripresa. All'inganno aveva contribuito un fraintendimento: più che la Cattolica Virtus partita forte ma già scivolata a meno nove o il Venturina che dopo essere uscito indenne dagli scontri diretti ha perso due partite di fila, la principale antagonista è la stessa dell'altra volta; raggiunto e poi fermato sull'1-1 da uno Scandicci straordinario, il Tau si vede infatti avvicinare dall'Affrico che sfrutta l'ottavo successo consecutivo per portarsi a meno quattro. Ad Altopascio sarà dunque un Natale di gioia intermittente: la testa della classifica è ancora ben salda, correlativo diretto d'una qualità enorme; ma il terzo pareggio stagionale nell'ultima del 2023 accorcia una classifica che alla vigilia si sperava diversa. È vero che lo Scandicci segna solo a cento secondi dalla fine del tempo regolamentare; ma nei primi dieci minuti sarebbe potuto passare avanti in almeno tre circostanze: la prima la costruisce Di Cara che, servito in profondità con una ripartenza veloce, si sposta il pallone sul destro, non il piede preferito, e calcia alto; la seconda nasce da una défaillance di Turturro che in fase d'impostazione scivola e consente a Vezzosi d'affondare verso l'area e con un lob educatissimo superare Piagentini, salvato dall'acrobazia di Francesco Landi sulla linea; la terza da una combinazione tra Alberto Pepe, protagonista d'un recupero al limite dell'area avversaria e in generale d'una gara formidabile, e Ducci che però da una decina di metri sceglie la conclusione centrale di potenza anziché piazzare il pallone accanto al palo. Così il Tau riesce a passare alla prima vera occasione: la difesa dello Scandicci sporca ma non allontana il filtrante di Landucci; lo raccoglie Trombino che di rapina batte Hancu (28'). Per cinque minuti lo Scandicci annaspa, e anche se rischia poco e sul finire del primo tempo riesce a riassestarsi s'aggrappa all'intervallo per provare a rientrare in partita; rischia però d'uscirne dopo cento secondi della ripresa, quando solo il tuffo d'Hancu nega a Moretti (grande apertura di Landucci) la rete del raddoppio. Per ristabilire le distanze tra i reparti che tanto bene erano andati fino allo svantaggio Bernocchi (o chi per lui: è squalificato) pesca dalla panchina: entra bene Buzzanga, che con una serie di strappi ripetuti prova a ricacciare il Tau lontano dall'area di rigore. Tra il 60' e il 70' però il doppio svantaggio rischia di prender forma tre volte: lo Scandicci si salva grazie a Hancu, strepitoso sul tiro di Landucci, e all'imprecisione di Casini (pallonetto alto) e di Moretti che in torsione devia di poco a lato il traversone di Nesti. È lo snodo della partita, perché da qui in poi lo Scandicci riprende ad attaccare con quasi tutti gli effettivi e costruisce due occasioni enormi: la prima, la deviazione di Botticelli che impatta a colpo sicuro sul cross di Buzzanga, s'esaurisce contro l'incrocio; la seconda la costruisce Vezzosi e la concretizza Alberto Pepe che col mancino a incrociare scaraventa in porta il rasoterra servitogli dal fondo. Ma al 2' di recupero lo Scandicci rischia di veder vanificare la mezz'impresa: fin lì impeccabile, Hancu si rende protagonista di un'uscita scellerata all'altezza della bandierina e si fa anticipare da Moretti che rapido spedisce il pallone a centro area; ma di testa Casini non trova la porta incustodita. È il sigillo sull'1-1; e, considerate la grande prova per mezz'ora e la reazione nel finale, lo Scandicci il punto se l'è meritato. Calciatorepiù : pressoché insuperabile, Francesco Landi (Tau Altopascio) fa respirare la retroguardia nei momenti di maggior pressione; a un centinaio di metri di distanza lo stesso fa Municchi , cui nel roster dei migliori s'aggiungono Buzzanga e soprattutto Alberto Pepe (Scandicci), partita stratosferica e rete pesantissima.

Venturina-Poggio A Caiano 1-2

VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Nardi, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Guidi, Bicocchi Pichi (10). A disp.: Roventini, Imperato, Zenobi, Pazzini, Lavarello, De Simone, Bardocci, D Avino, Brontolone. All.: Bardelloni Enrico
POGGIO A CAIANO: Mugnaini, Mastrolia, Parrini, Hasko, Detti, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Gramshi. A disp.: , Casini, Varrosi, Petroni, Martini, Libiu, . All.: Del Bianco Claudio
RETI: Pazzini, Spinetti, Hasko


VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Nardi, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, J. Guidi, Ontani, Bicocchi Pichi. A disp.: Roventini, Imperato, Pazzini, Lavarello, Zenobi, De Simone, Bardocci, D'Avino, Brontolone. All.: Enrico Bardelloni.
POGGIO A CAIANO: Mugnaini, Mastrolia, Parrini, Hasko, Detti, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Gramshi. A disp.: R. Casini, Varrosi, Petroni, J. Martini, Libiu. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Maretti di Grosseto
RETI: 44' Hasko, 51' Spinetti, 66' Pazzini.

VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Nardi, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, J. Guidi, Ontani, Bicocchi Pichi. A disp.: Roventini, Imperato, Pazzini, Lavarello, Zenobi, De Simone, Bardocci, D'Avino, Brontolone. All.: Enrico Bardelloni.
POGGIO A CAIANO: Mugnaini, Mastrolia, Parrini, Hasko, Detti, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Gramshi. A disp.: R. Casini, Varrosi, Petroni, J. Martini, Libiu. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Maretti di Grosseto
RETI: 44' Hasko, 51' Spinetti, 66' Pazzini.



I quattro punti nei due scontri diretti sembravano suggerire che, raggiunta la maturità, fosse pronto a scoprirsi grande; le due sconfitte consecutive ridimensionano invece gli entusiasmi del Venturina che torna a perdere in casa (0-3 all'esordio con l'Affrico) e in attesa di recuperare la gara di Fucecchio si vede agganciare dallo Scandicci e dal sorprendentissimo San Miniato, neopromosso come il Poggio a Caiano protagonista dell'impresa di giornata: l'1-2 del Mazzola gli consente infatti di portare a sette i punti di vantaggio sul Lido di Camaiore quartultimo. Ancora è presto perché pensi d'essere già salvo, da giocare restano ancora la partita col Margine e tutto il girone di ritorno; ma Del Bianco e lo staff possono essere soddisfatti per l'approccio a un campionato mai affrontato e così difficile. È proprio l'approccio invece a punire il Venturina che, pur privo di Loi e Iacometti, in avvio costruisce un'occasione enorme (superlativo Mugnaini su Juan Carlos Guidi) ma da lì in poi s'abbassa troppo e comincia a rischiare: il vantaggio ospite sarebbe arrivato già nel primo tempo se almeno uno tra Gramshi, Giannitti e Spinetti, sempre soli davanti a Tanganelli, fosse riuscito a cogliere lo specchio. Invece per lo 0-1 bisogna attendere che passi l'intervallo e che Hasko decida di calciare verso la porta avversaria, o forse semplicemente verso l'area, un pallone che stazionava poco oltre la linea mediana: Tanganelli sbaglia il tempo dell'intervento (chi ha memoria, o YouTube, si ricorderà di De Sanctis su Roncaglia in un Fiorentina-Napoli d'una decina d'anni fa) e riesce soltanto a smanacciare il pallone che s'infila in porta. È il momento decisivo della gara che vede il Venturina sciogliersi e in meno di dieci minuti subire il raddoppio: Spinetti dialoga con Varrosi e calciando di prima in corsa scarica il pallone nello spazio buono accanto al palo lontano. Il Venturina dimezza lo scarto quando ancora avrebbe tempo per evitare la sconfitta (alla fine manca un quarto d'ora quando, letto bene il filtrante di Bicocchi Pichi, Pazzini aggredisce l'area da sinistra e segna l'1-2) ma, merito anche del Poggio a Caiano che si chiude con efficacia, non riesce a costruire neppure un'occasione da rete. E per una squadra che venti giorni fa metteva paura al Tau e la settimana successiva batteva la Cattolica Virtus non è granché. Calciatorepiù : senza la parata di Mugnaini sullo 0-0 il Venturina sarebbe passato in vantaggio, e non è detto che il Poggio a Caiano avrebbe avuto la forza di rimontare.

I quattro punti nei due scontri diretti sembravano suggerire che, raggiunta la maturità, fosse pronto a scoprirsi grande; le due sconfitte consecutive ridimensionano invece gli entusiasmi del Venturina che torna a perdere in casa (0-3 all'esordio con l'Affrico) e in attesa di recuperare la gara di Fucecchio si vede agganciare dallo Scandicci e dal sorprendentissimo San Miniato, neopromosso come il Poggio a Caiano protagonista dell'impresa di giornata: l'1-2 del Mazzola gli consente infatti di portare a sette i punti di vantaggio sul Lido di Camaiore quartultimo. Ancora è presto perché pensi d'essere già salvo, da giocare restano ancora la partita col Margine e tutto il girone di ritorno; ma Del Bianco e lo staff possono essere soddisfatti per l'approccio a un campionato mai affrontato e così difficile. È proprio l'approccio invece a punire il Venturina che, pur privo di Loi e Iacometti, in avvio costruisce un'occasione enorme (superlativo Mugnaini su Juan Carlos Guidi) ma da lì in poi s'abbassa troppo e comincia a rischiare: il vantaggio ospite sarebbe arrivato già nel primo tempo se almeno uno tra Gramshi, Giannitti e Spinetti, sempre soli davanti a Tanganelli, fosse riuscito a cogliere lo specchio. Invece per lo 0-1 bisogna attendere che passi l'intervallo e che Hasko decida di calciare verso la porta avversaria, o forse semplicemente verso l'area, un pallone che stazionava poco oltre la linea mediana: Tanganelli sbaglia il tempo dell'intervento (chi ha memoria, o YouTube, si ricorderà di De Sanctis su Roncaglia in un Fiorentina-Napoli d'una decina d'anni fa) e riesce soltanto a smanacciare il pallone che s'infila in porta. È il momento decisivo della gara che vede il Venturina sciogliersi e in meno di dieci minuti subire il raddoppio: Spinetti dialoga con Varrosi e calciando di prima in corsa scarica il pallone nello spazio buono accanto al palo lontano. Il Venturina dimezza lo scarto quando ancora avrebbe tempo per evitare la sconfitta (alla fine manca un quarto d'ora quando, letto bene il filtrante di Bicocchi Pichi, Pazzini aggredisce l'area da sinistra e segna l'1-2) ma, merito anche del Poggio a Caiano che si chiude con efficacia, non riesce a costruire neppure un'occasione da rete. E per una squadra che venti giorni fa metteva paura al Tau e la settimana successiva batteva la Cattolica Virtus non è granché. Calciatorepiù : senza la parata di Mugnaini sullo 0-0 il Venturina sarebbe passato in vantaggio, e non è detto che il Poggio a Caiano avrebbe avuto la forza di rimontare.