S.BANTI BARBERINO: Gaeta, Mengoni, Mongatti, Jerevija, Tofani, Sophie, Rossi, Martinaj, Nencini, Asta, Madeo. A disp.: Vignoli, Baldini, Hasanaj, Nicotra, Dumbrava, Gjini, Mazzocchi, Buset. All.: Pugliese.
SANTA MARIA: Torino, Vestri, Shpijtati, Geniotal, Salvadori, Massaini, Ciampi, Lazzeri, Tortorelli, Fagioli, Giusti. A disp.: Cellammare, Innocenti, Abbruzzese, Andreini, Cantini, Kamberaj. All.: Bartali.
ARBITRO: Bellini di Firenze.
RETI: Sophie, Rossi.
Un vero e proprio scontro per non retrocedere va in scena a Barberino; un dentro o fuori soprattutto per il Santa Maria, obbligato a vincere per lottare fino all'ultima giornata. Invece, il Barberino agguanta il successo e sale a 33 punti, ottenendo così la salvezza; il Santa Maria cade e viene condannato matematicamente alla retrocessione nei provinciali. Sin dai primi minuti, si nota evidente la tensione nell'aria data dall'importanza della partita. Gli ospiti arrivano prima sulle seconde palle e provano più volte il tiro da fuori area, senza però impensierire Gaeta. A metà del primo tempo, il Santa Maria colpisce un legno con Tortorelli. Dopo pochi minuti, il Barberino conquista un calcio di rigore: Asta si incarica della battuta e, però, si fa parare il penalty da Torino, che respinge; il pallone viene in seguito recuperato da Nencini, che crossa nel cuore dell'area di rigore e trova il tap-in vincente sotto porta di Sophie. Ad inizio ripresa, il Santa Maria attacca per cercare il pareggio, ma è sfortunato perché un tiro dal limite dell'area di Vestri colpisce un'altra volta il palo. Dopo lo spavento, il Barberino cresce d'intensità e, al 32' del secondo tempo, raddoppia: Asta salta due avversari e crossa in area di rigore per Rossi, che con il destro incrocia e batte Torino. Dopo il 2-0, il Santa Maria esce pian piano dalla gara e il Barberino si aggiudica così la vittoria e fa un bel passo in avanti nella rincorsa alla salvezza. Calciatoripiù : Martinaj , per l'ottima partita a centrocampo, e Sophie (S.Barberino Barberino).
FORTIS JUVENTUS: Menetti, Busico, Questori, Dallai, Molinati, Merkaj, Ulivi, Guarducci, Martini, Morozzi, Abelli. A disp.:Mari, Bartolini, Mengoni, Seneci, Aiazzi, Codini, Occhibove, Ciappi, Lucarelli. All.:Filipponi.
CASELLINA: Tafi, Meli, Simeone, Barro, Conforti, Apicella, C. Senesi, Corradi, Acampora, Bellieri, Piccini. A disp.:Bettino, Galloni, G. Senesi, Rios Gomez, Baldini, Fossi. All.:Latini.
ARBITRO: Sarti di Firenze.
RETI: 18', 34', 54' Martini, 49', 53' Morozzi.
Nettissima vittoria casalinga per la Fortis Juventus, che sul terreno amico del sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo supera il Casellina, fanalino di coda della classifica e già retrocesso, con il punteggio di 5-0. Tre punti erano d'obbligo, e l'intera posta è arrivata per i mugellani, ancora pienamente coinvolti nella lotta per mantenere la categoria regionale. La formazione allenata da Juri Filipponi, alla ricerca di punti per evitare la retrocessione, parte fortissimo. Già dopo 2' Morozzi usufruisce di un'occasione che non sfrutta, calciando addosso al portiere in uscita tutto solo. Il risultato viene sbloccato al 18' da Martini, che insacca con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Al 34' i biancoverdi raddoppiano ancora con Martini, che si ripete ancora con un colpo di testa su un corner. Le due squadre vanno al riposo con il doppio vantaggio dei mugellani, che sembrano in pieno controllo del match. Nel secondo tempo la Fortis Juventus continua a condurre il gioco, ma il Casellina nei minuti iniziali ha l'occasione di accorciare le distanze: nella circostanza il portiere Menetti si oppone alla conclusione. Al 49' la squadra di mister Filipponi allunga ancora nel punteggio. Morozzi dalla sinistra converge al centro e piazza un destro vincente che si insacca sul secondo palo. Al 53' lo stesso Morozzi si ripete e completa la doppietta personale con il gol del provvisorio 4-0, al termine di un'azione simile alla precedente. Trascorre appena un minuto e la formazione borghigiana realizza anche la rete del definitivo 5-0. L'autore è il solito Martini, che completa così la tripletta personale: l'attaccante riceve una verticalizzazione e batte il portiere avversario con un rasoterra ad incrociare.
MONTELUPO: Faggioli, Tizzanini, Milanesi, Castaldi, Vegni, Vaiani, Bitossi, Morelli, Galli, Aprile, Trilli. A disp.: Gambone, Napolitano, Alfaroli, Bandini, Cantini, Fossi, Iraisi, Fiorini, Simoncini, Squarci. All.: Peselli.
FLORIA: Servi, Carrai, Bautista, Macaluso, Fibbi, Santoro, Nuti, Galletti, Materassi, Bettarelli, Ciaccia. A disp.: Vila, Romoli, Taddei, Esteves, Panteri, Laaroussi, Tassi. All.: Benevento.
ARBITRO: Varnagallo di Pontedera.
RETI: Iraisi, Carrai, Ciaccia, Panteri (rig.), Laaroussi.
Non vuole mollare di un millimetro la Floria, che sul campo del Montelupo vince e rimane a -2 dalla capolista Settignanese. Al netto del potenziale delle due squadre, lo stato di forma di quella di Peselli rende il confronto equilibrato a grandi linee, i ragazzi di Pompili hanno sfruttato le indecisioni della retroguardia di casa portando a casa l'intera e preziosa posta in palio. Il Montelupo dovrà conquistarsi la salvezza nelle ultime due giornate, difendendo a tutti i costi i 2 punti di vantaggio sullo Sporting. La partita si sblocca al termine di un primo tempo piuttosto equilibrato e con poche occasioni: Carrai, sugli sviluppi di un corner, insacca di testa e porta in vantaggio la Floria. All'inizio della ripresa gli ospiti raddoppiano con Ciaccia, che sfrutta un'indecisione di Faggioli e lo supera con un pallonetto. A metà del secondo tempo, la Floria segna lo 0-3 con Panteri su rigore. Il Montelupo reagisce solo a 10 minuti dalla fine con Iraisi, che segna il gol della bandiera; nel finale, ad ogni modo, gli ospiti ristabiliscono a +3 le distanze con il colpo di testa di Laaroussi. Calciatoripiù : Ciaccia , Carrai e Panteri (Floria).
SPORTING ARNO: Bambini, Rocchini, Lucatuorto, Ndreu, Martini, Sisti, Obino, Crescenzo, Crini, Fossi, Rotondi. A disp.: Baroni, Diop, Filandro, Lombardi, Marvataj, Mauriello, Poggiolini, Ceccherini, Gueye. All.: Giulivo.
LANCIOTTO: Romanelli, Vivoli, Bianchi, Mannocci, Clemente, Malaj, Bini, Misiano, Stefanini, Bandini, Amantea. A disp.: Gueli, Hila, Bartolini, Ferrini, Calamai. All.: Meloni.
RETI: 2 Rotondi, rig. Fossi, rig. Gueli, Rocchini.
NOTE: espulso Clemente.
Una vittoria di carattere e fondamentale dello Sporting Arno contro il Lanciotto. Tre punti d'oro, che permettono alla squadra di Giulivo di sperare ancora nella salvezza vista la sconfitta del Montelupo contro la Floria. Nel primo quarto d'ora di gioco, le squadre si studiano e i ritmi non sono decisamente alti. In queste partite, di solito, le palle inattive possono risultare decisive, ed è così che lo Sporting si porta in vantaggio: su calcio di punizione, il pallone viene messo in area di rigore, dove Rotondi colpisce in acrobazia e trova la porta. Dopo l'1-0, il Lanciotto prova a reagire, ma trova di fronte la difesa di casa che chiude bene ogni spazio. Nel finale di primo tempo, Crini se ne va sulla fascia, entra in area di rigore e viene steso: l'arbitro comanda il calcio di rigore, che viene realizzato da Fossi. Nel secondo tempo, i padroni di casa provano a gestire il vantaggio, ma il Lanciotto attacca e, su rigore, dimezza lo svantaggio con Gueli. Il gol subito riaccende lo Sporting Arno, che ricomincia a giocare. Crini viene steso da Clemente al limite dell'area; il numero 8 del Lanciotto era già ammonito e l'arbitro estrae, così, il secondo giallo, lasciando gli ospiti in 10. L'inferiorità numerica taglia le gambe al Lanciotto, che subisce il 3-1 da angolo con Rocchini. Infine, grazie ad un contropiede, Rotondi chiude la partita firmando il definitivo 4-1. Calciatoripiù : Rotondi (Sporting Arno); Gueli (Lanciotto).
AUDACE GALLUZZO: Bedognè, Voican, Gensini, Burroni, Gibbino, Ibraliu, Burrini, Sartiani, Hebeler, Miranda, Fossi. A disp.: Cesari, Verga, Martorelli, Guastalegname, Raimondo, Vignoli, Giappichini. All.: Mario De Fazio.
MALISETI SEANO: Faggi, Bellini, Di Motta, Di Mauro, Pancella, Traversari, Moretti, Verrilli, Becocci, Ghinea, Durgoni. A disp.: Beneforti, Burchi, Camuso, Gori, Guidarelli, Tartoni, Torcasio, Truscelli, Vaccaro. All.: Andrea Bartolini.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
Finisce a reti bianche la sfida tra Audace Galluzzo e Maliseti Seano, squadre ancora in piena lotta per guadagnarsi un posto in Coppa Toscana quando mancano due giornate alla fine del campionato. Davanti a una tribuna gremita, con palloncini gialli e blu e un gran tifo a sostenere i ragazzi di casa, sono in realtà gli ospiti a partire meglio impegnando dopo soli sei minuti Bedognè con un tiro dalla distanza. La squadra di De Fazio si rimette subito in sesto e pian piano guadagna metri nella metà campo avversaria, facendo registrare la sua prima vera conclusione al 28'. Ad effettuarla è Burrini, ma Faggi si distende sulla sua destra e devia in corner con un grande intervento. Senza gol si passa alla ripresa, che come il primo tempo offre tanto equilibrio e poche emozioni. Le occasioni più ghiotte paradossalmente arrivano nel finale, una per parte. Il neo entrato Vignoli, dopo una splendida azione di Martorelli, colpisce di testa da posizione ravvicinata e Faggi risponde d'istinto. Dall'altra parte, sul capovolgimento di fronte, è bravo Bedognè a distendersi su un insidioso calcio di punizione eseguito da Durgoni. Le parate dei due portieri sigillano dunque lo 0-0: il Maliseti Seano resta quarto ma con il turno di riposo ancora da scontare, il Galluzzo invece fallisce l'occasione di superare il Calenzano al quinto posto. Considerando la classifica cortissima da quelle parti, le prossime due giornate risulteranno decisive per riempire gli ultimi slot che valgono l'accesso alla Coppa Toscana. Calciatoripiù : Bedognè , Gibbino e Martorelli (Aud. Galluzzo). Faggi (Maliseti Seano).
RINASCITA DOCCIA: Pozzi, Marocchi, Paoletti, Roccavilla, Scatuzzi, Pazzagli, Kulish, Fantechi, Lucisano, Domi, Tramarin. A disp.: Perini, Arrighetti, Scaparra, Tazzi, Nencini, Bettini, Giannini. All.: Andrea Ghilli.
SETTIGNANESE: Barbieri, Scarselli, Djoni, Galli, Pratesi, Gueye, Tozzi, Pietrosanti, Cecchi, Ragusa, Bianchini. A disp.: Roschi, Ciani, Arca, Sansò, Grassi, Anselmo, Straccali, Vassallo, Genovesi. All.: Fabio Zuccaro.
ARBITRO: Laurenzano di Firenze.
RETI: Bianchini, Ragusa rig.
La capolista Settignanese vince agevolmente e mantiene i due punti di vantaggio sulla Floria, sul campo di un Rinascita Doccia costretto a presentarsi in formazione sperimentale a causa di svariati infortuni. Eppure la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa perché, dopo soli tre minuti, Fantechi si incunea nell'area ospite e viene colpito da Galli, che aveva alzato eccessivamente il piede nel tentativo di frenarne l'azione. Rigore ineccepibile di cui si incarica Scatuzzi, che però non centra la porta di Barbieri lasciando invariato il punteggio. La dura legge del calcio presenta il conto ai sestesi neanche cinque minuti più tardi: su una palla messa in area senza troppa convinzione dall'out destro la difesa di mister Ghilli temporeggia, permettendo a Bianchini di superare Pozzi con un pallonetto. Altro squillo della capolista al 9' con Cecchi che, servito direttamente da fallo laterale, calcia rapidamente verso la porta ma colpisce la parte esterna della rete. Ancora Cecchi protagonista al 14' con una caparbia percussione che si protrae fin dentro l'area dei padroni di casa, dove Roccavilla commette fallo da rigore; sul dischetto si presenta Ragusa, che non sbaglia e fa 0-2. Ancora due minuti e stavolta è Paoletti a ricorrere al fallo per fermare Cecchi. Sul conseguente calcio di punizione Pozzi inizia il suo personale show, volando a deviare sul palo la precisa conclusione di Pietrosanti. Locali di nuovo in affanno al minuto 28: Pozzi salva prima su una disperata deviazione del compagno Kulish e poi, dopo una respinta di Roccavilla, su una seconda conclusione ravvicinata degli attaccanti rossoneri. Due giri d'orologio e il portiere locale strappa ancora applausi, intercettando in bello stile un tiro lento ma preciso di Ragusa da fuori area. L'inizio della ripresa registra la seconda azione di una certa pericolosità del Doccia, con Fantechi che si libera sulla destra e crossa in area per Scatuzzi, anticipato da Barbieri che compie così l'unico intervento degno di nota della sua partita. Al 17' Giannini trattiene per la maglia Pietrosanti e l'arbitro estrae il rosso diretto: decisione discutibile, visto che il lancio per l'attaccante rossonero era di direzione decentrata ed è quindi forzato parlare di chiara occasione da gol. Scendendo nel tecnico, appare un po' forzato individuare nell'azione un Dogso invece che una Spa. Il doppio vantaggio e la superiorità numerica portano la capolista ad accontentarsi e ridurre un po' il ritmo. Da segnalare solo nella restante frazione di gara una conclusione dal limite dell'area piccola (sebbene da posizione decentrata) del subentrato Genovesi, alla quale Pozzi si oppone confermando la propria giornata di grazia. Finisce dunque 2-0 per la Settignanese che compie un altro passo avanti verso la meritata vittoria del girone, mentre il Rinascita Doccia, pur con le attenuanti delle assenze e dell'aver incontrato le prime due della classe, incappa nella seconda sconfitta consecutiva. Calciatoripiù: Pozzi (Rinascita Doccia): è soprattutto merito suo se il punteggio non ha assunto proporzioni peggiori. Cecchi (Settignanese): ha messo in mostra una fisicità incontenibile per gli avversari.
F. CALENZANO: Lastrucci, Muca, Andreuccetti, Garota, Cusumano, Oliarca, Mazzanti, C. Lazzerini, Sabatino, M. Lazzerini, Cecchi. A disp.: Braccini, Santucci, Magurno, Pacifico, Pelagatti, Pieralli, Benelli, Finotello, Innocenti. All.: Andrea Pieri.
RONDINELLA MARZ.: Besa, Di Gangi, Pezzati, Bracaloni, Gori, Tentati, Deaconescu, Tema, Fornaciai, Calugi, Nannoni. A disp.: Rossi, Biagiotti, Lombardi, Torelli, Bartolini, Pecchioli, Pierini, Doddoli, Galli. All.: Andrea Ricci.
ARBITRO: Chiarini di Prato.
RETI: 33' Nannoni, 70' Innocenti.
Certo è che non esistono più le famose partite di fine stagione , cioè quelle che vengono giocate in allegria, a ritmi blandi e con il preciso intento di non farsi male stile scampagnata in terra amica con una corroborante birra fresca di conforto. Che sia una lotta per la vittoria finale, una speranza per la non retrocessione, un posto al sole per la rinomata e prossima coppa di turno o una vittoria di campanile - sempre preziosa per il proprio ego - ogni match viene vissuto senza respiro e senza risparmio. Peccato che appunto siamo a fine stagione e che le energie fisiche, ma soprattutto mentali, cominciano a segnare rosso scarlatto se non pompeiano. È l'esatto leitmotiv di questa gara, dove Calenzano e Rondinella hanno avuto una forte voglia di prevalere ma non le forze per farlo. Il pareggio, al netto di minutaggi e recuperi vari, è quindi un risultato giusto per quanto visto in campo. Il ritmo è basso e non per volontà ma per necessità: si intravedono chiari segni di stanchezza in entrambi i team (ci ricordiamo la gara di andata, terminata con lo stesso punteggio e caratterizzata da ben altri ritmi, forsennati e continui), erosi dalla lunga stagione in corso e da una continua necessità di fare risultato sempre e comunque. Il primo tempo scorre così, con una leggera prevalenza biancorossa dovuta soprattutto a un maggior numero di conclusioni verso la porta avversaria - mai effettivamente pericolose e letali e che portano soprattutto successive possibilità da calci d'angolo, non realmente concretizzate. Possiamo registrare una bella parata di Lastrucci al 12', un notevole intervento del suo collega Besa al 13', un paio di tiri a lato per parte e poco più. Ci vuole l'episodio al 33' per spezzare un equilibrio anche fin troppo evidente. Un rimpallo a centrocampo crea un buco ai trenta metri in zona calenzanese, dove Nannoni è abile a dialogare con i propri compagni e scaricare un tiro dal limite che Lastrucci prova a neutralizzare con una prodezza che gli riesce solo a metà: il pallone, deviato sul palo, entra infatti lentamente e beffardamente alle sue spalle baciando il legno opposto. Con la Rondinella in vantaggio si va al riposo, mentre nella ripresa mister Pieri cambia mezzo centrocampo in cerca di nuova linfa e nuove idee. Il Calenzano inverte la rotta e prova a fare la partita, tanto che già al 39' Pelagatti scorrazza pericolosamente sulla sinistra con Besa che risolve in angolo. Al 44', invece, colossale occasione per gli ospiti di chiudere la partita con un rapido contropiede che porta Deaconescu all'uno contro uno con Lastrucci, ma la sua stoccata si stampa sul palo. A volte basta un colpo di fortuna per trovare motivazioni e scosse adeguate (se necessarie) e paradossalmente la squadra di Ricci si rilassa dopo questa occasione, con la convinzione forse di poter traghettare il minimo scarto fino alla fine. Il Calenzano invece comincia a premere e M. Lazzerini su due calci d'angolo sfiora il pareggio, impattando di testa e mancando veramente di poco il bersaglio. Sempre Lazzerini non centra la porta su punizione al 65' e un minuto dopo Benelli, a conclusione di una persistente azione d'attacco dei suoi, calcia alto da posizione molto invitante. La Rondinella aspetta e lascia giocare forse anche troppo fiduciosa del tempo che scorre e, come spesso accade in questi casi, viene inesorabilmente punita all'ultimo minuto regolamentare. Una martellante azione offensiva del Calenzano porta Finotello al tiro ed è abbastanza evidente a tutti, direttore di gara compreso, un braccio largo in area che comporta l'inevitabile assegnazione del calcio di rigore; Innocenti spiazza Besa e ristabilisce la parità al 70'. Finita? Neanche per scherzo! Abbiamo una formazione locale che sa di poter vincere la partita nel recupero ed una compagine ospite che, conscia della propria indolenza, si è invece resa conto di aver gettato alla ortiche le chance di vittoria. Da qui in poi è anarchia calcistica con schemi, tattiche, marcature e semplice buon senso che saltano per aria. Si registrano capovolgimenti di fronte con i due allenatori increduli e preoccupati, ed almeno tre possibili azioni pericolosissime per parte che, fortunatamente per le coronarie di entrambe le tifoserie, non lasciano il segno. Si arriva dunque al triplice fischio con un pareggio che porta rammarico in entrambe le squadre e che, se almeno non preclude al Calenzano la possibilità di qualificarsi in Coppa Toscana, lascia alla Rondinella meno di un filo di speranza per il medesimo obiettivo.