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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 1

Atletica Castello-Rinascita Doccia 1-2

RETI: Margheri, Antogna, Morettini
ATL. CASTELLO: Bariletti, Ermini, Kapanadze, Lastrucci, Di Fruscia, Mori, Simoniello, Margheri, Gjika, Milani, Maffei. A disp.: Canocchi, Manna, Bandinelli, Tapinassi, Lamtafah, Lo Conte, Zatteri. All.: Alessandro Carmannini.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Salvini, Santoro, Bossio, Lastini, Pali, Manicardi, Morettini, Oriti, Antogna, Sacchi. A disp.: Nocentini, Cocchi, Lisi, Tolo, Giorgetti, Hallabou, Ciappi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Cuccaro di Firenze.
RETI: Antogna rig., Margheri, Morettini rig.



Obiettivi diversi, ma non c'è classifica che tenga quando si tratta di un derby. Quello tra Atletica Castello e Rinascita Doccia non tradisce le aspettative, rivelandosi tirato e avvincente anche se più sul piano agonistico che su quello tecnico. Passando alla cronaca nel primo tempo è la squadra di Chiari a creare le due principali palle gol, la prima con Bossio che colpisce la traversa e la seconda con Pali che sbaglia clamorosamente da due passi. I padroni di casa reagiscono sprecando a loro volta una buona opportunità da dentro l'area, mentre una conclusione sul fondo di Antogna fa da preludio all'intervallo. In avvio di ripresa Bossio colpisce di nuovo il montante e la porta sembra stregata per il Rinascita Doccia, che invece al 20' riesce a passare in vantaggio: Oriti penetra in area e viene messo giù proprio sul più bello, l'arbitro concede un calcio di rigore che Antogna trasforma perfettamente per lo 0-1. La gioia dei rossoblù dura però solo cinque minuti, tempo sufficiente al Castello per pareggiare i conti con il colpo di testa di Margheri sugli sviluppi di una punizione scodellata in mezzo. Il match torna dunque in equilibrio e prosegue senza colpi di scena fino a otto minuti dalla fine, quando un altro calcio di rigore permette alla squadra di Chiari di tornare in vantaggio. Stavolta a procurarselo è Hallabou, che riceve da rimessa laterale e va giù non appena viene toccato da un difensore alle sue spalle; cambia il tiratore ma non l'esito, perché la battuta di Morettini è vincente e tinge il derby di rossoblù. 2-1 dunque il punteggio finale in favore del Rinascita Doccia, che approfitta del pareggio del Calenzano per accorciare a meno uno dalla vetta della classifica. Calciatoripiù : Oriti , Bossio , Sacchi e Manicardi (Rinascita Doccia).
Audace Legnaia-Lanciotto Campi 1-3

RETI: Badiani, Arca, Biagiotti, Gonfiantini
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Martini (83' Badiani), Pecori, Michelagnoli (76' Francini), Bruno (46' Fedeli), Renzi, Spinella, Sangiorgi, Cosi (65' Milite), Amodio, Omar (83' Paoletti Diego). A disp.: Venturini, Paoletti Niccolò, Silei. All.: Luca Burlando.
LANCIOTTO: Giannone, Dajcaj (91' Ballerini), Arca, Alampi, Buontiempo, Amadio, Biagiotti, Coviello (78' Cavicchi Giotti), Cassiolato, Cau (83' Gonfiantini), Poli (55' Colombo). A disp.: Sarr, Del Bubba, Giovannini, Maggini, Pancani. All.: Carlo Salvadori.
ARBITRO: Mensi di Firenze.
RETI: 71' Arca, 82' rig. Biagiotti, 85' Badiani, 95' Gonfiantini.



Succede tutto nella ripresa fra Audace Legnaia e Lanciotto Campi, i ragazzi di mister Burlando, nonostante abbiano gettato il cuore oltre l'ostacolo rendendosi protagonisti di una prestazione soprattutto votata al sacrificio nel primo tempo e che, nella ripresa, li ha finanche visti rendersi molto più intraprendenti nella metà campo avversaria, si trovano comunque costretti ad uscire sconfitti dal proprio fortino cadendo sotto i colpi del più quotato collettivo campigiano che, dimostrando di saper usare adeguatamente tanto la sciabola quanto il fioretto, è alla fine riuscito a spuntarla grazie alla propria maggior qualità lasciando ai gialloblù unicamente l'onore delle armi. Forte della più elevata posizione in graduatoria e del temibile tandem offensivo Cassiolato-Cau, fruttatogli sin qui la bellezza di 21 centri, l'undici rossoblù parte immediatamente con il piede sull'acceleratore prendendo in mano le redini dell'incontro e tentando d'impostare la gara su ritmi elevati attraverso rapidi scambi tra i propri effettivi. Al 4' capitan Cassiolato avrebbe già la possibilità di rompere il ghiaccio, quando un errato disimpegno di Fattovich fa capitare il pallone esattamente fra i suoi piedi: il 9 ospite, tuttavia, perde l'attimo propizio per battere a rete di prima intenzione ed è così che il proprio tentativo finisce esattamente tra le braccia dell'estremo locale che, nel frattempo, aveva recuperato la posizione più consona tra i pali. Al 17' Biagiotti, largo a destra, lascia partire un insidiosissimo tiro-cross sul quale si avventa come un rapace il medesimo Cassiolato che però, gettatosi in scivolata con un attimo di ritardo, manca veramente di un soffio il nuovo appuntamento con lo 0-1 graziando per la seconda volta consecutiva la compagine ospitante. Il Lanciotto continua imperterrito a dettare il tempo ed al 25' serve un provvidenziale Bruno per evitare ai propri colori scenari assai pericolosi sul colpo a botta sicura di Dajcaj che, fattosi spazio con un rimpallo da posizione defilata, era riuscito a pervenire all'ingresso in area senza apparenti ostacoli sul proprio campo visivo. Nonostante, dalla cintola in su, i palloni giocabili per i calciatori di via Dosio rasentino lo zero, data un'Audace per il momento costretta ad agire di rimessa, in retroguardia l'équipe di Luca Burlando è pressoché impeccabile con l'ottimale lavoro svolto dalla coppia centrale Bruno-Renzi, supportata da capitan Martini e dal nuovo innesto Pecori sulle corsie che prediligono il rimanere sempre un passo indietro in copertura al tentare di sovrapporsi, che così permette ai gialloblù di contenere senza ulteriori apprensioni l'allarmante fronte offensivo campigiano e di indirizzare la prima metà di gara sulla conclusione a reti bianche. Purtroppo Bruno, tornato in pianta stabile dopo un autentico calvario che, a livello fisico, lo ha reso assai poco arruolabile sin dall'inizio della stagione, nel corso dell'intervallo accusa un risentimento che costringe il tecnico casalingo a sostituirlo con Fedeli che, posizionatosi in mediana, fa sì che Martini si sposti al centro della linea difensiva cedendo a Sangiorgi i propri precedenti compiti in basso a destra. Al rientro in campo il Legnaia guadagna più coraggio per farsi vivo dalle parti di Giannone, che infatti al 47' viene salvato dalla barriera sulla punizione dal limite di Renzi prima che proprio il neo-entrato Fedeli, sulla ribattuta, non metta a fuoco di prima lo specchio della porta. Nell'arco di 7' a provarci è anche l'infaticabile Amodio che, dopo aver scippato un prezioso possesso ad Alampi, conclude a rientrare dall'out mancino senza però imprimere alla sfera potenza e precisione necessarie per mettere in difficoltà il portiere ospite. Sul capovolgimento di fronte, invece, al Lanciotto si presenta un'altra vivida opportunità per aprire le danze quando Cassiolato, trovatosi completamente indisturbato davanti a Fattovich sul traversone di Arca, viene tempestivamente chiuso dall'uscita del numero 1 gialloblù che però, non riuscendo a trattenere il pallone, lo fa fortuitamente carambolare dalle parti di un Poli che tuttavia, accorso con più impeto del dovuto, spara incredibilmente alle stelle da due passi. Ancora Arca, al 62', si rivela autentica spina nel fianco per i locali dal proprio settore di competenza con una nuova palla sapientemente pennellata in mezzo per la testa del liberissimo Alampi che, prendendo l'ascensore, chiama Fattovich al colpo di reni per elevarsi in corner. Dopo un piazzato di Fedeli da distanza siderale al 65', poderoso ma non angolato a dovere, sul fronte opposto è l'ormai solito Arca che 6' più tardi consente ai suoi di pervenire all'agognato vantaggio: sugli sviluppi di una punizione da centrocampo, infatti, nell'area casalinga si accende una mischia furibonda che, dopo svariati secondi, è proprio il numero 3 rossoblù a risolvere con una zampata che indovina il pertugio vincente per trafiggere Fattovich. Il Legnaia, ferito nell'orgoglio, non accetta assolutamente il momentaneo 0-1 ma, per quanto tenti di rispondere, vede le proprie scorribande sempre prontamente stroncate sul nascere dall'attento e compatto pacchetto arretrato avversario e anzi, all'82', la formazione di Salvadori allunga ulteriormente il divario con un glaciale Biagiotti, abilissimo a spiazzare il portiere dagli undici metri dopo che il signor Mensi aveva ravvisato un contrasto irregolare tra Fedeli e Colombo nell'area locale. Al netto di un contesto estremamente avverso, però, l'Audace non vuole minimamente saperne di gettare la spugna e, con un'autentica impennata d'orgoglio, dopo appena 3' mette un po' di pepe alle imminenti battute finali quando Francini, incaricatosi di un tiro da fermo dalla trequarti mancina, pesca con maestria sul palo lontano Badiani che, in campo da soli centoventi secondi, addomestica il pallone prima di spedirlo di prepotenza alle spalle dell'incolpevole Giannone. Arrivati a questo punto della contesa, ai locali non resta che tentare il tutto per tutto alla ricerca dell'insperato e rocambolesco pareggio ma, fisiologicamente, i tanti uomini portati oltre la propria metà campo finiscono per rendere il team di Burlando più scoperto sul proprio fronte difensivo e, se al 92' uno strepitoso Fattovich lascia definitivamente a secco Cassiolato ipnotizzandolo in calcio d'angolo da distanza ravvicinata, al 95' un nuovo rapido contropiede campigiano consente al relativo capitano di allargare sulla corsia opposta per Gonfiantini che, presentatosi innanzi al cospetto del numero 1 avversario, lo supera con freddezza consegnando il punto dell'1-3 definitivo ad un Lanciotto a cui va comunque il grande merito di aver tenuto nervi saldi e concentrazione alta soprattutto nei momenti di maggior difficoltà vissuti nel corso dei secondi 45'.
Centro Storico Lebowski-Viaccia 2-4

RETI: Magrini, Paggetti, Caca F., Fedele, Avallone, Bellucci
LEBOWSKI: Betti, Lapis, Serroni, Campatelli, Banzi, Grillo, Ayoazaian, Magrini, Dani, Badii, Fantoni. A disp.: Caparrini, Carnasciali, Pancani, Chini, Di Mascolo, Danso, Tucci, Arcuri, Paggetti. All.: Marranci.
VIACCIA: Oliva, Simoni, Veneruso, Benvenuti, Ciambellotti, Avallone, Giacomelli, Ciaschi, Bellucci, Caca F., Fedele. A disp.: Todaro, Bianchi, Carta, Ferroni, Guarducci, Mazzanti, raffaele, Rrapaj, Santi. All.: bellanova.
ARBITRO: Nafra di Valdarno.
RETI: Magrini, Avallone, Bellucci, Fedele, Caca F., Paggetti.



Desideroso di dimostrare il proprio valore e che la classifica maturata dopo la prima tranche di giornate d'andata non gli rende merito, il Viaccia regala una prova di grande spessore sul campo del quotato Lebowski e rientra alla base con in tasca il bottino pieno: finisce 4-2 per i pratesi una gara interpretata sottotono dai locali, che pagano anche alcuni episodi ma si rammaricano soprattutto verso loro stessi per non aver espresso appieno il potenziale di cui dispongono. I primi 25' di gioco circa sono comunque combattuti ed equilibrarti, e il Lebowski sblocca per primo il risultato grazie all'inzuccata vincente di Magrini sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma dopo lo svantaggio il Viaccia cresce e alla mezz'ora impatta il risultato, grazie alla perfetta proiezione offensiva di Avallone su corner. Si va al riposo sul parziale di 1-2, perché prima dell'intervallo si registra il raddoppio ospite firmato dal nuovo arrivato alla corte di Bellanova, l'attaccante Bellucci, che finalizza al meglio una micidiale e ariosa manovra offensiva dei suoi in ripartenza. Nella ripresa ci si attende la reazione del Lebowski, ma a farsi preferire è ancora il Viaccia che cala il tris con Fedele che, libero di colpire sul secondo palo, devia in rete un pallone vagante in area grigionera, mentre i locali protestano per un off-side. Il Viaccia cavalca l'inerzia positiva e, dopo un paio di potenziali chance per i padroni di casa che non vengono concretizzate, realizza anche il poker con il rigore di Caca F., che ribadisce in rete il suo precedente tiro dagli undici metri inizialmente respinto dal portiere. In un finale aperto e ricco di ribaltamenti di fronte il Viaccia chiude i conti con il colpo di testa di Paggetti sugli sviluppi di un corner che fissa il risultato sul 2-4 finale. Calciatoripiù: Magrini, Grillo (C.S. Lebowski); sottolineata l'importanza dei gol di Avallone e Fedele , tutto il Viaccia si disimpegna su livelli alti.
Floriagafir Bellariva-Scandicci 3-0

RETI: Biscioni Pecci, Biscioni Pecci, Biagini
FLORIAGAFIR: Ormi, Navarria, Baglini, Biagini, Pratesi, Forlucci, Amato, Merendi E., Biscioni, Chiavacci, Vegni. A disp.: Buiani, Rogai, Lucchesi, Ricciardi, Di Vita, Catalano, Scalella, Merendi F., Fejzullahu. All.: Francesco Fiorindi.
SCANDICCI: Nati, La Torre, Hognogi, Manetti, Paoli, Galli, Conticelli, Paci, Ongaro, Legnante, Zeoli. A disp.: Cei, Francini, Coveri, Papi, Lapucci, Iovino, Pratesi, Mantovelli, Di Bonito. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Casetti di Firenze.
RETI: Biscioni 2, Biagini rig.



Sabato perfetto per la Floriagafir, che travolge lo Scandicci e approfitta della sconfitta del Calenzano per appaiarlo in testa alla classifica. Sul piccolo campo del Pandolfini di Fiesole la squadra di Fiorindi adotta fin da subito un atteggiamento molto aggressivo, esercitando una pressione asfissiante che impedisce agli avversari di uscire palla al piede. I padroni di casa recuperano diversi palloni e col passare dei minuti costruiscono le prime palle gol, una in particolare con Biscioni che riceve il passaggio di Amato e poi conclude addosso al portiere. Subito dopo invece Amato si mette in proprio e mira il secondo palo, ma la sua conclusione a giro esce di poco. Gli sforzi della Floriagafir sembrano sterili, ma il vento cambia poco più tardi quando Vegni crossa sul secondo palo e trova tutto solo Biscioni, che di testa fa 1-0. Qualche giro d'orologio e l'azione si ripete: rimessa laterale lunga di Vegni, altro inserimento perfetto di Biscioni che incorna nuovamente alle spalle di Nati. Sotto di due reti, nella ripresa lo Scandicci prova a cambiare il proprio atteggiamento e si affida ai lanci in profondità per superare la metà campo. Una grande occasione per i blues arriva sugli sviluppi di corner, e in generale la squadra di Burchi aumenta la propria pressione nel tentativo di rimettersi in carreggiata. La Floriagafir deve dunque difendersi, ma al tempo stesso riesce a rendersi pericolosa sul fronte offensivo come quando Biscioni e Follucci impegnano severamente Nati. Le parate del portiere ospite sono però solo un modo per rimandare quanto accade a cinque minuti dalla fine, con il subentrato Ricciardi che conquista un calcio di rigore poi trasformato da Biagini per il definitivo 3-0. Vittoria convincente e fondamentale quella della Floriagafir, che ritrova il primato in classifica e riaccende la corsa al titolo in un girone sempre più appassionante e imprevedibile. Calciatoripiù : Vegni , Biscioni e Biagini (Floriagafir).
Folgor Calenzano-Csl Prato Social Club 0-2

RETI: Bakary, Varago
F.CALENZANO: Del Bimbo, Becheri, Palmeri, Baroni, Saraci, Amatulli, Congiu, Nencini, Fiorentino, Aprile, Cardelli. A disp.: Giorgi, Lastrucci, Pasquinucci, Bracale, Materassi, Cetani, Bandini, Hoxha, Gibilaro. All.: Davide Barni.
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Aguzzi, Di Marini, Verdiani, Montagni, Petroni, Pecchioli, Lamin, Imbriano, Capetta, Formisano. A disp.: Franchi, D'Arco, Bucciantonio, El Krerarfi, Magnolfi, Montini, Basso, Varago, Bakary. All.: Emilio Guarducci.
ARBITRO: Pacilio di Pistoia.
RETI: Bakary, Varago.



Brutta battuta d'arresto per la capolista Folgor Calenzano, sconfitta in casa da un ottimo CSL che con pazienza, grande attenzione, grande cinismo e anche un po' di buona sorte (che fa parte del gioco), porta via tra punti importantissimi che gli consentono di iniziare nel modo migliore il girone di ritorno. Nel primo tempo le squadre sostanzialmente si equivalgono, con il Calenzano che cerca di imporre il proprio gioco fatto di grande attenzione difensiva e lanci immediati in direzione di Fiorentino e con gli ospiti che preferiscono invece giocare palla a terra manovrando l'azione. Entrambe le formazioni risultano comunque poco incisive e le occasioni sono rare. Si segnalano un paio di conclusioni imprecise di Fiorentino, un goal annullato sempre a Fiorentino per fallo in attacco e una nebulosa punizione dal limite battuta da Congiu in rete mentre l'arbitro era a redarguire mister Guarducci in panchina. Ribattuta così la punizione, Nencini spara poi alto sopra la traversa. Per gli ospiti, clamoroso l'errore sotto porta di Lamin, che da zero metri alza il pallone calciandolo fuori. Nella seconda frazione di gioco il Calenzano sposta con decisione il proprio raggio d'azione nella metà campo avversaria, ma un po' per la scarsa vena realizzativa di Fiorentino (braccato anche in modo efficace dai centrali), un po' per sfortuna e un po' per bravura di Ciuffatelli (decisivo su Congiu e Cardellicchio), i locali non riescono a trovare il goal del vantaggio. Goal che viene invece trovato dal CSL al termine di un veloce contropiede al 63' con Bakary, il più lesto di tutti a raccogliere una corta respinta di Del Bimbo e a insaccare la sfera. Il Calenzano non ci sta, mette dentro forze nuove in avanti e si riversa nella metà campo ospite; dall'altra parte della barricata, però, il solido castello difensivo eretto da mister Guarducci non mostra segni di cedimento. Con grinta, con ordine e con cinismo, il CSL prima contiene bene e poi attacca ancora meglio. Su un altro contropiede arriva infatti il raddoppio: questa volta la firma è di Varago, abile a liberarsi in uno contro uno e a battere il portiere per il definitivo 0-2. Finisce così in gloria per la formazione ospite, che batte la capolista prendendosi una bella vittoria. Un Calenzano poco brillante e poco cattivo sotto porta, invece, paga dazio ed è chiamato ora ad archiviare subito la sconfitta, lavorando nelle prossime settimane per trovare nuove soluzioni offensive quando quelle canoniche non attecchiscono. Buona, infine, la direzione del signor Pacilio di Pistoia: al netto di qualche errore ininfluente, personalità e vicinanza al gioco sono state le caratteristiche che hanno fatto apprezzare l'arbitro insieme a un'oculata gestione dei cartellini.
Fortis Juventus-Pol. Novoli 3-1

RETI: D Esposito, Niccoli, Incagli, Amasha
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Paoli, Macchinelli, Bonini, Belli, Arrighini, D'Esposito, Mehilli, Niccoli, Razzauti. A disp.: Vaghini,Amerighi, Anastasi, Bagiardi, Ojediran, Grigoras, Incagli, Sylla, Viviani. All.: Falli.
NOVOLI: Cecchi, Faustini, Beconi, Centelli, Guidotti, Pinco, Giusepponi, Cortini, Postiglione, Vancelli, Caldararu. A disp.: Warid, Catellacci, Bani, Talbi, Miftah, Amasna. All.: Zezza.
ARBITRO: Santini di Firenze.
RETI: 60' Amasna, 65' D'Esposito, 70' Niccoli, 80' Incagli.
NOTE: espulsi al 75' Postiglione e al 91' Bagiardi.



Successo casalingo per la Fortis Juventus, al primo impegno nel nuovo anno. La formazione allenata da Mauro Falli supera La Nuova Novoli in rimonta, con il punteggio di 3-1. La gara viene ospitata dal Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo e non a Ronta, dove si è svolta la maggior parte delle gare. Nel primo tempo il risultato non si sblocca dallo 0-0 di partenza. I mugellani si rendono pericolosi in particolare in un paio di mischie che la difesa degli ospiti riesce a sbrogliare. Una conclusione insidiosa anche da parte della Nuova Novoli. Nel secondo tempo arrivano tutti i gol. Al 60' i fiorentini si portano in vantaggio con il nuovo entrato Amasna, che finalizza un contropiede. La reazione è immediata e i borghigiani raggiungono il pareggio al 65' con D'Esposito. Pochi minuti più tardi la Fortis Juventus realizza la rete del 2-1 con Niccoli.La formazione di mister Falli spinge e crea altre occasioni per allungare. Nella parte finale della partita prevale il nervosismo. Al 75' viene espulso Postiglione nelle file dei fiorentini. La Fortis Juventus ne approfitta poco dopo, all'80', quando il nuovo entrato Incagli realizza la rete del definitivo 3-1. In pieno recupero, al 91', viene espulso anche Bagiardi, subentrato a gara in corso, che ristabilisce la parità numerica. Il risultato non cambia più fino alla fine. Dopo il triplice fischio sono possibili altre sanzioni da parte dell'arbitro nei confronti della Nuova Novoli. La squadra guidata in panchina da Michele Zezza si deve arrendere e rimane all'ultimo posto della classifica con soli sei punti conquistati finora.
Montespertoli-Poggio A Caiano 0-0

MONTESPERTOLI: Frizzi, Antonini, Governi, Rabà, Fiorini, Capocchini, Lombardi, Chini, Bonarelli, Gasparri, Campolmi. A disp.: Mugnaini, Hasani, Santoni, Stasino, Berti, Masi P., Masi T., Morelli. All.: Alessandro Calderone.
POGGIO A CAIANO: Grassi, Corsi, Marinozzi, Spinelli, Gori, El Amri, Salvadori, Masi, Usai, Marini, Lascialfari. A disp.: Mazzacuva, Bernardo, Bertini, Capponi, Giorgi, Guarducci, Marchetti. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: Cerri di Pontedera.



Dopo una striscia positiva di quattro partite senza subire sconfitte il Montespertoli, alla prima di ritorno tra le mura amiche, entrano in campo per il bottino pieno. La gara fin dalle battute iniziali appare però difficile, il campo non in perfette condizioni e l'atteggiamento del Poggio a Caiano fanno capire che ci saranno tanti duelli fisici e poco gioco. I primi minuti vedono due squadre molto lente in fase di costruzione e ripartenza, le festività passate sembrano aver appesantito i protagonisti in campo. La prima occasione porta la firma di Marini che, sfruttando un indecisione avversaria, scocca un tiro da fuori area che finisce alto sulla traversa. Subito dopo Lombardi dialoga con Campolmi, quest'ultimo impegna Grassi nella deviazione in corner. La partita stenta a decollare, con pochi fraseggi e molti errori da parte di entrambe le squadre. Per gli ospiti sono le ripartenze di Marini a impensierire la difesa locale, comunque sempre attenta e guidata magistralmente dal portiere Frizzi che si dimostra peraltro sicuro nelle uscite interrompendo azioni potenzialmente pericolose. Dall'altra parte sono due i tiri a distanza di pochi minuti che il rientrante Rabà, alla sua prima apparizione in campionato, si vede parare da Grassi, mentre sul capovolgimento di fronte è sempre Marini che si vede togliere dai piedi il pallone da Frizzi in uscita bassa. Anche Lascialfari sulla fascia tenta di impensierire il Montespertoli, ma puntualmente Antonini, schierato per l'occasione come terzino, non permette azioni di rilievo. Si chiude il primo tempo in parità, e nella ripresa le squadre tornano in campo con i ventidue iniziali. Al 54' la prima azione che può decidere l'incontro: da una buona incursione del Montespertoli Rabà viene contrastato in area, sembrerebbe fallo da rigore ma il giovane giudice di gara non è di questa idea alimentando i mugugni in tribuna dei tifosi casalinghi. Al 79' punizione dal vertice basso sinistro di Marini, il pallone ritorna fuori area e Masi con un forte tiro teso trova la bella parata a mano aperta di Frizzi che salva il risultato. La partita si chiude con la possibilità per gli ospiti di uscire con il bottino pieno: Bernardo, subentrato nella ripresa, si ritrova dentro l'area ma il suo tiro sorvola di poco la traversa. Finisce dunque con un pareggio che serve sicuramente di più al Poggio a Caiano, mentre il Montespertoli resta in una posizione di classifica minacciosa. Calciatoripiù : Frizzi (Montespertoli). Marini (Poggio a Caiano).