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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 2

Arezzo F. Academy-Lampo Meridien 2-2

AREZZO F. ACADEMY: Regini, Gallorini, Sovieri, Bizzi, Bianchini, Rovetini, Capecchi, Broccatelli, Galassi, Etogo Essama, Sarr. A disp.: Buzzini, Lachi, Magi, Omarini, Marmorini, Fruchi, Maddaloni, Paradiso . All.: Magnanensi Luca
LAMPO MERIDIEN: Monti, Gelli, Baldecchi, Deja, Matteoni, Noka, Nikaj, Luccioletti, Ballerini, Febbe, Sarno. A disp.: Lusha, Bruno, Cansani, Bettaccini, Dianda, Paolisso, Magrini, Surdu, Cartia. All.: Innocenti Daniele
ARBITRO: Simone Bianchini di Siena
RETI: Capecchi, Lachi, Febbe, Baldecchi
AREZZO ACADEMY: Regini, Gallorini, Sovieri, Bizzi, Bianchini, Rovetini, E. Capecchi, Broccatelli, Galassi, Etogo Essama, Sarr. A disp.: Buzzini, Lachi, Magi, Omarini, Marmorini, Fruchi, Maddaloni, Mattia Paradiso, Biondini. All.: Luca Magnanensi.LAMPO MERIDIEN: Monti, Gelli, Baldecchi, Deja, Matteoni, Noka, Nikaj, Luccioletti, J. Ballerini, Febbe, Sarno. A disp.: Lusha, Bruno, Cansani, Bettaccini, Dianda, Paolisso, Magrini, Surdu, Cartia. All.: Daniele Innocenti.
ARBITRO: Bianchini di Siena
RETI: 18' E. Capecchi, 45' Febbe, 53' Baldecchi, 75' Lachi.


Magnanensi è furibondo In certe categorie sbagliare così tanto sottoporta rischia d'essere una condanna, né può placarlo il punto comunque strappato a un quarto d'ora dalla fine. A cavallo della pausa la Lampo Meridien (la sua è la prima panchina stagionale che cambia: in settimana Daniele Innocenti ha sostituito Matteo Luzzi) era infatti passata avanti con le reti di Febbe e Baldecchi; e considerati lo spirito, la reazione e la settimana complicata che ha trascorso il punto prodotto dal 2-2 finale può andarle più che bene. Soprattutto può andarle bene perché l'Arezzo Academy parte forte, e a freddo costruisce tre occasioni per il vantaggio: due le spreca Galassi, che prima sbatte su Monti e poi calcia alto; nella terza Edoardo Capecchi manca l'impatto sul traversone radente di Sarr. Quella buona è la quarta, in pedana di nuovo Edoardo Capecchi imbeccato dallo schema che Gallorini chiama prima di rimettere in gioco il pallone con un traversone da destra sul secondo palo: controllo, rete, 1-0. Lo svantaggio scuote la Lampo Meridien, che da metà frazione in avanti cresce d'intensità e s'allontana sempre di più prima dalla propria porta, poi dalla propria area, infine dalla propria metà campo; quindi pareggia: allo scadere Febbe, che ci aveva già provato con un'incursione da destra (Regini para), taglia in profondità sul filtrante di Luccioletti e scarica il pallone in porta. Nonostante le proteste dell'Arezzo Academy che contesta la posizione di partenza, Bianchini valuta buono il timing e convalida: 1-1 alla pausa. L'equilibrio potrebbe spezzarsi di nuovo già alla prima azione della ripresa, ma Sarr cestina il lancio di Gallorini calciando sulla figura di Monti uscito a protezione dello specchio. Sull'altro fronte ben più freddo è Baldecchi, che in slalom salta l'intera difesa dell'Arezzo Academy (mancano i titolari Marmorini e Bidini, ma non può essere un'attenuante) e a battere Regini non trova grandi problemi; così al 53' la Lampo Meridien si trova a condurre 1-2. Insoddisfattissimo, Magnanensi chiama tre cambi (dentro Lachi, Fruchi e Paradiso, fuori Sovieri, Sarr ed Edoardo Capecchi) per rivoluzionare il sistema di gioco, che si trasforma in un offensivissimo 4-2-4. È inevitabile che così la Lampo Meridien trovi spazi potenzialmente letali, però non sfruttati; ed è inevitabile che aumenti il peso offensivo dell'Arezzo Academy, che spreca con Fruchi, Broccatelli e Paradiso, si rende pericoloso con due punizioni di Galassi (ben calciata la prima, ma centrale e facilmente parata da Monti; alta la seconda) e al 75' pareggia: segna Lachi, che di testa devia in porta l'angolo di Gallorini. Non altrettanto preciso è al 90' sulla giocata di Paradiso, che chiude il contropiede smarcandolo: tiro sbagliatissimo, a lato. Ma la sconfitta sarebbe stata una punizione ingiusta per la Lampo Meridien, che finalmente ha acceso i motori e cominciato a muoversi in un campionato complesso e affascinantissimo.

Atletico Piombino-Maliseti Seano 0-1

ATLETICO PIOMBINO: Buti, Buti, Rincon, Patara F., Mitcul, Campani, Salvadori, Insolia, Regoli, Piazzesi, Lavagnini. A disp.: Renucci, Marchettini G., Baldassarri, Mannucci, Lavarello, Marchettini M., El Bouhali, Arzolay Moros . All.: Sereni Mirko
MALISETI SEANO: Naselli, Bartolozzi, Mazzi, Andreola, Kola, Niccolai, Gestri, Licciardello, Dardha, Guizzaro, Graziano. A disp.: Todaro.hebexhiu, Marinozzi, Arcioni, Marrano, Palumbo, Koni, Taglioli. All.: Di Vivona Alessandro
ARBITRO: Francesco Menchini di Viareggio
RETI: Dardha
ATLETICO PIOMBINO: M. Buti, F. Buti, Rincon, Patara, Mitcul, Campani, E. Salvadori, Insolia, Regoli, Piazzesi, Lavagnini. A disp.: Renucci, Marchettini, Baldassarri, Mannucci, Lavarello, Marchettini, El Bouhlali, Arzolay Moros. All.: Mirko Serena.MALISETI SEANO: Naselli, F. Bartolozzi, Mazzi, Andreola, Kola, Niccolai, Gestri, Licciardello, Dardha, Guizzaro, Graziano. A disp.: Todaro, Xhebexhiu, Marinozzi, Arcioni, Marrano, Palumbo, Koni, Taglioli, Vitiello. All.: Alessandro Di Vivona.
ARBITRO: Menchini di Viareggio
RETE: 50' Dardha.


La vittoria di misura gli cade addirittura un filo stretta; ma il Maliseti la indossa comunque con eleganza, perché il secondo 1-0 di fila dopo quello in casa contro il Fratres Perignano gli consente d'entrare nella batteria delle tre squadre in testa a punteggio pieno, compagni il Fucecchio e la sorprendente Floriagafir. Resta invece imbullettato in fondo l'Atletico Piombino, che dopo un buon primo tempo inaugura la ripresa con lo svantaggio quasi immediato e subito si sgonfia: da lì in poi va più vicino a beccare il raddoppio che a segnare il pareggio. È un limite evidente per una squadra attesa da una stagione più insidiosa di quella passata: tanti calciatori stanno evidenziando quanto sia ampio (qualcuno che se ne intende dice che «non ci sono due categorie, ma sei») lo scalino tra un provinciale, per quanto vinto, e l'élite, tanto più in una categoria trasversale come gli Juniores. Ma ciò non vuol dire che non si debba combattere: tutte le squadre, anche quelle (tanto) più forti, si possono sconfiggere. Per farlo però bisogna segnare; e per segnare bisogna calciare in porta, fondamentale peraltro che a metà del primo tempo l'Atletico Piombino dimostra di padroneggiare: è ottima l'esecuzione di Mitcul al volo sugli sviluppi di una punizione laterale respinta; altrettanto ottima la parata di Naselli. Sull'altro fronte lo emula Matteo Buti togliendo dall'angolo basso il mancino scoccato da Graziano dal limite dell'area; se come aggiunta all'elenco delle occasioni trova spazio soltanto un tiro di Licciardello da fuori, a lato, si capisce come mai il parziale all'intervallo non possa discostarsi dallo 0-0. Ma ben diversa è la ripresa, spaccata subito dal vantaggio del Maliseti: lo segna Dardha, lanciato in verticale dal filtrante di Guizzaro che aveva recuperato il pallone in mediana dopo un rinvio mal gestito dalla difesa avversaria; il taglio tra il centrale e il terzino destro si chiude col diagonale del vantaggio. L'episodio evidenzia quanto ancora i tanti giovani dell'Atletico Piombino debbano calarsi in una categoria così complicata: nella casella delle occasioni per il pari resta mestamente lo zero, e prossima allo zero è anche la potenza della reazione. Il Maliseti prova subito ad approfittarne, ma la sorte ha deciso che una partita aperta è più divertente: si spiega solo col suo intervento la traiettoria del tiro di Dardha, cui solo lo spigolo dell'incrocio dei pali (aveva calciato molto defilato da destra, ma l'esecuzione era stata formidabile) nega la doppietta. Anche Matteo Buti, strepitoso sul tiro di Licciardello dal limite, e la poca precisione di Marrano sottoporta rinviano la sentenza; ma per cambiarla l'Atletico Piombino avrebbe bisogno di più energia, quantomeno pari a quella impiegata dal Maliseti, che seppur in condominio si ritrova ad abitare sul pianerottolo più nobile della Toscana. Calciatoripiù : mantenendo l'Atletico Piombino ben lontano dall'area di rigore Gestri, che in mediana recupera un milione di palloni, è decisivo nel proteggere la rete di Dardha (Maliseti Seano).

Firenze Ovest-Floriagafir Bellariva 2-4

FIRENZE OVEST: Seferi, Becagli B., Diop, Brou, Fabbri, Margheri, Paoletti, Mancioppi, Gjika, Baluganti, Giardini. A disp.: Ciappelli, Paolucci, Simoni, Fedeli, Dobre, Nuti, Salvadori, Patacca, Baroumi. All.: Parigi Gabriele
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Ceccuti, Matteuzzi, Manetti, Meini, Benvegnu, Lenzi, Landolina, Soldini, Pellecchia, Alighieri, Serrini. A disp.: Marcantonini, Fanticelli, Fontana, Labiad, Tourniaire, Ermini Polacci, Birindelli, Giannone, Forlucci. All.: Bertuccio Marco
ARBITRO: Raffaele Cipullo di Siena
RETI: Fabbri, Giardini, Birindelli, Alighieri, Serrini, Manetti
FIRENZE OVEST: Seferi, B. Becagli (81' Simoni), Diop, Brou, Fabbri (69' Salvadori) , Margheri, Paoletti (85' Nuti), Mancioppi, Gijka, Baluganti, Giardini. A disp: Ciappelli, Paolucci, Fedeli, Dobre, Patacca, Baroumi. All: Gabriele Parigi.FLORIAGAFIR: Ceccuti, Matteuzzi, Manetti, Meini, Benvegnu, Lenzi, Landolina (85' Ermini Polacci), Soldini (85' Birindelli), Pellecchia (79' Giannone), Alighieri (65' Labiad), Serrini. A disp: Marcantonini, Fanticelli, Fontana, Tourniaire, Forlucci. All: Marco Bertuccio.
ARBITRO: Cipullo di Siena
RETI: 13' Serrini, 41' Giardini, 55' Alighieri, 59' Fabbri, 65' Manetti, 86' Birindelli.
NOTE: espulso Serrini (73').


Spettacolo, divertimento e la neopromossa capolista: è questo ciò che ci si porta via da Peretola, dove il Firenze Ovest è caduto per 2-4 dopo la vittoria della gara d'esordio. Nel complesso, la Floriagafir ha giocato una partita migliore rispetto agli avversari, nonostante l'inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Serrini, autore del primo gol della Floria, al 73'. Il riepilogo della cronaca vede subito la Floria molto aggressiva nel tentativo di recuperare il pallone: la prima conseguenza è l'ammonizione di Lenzi, sanzionato già al 4' per il tentativo di fermare un contropiede. Anche se il primo tiro in porta lo effettua il Firenze Ovest con Mancioppi, è la Floriagafir a sbloccare il match al 13' con una grande sponda di testa di Alighieri che pesca l'inserimento di Serrini mandandolo davanti al portiere: da lì sbagliare è impossibile. Trovato il vantaggio, la Floriagafir continua a essere sempre più pericolosi per le vie laterali, sfruttando molto la velocità e i cross sulla fascia di Serrini, il migliore dei suoi nel primo tempo. Il Firenze Ovest prova a rendersi pericoloso con un gran tiro in porta di Paoletti, che impegna Ceccuti in una grande parata fondamentale per mantenere intatto il vantaggio. L'occasione è uno squillo per i rossoblù, che da quel momento entrano del tutto in partita rendendola molto più equilibrata. Seguono circa quindici minuti in cui nessuna delle due squadre riesce a ottenere il pieno dominio del gioco. Si arriva così agli sgoccioli del primo tempo, con l'improvviso pareggio del Firenze Ovest: una punizione calciata in aera da Mancioppi scatena davanti a Ceccuti una grande mischia, dalla quale spunta Giardini che con un tiro sotto la traversa riesce a pareggiare i conti (41'). È l'1-1 con cui si chiude il primo tempo: la fiducia e la spinta derivate dal gol sembrano galvanizzare il Firenze Ovest, che in avvio di ripresa si dimostra subito pericoloso: Gjika sfiora l'eurogol in rovesciata, ma il pallone finisce sopra la traversa. Ma proprio nel miglior momento degli avversari la Floria approfittando di una sbavatura in difesa per riportarsi in vantaggio con il gol di Alghieri: è l'1-2. Ma anziché abbattersi dopo appena quattro minuti il Firenze Ovest agguanta l'immediato pareggio: un calcio d'angolo battuto velocemente manda in confusione la difesa ospite, e vale il pallone del pareggio per Fabbri, che con un tiro rasoterra dal limite dell'aerea buca Ceccuti. Ci vogliono i primi cambi di Bertuccio perché la Floria torni quella dei primi minuti di gara, e mantenga costante la propria presenza nella metà campo avversaria. Il terzo vantaggio arriva al 65': un calcio d'angolo crea una situazione caotica nell'area dell'Ovest; ne consegue una serie di tiri respinti sulla linea, fino a quando Manetti riesce a infilare il pallone in rete. Seguono i venti minuti più intensi della partita, nei quali entrambe le squadre attaccano con grande intensità. Il pomeriggio della Floriagafir si complica quando Serrini riceve due ammonizioni nel giro di due minuti, entrambe per degli interventi in ritardo giudicati irregolari, e mette anzitempo fine alla propria prestazione, fin lì positiva. Ma il Firenze Ovest non riesce ad approfittare della superiorità numerica; anzi, i nuovi innesti della Floriagafir risultano subito decisivi: dopo una grande cavalcata sulla fascia, Ermini Polacci riesce a servire un gran pallone in mezzo sul quale spunta Birindelli che insacca il 2-4 dopo appena un minuto dall'ingresso in campo. Il Firenze Ovest prova a riaprire la partita, ma con attacchi mai realmente pericolosi; la Floriagafir chiude addirittura la partita in attacco, avendo anche l'occasione di segnare il quinto gol con Giannone. Arriva dunque la prima sconfitta stagionale, troppo severa, per il Firenze Ovest, che per alcuni tratti di partita ha dimostrato di essere competitivo. Ma inanellando la seconda vittoria consecutiva grazie a una prova considerevole la Floriagafir, che ha dimostrato grande solidità nonostante metà secondo tempo in dieci, è riuscita a replicare il 2-1 col Piombino, e a ottenere la testa del girone insieme a Fucecchio e Maliseti.

Fratres Perignano-Bibbiena 5-1

FRATRES PERIGNANO: Becherini, Gentile, Lupi, Venturini, Crispino, Celi, Pucci, Carrai D., Hoxha, Zampardi, Mariani T.. A disp.: Danieli, Ghimenti, Cecchinelli, Polito, Pirrone, Carbonell, Zanutto, Molnar, Ferrari. All.: Lucarelli Massimo
BIBBIENA: Santini, Vantini, Ugolini, Jallow, Goretti, Zavagli, Gentile, Checcucci, Bonelli, Bandelloni, Bimbocci. A disp.: Vignali, Purcel, Vignali, Ferrini, Chiti, Moncini, Senesi, Renaiolini. All.: Occhiolini Nicola
ARBITRO: Francesco Marini di Empoli
RETI: Zampardi, Hoxha, Hoxha, Venturini, Zampardi, Zavagli
FRATRES PERIGNANO: Becherini, D. Gentile, Lupi, Venturini, Crispino, Celi, Pucci, D. Carrai, Hoxha, Zampardi, T. Mariani. A disp.: Danieli, Ghimenti, Cecchinelli, Polito, Pirrone, Carbonell, Zanutto, Molnar, J. Ferrari. All.: Massimo Lucarelli.BIBBIENA: Santini, Vantini, Ugolini, Jallow, Goretti, Zavagli, A. Gentile, Checcucci, Bonelli, Bandelloni, Bimbocci. A disp.: F. Vignali II, Purcel, F. Vignali I, Ferrini, Chiti, Moncini, Senesi, Renaiolini. All.: Alessandro Regina.
ARBITRO: Marini di Empoli
RETI: 12', 28' Hoxha, 61', 85' Zampardi, 78' Venturini, 85' Zavagli.


Era andata meglio con lo Sporting Cecina. All'esordio, pur sconfitto, il Bibbiena era rimasto in partita fino alla fine, vicinissimo al pari che avrebbe prodotto il primo punto nell'élite ritrovata; a quella prestazione, magari colma d'imprecisioni ma segnata dallo spirito giusto, ne fa eco una diversissima, che lo costringe a tornare da Perignano con cinque palloni in saccoccia e mille interrogativi in più. È stata soprattutto la fase difensiva a esser carente; se ci s'aggiungono un attacco non efficacissimo (due sole le occasioni costruite, entrambe scaturite da una punizione di Senesi: sul 3-0 Becherini gli neutralizza il tentativo diretto, nel finale Zavagli sbuca sul secondo palo e la converte nel 5-1 definitivo) si capisce come mai la sconfitta sia inappellabile. La gara prende una piega precisa già nel primo quarto d'ora, chiuso dal vantaggio del Fratres Perignano: non è perfetta la parata di Santini sulla punizione di Pucci, né lo è il movimento della difesa chiamata ad allontanare la respinta corta; ne approfitta Hoxha che sottoporta scaraventa il pallone in rete. Ben più complicata ma egualmente efficace è la situazione che alla mezz'ora gli consente di segnare doppietta e raddoppio: lo sviluppo dell'azione gli richiede un tiro in corsa, scoccato con la precisione necessaria a schiantare il pallone in porta. Il Bibbiena non è neppure fortunato: i mille rimpalli sugli sviluppi di un cross da lontano sarebbero potuti finire in mille modi; invece finiscono nell'unico letale, ossia sul petto di Zampardi che spinge il pallone dentro. È da poco trascorso il quarto d'ora della ripresa, e già si può cominciare a stendere la cronaca della partita: una rimonta del Bibbiena è impensabile. Più probabile è l'ulteriore allungo del Fratres Perignano, che prima di subire la rete di Zavagli segna due volte ancora: dopo il 4-0 di Venturini, dalla distanza, Zampardi decide che per uno delle sue qualità una rete rocambolesca è troppo poco; cerca dunque di bissare, riuscendoci, con un tiro affilatissimo dopo un dribbling secco sulla destra. Dunque dopo lo scivolone all'esordio il Fratres Perignano è ripartito, e ripartito forte: c'è da riscattare lo psicodramma della stagione passata.

Lastrigiana-Affrico 2-2

LASTRIGIANA: Chiarello, Corrado, Mancini, Vignolini, Bonaiuti, De Pascalis, Pezzano, Massaro, Cavicchi L., Oliveri, Fontani. A disp.: Glielmi, Finelli, Pagliuca, Bravo, Martini, Baldini, Mari M., Recordi, Fenza. All.: Guasti Davide
AFFRICO: Lami, Bartalini, Shehade, Vignozzi, Guerrini, Casati, Petrini, Bartoletti, Guerra, Termini, Tellini. A disp.: Dos Santos, Andrei, Mosconi, Casoni, Conti, Benci, Donigaglia, Giannoni, Russo. All.: Berchielli Marco
ARBITRO: Carlo Bigongiari di Lucca
RETI: Pezzano, Cavicchi L., Termini, Guerra
LASTRIGIANA: Chiarello, Corrado (62' Fenza), Mancini, Vignolini (52' Baldini), Bonaiuti, De Pascalis, Pezzano, Massaro, Cavicchi (84' Martini), Oliveri, Fontani (76' M. Mari). A disp.: Glielmi, Finelli, Pagliuca, Bravo, Recordi. All.: Davide Guasti.
AFFRICO: Lami, Bartalini, Shehade, Vignozzi, Guerrini, Casati, Petrini, Bartoletti (76' Benci), Guerra (58' Russo), Termini (44' Donigaglia), Tellini (67' Giannoni). A disp.: Dos Santos, Andrei, Mosconi, Casoni, Conti. All.: Marco Berchielli.
ARBITRO: Bigongiari di Lucca
RETI: 11' Guerra rig., 15' Cavicchi, 20' Termini, 64' Pezzano.
NOTE: ammonito Vignozzi. Angoli: 1-4. Recupero: 0'+2. Spettatori 160 mal contati.


A forza di discutere di Gramsci e di come la destra stia tentando di appropriarsene ci siamo scordati di quanto l'egemonia sia legata al mondo concretissimo: fu per l'egemonia in Germania, non per uno spicchio di terra, che nell'ottocentosessantasei la Prussia dichiarò guerra all'Austria, tedeschi contro altri tedeschi. Non per il titolo regionale - almeno: non adesso, non per adesso - ma per l'egemonia in Toscana l'Affrico voleva riuscire dove, fallendo quattro mesi fa, avviò la corsa della Lastrigiana verso lo scudetto: forte di un altro scudetto, avrebbe chiarito che anche negli Juniores d'élite il baricentro s'è spostato a Campo di Marte. Ma non ce l'ha fatta: pur avanti due volte (la prima con un rigore leggerino di Guerra; la seconda con un gioiello di Termini, un altro dopo la doppietta all'esordio), resta frustrato a bramare quel successo che anche se non uno spicchio di terra, o uno spareggio col Perignano, gli avrebbe consegnato l'egemonia in Toscana. Diversa, diversissima dalla squadra campione d'Italia (lo si vede soprattutto in mediana, dove Pezzano, Vignolini e Massaro hanno sostituito Ballerini, El Youssefi e Innocenti aumentando il potere d'interdizione a scapito della verticalità), la Lastrigiana infatti ha rimontato due volte; e, pur rinnovatissima, lascia già intravedere l'impronta evidente di Davide Guasti, che dalla panchina la trascina alla doppia rimonta e al 2-2 finale: i novanta(due) minuti replicano in scala l'andamento stagionale delle sue squadre, dall'avvio timido all'apoteosi finale, e in mezzo un gran lavoro. Ne serve in abbondanza, perché gli scambi iniziali suggeriscono che l'Affrico è salito alla Guardiana per raccogliere l'eredità, con o senza testamento; e, subito dimenticata la buona parata di Lami sul mancino forte di Fontani (ottima la verticalizzazione di Oliveri, 5'), il primo episodio sembra controfirmare la successione. Lo 0-1 ha quattro padri: Termini, che allargatosi a destra tiene vivo un pallone destinato a scivolare sul fondo e poi lo raccoglie dopo un primo traversone respinto; Mancini, tre volte ingenuo in marcatura (si fa saltare; poi per evitare l'angolo alimenta l'azione offensiva degli avversari; e poi opta per una trattenuta tanto leggera quanto palese); Bigongiari (cattiva direzione), che concede all'Affrico un rigore leggerino; e l'ex Guerra, che incrociando il destro rasoterra già all'11' sembra indirizzare la partita. La sensazione però svanisce dopo quattro minuti scarsi, già scaldati dall'intervento (duro, ma regolare; ma la tifoseria della Lastrigiana ha ancora sul gozzo il rigore leggerino) di Vignozzi su Fontani pescato da Massaro sul fronte sinistro dell'area di rigore; l'azione prosegue e il pallone torna lì, stessa zona ma diverso interprete: s'è infatti decentrato Cavicchi, che sfila in mezzo a Bartalini e Shehade e quasi dal fondo, nel punto in cui inizia l'area di porta, col destro schianta il pallone sotto la traversa (15'). Dall'Ottocento in un istante si piomba nel medioevo, in una battaglia in cui a magia risponde magia: balla ai limiti del sovrannaturale la traiettoria che il destro di Termini, avanzato senza ostacoli da trenta a quindici metri dalla porta, imprime al pallone schioccandolo sotto l'incrocio più lontano (20'). Solo a questo punto si riesce a mettere ordine negli appunti e capire come mai l'Affrico sia avanti 1-2: non è questione tattica (efficaci le contromosse di Guasti a tamponare le discese di Casati a sinistra; e, assillato dalle mezzali avversarie, davanti alla difesa Guerrini ha poco tempo per far girare la squadra) né fisica, entrambe le squadre corrono. È una questione tecnica in senso stretto: in alcune posizioni l'Affrico ha più qualità; e in una, quella di trequartista, ne ha forse in eccesso per la categoria: lo dimostrano l'episodio del rigore e soprattutto la rete del secondo vantaggio. Ma tra due squadre comunque così vicine potrebbe non bastare: lo dimostrano i rischi corsi sulle giocate di Oliveri, anticipato dall'uscita di Lami sul filtrante di Cavicchi (38'), e feroce nel recuperare il pallone sul retropassaggio di Bartoletti per servirlo a Fontani, troppo morbido però nel controllo e nel contrasto con Vignozzi (40'). Potrebbe non bastare perché in un ruolo sicuramente la Lastrigiana è migliorata rispetto alla rosa campione d'Italia, e vince anche il duello di giornata: respingendo in tuffo il colpo di testa di Guerra, che sull'angolo di Petrini a rientrare devia a botta sicura, Chiarello si conferma portiere d'eccellenza, intanto con la minuscola e poi si vedrà (43'); e potrebbe non bastare perché il dio del calcio o chi per lui di questa successione non è così sicuro, e d'un tratto Termini si ferma, e a cento secondi dall'intervallo è costretto a far posto a Donigaglia. Senza colui che può risolverla in un istante, la partita dell'Affrico cambia; e non la raddrizza neppure la decisione di togliere Guerra e d'inserire Russo, che all'attacco dà maggior peso. Considerate le premesse ultraterrene, che la Lastrigiana arrivi al pari è quasi scontato: meno scontato è che lo segni Pezzano, al primo centro con la nuova maglia, con una torsione splendida sulla punizione che Oliveri (la sua prova è condita da tante pause, ma il destro è incantevole) calcia in area dalla trequarti sinistra (64'). Ora la Lastrigiana prova a vincere, e per farlo si affida alla verticalizzazione immediata dopo il recupero del possesso: è sgombra la corsia sinistra, quella in cui Fontani fa correre Cavicchi fino a violare l'area di rigore; è buono il dribbling su Bartalini a rientrare sul destro, centrale però il tiro rasoterra che Lami blocca in due tempi (70'). Ma gli accorgimenti di Berchielli, che inserisce Benci in mediana (fuori Bartoletti) e Giannoni a destra sostituendo Tellini e trasformando il sistema di gioco in un 3-4-1-2 pulito, cambiano di nuovo l'inerzia della partita; e per tre volte portano l'Affrico vicino alla terza rete. Nella prima in pedana sale Casati, libero al limite sulla punizione di Petrini respinta dalla difesa: gli va male che anziché sul mancino il pallone gli capiti sul destro, con cui comunque manca il secondo palo per un dito scarso; delle altre due il protagonista è Russo, prima al tiro sottoporta (lo mura Mancini che così riscatta l'avvio in affanno, 85') e poi pivot sull'inserimento di Giannoni, al cui destro in corsa il tuffo di Chiarello nega la controfirma su un atto pesante. Per la successione imperiale c'è ancora da attendere. Calciatoripiù : forte di una corsia mancina solidissima (davanti a Vignozzi c'è Casati ), a Campo di Marte l'Affrico si porta un dubbio, come sarebbe finita se Termini, alla terza rete in una partita e mezza, avesse potuto giocare anche un pezzettino della ripresa. L'interrogativo resta senza risposta, perché dopo che con l'incantesimo di Cavicchi la Lastrigiana segna anche con Pezzano , che corona così una prova eccellente da mezzala destra, e sigilla il 2-2 con la parata di Chiarello , decisivo nel primo tempo su Guerra e strepitoso nel finale su Giannoni. È un promemoria efficace: a certi livelli i portieri contano come i fantasisti, o come i centravanti.

Pontassieve-Forte Dei Marmi 2015 1-2

PONTASSIEVE: Balli, Casci, Capanni, Urbinati, Niccoli, Mengozzi M., Paolieri, Del Zotto, Bartolozzi, Manzini, Novelli. A disp.: Pesci, Mazzuoli, Tellini, Bernardini, Guidotti, Hamzaj, Paoli, Albizzi, Ricapito. All.: Marchionni Marco
FORTE DEI MARMI 2015: Arrighi, Zappelli, Simonini, Palla, Marcucci, Deda, Fiacchi, Iacomini, Carpentieri, Darzeza, Lagomarsini. A disp.: Pucci, Donati, Bertuccelli, Galli, Torcigliani, Dell Amico, Casani, Nani, Poli. All.: Vannoni Giacomo
ARBITRO: Muhammad Subhan di Pontedera
RETI: Manzini, Carpentieri, Lagomarsini
PONTASSIEVE: Balli, Casci, Capanni, Urbinati, Niccoli, M. Mengozzi, Paolieri, Del Zotto, L. Bartolozzi, Manzini, Novelli. A disp.: Pesci, Mazzuoli, Tellini, Bernardini, Guidotti, Hamzai, C. Paoli, Albizzi, Ricapito. All.: Marco Marchionni.FORTE DEI MARMI: Arrighi, Zappelli, Simonini, Palla, Marcucci, Deda, Fiacchi, Iacomini, Carpentieri, Darzeza, Lagomarsini. A disp.: Pucci, Donati, Bertuccelli, Galli, Torcigliani, Dell'Amico, Casani, Nani, Poli. All.: Giacomo Vannoni.
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETI: 8' Carpentieri, 30' Lagomarsini, 41' Manzini.


Il primo scalpo nell'élite è uno scalpo nobile, nobilissimo: tocca al Pontassieve scoprire quanto possa essere complicato duellare col Forte dei Marmi, che indirizza la gara con due reti nella prima mezz'ora; l'1-2 di Manzini a un metro dalla pausa è un'illusione o giù di lì, perché la ripresa regala solo due occasioni in avvio (superbo Arrighi a neutralizzarle) e poi si acquieta, tra le scorie della preparazione, i cinque cambi e uno sviluppo frammentato sul quale incide un arbitraggio approssimativo. Molto diverso era stato il primo tempo, piccante fin dalla prima azione: Lapo Bartolozzi impiega appena sei secondi per defilarsi e schiantare il pallone sul palo esterno, che così nega al Pontassieve il vantaggio ed evita al Forte dei Marmi una partenza allucinante. La scossa funziona: corre appena l'8' nel momento in cui Lagomarsini cattura sulla trequarti un rinvio centrale di Mattia Mengozzi e fa filtrare il pallone in area sulla corsa di Carpentieri, cui l'incomprensione tra Niccoli e Casci consente di filare davanti a Balli e batterlo con un tiro secco. In svantaggio come a Fucecchio, il Pontassieve si affida a Paolieri per cercare di segnare la prima rete in campionato: è ottima la sua torsione alla fine del primo quarto di gara, splendida la parata di Arrighi a tutela del vantaggio. Non altrettanto prodigioso è Balli, che alla mezz'ora esce a vuoto su un calcio di punizione di Iacomini: di testa Lagomarsini devia il pallone nella porta spalancata. Ma nel giro di una decina di minuti la gara si riapre, perché anche Arrighi sbaglia un'uscita su un pallone alto: la spizzata di Lapo Bartolozzi favorisce il lob di Manzini, che da fuori segna l'1-2. Giunto di lì a poco, l'intervallo non rompe le accelerazioni del Pontassieve, che nel primo quarto d'ora della ripresa costruisce due occasioni enorme per il pari: gliele neutralizza Arrighi, prodigioso prima sulla girata di Lapo Bartolozzi e poi sul colpo di testa di Mattia Mengozzi. Sembra l'annuncio dell'assedio con esito scontato, e invece la rincorsa del Pontassieve si placa qui: il Forte dei Marmi ne gestisce l'impeto, sfiora il tris con Carpentieri e si rimette in strada sorridendo. Lo sentiva da tempo, ma ora ne ha avuto conferma: l'élite è anche casa sua. Calciatoripiù: Paolieri (Pontassieve), Carpentieri (Forte dei Marmi).

San Giuliano-Sestese 5-5

SAN GIULIANO: Ria, Sannino, Di Martino, Galletti, Antoni, Mazzoncini, Accorsini, Chelucci, Buzzanca, Papini, Sciarrone. A disp.: Mobono, Pardini S., Colombini, Cecchini, Dessi, Centurione, Paoli, Dalle Luche, Esposito. All.: Nuti Fabrizio
SESTESE: Fantini, Vannini, Vilcea, Chelli, Papucci, Geri, Mencarelli, Gaffarelli, Fiorentino, Bravi, Verzicco. A disp.: Giusti, Athuman, Mernacaj, Garzi, Gocaj, Zei, Gori, Patrignani, Capecchi. All.: Rossi Alessandro
ARBITRO: Filippo Serpentoni di Pistoia
RETI: Dessi, Sciarrone, Buzzanca, Papini, Buzzanca, Verzicco, Chelli, Patrignani, Verzicco, Chelli
SAN GIULIANO: Ria, E. Sannino, Di Martino, Galletti, Antoni, Mazzoncini, Accorsini, Chelucci, Buzzanca, T. Papini, Sciarrone. A disp.: Mobono, Pardini, Colombini, Cecchini, Dessì, Centurione, A. Paoli, Dalle Luche, T. Esposito. All.: Fabrizio Nuti.SESTESE: Fantini, Vilcea, Geri, Bravi, Papucci, Chelli, Mencarelli, Gaffarelli, Fiorentino, Vannini, Verzicco. A disp.: Giusti, Gori, Garzi, Mernacaj, Athuman, Zei, Gocaj, C. Capecchi, Patrignani. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Serpentoni di Pistoia
RETI: 3', 55' Buzzanca, 8', 63' Verzicco, 48' T. Papini, 51', 75' Chelli, 58' Patrignani rig., 60' Sciarrone, 89' Dessì.


Internet non basta, né bastano i database similNasa: per ritrovare l'ultima volta in cui una partita d'un campionato così competitivo era finita con un punteggio così insolito (inedito?) bisognerebbe scartabellare i vecchi almanacchi di carta, e forse neppure quelli basterebbero. San Giuliano e Sestese chiudono infatti con un 5-5, che sperando di fare bella figura i cronisti benedicono solo dopo averlo raccontato: prima ogni rete porta con sé un'imprecazione. Anche se è stato quattro (quattro!) volte in vantaggio e ha sbagliato un rigore, dei due contendenti il San Giuliano è il più soddisfatto: a un minuto dalla fine del tempo regolamentare ha infatti evitato una sconfitta beffarda; e sul piano del gioco ha dimostrato di potersi confrontare alla pari contro una delle squadre favorite per il titolo, o quantomeno costruite per puntarci. Il motivo d'insoddisfazione è un altro, e non arginabile nel breve periodo: dal punto di vista fisico perde molti duelli; e dunque sui palloni inattivi (la Sestese segna tre reti su calcio d'angolo, una sugli sviluppi d'una punizione; la quinta, che poi è la terza, su rigore) patisce tantissimo. Quando però gioca col pallone a terra, strategia che nella gara d'esordio l'Affrico di Berchielli gli aveva impedito d'utilizzare, può far male a tutte: lo si capisce già al 3', quando l'uno-due con Tommaso Papini consente a Buzzanca di presentarsi al limite e trovare l'1-0. Ma, e sarà una costante, il vantaggio del San Giuliano regge solo qualche minuto; poi la difesa allontana male una punizione calciata dentro dalla trequarti; il pallone rimbalza pigro al limite, dove lo calamita Verzicco che in girata trova l'angolo (8'). Si aprono qui venti minuti in cui la pressione della Sestese sembra poter facilmente sfociare nel vantaggio; ma Ria, preferito a Mobono, ha un'opinione diversa, e opponendosi prima a Verzicco e poi a Fiorentino (immarcabile: non segna, ma nelle cinque reti c'è molto della sua capacità di lottare) evita la capitolazione. È la corda cui il San Giuliano s'aggrappa nel momento più complicato; e la usa per tirarsi su, tornare a respirare, finire il primo tempo in crescendo. Anziché rompere la progressione, l'intervallo la alimenta. Al rientro Tommaso Papini replica la discesa del primo tempo, identico l'esito senza peraltro che stavolta ci sia bisogno dell'intervento di un compagno: è direttamente lui a portarsi in posizione di sparo, lui a battere Fantini per la seconda volta (48'). Ma di nuovo il San Giuliano non riesce a proteggere il vantaggio: sul primo angolo conquistato, il primo pallone che la Sestese torna a catapultare in area, di testa Chelli segna il 2-2. Anche questo parziale dura pochissimo: in una delle poche circostanze in cui il San Giuliano riesce a vincere un duello aereo Accorsini spinge il pallone sulla traversa; anziché rammaricarsi, Buzzanca lo cattura e lo trasforma nel 3-2. Di nuovo però la Sestese pareggia nel giro di due azioni: l'ingenuità di Galletti, che trattiene Fiorentino dopo avergli consentito di girarsi in area, vale il rigore del 3-3, trasformato gelido da Patrignani. È meno accurata invece l'esecuzione di Sciarrone, che non sfrutta un'occasione gigantesca per riportare il San Giuliano avanti: Serpentoni punisce un fallo evidente su Chelucci che s'era liberato in area, in prossimità della linea di fondo, con un colpo di tacco sbalorditivo; ma Fantini tocca il pallone sul palo, e la Sestese respira. O perlomeno pensa di poterlo fare: nessuno dei suoi contiene l'incursione di Tommaso Papini sulla sinistra, né sul pallone a rimorchio nessuno anticipa Sciarrone, né lo ostacola; resta solo da imprecare per essere di nuovo sotto. Ma sugli angoli il San Giuliano fatica tantissimo. È su questa ripresa del gioco che subisce le due reti, entrambe di testa, che lo fanno finire per la prima volta in svantaggio: segna prima Verzicco, poi Chelli (traversone perfetto di Gori); e la Sestese si trova a condurre 4-5. Ma la prima posizione in classifica svanisce a un minuto dalla fine: uscito in presa alta su un pallone a spiovere Fantini, forse ostacolato con un mezzo fallo, perde il possesso; la difesa non lo allontana, e Dessì lo spinge in rete per il 5-5 dopo il quale non c'è più tempo per altro. Calciatoripiù: Tommaso Papini, Buzzanca (San Giuliano), Fiorentino, Chelli, Verzicco (Sestese).
A margine
Non avendo assistito direttamente all'episodio che si racconta accaduto a fine partita, e che se confermato non serve un giornale per definire grave, per legge siamo obbligati ad attendere le eventuali decisioni della giustizia sportiva (se l'arbitro non ha sentito, è sempre possibile ricorrere alla procura federale) prima di scrivere una riga in più.

Sporting Cecina-Fucecchio 1-2

SPORTING CECINA: Sozzi, Saba, Pozzobon, Fabbris, Rofi, Agostini, Ristori, Foti, Fofana, Castelli, Verucci. A disp.: Raugi, Ciampi, Nigiotti, Mecacci, Hasibra, Tei, Londi, Di Tanto . All.: Di Tonno Tiziano
FUCECCHIO: Gori, Sannino, Matteucci, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Masini C., Sabato, Squarcini, Paradiso, Masini G., Crasta, Shllaku, Del Gronchio, Tiozzo. All.: Giorgetti Mirko
ARBITRO: Leonardo Palla di Pisa
RETI: Foti, Piccirilli, Mazzoni
SPORTING CECINA: Sozzi, Saba, Pozzobon, Fabbris, Rofi, Agostini, Ristori, Foti, Fofana, Castelli, Verucci. A disp.: Raugi, Ciampi, Nigiotti, Mecacci, Hasibra, Tei, Londi, Hadji, Di Tanto. All.: Tiziano Di Tonno.FUCECCHIO: G. Gori, G. Sannino, Matteucci, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Cardini, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Masini, Sabato, Squarcini, Paradiso, Masini, Crasta, Shllaku, Del Gronchio, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Palla di Pisa
RETI: 3' Foti, 8' Mazzoni, 65' Piccirilli.
NOTE: espulso Pagni (70').


È una sensazione che conosceva bene, e che non aveva dimenticato di poter provare: aveva soltanto bisogno di tempo. Anche se è prestissimo, anche se insieme a lui ci sono anche Maliseti e Floriagafir, il Fucecchio si ritrova in testa alla classifica; e ci si ritrova con pieno merito, considerato che dopo il Pontassieve all'esordio ha battuto una squadra intrigantissima per quanto neopromossa. Peraltro in avvio è impossibile ipotizzare l'1-2 finale: il tiro di Foti, che già al 3' supera Gabriele Gori dal limite dell'area, illude lo Sporting Cecina, che ipotizza un replay della gara d'esordio. Ma il Fucecchio ha ben altra tempra e ben altra esperienza del Bibbiena, e per pareggiare impiega appena cinque minuti: è perfetta la punizione di Mazzoni, e l'equilibrio ricostruito. Le scintille continuano per tutto l'arco del primo tempo: lo Sporting Cecina spreca con Foti, Ristori e Verucci, che con un grammo di precisione in più avrebbero potuto ristabilire il vantaggio; lo stesso fa Gjoni che, lanciato sulla corsia mancina, s'accentra bene ma calcia male e fa adagiare il pallone tra le mani di Sozzi. Per la rete che decide l'incontro bisogna dunque attendere la metà della ripresa, segnata dalla ripartenza vincente orchestrata da Tiozzo: la sua apertura verso il vertice destro dell'area di rigore consente a Piccirilli d'affondare, accentrarsi e con un tocco di punta anticipare l'uscita di Sozzi. Fallito quasi subito il tris (alto il colpo di testa di Squarcini), negli ultimi venti minuti il Fucecchio deve badare a difendersi: l'inferiorità numerica dovuta all'espulsione di Pagni, fuori per doppia ammonizione, lo costringe ad abbassarsi. La mossa però non sarebbe sufficiente senza la paratona che in ogni partita Gabriele Gori sfodera con puntualità quasi disarmante: è il suo tuffo a evitare che il colpo di testa di Hadji, innescato a centro area da un calcio d'angolo, finisca in rete (80'), e a consentire al Fucecchio di marciare a punteggio pieno, finalmente nessuna davanti. Calciatoripiù: Foti, Rofi (Sporting Cecina), G. Gori, Mazzoni, Piccirilli (Fucecchio)