Campionando.it

Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 1

Scandicci-Aquila Montevarchi 0-0

SCANDICCI: Caracci, Morosi, Andreucci, Villoresi, Carone, Bucciardini, Ducci, Mascalchi, Santini, Barattucci, Valencetti. A disp.: Hancu, Bendoni D., Buzzanga, Martinelli, Municchi, Pepe, Sarti, Tellini, Vezzosi. All.: Bernocchi Lorenzo
AQUILA MONTEVARCHI: Di Giovanni, Rossini, Simoni M., Marchini, Carotti, Degli Innocenti, Ciaperoni, Galeota, Pacifico (9), Simoni L., Galastri. A disp.: Lapi, Manenti, BORRI, Brogi, Cuccuini, Botticelli, Ajighevi, Lamaj. All.: Peri Francesco
ARBITRO: Carlo Bigongiari di Lucca
SCANDICCI: Caracci, Morosi, Carone, Ducci, Andreucci, Villoresi, Valencetti, Mascalchi, Santini, Bucciardini, Barattucci. A disp.: Hancu, Bendoni, Municchi, Martinelli, D. Sarti, A. Pepe, Buzzanga, Vezzosi, Tellini. All.: Lorenzo Bernocchi.
AQUILA MONTEVARCHI: Di Giovanni, Rossini, M. Simoni, Marchini, Carotti, Degli Innocenti, Ciaperoni, Galeota, Pacifico, L. Simoni, Galastri. A disp.: Lapi, Manenti, Borri, Brogi, Cuccuini, Botticelli, Ajighevi, Lamaj. All.: Francesco Peri.
ARBITRO: Bigongiari di Lucca


Partiamo da un concetto chiaro: l'Aquila Montevarchi ha disputato un'ottima gara, meritando il punto in classifica. Sulla bilancia della partita però pesa in modo determinante l'errore dell'arbitro Bigongiari, che all'87' annulla la rete di Vezzosi per fuorigioco. Le immagini sono impietose. L'errore è marchiano. Marchianissimo anzi. Da cerchietto rosso, per dirla alla Rino Tommasi: al momento della conclusione di Bucciardini respinta da Di Giovanni ci sono almeno due difensori tra Vezzosi e la linea di porta. Il fischio errato pesa come un macigno sul giudizio del direttore di gara: l'episodio condiziona in negativo una prova fin lì sufficiente. È la decisione che blinda lo 0-0, e che costringe lo Scandicci a perdere il primo posto in classifica, ora occupato dal Tau. Bernocchi sapeva di dover affrontare una squadra ostica nonostante il periodo complicato, e conferma il 4-3-3 con Caracci tra i pali, e il trio offensivo composto da Barattucci, Santini e Valencetti. Gli ospiti lasciano Pacifico come punta centrale; ai suoi lati Galastri e Ciaperoni con il doppio compito di supportarlo e dare una mano al centrocampo. Lo Scandicci parte forte e si rende pericoloso già al 6', quando Barattucci innesca Valencetti allargatosi a destra; ma il suo cross basso non trova nessuno all'appuntamento. L'Aquila Montevarchi risponde al quarto d'ora con la punizione di Galeota dal limite: Caracci abbranca senza difficoltà. Pochi minuti dopo Ciaperoni sprinta a sinistra, da dove effettua un cross insidioso in area: Carone allontana provvidenzialmente. Intorno al 20' ci prova due volte Valencetti, sempre pericoloso quando parte da destra e rientra sul mancino: Di Giovanni para in due tempi la prima conclusione da fuori; la difesa ribatte la seconda, favorita da uno scambio con Morosi. Alla mezz'ora replica il Montevarchi con un break di Galastri che prende il corridoio centrale senza che nessun centrocampista avversario riesca a seguirlo, e giunto ai trenta metri esplode il sinistro che si stampa sulla traversa. Un minuto dopo occasione colossale per lo Scandicci: Mascalchi serve deliziosamente Santini premiando il suo movimento oltre i difensori, ma non troppo angolato il tiro dal limite dell'area di porta si spegne su Di Giovanni. Ribatte colpo su colpo il Montevarchi: al 34' ci prova Lapo Simoni, ma il suo destro dal lato corto dell'area si spegne abbondantemente a lato. A fil di sirena ancora un'occasione per Valencetti, che riceva la rimessa laterale di Morosi e con il sinistro a giro sfiora la traversa colpendo la parte superiore della rete. La ripresa si apre con una grossa occasione per lo Scandicci: Bucciardini impatta di testa il crosso di Valencetti da destra, ma il pallone termina di poco alta sulla traversa. Al 50' il primo cambio della gara: Pepe prende il posto di Ducci. E proprio il capitano suona subito la carica impegnando Di Giovanni dalla distanza: sulla corta respinta nessun attaccante trova la ribattuta vincente. Al 54' ancora Valencetti impegna Di Giovanni da fuori area: parata in due tempi. Un minuto dopo è provvidenziale l'uscita di Caracci sulla trequarti, a chiudere su Pacifico lanciato in campo aperto. I ritmi altissimi portano rapidamente la partita all'ora di gioco, segnata da una combinazione pregevole tra Pacifico (buona la sponda) e Galastri, che col destro conclude alto. Per provare a cambiare l'inerzia della gara Bernocchi inserisce forze fresche: dentro Sarti, Martinelli e Tellini per Mascalchi, Barattucci e Morosi. Al 68' invece Vezzosi rileva Santini, e contemporaneamente Lamaj subentra a Ciaperoni. Un minuti più tardi il colpo di testa di Lapo Simoni si spegne abbondantemente a lato: è l'ultimo squillo in quella zona, fino al 90' sarà monologo blues. L'Aquila Montrevarchi infatti crolla fisicamente: tre le sostituzioni in serie di calciatori in preda a crampi. Lo Scandicci prova ad approfittarne: al 74' Tellini raccoglie una superba apertura di Andreucci, supera il proprio marcatore e calcia sul primo palo, ben protetto da Di Giovanni. Al 77' è Bucciardini a cercare la via del gol, ma la sua acrobazia sul cross di Valencetti non trova lo specchio. Tellini ci prova tre minuti dopo: sulla propria strada trova ancora i guantoni di Di Giovanni. Ancora Tellini pericoloso al minuto 86: pregevole la sua serpentina sul lato destro dell'area, ma al momento della conclusione apre troppo il piatto destro quando già il Bartolozzi pregustava la rete. Qualche secondo più tardi l'episodio che vede protagonista Bigongiari: Bucciardini conclude a rete, Di Giovanni non respinge e Vezzosi mette dentro. Parte, si vede bene dalle immagini, un metro abbondante dietro l'ultimo difensore, quello che lo stava marcando. Il gol dunque sarebbe regolare; ma pur piazzato in buona posizione il direttore di gara alza il braccio destro e annulla. Nei cinque minuti di recupero l'aria è ormai satura di elettricità: lo Scandicci ci prova fino all'ultimo secondo, ma regge il bunker ospite. 0-0 quindi il risultato finale: il punto fa più felice il Montevarchi, e lascia nello Scandicci consapevolezza che il percorso è giusto e che dovrà essere più forti degli episodi. Calciatoripiù: Andreucci e Villoresi cancellano Pacifico dalla partita, prova maiuscola della coppia centrale; Con i suoi inserimenti senza pallone Bucciardini è sempre un problema enorme per le difese avversarie; Vezzosi entra bene nel match, e lo deciderebbe senza l'errore dell'arbitro; in campo dall'inizio della ripresa, Pepe (Scandicci) alza i ritmi del match e suona la carica fino alla fine; Di Giovanni si oppone come può alle conclusioni degli avversari; alla fine è graziato dal fischio dell'arbitro; Lapo Simoni è sempre nel vivo del gioco, motorino inesauribile tra le linee; Rossini (Aquila Montevarchi) spinge tanto sulla destra, finche regge il fiato percorre chilometri.

Sporting Cecina-Cattolica Virtus 3-3

SPORTING CECINA: Bendinelli, Manetti, Lega, Paladini, Sola, D Angelo, Ricciardi, Cerri, Monaco, Tarrini, Dardar E.. A disp.: Ricci, Frassinelli, Dardar Y., Brontolone, . All.: Magri Alessandro
CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto, Arcadipane, Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Sciulli, Lazzeretti, Mori, Selvi. A disp.: Bracci, Vaggi, Innocenti, Rossi, Frangini, Agnorelli, Pinheiro Ferraz, Papi. All.: Vallini Francesco
ARBITRO: Lorenzo Ambrosini di Carrara
RETI: Paladini, Monaco, Lega, Selvi, Arcadipane, Selvi
SPORTING CECINA: Bendinelli, Manetti, Lega, Paladini, Sola, D'Angelo, Ricciardi, Cerri, Monaco, Tarrini, E. Dardar. All.: M. Ricci, Frassinelli, Y. Dardar, Brontolone. All.: Alessandro Magrì.CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto, Arcadipane, Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Sciulli, Lazzeretti, Mori, Selvi. A disp.: Bracci, Vaggi, T. Innocenti, M. Rossi, Frangini, Agnorelli, Pinheiro Ferraz, Papi. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Ambrosini di Carrara
RETI: 12' Arcadipane, 35' Paladini, 47', 66' Selvi, 73' Monaco rig., 83' Lega.


Subire una rimonta così è poco meno d'una sentenza. Se davvero la Cattolica Virtus crede ancora nella rincorsa allo Scandicci e soprattutto al Tau Altopascio (la distanza dalla vetta è cresciuta: i punti di svantaggio erano nove, e ora sono dieci) non può permettersi di non vincere dopo essere stata in vantaggio di due reti a meno di venti minuti dalla fine. Una scusante parziale ce l'ha: è complicato, complicatissimo fare punti in casa dello Sporting Cecina, che finora al Rossetti ha perso solo due volte. Di farlo per la terza però ha rischiato: la Cattolica Virtus parte forte e passa al 12' grazie ad Arcadipane che va in pressione alta sul fronte sinistro della trequarti, recupera il pallone e dopo essersi accentrato lo scarica in porta con un interno destro carico d'effetto. Per pareggiare lo Sporting Cecina ha bisogno di quasi tutto il primo tempo: fino alla mezz'ora infatti la Cattolica Virtus sembra in totale controllo, e non concede né spazio né occasioni; poi però si distrae su una rimessa laterale, e consente a Paladini di puntare il limite dell'area di rigore: da qui scarica verso la porta un rasoterra secco, che s'infila accanto al primo palo. L'1-1 dura giusto il tempo di valicare l'intervallo: la Cattolica infatti riparte forte, e alla prima azione della ripresa torna avanti grazie a Selvi, scattato in posizione sospetta e gelido nel tocco vincente in anticipo. A metà tempo è doppietta e 1-3: stavolta segnare è ancora più semplice, perché l'uscita (fallosa, sarebbe stato rigore: bravo Ambrosini a concedere il vantaggio) di Bendinelli su Lazzeretti lascia spalancato lo specchio sul rimpallo. Alla fine della partita manca soltanto l'ultimo quarto, e la Cattolica Virtus comincia a fare i primi calcoli sulla base dei quali usare le prossime settimane per mangiare punti a Tau e Scandicci: è un errore, perché lo Sporting Cecina ancora non s'è arreso. La reazione produce quasi immediato il rigore del 2-3 (fallo di Pecori su Monaco, che trasforma) e nel finale l'angolo del 3-3: sul traversone di Cerri, che dalla bandiera cerca il secondo palo, s'inserisce Lega in rete con l'interno. Ora la Cattolica Virtus sbanda, e nel recupero rischia addirittura d'uscire sconfitta: si salva solo perché il tiro violento di Frassinelli da fuori area esce (di pochissimo: colpisce la borraccia accanto alla porta) dalla parte sbagliata del palo. Non può però essere una consolazione: lo Scandicci resta lontano, il Tau scappa lontanissimo. Calciatoripiù: Tarrini (Sporting Cecina), Selvi (Cattolica Virtus).

Lastrigiana-Capezzano Pianore 1-1

LASTRIGIANA: Pepe, Torniai, Semeraro, Pieragnoli, Gomma, Maxharri, Belli, Margheri, Burroni, Gracci, Sollazzi. A disp.: Lascialfari, Campinoti, Caparrini, Burrini, Dainelli, Grazzini, Aldighieri, Manescalchi . All.: Benfari Massimiliano
CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Dettori, Parigi, Neri, Benedetti, Graziuso, Farina, Donati, Trombella, Milli, Lucchesi. A disp.: Barsottelli, Di Sacco, Della Bona, Federighi, Satini, Chelini, Ndiaye, Bimbi. All.: Maffei Marco
ARBITRO: Lapo Ponzalli di Prato
RETI: Maxharri, Lucchesi
LASTRIGIANA: Niccolò Pepe, Torniai, Semeraro, Pieragnoli, Gomma, Maxharri, Belli (52' Manescalchi), Margheri, Burroni (80' Grazzini), Gracci (74' Benedetto Aldighieri), Sollazzi. A disp.: Lascialfari, Caparrini, Campinoti, Burrini, Dainelli. All.: Massimiliano Benfari (squalificato, in panchina Niccolò Rosamilia).CAPEZZANO P.: Pelliccia, Dettori, Parigi, Lorenzo Neri I, Benedetti (76' Satini), Graziuso, Farina, Donati (61' Chelini), Trombella (72' Ndiaye), Milli (84' Bimbi), Lucchesi. A disp.: Barsottelli, Di Sacco, Della Bona, Federighi. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Lapo Ponzalli di Prato
RETI: 67' Lucchesi, 70' Maxharri.
NOTE: ammonito Milli. Angoli: 10-1. Recupero: 1'+4'.


Per parlare di sé ha avuto tre minuti, i soliti tre che Giuliano Sangiorgi ha reso eterni; la Lastrigiana se li è fatti bastare per ribadire che, anche se non sfoggia tecnica sopraffina e che per salvarsi dovrà restare concentratissima fino all'ultimo, ha un carattere fantastico: solo con quello si può riuscire a riacciuffare una partita improvvisamente complicata, e ad aggiustare una classifica che con una sconfitta si sarebbe fatta pericolante. Era un timore condiviso col Capezzano, che dell'1-1 strappato alla Guardiana s'accontenta: il vantaggio prodotto dalla rete di Lucchesi (la quarta in tre partite, ritorno potente) è durato troppo poco - tre minuti, solo tre minuti - per poter pensare di vincere. E troppo poche sono state le occasioni che ha creato nell'arco di tutta la partita: oltre alla rete pulite pulite se ne contano altre due, una in apertura e una in chiusura. Di tutte e tre protagonista è Lucchesi, che si vede che ha un passo diverso da due terzi di compagni e avversari: già al 2', servito dallo sprint di Trombella che sceso sulla destra aveva conquistato il fondo, ingaggia il primo duello con Niccolò Pepe reattivo sul suo diagonale rasoterra. La parata genera un calcio d'angolo, da citare non perché produce qualcosa (la difesa libera) ma perché è l'unico conquistato dal Capezzano in tutta la partita: smaltito il terrore di finire in svantaggio al primo affondo, viene fuori infatti la Lastrigiana che s'affida a Pieragnoli (mille i palloni toccati, ne sbaglia soltanto uno quando ormai è cottissimo) per prendere possesso del centrocampo. La mossa funziona, e il baricentro s'alza: ne vengono fuori una punizione dalla quale Torniai invita Belli ad accentrarsi da destra e a calciare col mancino (tiro lento, centralissimo: si fatica a definirla occasione), e soprattutto una sciocchezza della difesa del Capezzano, che nella propria area si concede un retropassaggio troppo corto; non ne approfitta però Burroni, che dopo il dribbling su Pelliccia si fa rimontare da Dettori: era stato lui a sbagliare e a regalare il pallone agli avversari in una zona in cui è tabù, lui a rimediare concedendo soltanto il primo dei dieci calci d'angolo totali. Sarà proprio da un calcio d'angolo che la Lastrigiana troverà la rete; ma perché ci riesca occorre attendere il vantaggio del Capezzano, e dunque la ripresa. Il primo tempo infatti scivola via bloccatissimo, disposte quasi a specchio (in fase di non possesso il 4-2-3-1 di Benfari, squalificato, è molto simile al 4-4-2 di Maffei) le due squadre s'annullano: i terzini restano bloccati (meglio Semeraro e Parigi sulle rispettive corsie sinistre che i loro dirimpettai Dettori e Torniai), sulle fasce s'affonda poco, centralmente pochissimo. Per chiudere la cronaca del primo tempo con un'occasione bisogna sforzarsi, e considerare tale quella che crea la svirgolata di Farina al limite dell'area del Capezzano: raccoglie il pallone Gracci, sul cui invito Belli crossa lento col mancino favorendo l'uscita di Pelliccia in anticipo su Burroni. Scendendo le scale per cercare un posto caldo in cui passare l'intervallo (soffia un vento freddo, gelido, gelidissimo: fin qui più gli starnuti in tribuna che le occasioni da rete), qualcuno si lascia scappare d'aver assistito a un primo tempo di rara bruttezza. È una definizione rude che ha più d'un fondo di verità, ma che perde di vista la ragione per cui la partita fatica a decollare: nessuna delle due squadre può permettersi di perdere, perché chi perde diventa la preda su cui l'Atletico Lucca terzultimo calibra la propria rincorsa; e dunque nessuna delle due squadre azzarda a scoprirsi. La Lastrigiana però gioca in casa e ha un punto in meno, e dunque deve rassegnarsi a spingere un po' di più: al riavvio dunque decide d'aumentare la pressione (in questo senso si legge l'ingresso di Manescalchi per Belli); e per farlo s'affida a Sollazzi, protagonista sia da ispiratore (suo lo schema rasoterra che dalla bandiera destra libera al dischetto Gracci, murato; sulla respinta Margheri controlla male) sia da sfortunatissimo finalizzatore: si spezza contro la faccia interna del primo palo il suo destro secco favorito dall'imbucata di Semeraro (sorpreso Graziuso, l'unica volta di tutta la partita) nel corridoio (57'). È il culmine di un'azione finalmente splendida, originata dalla pressione di Pieragnoli, che sulla trequarti aveva intercettato un passaggio pigro di Lorenzo Neri, e alimentata dallo scarico di Margheri sulla corsia sinistra: è segno chiaro che il centrocampo della Lastrigiana sta cominciando a vincere i duelli individuali. Maffei se ne accorge, e interviene subito (quasi: Sollazzi fa in tempo a scucchiaiare in area un altro pallone pericoloso, sul quale in acrobazia Gracci interviene scoordinato) sostituendo Donati, inserendo Chelini al centro della difesa e alzando Dettori. Al suo posto scivola Graziuso, cui bastano sei minuti da terzino destro per avviare l'azione del vantaggio: la alimenta Trombella, che sul lancio sprinta verso il limite dell'area dove rimbalza su Maxharri, e col mancino in diagonale la rifinisce Lucchesi dopo aver calamitato il doppio flipper tra Gomma e Torniai sul centrosinistra del fronte offensivo. Solo tre minuti e lo 0-1 svanisce: sull'angolo (è l'ottavo dei dieci totali) che Sollazzi calibra da sinistra a rientrare sbuca Maxharri, favorito da un blocco che gli consente d'abbandonare il secondo palo, tagliare centralmente, colpire di testa da tre metri e battere Pelliccia. Al 90' mancano venti minuti esatti: la Lastrigiana prova a sfruttare la nuova inerzia per completare la rimonta, ma nonostante un evidente ritocco tattico (l'ingresso di Benedetto Aldighieri, che si piazza tra Margheri e Pieragnoli, porta con sé il 4-3-3 con annessa superiorità numerica in mediana) non riesce a produrre occasioni pulite. Così è quasi scontato che alla fine del recupero concesso da Lapo Ponzalli (bravo, e non deve sorprendere: è figlio di babbo Simone e mamma Kalinka, ha imparato a fischiare prima che a contare) l'occasione per vincere la crei il Capezzano: mai stanco nonostante i milioni di chilometri, in un metro Lucchesi si scorda della marcatura di Semeraro, Maxharri e Gomma; fortuna, dice sollevata la Lastrigiana, che la diagonale di Torniai e l'uscita di Niccolò Pepe gli impediscano di calciare dal limite dell'area di porta. Sarebbe stata la rete del successo: era il 94', altri tre minuti stavolta non ci sarebbero stati. Calciatoripiù : in novantacinque minuti Graziuso , per il resto perfetto come Parigi , si fa sorprendere solo una volta, nell'azione che porta al palo; fa pari con la giocata che avvia l'azione dello 0-1: lo segna Lucchesi , il cui rientro è stato sufficiente a rivitalizzare l'attacco del Capezzano. La sua rete però non basta a produrre il successo: glielo nega Maxharri , la cui assenza ebbe un peso smisurato nella retrocessione dell'anno scorso e che torna a segnare dopo averlo già fatto contro l'Affrico. L'1-1 originato dal suo colpo di testa è una ricompensa legittima: a lungo, Pieragnoli al governo, la Lastrigiana s'era fatta preferire in mezzo al campo.

Floria-Csl Prato Social Club 1-0

FLORIA: Servi, Lenzi, Gashi, Misuraca, Aghemenlo, Morales, Fiorini, Vella, Materassi, Migliorini, Dei. A disp.: Orsucci, Agnoloni, Cerasi Abbatecola, Bombassei, Locchi, Marini, Camara, Malaj, Rossi. All.: Alessi Dimitri
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ciolfi, Verrengia, Amantea, Cuzzavaglio, Ballerini (10), Hasko, Mema, Rrapaj, Gori A., Di Sessa, Pareti. A disp.: Brighetti, Mazzotta, Daka, Voshtina, Bellandi, Bracco, Vito, . All.: Daidone Antonio
ARBITRO: Nicolo Rubino di Valdarno
RETI: Materassi
FLORIA: Servi, Lenzi, Gashi, Misuraca, Aghemenlo, Morales Holguin, Fiorini, Vella, Materassi, Migliorini, Dei. A disp.: Orsucci, Agnoloni, Cerasi Abbatecola, Bombassei, Locchi, Marini, Camara, Malaj, Matteo Rossi. All.: Dimitri Alessi (squalificato, in panchina Martin Kllogjiri).CSL PRATO SOCIAL: Ciolfi, Verrengia, Amantea, Cuzzavaglio, Ballerini, Hasko, Mema, Rrapaj, A. Gori, Di Sessa, Pareti. A disp.: Brighetti, Mazzotta, Daka, Bellandi, Voshtina, Bracco, Vito. All.: Francesco Galeotti.
ARBITRO: Rubino di Valdarno
RETE: 9' Materassi.


È una vittoria pesante: vincendo 1-0 (decide Materassi, classe 2009 alla prima rete negli Allievi élite: grande colpo di ritorno nel mercato invernale) la Floria scapa infatti lontana dalla zona bollente dove invece resta a scaldarsi il Csl Prato Social Club, che non riesce ad abbandonare la penultima posizione e che ha ottenuto un record non invidiabile, un intero girone senza vincere. Si comincia subito forte, perché la Floria parte subito all'attacco: già al 3' Aghamenlo entra bene di testa sul corner battuto da Vella, ma manda alto. Tre minuti più tardi si genera una mischia in area del Csl Prato Social Club: prova a scioglierla Materassi, Ciolfi attento para. La Floria sfrutta il momento buono e al 9' passa in vantaggio: Lenzi lancia Materassi, che controlla perfettamente e batte in rete. Traumatizzato dalla partenza della Floria, il Csl Prato Social deve trovare energie per la reazione: prova a imbastirla Di Sessa che al 12' si presenta davanti a Servi, decisivo nell'opposizione col piede. Resta un pericolo occasionale per la Floria, di nuovo all'attacco al 17': Materassi calcia da fuori, Ciolfi para sicuro. Il raddoppio arriverebbe al 35' sugli sviluppi d'un corner: Lenzi mette in rete, ma Rubino annulla rilevando un tocco di mano nel controllo. La Floria comunque non si deprime per l'occasione persa, e continua a spingere: Lenzi cerca Vella, che di testa impegna Ciolfi a terra (39'). Il primo tempo si chiude col lancio di Fiorini per Migliorini, che si sposta a destra e cerca lo specchio con un tiro violento di pochissimo a lato. Si va alla pausa con la Floria avanti di misura, e un unico rimpianto: non avere raddoppiato. Resta comunque un problema risolvibile, perché anche nella prima parte della ripresa si recita sul medesimo canovaccio: subito Dei si presenta tutto solo in area, Ciolfi para (50'); dieci minuti più tardi finisce allo stesso modo l'incursione di Fiorini. È solo a questo punto che il Csl finalmente reagisce: la Floria reagisce su una mischia nata da una punizione di Ballerini (sbroglia Gashi, 66'), sul corner respinto da Aghemenlo (70') e su un tiro di Pareti che dal limite sfiora la traversa. Altro non succede: la Floria vince una partita importante, e batte il Csl che solo nell'ultima parte ha accelerato alla ricerca del pareggio. Calciatoripiù: Gashi ancora una volta impeccabile in tutti gli interventi; Lenzi perfetto nei lanci; Aghemenlo sempre attento in difesa; Misuraca (Floria), instancabile, autore di una partita spettacolare, che lo vede sempre presente in tutte le azioni; Ciolfi, Ballerini, A. Gori (Csl Prato Social).

Forte Dei Marmi 2015-Tau Calcio 0-1

FORTE DEI MARMI 2015: Vignali, Bobbio, Gatti, Marchetti, Franchini, Privitera, Cecchini, Ceru, Guidi, Di Sacco, Beltrano. A disp.: Baldi, Angeli, Aliboni, Benetti, Isolani, Magazzini, Memia, Neri . All.: Mosti Luca
TAU CALCIO: Zipoli, Vaselli, Rotolo, Del Gronchio, Giovannini, Frediani, Marzano, Colzi, Borracchini, Casini, Mocanu. A disp.: Piagentini, Materassi, Mei, Ficcanterri, Nesti, Giuntoli, Soldati, Montapponi, Vannacci. All.: Gandini Federico
ARBITRO: Amir Muley Yussef Fracasso di Pisa
RETI: Borracchini
FORTE DEI MARMI: Vignali, Bobbio, Gatti, Marchetti, Franchini, Privitera, Cecchini, Cerù, Juan Carlos Guidi, Di Sacco, Beltrano. A disp.: Baldi, Aliboni, Angeli, Benetti, Isolani, Magazzini, Memia, Lorenzo Neri II. All.: Luca Mosti.TAU ALTOPASCIO: Zipoli, Vaselli, Rotolo, Del Gronchio, Giovannini, Frediani, Marzano, Colzi, Borracchini, Casini, Mocanu. A disp.: Piagentini, Materassi, Mei, Ficcanterri, Nesti, Giuntoli, Soldati, Montapponi, Vannacci. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Amir Fracasso di Pisa
RETE: 30' Borracchini.


Quasi nulla gli sembrò cambiato in lei: anche a distanza di mesi, niente nebbia e niente tristezza, l'incontro con la prima posizione fa sospirare allo stesso modo. Finito un girone d'andata a rincorrere, il Tau Altopascio si fa bastare la prima di ritorno per effettuare il sorpasso che attendeva da settimane: la vittoria di misura (0-1) sul campo del Forte dei Marmi fa infatti scopa con la frenata interna dello Scandicci, che contro l'Aquila Montevarchi perde due punti pesantissimi in chiave campionato. Ci sarà da parlarne ancora molto, perché l'inverno è appena iniziato e prima d'arrivare a Pasqua c'è da passare tutta la quaresima; ma è indubbiamente una notizia: anche perché, lo raccontano le cronache degli ultimi anni, per le altre il Tau è meglio averlo dietro, ché quando si piazza davanti poi scalzarlo è complicato. A sette giorni della partita contro l'Affrico, che all'andata (fu l'unica sconfitta) mise in dubbio le certezze maturate in estate, Gandini dunque raccoglie i frutti d'una serie infinita di risultati positivi: da Affrico a Affrico, le partite senza perdere sono state quattordici; hanno prodotto quaranta punti, sei in più dello Scandicci che aveva iniziato cinque avanti e ora si ritrova uno dietro. Il Tau aveva intuito che avrebbe potuto essere la domenica del sorpasso; così da subito prova a imporre il proprio gioco a un avversario che all'andata lo fece tribolare, e che però nel frattempo è stato maciullato dalla giustizia sportiva: ci sta dunque che in avvio gli conceda spazio e subito un'occasione, non concretizzata da Borracchini che calcia sulla traversa. Il conto dei legni torna subito pari, primo segno che per valutare lo stato del Forte dei Marmi non se ne deve guardare la classifica: qualche minuto dopo essersi liberato davanti a Zipoli, graziato con un tiro a lato, Di Sacco cerca d'aggiustare la mira; la correzione si ferma a metà: più vicino allo specchio sì, ma non abbastanza per oltrepassare il palo. Di tutta la partita è l'azione che vede il Tau più a rischio; il Forte dei Marmi s'accorge subito d'aver stuzzicato la bestia: solo un paio di paratone di Vignali negano il vantaggio prima a Borracchini e poi a Mocanu. La pressione cresce, e il palo colto da Marzano (subito dopo, prima di fermarsi e chiedere il cambio, si libera in area di rigore ma calcia alto sopra la traversa) conta solo come materiale narrativo: la rete all'esordio sarebbe suonata come un segnale chiaro a tutta la Toscana. Nel concreto cambia poco, perché alla mezz'ora il punteggio si sblocca lo stesso: segna Borracchini, che sulla sponda di Mocanu spacca in due la difesa e vola in testa alla classifica dei bomber. Anche se messo in conto, lo svantaggio intristisce il Forte dei Marmi che già prima dell'intervallo rischia di subire il raddoppio: lo evita Vignali, in piedi fino all'ultimo sulla discesa di Casini che dopo un dribbling gli s'era parato davanti. L'intervallo è una cesura soltanto formale: anche nella prima metà della ripresa il Tau Altopascio continua ad attaccare, e a produrre occasioni da rete: non le finalizzano né Vaselli (diagonale a lato) né Vannacci, che sul tiro di Mocanu parato da Vignali si fa prendere dalla frenesia, e dunque calcia fuori col destro anziché concedersi un tocco in più (ne aveva tempo e spazio) per portarsi il pallone sul mancino. Unita alla qualità dell'avversario (è in fondo per sbaglio: per valori tecnici il Forte dei Marmi starebbe comodo a metà classifica), la paura d'aver sbagliato troppo spinge il Tau ad abbassarsi e a proteggere il vantaggio; anche se rischiosa la mossa paga, perché la cessione di terreno non fa pari con pericoli reali. All'ultimo fischio di Fracasso resta dunque l'impressione d'un momento lunghissimo: per una volta si sa qual è la direzione in cui si sta correndo, e soprattutto che senso ha. Calciatoripiù : in mediana Marchetti, Di Sacco e Cerù costringono il Tau Altopascio a ragionare a velocità quadrupla; non è un caso che la rete decisiva nasca da una giocata di Mocanu quasi da regista avanzato.

Affrico-Oltrera 1-2

AFFRICO: Cosi, Nunziati, Bahri, Borgheresi, Baroncelli Lancisi, La Greca, Silvestri, Giugliano, Vaggioli, Ala, Piccioli. A disp.: Prelashi, Lika, Sturiale, Ben Moussa, Torracchi, Russo, Bonfanti, Nutini, Agosti. All.: Sozzi Alessandro
OLTRERA: Baldini, Rannino, Di Lauro, Leotta, Gambacciani, Borghini, Bertini, Matteoli, Martini, Di Donfrancesco, Trapani (11). A disp.: Faggioli, Sorbara, Bianchi, Polli, El Bhit, Turini, . All.: Ansaldi Mario
ARBITRO: Francesco Marini di Empoli
RETI: Ala, Di Donfrancesco, El Bhit
AFFRICO: Cosi, Nunziati, Bahry, Borgheresi, Baroncelli, La Greca, Silvestri, Giugliano, Vaggioli, Ala, Piccioli. A disp.: Prelashi, Lika, Sturiale, Ben Moussa, Torracchi, Russo, Bonfanti, Nutini, Agosti. All.: Alessandro Sozzi.OLTRERA: F. Baldini, Rannino, Di Lauro, Leotta, Gambacciani, Borghini, Bertini, Matteoli, F. Martini, Di Donfrancesco, Trapani. A disp.: Faggioli, Sorbara, F. Bianchi, Polli, El Bhit, Turini. All.: Mario Ansaldi.
ARBITRO: Marini di Empoli
RETI: 28' Ala, 57' El Bhit, 79' Di Donfrancesco.
NOTE: espulso Giugliano (85').


Condò ancora lavorava per Repubblica quando riassunse in un rigo e mezzo i canoni del calcio moderno: bisogna farsi martello, scriveva, ogni volta che si può, perché viene un momento in cui le martellate si prendono. È un insegnamento che dopo la partita con l'Oltrera l'Affrico non dimenticherà più: nel primo tempo sottoporta ha sbagliato tanto, troppo; e dunque ha lasciato la partita aperta, e nella ripresa l'ha persa. Sembrava averla indirizzata con la rete di Ala, che poco prima della mezz'ora aveva sfruttato la combinazione con Vaggioli (ottimo break a rompere la linea a tre composta da Borghini, Rannino e Gambacciani; splendido il servizio sul taglio, anche se l'Oltrera protesta per un possibile fuorigioco) per affacciarsi centralmente intorno ai venti metri, e da lì calciare col collo esterno del mancino per inchiodare il pallone all'incrocio. L'1-0 sembra stappare la partita, che però l'Affrico ha il demerito di non chiudere: non segna Piccioli, che prima perde il tempo per capitalizzare una sorta di rigore in movimento e poi sbatte su Francesco Martini; non segna Giugliano (nel finale sarà espulso per una reazione contro Sorbara), che sull'inserimento da sinistra non si fida dell'interno mancino e opta per l'esterno destro a lato d'una spanna scarsa. La parata di Cosi su Filippo Martini, l'intervallo ancora da valicare, è il primo segnale che la partita sta cambiando; ma prima dell'1-1 ci sono da registrare due episodi dubbi in area dell'Oltrera: molte le proteste dopo un possibile tocco di mano a ostacolare Giugliano sulla combinazione tra Bahry e Ala, e dopo una trattenuta su Bonfanti sceso in sovrapposizione sulla destra. Marini lascia correre, l'Affrico non raddoppia e al primo vero errore si fa raggiungere: nessuno allontana la punizione che Matteoli crossa sul secondo palo dalla trequarti destra; e nessuno marca El Bhit, che schiaccia il pallone in porta (57'). Rimesso il punteggio in equilibrio, Ansaldi decide d'intervenire sull'approccio complessivo: ora anziché attendere l'Affrico l'Oltrera ingaggia l'uno contro uno in tutte le zone. Si riducono gli spazi, con gli spazi le occasioni; non però le proteste nei confronti di Marini, di nuovo contestato per un contrasto duro su Lika che stava entrando in area di rigore. Si prosegue anche stavolta, e dunque non è questo l'episodio decisivo: l'equilibrio infatti lo spezza Di Donfrancesco, che all'altezza della mediana cattura un rinvio impreciso e da lontano supera Cosi in pallonetto. Si completa così la rimonta dell'Oltrera; nel finale la sigilla Francesco Baldini, che nel recupero s'esalta su Piccioli. Dunque per l'Affrico è amara la prima di ritorno: non il modo ideale per avvicinarsi alla partita col Tau neocapolista, che da mesi coltiva la voglia di riscattare l'unica sconfitta (fu clamorosa, 5-2 il finale) d'una stagione altrimenti immacolata. Calciatoripiù: Nunziati (Affrico), Francesco Baldini, Di Donfrancesco (Oltrera).

Atletico Lucca-Sestese 0-3

ATLETICO LUCCA: Bernardeschi, Picariello, Lazzareschi, Nannizzi, Bonaventura, Bonelli, Tognetti An., Baroni, Dhana, Petretti, Raglianti. A disp.: Pirrera, Sarti, Sica, Tognetti Al., Del Greco, Baccili, Baroni, Lekhal, Vannucci. All.: Giuli Simone
SESTESE: Tabani, Osmenaj, Giannone, Pellegrini, Bartolomei, Napolitano, Ferro, Bonezzi, Gusciglio, Bagala, Biscardi. A disp.: Xillo, Barlumi, Bonci, Vannini, Prota, Mateiu, Notari, Scarlini. All.: Ferro Marco
ARBITRO: Giulio Bello di Empoli
RETI: Ferro, Gusciglio, Notari
ATLETICO LUCCA: Bernardeschi, Picariello, Lazzareschi, Nannizzi, Bonelli, Bonaventura, Andrea Tognetti, Baroni, Dhana, Petretti, Raglianti. A disp.: Pirrera, Gianmarco Sarti, Sica, Alberto Tognetti, Del Greco, Baccili, Baroni, Lekhal, Vannucci. All.: Simone Giuli (squalificato, in panchina Alessandro Tempesti).SESTESE: Tabani, Osmenaj, Giannone, Pellegrini, Bartolomei, Napolitano, Andrea Ferro, Bonezzi, Gusciglio, Biscardi, Bagalà. A disp.: Xillo, Bonci, Barlumi, Vannini, Prota, Mateiu, Notari, Scarlini. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETI: 23' Andrea Ferro, 53' Gusciglio, 92' Notari.


La coppa è alla portata, specie se Andrea Ferro continua a segnare reti stratosferiche e Gusciglio riesce a portare il peso d'un attacco orfano di Ruggiero e Pomponio: la Sestese inaugura il girone d'andata con un successo che le consente di scavalcare lo Sporting Cecina, e di riprendersi la quinta posizione che ormai rappresenta l'obiettivo stagionale. Molto lontano dal proprio resta invece l'Atletico Lucca, sconfitto 0-3 e un pochino più lontano dalla zona salvezza: il pari tra Lastrigiana e Capezzano fa salire a tre i punti da recuperare per conservare l'élite anche nel 25/26. Si dice spesso, valutazione ancora valida, che non sono queste le partite in cui possono pensare di fare punti le squadre in lotta per non retrocedere; il problema è che, chiuso il girone d'andata con appena quattro vittorie, da qualche parte vanno fatti. Per metà del primo tempo, nonostante la pressione crescente della Sestese, ci s'illude che dall'Henderson possa uscire un risultato inatteso, magari quel pareggiaccio che fin qui l'Atletico Lucca non ha mai ottenuto; l'inganno si rivela tale nel momento in cui Andrea Ferro sfodera un doppio passo, e poi ancora un altro, per accentrarsi da destra fino al limite dell'area da dove calcia col mancino: pallone imbullettato sotto l'incrocio, e 0-1. È una rete spaziale, che corona un'azione spaziale: Andrea Ferro c'era entrato già in avvio, ricevendo da Osmenaj chiamato a impostare da Tabani; il pallone l'avevano poi toccato Pellegrini, Gusciglio di sponda per Biscardi, Bagalà a destra prima dell'ultima imbucata. Se si conta Andrea Ferro una volta soltanto, della Sestese il pallone lo toccano in sette; e nessuno dell'Atletico Lucca riesce a spezzare il reticolo. È inevitabile che produca la rete; meno inevitabile che la Sestese si fermi a rimirarla, forse appagata dalla bellezza di quanto prodotto, e che fino alla fine del primo tempo violi l'area avversaria solo in due circostanze: in entrambe Gusciglio prova a giocare da pivot e a premiare l'inserimento di nessuno. La sconfitta col Seravezza è più che un insegnamento: anche con squadre sulla carta inferiori una sola rete di scarto non è abbastanza; e anche se l'Atletico Lucca calcia solo una volta (ci prova Dhana, approfittando della chiusura mancata da Bonezzi su un'imbucata profonda: pallone alto) Marco Ferro non può essere tranquillo. Alla pausa il messaggio è trasparente: la Sestese deve tornare ad attaccare feroce, possibilmente per raddoppiare subito o giù di lì. Meglio di tutti lo capisce Gusciglio, alla quinta rete nelle ultime quattro partite: ottimo il controllo sullo sprint di Giannone (due i dribbling sulla corsia sinistra, capitalizzato il triangolo con Biscardi), letale l'esecuzione (53'). Il doppio svantaggio piega definitivamente l'Atletico Lucca, che non sa come muoversi per rimediare una partita compromessa; da difficile farlo diventa impossibile nel momento in cui la Sestese stavolta non rallenta, ma continua ad attaccare: nel tempo regolamentare calciano pericolosamente due volte ciascuno Andrea Ferro, Bonezzi dal limite dell'area e Osmenaj sceso a destra. Ha però un nome diverso, inedito, l'autore della terza rete, uno dei due 2009 (l'altro è Bagalà, che sostituisce) con cui Marco Ferro rinforza il proprio attacco più che decimato: segna infatti Notari, che in corsa piazza accanto al palo il pallone servitogli da Gusciglio sull'ennesima imbucata d'Andrea Ferro. Dunque stavolta per la Sestese gira tutto perfetto; non altrettanto può dire l'Atletico Lucca, che se non si scuote alla svelta rischia di trascorrere il girone di ritorno in apnea. Calciatoripiù : la rete splendida d'Andrea Ferro (l'azione l'aveva avviata insieme a Osmenaj , inarrestabile a destra) sblocca il punteggio, che Gusciglio consolida dimostrando che centravanti titolare della Sestese può giocare, eccome se può.

Venturina-Seravezza 1-3

VENTURINA: Tanganelli, Zenobi, Turtur, Lorenzi, Camerini, Nardi, Iacometti, Bicocchi, Sottile, Masini, Ontani. A disp.: Pensa, De Simone, Da Frassini, D Avino, Belus, Bardocci, Vigano, Musli, Bicocchi Pichi (10). All.: Bucciantini Fabio
SERAVEZZA: Deri, Diaconu, Masala, Bianchi, Manfredi, Rolla, Storti, Pellegrini, Giannelli, Checchi, Bertoneri. A disp.: Biancardi, Intaschi, Pedruzzi, Coppola, Bracci, Giannini, Putignano, Casolare, Barsottelli. All.: Agostini Stefano
ARBITRO: Lorenzo Girolami di Pontedera
RETI: De Simone, Pedruzzi, Checchi, Giannelli
VENTURINA: Tanganelli, Zenobi, Turtur, Lorenzi, Camerini, Nardi, Iacometti, Bicocchi, Sottile, Massini, Ontani. A disp.: Pensa, De Simone, Da Frassini, D'Avino, Belus, Bardocci, Viganò, Musli, Bicocchi Pichi. All.: Fabio Bucciantini.SERAVEZZA: Deri, Diaconu, Masala, L. Bianchi, Manfredi, Rolla, Storti, Pellegrini, Giannelli, Checchi, Bertoneri. A disp.: Biancardi, Intaschi, Pedruzzi, Coppola, Bracci, Giannini, Putignano, Casolare, Barsottelli. All.: Pierfederico Trifoni.
ARBITRO: Girolami di Pontedera
RETI: 2' Giannelli rig., 48' Checchi, 70' De Simone rig., 85' Pedruzzi.


In due partite ha concesso solo cinque tiri, e ha subito cinque reti. È assurda la statistica che racconta gli ultimi dieci giorni del Venturina: ha fatto tribolare il Tau, e col Seravezza ha tenuto il pallone per circa l'80% del tempo effettivo; ma ha perso, e poi ha riperso, sempre in casa, sempre di due reti. Il girone di ritorno s'apre infatti con un 1-3 che comincia a prendere forma già alla prima azione: è fallosissimo l'intervento di Zenobi su Checchi che tentava di farsi largo in area, netto il rigore che coraggiosamente Girolami concede a freddo e che come all'andata (allora finì 1-1) lo specialista Giannelli converte in rete. Un solo aspetto buono il Venturina trova nello svantaggio immediato: non deve cambiare approccio, perché a spingere s'era preparato e spingere gli tocca. Anche se pesa l'assenza di Bicocchi Pichi, acciaccato e costretto in panchina, l'attacco riesce comunque a produrre tre occasioni: due le neutralizza Deri opponendosi prima a Ontani, al tiro dopo un'azione personale, e poi a Massini, servito da Sottile e protagonista anche della terza, un traversone rasoterra che attraversa l'area di porta senza che nessuno lo spinga in rete. Date queste premesse ci s'attende a breve il pari del Venturina; e invece come nel primo tempo l'alba della ripresa porta con sé la rete del Seravezza: dorme la retroguardia sulla discesa di Giannelli, libero sulla corsia destra; dorme sul suo cross, e soprattutto dorme sul movimento di Checchi che taglia sul secondo palo e di testa fa 0-2. Anche se rende complicatissima la rimonta il doppio svantaggio non incide sullo spirito del Venturina che continua ad attaccare, e a venti minuti dalla fine torna in partita: segna De Simone, appena entrato, che trasforma il rigore concesso da Girolami (ben piazzato, altra decisione giusta) per un fallo di Bracci su Massini. Di rigori potrebbe starcene subito un altro per un intervento duro su Sottile lanciato a rete; stavolta la decisione è diversa, e inaspettatamente spegne gli attacchi del Venturina che (stanco? ci sta, e sarebbe legittimo) comincia a giocare più sporco. Contro una difesa così organizzata (che gran lavoro che ha fatto Trifoni) trovare spazi diventa impossibile, e inevitabile concederli: uno lo sfrutta Pedruzzi, che in ripartenza batte Tanganelli sorpreso fuori dai pali. È il modo per ribadire una notizia che tanti ancora sottovalutano: dopo i due nelle quattro partite della vecchia gestione, nelle dodici con Trifoni il Seravezza (quarta vittoria di fila, ora è nono: lontanissimo l'Atletico Lucca terzultimo) ha conquistato diciotto punti. La media viene facile. Calciatoripiù: Lorenzi da terzino sinistro e Nardi al centro della mediana alimentano gli attacchi costanti del Venturina, che specie nel primo tempo si spezzano ripetutamente sulle parate di Deri .

  • Affrico - Oltrera

    Partite con Foto
  • Partite con Foto
  • Partite con Foto
  • Partite con Foto