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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 5

Capezzano Pianore-Floria 1-0

CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Satini, Parigi, Neri, Benedetti, Chelini, Dettori, Donati, Federighi, Milli, Lucchesi. A disp.: Pensabene, Graziuso, Farina, Catalano, Ndiaye, Ouadjaout, Trombella, Bimbi, Della Bona. All.: Maffei Marco
FLORIA: Orsucci, Bombassei, Agnoloni, Misuraca, Lenzi, Severi, Camara, Morales, Fiorini, Migliorini, Dei. A disp.: Sophie, Gashi, Gensini, Locchi, Sarti, Rossi, Batelli, . All.: Alessi Dimitri
ARBITRO: Gheorghe Petrica Suciu di Viareggio
RETI: Bimbi
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Satini, Parigi, Neri, Benedetti, Chelini, Dettori, Donati, Federighi, Milli, Lucchesi. A disp.: Pensabene, Graziuso, Farina, Catalano, Ndiaye, Ouadjaout, Trombella, Bimbi, Della Bona. All.: Marco Maffei.FLORIA: Orsucci, Bombassei, Agnoloni, Misuraca, Lenzi, Severi, Camara, Morales Holguin, Fiorini, Migliorini, Dei. A disp.: Sophie, Gashi, Gensini, Locchi, Sarti, Matteo Rossi, Batelli. All.: Dimitri Alessi.
ARBITRO: Suciu di Viareggio
RETE: 72' Bimbi.


Se invece della matematica contassero le proiezioni il Capezzano sarebbe pressoché salvo: al momento è difficile ipotizzare che in dieci giornate l'Atletico Lucca terzultimo possa recuperare nove punti di svantaggio. Invece conta la matematica, e dunque ci sarà da battagliare ancora per settimane; lo stesso dovrà fare la Floria, uscita sconfitta di misura dopo un primo tempo scintillante e sfortunatissimo seguito da una ripresa sbagliata: è qui che si decide lo scontro diretto tra due delle squadre incastrate in uno spazio non comodissimo. La Floria aveva l'occasione per uscirne forse definitivamente; ma non l'assiste la sorte, che tocca sul palo il tiro di Fiorini e le fa trovare davanti un portiere strepitoso come Pelliccia, classe 2009 preferito a Pensabene: gli ci vuole un riflesso micidiale per impedire a Bombassei di segnare la rete del vantaggio. Se alle due occasioni s'aggiungono otto calci d'angolo e un solo rischio corso da Orsucci (plastica più che difficile la parata sulla punizione di Lucchesi), si capisce bene a chi calza stretto lo 0-0 alla pausa. Al riavvio ci s'attende la Floria di nuovo all'attacco, possibilmente più concreta; e invece forse per la stanchezza e forse perché qualcuno s'intestardisce e prova a risolvere la partita da solo le scelte sbagliate cominciano a fioccare. Il Capezzano ne approfitta, viene fuori e prova a pungere con un paio di ripartenze di Lucchesi, che prima pareggia il conto dei legni (traversa alla fine dello sprint in campo aperto dopo un angolo a sfavore) e poi sbatte sull'uscita d'Orsucci. Anche Pelliccia è costretto a uscire per evitare lo svantaggio, e nell'istante in cui capisce che Migliorini è in anticipo legge lo sviluppo alla perfezione: niente fallo, ché sarebbe stato rigore; e movimento a spingere verso l'esterno, così da consentire alla difesa di recuperare e coprire la porta. Dunque non è questo l'episodio su cui l'equilibrio si rompe; per l'1-0 occorre spostarsi nell'altra metà campo, dove Lucchesi calcia verso la porta una punizione da trenta metri: la respinta d'Orsucci non è granché, e sottoporta Bimbi lo castiga. Passato in vantaggio a una ventina di minuti dalla fine, il Capezzano può muoversi come più gli aggrada: difesa bassa e ripartenze. Con la prima tattica costringe la Floria a restare fuori area, e a calciare da lontano (ci prova Migliorini, altro legno: stavolta traversa); con la seconda mette Lucchesi in condizione d'affondare alla ricerca della rete, mancata di nuovo. Evidentemente, fatto raro, non era la sua giornata; vincere quando è così conta più del doppio. Calciatoripiù: Pelliccia mantiene la porta inviolata, e consente al Capezzano di capitalizzare la rete di Bimbi (come Trombella entra benissimo dalla panchina: dopo il 65' sui nuovi esterni Maffei costruisce la vittoria), che viola la resistenza della difesa della Floria tenuta a lungo salda da Agnoloni .

Lastrigiana-Oltrera 2-1

LASTRIGIANA: Pepe, Desideri, Semeraro, Aldighieri, Maxharri, Gomma, Manescalchi, Pieragnoli, Burroni, Gracci, Grazzini. A disp.: Lascialfari, Cappiardi, Caparrini, Belli, Margheri, Mangani, Brusciano, Taoufik . All.: Benfari Massimiliano
OLTRERA: Faggioli, Rannino, Di Lauro, Polli, Sorbara, Gambacciani, Bertini, Matteoli, Martini, Di Donfrancesco, Bianchi. A disp.: Bullari, Franchi, Cappagli, Leotta, Tani, Trapani (11), Cecchi, Gurabardhi. All.: Ansaldi Mario
ARBITRO: Filippo Serpentoni di Pistoia
RETI: Burroni, Pieragnoli, Martini
LASTRIGIANA: N. Pepe, Desideri, Semeraro, B. Aldighieri, Maxharri, Gomma, Manescalchi, Pieragnoli, Burroni, Gracci, Grazzini. A disp.: Lascialfari, Cappiardi, Caparrini, Belli, Margheri, Mangani, Brusciano, Taoufik. All.: Giovanni Mollica - Niccolò Rosamilia.OLTRERA: Faggioli, Rannino, Di Lauro, Polli, Sorbara, Gambacciani, Bertini, Matteoli, F. Martini, Di Donfrancesco, F. Bianchi. A disp.: Bullari, Franchi, Cappagli, Leotta, Trapani, Tani, Cecchi, Gurabardhi. All.: Mario Ansaldi (squalificato, in panchina Maurizio Mancini).
ARBITRO: Serpentoni di Pistoia
RETI: 24' Burroni, 46' Pieragnoli, 67' F. Martini.
NOTE: espulso Pieragnoli (80').


La coppia funziona. Dopo aver pareggiato a Soffiano, la Lastrigiana targata Mollica-Rosamilia ottiene una vittoria pesante (le mancava dal 10 novembre: nelle undici partite successive aveva conquistato appena sei punti), tale per il nome dell'avversario e per la configurazione che assume la classifica: davanti infatti c'era l'Oltrera in lotta per la coppa; e dietro scivola lontano l'Atletico Lucca, finito a meno otto. La salvezza è un po' più vicina; ma per raggiungerla senza tremare la Lastrigiana non dovrà più abbandonare questo spirito, che le ha consentito di passare sul doppio vantaggio e poi di resistere dopo aver subito il 2-1 alla fine del terzo quarto. Per accendersi l'Oltrera ha bisogno d'esser costretta a rimontare, obbligo che le impone un'incertezza del suo reparto difensivo: sul lungo lancio di Pieragnoli, che poco prima aveva servito a Manescalchi un interessante pallone rasoterra calciato sul fondo, la difesa non s'intende con Faggioli, che sostituisce Francesco Baldini espulso dalla panchina contro il Csl (la squalifica a tempo gli farà saltare altre tre partite: Tau, Capezzano, Cattolica) e che uscito fuori area si fa anticipare dal tocco di punta di Burroni. È l'episodio su cui gira il primo tempo e che alla Lastrigiana consegna il vantaggio, raddoppiato alla prima azione della ripresa: segna Pieragnoli, che sul servizio di Grazzini da destra corona una partita superlativa con un rasoterra angolatissimo. Solo un aspetto gioca a favore dell'Oltrera: per rimontare c'è ancora tempo; metà di quello a disposizione lo impiega per costruire il 2-1, segnato alla fine del terzo quarto: esce male Niccolò Pepe, anticipato da Filippo Martini che di testa devia sotto la traversa il cross di Di Donfrancesco liberatosi a sinistra. Ora la Lastrigiana trema, perché deve fronteggiare la pressione d'una squadra dall'ottimo tasso tecnico; la precisione però non è analoga: con l'interno Di Donfrancesco calcia alto d'una spanna; Filippo Martini stavolta perde la sfida con Niccolò Pepe, che nell'uno contro uno si riscatta; e a rimorchio, a chiudere un'azione prolungata sviluppatasi a sinistra, Bertini spedisce il pallone dalla parte sbagliata del palo. La Lastrigiana dunque si salva, ma spreca l'occasione per chiudere la partita: Faggioli tira giù il bandone sul colpo di testa di Belli, che aveva schiacciato il pallone sul traversone di Pieragnoli; e sulla respinta non conta la rete di Taoufik, che Serpentoni pesca in fuorigioco. Non è l'unica decisione che la Lastrigiana contesta: di lì a poco Mollica e Rosamilia protestano anche per l'espulsione di Pieragnoli, punito ingiustamente per una perdita di tempo della quale in realtà non era colpevole. L'affanno cresce, ma lo spirito della Guardiana fa il resto: la Lastrigiana torna a vincere, e anche se resta quartultima vede la salvezza un pochino più vicina. Calciatoripiù : nonostante l'espulsione (ingiusta) nel finale Pieragnoli si merita il titolo di migliore in assoluto; considerati l'assist vincente e la rete del raddoppio è difficile, anche se Grazzini (Lastrigiana) gli s'accosta, trovarne un altro.

Forte Dei Marmi 2015-Cattolica Virtus 2-3

FORTE DEI MARMI 2015: Vignali, Bobbio, Gatti, Marchetti, Franchini, Privitera, Cecchini, Ceru, Guidi, Di Sacco, Beltrano. A disp.: Aliboni, Angeli, Benetti, Sermattei, . All.: Mosti Luca
CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto, Innocenti, Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Agnorelli, Bonanni, Mori, Selvi. A disp.: Yasser, Arcadipane, Vaggi, Rossi, Frangini, Randelli, Lazzeretti, Papi, Pinheiro Ferraz. All.: Vallini Francesco
ARBITRO: Andrea Conti di Carrara
RETI: Di Sacco, Guidi, Selvi, Bonanni, Selvi
FORTE DEI MARMI: Vignali, Bobbio, Gatti, Marchetti, Franchini, Privitera, Cecchini, Cerù, J. Guidi, Di Sacco, Beltrano. A disp.: Aliboni, Angeli, Benetti, Sermattei. All.: Luca Mosti.CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Giaquinto, T. Innocenti, Paganelli, Pecori, Cercel, Bindi, Agnorelli, Bonanni, Mori, Selvi. A disp.: Mohamed, Arcadipane, Vaggi, Matteo Rossi, Frangini, Randelli, Lazzeretti, Papi, Pinheiro Ferraz. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Conti di Carrara
RETI: 18' Bonanni, 55', 94' Selvi, 80' Di Sacco, 82' J. Guidi.
NOTE: espulso Pinzani (91').


Tau e Scandicci sono irraggiungibili, quelle dietro vanno pianino; e dunque anche non vincere avrebbe inciso poco sulla classifica della Cattolica Virtus; eppure le avrebbe fatto un gran male. Le avrebbe fatto un gran male perché, anche se non per colpa propria, il Forte dei Marmi è ultimo; e perché fino a dieci minuti dalla fine il parziale recitava 0-2. Alla Cattolica non vincere avrebbe fatto un gran male, e non c'è mancato tanto: in due minuti Di Sacco accorcia e Juan Carlos Guidi pareggia; e all'inizio del recupero Pinzani si fa espellere per una reazione che vale l'inferiorità numerica nel momento più complicato. Al gran male non è mancato tanto, ma male la Cattolica non l'ha sentito: la cura Selvi, che dopo aver già confezionato un assist vincente e una rete splendida al 94' segna il 2-3 finale. È lui il protagonista assoluto già dall'azione che sblocca il punteggio, lui infatti a scendere sulla corsia sinistra e a servire a Bonanni il traversone rasoterra convertito nello 0-1 (18'); lui soprattutto a raddoppiare con una giocata fantastica, un destro a giro scoccato dal vertice sinistro dell'area ed entrato in porta sotto l'incrocio più lontano (55'). All'apparenza lo 0-2 in avvio di ripresa sembra ghiacciare la partita, che però Mosti scongela con qualche cambio dei pochi su cui può contare: meglio di tutti entra Sermattei, che a dieci minuti dalla fine crossa da destra verso il limite dell'area; lì c'è Di Sacco, che apre l'interno rasoterra e dimezza lo svantaggio. A sorpresa la Cattolica sbanda, e cento secondi più tardi si vede raggiungere: segna Juan Carlos Guidi, che scaraventa in porta un pallone schizzato verso l'interno dell'area dopo un paio di rimpalli al limite. Da giocare restano otto minuti, cui se n'aggiungono cinque di recupero poi diventati sette: dunque un quarto d'ora; un quarto d'ora assurdo. Si comincia con un'occasione enorme per il Forte dei Marmi: libero di colpire a rete sull'angolo di Di Sacco, di testa Privitera manda il pallone a schiantarsi sul palo. Si resta in quella zona, e sugli sviluppi d'una punizione da cui era nata una mischia Pinzani subisce fallo: la reazione di cui si rende protagonista vale a lui, decisione forse eccessiva, l'espulsione; e alla Cattolica Virtus l'inferiorità numerica nei minuti conclusivi. Vallini, che l'aveva inserito da poco al posto di Mori, è costretto a riportare Papi in panchina: c'è bisogno di far entrare Mohamed, che del finale sarà protagonista. Prima di rischiare però la Cattolica Virtus torna in vantaggio: sui calci da fermo l'inferiorità numerica non si sente, e il Forte dei Marmi si vede di nuovo punito da Selvi che di testa risolve una mischia nata da un angolo. È il 94', e per neutralizzare il tempo perso per l'espulsione e l'esultanza al minuto che manca Conti ne aggiunge altri due: sta per scadere il secondo nel momento in cui Benetti sguscia all'interno dell'area avversaria e cerca di superare Mohamed, decisivo sul primo tiro e reattivissimo sulla ribattuta angolata. Dunque è lui, inatteso, uno dei protagonisti del successo; l'altro era atteso, attesissimo, e comunque incontenibile. Calciatoripiù : centralmente il Forte dei Marmi regge, merito di Franchini che rende solida la difesa. Non sembri strano dopo tre reti subite: due le segna e una la favorisce Selvi , uno dei talenti più cristallini del campionato. Con lui la copertina la divide Mohamed , cui bastano sei minuti per sfoderare una doppia parata decisiva.

Sporting Cecina-Aquila Montevarchi 2-1

SPORTING CECINA: Bendinelli, Ricciardi, Manetti, Paladini, Sola, Sala, Lega, Cerri, Dardar E., Monaco, Tarrini. A disp.: Bertoli, Brontolone, D Angelo, Frassinelli, Dragone, Dardar Y., Zazzeri, . All.: Magri Alessandro
AQUILA MONTEVARCHI: Lapi, Carotti, Ciaperoni, Marchini, Degli Innocenti, Simoni M., Bartolini, Rossini, Pacifico (9), Galeota, Botticelli. A disp.: Palazzini, Vallasi, Maccioni, Manenti, Brogi, Simoni L., Ajighevi, Pericoli. All.: Peri Francesco
ARBITRO: Giacomo Baldi di Viareggio
RETI: Lega, Tarrini, Simoni L.
SPORTING CECINA: Bendinelli, Ricciardi, Manetti, Paladini, Sola, Sala, Lega, Cerri, E. Dardar, Monaco, Tarrini. A disp.: Bertoli, Brontolone, D'Angelo, Frassinelli, Dragone, Y. Dardar, Zazzeri. All.: Alessandro Magrì.
AQUILA MONTEVARCHI: Lapi, Carotti, Ciaperoni, Marchini, Degli Innocenti, M. Simoni, Bartolini, Rossini, Pacifico, Galeota, Botticelli. A disp.: Palazzini, Vallasi, Maccioni, Manenti, Brogi, L. Simoni, Ajighevi, Pericoli. All.: Francesco Peri.
ARBITRO: Baldi di Viareggio
RETI: 20' Lega, 85' L. Simoni rig., 89' Tarrini.
NOTE: espulso Bendinelli (84').


Su certe partite rischia di girare la stagione. Se lo augura lo Sporting Cecina, che in dieci e senza portiere titolare (l'azione che porta al rigore del pareggio si chiude con l'espulsione di Bendinelli) batte 2-1 il Montevarchi, ancora immerso in un periodo oscuro: nelle ultime otto giornate ha conquistato appena quattro punti. Il suo approccio era stato buono, ma al solito improduttivo: erano finiti a lato il mancino di Pacifico e il tiro di Bartolini, sbucato sul secondo palo sull'angolo di Galeota; e nessuno aveva spinto in porta lo scarico di Rossini, che aveva sprintato fino all'ultima linea prima di servire il pallone a rimorchio. A tre occasioni sprecate lo Sporting Cecina replica con la rete dell'1-0: la segna Lega, che si libera sul secondo palo e di testa devia sotto l'incrocio l'angolo di Tarrini. Costretto a inseguire, infelice abitudine degli ultimi tempi, il Montevarchi aumenta gli sforzi offensivi; ma col mancino Pacifico prima calcia a lato, poi sbatte su Bendinelli (ottima la parata; evitabile, e peserà, l'ammonizione per comportamento antisportivo: la classica perdita di tempo); non va meglio a Botticelli, murato sul destro e poi anticipato a centro area. L'intervallo è una cesura solo apparente: lo spartito resta il medesimo anche alla ripresa, aperta da un'altra incursione di Rossini cui sbagliando Baldi nega il calcio d'angolo. Resta dunque sterile il possesso del Montevarchi, che con due folate lo Sporting Cecina prova a piegare definitivamente: gli va male che la traversa s'opponga prima a Tarrini, al tiro al limite dell'area intorno all'ora di gioco, e poi a Paladini liberato in pedana da mille dribbling di Cerri sulla corsia sinistra. Con un bel po' di fortuna dunque il Montevarchi resta in partita, e prova a recuperarla con Marchini (tiro a lato; buona la sponda di Ciaperoni che se non avesse fallito il primo controllo avrebbe potuto calciare direttamente in porta) e con Brogi, anticipato dall'uscita di Bendinelli. Stavolta è ottima la scelta di tempo, non come nell'opposizione a Pacifico lanciato a rete: intervento falloso, rigore, ammonizione. C'è un problema, è la seconda: lo Sporting Cecina si ritrova in dieci; e Magrì è costretto a togliere Cerri per inserire Bertoli, il portiere di riserva, cui a freddo non si poteva certo chiedere il prodigio: dal disco Lapo Simoni pareggia, e il Montevarchi sembra finalmente riprendere fiato. Resta niente più che un'illusione di quattro minuti: la difesa si fa sorprendere dalla ripartenza che Dragone (aveva rilevato Monaco) imbastisce su un angolo a favore, e che tagliando da destra Tarrini chiude con la rete del successo. All'ultimo fischio di Baldi manca infatti solo il recupero, che scivola via senza sussulti: lo Sporting Cecina vince, scavalca Sestese e Oltrera, aggancia la quinta posizione. Vorrebbe dire qualificazione in coppa, poco meno d'un sogno. Calciatoripiù: Tarrini (Sporting Cecina), Lapo Simoni e Botticelli (Aquila Montevarchi).

Scandicci-Atletico Lucca 5-1

SCANDICCI: Caracci, Municchi, Andreucci, Morosi, Carone, Sarti, Ducci, Unicori, Santini, Pepe, Valencetti. A disp.: Hancu, Bendoni D., Bucciardini, Dell Agli, Martini, Montini, Tellini, Vezzosi, Villoresi. All.: Bernocchi Lorenzo
ATLETICO LUCCA: Carassiti, Sarti, Lazzareschi, Nannizzi, Picariello, Del Greco, Tognetti An., Stefani, Dhana, Petretti, Tognetti Al.. A disp.: Bernardeschi, Clerici, Mandoli, Baroni, Sica, Baroni, Lekhal, . All.: Giuli Simone
ARBITRO: Simone Bracali di Pistoia
RETI: Montini, Pepe, Valencetti, Pepe, Pepe, Sica
SCANDICCI: Caracci, Municchi, Carone, Ducci, Andreucci, Morosi, Valencetti, D. Sarti, Santini, A. Pepe, Unicori. A disp.: Hancu, Bendoni, Villoresi, Dell'Agli, Montini, Bucciardini, D. Martini, Vezzosi, Tellini. All.: Lorenzo Bernocchi.
ATLETICO LUCCA: Carassiti, G. Sarti, Lazzareschi, Nannizzi, Picariello, Del Greco, Andrea Tognetti, Stefani, Dhana, Petretti, Alberto Tognetti. A disp.: Bernardeschi, Clerici, Mandoli, F. Baroni, Sica, T. Baroni, Lekhal. All.: Fabio Betti.
ARBITRO: Bracali di Pistoia
RETI: 1' Valencetti, 14', 36', 49' A. Pepe, 81' Sica, 82' Montini.


Trentotto secondi. Tanto è il tempo che impiega lo Scandicci per segnare la prima rete e indirizzare dalla propria parte il match contro l'Atletico Lucca. Trentotto secondi è il tempo che impiega Valencetti per raccoglier un assist strepitoso di Alberto Pepe dalla linea di metà campo, addomesticare il pallone con il mancino e mandarlo alle spalle di Carassiti incrociando la conclusione con lo stesso piede. Bravo l'autore della rete, bravo Santini con la sponda a metà campo, bravissimo capitan Pepe con la propria intuizione. 1-0 per i padroni di casa all'alba del match. Non c'era stato tempo neppure di prendere nota del 4-3-3 dello Scandicci, ormai marchio di fabbrica di Bernocchi: tra i pali c'è Caracci; Andreucci e Morosi la coppia centrale; Ducci play con Pepe esterno sinistro; Santini e Valencetti completano il trio d'attacco, Municchi e Carone terzini con licenza di spingere. Per l'Atletico Lucca Betti opta per una difesa a tre, supportata ai lati da Andrea Tognetti e Lazzareschi a tutta fascia. In attacco con Dhana c'è Petretti; Nannizzi a organizzare la manovra. I piani però saltano all'aria dopo nemmeno un giro di lancette. All'inizio shock prova subito a reagire Dhana imbeccato in profondità al 4', ma la chiusura di Andreucci è puntuale. Lo Scandicci mantiene alti i giri, ha voglia di mettere al sicuro subito il risultato: ci prova Unicori al 9' ma il suo destro da fuori area viene bloccato con sicurezza da Carassiti. Al 14' arriva il raddoppio. La costruzione dell'Atletico Lucca dal basso viene disturbata dal pressing di Santini, Carassiti serve inavvertitamente Pepe che dall'altezza del dischetto non può proprio sbagliare: stop e conclusione morbida con il destro per il 2-0. Un minuto dopo lo Scandicci va vicino al tris: il cross di Municchi, servito da Sarti, si stampa sull'incrocio dei pali. Segue una splendida azione corale tutta di prima: Carone, Pepe, Santini e poi ancora Pepe combinano nello stretto, il cross di sinistro a rimorchio non trova nessun compagno pronto alla conclusione. Pochi minuti dopo la mezz'ora Pepe trova un corridoio per Sarti, la cui incursione non ha fortuna: conclusione rimpallata dalla difesa. Il terzo gol arriva al 36': Carone scende forte a sinistra e serve Pepe che pesca in area Valencetti; Carassiti ne respinge la conclusione, sulla cui respinta il più lesto è lo stesso Pepe che di testa ribadisce in rete per il 3-0 e la doppietta. Un minuto dopo ci prova Santini leggermente defilato a destra dove lo aveva servito ancora Pepe: conclusione larga alla destra del palo. Prima dell'intervallo ci prova Lazzareschi con una discesa sulla sinistra: interessante il cross, Caracci abbranca con sicurezza. La ripresa si apre con un cambio per lo Scandicci: Vezzosi rileva Santini che aveva subito un colpo sul finire di frazione. Proprio il neo entratoci prova subito, forte la sua conclusione sul servizio di Pepe: Carassiti si oppone in angolo. Al 49' lo Scandicci segna il 4-0; e l'azione che porta alla rete è meravigliosa. Valencetti si accentra partendo da destra e lancia in profondità Unicori che con il petto addomestica il pallone e prima che tocchi terra supera con un tocco il terzino avversario; la sgasata sul fondo si completa con un cross a centro area, dove Pepe brucia tutti e deposita in rete. Tripletta per il capitano e 4-0. Iniziano i cambi per le due squadre alla ricerca di forze fresche. Al 65' l'Atletico Lucca va vicinissimo alla rete: Lekhal raccoglie in area un tiro dalla bandierina e conclude forte sulla parte interna della traversa. A cavallo della mezz'ora per lo Scandicci ci prova due volte Montini, la prima servito bene per vie centrali da Bendoni, la seconda dopo una spizzata di testa di Vezzosi. Al 76' l'Atletico Lucca torna ad affacciarsi in area: su un cross da destra Sica tenta con coraggio la conclusione al volo, ma il suo destro si spegne sopra la traversa. Avrà modo di rifarsi cinque minuti dopo: errore in impostazione della difesa dello Scandicci, assist a centro area di Baroni, rete della bandiera dall'interno dell'area di porta. Un minuto dopo però lo Scandicci ristabilisce le distanze. Vezzosi recupera il pallone a centrocampo e favorisce l'intuizione meravigliosa di Tellini, che trova un corridoio tra i difensori ospiti e mette in porta Montini: destro morbido e 5-1. È strepitoso l'assist di Tellini, che il maestro Boskov avrebbe incensato dicendo che «grande giocatore vede autostrade dove altri vedono solo sentieri». Finisce così la partita, senza che Bracali (buona la sua direzione) conceda recupero. C'è stato troppo Scandicci per l'Atletico Lucca, i cui piani di contenimento sono saltati dopo nemmeno un minuto. Da lodare comunque l'impegno e la ricerca di un lampo e del gol della bandiera fino all'ultimo minuto. La classifica si è complicata, la Lastrigiana vola via, ma le giornate sono ancora tante. Lo Scandicci continua a correre, segna cinque reti e ne sfiora altre. L'approccio al match è stato ottimale, l'intensità alta: gli avversari non hanno potuto respirare. Il risultato non è stato mai in discussione, e dimostra maturità e voglia di mantenere la barra dritta. Bernocchi può essere contento. Calciatoripiù : sempre nel vivo del gioco, a disposizione dei compagni per i quali è un riferimento, Pepe segna tre gol e confeziona un assist. Carone e Municchi percorrono le rispettive fasce con continuità assicurando apporto alla manovra offensiva. Ottimi gli ingressi di Montini e Tellini (Scandicci), calciatore che vede calcio. Menzione per Sica autore del gol: ci prova fino alla fine e riesce a battere Caracci. Lazzareschi spinge tanto sulla sinistra, Stefani (Atletico Lucca) corre per due a centrocampo cercando di arginare le manovre avversarie e ripartendo appena possibile.

Affrico-Seravezza 0-1

AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Bahri, Borgheresi, iania, Baroncelli Lancisi, Giugliano, Degl Innocenti, Silvestri, Ala, Nunziati. A disp.: Prelashi, Nutini, Piccioli, mencarelli, Agosti, Torracchi, Sturiale, Russo . All.: Sozzi Alessandro
SERAVEZZA: Marchese, Bertoneri, Masala, Bianchi, Diaconu, Rolla, Pedruzzi, Pellegrini, Giannelli, Checchi, Storti. A disp.: Nigro, Barsottelli, Putignano, Intaschi, Manfredi, Casolare, Simonini, Bracci, Giannini. All.: Agostini Stefano
ARBITRO: Giulio Saracini di Pistoia
RETI: Autorete
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Bahry, Borgheresi, Iania, Baroncelli, Giugliano, Degl'Innocenti, Silvestri, Ala, Nunziati. A disp.: Prelashi, Nutini, Piccioli, Mencarelli, Agosti, Torracchi, Sturiale, Russo. All.: Alessandro Sozzi.SERAVEZZA: Marchese, Bertoneri, Masala, L. Bianchi, Diaconu, Rolla, Pedruzzi, L. Pellegrini, Giannelli, Checchi, Storti. A disp.: Nigro, Barsottelli, Putignano, Intaschi, Manfredi, Casolare, Simonini, Bracci, Giannini. All.: Pierfederico Trifoni.
ARBITRO: Saracini di Pistoia
RETE: 36' Baroncelli aut.


Meglio hanno fatto soltanto Tau (ventidue) e Scandicci (venti): nella classifica delle ultime otto giornate terzo è il Seravezza, che con cinque vittorie e tre pareggi di punti ne ha ottenuti diciotto (perché il senso sia chiaro fino in fondo: sono quindici sia per la Cattolica sia per il Venturina). Gli ultimi tre arrivano al Lapenta contro l'Affrico, che in casa non riesce a vincere dall'ultima d'andata: nel girone di ritorno è arrivato giusto un punto, poi due sconfitte (l'altra con l'Oltrera). Le colpe sono tante e ben diffuse: sia in fase difensiva, decisiva un'autorete; sia in fase offensiva, troppi gli errori sottoporta. I primi si registrano già nel primo quarto, quando nonostante la pressione estenuante del Seravezza (Trifoni, e non è una novità, la partita l'aveva preparata alla perfezione) un paio di pertugi s'aprono: non li sfruttano né Ala né Giugliano, che di testa mancano la porta spalancata. Con lo stesso fondamentale la centra invece Baroncelli; il problema è che si tratta di quella sbagliata: invece che in un retropassaggio a Cosi salito per bloccare un lancio lungo di Storti, troppo profondo per Giannelli, la deviazione si trasforma in un'autorete pesante. Finito in svantaggio interamente per colpa propria, l'Affrico ha comunque tempo e qualità per rimontare lo svantaggio: ci prova subito Bahry, il cui tiro il Seravezza contrasta a ridosso della linea. Sozzi comunque non può accontentarsi, e nell'intervallo lascia negli spogliatoi Giugliano e Silvestri per inserire Piccioli e Nutini; il senso è chiaro: va aumentato il peso offensivo. In sé la mossa funziona; il problema è che nessuno riesce a concretizzare neppure una delle quattro occasioni pulite create nella ripresa: non ci riesce Mencarelli, che manca lo specchio; non ci riesce Ala, contrastato dalla traversa; non ci riescono né Degl'Innocenti né Nutini, cui Marchese (non fa rimpiangere Deri) s'oppone con due parate sensazionali. L'Affrico dunque resta in svantaggio, e cessa di stringere il Seravezza in area di rigore nel momento in cui Trifoni rinuncia a un centrocampista per inserire Intaschi (c'era bisogno di dar profondità alla squadra): gli otto risultati utili di fila hanno un padre certo. Calciatoripiù: Nunziati (Affrico), L. Pellegrini (Seravezza).

Csl Prato Social Club-Tau Calcio 0-5

CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ciolfi, Pareti, Mazzotta, Hasko, Amantea, Ballerini (10), Mema, Cuzzavaglio, Mazzola, Di Sessa, Gori A.. A disp.: Brighetti, Mucaj, Gori G., Rrapaj, Bellandi, Voshtina, Daka, Bracco, Vito. All.: Daidone Antonio
TAU CALCIO: Piagentini, Ficcanterri, Serafini (3), Del Gronchio, Giovannini, Frediani, Materassi, Mei, Borracchini, Casini, Vannacci. A disp.: Zipoli, Vaselli, Colzi, Rotolo, Bigagli, Mocanu, Giuntoli, . All.: Gandini Federico
ARBITRO: Francesco Marini di Empoli
RETI: Borracchini, Casini, Borracchini, Borracchini, Mocanu
CSL PRATO SOCIAL: Ciolfi (72' Brighetti), Pareti (46' Rrapaj), Mazzotta (68' Bellandi), Hasko (62' Voshtina), Amantea, Ballerini (62' Daka), Mema, Cuzzavaglio, Mazzola (46' Bracco), Di Sessa (64' Vito), A. Gori. A disp.: Mucaj, G. Gori. All.: Francesco Galeotti.TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Ficcanterri, Serafini (64' Rotolo), Del Gronchio (54' Colzi), Giovannini, Frediani, Materassi, Mei (54' Nesti), Borracchini (60' Bigagli), Casini (60' Mocanu), Vannacci (64' Giuntoli). A disp.: Zipoli, Vaselli. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Marini di Empoli
RETI: 36', 46' pt, 53' Borracchini, 43' Casini, 88' Mocanu rig.
NOTE: ammoniti Di Sessa e Frediani. Angoli: 3-6. Recupero: 2'+0'. Spettatori: 120 mal contati.


Se lungo il Bisenzio c'era una trappola, Gandini l'ha vista in tempo; e in tempo disinnescata. Qui lo Scandicci rischiò la sconfitta, e perse due punti che ora gli farebbero un gran comodo; il Tau invece stravince, e oltre a quella che più conta si gode anche la testa della classifica marcatori: se la prende Borracchini, la cui tripletta a cavallo della pausa indirizza una partita che una volta sbloccata ha avuto un solo esito possibile. Ancora il Csl Prato Social Club (da qui in avanti Csl e basta: la carta costa) non s'è rassegnato a retrocedere, e per mezz'ora è sembrato poter tamponare le offensive della capolista, sempre più ravvicinate; ma è bastato un errore per far crollare tutto, e dalle macerie sbuca soltanto un impietoso 0-5. La giornata che completa i primi due terzi della stagione si chiude dunque senza sorprese: Tau e Scandicci segnano cinque reti a due squadre invischiate in zona retrocessione, e continuano a guidare la classifica separati da un'incollatura. Lo scarto resta minimo, e preziosissimo: per consolidarlo il Tau parte subito all'attacco; ma nel primo quarto d'ora solo in un caso riesce ad aggirare la difesa avversaria. Capire come farlo è complicatissimo: Mema a destra e Mazzotta a sinistra giocano così bassi da rendere la difesa stabilmente a cinque; e senza andar troppo di fino Hasko e Cuzzavaglio tirano su una paratia stagna davanti al trio che vede Ballerini affiancato da Pareti e Amantea. Con queste premesse è quasi inevitabile che la prima occasione nasca da un pallone inattivo, l'angolo che il destro educato di Casini calcia a rientrare dalla bandierina sinistra: è pessimo il movimento della difesa che si fa attrarre sul primo palo lasciando sguarnito il secondo, debole il colpo di testa di Borracchini neutralizzato da Ciolfi (5'). Il Csl replica con l'occasione migliore di tutta la partita: la favorisce Cuzzavaglio recuperando il pallone sulla trequarti avversaria, la rifinisce Di Sessa verticalizzando dietro la difesa, dal limite dell'area la cestina Alessio Gori che col mancino spedisce il diagonale rasoterra ben oltre il palo lontano. Per Piagentini è sì un pericolo, ma occasionale; più sostanzioso è quello che sull'altro fronte confeziona il doppio triangolo tra Vannacci e Ficcanterri, sul cui traversone dal fondo Borracchini manca l'impatto sottoporta. Oltre che con un'occasione mancata, l'azione coincide col primo indizio tattico che un occhio attento riesce a cogliere: dirottando Ficcanterri a destra (vent'anni fa Prandelli lo fece con Ujfalusi: in mille lo criticarono, e poi in ventimila gli dissero bravo) più che le sue innegabili qualità difensive Gandini cerca di sfruttarne la visione di gioco; se n'ha una conferma al quarto d'ora: è lui infatti a far annaspare la difesa del Csl con un lancio profondo che, prologo dell'errore che sbloccherà il punteggio, Pareti lascia rimbalzare e dal quale si fa scavalcare; stavolta gli va bene che in uscita Ciolfi anticipi Borracchini, e gli neghi il pallonetto al volo. I rischi per il Csl cominciano a essere sensibili, e al 24' la sirena torna a suonare: la silenzia di nuovo Ciolfi, che con l'aiuto d'Amantea disinnesca il mancino di Vannacci servito al limite dell'area dalla combinazione tra Materassi, Borracchini e Ficcanterri. L'azione dunque s'era sviluppata a destra, la zona dove il Csl non respira; e da destra nasce il vantaggio: gioca a destra infatti Ficcanterri, fenomenale da centrale e fenomenalissimo (si dice?) da terzino, il cui lancio profondo Pareti lascia di nuovo rimbalzare facendosi scavalcare; la prima volta gli era andata bene, stavolta invece Borracchini gli prende il tempo e giunto al limite dell'area di porta scarica in porta il pallone con un destro violento. Per rompere l'equilibrio il Tau ha avuto bisogno di trentasei minuti; gliene bastano sette per raddoppiare, e complessivamente dieci per sigillare la pratica e archiviare la ripresa tra le formalità: s'accende infatti Mei, che serve prima a Casini (diagonale vincente col mancino dopo la deviazione di Pareti, che gli spalanca la strada verso la porta) e poi a Borracchini (stop di petto e strepitoso destro al volo sul secondo palo da una dozzina di metri) i palloni con cui portare il punteggio prima sullo 0-2 e poi sullo 0-3. Improvvisamente il Csl si sgretola, e neppure la rivoluzione che Galeotti opera nell'intervallo è sufficiente per riaprire la partita: Piagentini neutralizza il mancino d'Alessio Gori, al tiro di controbalzo dal limite dell'area sul dialogo tra Rrapaj e Bracco che avevano rilevato Pareti e Mazzola trasformando il sistema di gioco in un 4-3-3 pulito. È l'unica azione nella quale il Csl trova lo specchio; più efficace è il Tau, che al 53' porta a quattro le reti di vantaggio: segna di nuovo Borracchini davanti al quale lo scontro tra Ciolfi e Ballerini sul traversone di Ficcanterri spalanca l'intera porta, raggiunta con un destro in girata. Lo 0-4 rende irrilevanti i quasi quaranta minuti che restano da giocare: il Tau manca l'allungo soltanto perché Ciolfi pizzica sulla traversa il pallone che Nesti (due minuti prima aveva rilevato Mei) aveva calciato a girare da venti metri (56'), e poi in uscita s'oppone a Materassi liberato dietro Mazzotta dal filtrante di Bigagli (63'). È lui, subentrato a Borracchini, il protagonista del finale; anche se pesantissima nel suo score stagionale c'è una sola rete, bottino che prova a incrementare portandosi avanti il pallone col tacco e trasformando in un filtrante il passaggio orizzontale di Materassi: in tuffo Brighetti, cui Galeotti concede una ventina di minuti d'una partita ormai persa, ribadisce d'essere un dodicesimo affidabile. Quello buono, anche se non direttamente, è il secondo tentativo: per Marini (direzione facile) è fallosa la scivolata di Voshtina, che due minuti prima aveva servito un pallone interessante a Mema (incrocio sfiorato con un mezzo esterno destro dai venticinque metri) e che invece stavolta interviene in ritardo all'interno della propria area; il rigore dello 0-5 lo calcia e lo segna Mocanu, che l'azione l'aveva alimentata verticalizzando col tacco sulla combinazione con Rotolo. È il modo per evidenziare di nuovo uno degli ingredienti grazie ai quali il Tau s'è preso il primo posto, dal quale schiodarlo è difficilissimo: l'attacco non è solo Borracchini capocannoniere dell'élite con quindici reti; l'attacco è Montapponi (acciaccato, s'intravede in tribuna), Mocanu, Vannacci, Bigagli, Giuntoli; tutta gente che giocherebbe titolare, titolarissima, in quattordici delle altre quindici squadre. La terzultima casella della striscia che spiega la classifica rifinisce la storia: in due terzi di stagione Tau e Scandicci hanno segnato rispettivamente cinquantasette e cinquantotto reti; terzo c'è il Venturina, bravo Bucciantini, con quarantadue. Anche se insieme c'è molto altro, dal valore degli allenatori alla profondità della rosa, non ce n'è bisogno per spiegare come mai da mesi per il governo della Toscana sia soltanto corsa a due. Calciatoripiù : finché c'è partita Hasko e Cuzzavaglio provano a proteggere la difesa del Csl dalle incursioni del Tau, via via sempre più insistente grazie alle discese di Ficcanterri , all'intelligenza di Mei , al talento di Casini (seconda rete consecutiva dopo quella col Capezzano) e alla ferocia di Borracchini , che dopo qualche ballottaggio il nove se l'è preso e non lo molla più.

Venturina-Sestese 1-0

VENTURINA: Pensa, Camerini, Turtur, De Simone, Lorenzi, Bicocchi, Nardi, Massini, Sottile, Bicocchi Pichi (10), Musli. A disp.: Visconti, Zenobi, Paolini, Belus, D Avino, Bardocci, Ontani, Iacometti, Tanganelli. All.: Bucciantini Fabio
SESTESE: Xillo, Barlumi, Giannone, Pellegrini, Bartolomei, Napolitano, Ferro, Ceccherini (8), Gusciglio, Bonezzi, Ruggiero. A disp.: Tabani, Bonci, Mateiu, Vannini, Cesarano, Notari, Bagala, Pucci. All.: Ferro Marco
ARBITRO: Pietro Grassi di Livorno
RETI: Massini
VENTURINA: Pensa, Camerini, Turtur, De Simone, Lorenzi, Bicocchi, Nardi, Massini, Sottile, Bicocchi Pichi, Musli. A disp.: Visconti, Zenobi, Paolini, Belus, D'Avino, Bardocci, Ontani, Iacometti, Tanganelli. All.: Fabio Bucciantini.SESTESE: Xillo, Barlumi, Giannone, C. Pellegrini, Bartolomei, Napolitano, A. Ferro, Ceccherini, Gusciglio, Bonezzi, Ruggiero. A disp.: Tabani, Bonci, Mateiu, Vannini, Cesarano, Notari, Bagalà, Pucci. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Grassi di Livorno
RETE: 27' Massini.
NOTE: espulso Ruggiero (46').


Tutte le sconfitte fanno male, ma alcune sconfitte fanno più male delle altre. Per la Sestese è tolstoiana la prima trasferta di febbraio: l'1-0 del Venturina fa male perché porta a tre i risultati negativi di fila; e perché, scontro diretto, vale il sorpasso in classifica. Ha ragione Bucciantini a sorridere: ha perso anche l'Oltrera, sconfitta dalla Lastrigiana; e ora la coppa, obiettivo impronosticabile nella prima parte di stagione, è distante un punto soltanto. S'accende dunque la sfida per il quinto posto (ma anche per il quarto: l'Affrico ha poca continuità), quella che da qui in poi è bene guardare con attenzione: spesso, evidenti i motivi, le finaliste arrivano da questo campionato. La Sestese resta in corsa nonostante la sconfitta, che Marco Ferro aveva cercato d'evitare impostando la partita all'attacco: Ruggiero, al rientro da titolare (non sarà granché fortunato: alla prima azione della ripresa finirà espulso per un malinteso), ne condivide il peso con Gusciglio, sulla cui testa serve un buon traversone sfruttato male. È la prima occasione costruita dalla Sestese, che aveva già rischiato sulle incursioni di Sottile e di Musli e che poco prima della mezz'ora finisce in svantaggio: segna Massini, splendido nel dribbling al limite dell'area ed efficace con un destro secco e angolatissimo. L'1-0 spezza la partita, che si trascina senza occasioni fino alla pausa dopo la quale la Sestese resta in dieci: Grassi interpreta male un'espressione di Ruggiero, e lo espelle impedendogli dunque di giocare la ripresa. È inevitabile che rispetto ai ritmi altissimi registrati fin lì il canovaccio cambi: il Venturina sembra accontentarsi della rete di vantaggio, e per venti minuti smette di giocare; ma la Sestese non ha energie per attaccare, e dunque per un po' la partita resta come sospesa. Perché il pubblico torni ad accendersi occorre attendere il quarto d'ora finale, nel quale la Sestese è forzata a sbilanciarsi (creerà solo un'occasione potenziale, una punizione da venticinque metri calciata alta da Gusciglio); alle spalle della sua linea difensiva s'aprono dunque spazi interessanti: ci si fiondano in serie Ontani, Bicocchi Pichi e Bardocci, poco freddi però al momento d'insidiare Xillo. Ancora meglio sta Pensa, che sostituisce Tanganelli tra i pali del Venturina e che si merita la cartolina finale: la sua commozione per esser riuscito a mantenere inviolata la porta nella prima da titolare nell'élite, peraltro contro un avversario così blasonato, è il motivo per cui questo giochino continua ad appassionarci così tanto. Calciatoripiù: De Simone, Bicocchi Pichi (Venturina).