Campionando.it

Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 2

Giov. Fucecchio-Poggio A Caiano 2-0

GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Borghi, Mariotti, Salvadori N., Federighi, Collura, Lenzi, Orsucci, Fogli, Pellegrini, Comanducci. A disp.: Buti, Filippi, Romani, Ciampalini, Matteoli, Fall, Salvadori G., Masha, Kercuku. All.: Falcini Giancarlo
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Spanu, Parrini, Marretti, Barenghi, Maffii, Bonacchi, Caciolli, Checchi (104), Vadala, Piccione. A disp.: , Minatti, Passeri, Speranzi, Kamal, . All.: Atzeni Alessandro
ARBITRO: Samuele Fantozzi di Pisa
RETI: Salvadori N., Lenzi
GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Borghi, Mariotti, N. Salvadori, Federighi, Collura, Lenzi, Orsucci, Fogli, Pellegrini, Comanducci. A disp.: Buti, Filippi, Romani, Ciampalini, Matteoli, Fall, G. Salvadori, Masha, Kercuku. All.: Giancarlo Falcini.POGGIO A CAIANO: Sehimi, Spanu, Parrini, Marretti, Barenghi, Maffii, Bonacchi, Caciolli, Checchi, Vadalà, Piccione. A disp.: Minatti, Passeri, Speranzi, Kamal. All.: Alessandro Atzeni.
ARBITRO: Fantozzi di Pisa
RETI: 18' N. Salvadori, 53' Lenzi.


Lotterà fino alla fine per la seconda posizione, o quantomeno un posto sul podio. Il Fucecchio non fallisce un appuntamento sulla carta facile: sono note da tempo le difficoltà del Poggio a Caiano, che chiude la classifica con sei punti appena e che anche stavolta si presenta senza portiere di riserva, e con soli quattro calciatori in panchina. Alla retrocessione però ancora non s'è rassegnati, e al quarto d'ora prova a pungere: su un corner Bonacchi colpisce rasoterra, Tacchi para in tranquillità. Il Fucecchio replica al 18', e al primo vero affondo passa in vantaggio: Lenzi verticalizza per Niccolò Salvadori, che al limite dell'area avversaria anticipa la chiusura della difesa facendo carambolare il pallone in rete. Trascorrono appena cinque minuti e il Fucecchio sfiora subito il raddoppio: stavolta sul lancio di Pellegrini il pallone buono capita a Fogli, che però si fa incantare da Sehimi e non lo supera. L'occasione spegne la partita per quasi un quarto d'ora, nel quale si registrano soltanto le proteste del Poggio a Caiano per il fallo che Collura (ammonito, rischia) spende per fermare Caciolli. Poi nel finale di frazione la partita si riaccende: dal limite dell'area Pellegrini calcia in porta una punizione dal limite dell'area, Sehimi respinge, Borghi aggancia ma da due metri spara alto. Non trascorre neppure un minuto e stavolta è il Fucecchio a protestare con Fantozzi: desta più di un dubbio il modo con cui Marretti s'oppone al tiro di Fogli diretto a rete. Dunque si resta 1-0, e il Poggio a Caiano prova a sfruttare gli ultimi minuti del primo tempo per evitare d'andare al riposo in svantaggio: potrebbe riuscirci sul tiro di Vadàlà respinto da Tacchi in tuffo, ma sulla ribattuta Caciolli anziché stoppare calcia di prima e manca lo specchio. Nel tentativo di riscattarsi è lui il protagonista anche dell'azione successiva, nella quale orchestra un contropiede arrivando a saltare Federighi: in uscita al limite dell'area Tacchi spazza via il pallone e poi travolge anche l'avversario con un intervento che Fantozzi valuta regolare subito prima d'emettere due fischi. Alla fine del primo tempo Falcini è contento a metà, e decide d'inserire qualche calciatore fresco per approcciare la partita con un piglio diverso. La ripresa però si apre come s'era chiuso il primo tempo, con le proteste nei confronti di Fantozzi per un episodio sospetto in ciascuna delle due aree: nessun fischio a punire l'intervento di Barenghi, che atterra Pellegrini sul colpo di tacco di Fogli; sul ribaltamento nessun fischio neppure sul tocco sospetto di Ciampalini (mano?) a interrompere il contropiede di Bonacchi. Il doppio episodio accende la partita; ne approfitta il Fucecchio che al 53' raddoppia con un contropiede feroce. Lo avvia Matteoli, entrato da poco, allontanando un angolo del Poggio a Caiano; sul rilancio scatta Pellegrini che giunge fino all'area avversaria e calcia; Sehimi respinge centralmente, e nulla può sul tiro successivo di Lenzi. I cambi danno vigore al Fucecchio, che ora si trova costantemente nella metà campo avversaria: uno dei più positivi è Matteoli, che sugli sviluppi d'una rimessa laterale triangola con Romani e cerca la porta protetta da Sehimi in tuffo. Il Fucecchio ci riprova a dieci minuti dalla fine, sugli sviluppi d'un doppio triangolo che stavolta insieme a Matteoli vede coinvolto Masha: destro di poco a lato. Ora il Poggio a Caiano è in affanno evidente: Federighi serve in area Gianluca Salvadori, Parrini lo chiude deviando in angolo; subito dopo Fogli recupera il pallone all'altezza della trequarti avversaria e scarica su Matteoli, che di prima calcia alto. Più vicino al tris va Fogli, che calciando al volo sul servizio di Gianluca Salvadori (ottimo il recupero alto) costringe Sehimi a riparare in corner. Il Fucecchio ci riprova anche neinel secondo dei quattro minuti di recupero: Masha alza la testa e lancia Matteoli che dribbla Passeri, Speranzi e Spanu, e anche se sbilanciato riesce a calciare sulla parte esterna del palo. che però con un colpo lo sbilancia, Matteoli tira ugualmente scheggiando il palo esterno. È l'ultimo brivido: pur tentando di fare risultato per smuovere una classifica drammatica, il Poggio a Caiano ha evidenziato i soliti limiti strutturali in fase sia di costruzione sia di finalizzazione. Il Fucecchio ha giocato un match dai due volti: nella ripresa la squadra contratta del primo tempo si trasforma in un avatar accorto e aggressivo; l'esiguo bottino di reti non rispecchia il ritmo e la voglia di coloro che sono entrati dalla panchina. Calciatoripiù: Sehimi (Poggio a Caiano), Masha e Matteoli (Giov. Fucecchio).

Affrico-Margine Coperta 4-1

AFFRICO: Campanale, Benelli, Carelli, Talbi, Corsini, Baroncelli Lancisi, Casamenti, La Spina, Nocentini, Marcantonini, mencarelli. A disp.: Gentile, Ricci, Torracchi, D Onofrio, Marchetti, Panichi, Kodra, . All.: Gori Filippo
MARGINE COPERTA: Gueye, Mancini, Boulam, Lafsahi, Lapicciarella, Martinelli, Piazza, Niccolai J., Llanaj, Igliori, El Khallouqi. A disp.: , Bestetti, Venturi, Virdo, Bonari, Pacini, . All.: Giuliani Mariano
ARBITRO: Filippo Serpentoni di Pistoia
RETI: Marcantonini, Mencarelli, Casamenti, Mencarelli, Llanaj
AFFRICO: Campanale, Benelli, Carelli, Talbi, Corsini, Baroncelli, Casamenti, La Spina, Nocentini, Marcantonini, Mencarelli. A disp.: C. Gentile, Ricci, Torracchi, D'Onofrio, F. Marchetti, Panichi, Kodra. All.: Filippo Gori.MARGINE COPERTA: Gueye, Mancini, Boulam, Lafsahi, Lapiccirella, Martinelli, Piazza, J. Niccolai, Llanaj, Igliori, El Khallouqi. A disp.: Bestetti, Venturi, Virdò, Bonari, Pacini. All.: Corrado Colombo.
ARBITRO: Serpentoni di Pistoia
RETI: 9' Llanaj, 35' Marcantonini, 52' Casamenti, 81', 85' Mencarelli.
NOTE: espulso Igliori (65').


Che sia a due, a tre o a quattro la corsa per piazzarsi in seconda posizione, primo degli umani alle spalle degli extraterrestri, l'Affrico ha intenzione di vincerla: se n'accorge il Margine che, alla ricerca di punti salvezza, s'illude per quasi tutto il primo tempo, fin quando non subisce la rete di Marcantonini; chiusa 4-1, la ripresa ristabilisce le gerarchie. Per un po' però sono sembrate non così solide: vicino al vantaggio su un angolo di Talbi deviato da Casamenti e respinto d'istinto da Gueye (buona di nuovo la prova al posto di Nigro, che dopo l'espulsione col Cecina mancherà anche col Tau) l'Affrico infatti finisce in svantaggio sulla pressione di Llanaj, che vincendo il contrasto con Campanale segna rocambolesco lo 0-1. Perché il punteggio torni in equilibrio c'è bisogno d'oltrepassare la mezz'ora, e avviarsi alla fine del primo tempo: solo a questo punto la pressione insopportabile dell'Affrico trova sfogo nell'1-1, segnato da Marcantonini che schianta sul secondo palo una punizione concessa da Serpentoni per un fallo di Jacopo Niccolai. È l'avvio dell'arrembaggio dell'Affrico, che prima che della ripresa si sia giocato un quarto d'ora completa la rimonta: segna Casamenti, che da fuori area centra l'angolo con un rasoterra piazzato e fortissimo. Il Margine dunque finisce in svantaggio, e si vede assalito da tutte le parti; nonostante l'inferiorità numerica (espulso Igliori per proteste dopo un possibile fallo non punito a centrocampo) Virdò e Llanaj provano a farsi largo in mezzo alla tempesta, e ad avvicinarsi all'area di rigore; è però troppo poco per far male a una squadra ricca di talento (sono troppi, troppissimi, quattordici punti di distanza dal Tau dei record), e che nel recupero allunga con la doppietta di Mencarelli: 3-1 di testa, con un attacco perfetto sul primo palo per correggere il traversone di Carelli da sinistra; 4-1 con un tiro secco, annesso il dribbling, sul servizio di Casamenti sceso sulla medesima corsia. Con queste le reti in campionato sono sedici: se in quella generale no, nella classifica dei bomber c'è ancora spazio per lottare. Calciatoripiù: Mencarelli, Casamenti (Affrico), Gueye (Margine).

Capostrada Belvedere-Aquila Montevarchi 1-4

CAPOSTRADA BELVEDERE: Filoni, Tasselli, Driza, Foti, Boccia, Armenio, Palladino, Garofalo, Iuliucci, Di Santo, Calistri. A disp.: Halilaj, Kola, Verniani, Santini, Legisi, Giorgetti, Calistri, . All.: Mazzone Claudio
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Palazzini, Sira, Manenti, Brogi, Bigozzi, Tani, Pranteddu, Marchetti, BORRI, Cannoni. A disp.: Calosci, Zoi, Maccioni, Cincinelli, D Aloia, Panci, Ricci, Cioncolini, Miniati. All.: Ricci Andrea
ARBITRO: Samuele Luciano Giacometti di Viareggio
RETI: Palladino, Borri, Borri, Marchetti, Cannoni
CAPOSTRADA BELV.: Filoni, Tasselli, Driza, Foti Bellagambi, Boccia, Armenio, Palladino, Garofalo, Iuliucci, Di Santo, Luca Calistri. A disp.: Halilaj, Kola, Verniani, Santini, Legisi, Giorgetti, Leonardo Calistri. All.: Claudio Mazzone.
AQUILA MONTEVARCHI: Tommasi, Palazzini, Sirà, Manenti, Brogi, Bigozzi, Tani, Pranteddu, Marchetti, Borri, Cannoni. A disp.: Calosci, Zoi, Maccioni, Cincinelli, D'Aloia, Panci, Ricci, Cioncolini, Miniati. All.: Daniele Visani Lalli.
ARBITRO: Giacometti di Viareggio
RETI: 15' Marchetti, 25' Palladino, 51' rig., 79' Borri, 75' Cannoni.


Non è un gran momento per il Capostrada: la terza sconfitta consecutiva gli impedisce di sganciarsi dalla zona retrocessione, dove al momento non ha neppure il paracadute d'uno spareggio. Sta bene invece il Montevarchi, che vincendo 1-4 dimostra d'essersi messo alle spalle la crisi di fine autunno: nelle ultime due partite sono ben dieci le reti segnate, segno che Daniele Visani Lalli ha subito aggiustato gli ingranaggi più arrugginiti. È evidente già al quarto d'ora, nell'azione che porta al vantaggio. segna Marchetti, che sfrutta una disattenzione della retroguardia avversaria in uscita, recupera il pallone e resta gelido quanto basta per battere Filoni. Costretto a rincorrere come spesso le è accaduto in questa stagione, dopo aver mancato un paio d'occasioni al 25' il Capostrada pareggia: su una punizione da sinistra nessuno del Montevarchi si ricorda di marcare Palladini, che di testa segna l'1-1. È il punteggio col quale si va alla pausa. Nella ripresa però il pari però resta intatto giusto per undici minuti: il Montevarchi infatti passa di nuovo in vantaggio con Borri, che trasforma il rigore concesso da Giacometti per un fallo ingenuo su Cannoni, steso del centrale dopo l'anticipo. Il Capostrada deve dunque riversarsi di nuovo in avanti: le occasioni migliori capitano a Di Santo (traversa sfiorata, 68') e a Iuliucci, cui Tommasi s'oppone sicuro. Non ci riesce invece Filoni nell'occasione che a cinque minuti dalla fine genera l'1-3: per spedire il pallone in rete Cannoni sfrutta una mischia in area. Il Capostrada si deprime, e al 79' segna anchel'1-4: segna di nuovo Borri, il cui traversone da destra (forse nel tentativo d'opporsi lo sporca un difensore supera Filoni sul palo lungo). Esce dunque sconfitto il Capostrada, sconfitto con uno scarto ben più ampio dei propri demeriti. A questo punto della stagione però contano i punti: e quattordici in diciassette partite non è che siano tanti. Calciatoripiù: Palladino (Capostrada), Borri (Aquila Montevarchi).

Scandicci-Floria 1-0

SCANDICCI: Izzo, De La Cruz Valentin, Prelashaj, Salvadori, Sani, Morosino, Andrei, Forletti, Lodovisi, Kurti, Drago. A disp.: Pratolini, Falli, Cullhaj, Focardi, Preka, Sordini, Barbieri, Ciulli . All.: Tesconi Massimo
FLORIA: Mari, Carrai, Nannoni, Galletti, Fibbi, Santoro, Guarducci, Esteves, Batelli, Bettarelli, Martini. A disp.: Servi, Bautista, Macaluso, Laaroussi, Molinati, Kacaj, Riccucci, Materassi, Panteri. All.: Benevento Antonio
ARBITRO: Manuel Erriquez di Firenze
RETI: Drago
SCANDICCI: Scandicci, De La Cruz, Prelashaj, Salvadori, Sani, Morosino, Andrei, Forletti, Lodovisi, Kurti, Drago. A disp.: Pratolini, Falli, Cullhaj, Focardi, Preka, Sordini, Barbieri, Ciulli. All.: Massimo Tesconi.FLORIA: Mari, Carrai, Nannoni, Galletti, Fibbi, Santoro, Guarducci, Esteves, Batelli, Bettarelli, Martini. A disp.: Servi, Bautista Berrocal, Macaluso, Laaroussi, Molinati, Kacaj, Riccucci, Materassi, Panteri. All.: Antonio Benevento.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETE: 53' Drago.


Forse troppo presto era stato considerato fuori dai giochi: per il podio, unico traguardo raggiungibile in un campionato mai in discussione, c'è anche lo Scandicci. Oltre a piegare la Floria, sconfitta 1-0, l'undicesima rete di Drago serve infatti a tenere compatto il gruppo che battaglia per la seconda e la terza posizione: sono sei gli scalini nei quali si dispongono le cinque big. I nomi sono quelli canonici; e dunque sarebbe stato strano che insieme all'Affrico, alla Sestese, alla Cattolica Virtus e alla new entry Fucecchio, che ormai da anni fa stabilmente parte della compagnia, non ci fosse lo Scandicci, in rete nella ripresa dopo un primo tempo intenso ma povero d'occasioni. Prima della pausa se ne registrano infatti soltanto tre, e nessuna finalizzata con un tiro nello specchio: concludono fuori sia Drago sull'imbucata di Salvadori, sia Lodovisi di testa, sia sull'altro fronte Bettarelli che alla mezz'ora prova a scuotere la Floria. Del pari Tesconi non può accontentarsi; si leggono in questo senso le sostituzioni che chiama in avvio di ripresa: fuori Kurti e Lodovisi, dentro Cullhaj e soprattutto Focardi. È lui a entrare prepotentemente nell'azione che decide la partita, lui infatti a scaricare verso la porta il pallone che il fraseggio tra Salvadori, Forletti e Andrei gli aveva recapitato al limite dell'area favorendogli la girata: Mari respinge corto, e dunque deve piegarsi alla ribattuta di Drago. Allo Scandicci l'1-0 basta: anche se alla fine manca giusto qualche minuto meno di mezz'ora, tenere la Floria lontana dall'area di rigore è una mossa efficace per portare a dieci il numero di vittorie stagionali.

Sporting Cecina-Cattolica Virtus 0-3

SPORTING CECINA: Ricci, Lombardi, Benedetti, Creatini, Bettini, Meatu, Bucchioni, Calloni, Lattuada, Bertaccini, Ceccarini. A disp.: Kohler, Tonin, Ciampi, Bartolini, Lischi, Marinov, . All.: Giachini Dario
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, De Sa, Peccini, Mugnaini, Carpini, Lazzerini M., Zangarelli, Zini, Echchihab, Fossi F., Andres. A disp.: Ronchi, Dona, Gentile, Lazzerini C., Narduzzi, Pagnotta, Picarelli, . All.: Fraccone Marco
ARBITRO: Filippo Capetta di Carrara
RETI: Gentile, Andres, Zangarelli
SPORTING CECINA: M. Ricci, Lombardi, Benedetti, Creatini, Bettini, Meatu, Bucchioni, Calloni, Lattuada, Bertaccini, Ceccarini. A disp.: Kohler, Tonin, Ciampi, Bartolini, Lischi, Marinov. All.: Dario Giachini.CATTOLICA VIRTUS: Bracci, De Sa, Peccini, Mugnaini, Carpini, M. Lazzerini, Zangarelli, Zini, Echchihab, Fossi, Andres. A disp.: Ronchi, Donà, F. Gentile, C. Lazzerini, Narduzzi, Pagnotta, Picarelli. All.: Marco Fraccone.
ARBITRO: Ferrara di Piombino
RETI: 31' Andres, 60' Zangarelli, 82' F. Gentile rig.


Se non ci fosse il Tau, la copertina avrebbe un soggetto scontato. Lo 0-3 ottenuto sul campo dello Sporting Cecina, che il pari dell'Academy Livorno contro la Settignanese fa precipitare in piena zona retrocessione, porta infatti a undici il numero di partite di fila nelle quali la Cattolica Virtus ha ottenuto punti: l'ultima sconfitta risale proprio al big match con la capolista (ma sarebbe quasi da non contare: le ha vinte tutte), maniche corte a fine ottobre. Nel mezzo è cambiato il mondo (non per modo di dire: Trump ha fatto in tempo a vincere le elezioni e, tempi ottocenteschi, a entrare alla Casa Bianca), e la serie positiva è rimasta integra; dunque è legittimo puntare al podio, anche se al momento dista quattro punti e una squadra: dietro la coppia Affrico-Sestese c'è infatti il Fucecchio. La sensazione però è che la Cattolica Virtus non ci faccia caso, e che giochi sgombra; se ci s'aggiungono le qualità di Fraccone, che una volta prese le misure alla categoria s'è rivelato come uno dei tecnici emergenti più preparati, e la qualità della rosa si capisce perché dal secondo posto in giù nessun traguardo possa essere fuori portata. Di tutto questo lo Sporting Cecina, che in tutta la partita lo specchio lo coglierà in una sola circostanza (Bracci para la punizione di Bertaccini, 21'), s'accorge già in avvio: il colpo di testa di Zini, che su calcio d'angolo sfiora la traversa, è soltanto l'assaggio d'una partita che da subito prende una direzione chiara. Per renderla ufficiale la Cattolica Virtus ha bisogno che s'esaurisca la prima mezz'ora; poi Zangarelli, alla prima da titolare dopo uno stop lunghissimo, vede un corridoio che senza il suo sguardo non esisterebbe, e di lì fa passare un pallone che il taglio d'Andres spedisce in rete. La reazione dello Sporting Cecina passa da un tiro di Lattuada, a lato: troppo poco per fronteggiare il momento magnifico della Cattolica Virtus, che in avvio di ripresa sfiora due volte il raddoppio con Andres (destro alto d'una spanna sul contropiede imbastito da Echchihab e Fossi, 47'; respinto da Manuel Ricci il colpo di testa sul traversone di De Sa, 49'). Nei sei minuti che seguono cambia il protagonista, non l'esito: così, prima di un'altra parata brillante (55'), decide Ferrara sulla volée di Fossi che con l'aiuto della traversa Manuel Ricci respinge poco prima o poco dopo la linea di porta (53'). Al 60', di nuovo su un'azione d'angolo, il duello si ripete; e nell'immediatezza finisce alla stessa maniera, della quale però non s'accontenta Zangarelli che sulla respinta segna lo 0-2. Ora per lo Sporting Cecina rimontare è complicatissimo, né possono bastare i tiri di Ceccarini e di Lattuada lontani dal bersaglio; è ben più incisiva la Cattolica, che sfiora lo 0-3 sull'ennesimo scambio tra Andres e Fossi (perde l'attimo, la difesa libera) e lo trova nel recupero col rigore conquistato da Donà (fallo di Marinov, che lo strattona) e segnato da Francesco Gentile. Il risultato finale e soprattutto la prestazione servono a rimarcare un messaggio che avrebbe dovuto essere chiaro già da tempo: chi nella lotta al podio s'era scordato della Cattolica ha bisogno di registrare le idee. Calciatoripiù: Zangarelli (Cattolica Virtus), Calloni, Ceccarini (Sporting Cecina).

Venturina-Tau Calcio 0-3

VENTURINA: Zanaboni, Bologna, Lolini, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Haxhini, Vigano, Guazzini, Mezzetti. A disp.: Biondi, Ferrario, Masini, De Mattia, Casoli, Federighi, Guazzelli, Nista . All.: Busdraghi Dario
TAU CALCIO: Ricci, BIONDI, Serafini (3), Bracaloni, Romanelli, Tancredi, Gabbrielli, Sarnataro, Giovannelli, Capocchi, Pacini. A disp.: Tafi, Guidi, MAtteucci, Stondei, . All.: Paoletti Luca
ARBITRO: Riccardo Tobaldo di Grosseto
RETI: Capocchi, Capocchi, Sarnataro
VENTURINA: Zanaboni, Bologna, Lolini, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Haxhini, Viganò, Guazzini, Mezzetti. A disp.: T. Biondi, Ferrario, Masini, De Mattia, Casoli, Federighi, Guazzelli, Nista. All.: Dario Busdraghi.TAU ALTOPASCIO: J. Ricci, F. Biondi, Serafini, Bracaloni, Romanelli, Tancredi, Gabbrielli, Sarnataro, Giovannelli, Capocchi, Pacini. A disp.: Tafi, Guidi, Matteucci, Stondei. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Tobaldo di Grosseto
RETI: 38', 57' Capocchi, 39' Sarnataro.


Altro che imbattuti: dopo diciassette giornate questi continuano a viaggiare a punteggio pieno. La legge del Tau la impara, per la seconda volta, il Venturina, sconfitto con tre reti come all'andata; allora almeno una riuscì a segnarla, stavolta no: si sa che contro una squadra così formidabile farlo è impresa per pochi. Già in avvio si capisce come la partita si svilupperà: Biondi scivola via a Lolini sulla corsia destra e conquista il fondo, ma Lenci intercetta il suo traversone e di testa concede solo l'angolo (3'). Cinque minuti più tardi il Tau ci riprova dalla stessa parte, con un'accelerazione di Giovannelli di nuovo su Lolini che si vede costretto a spendere il fallo. Tobaldo concede al Tau una punizione di cui s'incarica Sarnataro: sul suo traversone teso verso l'area Giovannelli, ben marcato da Lenci, manca la deviazione. L'intera situazione si ripete pressoché identica dopo centoventi secondi: Capocchi salta ancora una volta Lolini, e stavolta sul raddoppio il fallo lo spende Da Frassini. Sarnataro s'incarica di calciare verso l'area la seconda punizione consecutiva: sul pallone arriva Serafini, il cui colpo di testa finisce a lato. È l'azione che chiude un quarto d'ora a ritmi elevatissimi; finalmente si vede anche il Venturina: lanciato da Haxhini, Viganò salta in velocità Romanelli e calcia di poco lontano dal palo. Il Venturina ci riprova subito, catturando un pallone che Bracaloni perde sulla trequarti difensiva: lo recupera Mezzetti che calcia immediatamente, ma non trova lo specchio per l'opposizione di Romanelli. La deviazione in angolo consente al Venturina di rimanere all'attacco. Dalla bandiera va lo stesso Mezzetti, che pennella perfettamente il pallone sulla testa di Minichini: pallone indirizzato dalle parti di Jordan Ricci. Nella propria area il Tau sta malvolentieri: Tancredi verticalizza per Giovannelli, che sprinta a sinistra e costringe Bologna al fallo. Davanti a Sarnataro si schiude la possibilità di calciare in area la terza punizione interessante: è un invito splendido per Capocchi, che da ottima posizione calcia al volo sopra la traversa. Della partita se n'è andato solo il primo quarto, alla fine del quale il Venturina protesta con Tobaldo per un intervento di Biondi, in ritardo su Viganò che in velocità aveva violato l'area sull'invito di Haxhini: anche a distanza di giorni restano intatti i dubbi, poteva starci il calcio di rigore. Il Tau riprende fiato e torna ad attaccare, ma senza trovare lo specchio; e dopo qualche puntata in avanti perde il pallone al limite dell'area avversaria: lo intercetta Lenci che fa correre Minichini, fermato fallosamente da Biondi dopo il dribbling in mediana su Pacini. Sulla punizione che segue Priore cerca l'area, dove Lenci: Jordan Ricci neutralizza il suo colpo di testa. L'azione è trasparente, meno di quella che al 28' scatena nuove proteste del Venturina: al momento di calciare sul servizio di Mezzetti, Minichini cade sulla pressione di Romanelli. Ancora una volta Tobaldo lascia correre. Il Tau decide che non può rischiare più: sull'angolo nato dalla percussione di Pacini che aveva rubato il pallone a Mezzetti (chiude Bologna; dalla bandiera va al solito Sarnataro), indisturbato Capocchi segna lo 0-1. A sorpresa, sulla ripresa del gioco la partita finisce: Guazzini perde il contrasto con Gabbrielli, sul cui filtrante Sarnataro entra in area e batte Zanaboni in diagonale. Il doppio svantaggio è uno shock per il Venturina, che fino al 38' era convinto di poter scavalcare la metà della gara quantomeno sul pari; invece il risultato è profondamente diverso, situazione che cambia l'andamento della ripresa: pago dello 0-2, il Tau cerca di far girare il pallone; e il Venturina non riesce a impensierirlo. Anzi, alla fine del terzo quarto subisce anche la terza rete: segna Capocchi, che ben servito da Bracaloni si defila sulla destra e appena dentro l'area lascia partire il tiro; Zanaboni sembra arrivarci ma non spinge, e il pallone finisce in rete. Di fatto la partita è finita; il Venturina prova ad accendere il finale col tiro di Viganò (ottimo il servizio profondo di Ferrario) parato da Jordan Ricci, che si ripete deviando in angolo il tentativo di Priore (81'). Nel mezzo il Venturina protesta per la terza situazione dubbia: ci stava il rigore per il tocco di mano con cui Guidi anticipa Ferrario sul traversone di Priore. Si capisce il dispiacere, che però non scalfisce una certezza condivisa da tutte le rivali: resta complicato fare punti contro una squadra che a Natale ha già ipotecato il campionato. Calciatoripiù: Lenci, Priore (Venturina), Sarnataro, Capocchi (Tau Altopascio).

San Miniato-Sestese 1-3

SAN MINIATO: Ginepri, Leoni, Kilogjeri, Luise, Senanayake, Zazzi, Zamperini, Farina, Frilli, Vadi, Vanni. A disp.: Pettorali, Bari, Cannoni, Ismailaj, Khachi, Migliorini, Suplja, Ciurlia . All.: Rappuoli Daniele
SESTESE: Dallai, Sostegni, Bassetti, Stasi, Marzano, Musa, Belli, Ceccherini (8), Notari, Palmini, Bellini. A disp.: Bardazzi, Minniti, Dervishi, Breccia, Pucci, Paci, Pancella, Giorgetti. All.: Ferro Marco
ARBITRO: Andrea Cherubini di Arezzo
RETI: Vadi, Marzano, Pancella, Bellini
SAN MINIATO: Ginepri, Leoni, Kllogjeri, Luise, Senanayake, Zazzi, Zamperini, Farina, Frilli, Vadi, Vanni. A disp.: Pettorali, Bari, Cannoni, Ismailaj, Khachi, Migliorini, Suplja, Ciurlia. All.: Marcello Lisci.SESTESE: Dallai, Sostegni, Bassetti, Stasi, Marzano, Musa, Belli, Ceccherini, Notari, Santiago Palmini, Bellini. A disp.: Bardazzi, Minniti, Dervishi, Breccia, Pucci, Paci, Pancella, Giorgetti. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Cherubini di Arezzo
RETI: 20' Vadi, 33' Marzano, 43' Pancella, 70' Bellini.


Stratosferica, soprattutto nella ripresa. La Sestese ha dovuto lucidare l'armatura per rimontare il vantaggio del San Miniato, ancora alla ricerca di punti salvezza: l'ha indossata, e se l'è goduta. Per farlo ha avuto bisogno di finire in svantaggio, eventualità che aveva già rischiato alla prima azione: l'aveva neutralizzata Dallai opponendosi a Frilli, che aveva inaspettatamente bucato la difesa ancora alla ricerca dell'assetto migliore. È l'occasione che avvia l'incontro; alla seconda il San Miniato passa: è perfetta infatti la punizione di Vadi, che dal limite dell'area la converte nell'1-0 (20'). Il vantaggio non è l'unica conseguenza: s'innesca infatti il meccanismo che genera la reazione della Sestese, subito pericolosa con l'incursione di Notari murato dalla difesa. Dunque non è qui che il pari prende forma, ma non c'è da aspettare granché; come per smontarlo, anche per rimontare l'equilibrio serve un calcio da fermo: stavolta è non una punizione, ma un angolo che Bellini crossa a centro area e che di testa Marzano devia nello specchio. Raggiunto a sette minuti dall'intervallo, il San Miniato prova a tornare subito avanti; ma anche se di pochissimo finiscono fuori i tiri di Frilli, alto da venticinque metri (37'), e di Vadi, che aveva cercato il secondo palo da posizione defilata dopo un dribbling sulla corsia sinistra (39'). Le occasioni fallite costano care, la riscossione disposta non appena inizia la ripresa; costano care perché la retroguardia perde di nuovo la marcatura di Marzano su un angolo di Bellini, e gli concede la spizzata stavolta a prolungare la traiettoria sul secondo palo: appostato lì c'è Pancella, la cui volée vale il sorpasso. A differenza di quanto accaduto nel primo tempo, stavolta la Sestese sfrutta l'inerzia creata dalla rete per provare a colpire ancora: solo per poco non ci riesce Bellini, che calcia centrale al culmine di un'azione spettacolare sviluppata da Ceccherini e alimentata dallo scarico di Belli, si vede murare due volte sui servizi di Notari a rimorchio (sua la cucitura anche nell'azione precedente), a colpo sicuro scarica il pallone sul palo; e non ci riesce neppure Pucci, che dopo aver avviato la ripartenza con un colpo di tacco prova a chiuderla con un tiro all'angolo protetto da Ginepri. Ancora aggrappato alla partita, a quattro minuti dalla fine il San Miniato prova dunque a pareggiare: innescata dalla sponda di Luise, che di petto ripulisce l'apertura di Senanayake, la volée di Vanni sfiora il palo. Per la Sestese è un brivido che ha l'odore della beffa; per farlo svanire apre le finestre e ci fa entrare tutta la luce prodotta dal diagonale di Bellini, che centra la porta di controbalzo dopo aver calciato dalla trequarti una punizione verso l'area e aver calamitato la respinta della difesa anticipando Frilli. È una rete stellare che corona una prestazione complessivamente straordinaria: per la prima no, si sa; ma per la seconda posizione la Sestese ha intenzione di combattere fino al 3 maggio. Calciatoripiù : Ferro, e non è la prima volta, azzecca le sostituzioni; pesa soprattutto l'ingresso di Pancella , che con la rete dell'1-2 cambia la partita chiusa poi dalla rete di Bellini (Sestese).

Academy Livorno-Settignanese 0-0

ACADEMY LIVORNO: Sommani S., Billi, Nanni, Cortopassi, Menchini, Bernini, Baldini, Sommani L., Ciulla, Perfetti, Lepri. A disp.: Palamidessi, De Fusco M., Cecchi, Pratesi, Francalacci, Mazzantini, Pistoia, Barsacchi, Martinelli. All.: Disegni Riccardo
SETTIGNANESE: Pozzi, Scarselli, Maffei, Pietrosanti, Pratesi, Gueye, Miranda Moretti, Tozzi, Genovesi, Ragusa, Nencini. A disp.: Roschi, Ciani, Lucatuorto, Grassi, Crescenzo, Villetet, Bianchini, . All.: Zuccaro Fabio
ARBITRO: Leonardo Palla di Pisa
ACADEMY LIVORNO: S. Sommani, Billi, Nanni, Cortopassi, Menchini, Bernini, Baldini, L. Sommani, Ciulla, Perfetti, Lepri. A disp.: Palamidessi, De Fusco, Cecchi, Pratesi, Francalacci, Mazzantini, Pistoia, Barsacchi, Martinelli. All.: Riccardo Disegni.SETTIGNANESE: Pozzi, Scarselli, Maffei, Pietrosanti, Pratesi, Gueye, Miranda Moretti, Tozzi, Genovesi, Ragusa, Nencini. A disp.: Roschi, Ciani, Lucatuorto, Grassi, Crescenzo, Villetet, Bianchini. All.: Fabio Zuccaro (squalificato).
ARBITRO: Alaimo di Pisa
NOTE: espulso Villetet (60').


A volte anche da una finestrella si può tirar dentro l'aria per andare avanti mesi. Il primo 0-0 stagionale fa un gran bene all'Academy Livorno, che approfitta della sconfitta di Cecina e Capostrada per sganciarsi dalla zona retrocessione; questi conti spera di non doverli fare mai la Settignanese, che nonostante il punto di penalizzazione si porta a più cinque dalla zona in cui nessuno vuole stare. Non è un dettaglio scontato, né può esserlo per una squadra che ha saputo d'esser stata ripescata a meno di due settimane dall'inizio del campionato: solo il lavoro di Zuccaro e del club hanno reso apparentemente facile quella che si configura come un'autentica impresa. Per portarla a termine c'è bisogno di fare punti ovunque, e d'accontentarsi del pari quando non si riesce a segnare: nel girone di ritorno spesso è tardi per andar di fino. Di fino non va neppure l'Academy Livorno, pericoloso in avvio e in chiusura di primo tempo con un'incursione di Perfetti (molte le proteste per il modo in cui Pratesi lo contrasta all'interno dell'area) e un tiro di Ciulla, ostacolato da Pozzi su uno schema che Leonardo Sommani chiama dalla bandierina. In mezzo alle due occasioni protagonista è l'altro Sommani, Simone, la cui parata impedisce a Nencini di trasformare nel vantaggio l'errore di Bernini in impostazione dal basso. Il duello si ripete alla mezz'ora, e neppure adesso l'Academy Livorno cade: addirittura stavolta la traiettoria è troppo ampia. È segno comunque che la Settignanese è in forma; l'indicazione la conferma anche la ripresa, che vede Villetet protagonista prima in positivo e poi in negativo nel quarto d'ora in cui resta sul terreno di gioco: è lui a colpire il palo, Simone Sommani battuto; lui a farsi espellere per una reazione che Alaimo non può tollerare. Nell'ultimo quarto di gara dunque la Settignanese resta in inferiorità numerica, ma non diminuisce la spinta: riesce a costruire un'altra doppia occasione, che Genovesi non concretizza per la bravura di Simone Sommani e l'egoismo nel cercare di spingere in porta la ribattuta anziché servire il pallone al centro. Di nuovo salvo grazie al proprio portiere, con l'uomo in più l'Academy Livorno chiude all'attacco; ma non fanno male né il tiro di Pistoia dopo lo sprint a sinistra, né i traversoni di Bernini che in un paio di circostanze s'era impadronito dell'altra fascia. Più dello 0-0 dunque non può venire; e anche se nessuno lo dirà tutti se lo fanno andare bene. Calciatoripiù : gran parte della partita gira sul duello tra Simone Sommani (Academy Livorno) e gli attaccanti avversari; il più pericoloso è Nencini (Settignanese), che arriva stanco sottoporta perché battaglia costantemente con la difesa avversaria.