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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 4

Aquila Montevarchi-Giov. Fucecchio 2-1

AQUILA MONTEVARCHI: Ghelli, Pinciani, Sira, Pranteddu, Bigozzi, Manenti, BORRI, Pericoli, Cannoni, Brogi, Cincinelli. A disp.: Tommasi, D Aloia, Cioncolini, Tani, Ensoli, Zoi, Maccioni, Panci, Miniati. All.: Ricci Andrea
GIOV. FUCECCHIO: Buti, Ciampalini, Salvadori G., Salvadori N., Federighi, Collura, Lenzi, Orsucci, Kercuku, Pellegrini, Masha. A disp.: Tacchi, Chirullo, Borghi, Matteoli, Tamburini, Sardelli, Comanducci, Fogli. All.: Falcini Giancarlo
ARBITRO: Leonardo D Ascoli di Arezzo
RETI: Borri, Borri, Masha
AQUILA MONTEVARCHI: Ghelli, Pinciani, Sirà, Pranteddu, Bigozzi, Manenti, Borri, Pericoli, Cannoni, Brogi, Cincinelli. A disp.: Tommasi, D'Aloia, Cioncolini, Tani, Ensoli, Zoi, Maccioni, Panci, Miniati. All.: Andrea Ricci (in panchina Fabio Landi).GIOV.FUCECCHIO: Buti, Ciampalini, Salvadori G., Salvadori N., Federighi, Collura, Lenzi, Orsucci, Kercuku, Pellegrini, Masha. A disp.: Tacchi, Chirullo, Borghi, Matteoli, Tamburini, Sardelli, Comanducci, Fogli. All.: Giancarlo Falcini.
ARBITRO: D'Ascoli di Arezzo.
RETI: Borri 2 (1 rig.), Masha.


Il Montevarchi torna nell'impianto sportivo di casa e strappa una vittoria di carattere a un Fucecchio pimpante e mai domo. È autunno, ma sembra primavera a Mercatale Valdarno; il campo è in buone condizioni nonostante la pioggia dei giorni precedenti. Il Montevarchi parte bene e si presenta subito in avanti con un paio di azioni in profondità chiuse con sicurezza dalla difesa avversaria. Dopo una prolungata fase di studio è il Fucecchio ad andare al tiro con Masha; Ghelli para senza alcun affanno. Il Montevarchi prova a replicare, spingendo sulla fascia destra senza impensierire la difesa ospite. Il Fucecchio torna a farsi minaccioso al 12' con una percussione sulla destra di Lenzi, che dal limite dell'area fa partire un cross calibrato per Kercuku, che in semirovesciata impatta bene il pallone spedendolo non di molto a lato della porta difesa da Ghelli. Poco dopo sono i locali a rendersi pericolosi: pallone intercettato da Pinciani, che s'invola verso l'area ospite, si libera di due avversari e dal limite innesca Cincinelli, che viene chiuso in fallo laterale. Il Fucecchio prova a far salire i giri, ci provano Orsucci con un cross in area dalla sinistra e Pellegrini su punizione dalla trequarti, ma in entrambi i casi i lanci sono fuori misura. Al 28' Masha si libera al tiro da fuori, il pallone sbatte sul palo e poi sulla schiena di Ghelli, che è lesto a far sua la sfera prima che finisca in rete. È l'episodio che cambia la partita, due minuti dopo infatti il Montevarchi la sblocca: calcio d'angolo ben calibrato da Brogi per Borri, che sigla l'1-0 con una bella girata al volo di sinistro. Ancora un corner poi per il Montevarchi al minuto 33: sempre Brogi indirizza il pallone sul secondo palo dove pesca Manenti, che in posizione defilata prova a indirizzare verso la porta concludendo fuori di poco. Gli ospiti non ci stanno e ci provano ancora con un tiro da fuori area di Masha; Ghelli ben posizionato para sicuro. Più insidiosa sul finale di tempo si dimostra la punizione battuta dalla trequarti da Masha, che indirizza il pallone sotto la traversa, trovando però attento Ghelli, che devia fuori. Dal conseguente angolo viene assegnata una punizione al Fucecchio, praticamente un angolo corto: il pallone messo in area viene liberato da Pinciani. Si spegne qui il primo tempo. La ripresa si apre con il Fucecchio alla ricerca del pari e con i locali che fanno buona guardia. Al 45', su punizione, Brogi pesca in area Cannoni, che si libera al tiro concludendo di pochissimo sopra la traversa. Poco dopo bella triangolazione sulla fascia sinistra Pericoli-Pranteddu-Borri, il pallone è per Cannoni, che conclude; Buti blocca sicuro. Ancora Montevarchi in avanti poco dopo: Pinciani serve Maccioni (subentrato a Sirà), che innesca Brogi, il quale fa partire un gran tiro indirizzato al sette; si supera Buti che devia fuori in bello stile. Al 65' il Fucecchio perviene al pareggio: dalla destra Kercuku lascia partire un tiro teso, Ghelli interviene deviando il pallone alla sua destra, indecisione difensiva locale, ne approfitta subito Masha, che sigla l'1-1. Capitan Pericoli e compagni non ci stanno, riprendono a macinare gioco e ci riprovano ancora su punizione: prima Brogi pesca sul secondo palo Manenti, il quale impegna Buti di testa, poi ancora Brogi dalla trequarti serve Pinciani, che di testa non trova la porta concludendo di poco alto. Gli sforzi dei padroni di casa vengono premiati al 67' quando, sugli sviluppi di un fallo laterale di Pericoli, Cannoni si proietta nell'area avversaria saltando fortunosamente un paio di avversari, e viene atterrato appena entrato in area. È calcio di rigore per il Montevarchi: dal dischetto Borri, implacabile, firma la doppietta e riportando avanti i locali. Il Montevarchi prova poi a chiudere la partita poco dopo quando Cannoni, innescato da Bigozzi, che si smarca bene, entra in area e lascia partire un bel tiro calibrato sul primo palo: il pallone esce fuori di un soffio. Gli ospiti si proiettano generosamente in avanti nel tentativo di riacciuffare il pari, provandoci prima con Orsucci, che impegna Ghelli, sicuro in parata, e poco dopo con Pellegrini, la cui conclusione esce di poco sopra la traversa. Non è fortunato il Fucecchio sul finire di tempo quando coglie due legni nella stessa azione, prima con Fogli e poi con Kercuku nel tentativo di tap-in di testa. Poco dopo contropiede per il Montevarchi con Cannoni protagonista: lotta, tiene palla e scarica per il subentrato Maccioni, che si smarca e lascia partire un tiro troppo strozzato verso la porta. Dopo otto minuti di recupero il D'Ascoli chiude le ostilità. Il Montevarchi raggiunge quota 7, agganciando proprio il Fucecchio, in coabitazione con Floria e Settignanese, riprendendo così il suo cammino dopo l'inciampo di Scandicci. Calciatoripiù: Brogi, Borri (Aquila Montevarchi); Masha, Pellegrini (Giov.Fucecchio).

Cattolica Virtus-Margine Coperta 2-1

CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Narduzzi, Mugnaini, Lazzerini M., Chirinos, Morozzi, Dona, De Sa, Torres Perez, Fossi F.. A disp.: Ronchi, Andres, Carpini, Echchihab, Gentile, Lazzerini C., Peccini, Picarelli, Zini. All.: Fraccone Marco
MARGINE COPERTA: Nigro, Mancini, Boulam, Bonari, Martinelli, Lafsahi, Piazza, Niccolai J., Dolo, Igliori, Virdo. A disp.: Pirrera, El Khallouqi, Lapicciarella, Bestetti, Di Palma, Gargini, Mandoli, Modaro, Niccolai T.. All.: Giuliani Mariano
ARBITRO: Tommaso Di Sacco di Pisa
RETI: Chirinos, Fossi I., Virdo
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Narduzzi, Mugnaini, M. Lazzerini, Chirinos Calderon, Morozzi, Donà, De Sa, Torres Perez, Fossi. A disp.: Ronchi, Andres, Carpini, Echchihab, F. Gentile, C. Lazzerini, Peccini, Picarelli, Zini. All.: Marco Fraccone.MARGINE COPERTA: Nigro, Mancini, Boulam, Bonari, Martinelli, Lafsahi, Piazza, J. Niccolai, Dolo, Igliori, Virdò. A disp.: Pirrera, El-Khallouqi, Lapiccirella, Bestetti, Di Palma, Gargini, Mandoli, Modaro, T. Niccolai. All.: Mariano Giuliani.
ARBITRO: Di Sacco di Pisa
RETI: 12' Chirinos Calderon, 23' Fossi, 63' Virdò.


Ha convinto meno rispetto all'impresa sfiorata al Lapenta; ma ha ottenuto di più. Di sicuro pesa il diverso valore dell'avversario: nonostante un paio di ottime individualità (bene Jacopo Niccolai, benissimo Virdò che nella ripresa riapre la partita), il Margine Coperta non lotterà per le posizioni di vertice. Anzi, per cominciare a costruire una salvezza tranquilla avrebbe bisogno dei primi punti stagionali: il calendario, bello nodoso (tre trasferte su quattro, contro Venturina, Tau Altopascio e Cattolica Virtus; e nell'unica partita in casa ha ospitato l'Affrico), non lo ha certamente avvantaggiato. Forse ottobre avrebbe potuto farsi un po' più dolce se dopo tre minuti il diagonale di Virdò, il cui taglio Jacopo Niccolai premia con una giocata sopraffina, fosse finito dalla parte giusta del palo; invece la Cattolica Virtus si salva, e alla prima vera occasione passa in vantaggio. Per costruirla gli è sufficiente un pallone inattivo, quello che dalla bandierina Mugnaini (perdonato l'errore dal dischetto contro l'Affrico?) spedisce sulla testa di Chirinos Calderon: deviazione vincente e 1-0. Di nuovo costretto a rimontare lo svantaggio, situazione cui nonostante la frequenza non ci s'abitua mai, il Margine Coperta arretra; e dopo aver concesso a De Sa e Donà due tiri dal limite (pallone a lato), a Fossi spalanca la via per il raddoppio: sull'affondo infatti la coppia centrale se lo fa sgusciare in mezzo; e dalla zolla tinta col disco del rigore è facile trovare il diagonale del raddoppio. In avvio di ripresa sul traversone di Torres Perez, che era ben sceso a sinistra, potrebbe addirittura essere doppietta: gliela nega il palo. Il rumore del metallo desta il Margine, che se non quello delle reti almeno il conto dei legni lo pareggia subito: Dolo non riesce ad approfittare dell'errore di Bracci, che sbagliando lo scarico lo aveva servito facendo dimenticare la prodezza di qualche minuto prima, quando col piede s'era opposto al tentativo di Virdò da distanza ravvicinata. Il duello si ripete al 63', e stavolta con esito opposto: diagonale vincente sul pallone a scavalcare la difesa, in difficoltà con tutti i propri interpreti (bruciato Pagnotta, Chirinos Calderon non recupera). Sarebbe dunque lecito attendersi una ventina di minuti sfavillanti, col Margine alla ricerca del pari e inevitabilmente costretto a sbilanciarsi; va all'opposto, senza nessuna occasione da rete da registrare. A Fraccone può star bene: imbattuta come le tre squadre che fanno l'andatura, la Cattolica Virtus mantiene una perfetta media inglese.

San Miniato-Scandicci 5-3

SAN MINIATO: Ginepri, Farina, Leoni, Luise, Vadi, Zazzi, Senanayake, Frilli, Marchetti, Vanni, Khachi. A disp.: Sensi, Zamperini, Bari, Cannoni, Inglesi, Cardone, Kilogjeri, Monaci . All.: Rappuoli Daniele
SCANDICCI: Barbieri, De La Cruz Valentin, Andrei, Salvadori, Sani, Morosino, Palmini, Prelashaj, Lodovisi, Casieri, Drago. A disp.: Pratolini, Kurti, Ciulli, Sordini, Falli, Cullhaj, Forletti, Baggiani, Giorgi. All.: Tesconi Massimo
ARBITRO: Gabriele Nocentini di Arezzo
RETI: Vadi, Vanni, Vadi, Frilli, Zamperini, Lodovisi, Andrei, Drago
SAN MINIATO: Ginepri, Farina, Leoni, Luise, Vadi, Zazzi, Senanayake, Frilli, Marchetti, Vanni, Khachi. A disp.: Sensi, Zamperini, Bari, Cardone, Inglesi, Cannoni, Monaci, Kllogjeri. All.: Daniele Rappuoli.SCANDICCI: Barbieri, De La Cruz, Andrei, Salvadori, Sani, Morosino, Samuel Palmini, Prelashaj, Lodovisi, Casieri, Drago. A disp.: Pratolini, Kurti, Ciulli, Sordini, Falli, Cullhaj, Forletti, Baggiani, Giorgi. All.: Massimo Tesconi.
ARBITRO: Nocentini di Arezzo
RETI: 6' Drago, 15', 58' rig. Vadi, 43' Vanni, 50' Lodovisi, 63' Andrei, 71' Frilli, 78' Zamperini.


Oltrepassate ormai le fasi indizio e coincidenza, il terzo risultato rocambolesco reggerebbe in tribunale: quest'anno a vedere le partite del San Miniato nessuno s'annoierà. Le prime due volte era andata male: 2-3 col Tau Altopascio, 4-3 a Capostrada. Reti continua a incassarle (è curioso il fatto che meglio di sempre abbia fatto contro la fortissima Sestese, che vinse 1-0 a sette minuti dalla fine); ma stavolta segna in abbondanza, e dunque riesce a conquistare i punti che avviano la sua marcia dopo quattro sconfitte di fila. Ne resta vittima lo Scandicci, battuto 5-3 nonostante la doppia rimonta nella prima parte della ripresa e soprattutto il vantaggio in avvio: l'esito dei primi sei minuti lascia infatti presagire una partita diversa, indirizzata dalla rete di Drago (gran tiro al volo sul traversone di Lodovisi, che aveva recuperato il possesso dove il terreno di gioco sta per finire). Ma l'illusione dello Scandicci svanisce quasi subito; non lo premia neppure la sorte, che dopo una deviazione netta (almeno una: in traiettoria c'è anche Vanni; difficile però dire se abbia toccato) spinge in porta la punizione di Vadi. Se si escludono un tiro di Lodovisi alto e una parata di Ginepri in opposizione a Drago, le emozioni del primo tempo sono tutte raccolte nel primo quarto d'ora; ma la lunga pausa serve soltanto a prendere la rincorsa in vista d'una ripresa indiavolata. Per due volte il San Miniato si porta in vantaggio: in entrambe è coinvolto Vadi, che prima crossa sulla testa di Vanni l'angolo del 2-1 e poi trasforma nel 3-2 il rigore concesso da Nocentini per un fallo di mano; e per due volte lo Scandicci pareggia, prima con l'interno destro di Lodovisi a sciogliere una mischia e poi con l'inserimento laterale d'Andrei sul lancio profondo di Morosino spizzato da Cullhaj. Sul 3-3 manca però da giocare ancora quasi un quarto di gara; lo sfrutta meglio il San Miniato, che approfitta della seconda dormita dello Scandicci su un angolo di Vadi e porta Frilli a staccare di testa per la rete del vantaggio definitivo. C'è ancora tempo per incrementarlo: lo fa Zamperini, che trova chilometri liberi lungo la corsia di competenza e chiude lo scatto con un rasoterra sul secondo palo. E dopo tanto patire, ormai una consuetudine, il San Miniato finalmente esulta e respira. Calciatorepiù : fortunato sulla punizione dell'1-1, gelidissimo sul rigore del 3-2, prezioso sugli angoli del 2-1 e del 4-2, in regia Vadi attrae qualche migliaio di palloni, e altrettanti ne ripulisce per trasformarli in azioni potenzialmente da rete.

Settignanese-Affrico 2-3

SETTIGNANESE: Roschi, Scarselli, Galli, Pietrosanti, Maffei, Genovesi, Gueye, Grassi, Bianchini, Pratesi, Nencini. A disp.: Pagano, Ciani, Djoni, Tozzi, Miranda Moretti, Straccali, . All.: Zuccaro Fabio
AFFRICO: Gentile, Benelli, Carelli, La Spina, D Onofrio, Preka, Marchetti, Kodra, Nocentini, mencarelli, Marcantonini. A disp.: Campanale, Ricci, Corsini, Baroncelli Lancisi, Talbi, Panichi, Casamenti, Torracchi, Materassi. All.: Gori Filippo
ARBITRO: Lorenzo Cammilli di Prato
RETI: Nencini, Nencini, Mencarelli, Mencarelli, Nocentini
SETTIGNANESE: Roschi, Scarselli, Galli, Pietrosanti, Maffei, Genovesi, Gueye, Grassi, Bianchini, Pratesi, Nencini. A disp.: Pagano, Ciani, Djoni, Tozzi, Miranda Moretti, Straccali, Pozzi. All.: Fabio Zuccaro.
AFFRICO: C. Gentile, Benelli, Carelli, La Spina, D'Onofrio, Preka, Marchetti, Kodra, Nocentini, Marcantonini, Mencarelli. A disp.: Campanale, Ricci, Corsini, Baroncelli, Talbi, Panichi, Casamenti, Torracchi, Materassi. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: 3', 41' Mencarelli, 16', 25' Nencini, 45' Nocentini.


È un ritorno in grande stile quello di una classicissima del calcio giovanile fiorentino: nel derby la Settignanese fa paura all'Affrico dei record (2-1 il parziale all'intervallo), ma in avvio di ripresa subisce la rimonta targata Mencarelli-Nocentini. Oltremodo interessante si annunciava la sfida nella sfida fra due tecnici di grande valore ed esperienza. Nell'angolo biancazzurro è seduto un Pippo Gori più che mai desideroso di dar continuità ai risultati del gruppo che al termine della scorsa stagione, trionfale, portò a casa il titolo regionale nella categoria Giovanissimi; mentre in quello rossonero è pronto a dare battaglia un Fabio Zuccaro più grintoso e concentrato che mai. Pur essendo stati ripescati all'ultimo momento a causa della rinuncia dell'Armando Picchi, in questo campionato i suoi ragazzi hanno dimostrato di saperci stare. Le primissime fasi del match mettono però in evidenza il peso emotivo dell'impegno, un fardello che dopo appena tre minuti di gioco schiaccia con così tanta potenza la retroguardia rossonera da farle commettere un errore tanto banale quanto fatale. Ad approfittarne è un Affrico maggiormente solido e avvezzo ai sempre decisivi esami di maturità. Lanciato sul settore di sinistra, Mencarelli sembra non poter raggiungere un pallone sul quale chiudono con prontezza ben due difensori; ma la loro esitazione gli consente di anticiparli e di beffare anche Roschi da breve distanza. L'episodio, che potrebbe abbattere pure un palazzo di dieci piani, ha invece l'effetto di liberare la Settignanese dal pesante ingombro psicologico. Adesso che c'è solo da rimboccarsi le maniche nel tentativo di recuperare lo svantaggio, cominciano a emerge il gioco e un buon pressing a centrocampo; e l'Affrico, che forse non si attendeva una reazione tanto repentina e ben organizzata, finisce alla frusta. Nel cuore della mediana rossonera svolgono un gran lavoro in fase di rottura prima e impostazione poi sia Grassi sia Gueye; ma le mosse decisive sono i profondi sganciamenti che Genovesi propone lungo la corsia di destra, e con i quali costringe Gigi Carelli, la freccia di Novoli, a costanti ripiegamenti in fase di non possesso. Da questa corsia arrivano invitanti palloni al duo d'attacco composto da Bianchini e dallo scatenato Nencini, che supportati dagli inserimenti di Pratesi fanno correre più di un brivido sia ai due centrali D'Onofrio e Preka, sia al reattivo Benelli: il duello con Nencini sul settore di destra dell'Affrico rappresenta una delle situazioni tatticamente più interessanti dell'intero incontro. La Settignanese, insomma, c'è; e dopo aver rimesso in equilibrio i due piatti della bilancia sul piano del gioco, al 13' riesce ad affacciarsi pericolosamente per la prima volta dalle parti di Claudio Gentile. Sugli sviluppi di un corner dalla destra ben calibrato da Pratesi verso il centro, Pietrosanti salta più in alto di tutti incornando di poco oltre la traversa. Tre minuti più tardi, l'ottimo disegno tattico di Zuccaro consente alla Settignanese di ripristinare la parità anche sotto il profilo del risultato. Sulla trequarti Gueye sradica con caparbietà il pallone dai piedi di Kodra, per poi far ripartire l'azione innescando Genovesi che a sua volta, dopo essere scappato via sulla destra, rimette al centro un preciso pallone rasoterra: Nencini prima controlla abilmente nel cuore dei sedici metri azzurri, e poi gira a rete insaccando. Adesso l'Affrico soffre anche in fase difensiva le velleità di una Settignanese sempre più volitiva ed arrembante, e che intuisce che l'impresa è possibile. Ancor meglio ne comprende la fattibilità al 25', quando riesce a ribalta il risultato. L'azione buona prende avvio, ancora una volta, dai piedi buoni e dalla corsa di Genovesi che dopo essersi insinuato nell'ennesimo varco apertosi sul fronte sinistro della difesa rimette verso il centro un pallone rasoterra sul quale Preka, nel tentativo di chiudere in anticipo, fallisce lo stop; la giocata sbagliata diventa così un assist involontario del quale l'implacabile Nencini approfitta come meglio non si potrebbe, superando nuovamente Claudio Gentile con un preciso tocco dalla media distanza. Nonostante il lavoro svolto a centrocampo da Kodra e Marchetti, e anche se Marcantonini cerca di dettare i tempi in fase d'impostazione, la coppia d'attacco formata da Mencarelli e Nocentini è sempre ben contenuta dal triangolo difensivo formato da Scarselli, Galli e Maffei: sono loro a chiudere con bravura e concentrazione quei pochi varchi che potrebbero portare le punte avversarie davanti a Roschi. L'Affrico riesce a farsi vedere solo all'altezza del 28', quando Galli, commettendo un fallo piuttosto ingenuo ai danni di Mencarelli, regala un calcio piazzato da posizione defilata. Marcantonini pennella con precisione a centro area; Roschi tenta l'intervento in presa alta, ma anche a causa della pressione irregolare da parte di un avversario non riesce nell'intento. Cammilli (nel contesto di una sfida interpretata con esemplare correttezza da tutti i ragazzi scesi in campo, è da considerare più che sufficiente la sua direzione) lascia correre, Kodra recupera sul fronte opposto e ripropone il pallone al centro sui piedi di Nocentini, che girandolo di prima intenzione sfiora il palo destro. Pericolo scampato a parte, la Settignanese appare in fiducia e in salute; e nulla lascia presagire a ciò che accade al rientro dopo il riposo di metà gara. Così com'era accaduto in avvio di partita, la Settignanese è di nuovo attanagliata da paure e incertezze. Stavolta però il blackout ha effetti devastanti, perché permette all'Affrico di ribaltare la situazione in cinque minuti. A Mencarelli bastano appena un giro e mezzo d'orologio per catapultarsi su un rilancio profondo che coglie di sorpresa la difesa, recuperare il pallone, filare indisturbato verso Roschi e scavalcarlo con un tocco morbido e dosato che non gli lascia scampo. Al 45' poi, il portiere si fa sorprendere da una conclusione dalla grande distanza proposta da Kodra: riesce sì ad arrivarci in tuffo, ma al solo scopo di respingere corto un pallone sul quale s'avventa Nocentini che traduce in rete il più agevole dei tap-in. L'Affrico insiste cercando di sfruttare il momento favorevole, ma al 47' la conclusione dalla distanza proposta stavolta da La Spina, sorvolando di poco la traversa, fa correre solo un brivido lungo la schiena di Roschi. Nei minuti successivi, la Settignanese è brava a rialzare la testa e rimanere nel match. Stavolta, però, un pizzico d'imprecisione e di sfortuna le impedisce di ritrovare una parità più che meritata. È l'ingresso in campo di Nevio Straccali a ridare slancio e pericolosità all'azione offensiva rossonera. Al 56' è proprio un suo bello spunto sulla sinistra a far recapitare il pallone in piena area sui piedi di Nencini: la sua prima conclusione, debole e prevedibile, è murata da un difensore; la seconda, decisamente più efficace e precisa, si stampa sul palo alla destra di Claudio Gentile proteso in tuffo a protezione dello specchio della porta. Al 76' sono i subentrati rossoneri a mettere paura alla retroguardia ospite. Sul corner dalla bandierina di destra ben calciato da Tozzi, Straccali prende l'ascensore in netto anticipo sugli avversari indirizzando però il pallone poco oltre la traversa grazie ad un bel colpo di testa. A fine gara, più che giustificato appare il rammarico dipinto sul volto di Fabio Zuccaro che pur vedendo la propria Settignanese giocare alla pari, la vede condannata alla sconfitta non solo da un Affrico pratico, solido e cinico, ma anche (e soprattutto, verrebbe da dire) dai suoi errori e dalle sue paure. Ad approfittarne, mantenere l'imbattibilità e proseguire la rincorsa alle posizioni di vertice, è un Affrico più maturo ed abituato alle grandi sfide, ma anche scalfibile se affrontato in maniera grintosa e costruttiva. Pur uscendo dal campo a mani vuote, la Settignanese ha dimostrato che anche per una nave un po' più piccola ma ben attrezzata è possibile tentare di affondare una corazzata. È una lezione che tornerà utile non solo a loro, quando torneranno ad incrociarla nel vasto mare del campionato in occasione della gara di ritorno ma anche per tutti coloro che da qui in avanti se la ritroveranno di fronte. Calciatoripiù : buone le prove offerte da Scarselli e Galli in fase difensiva, dall'infaticabile Gueye in mediana, dall'imprendibile Genovesi lungo la catena di destra, da un Nencini troppo spesso immarcabile e imprevedibile, dal subentrato Straccali (Settignanese), da Benelli e capitan D'Onofrio in fase difensiva, da Kodra nel cuore del centrocampo, da Marcantonini in cabina di regia e dai sempre pungenti Mencarelli e Nocentini (Affrico), decisivi.

Capostrada Belvedere-Academy Livorno 1-4

CAPOSTRADA BELVEDERE: Halilaj, Palladino, Armenio, Foti, Boccia, Garofalo, Iuliucci, Borchi, Calistri, Di Santo, Giorgetti. A disp.: Filoni, Kola, Tasselli, Santini, Arra, Verniani, Driza . All.: Mazzone Claudio
ACADEMY LIVORNO: Luppichini, Santacroce, Menchini, Bernini, Mazzantini, Pietrogiacomi, Billi, Sommani L., Pistoia, Cortopassi, Lepri. A disp.: Palamidessi, Barsacchi, Cecchi, Cigna, Ciulla, Francalacci, Nanni, Perfetti, Pratesi. All.: Disegni Riccardo
ARBITRO: Marco Morgillo di Firenze
RETI: Calistri, Billi, Lepri, Pistoia, Autorete
CAPOSTRADA BELV.: Halilaj, Palladino, Armenio, Foti Bellagambi, Boccia, Garofalo, Iuliucci, Borchi, Calistri, Di Santo, Giorgetti. A disp.: Filoni, Kola, Tasselli, D. Santini, Arra, Verniani, Calistri, Driza. All.: Claudio Mazzone.
ACADEMY LIVORNO: Luppichini, Santacroce, Menchini, Bernini, Mazzantini, Pietrogiacomi, Billi, Sommani, Pistoia, Cortopassi, Lepri. A disp.: Palamidessi, Barsacchi, Cecchi, Cigna, Ciulla, Francalacci, Nanni, Perfetti, Pratesi. All.: Simone Giuliani.
ARBITRO: Morgillo di Firenze
RETI: 13' Billi, 27' Lepri, 32' Palladino aut., 47' Pistoia, 73' Luca Calistri.


Stavolta le quattro reti le subisce anziché segnarle: la seconda partita interna di fila, la terza in quattro partite, vede il Capostrada perdere (1-4) contro l'Academy Livorno, che ottiene la prima storica vittoria in questo campionato e risale in un balzo posizioni in classifica. I rischi cui è sottoposto in avvio non devono essere sottovalutati (al 5' Iuliucci si divora il vantaggio all'altezza del dischetto dopo un'azione sviluppata a sinistra), ma il vantaggio che segna alla prima occasione gli consente d'indirizzare la partita: segna Billi, primo centro in campionato, che al limite dell'area recupera il pallone mal gestito dalla difesa e fa partire il tiro sul lungo palo. Improvvisamente in svantaggio, il Capostrada non riesce a reagire; l'Academy Livorno accelera e raddoppia al 27' con Lepri, che sfrutta l'ennesimo errore del centrocampo avversario per affondare fino all'area, da dove scarica il pallone in porta. Il Capostrada prova a riaprire la partita con una percussione di Leonardo Calistri lanciato verso la porta e atterrato in prossimità della linea che delimita l'area: per Morgillo, che non ravvisa la chiara occasione da rete, è punizione e ammonizione. Già in difficoltà, il Capostrada si demoralizza e al 32' subisce lo 0-3: l'azione si sviluppa dalla destra, fascia da cui proviene un cross tagliato; sbagliando il tempo dell'anticipo sugli attaccanti, Palladino spedisce il pallone nella propria porta. Si va alla pausa con un parziale pesante per il Capostrada, che in avvio di ripresa prova a comunque a riaprire la partita grazie alle sostituzioni effettuate da Mazzone. Ma la serie d'errori sottoporta è punteggiata dalla quarta rete dell'Academy Livorno: Halilaj legge male il tiro-cross di Pistoia e gli concede la rete dello 0-4. Anche se la gara è ormai irrecuperabile, il Capostrada trova ancora la forza di arrivare sottoporta e creare palle gol; ma una volta un salvataggio sulla linea, un'altra la parata di Luppichini, poi una decisione controversa di Morgillo che non concede un possibile rigore a Leonardo Calistri fanno ritardare al massimo la rete della bandiera. Per registrarla bisogna attendere il 73': la segna Luca Calistri, che supera la linea difensiva, arriva davanti al portiere e calcia in rete. Ma la sconfitta resta pesantissima.

Poggio A Caiano-Tau Calcio 1-4

POGGIO A CAIANO: Tafi, Maffii, Passeri, Caciolli, Spanu, Barenghi, Ciccone, Marretti, Checchi (104), Minatti, Piccione. A disp.: Sehimi, Anza, Pistorio, Di Paola, Bacchereti, Icolari, . All.: Atzeni Alessandro
TAU CALCIO: Ricci, BIONDI, Serafini (3), Moschini, Gabbrielli, Tancredi, Romani, Pierucci, Stondei, Sarnataro, Bonelli. A disp.: Michielon, Guidi, Lamperi, Mariotti, MAtteucci, Pacini, Giovannelli, . All.: Paoletti Luca
ARBITRO: Andrea Lenge di Firenze
RETI: Checchi, Pierucci, Stondei, Bonelli, Giovannelli
POGGIO A CAIANO: Tafi, Maffii, Passeri, Caciolli, Spanu, Barenghi, Ciccone, Marretti, Checchi, Minatti, Piccione. A disp.: Sehimi, Anza, Pistorio, Di Paola, Bacchereti, Icolari. All.: Alessandro Atzeni (squalificato).TAU ALTOPASCIO: J. Ricci, F. Biondi, Serafini, Moschini, Gabbrielli, Tancredi, Romani, Pierucci, Stondei, Sarnataro, Bonelli. A disp.: Michielon, Guidi, Lamperi, Mariotti, Matteucci, Pacini, Giovannelli. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Lenge di Firenze
RETI: 8' Checchi, 13' Stondei, 18' Pierucci, 25' Bonelli, 65' Giovannelli.


A uno svantaggio a freddo non tutti sanno reagire. Riuscirci porta a una diagnosi facile: ci si trova in presenza di una grande squadra. Non che per definire il Tau Altopascio ce ne fosse bisogno; ma il modo in cui in dieci minuti netti ribalta l'iniziale 1-0 del Poggio a Caiano (di lì a poco arriverà anche la terza rete; e nella ripresa, contestato, l'1-4 finale) ne segnala di nuovo lo strapotere totale su tutti i livelli. Già a fine estate fa era indovinabile che della lotta al titolo sarebbe stato tra i protagonisti; il primo mese di partite è servito a confermarlo. Quella che lo chiude evidenzia le potenzialità letali di un attacco che può permettersi di tenere in panchina il capocannoniere della scorsa stagione (e di portarlo a segnare non appena entra, storia della ripresa): preferendolo a Giovannelli, Paoletti infatti consegna la numero nove a Stondei, il match-winner del derby col Margine Coperta; per ringraziarlo e fargli capire che ha scelto bene gli è sufficiente un quarto d'ora scarso, alla fine del quale segna l'1-1 dopo un recupero alto favorito dal disimpegno errato della difesa avversaria. Come se ai lati della pista fossero spuntate le bandiere rosse, è la rete che fa ripartire la partita da principio: il Poggio a Caiano, che s'era portato avanti col pallonetto di Checchi micidiale nel momento in cui intuisce l'indecisione tra Jordan Ricci (stavolta gioca lui, Michielon in panchina) e la difesa dopo un ping-pong insistito a cavallo della linea dell'area, vede improvvisamente svanire il proprio vantaggio. Perché si trasformi nell'opposto è sufficiente attendere altri cinque minuti, e ammirare la tecnica sopraffina di Pierucci che da una ventina di metri inchioda il pallone sotto l'incrocio: punizione vincente e rimonta completata. A una squadra così tecnicissima e feroce la difesa del Poggio a Caiano non riesce a opporsi; alla mezz'ora la partita è già archiviata: non marcato né ostacolato sul fronte sinistro del limite dell'area, Bonelli calamita un pallone allontanato corto; e dopo aver affondato per due passi sferra un destro secco, a chiudere sul primo palo, buono per la quarta rete in quattro partite (media facile, proiezione stratosferica). All'intervallo si va dunque sull'1-3, e il Poggio a Caiano sa già che neppure stavolta riuscirà a conquistare i primi punti stagionali, fondamentali per avviare la rincorsa alla salvezza; e anche se nella ripresa si difende meglio e riduce al minimo le occasioni per il Tau Altopascio, non riesce né a riaprire la partita né a evitare che il divario s'allarghi. Dopo le ventotto reti dell'anno scorso era strano vedere Giovannelli ancora fermo a zero; al quarto tentativo si muove anche il suo contatore: gli danno mano Stondei, con cui combina quattro-cinque metri fuori area (insieme funzionano, funzionano benissimo), e probabilmente anche l'arbitro, che battezza valido il suo mancino schiantatosi prima sulla traversa e poi in prossimità della linea. La sensazione di tanti è che il pallone non avesse completamente varcato la linea di porta (e, caso curiosissimo, dopo quello di Echchihab in Affrico-Cattolica Virtus è il secondo gol-fantasma in due giornate; di solito accade il contrario: per un arbitro è più facile non dare buono un pallone dentro di poco che dare buono un pallone fuori); ma, considerato il punteggio già acquisito e il messaggio al campionato, per una volta la moviola è irrilevante. Il Tau infatti ha parlato chiaro: non ha paura di niente, neppure di uno svantaggio inatteso e in gran parte autoprodotto; e davanti può contare su (almeno) tre bomber, ciascuno dei quali porta potenzialmente con sé un numero di reti che altrove neppure l'intero reparto riesce a produrre. Calciatorepiù : dell'attacco del Tau Altopascio s'è detto a sufficienza; ma la partita gira sulla spettacolare punizione di Pierucci , che imbulletta il pallone in un punto per proteggere il quale servirebbe non un portiere, ma una scala.

Sestese-Sporting Cecina 4-2

SESTESE: Dallai, Minniti, Bassetti, Stasi, Marzano, Dervishi, Paci, Ceccherini (8), Bagala, Pancella, Bellini. A disp.: Giorgetti, Bindi, Malica, Pucci, Belli, Breccia, Sostegni, Palmini . All.: Ferro Marco
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Ceccarini, Creatini, De Santis, Bettini, Lombardi, Calloni, Lattuada, Bertaccini, Castellano. A disp.: Kohler, Lischi, Bartolini, Hepaj, Martinelli, Marinov, . All.: Giachini Dario
ARBITRO: Giulio Sgaramella di Pistoia
RETI: Ceccherini, Paci, Bellini, Bagala, Bertaccini, Calloni
SESTESE: Dallai, Minniti, Bassetti (62' Breccia), Stasi (52' Sostegni), Marzano, Dervishi, Paci, Ceccherini, Bagalà, Pancella, Bellini (55' Santiago Palmini). A disp.: Giorgetti, Bindi, Malica, Pucci, Belli. All.: Marco Ferro.SPORTING CECINA: M. Ricci, Meatu, Ceccarini (73' Marinov), Creatini, De Santis (62' Bartolini), Bettini (68' Hepaj), Lombardi, Calloni, Lattuada, Bertaccini, Castellano (62' Martinelli). A disp.: Kohler, Lischi. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Sgaramella di Pistoia
RETI: 9' Ceccherini, 12' Paci, 36' Bertaccini, 45' Calloni, 48' Bellini, 64' Bagalà.


Quattro reti per la quarta vittoria in quattro partite. La Sestese viaggia ancora a punteggio: quella contro lo Sporting Cecina, battuto 4-2, è stata una partita pirotecnica, in cui entrambe le squadre si sono affrontate a viso aperto. Un indizio sul canovaccio della partita ce lo danno già gli schieramenti tattici delle due squadre: la Sestese scendono in campo con un 4-3-3, già intravisto nelle occasioni precedenti, nel quale Pancella agisce alle spalle di Bellini e Bagalà. Lo Sporting Cecina replica con un 4-4-2, anche se l'impronta tattica cambierà nel secondo tempo, quando dopo il 3-2 Giachini passerà al 3-5-2; in porta c'è Manuel Ricci, davanti Bertaccini e Lattuada. Dalla panchina arriveranno alcune delle migliori giocate dell'incontro, con gli ingressi di Santiago Palmini (assist) e Sostegni nella Sestese, e di Bartolini nello Sporting Cecina. Dopo una brevissima fase di studio, la Sestese prova a rompere l'equilibrio con Bassetti, che dopo aver ricevuto una grande imbucata da Dervishi dà uno sguardo in mezzo all'area e crossa: Bagalà calcia verso la porta, trovando la risposta di Manuel Ricci. Da quel corner da sinistra nascono altre due palle-gol, prima con un tiro di Ceccherini murato dalla retroguardia, successivamente con Bellini che calcia a botta sicura trovando un altro grande riflesso di Manuel Ricci. I primi minuti raccontano del pressing prolungato della Sestese; ne raccoglie i primi veri frutti al 9' quando dopo un'azione partita dal basso dal vertice dell'area sinistra Pancella appoggia dietro per Ceccherini, che stoppa e Pancella calcia col destro da fuori, trovando il gol del vantaggio con una grande traiettoria. La Sestese continuano a pressare e quasi immediatamente trova il raddoppio con un assolo di Paci, che dopo aver ricevuto sulla trequarti calcia da fuori area col destro: pallone all'incrocio dei pali 2-0. Al quarto d'ora la Sestese torna di nuovo a farsi vedere in zona offensiva con il destro di Bagalà sul cross di Pancella: lo allontana un intervento provvidenziale di De Santis. Per i primi venti minuti dunque è la Sestese a fare la partita: arriva molte volte al tiro e mette in difficoltà la retroguardia dello Sporting Cecina, che da comunque segnali di gioco quando è in possesso del pallone. Ma al 22' manca poco al tris: Bassetti s'incarica di calciare una punizione dal vertice destro dell'area, e col mancino supera la barriera, prendendo in pieno la traversa. È la scossa per lo Sporting Cecina, che nei dieci minuti successivi sfoggia un buon possesso e alla mezz'ora costruisce la prima occasione per dimezzare lo scarto: Castellano svetta sul cross di Ceccarini, Marzano mura nell'area di porta. Nei minuti successivi lo Sporting Cecina continua ad attaccare, e tesse una trama di gioco interessante che tramuta in gol al minuto 36, quando Bertaccini riceve a sinistra, si accentra, e dopo aver saltato due difensori da fuori area scaraventa in porta un mancino a incrociare imprendibile per Dallai. Altro gran gol e 2-1: poco prima dell'intervallo la partita si riapre. Si va alla pausa con questo parziale, a suggello di un primo tempo scoppiettante. Per la ripresa le due squadre tornano sul terreno di gioco con le stesse formazioni iniziali; lo Sporting Cecina però cambia modulo e si schiera con un 3-5-2 nel quale Ceccarini e Lombardi agiscono sulle fasce. L'atteggiamento della squadra è molto propositivo, in paio di circostanze porta alla conclusione dopo un ottimo fraseggiato tra le linee. I risultati di questo buon inizio si vedono al 45', quando Calloni raccoglie un tiro murato in area dalla difesa di casa e incrocia il rasoterra sul palo opposto. È la rete del 2-2. Entusiasta per la rimonta compiuta, qualche minuto più tardi lo Sporting Cecina costruisce un'altra occasione da gol con Lattuada, che dopo una serpentina tra due avversari allarga per Ceccarini: destro alto da posizione difficile. La partita rimane fedele al canovaccio del primo tempo: tante le occasioni e tanti ribaltamenti di fronte, testimoniati dalla rete del 3-2 al 48': favorito da uno scambio nello stretto, Bagalà calcia da dentro l'area trovando la risposta di Manuel Ricci; sulla respinta arriva più veloce di tutti Bellini, che sfruttando un rigore in movimento piazza il pallone in rete. Nei minuti successivi la Sestese riprende il controllo del gioco, andando al tiro diverse volte; ma lo Sporting Cecina ne contiene bene la manovra, e cercando di ripartire rapido. Nella fase centrale del secondo tempo si concentra la maggior parte dei cambi: su entrambi i fronti sono preziosi gli ingressi, che arricchiscono il match di azioni offensive. Ne è una prova ciò che accade al 57', col tiro da fuori di Santiago Palmini (aveva rilevato Bellini) bloccato dal portiere. Il forcing dei padroni di casa trova il proprio compimento al 64', quando Santiago Palmini imbuca con un gran filtrante: Bagalà entra in area, dà uno sguardo verso la porta e segna il definitivo 4-2. Anche sotto di due reti lo Sporting Cecina rimane devoto all'atteggiamento propositivo dimostrato nel corso della partita, costruendo azioni offensive comunque pericolose da contenere. Da un corner da destra arriva una delle ultime occasioni del match: Marinov, subentrato, che colpisce di testa sul cross di Bartolini, ma Dallai è attento e riesce a respingere. Negli ultimi minuti c'è tempo per un'altra occasione, fermata da Hepaj che salva la quinta rete con un grande intervento difensivo su Pancella. Il match termina dunque 4-2 per la Sestese, che continua a correre e conferma il primo posto nel girone; lo Sporting Cecina esce comunque a testa alta dall'incontro: ha lottato fino alla fine, e mostrato un'identità riconoscibile. Calciatoripiù: Paci, Ceccherini e Dervishi confezionano una grande prestazione, Santiago Palmini (Sestese) entra bene in partita e si rende spesso pericoloso. Ottime anche le prestazioni del capitano Bertaccini, e di Meatu e De Santis (Sporting Cecina), autori di grandi interventi difensivi nonostante i gol subiti.

Floria-Venturina 1-0

FLORIA: Servi, Carrai, Bautista, Macaluso, Fibbi, Santoro, Tassi, Guarducci, Batelli, Kacaj, Nannoni. A disp.: Mori, Gensini, Galletti, Molinati, Esteves, Laaroussi, Bettarelli, Martini, Panteri. All.: Benevento Antonio
VENTURINA: Biondi, Bologna, Mezzetti, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Nista, Guazzini, Vigano. A disp.: Zanaboni, Masini, Lolini, Fadda, Casoli, Guazzelli, De Luca, Gentili, Paladini. All.: Busdraghi Dario
ARBITRO: Filippo Bracciali di Arezzo
RETI: Laaroussi
FLORIA: Servi, Carrai, Bautista Berrocal, Macaluso, Fibbi, Santoro, Tassi, Guarducci, Batelli, Kacaj, Nannoni. A disp.: Mari, Gensini, Galletti, Molinati, Esteves, Laaroussi, Bettarelli, Martini, Panteri. All.: Antonio Benevento.VENTURINA: T. Biondi, Bologna, Mezzetti, Priore, Lenci, Da Frassini, Minichini, Ferrario, Nista, Guazzini, Viganò. A disp.: Zanobini, Masini, Lolini, Fadda, Casoli, Guazzelli, De Luca, Gentili, Paladini. All.: Dario Busdraghi.
ARBITRO: Bracciali di Arezzo
RETE: 79' Laaroussi.
NOTE: espulso Macaluso (45').


Alla fine della partita un rammaricato Busdraghi cerca di spiegarsi com'è andata la partita. Si può immaginare che di colpo si trasformi in Cisco, su un tavolino della sala giochi del Jolly Blu e spieghi al suo direttore sportivo e ai suoi amici la dura legge del gol. «Loro stanno chiusi ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi, la buttan dentro a noi». Perché al Grassini il suo Venturina parte forte, fortissimo, e cerca subito di imporre gioco e ritmo. Ma non sfonda, anzi. La prima vera occasione da rete capita alla Floria (vincerà 1-0 nel finale, in inferiorità numerica: ma per arrivare ai due episodi decisivi c'è tempo): Batelli non riesce a girare in rete un pallone respinto corto da Biondi dopo la conclusione di Nannoni. Solo uno spavento; poi a tirare un sospiro di sollievo è Servi che vede la conclusione di Minichini scheggiare il palo alla sua sinistra, prima di perdersi sul fondo. C'è apprensione ogniqualvolta il Venturina si presenta nella trequarti avversaria; ma nulla più. Servi è sempre lucido, anche quando Fibbi scivola davanti alla propria area di rigore e regala il pallone a Nista, che però di fatto lo consegna al portiere. Il primo tempo si chiude con la Floria in avanti: su un calcio d'angolo dalla destra sottomisura Nannoni incoccia male, e non riesce a trovare lo specchio. A inizio ripresa Benevento sostituisce Carrai e Guarducci, ammoniti, per paura che la Floria rimanga in dieci visti i ritmi sempre piuttosto alti. Ma a Macaluso, che prima subisce fallo e poi reagisce, Bracciali (insufficiente la direzione: se l'espulsione è corretta nei modi, cambia troppo spesso metro di giudizio in tante piccole situazioni che si fanno mal apprezzare dal campo e dagli spalti) mostra il rosso diretto; e così la Floria resta in inferiorità per quasi tutta la ripresa. Il Venturina prende ancora più coraggio per cercare di far propria la partita, la Floria cerca di compattarsi per non cadere. E come spesso accade in questi casi, ci si aggrappa al proprio portiere. È superlativo Servi nella prima conclusione di Minichini che sfonda dalla sinistra; di puro istinto la seconda parata sulla seconda, che riesce a bloccare con l'aiuto della traversa. Benevento cerca di ridisegnare la squadra, Busdraghi mette forze fresche e cambia un paio di posizioni per provare a vincere la partita. Servi però chiude lo specchio al nuovo entrato De Luca, mentre il resto della difesa soffre ma non commette errori. «Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia, piccolissimo particolare ti ho perduto senza cattiveria». Qualcuno non lo conosce, qualcuno se ne era scordato. Ma c'è quel piccolissimo particolare che fa della Floria un marchio di fabbrica. Quella voglia, specie nelle difficoltà, di non mollare mai. Manca un minuto alla fine del tempo regolamentare. Laaroussi ruba palla sulla trequarti, entra in area e da posizione defilata dalla destra fa partire un diagonale su cui Biondi non può nulla. Esplode il Grazzini, mentre tutta la panchina entra in campo a festeggiare. Quattro, poi diventati sei, interminabili minuti di recupero. Le tribune fremono nervosamente tra chi passeggia senza sosta, chi chiede quanto manca e chi consuma l'ultima sigaretta. Ma il risultato non cambia. Calciatoripiù: Servi blinda il risultato, Laaroussi (Floria) regala una gioia incredibile; Guazzini è ovunque, Minichini e Da Frassini (Venturina) ci provano fino alla fine, ma senza successo.