Non basta un buon Cecina: trascinata dalla doppietta di bomber Barbanti, la vicecapolista Sestese si conferma, centrando la tredicesima vittoria in diciannove partite e rispondendo così al Tau, vittorioso nello scontro d'alta quota in casa del Csl Prato Social Club. La Sestese parte forte, facendo registrare un buon predominio nel primo quarto d'ora di gioco. I rossoblù premono alla ricerca del vantaggio e riescono a ottenerlo all'11' sugli sviluppi di un calcio d'angolo: dalla bandierina Cecchi batte corto chiedendo lo scambio ad Andreano e serve poi il pallone sul secondo palo per Barbanti, che in mezza rovesciata firma lo 0-1. Lo Sporting Cecina prova a scuotersi e cresce col passare dei minuti, guadagnando metri, e nella seconda parte di tempo riesce a controbattere meglio. Così, se la Sestese sfiora ancora il gol con Taddei e poi di nuovo con Barbanti su calcio d'angolo, anche lo Sporting Cecina ha un paio di buone occasioni per il pari. Sugli sviluppi di un angolo di Bandinelli il pallone piccola sul palo prima di uscire, poi ci prova Moretti dalla sinistra, incrociando il tiro e concludendo di poco fuori appena entrato in area di rigore. Anche Granchi ha poi una buona chance per l'1-1, accentrandosi bene dalla destra ma concludendo troppo centralmente. Va in archivio così un buon primo tempo, intenso e ben interpretato dalle due squadre; da registrare alla mezz'ora un cambio forzato nelle fila locali: esce Ciaccio per infortunio, al suo posto entra Cerrai. La ripresa riparte sulla scia del primo tempo, risultando ancora piuttosto combattuta. La Sestese fa girare bene palla, sfiorando il gol per allungare il vantaggio; lo Sporting Cecina non demorde e continua a cercare il pari. Non si annotano grandissime occasioni nelle due aree per gran parte della ripresa, fatta eccezione per qualche calcio da fermo. C'è da segnalare però un episodio discusso in area ospite: i locali chiedono il penalty per una trattenuta in area ai danni di Granchi dopo una buona incursione sulla destra, l'arbitro fa proseguire. La partita come detto si riaccende nel finale. Dopo aver colpito una traversa con Cecchi dopo una buona discesa, la Sestese raddoppia a circa due minuti dal termine: lanciato da Bontà, ancora Barbanti s'infila bene in area e supera il portiere alla sua destra per lo 0-2. Adesso con due gol di vantaggio, gli ospiti sfiorano il tris poco dopo con un tiro dalla distanza di Monterisi, deviato. Lo Sporting Cecina comunque non si dà per vinto e nel recupero riesce ad accorciare le distanze. L'1-2 nasce su un calcio di rigore conquistato da Cerrai sugli sviluppi di una punizione battuta veloce da Antonelli e trasformato da Moretti. La partita resta accesa nei restanti minuti, ma la Sestese continua a fare buona guardia e sigilla i tre punti, ritrovando il successo dopo il pari interno con lo Scandicci e continuando così il duello col Tau per il primato. Calciatoripiù : nella buona prova dello Sporting Cecina spicca su tutti Carbone in mezzo al campo; nella Sestese è decisivo Barbanti .
Avanti subito in avvio e poi rimontato nel corso del primo tempo, il Capezzano riesce a cambiare passo dopo l'intervallo e, con un'ottima ripresa, si aggiudica lo scontro diretto con la Settignanese. Finisce 3-2 tra biancorossi e rossoneri al termine di un match dal doppio volto. Il Capezzano come detto parte bene, subito propositivo e in vantaggio dopo pochi minuti, approfittando di una disattenzione ospite: Conti serve in verticale Lasurdi, che s'inserisce con i tempi giusti, avanza palla al piede e supera il portiere per l'immediato 1-0. Il Capezzano insiste in avanti, creando un'altra buona opportunità in area avversaria, ma senza riuscire a sfruttarla. La Settignanese ha una buona reazione, guadagna metri col passare dei minuti e riesce piano piano a prendere in mano la partita a centrocampo, riuscendo a ribaltare il risultato nel finale, pochi minuti prima dell'intervallo. La rimonta rossonera parte dai piedi di Tarantoli, in gol poco dopo la mezz'ora su uno schema su calcio d'angolo. Trascorrono appena tre minuti e la Settignanese mette la freccia: l'1-2 nasce su un bellissimo spunto di Agostinelli, che va via sulla fascia, supera due avversari e, seppur contrastato, supera il portiere in uscita con un delizioso pallonetto. Subito dopo gli ospiti sfiorano anche il tris, mentre nel recupero il Capezzano ha una grande occasione per il pari: Fernandes Santos calcia alto a tu per tu con Silverio. Dopo un primo tempo sottotono, chiuso in svantaggio, nella ripresa il Capezzano rientra in campo con altro piglio, mostrando fin da subito un'ottima reazione. La prova tangibile del cambio di passo biancorosso arriva col gol del pari, che si concretizza dopo pochissimi minuti direttamente da calcio d'angolo: dalla bandierina Boraschi sorprende Silverio, mettendo il pallone in rete per il 2-2. Il gol dà forza ai padroni di casa, che insistono in avanti, ribaltando il risultato poco dopo. Dopo circa sette minuti infatti Padedda firma il nuovo vantaggio locale trovando il colpo di testa vincente sugli sviluppi di un calcio di punizione laterale. È il 3-2. Il Capezzano continua a far girare bene palla e si fa ancora pericoloso in area avversaria in un paio di occasioni, sfiorando il poker con Fernandes Santos e ancora con Boraschi, ma senza riuscire a concretizzare. La Settignanese non demorde e prova fino alla fine a rifarsi sotto, mettendo in apprensione la retroguardia di casa su qualche mischia ma senza creare alla fine grossi pericoli per la porta locale. Finisce così 3-2 a Capezzano: con un buon secondo tempo la compagne di Limetti risolve una partita che si era complicata nel primo tempo, centrando tre punti fondamentali nella rincorsa alla salvezza. Con questi tre punti infatti i biancorossi si avvicinano a Lastrigiana, Floria e Sporting Cecina, distanti adesso uno (la prima) e due punti (la seconda e la terza). Calciatoripiù : nel Capezzano spiccano Lasurdi , Colombo (ottimo il suo ingresso nella ripresa) e Padedda ; nella buona prova di squadra della Settignanese in evidenza Agostinelli e Madio .
Si allunga a dodici risultati utili la serie positiva dello Scandicci, che si conferma tra le mura amiche superando l'Academy Livorno. Finisce 3-1 al Bartolozzi al termine di una bella partita, accesa e ben giocata dai padroni di casa, protagonisti in particolare di un ottimo primo tempo. I blues partono forte, subito propositivi in avvio, e dopo un paio di tentativi riescono a sbloccare la partita: l'azione dell'1-0 nasce sull'asse Brahimaj-Brandani-Deliperi, quest'ultimo servito sulla destra controlla bene il pallone col destro e lo infila in rete sul primo palo. È passato da poco il quarto d'ora di gioco, lo Scandicci è in vantaggio. L'Academy Livorno prova a scuotersi mostrando una buona reazione, ma senza creare nell'immediato grossi pericoli per la porta di Contieri. Sul fronte opposto i padroni di casa continuano a spingere e dopo nemmeno dieci minuti riescono a raddoppiare. Dopo un buon tentativo con Deliperi, ci pensa Cardella a firmare il 2-0 sugli sviluppi di un calcio d'angolo: sul cross dalla bandierina, in area Pinzani non riesce a colpire il pallone, che viene comunque raccolto da Brahimaj, che lo rimette al centro per Cardella, che aggancia col destro, con una finta supera un avversario e poi un altro e conclude in porta. Il pallone trova anche una deviazione di un calciatore ospite prima di finire alle spalle di Taliani per il 2-0. L'Academy Livorno non demorde e prova a rifarsi sotto, creando una buona opportunità in area avversaria con Donati: il pallone sorvola la traversa. Lo Scandicci tiene bene il doppio vantaggio e sfiora ancora la rete con due ripartenze, entrambe con protagonista Brahimaj, bravo ad accentrarsi dalla destra: prima conclude a incrociare di poco fuori, poi calcia a lato sul secondo palo. Con due reti da rimontare, l'Academy Livorno rientra bene in campo dopo l'intervallo, riuscendo quasi subito ad accorciare le distanze. Il 2-1 si concretizza infatti al 42' grazie a un calcio di punizione dal limite dell'area di Ferri: il centrale amaranto supera il portiere con un bel tiro, riaprendo così il match. La rete dà forza all'Academy Livorno, ancora pericoloso poco dopo con Donati (tiro fuori) e poi su calcio d'angolo: in area né Donati né Lenti riescono a sfruttare una respinta corta locale, non concludendo bene; la difesa blues poi libera. Gli ospiti premono alla ricerca del pari, ma lo Scandicci fa sempre buona guardia, rischiando poco e costruendo a sua volta altre buone occasioni da gol. Su un'azione sviluppata sull'asse Brandani-Deliperi, Cardella conclude al volo di poco fuori; poi il neoentrato Raimondi, lanciato in profondità da Brandani, calcia a lato di prima intenzione. Al minuto 61 lo Scandicci cala il tris: Zani, anche lui entrato a gara in corso, riconquista palla sulla trequarti, arriva sul fondo sulla destra e serve in mezzo per Brahimaj, che di prima infila il pallone in rete per il 3-1. Il match di fatto si chiude qui, negli ultimi dieci minuti c'è poco da segnalare, fatta eccezione per una punizione dal limite per gli ospiti uscita fuori dallo specchio. Lo Scandicci amministra bene il vantaggio e centra un nuovo risultato positivo: la settima vittoria stagionale permette ai blues di confermarsi a metà classifica, raggiungendo quota 28 punti. Calciatoripiù: Gjonaj, Boldrin (Scandicci); Carbonella (Academy Livorno).
Si dice che un fatto non espresso in cifre non è scienza, è opinione. Questa volta il numero c'era ed era dodici, ovvero i risultati positivi consecutivi realizzati dall'Affrico prima di questa sfida. Il Montevarchi però, al termine di un match molto tattico e con poche occasioni da rete, riesce a fare sua l'intera posta in palio, allungando sullo stesso Affrico e provocando la prima sconfitta dei fiorentini dopo oltre tre mesi. Le squadre partono forte, si rendono protagoniste di continui ribaltamenti di fronte che però non creano pensieri agli estremi difensori grazie ad attente e solide difese. La prima conclusione del match è dell'Aquila Montevarchi e arriva soltanto al 27': Liistro recupera palla all'altezza del centrocampo e serve Pugliese che, defilato sulla sinistra, parte in progressione e salta due uomini, arrivando a concludere di collo mancino; Sarti si fa trovare pronto bloccando a terra. L'Affrico ha invece l'occasione di sbloccare il match a pochi secondi dal termine del primo tempo: Nacci scheggia la traversa da pochi metri dopo aver approfittato di una spizzata all'indietro, tentata ma non riuscita, da parte di Rustichini. Nel secondo tempo l'Aquila Montevarchi riparte con una maggiore convinzione offensiva, affidandosi spesso alle giocate degli uomini di maggior qualità come Liistro e Pugliese; mentre l'Affrico, più in difficoltà sotto il punto di vista del gioco rispetto al primo tempo, si dispone con una variante tattica più coperta per poi tentare di ripartire in contropiede. È proprio grazie a una giocata del singolo che l'Aquila Montevarchi riesce a trovare il gol del vantaggio, che poi diventerà quello della vittoria: Pugliese vince un duello sui trenta metri e riesce a partire in progressione sull'out sinistro fino ad arrivare dentro l'area, dove viene fallosamente fermato da un difensore avversario: per l'arbitro non ci sono dubbi e assegna il calcio di rigore agli ospiti. Della battuta s'incarica lo stesso Pugliese, che spiazza Sarti e aumenta il numero di reti segnate in campionato, confermandosi sempre più capocannoniere del girone. Dopo il gol subito, l'Affrico cambia assetto tattico grazie ai cambi, con il chiaro obiettivo di trovare la via del pareggio, ma, nonostante una maggiore manovra e una maggior presenza negli ultimi venticinque metri, non riesce mai a impensierire Calosci. L'Aquila Montevarchi, al contrario, a pochi minuti dal termine avrebbe la possibilità di chiudere la sfida con il solito Pugliese, ma il suo tiro di mancino è debole e non gli consente di realizzare la doppietta personale. Di qui a poco, passato senza colpi di scena anche il recupero, l'arbitro Chiesi fischia tre volte. L'Aquila Montevarchi si prende il big match di giornata in casa dell'Affrico e rimane in scia di Tau Altopascio e Sestese. Calciatoripiù : Pugliese crea costanti grattacapi alla difesa locale, a tal punto da essere sempre ingabbiato o raddoppiato. Nonostante ciò trova il modo per sbloccare il match con una giocata di altissima qualità. Crea gioco e calcio davanti insieme a Liistro , mancino delicato e mai banale, che si sacrifica per la squadra prendendo falli o rincorrendo avversari. È un tuttocampista (Aquila Montevarchi). Cangero Moretti affronta spesso Pugliese e non demerita, svolgendo benissimo ambo le fasi (Affrico).
La Cattolica Virtus cala il tris alla Guardiana, superando con un punteggio alla fine netto - 0-3 - una comunque positiva Lastrigiana, protagonista di un buon primo tempo. Gli ospiti provano fin da subito a fare loro il pallino del gioco, muovendo bene palla e costruendo alcune buone occasioni in area avversaria. La Lastrigiana risponde prontamente, contribuendo a dar vita a un match combattuto e divertente da seguire. La Cattolica Virtus sfiora il vantaggio con due conclusioni dalla distanza, entrambe a lato, e su un paio di calci da fermo; la Lastrigiana risponde con i tentativi di Coscini e Toderici: in entrambi i casi è bravo Bisulca a neutralizzare. Lo 0-0 si protrae così per gran parte del primo tempo, poi a circa dieci minuti dall'intervallo la partita si sblocca: lanciato dalla retrovie, Stiacci va via in velocità palla al piede, s'infila tra due difensori e supera poi il portiere con un pallonetto per lo 0-1. La Lastrigiana non demorde e nei minuti di recupero ha una clamorosa occasione per pareggiare: Resuttana manda in porta Toderici, che conclude al volo nell'area piccola calciando però troppo addosso al portiere. Si chiude così, con questa occasione biancorossa, un primo tempo vivace, combattuto e caratterizzato da diverse occasioni da gol. Nella ripresa la Cattolica Virtus riparte con buon piglio, continuando a mostrare un buon giropalla e cercando il gol per sigillare i tre punti. La Lastrigiana cerca il pari, rendendosi pericolosa in particolare in tre occasioni. La prima è un calcio di punizione di Resuttana (tiro parato); poi ci prova ancora Toderici con un buon tiro deviato dal portiere sopra la traversa. Infine anche il neoentrato Salvadori sfiora il gol, calciando di un soffio a lato dal limite dell'area. La Cattolica Virtus tiene bene e chiude la partita nel finale, raddoppiando e poi calando il tris nel giro di pochi minuti tra il 55' e il 60'. Protagonisti nel tabellino dei marcatori sono Blini e Manzini: il primo, entrato in campo da pochi minuti, va subito a segno su uno spunto in velocità, il secondo realizza dopo uno buona discesa sulla fascia e dopo uno scambio con un compagno, gonfiando la rete con un gran tiro al volo diretto all'incrocio dei pali dopo una respinta locale. Le due reti ravvicinate sigillano una partita che poi la Cattolica Virtus controlla bene fino al termine, non rischiando praticamente nulla nel finale. Si concretizza così l'ottava vittoria stagionale per i ragazzi di Alla, che raggiungono quota 30 in classifica. Frena ancora invece la Lastrigiana, sbloccata al quartultimo posto e adesso soltanto a +1 rispetto al Capezzano terzultimo. Calciatoripiù : nella Lastrigiana spicca Cantini ; nella buona prova della Cattolica Virtus in evidenza Manzini, Lorenzo Masi e Dario Burgassi .
Nessun gallo ha cantato, non ci sono pollai lungo il Bisenzio; ma anche senza sigillo sonoro pesano le tre circostanze in cui il Csl Prato Social Club (di qui in poi Csl e basta: la carta costa) rinnega sé stesso e la propria storia recente: contro una squadra spaziale come il Tau Altopascio, cui segnare è complicatissimo, già un errore è poco meno d'una condanna; tre equivalgono a una resa. E poco importa che l'ultimo, peraltro il più evidente, favorisca lo 0-3 di Taccini quando il recupero assegnato da Romano (mah) sta per finire: lo scivolone di Baldi sul retropassaggio di Bernardo Gori sigilla una partita colma d'incertezze difensive, alla fine della quale perdere è inevitabile. Rischierebbe d'esserlo contro qualsiasi avversario; diventa conseguenza logica col Tau capolista, che ha bisogno di punti per tenere dietro la Sestese e che finora di reti ne ha subite soltanto otto. Avrebbero potuto essere nove se al 6' Romano (mah) avesse convalidato la settima stagionale d'Allori, prontissimo a ribadire in porta il tiro che dal limite dell'area Geri aveva schiantato sul palo cercando di capitalizzare il servizio orizzontale di Gualtieri: accompagnato dal braccio alto, il fischio punisce un fuorigioco invisibile all'occhio umano. Dal calcio d'inizio sei minuti sono trascorsi; ne trascorrono altri sei e la situazione si ripete identica nell'altra area di rigore: difficile dire se fosse irregolare la posizione di Lisisco, che in scivolata aveva spinto in porta il diagonale scaricato rasoterra da Lupi dopo lo sprint su Jacopo Gori. Su questi due episodi (avrebbero potuto essere tre: già al 2' Baldi aveva rinviato su Hussey, che però sul rimpallo aveva mancato lo specchio) si sviluppa buona parte del primo tempo; fino al 23' c'è dunque tempo in abbondanza per apprezzare la struttura apparentemente solida del Csl (di punta con Allori c'è Gualtieri, l'unico cambio deciso da Vannucci rispetto all'undici di Capezzano) e il 4-3-3 pulito schierato da Vannini, che rivoluziona la catena sinistra: terzino gioca Bindi (nella ripresa s'alzerà, e sarà la mossa decisiva); esterno per l'appunto Lupi, la soluzione ritenuta più logica per tamponare l'assenza di Galli, fuori come Caniglia e lo squalificato Sow. Da quella parte il Tau prova ripetutamente a sfondare: più facile farlo lì che sull'altra fascia, dove soprattutto c'è da badare Myftari; ma fino al 23' la difesa del Csl non vacilla. E sugli esterni non vacilla neppure al 23', quando però si sgretola nel corridoio centrale: sbaglia Bernardo Gori a far rimbalzare il pallone che Mosso aveva catapultato verso il limite dell'area; sbaglia in assoluto, e soprattutto sbaglia perché l'attaccante che gli gravita intorno è Lisisco, cui basta un'occasione (non ne avrà altre: 100% la capacità realizzativa) per sbloccare il punteggio: niente può Baldi sul suo mancino, e sul lob morbido e cattivissimo che indirizza verso la porta. Finalmente convalidata, la prima rete stappa la partita: il Tau cerca subito d'approfittare degli spazi che gli s'aprono davanti (buono il palleggio di Hussey sull'invito di Bini da destra, centrale però il destro volante), e fino all'intervallo rischia soltanto sullo schema che Geri chiama dalla bandierina sinistra convocando al tiro il mancino d'Allori, stranamente imprecisissimo dal limite dell'area. Dopo il rischio corso sul palo (e sulla rete annullata) in avvio dunque il Tau sembra essersi impadronito della partita; ma Vannini non può accontentarsi d'un vantaggio minimo, per azzerare il quale basta un episodio. Per cancellare ogni ipotetica rimonta, pensa, c'è da attaccare di più e meglio; per farlo, pensa, è bene liberare l'enorme talento di Bindi sgravandolo da compiti difensivi: pertanto lo alza, piazzandogli dietro Citti e sacrificando Lupi che comunque non era andato male. Il premio arriva, ma non subito: prima del 54', minuto del raddoppio, deve succedere ancora molto. Del molto per tre volte protagonista è Baldi, di nuovo a rischio figuraccia sulla pressione degli attaccanti avversari (gli va bene che, vinto il contrasto, Lisisco si decentri, e che Bernardo Gori anticipi Cecchetti sul traversone rasoterra), e poi attento sui mancini di Hussey, che sulla discesa di Citti aveva cercato il secondo incrocio, e di Bindi, al tiro dai venti metri dopo il contrasto vinto con Geri. Il Csl replica col tiro sporco d'Allori, libero in zona dischetto sull'appoggio di Vichi (fuori Gualtieri in avvio di ripresa), e soprattutto con una rivoluzione tattica che trasforma il 3-5-2 di partenza in un 4-2-3-1 molto più offensivo: Venuti cambia fascia, e da destra passa a fare il terzino sinistro per coprire le spalle a Myftari, libero d'affondare; al fianco di Magni si piazza Tarantino (fuori Geri), e Jacopo Gori sale fino alla trequarti. Nonostante le contromosse immediate di Vannini («Uomo su uomo» chiama dalla panchina; e lo chiama così forte che lo si sente dalla tribuna opposta), il nuovo assetto produce subito l'azione del possibile pareggio: al Csl lo nega Organi, che sulla sponda di Magni contrasta il diagonale di Jacopo Gori incuneatosi fino al vertice dell'area di porta dopo aver innescato Vichi sulla destra (49'). L'occasione, la prima per il Csl dopo il palo colto in avvio, sembra strappare lo spartito precedente e comporne uno nuovo, sensazione suffragata dal tiro che cento secondi più tardi Myftari scarica col destro verso il primo incrocio: per proteggerlo Bella, gran portiere, è costretto a sfoderare un tuffo da big match. Dunque il Tau sembra doversi preparare a soffrire; ma improvviso il secondo errore della difesa avversaria gli consente di chiudere la partita: sul rinvio di Xiang, necessario per allontanare il traversone rasoterra di Citti mancato da Baldi, il pallone infatti lo cattura Simonini; lo cattura, e da destra lo ripropone al centro dove Tommaso Vannucci lo lascia sfilare; è un invito irrinunciabile per Bindi, dal cui mancino scaturisce il diagonale del raddoppio. Troppo ripida si fa la salita per il Csl, che per dimezzare lo scarto costruisce soltanto un'occasione (Bella blocca il mancino di Vichi, che dal limite dell'area aveva calciato di prima sullo scarico di Myftari) e nel recupero concede anche la terza rete: la regala Baldi, che scivola sullo scarico di Bernardo Gori dopo il calcio di rinvio battuto corto e consente a Taccini d'accompagnare il pallone in rete da un metro poco più. Dunque finisce in gloria la trasferta del Tau in uno dei campi più ostici della Toscana: il suo auspicio è che a fine aprile, quando qui si presenterà la Sestese, la difesa del Csl abbia ritrovato una fede salda, quella su cui ha edificato un piazzamento sensazionale. Calciatoripiù : anche se si chiama Pietro, Magni non vacilla; è lui il punto d'equilibrio del Csl, lui l'ispiratore d'ogni manovra che alimentare o rifinire spesso tocca a Myftari , positivo sia a tutta fascia sia da ala sinistra. È dall'altra parte che il Tau sfonda, dopo aver sbloccato il punteggio sull'asse Mosso-Lisisco : già ottimo da terzino, quando Citti gli consente di sganciarsi in avanti Biondi regala una prova sensazionale.
Dopo un mese di gennaio privo di successi, il Fucecchio torna alla vittoria, e lo fa battendo per 3-1 in rimonta una Floria molto agguerrita e che ha spaventato parecchio i padroni di casa. La fase iniziale della partita è di studio, le due squadre tendono a non sbilanciarsi e respingono i tentativi dei reparti offensivi. Il primo squillo si registra all'11', sugli sviluppi di un calcio d' angolo, ed è della Floria. Dalla bandierina Bussotti trova i pugni di Bacci, che esce bene; da fuori area conclude poi al volo Vannozzi: il tiro è forte ma centrale, para e blocca Bacci. La Floria continua a spingere e al 20' sblocca la partita grazie a Zolfanelli, bravo a incornare di testa da posizione ravvicinata su un cross dalla destra di Tiberti. Dopo il gol del vantaggio ospite la partita si infiamma, il Fucecchio reagisce subito al 23': Iodice entra in area e calcia da posizione decentrata sulla sinistra non inquadrando lo specchio della porta. Dall'altra parte, due minuti più tardi la Floria ha una ghiottissima occasione per andare sullo 0-2: ancora Zolfanelli calcia in area ma Bacci compie un grande intervento e sulla ribattuta evita che Tiberti conclude a rete. Al 28' il Fucecchio riesce a rimettere il risultato in parità: grande azione e bello scambio tra Copia e Girardi, quest'ultimo va alla conclusione trovando la grande risposta di Massetani, ma sulla respinta non può nulla sul tap-in di Iodice, che a porta sguarnita non può sbagliare. Va così in archivio un primo tempo molto equilibrato sia sul piano del gioco sia sul piano delle occasioni e che, dopo un avvio sottotono, si è caratterizzato per una seconda metà di tempo molto divertente. Nel secondo tempo si ripresenta il solito copione, con occasioni sia da una parte sia dall'altra. Al 41' ci prova la Floria con un'azione di contropiede: Bussotti vede in profondità Tiberti, va sul fondo e crossa, il pallone arriva a Magnolfi che però calcia fuori. Subito dopo il Fucecchio risponde: Copia viene pescato in posizione regolare e in area mette un tiro-cross su cui Girardi non arriva per un soffio. L'episodio decisivo del match si annota al 52': da una situazione di calcio d' angolo, Copia a sorpresa invece che mettere nel mezzo appoggia dietro rasoterra per Girardi che, lasciato solo, calcia con il destro una gran botta che termina sotto la traversa. È un gran gol quello che completa il sorpasso per il Fucecchio. In questa fase il Fucecchio, galvanizzato dal vantaggio, si mostra maggiormente pericoloso e dopo un gol annullato in precedenza per un fallo in attacco dopo un'altra situazione da calcio d' angolo, riesce anche a trovare il tris: Girardi, giudicato in posizione regolare, viene cercato in avanti da un lancio dalla difesa, Massetani esce ma il pallone viene respinto dalla difesa della Floria che involontariamente spalanca la porta a Copia, che firma il gol del 3-1. Nel finale la Floria non demorde e prova a rientrare in gara collezionando diverse occasioni che però non hanno esito positivo. Al 65', da un calcio d'angolo, Zolfanelli spizza di testa concludendo a lato, al 70' il subentrato Mori calcia da fuori area: la conclusione viene sporcata da una deviazione e finisce tra i piedi di Vannuccini, che trova la risposta di Bacci, poi successivamente la difesa del Fucecchio allontana la minaccia. Nei minuti di recupero altra grossa chance per la Floria: Sophie stacca bene di testa su un calcio d'angolo, il pallone viene salvato da Terreni sulla linea di porta. Il match si chiude sul 3-1, dunque con la prima vittoria del 2025 per il Fucecchio: sono 3 punti che sanno di ripartenza dopo un periodo difficile per i bianconeri. Esce sconfitta ma a testa alta la Floria, protagonista di una gara giocata alla pari e condannata dagli episodi sfavorevoli. Calciatoripiù : nel Fucecchio sono decisivi Girardi , Iodice e Copia ; nella Floria belle prestazioni in avanti da parte di Zolfanelli e Tiberti , mentre in difesa spicca la prestazione di Sophie .
Con un'ottima prova di squadra e trascinato dalla doppietta del classe 2011 Cresti, il San Miniato cala il tris al Comunale di Bonelle, superando 3-1 i padroni di casa del Capostrada Belvedere. Gli ospiti partono subito forte e colpiscono dopo appena quattro minuti, sfruttando un pasticcio difensivo locale su un lancio lungo: ne approfitta Cresti, che si fa trovare pronto in area di rigore, spingendo il pallone in rete per l'immediato 0-1. La partita si accende subito e così resterà per diversi minuti, caratterizzata da diversi batti e ribatti. Il terreno di gioco allentato non agevola la manovra palla a terra delle due squadre, che cercano lo spunto giusto ma senza creare grossissime occasioni da gol. Col gioco molto spezzettato, la partita scivola così via senza grandi emozioni fino a circa dieci minuti dal termine, quando il San Miniato riesce a raddoppiare. Lo 0-2 si concretizza al 23' sugli sviluppi di un calcio da fermo: Bari si gira benissimo al limite dell'area e gonfia la rete con un gran tiro a incrociare. Il primo tempo si chiude di fatto qui, il San Miniato va al riposo sul doppio vantaggio. Il Capostrada prova a scuotersi e riparte bene in avvio di seconda frazione, riuscendo subito ad accorciare le distanze: lancio in area per Matacena, che serve il neoentrato Proto, che di sinistro mette il pallone in rete per l'1-2. Siamo al minuto 42, il Capostrada riesce così a riaprire la partita. I padroni di casa provano ora a sfruttare il buon momento, il San Miniato comunque tiene bene il vantaggio, tenendo palla e creando altre buone occasioni in area avversaria. E in particolare, Pacciani colpisce un palo, poi, dopo un paio di punizioni, anche il subentrato Guidi viene fermato dal legno (in questo caso la traversa, 55'). Poco prima della mezz'ora i neroverdi sigillano definitivamente i tre punti chiudendo il match sull'1-3: sugli sviluppi di una bella azione sulla fascia, ancora Cresti - servito in mezzo con un cross - prende il pallone e lo infila in rete per il tris neroverde e la doppietta personale. La partita resta accesa fino alla fine, ma senza regalare altri spunti degni di cronaca: il San Miniato gestisce bene il doppio vantaggio e fa suoi i tre punti, raggiungendo quota 33 e agganciando in classifica il Csl Prato Social Club. In attesa di recuperare la sfida con la Settignanese, il Capostrada resta invece ancora bloccato al penultimo posto a 10 punti. Calciatoripiù : nell'ottima prova del San Miniato, sia di chi è partito titolare sia di chi è entrato a gara in corso, spiccano il classe 2011 Cresti e Bari , entrambi protagonisti nel tabellino dei marcatori.