Operazione aggancio: riuscita. Una Fiorentina in grandissimo spolvero sbanca il fortino di Trigoria e rientra dalla Capitale verso il Viola Park con in tasca tre punti pesantissimi, che valgono una strepitosa posizione in classifica e soprattutto sono un segnale chiaro al campionato. La cronaca della gara prende le mosse da un avvio in cui i viola sviluppano un buon gioco, ma senza finalizzarlo; la Roma esce alla distanza, si affida alle imbucate di Presutti per Bartolini e Del Tordello e con questa dinamica sfiora il vantaggio, negato dal palo della porta di Rosi. Al 24' però ecco la prima svolta del match: sugli sviluppi di un rilancio in profondità di Bernamonte, il liscio di Vasta spiana la strada a Croci che, davanti a Mastrocinque, non gli lascia scampo, 0-1. La reazione dei padroni di casa arriva, ed è veemente ed incisiva: al 31' è Basile a trasformare un penalty conquistato da Sperlonga, e sull'uno a uno si va al riposo. Nel secondo tempo la Fiorentina passa al 3-5-2 dopo l'iniziale 4-4-2 (o 4-3-1-2 a seconda delle letture che si possono dare) e inizia pian piano a far abbassare il baricentro dei rivali, che agiscono maggiormente in ripartenza. I viola sono manovrieri, ma non sfondano, poi cambiano qualcosa inserendo forze fresche e la gara si accende. Il tocco di Rosi che manda sul palo il tiro di Sperlonga è decisivo, e dà il la a un finale di riscossa dei gigliati, che al 75' effettuano il blitz. Cantarella serve Barzagli, che protegge bene palla e la allarga in favore di Bernamonte, che coglie d'infilata la retroguardia giallorossa e davanti a Mastrocinque non sbaglia. Nel poco tempo che resta la Roma, protagonista di una ripresa comunque sottotono, le prova tutte, ma senza riuscire a mettere realmente in difficoltà una Fiorentina ormai padrona della situazione.
L'Empoli si conferma capace di tutto e, sceso in campo con tanta voglia di rivalsa per rimettere le cose a posto dopo il bruciante ko con il Frosinone e il turno di riposo, firma un capolavoro espugnando il campo della Lazio con un secco quattro a uno. Il match si apre però con un brivido per gli azzurri: un traversone di Schettini mette in affanno Flaccadori, Salvati tocca in rete ma lo fa in off-side, e l'arbitro non convalida. Superato lo spavento, l'Empoli inizia a distendersi in avanti, e in attacco rimane a lungo, prendendo in mano il centrocampo. Al 6' Di Pede sblocca il risultato: Savelli scappa sulla fascia a e poi centra per il compagno, che addomestica il pallone, si gira e - dall'altezza del dischetto - lo spedisce in rete. Il raddoppio, poco dopo, lo firma lo stesso Di Pede, con un guizzo sottomisura; la Lazio accusa il colpo, l'Empoli gioca in scioltezza e dopo soli quattro minuti cala anche il tris. Stavolta è Mantovani a fuggire palla al piede lungo la corsia esterna di competenza, preciso poi il suo assist per il solito, implacabile Di Pede che non sbaglia. Nel secondo tempo il gol di Mistretta riaccende un po' la Lazio (48'), che si sbilancia in avanti cercando anche il secondo gol e viene colta spesso d'infilata dalle micidiali ripartenze dei ragazzi di Lo Russo. Si origina proprio in ripartenza la quarta rete e la seconda personale di giornata di Savelli, che chiude i conti sul definitivo uno a quattro.