Il Toro rimonta e incorna l'Empoli, che finisce al tappeto con molti rimpianti e in maniera ingiusta per molti aspetti. E dire che il pomeriggio - il match apre infatti in anticipo il turno del campionato Primavera - era iniziato come meglio non si può per i ragazzi di Birindelli, a segno al primo colpo; dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo, gli azzurri hanno vissuto un secondo tempo decisamente negativo, caratterizzato sia dal micidiale uno-due granata a cavallo dell'ora di gioco, sia dall'infortunio occorso a Popov, che in questo di stagione in chiaroscuro è stato uno degli elementi migliori a disposizione del tecnico. Pronti, via e dopo appena un minuto è già 1-0: l'Empoli conquista palla e si distende subito per vie verticali, Trdan prende la mira e gonfia la rete con un interno piede precisissimo. I granata accusano il colpo, gli azzurri spingono sulle ali dell'entusiasmo e schiacciando nella loro trequarti gli avversari, che solo dopo una decina di minuti riescono a riconquistare metri di campo. Al 17', però, il furioso avvio di match da parte dei ragazzi di Birindelli produce il loro secondo gol. Popov dapprima conquista una punizione da posizione invitante, poi la calcia lui stesso in maniera perfetta, senza lasciar scampo all'estremo difensore rivale. Sembra tutto in ripida discesa per l'Empoli, ma dopo neanche un minuto ecco che il piano della contesa torna a proporre un minor disequilibrio di forze in gioco: Gabellini traccia un filtrante in area per Franzoni che, con un potente diagonale, supera l'opposizione di Fuscaldo dimezzando lo svantaggio. È chiaro che con tre gol in una ventina di minuti il confronto di Petroio risulta entusiasmante, e regala emozioni anche nei minuti successivi; sono quelli in cui l'Empoli prova ad andare sopra alla veemente reazione del Toro, che si rende ancora pericoloso con Acar prima e Gabellini poi. Si gioca da una parte all'altra del campo, e se il frangente di gioco a cavallo della mezz'ora sorride agli ospiti, nel finale di frazione sono gli azzurri a risultare leggermente più incisivi, anche se le conclusioni di Trdan e, poco dopo, da parte di Rugani, non hanno quella forza tale da risultare una concreta minaccia per Siviero. L'ultimo spunto dei primi 45' è ancora dei padroni di casa: buona l'azione sviluppata in contropiede, ancora una volta non efficace però la finalizzazione, affidata stavolta ad El Biache. Il secondo tempo si apre con il cambio forzato di Popov, avvenuto negli spogliatoi dopo i guai già manifestati nel corso del primo tempo, e poco dopo con una buonissima chance proprio per gli azzurri: El Biache centra al meglio Bacciardi che conclude in corsa sparando però alto di un metro. Mancata questa nitida occasione, l'Empoli continua ad essere propositivo in fase offensiva, ma ecco che - proprio nel suo momento migliore - viene colto d'infilata dagli avversari. Scocca il 61' quando un'azione in velocità dei granata diventa perfetta per la conclusione finale di Gabellini, che ristabilisce così la parità dopo essersi visto ribattere il primo tentativo a botta sicura; l'Empoli stavolta accusa tantissimo il colpo, e capitola nuovamente al 65', quando Franzoni elude un paio di avversari con una sola finta e si libera per il tiro che vale il 2-3. Nel tempo che resta, la gara si sviluppa in modo intenso, seguendo il copione della sua prima parte, pur senza proporre gol. Nonostante la stanchezza, infatti, le due squadre continuano a cercare la via del gol, e l'Empoli lo troverebbe anche con Akpa a una decina di minuti dal termine, ma l'arbitro non convalida su segnalazione del primo assistente di linea. Poco dopo, invece, in contropiede il Torino manca clamorosamente il colpo del ko con Ravallo. Si gioca, e si combatte, fino al 95', i granata chiudono in dieci per l'espulsione di Bianay ,a difendono con le unghie, i denti e i pugni di Siviero che sgombra spesso la propria area dagli ultimi assalti rivali, ma al triplice fischio conservano quell'incollatura di vantaggio che consegna i tre punti. Per i ragazzi di Tufano arriva così la terza vittoria di fila, gli azzurri restano a secco e avvertono un senso di amaro in bocca.
Serviva una conferma per corroborare le ottime sensazioni destate dall'avvio di campionato e dal successo sulla Roma, e tale riprova è arrivata nella gara più speciale. A Vinovo, contro un avversario come la Juventus che rende l'incrocio coi viola sempre un appuntamento da non perdere, la formazione di Galloppa passa con un secco 2-0 ricco di note a margine positive; un gol per tempo e tanto altro stendono una Juve parsa in giornata storta, resa ancor più tale dalla prestazione di una Fiorentina decisa a prendersi la testa della classifica. Il match è subito intenso e i locali propongono il primo sussulto al 6', con una conclusione di Crapisto che non ha la giusta mira. La Fiorentina c'è, e lo fa vedere con almeno un paio di azioni interessanti nelle quali è protagonista Presta. Nel frattempo la gara sale di giri e trova il suo primo acme d'intensità al 23', quando Trapani, servito ottimamente in area avversaria, cade a contatto con Grelaud. L'arbitro indica il dischetto senza esitazioni, che non ha neanche Rubino nel momento in cui sceglie la soluzione di potenza per trasformare il penalty, 0-1. Nella parte finale di primo tempo, è la formazione toscana a farsi preferire: Rubino e Baldo impegnano Zelezny, che disinnesca anche un insidioso calcio piazzato del primo poco prima del riposo. Leonardelli è invece attento nell'ordinaria amministrazione. La ripresa si apre con un urlo di gioia strozzato in gola ai viola: al 51', la punizione calciata da Romani sembra perfetta, ma un grande intervento con le punta delle dita da parte di Zelezny manda il pallone sulla traversa, e poi fuori dal campo. Iniziano le prime sostituzioni, e proprio uno dei nuovi entrati nelle file bianconere, Boufandar ci prova al 65', mentre poco prima Florea aveva costretto Kouadio a un provvidenziale intervento nei pressi della sua linea di porta. Tolti questi due pericoli, però, è la Fiorentina a dimostrarsi sempre più pericolosa quando agisce per vie verticali, e così la sensazione è che i gigliati stiano attendendo il momento propizio per colpire. Questo arriva al 75', quando Harder illumina la corsa di Caprini che, dopo aver evitato un avversario, gonfia la rete della porta rivale, raddoppiando i conti. Nel poco tempo che resta, è nuovamente la formazione viola ad andare più vicina al terzo gol di quanto non vada vicina al suo primo di giornata la Juve, che rischia di subire il tris quando Caprini manca clamorosamente la doppietta personale, negata dalla traversa. Poco male: per espugnare Vinovo e sognare in grande, alla formazione di Galloppa basta e avanza quanto fatto in precedenza.