SCANDICCI
DI CICCO: 6.5 Esordio stagionale per il giovane portiere blues che si fa trovare pronto nell'unica occasione veramente pericolosa confezionata dalla Lastrigiana con la girata al volo di Innocenti.
FRASCADORE: 6.5 Il solito grande dinamismo questa volta impreziosito da un paio di chiusure importanti ed altrettanti cross che per Del Pela non ha sfruttato come avrebbero meritato.
DODARO: 6 Quando riesce a trovare spazio per spingere risulta sempre pericoloso. Qualche sbavatura in fase difensiva.
GUIDELLI: 6 Nel primo tempo la grande pressione degli ospiti lo fa ragionare poco. Nella ripresa ha un po' più di spazio per giocare, ma i corridoi utili sono sempre intasati dalla densità lastrense e riesce solo in alcune occasioni a illuminare il gioco. Dall'81' Gasparini: s.v . Sostituisce il compagno che esce per precauzione.
SABATINI: 6.5 Duella spesso con Palaj al quale lascia pochissimo spazio. Si fa vedere anche in avanti con poca fortuna.
MEINI: 6.5 Si dedica più alla fase di impostazione rispetto al compagno di reparto aiutando il centrocampo blues a cercare il tracciante giusto per superare il muro bianco rosso.
CORSI: 6 Qualche buon cross e una buona applicazione difensiva. Potrebbe dare di più. Dal 63' Saccardi: 6 Ritorna a disposizione dopo un periodo inconvenienti fisici e dopo un paio di occasioni non sfruttate colpisce la traversa in pieno recupero con una bella giocata dal limite dell'area.
POLI: 6 Corre tanto nel traffico della mediana e cerca anche la gloria personale. Dall'85' Ammannati: s.v. Un rientro importante, per lui e per la squadra, dopo l'infortunio al ginocchio della scorsa stagione.
DEL PELA: 6 Lotta su ogni pallone cercando con insistenza il gol che però non trova un po' per merito della difesa bianco rossa e un po' per demerito proprio.
SINISGALLO: 6 Svaria su tutto il fronte della mediana e fra le linee a cercare quegli spazi che la Lastrigiana cerca di non lasciare scoperti. Va vicino alla rete con una girata che potrebbe indirizzare meglio.
GRILLO: 6 Quando strappa mette sempre in difficoltà il diretto avversario. Peccato però che le conclusioni a rete non siano della giusta forza e precisione.
All. BURCHI: 6.5 La squadra costruisce tanto e concede poco come al solito. In alcuni momenti della gara torna a peccare di leziosità e il risultato finale ne risente.
LASTRIGIANA
MARZIANO: 6.5 Si fa trovare pronto quando lo Scandicci si rende pericoloso. Ringrazia la traversa nel recupero che arriva dove lui non può.
PICCIONE: 6 Grillo lo mette spesso in difficoltà, ma alla fine riesce a renderlo meno pericoloso di quanto potrebbe essere. Fortunato sul fallo di mano in area che il direttore di gara lascia correre.
LAZZERI: 6,5 Corsi gli lascia spazio per salire e nel primo tempo ne approfitta. In difesa chiude bene gli spazi lasciando solo una paio di cross all'esterno blues. Dal 76' Pierattini: 6 Si mette a presidiare la fascia nel finale di gara.
INNOCENTI: 6.5 Gioca da veterano nonostante sia una quota. Inesauribile a centrocampo, si fa vedere anche in area scandiccese andando vicino al gol.
CANALI: 6.5 Limitare il capocannoniere del girone non è cosa facile, ma lui, grazie anche alla collaborazione del compagno di reparto, in qualche modo ci riesce.
NENCINI: 6,5 Spesso in raddoppio su Del Pela si fa notare per le lunghe rimesse laterali che creano scompiglio in area scandiccese.
MARTINI: 6 Sfugge a Dodaro in una sola occasione, a calcia alto da buona posizione. Molto bene la fase difensiva.
DEL COLLE: 6 L'ex dirige la squadra nel primo tempo quando ha il baricentro più alto. Nella ripresa si mette a fare legna nel mezzo con esperienza.
PALAJ 6 Lotta su pallone cercando di fare salire la squadra. Non ha mai un'occasione per provare a impegnare Di Cicco. Dal 92' Bibaj: s.v. Entra in pieno recupero solo per spezzare il ritmo del forcing scandiccese.
ROMEI: 6 Sempre in pressione alta nel primo tempo, si fa poi notare per una bella discesa in palleggio sulla fascia destra con cross per Innocenti che impegna Di Cicco. Dall'86' Mhilli: s.v. Entra per alzare un po' i centimetri in avanti alla ricerca di qualche pallone da tenere su per fare rifiatare la difesa.
MOSTI FALCONI: 6 Grande lavoro in fase di copertura sulla fascia che va, inevitabilmente, a discapito della fase offensiva. Dall'85' Crini: s.v. Pochi minuti nel finale per guadagnare tempo e fiato.
All. GAMBADORI: 6.5 I suoi ragazzi mettono molta intensità nel primo pressando a tutto campo e spesso raddoppiando le marcature. Nella ripresa calano un po' il ritmo, ma fanno tanta densità nella propria metà campo cercando di togliere spazi di manovra ai padroni di casa. La missione riesce perché tornano a casa con un punto prezioso anche se si presentano dalle parti di Di Cicco raramente.
ARBITRO
SCALVI di LODI: 5 Fischia tanto, anche troppo, e non con un metro di giudizio equilibrato (nel primo tempo sono 13 i falli dello Scandicci contro solo 4 della Lastrigiana e il conteggio finale sarà 28 a 10). In proporzione a quanto fischia ammonisce molto poco segno questo che molte interruzioni del gioco potevano essere evitate. L'errore più grave però lo commette nel finale di primo tempo quando, con una buona visuale, non ritiene da calcio di rigore il tocco di mano in area di Piccione su cross di Poli. Una prestazione decisamente insufficiente.
Pareggio a reti inviolate a San Casciano fra lo Scandicci e la Lastrigiana al termine di una gara che ha visto i blues di mister Ventrice, oggi in tribuna per squalifica, cercare la vittoria fino alla fine senza però riuscirci con i bianco rossi di mister Gambadori molto aggressivi nel primo tempo e altrettanto guardinghi nella ripresa.
Partono forte i blues che nel primo quarto d'ora di gioco creano tre palle gol , due volte con Del pela prima servito da Frascadore e poi da Grillo e infine con lo stesso Grillo, ma la palla o è facile preda di Marziano o finisce al lato. Squillo degli ospiti al 24' quando Romei s'invola sulla destra in con una serie di eleganti palleggi e poi centra per Innocenti che gira al volo chiamando Di Cicco alla parata in tuffo. Nel finale di tempo ancora occasioni per lo Scandicci: al 36' Grillo va sul fondo e scarica per Sinisgallo che però colpisce debolmente. Al 40' grandi proteste blues per un cross da sinistra di Poli deviato con un braccio da Piccione, ma il direttore di gara non ravvede gli estremi per il calcio di rigore. tocco di braccio che, perfino dalla tribuna opposta, è apparso netto. Nella ripresa ancora Scandicci alla ricerca del gol del vantaggio con Poli, Grillo e Del Pela, am le conclusioni non sono all'altezza delle azioni che le generano. Altro alleggerimento della Lastrigiana poco dopo l'ora di gioco con Martini che dalla destra entra in area e calcia forte sul primo palo spedendo però alto. Il forcing finale dei padroni di casa porta ancora altre occasionino Del Pela e Saccardi che però concludono fuori. In pieno recupero è proprio il rientrante Saccardi che dal limite si gira e calcia superando Marziano che è salvato solo dalla traversa.
LE INTERVISTE
In sala stampa mister Ventrice non riesce a nascondere l'amaro in bocca per questo pareggio: Onestamente abbiamo perso un'occasione perché con un po' più di cattiveria avremmo potuto portare a casa tre punti. Abbiamo avuto tante occasioni e dobbiamo essere più cattivi . Un primo tempo nel quale avete creato tanto e una ripresa che con pazienza fino alla fine avete cercato la via del gol: Anche troppa pazienza. Forse c'era da giocare più in verticale un po' prima per vedere di mettere più in difficoltà la difesa della Lastrigiana . Un punto che aumenta la striscia positiva ma che lascia la sensazione di averne lasciati due per strada: Questa era una partita da vincere per noi. Bene la striscia dei risultati utili consecutivi, am questi sono due punti persi . A fine gara abbiamo visto anche un bel pensiero della squadra verso Tommaso Del Pela fuori per infortunio salutato dal campo con una maglia che lo incitava a non mollare: Questa è una cosa molto bella che dimostra quanto sia unito questo gruppo. In questo momento abbiamo alcune defezioni compresa quella di Tommaso che purtroppo resterà fuori per tutta la stagione. Vediamo se a breve riusciremo a recuperare qualcuno degli infortunati . Nel primo tempo la Lastrigiana ha dato grande intensità al pressing, mentre nella ripresa si è chiusa a riccio nella propria metà campo. Come ti è sembrata la gestione della partita da parte dei tuoi ragazzi: Sapevamo che andavamo a incontrare una squadra molto organizzata. In questo campionato il livello è alto e ogni avversario ha le capacità di poterti mettere in difficoltà. Avremmo dovuto essere più bravi nelle letture fra quando c'era da muovere palla per farli uscire e quando, invece, da verticalizzare per attaccare lo spazio alle loro spalle. Quando siamo stati bravi in queste letture abbiamo creato le occasioni che sono state tante, compresa la traversa presa all'ultimo minuto. Rimane l'amaro in bocca .
Finisce in parità l'anticipo disputato al Bisenzio tra i padroni di casa del Signa e gli ospiti dell'Affrico. Un pareggio che i canarini agguantano nel recupero, con il secondo dei subentrati Petronelli. L'Affrico, in vantaggio dal 2', vede sfumare una vittoria che sembrava ormai a portata di mano e, magra consolazione, raggiunge la Castiglionese in vetta, ma con una partita in più. E domani, dopo tutti i pareggi negli anticipi, c'è un Colligiana-Castiglionese che incoronerà una capolista solitaria. In un campionato senza padroni può ancora coltivare legittime ambizioni un Signa che, con il pareggio, non spicca quel balzo che lo avrebbe proiettato nelle alte sfere della classifica. La prestazione è confortante rispetto ad altre circostanze e certi meccanismi cominciano a funzionare nel verso giusto. Resta, è vero, il problema del gol: anche oggi quasi tutte le occasioni da rete (gol compreso) sono scaturite da palla inattiva. C'è dire che sul risultato di parità grava come un macigno un episodio avvenuto a metà ripresa (e che descriveremo nei dettagli in cronaca), con un gol-non gol dopo un palo interno colpito da Lorenzo Tempesti e respinta del portiere: roba da goal line tecnology, un sistema utilizzato in serie A e che costa 2,2 milioni euro all'anno. A livelli dilettantistici tutto è affidato agli occhi di un arbitro e del collaboratore più vicino alla porta interessata. Curiosità da segnalare: domenica scorsa l'Affrico aveva subito un gol dallo Scandicci in circostanze analoghe. Venendo agli aspetti propriamente tecnico-tattici della gara c'è da dire che la partita è stata decisamente apprezzabile, con tante emozioni e occasioni da gol da una parte e dall'altra. Più vivace all'inizio l'Affrico, con la sua difesa a tre e un centrocampo folto, nel quale Bertelli andava ad affiancare le punte Bianchi e Papini. Schieramento praticamente uguale per il Signa, con un'inusuale difesa a tre (Franzoni, Bianchi, Nocentini), abbandonata nel secondo tempo per tornare a quattro dietro, che ha dato maggiori equilibri e ha consentito di esercitare una maggiore pressione, tenendo gli avversari in costante apprensione. L'Affrico schiera inizialmente la stessa formazione di domenica scorsa, non recuperando nessuno degli assenti e facendo partire il nuovo arrivato Tacconi dalla panchina. Mister Scardigli, rispetto alla giornata precedente, inserisce Bianchi come centrale difensivo, avanza Franzoni a centrocampo dove viene lasciato in panchina Coppola, con il numero 10 che passa sulle spalle di Dallai; in attacco gioca Cioni dal primo minuto. Batte il calcio d'avvio l'Affrico che va alla conclusione dopo una manciata di secondi: il destro dal limite di Bertelli finisce ampiamente fuori, alla sinistra della porta difesa da Crisanto. Ma, al 2', Bertelli è implacabile e, su un cross da destra di Banchelli, interviene d'anticipo in piena area e fulmina Crisanto con un destro secco che si insacca sotto la traversa. Conseguenza, forse, di una linea difensiva non proprio rodata. Ma il Signa piano piano comincia prendere le misure e va alla conclusione, al 12', con un tiro di collo destro da parte di Pietro Tempesti, che manda il pallone a sorvolare l'incrocio dei pali, alla destra di Burzagli. La partita scivola, senza particolari occasioni fino alla mezz'ora. Al 30', su angolo da destra, svetta di testa Nocentini, che manda il pallone a sfiorare il palo, alla sinistra di Burzagli. Al 36', dopo un rimpallo, il pallone finisce sul destro di Bertelli, che però spreca tutto con un tiro sbilenco, da buona posizione. Molto bello, al 40', lo spunto di Lorenzo Tempesti che, da destra, incrocia con il sinistro e fa la barba al palo lontano. Al 46' ancora un'incursione sulla destra da parte di Bertelli, con cross basso sul quale è bravo Franzoni ad allontanare il pallone. Rischia l'autogol clamoroso Bianchi del Signa, su cross da sinistra e deviazione in calcio d'angolo (47'). Si riparte a schieramenti invariati e, al 50', un imperioso Dallai lancia la carica dei suoi: elegante slalom per vie centrali e poi conclusione bloccata da un attento Burzagli. Senza grosse emozioni, ma con i padroni di casa in costante pressione offensiva, si arriva alla metà del secondo tempo. Su corner da destra, originato da un calcio di punizione deviato del nuovo entrato Coppola, spunta la testa di capitan Tempesti a schiacciare il pallone verso l'angolo di destra della porta avversaria: la sfera sbatte nel palo interno e viene smanacciata via da Burzagli. Prima o dopo della riga fatale? Noi descriviamo quello che ci è rimasto impresso da cinquanta metri di distanza: più in linea di noi ci sono spettatori che hanno la netta sensazione del gol e, a fine gara, un protagonista come Tempesti afferma, senza mezze parole, che Burzagli ha respinto oltre la linea. L'arbitro, con il collaboratore immobile senza rientrare a centrocampo, lascia proseguire. L'Affrico alleggerisce come può e, all'83', su rinvio corto di Franzoni, Centrone risponde con un pallonetto inoffensivo per Crisanto. Si va al recupero, indicato dal tabellone in 6 minuti. Al 93' un indomito Dallai crossa in un area affollatissima: Pietro Dallai prova la conclusione ma viene rimpallato e, nella mischia, arriva la zampata rabbiosa di Petronelli a siglare imparabilmente il pareggio. Il Signa galvanizzato cerca il colpaccio, ma rischia grosso, al 94': paratona di Crisanto su Centrone e poi, un altro subentrato (Di Gaudio), non trova la porta. L'ultimo tentativo è dei padroni di casa, al 50, ma Tesi (subentrato a Capochiani) manda alto, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Pietro Tempesti. Il prossimo turno il Signa andrà a far visita al Lanciotto, uscito indenne dal campo della Rondinella; scontro al vertice con la Colligiana in casa per l'Affrico. La corsa al vertice continua, ogni domenica più appassionante.
SIGNA
CRISANTO: 6.5 Bisognerebbe chiamarlo Santo Cri: salva con una gran parata un pareggio più che meritato. Leader in campo.
BIANCHI L.: 6+ Classe 2004 se la cava egregiamente, anche se deve acquisire esperienza: quando compie un duro intervento da dietro rischia molto (per sua fortuna il cartellino è solo giallo).
CAPOCHIANI: 6+ (82' Tesi: sv). Più a suo agio come difensore basso a sinistra, dove trova modo di proiettarsi in avanti.
SOLDANI: 6+ Svolge un discreto lavoro di cucitura in mezzo al campo, sacrificandosi molto per la squadra (82' Costa: sv).
NOCENTINI: 6.5 L'aitante difensore centrale (classe 2005) neutralizza bene Papini e trova modo di rendersi anche pericoloso in area avversaria, sfiorando il gol del pareggio nel primo tempo.
FRANZONI: 6.5 Bravo anche lui nel controllo delle punte avversarie, se la cava pur con qualche piccola sbavatura.
TEMPESTI P.: 6.5 Anche come esterno alto a destra (anziché come centrocampista) ce la mette tutta con grande grinta e generosità.
GIULIANI: 6 Svolge un lavoro oscuro quanto importante in mezzo al campo, con ordine e diligenza. (55' Coppola: 6+ Il suo apporto è giustamente centellinato, ma quando è chiamato in campo la sua presenza si avverte sempre).
TEMPESTI L.: 6.5 E' un altro che non molla mai: il fiuto del gol non gli manca. Lo vedi avvilito negli spogliatoi perché lui è convinto che sul suo colpo di testa il pallone era entrato.
DALLAI: 7 Il migliore in campo in assoluto: movimenti eleganti, visione di gioco, prende in mano la squadra entrando anche nell'azione che porta al pareggio. (84' Tesi: sv).
CIONI: 6 Si muove molto sul fronte offensivo per aprire spazi ai compagni, ma non incide molto davanti alla porta (62' Petronelli: 6.5 Lo spettatore accanto, esorcizzando la tensione degli ultimi minuti dice: ora fanno gol e Petronelli sbuca e fa il miracolo. Santo anche lui!
AFFRICO
BURZAGLI: 6 Portiere di esperienza, non è mai impegnato in maniera severa e mostra comunque sicurezza quando è chiamato in causa.
STELLA: 6.5 Bravo come braccetto sinistro nella difesa a tre, se la cava bene anche con la difesa a quattro.
VACCARI: 6.5 Vale anche per lui quanto detto per Stella, ovviamente a posizioni in campo invertite.
NUTI: 6.5 Centrocampista davanti alla difesa svolge un importante lavoro di contenimento e di rilancio dell'azione offensiva (88' Tamburini: sv).
BENVENUTI: 6.5 Perno centrale della difesa, ordinato e mai in affanno quando c'è da risolvere situazioni intricate.
ROCCHINI: 6+ Parte come esterno di centrocampo a sinistra, poi passa a destra e infine gioca a sinistra nella difesa a quattro. Mostra duttilità e non sfigura mai.
BERTELLI: 6.5 Il più giovane del lotto alterna preziose giocate ad altre non proprio irresistibili. Bravo nell'occasione del gol (78' Petrini: sv).
GORI: 6+ Centrocampista di sostanza è, con Benvenuti, il motore della squadra in mezzo al campo. Primo ammonito della gara.
BIANCHI: 6- Cerca spazi, ma non riesce quasi mai ad incidere in avanti; si sacrifica spesso in fase di contenimento (78' Centrone: sv).
PAPINI: 6- Guardato a vista da un implacabile Nocentini non lascia grandi tracce della sua presenza in campo. Giornata grigia. (66' Di Gaudio: 6- Mezz'ora poco appariscente: quando gli capita l'occasione non la sfrutta nel migliore dei modi).
BANCHELLI: 6+ Esterno di centrocampo prima a destra e poi a sinistra, mostra qualche spunto interessante ed entra nell'azione del gol (66' Tacconi: 6 Solo uno spezzone per l'ultimo arrivato: in futuro sarà molto utile).
ARBITRO
LORENZO DANESI DI PISTOIA: 6 Già visto all'opera qualche settimana fa a Sesto, dove era decisamente piaciuto. Anche a Signa si districa bene nella gara fino al momento del gol fantasma, situazione improba per ogni arbitro. Non ricordo bene la sua posizione in campo al momento del colpo di testa di Tempesti, ma evidentemente si fida del suo collaboratore. Se le immagini ci dimostreranno che ha ragione lui il 6 diventa 7, altrimenti matita rossa e 5. Dura la vita da arbitro!
L'incredibile saga di distruzione e ricostruzione della squadra antellese, vissuta nelle ultime settimane con sconcerto, ma anche curiosità, da parte di sostenitori ed addetti ai lavori, si arricchisce di un nuovo clamoroso colpo di scena: la vittoria nel derby con il Grassina dopo più di dieci anni. Si consideri che mai come in questa occasione il pronostico sembrava pendere dalla parte dei rossoverdi: l'Antella si presentava su un terreno di gioco inedito, quello del Ponti di Bagno a Ripoli, da ultima in classifica e con una sola vittoria in undici partite. Si aggiunga che neppure il fattore di campo sembrava giocare dalla parte dei biancazzurri, dato che malgrado la buona mobilitazione di pubblico da parte dei padroni di casa, sugli spalti gli ospiti erano in numero almeno tre volte maggiore, nell'ordine delle centinaia di persone, e avevano monopolizzato gli spalti con cori, fumogeni, bandiere e tamburi, costringendo i tifosi antellesi al silenzio contemplativo. Con queste premesse, risulta quantomeno doveroso biasimare l'approccio alla gara da parte dei rossoverdi: un atteggiamento radicalmente attendista fondato sulla fiducia nei mezzi tecnici superiori e sulla fantasia del proprio tridente, formato da Dini, Parrini e Simoni, tra i quali solo quest'ultimo in realtà è apparso ispirato a dovere, sebbene carente in concretezza. Ma l'Antella di oggi è tutt'altra squadra rispetto a quella di un mese fa, e nella prima mezz'ora appare decisamente più vivace rispetto agli avversari. Alessio Frezza, accolto in rosa appena tre giorni fa, al 15' si presenta al suo nuovo pubblico con una sgroppata per vie centrali e un tiro dal limite che termina di poco oltre la traversa; poi al 19' sbuca in area su cross dalla trequarti di Papalini e di testa manca il bersaglio, non di molto. L'Antella tiene bene il campo per gran parte della prima frazione e solo nel quarto d'ora finale il Grassina si fa vivo un paio di volte, prima al 32' con un destro dal limite di Dini, che termina a lato nonostante la buona posizione di tiro, poi al 35' con Simoni in percussione centrale che si fa spazio in area con un bel gioco di gambe e incrocia con forza di destro, trovando l'ottima opposizione del portiere Brunelli. Al rientro in campo, le due squadre si fanno fin da subito più intraprendenti, e per il Grassina è ancora Simoni ad avere i migliori spunti, pur non riuscendo a metterli in pratica, dato che sia al 50' che al 55' la coriacea difesa biancazzurra riesce a chiudergli lo spazio ad un passo dalla porta. Ben più fortuna ha l'Antella al 62', quando sull'ennesimo cross pericoloso di Amoddio, che già più volte aveva fatto traballare la retroguardia ospite con le sue incursioni sulla sinistra, Santucci va a terra in area, colpito sul piede d'appoggio da Alfarano, e si procura il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Fratini, che con notevole sangue freddo spiazza Bartoli angolando il piattone destro; sarà l'unica rete della sfida, perché a nulla porterà l'inserimento di nuovi attaccanti e trequartisti dalla panchina. Lorenzo Simoni rimane l'unica fonte di ispirazione rossoverde, e al 73' un suo corner da destra trova smarcato in piena area Meazzini, ma il colpo di testa del terzino si infrange contro le mani di Brunelli, ancora bravo a reagire d'istinto. Simoni avrebbe altre due occasioni per segnare, ma le spreca malamente sia al 78' che all'83': prima tentando di servire qualcuno in area da posizione ravvicinata sulla sinistra, laddove sarebbe stato molto più efficace calciare in porta, poi colpendo male la sfera da posizione ottimale, su preciso scarico di Betti da centro area. All'87' anche il veterano Baccini getta alle ortiche la possibilità del pareggio, svirgolando da posizione ideale al limite un buon suggerimento da sinistra di Fabiani, segno che per il Grassina non è proprio giornata; sul capovolgimento di fronte Bartoli deve invece salvare in corner su Frezza con un gran colpo di reni. Emozioni a intermittenza nel finale di una gara che per l'Antella potrebbe rappresentare l'iniezione di fiducia ideale per uscire dai bassifondi della classifica. Nota di merito doverosa sul fair play: raramente un match così evidentemente sentito viene affrontato con tanta correttezza, sia in campo che sugli spalti; nemmeno un cartellino giallo, né un singolo momento di tensione tra giocatori o tifosi. Calciatoripiù: Amoddio, Zefi, Brunelli (Antella); Tomberli (Grassina).
Il Valentino Mazzola domina e porta a casa il derby contro la Sinalunghese, al termine di una partita dominata dai ragazzi di mister Ghizzani. Il primo tiro, però, è ad opera dei chianini, Viligiardi si aggiusta per un tiro che finisce abbondantemente fuori. Il primo tempo degli ospiti finisce sostanzialmente qua, il Mazzola prende sempre più campo fino a sbloccare la partita al minuto dodici: sugli sviluppi di un calcio piazzato Iacoponi viene vistosamente trattenuto da Corsetti, l'arbitro assegna un calcio di rigore che Geraci trasforma spiazzando Marini. La rete subita non scuote la Sinalunghese, al ventesimo ci prova Bouhamed ma Marini è attento e blocca. Al ventiquattresimo ancora da calcio piazzato, i locali raddoppiano: palla in area a cercare Bonechi, sponda aerea per l'accorrente Borri che chiama l'estremo difensore ospite agli straordinari, sulla ribattuta ancora il numero 11 realizza a porta praticamente sguarnita. I rossoblù provano a salire al trentottesimo, Ceppodomo cerca la porta calciando malamente a lato. L'ultima occasione è per il Mazzola, Geraci stoppa e calcia a lato di prima intenzione. Nella ripresa la reazione della Sinalunghese non arriva e il copione non cambia, il Mazzola fa la partita cercando a più riprese il goal che chiuderebbe anticipatamente la contesa. Al cinquantesimo chiusura provvidenziale di Corsetti sull'accorrente Gucci. Al cinquantatreesimo Borri cincischia troppo con la palla facendosi rimontare dalla difesa ospite. All'ora esatta di gioco doppia chance biancoceleste con Taflaj, le conclusioni del funambolico numero 10 terminano alte sopra la traversa. Al sessantacinquesimo altra duplice opportunità per i locali: prima Borri arriva in leggero ritardo su un traversone di Vecchiarelli, poi è superlativo Marini sulla conclusione ravvicinata di Geraci. L'appuntamento con la doppietta personale è solamente rimandato al minuto settantadue: la difesa rossoblù non riesce ad allontanare favorendo l'inserimento di Geraci che incrocia sul secondo palo gonfiando la rete. E' solo in questo momento che gli ospiti abbozzano una reazione fine a se stessa, le incursioni di Canapini e Gomez, subentrato nella ripresa, non impensieriscono mai un inoperoso Fontanelli. Al triplice fischio è netto il 3 a 0 con il quale il Mazzola sconfigge la Sinalunghese, partita senza storia dominata dal primo all'ultimo minuto.