Inizio di anno con il botto per il Lanciotto, che va a prendersi tre punti di platino contro l'Antella, nella gara disputata allo stadio I Ponti di Bagno a Ripoli, per i lavori di rifacimento all'impianto dei biancazzurri. Una boccata d'ossigeno per la simpatica squadra di mister Secci che esce dalla zona play out, in una situazione peraltro ancora molto fluida. La situazione si fa invece molto critica per l'Antella che, dopo quattro risultati positivi, iniziati con la vittoria nel derby, incassa la seconda (e pesante) sconfitta consecutiva. La squadra di mister Francini, dopo i primi minuti che lasciano intravedere qualche segno positivo, si fanno mettere sotto da un Lanciotto compatto, che gioca ragionando molto e che chiude meritatamente in vantaggio il primo tempo. Solo nel quarto d'ora tra il 60' e il 75' i padroni di casa riescono a mettere un po' in apprensione la squadra ospite; ma nel finale il Lanciotto riafferma la sua superiorità con altri due gol che chiudono definitivamente i conti. Molto buona, nel complesso, la prova dei campigiani rivitalizzati dalla vittoria in rimonta nel turno precedente contro il Valentino Mazzola. Entrando direttamente in cronaca c'è rilevare una discreta presenza di sostenitori di ambo le parti nel funzionale impianto comunale di Bagno a Ripoli. In tribuna c'è però chi si lamenta per la chioma di un albero che ostruisce la visuale sulla bandierina del corner, alla destra della tribuna stessa. Si gioca in un pomeriggio con il cielo coperto, con una luce che comunque fatica a fendere le nubi prive di poggia. Da un rapido sguardo alle formazioni si evince che Alessandro Francini rivoluziona la squadra scesa in campo a Signa, lasciando solo cinque degli undici scesi in campo all'inizio. Cambia invece poco Riccardo Secci, che ha ormai dato un preciso assetto alla squadra e che recupera, nell'occasione, il bomber Cecchi dopo un turno di squalifica. Gli schieramenti in campo sono praticamente speculari, anche se il 4-3-3 del Lanciotto presenta con Cecchi, Afelba e Bigozzi tre interpreti molto mobili sul fronte offensivo e anche capaci di rientrare a dar manforte in fase di costruzione. C'è intensa partecipazione al minuto di silenzio in memoria di Aldo Agroppi, un personaggio benvoluto nell'area fiorentina di fede viola. Batte il calcio d'avvio il Lanciotto, ma il primo squillo è dei padroni di casa: destro a giro di Gatto da sinistra e Roselli vola letteralmente a deviare il pallone, diretto sotto l'incrocio dei pali alla sua sinistra (4'). In una situazione di equilibrio, la risposta degli ospiti arriva, puntuale, al 7'. C'è un fallo su Cecchi nei pressi del vertice sinistro dell'area di rigore avversaria: Amerighi calcia direttamente in porta e Scrò ribatte a pugni chiusi. Cominciano a prendere campo gli ospiti e, al 16', una veloce ripartenza di Afelba sulla destra si conclude con un cross basso a centro area respinto, in anticipo su tutti, da capitan Zefi. Niente di particolarmente rilevante accade nei minuti seguenti, ma, al 31', l'Antella si fa sorprendere scoperta sul fronte destro di attacco degli avversari: Rossi lancia Bigozzi che, con un preciso diagonale rasoterra, batte Scrò sul secondo palo. Un minuto dopo Gatto conclude a lato e poi, sul rovesciamento di fronte, Afelba spreca malamente, a pochi metri dal portiere, il possibile raddoppio con un sinistro fiacco direttamente addosso al portiere. Qualche accenno di nervosismo in campo (e in tribuna), sedato con la prima ammonizione della gara comminata a Gatto, che accenna una reazione ad un fallo subito da Bigazzi. Il Lanciotto chiude in avanti la prima frazione con un diagonale di Bigozzi, respinto dal portiere (41') e con un tiro di Amerighi, che esce di non molto alla sinistra di Sgrò. Le squadre si ripresentano in campo con una variazione nell'Antella: resta negli spogliatoi Pecchioli e gli subentra Batistini. La partita riprende sulla falsariga dell'ultima parte del primo tempo, ma di concreto gli ospiti non fanno vedere molto se si eccettua, al 52', un incursione di Galli sulla sinistra con accentramento e conclusione dal limite, bloccata da Scrò al centro della porta. L'Antella prende coraggio e, pur in maniera alquanto disordinata, spinge con continuità in avanti. Al 58' una spinta alle spalle di Gatto, lanciato in area, fa gridare al calcio di rigore, ma l'arbitro lascia proseguire. Al 67' viene ammonito Zefi per un brutto fallo su Galli: il conseguente calcio di punizione di Amerighi si infrange sulla barriera. Al 70', sugli sviluppi del settimo calcio d'angolo a favore dei padroni di casa (alla fine il computo sarà di 10 a 1), il nuovo entrato Santucci devia a rete in mischia: il pareggio sembra cosa fatta, ma Fedi ribatte il pallone a un passo dalla linea fatale. Scampato il pericolo, il Lanciotto torna a prendere in mano il pallino del gioco e, al 74', un altro dei nuovi entrati Benelli impegna severamente Scrò, che si fa trovare pronto alla respinta d'istinto. Con il pieno controllo del centrocampo, il Lanciotto si rende sempre pericoloso quando parte verso l'area avversaria. L'Antella è come spezzata in due tronconi, costantemente soverchiati dagli opposti reparti avversari. All'80' Cecchi non si coordina bene nel girare il pallone a rete e manca il bersaglio. Ma non lo manca, all'83', quando dopo un rinvio corto con i piedi del portiere di casa, si sviluppa un azione sulla destra conclusa da Cecchi: il portiere respinge, ma sul pallone il primo ad arrivare è lo stesso Cecchi che lo scaraventa in fondo al sacco. Un tiro alto di Bigozzi, all'86', fa capire chi comanda in campo. Nel recupero quantificato in cinque minuti, al 93', c'è un sussulto dell'Antella con Fratini che, dal limite dell'area, manda il pallone alto sopra la traversa. E non è finita, perché, dopo il secondo cartellino giallo a Zefi e la conseguente espulsione, il Lanciotto cala il tris. E' sicuramente il gol più bello della serie: controllo volante di Princiotta, entrato sette minuti prima al posto di Cecchi e conclusione perfetta, da centro area, che diventa imprendibile per Scrò. Finisce così, con tutti i giocatori del Lanciotto abbracciati in mezzo al campo, che festeggiano la seconda vittoria consecutiva a suon di gol. Con il morale alle stelle, l'arrivo dello Scandicci nel prossimo turno non fa tremare le gambe. Per l'Antella, attesa dalla trasferta in casa della Rondinella Marzocco, urge sistemare soprattutto gli equilibri in mezzo al campo. Certo che le uscite e gli arrivi a campionato in corso non hanno facilitato il cammino della squadra, ma adesso è obbligatorio non mollare.
ANTELLA
SCRO': 6 Forse poco reattivo in occasione del primo gol, incolpevole sugli altri, salva i suoi da un passivo più pesante in un paio di occasioni.
CIPRIANI: 5.5 Partita di sofferenza: dalle sue parti arrivano costanti i pericoli. Ammonito, viene prudentemente richiamato in panchina (74' Viganò: 5.5 Il momento migliore dei suoi è finito: presenza impalpabile).
ARNETOLI: 5.5 A Signa aveva fatto il jolly ricoprendo più ruoli, oggi gioca esterno basso a sinistra e non fa proprio una gran bella figura.
FANETTI: 5.5 In difficoltà quando le offensive per vie centrali degli ospiti si fanno pressanti, vive anche lui una giornata non proprio positiva (75' Ara: sv).
ZEFI: 6- Qualche buona chiusura difensiva, poi perde lucidità e rimedia due ammonizioni nel giro di venti minuti che lo mandano anzitempo sotto la doccia.
PAPALINI: 6 E' uno dei più positivi in mezzo al campo, ma fa quello che può in un reparto soverchiato del tutto dagli avversari.
PECCHIOLI: 5.5 Lo ricordavamo guizzante attaccante negli Juniores della Sestese e stentiamo a riconoscerlo nel giocatore che vaga come esterno di centrocampo (46' Batistini: 6- Ha più il passo del centrocampista, mala situazione non migliora granché).
CALAMAI: 5.5 Esterno di centrocampo a sinistra, porta un contributo limitato alla costruzione del gioco e mostra anche molto nervosismo: ammonito per un rude intervento su Amerighi.
DEL SANTE: 5.5 Il veterano in campo non incide in maniera particolare, imbrigliato dai centrali avversari (62' Santucci: 6 Si vede negare il gol da un avversario a portiere battuto. Lui c'è).
GATTO: 6- Inizia bene, ma poi si affloscia progressivamente ed è il primo ammonito della gara, per un tentativo di reazione ad un fallo del suo controllore (63' Fratini: 6- Nel momento migliore della sua squadra nel secondo tempo c'è anche il suo contributo).
FREZZA: 6 La scorsa stagione a Campi, poi un passaggio alla Rondinella per arrivare all'Antella in ottobre; si impegna molto ed è sicuramente l'attaccante più pericoloso.
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6.5 Si guadagna la pagnotta andando a togliere da sotto l'incrocio dei pali una maligna conclusione di Gatto, nei primi minuti. Non è poi chiamato ad altri interventi di rilievo
BIGAZZI: 6.5 Ha come diretto avversario Gatto e lo contiene efficacemente: dominatore della fascia, si esibisce in un paio di chiusure veramente eleganti, con tanto di ripartenza dell'azione.
GONFIANTINI: 6+ Chiamato ad occuparsi di Frezza (il più concreto degli attaccanti ospiti) se la cava positivamente. Non sempre preciso negli inserimenti nello sviluppo della manovra della sua squadra.
FEDI: 7 Catalizzatore del gioco in mezzo al campo, smista una gran quantità di palloni facendo muovere in maniera compatta la sua squadra. Salva un gol che sembrava fatto, trovandosi nel posto giusto al momento giusto.
ROSSI: 7 Pochissimi problemi con i centravanti avversari, fa valere il suo peso nel cuore della difesa ed entra anche nella costruzione del gol del vantaggio.
BAMBI: 6.5 Il capitano è sempre una garanzia al centro della difesa: non perde mai la calma e infonde tranquillità a tutto il reparto, che mantiene la porta inviolata.
GALLI: 7 Eterno di centrocampo a sinistra, disputa una gara di notevole spessore: contrasta con vigore e si inserisce in avanti con grande personalità (75' Verdi: sv).
AMERIGHI: 7 Esterno di centrocampo a destra, completa un reparto solido e funzionante. Toccato duro nel finale da Calamai (ammonito), cerca di resistere ma poi esce (89' Moretti: sv).
CECCHI: 6.5 Lotta come sempre e in qualche occasione sbaglia, ma segna il gol della sicurezza con una caparbietà stupefacente. E con questo fanno cinque: la doppia cifra non è lontana (87' Princiotta: sv. Quello che c'è da dire su di lui è scritto in cronaca: lo chiameremo il Magnifico dei sette minuti ).
AFELBA: 6+ Croce e delizia: giocate di grande eleganza offuscate da un grave errore che lascia la gara in bilico molto di più di quanto avrebbe potuto essere (63' Benelli: 6+ Entra bene in partita e sfiora anche il gol, costringendo Scrò ad un difficile intervento).
BIGOZZI: 7 Un inizio che desta molte perplessità, poi sale in cattedra e furoreggia in avanti segnando il gol che porta in vantaggio la sua squadra e rendendosi pericoloso in diverse altre circostanze (94' Ciccone: sv).
ARBITRO
MATRANGA DI PALERMO: 6- Sufficienza striminzita per la fatica che ha fatto ad arrivare fin qua. Il suo arbitraggio all'inglese scontenta un po' tutti, anche se dobbiamo riconoscere che sa tenere bene in mano la partita. Dalla tribuna ci sono dubbi per un intervento non sanzionato su Gatto in area sullo 0 a 1.
Finisce con un amaro 1 a 1 la prima uscita del 2025 del Mazzola. Al Ceccarelli di Siena i biancocelesti dominano per grandi tratti del match senza riuscire a trovare l'acuto per vincere la partita. Match che si era aperto con ben tre occasioni biancocelesti nei primi 15 minuti: se la conclusione di Gucci veniva deviata a fil di palo da Bennati, le conclusioni a botta sicura di Campatelli e Vecchiarelli, imbeccati da Taflaj sugli sviluppi di un calcio d'angolo, erano respinti clamorosamente sulla linea di porta da Cruciani prima e Corsi poi. Ben cinque dei dieci titolari amaranto in campo indossavano la maglia del Mazzola nella passata stagione perciò era preventivabile il più classico del gol degli ex: ripartenza del Foiano su errore in uscita di Bonechi, Doka si vede rimpallare la conclusione che termina tra i piedi di Baroni, conclusione mancina di rara bellezza e rete del vantaggio ospite. I locali accusano il colpo, gli ospiti provano a cercare la via del raddoppio senza però pungere a sufficienza. Mazzola che prende coraggio soprattutto nell'ultima parte di frazione quando, al minuto 41, un netto tocco di mano di un difensore chianino fa esplodere le proteste dei giocatori biancocelesti. La ripresa è un monologo del Mazzola, da subito molto aggressivo e in costante pressione sulla retroguardia avversaria. Taflaj prova a realizzare direttamente su calcio piazzato, Verdelli è attento e blocca la conclusione centrale. All'ora di gioco traversone di Gucci, Geraci svetta a centro area mandando però alto. L'occasione clamorosa per il Mazzola giunge al 68': Borri riesce a servire Gucci che lascia partire una superlativa cannonata che incoccia il palo interno tornando incredibilmente in campo. Al 79' ancora proteste per un rigore solare negato ai locali, Geraci viene trattenuto a pochi passi dalla porta quando era in pieno possesso della sfera, il direttore di gara lascia ancora correre. La meritata rete del pareggio è rimandata di tre minuti: Bouhamed mette a centro area un pericoloso traversone, il primo ad arrivare sulla sfera è lo stesso Geraci che batte Lombardini con una conclusione perfetta. Il Mazzola insiste alla ricerca del vantaggio, l'area di rigore amaranto è cinta d'assedio ma la palla non ne vuole più sapere di varcare la linea di porta. Al 91' l'ultima, gigantesca, palla goal nasce dai piedi di Vecchiarelli, il suo fendente sfila per tutta l'area piccola senza trovare compagni pronti alla deviazione. Al triplice fischio nessun vinto e nessun vincitore, Mazzola e Nuova Foiano si dividono la posta in palio, guadagnando un punticino che non serve a molto per i rispettivi obiettivi.
SCANDICCI
DI CICCO: 6 Un'uscita un po' avventata nel primo tempo che non è sfruttata dagli attaccanti senesi, e una sola parata nella ripresa. Un pomeriggio tutto sommato tranquillo.
FRASCADORE: 7.5 Solita dedizione di sempre sia nella difesa a quattro sia come esterno in quella a cinque. Proprio il cambio di modulo lo porta nel cuore dell'area ospite per realizzare il gol del raddoppio con un forte tiro sotto la traversa da dentro l'area di porta (86' Paoli: s.v. Pochi minuti nel finale).
DODARO: 6.5 Scende con continuità sulla fascia creando sempre scompiglio. Bene anche in fase difensiva. Dal suo cross nasce il gol del raddoppio di Frascadore.
GUIDELLI: 6.5 Guida bene il centrocampo nella posizione di mediano fra le linee dettando i tempi di gioco e cercando anche le verticalizzazioni per mandare in porta i compagni. (64' Menini: 6 Entra per passare alla difesa a tre e si fa trovare subito pronto).
SABATINI: 6.5 Un pilastro della difesa blues sia che si giochi a quattro che a tre. Un vero mastino sulle punte avversarie.
LA ROSA: 6.5 Annulla Leuca in collaborazione con Sabatini e guida la difesa con la consueta sicurezza.
CAGGIANESE: 6.5 La vora tanto in fase di copertura della fascia, ma quando parte in avanti e punta il diretto avversario fa vedere tutte le sue qualità. Nel finale di tempo mette un bel cross per Del Pela che però, di testa, mette fuori di poco. (72' Saccardi: 6 Fa vedere qualche spunto interessante mentre mette minutaggio nelle gambe).
VILIGIARDI: 6.5 Buon esordio del neo acquisto che porta corsa, intensità e qualità al centrocampo blues. (94' Grottelli: s.v. Pochissimo tempo giusto per spezzare il ritmo agli avversari).
DEL PELA: 6 Manganelli non riesce a contrastarlo a dovere, ma lui non riesce a capitalizzare al meglio le occasioni nel primo tempo. Lavora comunque molto per la squadra creando spazi per gli inserimenti.
SINISGALLO: 6.5 Gioca in posizione più avanzata de solito e si fa vedere con più continuità in zona gol anche se nel primo tempo non sfrutta a dovere una bella palla servita da Dodaro calciando alto dall'altezza del dischetto del rigore.
POLI: 8 Il migliore in campo. Come si suole dire: canta e porta la croce. Con una discesa inarrestabile si crea il gol del vantaggio con un tiro dalla linea di fondo. Poco dopo è pronto per il tap-in su tiro di Viligiardi, ma la posizione di partenza è al di là dell'ultimo difensore ospite. Non cala d'intensità neppure nel finale di gara quando la partita è saldamente in mano ai blues.
All. TACCOLA: 7 Dopo la sosta la squadra sembra rinvigorita fisicamente anche se ancora crea tante occasioni finalizzando molto meno di quanto meriterebbe. Rimane comunque la solidità difensiva con l'ennesima gara senza subire reti e rimane padrona del gioco per lunghi tratti concedendo poco agli avversari.
ASTA
CEFARIELLO: 5.5 Più di qualche responsabilità sul gol subito da Poli, ma incolpevole su quello di Frascadore. Per il resto le conclusione degli scandiccesi sono sempre fuori misura.
BATONI: 5 Sulla fascia Dodaro e Poli lo mettono spesso in difficoltà. (64' Rossini: 5.5 Entra e dalla sua parte inizia l'azione del paraggio. Va meglio del compagno anche se la pressione blues cala un po' rispetto alla prima frazione di gioco).
TOGNETTI: 5.5 Caggianese è un brutto cliente che lo mette spesso in difficoltà ricorrendo al fallo per limitarne l'efficacia.
FALUGIANI 5.5 La maggiore densità scandiccese a centrocampo gli limita molto il raggio di azione e gli spazi di gioco. (83' Bardotti: s.v. Pochi minuti a gara virtualmente chiusa).
BONECHI: 5.5 Tiene bene la sua zona di campo anche se dovrebbe raddoppiare maggiormente per aiutare Batoni.
MANGANELLI: 5.5 Gioca spesso di posizione ed esperienza, ma sembra un po' sulle gambe quando Del pela lo sfida in velocità..
CIANCIOLO: 6.5 Il migliore dei suoi e l'ultimo ad arrendersi come dimostra il palo esterno colpito nel recupero.
CECCATELLI: 5.5 Trova poco spazio nella linea media affollata di giocatori blues. (65' Jrad: 5.5 Solo un colpo di testa debole centrale e facile preda per un attento Di Cicco).
LEUCA: 5 Sabatini e La Rosa lo annullano con marcature decise e precise. (64' Bandini: 5.5 Prova a svariare sul fronte di attacco, ma con scarsi risultati).
DISCEPOLO: 6 Molto rapido nei movimenti sembra sempre sul punto di accendersi senza però trovare tanta collaborazione dai compagni di reparto.
DI LEO: 5.5 Agisce fra le linee, ma non riesce a incidere. (86' Cappelli: s.v. Pochi minuti nel finale in cui è difficile potere incidere).
All.: MAFFEI: 5.5 La squadra soffre lo schieramento tattico dello Scandicci, soprattutto sulla fascia sinistra dove Dodaro e Poli fanno il bello e il cattivo tempo.
ARBITRO
NIEDDU di SASSARI: 6 Alla fine porta in fondo una gara corretta senza errori. Solo qualche imprecisione che però non genera effetti sull'andamento della partita.
Inizia bene il 2025 per lo Scandicci che nella prima gara casalinga del nuovo anno ha la meglio sull'Asta al termine di una gara tenuta in pugno per lunghi tratti. Una vittoria che allunga a quattro gare la striscia positiva di risultati con tre vittorie di fila. In classifica i blues accorciano ancora sulla Castiglionese, adesso soli due punti avanti, e agganciano in seconda posizione la Colligiana. I ragazzi di mister Taccola vogliono indirizzare subito la gara pressando gli avversari che con un disimpegno impreciso permettono a Del Pela di superare di slancio Manganelli e presentarsi davanti a Cefariello che in uscita respinge la conclusione del bomber scandiccese. Due minuti più tardi è Poli a involarsi sulla fascia sinistra, arrivare sulla linea di fondo e calciare in porta superando un Cefariello non esente da colpe. Il vantaggio acquisito non placa la furia blues che intorno al quarto d'ora di gioco va vicino al gol del raddoppio con Sinisgallo che dal limite mette a lato di poco. Alla mezz'ora bello scambio a sinistra fra Poli e Dodaro con cross per Sinisgallo che a botta sicura non trova lo specchio mettendo alto. Nel finale di tempo bello spunto sulla destra di Caggianese che salta il diretto avversione e mette al centro per Del Pela che di testa mette fuori. Gli ospiti nei primi quarantacinque minuti di gioco si vedono solo in occasione di un paio di corner senza però impensierire più di tanto Di Cicco. Nella ripresa lo Scandicci continua a mantenere altra la pressione sugli ospiti raddoppiando con Poli al cinquantaseiesimo dopo un bello scambio sulla sinistra fra lo stesso Poli e il neo acquisto Viligiardi, ma la posizione del centrocampista blues al momento del tap-in sul tiro del compagno è di fuorigioco. Passano pochi minuti e il gol del raddoppio arriva al termine di una bella discesa sulla sinistra di Dodaro: cross per Del Pela che contrastato da Manganelli devia debolmente trasformando la conclusione in un assist per l'accorrente Frascadore che insacca da dentro l'area piccola con un forte tiro che gonfia la rete sotto la traversa della porta ospite. Gli ospiti reagiscono al doppio svantaggio e si fanno vedere con un colpo di testa debole centrale di Jrad e un tiro al giro dal limite dell'area di Cianciolo che finisce alto. In pieno recupero è ancora Cianciolo ad andare al tiro dal limite colpendo l'esterno del palo alla destra della porta difesa da Di Cicco in quella che rimane l'ultima azione della gara.
LE INTERVISTE
A fine partite queste le parole di mister Taccola che commenta la prestazione dei suoi ragazzi: Le partite dopo la sosta sono sempre molto delicate e da prendere con le pinze. Qualche timore lo avevo, ma dal punto di vista della prestazione sia fisica che mentale, la squadra mi è piaciuta. Ha approcciato nella maniera giusta la gara anche se avremmo potuto chiuderla un po' prima con quelle tre/quattro occasioni da gol abbastanza nitide che abbiamo avuto nel primo tempo che potevamo sfruttare meglio. Ci sta perché giocavamo contro un'avversario di valore e lo sapevamo. Questo è un risultato che ci dà fiducia e ci permette di lavorare in una certa maniera. Abbiamo accorciato qualche punto su quelle davanti e questo non guasta però quello che più mi preme è la prestazione che abbiamo fatto noi qui sul campo e che mi soddisfa . Lo Scandicci ha creato tanto e poteva fare più gol, ma ha dimostrato di stare bene confermando la solidità difensiva che ha permesso un'altra volta di lasciare la porta inviolata: Questo sono quelle cose importanti che si aggiungono alla fiducia di cui parlavo prima. Sono contento, anche per il gol di Duccio che era dagli esordienti mi pare che non segnava [sorride] ed è una cosa che va segnata con il circoletto rosso. Abbiamo fatto giocare Paoli e Grottelli che sono due ragazzi del nostro settore giovanile . Abbiamo visto una squadra che ha gamba e che sta bene fisicamente segno che il lavoro durante la sosta non ha lasciato tossine: L'obiettivo era quello di mettere benzina anche se abbiamo avuto pochi giorni di lavoro che è stato intenso e che i ragazzi hanno fatto molto bene e si è visto in campo. Qualcuno forse lo ha subito un po' più di altri ma era previsto, ma dal punto di vista fisico abbiamo tenuto bene il campo facendo bene anche dal punto di vista tecnico. La partita mi soddisfa ma devo buttare un po' di acqua sul fuoco perché siamo ancora dietro, stiamo ancora rincorrendo. È giusto gioire e prendere energia da questi risultati però senza dimenticarci che la strada è ancora lunga e difficile come dimostrano i risultati degli altri campi. Questo è un campionato molto complicato e difficile e, soprattutto, per chi rincorre c'è l'obbligo di stare sempre sul pezzo e non mollare niente .