Terza giornata del girone di ritorno e arriva la quarta vittoria consecutiva dello Scandicci che significa, per la concomitante sconfitta della Castiglionese, primo posto in classifica in coabitazione con la Colligiana, anch'essa vittoriosa sul campo di Foiano. Il Girone B di Eccellenza si conferma molto equilibrato con le sedici squadre racchiuse nello spazio di diciotto punti tra le prime e l'ultima. Ogni giornata, da qui in avanti, porterà sorprese perché tutti i giochi sono aperti. Lo Scandicci non ha fatto proprio una passeggiata sul campo del Lanciotto, rinfrancato da due vittorie consecutive. Un'amnesia difensiva dei padroni di casa ha spianato la strada agli ospiti, quando non era ancora trascorso un minuto di gioco. Poi lo Scandicci ha dovuto subire a lungo il ritorno degli avversari che, pur lenti e prevedibili nella manovra, hanno costretto gli avversari ad una gara di puro contenimento. Il raddoppio degli ospiti, nel finale del primo tempo, scaturito da un pallone perso in mezzo al campo e servito su un piatto d'argento al bomber Del Pela, non ha di fatto chiuso la gara. Tutto poteva riaprirsi ad inizio di ripresa quando Cecchi, con un sinistro rabbioso, ha mandato il pallone a schiantarsi contro la faccia inferiore della traversa e a rimbalzare di pochissimo al di qua della linea fatale. Tre minuti dopo, un altro pallone perso malamente a centrocampo, ha aperto un'autostrada a Caggianese, che ha trafitto il portiere in uscita. E qui la partita è veramente finita, nonostante la generosità del Lanciotto, che ha portato solo a colpire un'altra volta la traversa (in questo caso la parte superiore) con un bel calcio di punizione di Princiotta. La vittoria dei blues è ineccepibile, al di là delle modalità attraverso le quali si è concretizzata e poteva avere (come vedremo in cronaca) anche dimensioni più rotonde. Lo Scandicci ha segnato in una sola gara quasi la metà dei gol fin qui realizzati in trasferta. Segno che qualcosa comincia a funzionare meglio e che i nuovi arrivi hanno aggiunto sostanza ad una squadra alla quale, troppo spesso, era mancato il guizzo vincente. Il Lanciotto non si è adagiato sugli allori delle vittorie contro Valentino Mazzola (in rimonta) e Antella, ma deve evitare in futuro giornate come questa, cariche di disattenzioni: nella classifica cortissima, la battuta di arresto odierna significa la ricaduta in zona play out. E al vicino orizzonte si profila una trasferta a Castiglion Fiorentino (anticipata al sabato) e una sfida casalinga contro la Colligiana, vale a dire incontrare la seconda e la prima in classifica. Lanciotto contro Scandicci si gioca in un pomeriggio di sole, con un freddo vento di tramontana che non influisce più di tanto sulle traiettorie del pallone. Lanciotto in maglia biancorossa e Scandicci in completo nero scendono in campo con schieramenti speculari, improntati al 4-3-3. Nel tridente di casa c'è l'unica novità rispetto alla domenica scorsa, con Princiotta schierato dall'inizio al posto di Afelba. Prima del calcio d'avvio viene osservato un minuto di silenzio in memoria di un altro campione scomparso: questa volta a essere ricordato è un grande portiere come Cudicini. Batte il calcio d'inizio il Lanciotto, ma ad imbastire la prima azione offensiva sono gli ospiti. Tutto avviene con un'iniziativa di Poli sulla sinistra che non appare di particolare pericolosità: il pallone però rimane in area con il portiere indeciso e i difensori che fanno da belle statuine e allora è lesto ad inserirsi Viligiardi, che con un preciso rasoterra insacca nell'angolo, alla sinistra del portiere. Tutto avviene nel corso del primo minuto. Il Lanciotto sembra non accusare il colpo e reagisce con decisione. Al 4' Bigozzi costringe Di Cicco ad una deviazione in calcio d'angolo e, sugli sviluppi del corner, è Rossi a chiamare ancora in causa il portiere, pronto a respingere la sua conclusione da fuori area, a mezza altezza. Il Lanciotto continua a premere e Cecchi prima crossa troppo sul portiere (6') e poi si lascia sfuggire il pallone, lanciato sulla sinistra (14'). Al 18' nessuno è pronto, sul secondo palo, a raccogliere l'invitante calcio di punizione di Princiotta da destra. Al 22' Bigozzi manca l'aggancio, che poteva metterlo in condizione di battere a rete dal limite dell'area. Lo Scandicci si limita a mantenersi raccolto nella propria metà campo a contrastare le elaborate azioni offensive dei padroni di casa, che non sfociano in veri pericoli per la porta avversaria. Al 29' su un rilancio corto della difesa, prova il tiro da fuori Rossi, ma la mira è decisamente sbagliata. Al 31' a sbagliare a centrocampo è Fedi e Del Pela fa proseguire in profondità Caggianese sulla destra: Brunelli è bravo a deviare in angolo. Un minuto dopo Brunelli devia una conclusione diretta sotto la traversa da parte di Viligiardi. Ancora un cross sul portiere, da sinistra, da parte di Cecchi (33') e un invito nel vuoto dell'area da parte di Bigozzi (34'). Al 41' ancora un errore in disimpegno in mezzo al campo da parte della squadra locale e Del Pela può involarsi verso la porta defilato sulla destra e battere Brunelli con un preciso diagonale sul palo lungo. La ripresa inizia senza cambi da nessuna delle due parti e si vede subito un Lanciotto caparbio, deciso a ritornare in partita nonostante tutto. Al 48' Cecchi taglia l'area di rigore da destra e scarica in porta di sinistro: il pallone sbatte violento contro la parte inferiore della traversa e rimbalza in campo; poi Di Cicco lo fa suo,, nella mischia che si accende. Un minuto dopo, con i padroni di casa tutti sbilanciati in avanti, Del Pela si allunga troppo il pallone e Brunelli può anticiparlo. Al 51' è Amerighi a perdere il pallone a quaranta metri dalla porta: Caggianese ha campo libero e, con freddezza, infila Brunelli in uscita disperata. Partita chiusa e Lanciotto che potrebbe capitolare ancora, al 59': Saccardi, entrato un minuto prima al posto di Guidelli, ma di fatto andato a occupare la posizione di Poli, si invola sulla sinistra e apparecchia in area per lo stesso Poli che, con un eccesso di sicurezza, si mangia letteralmente un gol a pochi metri dalla porta. Al 60' ancora Poli chiama in causa Brunelli, che è pronto a respingere la sua conclusione. Al 63' Cecchi conclude alto dopo uno spunto sulla destra. Vanno a nozze negli spazi gli ospiti: Frascadore crossa da destra e Del Pela, di testa, non trova la porta. La generosità del Lanciotto potrebbe essere premiata, al 77', ma il calcio di punizione di Prisciotta finisce sulla parte alta della traversa, a portiere (anche questa volta) battuto. Ancora qualche vano tentativo del Lanciotto di segnare almeno il gol della bandiera, ma ormai niente di concreto avviene. La festa, a fine gara, è tutta dei giocatori ospiti, che festeggiano davanti ai propri tifosi che per tutta la gara li hanno sostenuti a gran voce. Ugole d'oro.
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6 Ci sembra incerto in occasione del primo gol, ma si riscatta apparendo reattivo in altre circostanze. Incolpevole sul secondo e terzo: gli avversari gli arrivano davanti come treni in corsa.
BIGAZZI: 6.5 Il più giovane del lotto si disimpegna con bravura in alcune circostanze e si inserisce in avanti con galoppate travolgenti.
GONFIANTINI: 6.5 Ingaggia una bella battaglia con Caggianese, che non è un cliente comodo e trova modo anche di sostenere la manovra offensiva della propria squadra.
FEDI: 5.5 Più di un passo indietro rispetto a domenica scorsa: certo il centrocampo degli ospiti è altra roba, ma lui ci mette del suo con errori banali e anche pericolosi (55' Verdi: 6- Gioca uno spezzone quando ormai non c'è più partita vera).
ROSSI: 6- Inizia piuttosto bene, ma poi si perde completamente Del Pela in occasione del secondo gol. Non è proprio una giornata da ricordare (69' Moretti: 6- Anche a risultato ampiamente acquisito sono brividi quando lo Scandicci trova il modo di ripartire).
BAMBI: 6- Talvolta in affanno e, soprattutto, senza quella sicurezza mostrata in tante altre occasioni, forse anche perché la difesa è troppo spesso scoperta centralmente (55' Nocentini: 6- Gioca poche decine di minuti e la situazione non cambia granché).
GALLI: 6+ Gioca tutta la gara ed è l'elemento migliore del centrocampo. Qualche sbavatura, ma niente di grave e soprattutto tanta grinta fino in fondo.
AMERIGHI: 5.5 Giornata non proprio positiva: da un suo errore nasce il gol che chiude definitivamente la gara. Nel finale scala centrale nella difesa a tre e meno male che gli ospiti non forzano più di tanto.
CECCHI: 6+ Indomito per tutta la gara, anche se piuttosto impreciso nei momenti decisivi per il passaggio o per il tiro. Decisamente sfortunato quando fa tremare la traversa, a portiere battuto: poteva essere una svolta della partita.
PRINCIOTTA: 5.5 Schierato dall'inizio, non incide particolarmente nel gioco offensivo. A risultato acquisito sfiora il gol della bandiera con un calcio di punizione magistrale, che colpisce la traversa.
BIGOZZI: 6- Solo qualche spunto positivo in avanti, ma anche errori banali come uno stop eseguito male, che non gli consente di concludere a rete.
SCANDICCI
DI CICCO: 6 Lo salvano in due occasioni i legni della porta e, per il resto, quello che deve fare è poco più che ordinaria amministrazione.
FRASCADORE: 6.5 Graziato dal cartellino in qualche circostanza, gioca una gara energica in fase difensiva e si fa vedere in maniera interessante anche a sostegno (80' Paoli: sv).
DODARO: 6 Attento in fase di contenimento sulla fascia di sua competenza, concede pochissimo agli attaccanti avversari.
GUIDELLI: 6 Ordinato in mezzo al campo soprattutto in fase di copertura davanti alla linea difensiva (58' Saccardi: 6 Si posiziona alto a sinistra e mostra qualche spunto veloce).
LA ROSA: 6.5 Svolge in maniera positiva il suo compito di centrale, contrastando e spazzando la propria area di rigore.
SABATINI: 6.5 Partita di sostanza nel cuore della difesa: se la cava sia con la palla a terra che nel gioco aereo (90' Lari: sv).
CAGGIANESE: 6.5 Rinforzo di qualità arrivato dal Viareggio, porta peso in attacco con i suoi sapienti movimenti. Mette la firma sul terzo gol (68' Corsi: 6- Non si fa notare molto nella ventina di minuti che gli sono concessi).
VILIGIARDI 7+ Uno degli ultimi arrivati nella sessione invernale del mercato (ex Sinalunghese), si afferma come il migliore in campo. Segna un gol lampo da opportunista e macina chilometri in campo, mantenendo lucidità per tutto l'arco della gara.
DEL PELA: 6.5 Entra nel tabellino dei marcatori arrivando a quota undici, capocannoniere del girone. Apre spazi e assiste con bravura i compagni di reparto (90' Grottelli: sv).
SINISGALLO: 6.5 Il capitano è l'uomo d'ordine del centrocampo, anche non giocando sempre nella stessa posizione: mette ordine e sa dettare i tempi.
POLI: 6 Parte alto a sinistra e poi arretra a centrocampo, cavandosela dignitosamente in entrambe le posizioni. Sbaglia un gol (sarebbe stato il quarto), calciando con troppa supponenza.
ARBITRO
NICCOLO' MONTI DI FIRENZE: 7 Se non ci siamo persi qualcosa chiude la gara senza ammonizioni, denotando personalità. Sempre vicino all'azione, adotta lo stesso metro in circostanze simili e non commette errori di rilievo se non piccole sbavature ininfluenti sull'economia della gara.
Il Mazzola di mister Ghizzani pareggia in rimonta 2-2 sul campo del Signa. In una domenica finalmente soleggiata anche se sferzata da un freddo gelido, i biancocelesti creano la prima occasione dopo sette minuti quando Borri, servito da Vecchiarelli, si libera per la conclusione che esce strozzata tra le mani di Crisanto. Alla prima vera sortita in avanti i locali passano, al minuto undici: Pietro Tempesti riceve in area una rimessa laterale, riesce a sfondare sulla linea di fondo servendo a Cioni un pallone solamente da spingere in porta. Gli ospiti provano a rispondere al quarto d'ora, Taflaj calcia in porta direttamente da centrocampo chiamando Crisanto alla parata, complice anche il forte vento. Il successivo batti e ribatti in area non permette a Campatelli di battere comodamente a rete. Un minuto dopo contropiede Signa, il traversone di Nencini pesca Lorenzo Tempesti sul secondo palo che pecca nello stop. Poco dopo la mezz'ora colossale occasione per il raddoppio gialloblu nata dell'ennesima sovrapposizione, Tesi assiste Lorenzo Tempesti che colpisce il palo dopo la miracolosa deviazione di Fontanelli. I senesi ci riprovano al trentanovesimo: il mancino di Taflaj esce debole dal piede. La ripresa di apre con la staffilata della distanza di Taflaj, alta, e con il calcio di rigore assegnato al Signa, al minuto cinquantaquattro, per una vistosa trattenuta di Campatelli ai danni di Lorenzo Tempesti. È lo stesso numero nove che si occupa della battuta calciando centrale e raddoppiando il risultato. Il Mazzola ha il merito di non disunirsi, riaprendo la partita con un bellissimo colpo di testa di Geraci su punizione di Taflaj al cinquantanovesimo. I biancocelesti si riversano in avanti e, appena tre minuti dopo, trovano nuovamente la via per la rete: Geraci scatta sul filo del fuorigioco presentandosi davanti a Crisanto, tocco delizioso e clamorosa rete del pareggio. Al sessantacinquesimo, dopo un importante contrasto tra Vecchiarelli e Coppola, si crea un capannello di giocatori dal quale escono Tafalj e lo stesso Coppoli, entrambi allontanati dal direttore di gara. Il Signa perde pericolosamente campo, i biancocelesti sfiorano il clamoroso ribaltone con Borri, tiro rimpallato all'ultimo tuffo da Nocentini. Al minuto ottantaquattro discesa di Fiaschi che premia il rimorchio di Bonechi, la sua conclusione lambisce il palo e termina sul fondo. Un minuto prima del novantesimo altra doppia chance per il Mazzola, la conclusione di Fiaschi viene respinta sui piedi di Gucci che si vede deviare in angolo il suo tiro a botta sicura. Al novantatreesimo Campatelli, già ammonito, atterra Capochiani e si reca anzitempo sotto la doccia. Al quinto dei sei minuti di recupero ingenuità di Bouhamed che trattiene Lorenzo Tempesti, l'arbitro assegna il secondo rigore e la testa espulsione biancoceleste. Sul dischetto si presenta ancora l'ex centravanti del Tuttocuoio che incrocia sulla destra trovando un super Fontanelli ad aspettarlo lì. Si gioca incredibilmente fino al minuto centouno, al triplice fischio di Noto di Pisa il risultato recita 2 a 2.