Più demeriti rossoblù che meriti biancorossi e, tra i demeriti, ben più pesanti quelli caratteriali di quelli tecnici: non c'è altra riflessione che possa spiegare il così ampio divario di reti indicato dal tabellino. La Colligiana, oltre a mettere in mostra come d'abitudine le ben note eccellenze della sua rosa, non deve fare altro che approfittare delle distrazioni di un Lanciotto volenteroso e ben attrezzato ma, come spesso accaduto a inizio stagione, troppo incline a ferirsi con le sue stesse mani. Non si può parlare nemmeno di timore reverenziale tra i ragazzi di mister Secci, che affrontano gli ospiti odierni come nelle ultime due uscite hanno affrontato Scandicci e Castiglionese, senza cioè dar peso al divario di punti in classifica. Sono infatti proprio i padroni di casa a partire fortissimo, avvicinandosi alla rete con un potente destro dal limite di Afelba già al 3', ben neutralizzato da Chiarugi, ma soprattutto al 5', con Cecchi che, ottimamente servito in contropiede da Verdi e abile a farsi strada in area a spallate, mette a lato di appena una spanna un diagonale sinistro da distanza ravvicinata. Lascia quindi tutti alquanto interdetti constatare che a passare in vantaggio siano invece gli ospiti, fino al momento mai pericolosi. E' il 21' e Baccani si incarica della battuta di un calcio di punizione da posizione defilata sulla destra, a venti metri dalla linea di fondo: il tiro-cross di sinistro, debole e basso, sembra tutto fuorché insidioso, eppure tra gli uomini in barriera si alza improvvida una gamba il cui piede tocca la sfera e la devia quel tanto che basta per spiazzare Roselli e farla ruzzolare beffardamente in fondo al sacco. Incassato lo sfortunatissimo svantaggio, il Lanciotto cerca la reazione, ma manca di lucidità: Afelba ci prova su punizione al 23', Chiarugi vola sul palo lontano. Poi la Colligiana prende sempre più campo e, dopo un tentativo di Corcione dal limite che sorvola di poco la traversa al 36', raggiunge il raddoppio al 42' con il suo bomber Carlotti che, sfruttando il posizionamento troppo alto della difesa campigiana e l'ottimo rilancio del suo portiere Chiarugi, aggancia il pallone e dopo una sgroppata di quaranta metri batte Roselli in uscita con l'esterno del piede sinistro. L'intervallo giova al Lanciotto, che recupera il consueto coraggio e rientra in campo più determinato che mai a recuperare il doppio svantaggio. Mister Secci non manca di spavalderia, e sacrificando anche alcuni elementi importanti della retroguardia manda in campo tutta l'artiglieria a propria disposizione: una mossa che darà i suoi frutti per una buona mezz'ora, nella quale i rossoblù si avvicinano significativamente al loro obiettivo. Al 59', infatti, un'azione da manuale porta all'1-2: Gonfiantini serve da sinistra Afelba sulla trequarti, il fantasista è geniale a pescare di prima intenzione in profondità Princiotta che si inserisce in area con i tempi giusti e di sinistro batte Chiarugi in uscita. La bella rete alimenta il morale del Lanciotto che continua a lungo ad attaccare, e al 70' arriva ad un passo dal pareggio, con un'acrobazia in piena area di Ascolese, imbeccato da una punizione dalle retrovie di Bambi e lasciato colpevolmente smarcato: Chiarugi compie l'ennesima prodezza e mette in corner. Un altro ottimo pallone arriva sul sinistro di Amerighi al 74', direttamente da rimessa laterale, ma il centrocampista manda alto di poco. Nel finale invece il Lanciotto si disunisce improvvisamente, e la Colligiana non si fa scrupoli a chiudere i conti. All'80' Donati calcia con il destro ad effetto un corner direttamente in porta, Roselli sembra in traiettoria ma manca la presa e lascia che il pallone si insacchi. Ennesima beffa, che si porta dietro anche la quarta rete ospite, appena due minuti più tardi: a segnarla è Calamassi, ben servito in contropiede da Nastri, che prima calcia addosso a Roselli, poi, approfittando di una retroguardia avversaria ormai alla deriva, interviene sulla stessa ribattuta corta e di testa ribadisce in rete. Si chiude quindi con una larga vittoria la trasferta di una Colligiana che, per qualità tecniche e mentalità vincente, appare sempre più chiaramente l'unica squadra seriamente candidata a contendere la vittoria finale allo Scandicci: festa grande per i tifosi ospiti che, giunti a decine a Campi Bisenzio, ben decidono di celebrare fragorosamente il successo a suon di petardi e mortaretti. Calciatoripiù: Chiarugi, Donati, Carlotti (Colligiana).
Lo Scandicci è un treno che non si ferma nemmeno nel giorno dello sciopero dei ferrovieri. Battuta a parte, prosegue inarrestabile la corsa dei blues che a Signa inanellano la sesta vittoria consecutiva, mantenendo a distanza di due punti la Colligiana, corsara qualche chilometro più a nord in quel di Campi. Il Signa ci ha provato a mettere il guinzaglio alla capolista, ma dopo aver recuperato il primo svantaggio non è stato capace di farlo una seconda volta, in un secondo tempo giocato generosamente quasi tutto nella metà campo avversaria, ma senza scalfire la granitica difesa ospite, supportata da tutto il resto della squadra e che rimane la meno perforata del girone B di Eccellenza. Il Signa, con la settima sconfitta stagionale (la seconda in casa dopo quella con la Colligiana alla quarta giornata) vede purtroppo ridotte al lumicino le speranze di dire ancora la sua in zona play off. La brillante formazione dello scorso campionato diventa un ricordo che si sbiadisce sempre più con il passare del tempo. Miglior attacco, come lo Scandicci, ma difesa tra le più battute del campionato: questa è la bizzarra squadra di un'annata non proprio felice. Lo Scandicci fa bottino pieno senza troppo sforzo; capitalizza al massimo le occasioni create e si dedica poi al puro contenimento di un avversario che, come una mosca impazzita, sbatte ripetutamente contro una finestra chiusa. I blues sono al momento un complesso solido e ben assortito, che si muove attraverso meccanismi ben oliati. Staremo a vedere quanto dura il momento magico. E veniamo ai dettagli di cronaca. Il Signa, in completo bianco con numeri gialli, recupera Coppola, ma deve fare a meno dello squalificato Dallai, sostituito da Tesi. Mister Scardigli si affida al collaudato 4-3-3, con capitan Coppola a fare il regista in mezzo al campo. Lo Scandicci, in completo nero, schierato anch'esso con un 4-3-3, si presenta con dieci undicesimi della squadra vittoriosa contro la Rondinella Marzocco, manca solo lo squalificato Sabatini, sostituito da Menini. L'avvio è subito vivace, ma la prima vera occasione arriva solo all'8', quando Sinisgallo avanza per vie centrali e tira: Crisanto respinge dlato il pallone indirizzato alla sua sinistra e il pericolo sfuma perché nessun avversario è in agguato per riproporre la minaccia. Più concreti gli ospiti che, al 14', si affacciano nuovamente verso l'area avversaria: cross basso di Viligiardi da sinistra, ma il pallone attraversa tutta l'area di porta senza che nessuno lo intercetti. E il Signa? Al momento tutto è racchiuso in un tiro alto di Nencini al 17'. E si arriva così al 20', quando gli ospiti fruiscono di un calcio di punizione dalla trequarti sinistra. Il pallone calciato da Sinisgallo spiove in area dove Del Pela ruba il tempo a Crisanto e di testa lo spedisce in rete. Crisanto resta a terra, senza conseguenza, come era accaduto anche qualche minuto prima, quando era uscito fuori area. Il Signa reagisce con una bella discesa di Nencini che conquista il primo calcio d'angolo (alla fine saranno ben sette contro uno). Al 30' Viligiardi esce malconcio dal campo, sostituito da Marco Conti che va a posizionarsi alto a sinistra, con arretramento a centrocampo di Poli. Al 31', sul secondo calcio d'angolo a favore dei padroni di casa, Coppola pennella da sinistra e Cioni, all'altezza del secondo palo, colpisce in splendida elevazione di testa e batte senza scampo Di Cicco. Il Signa prende fiducia e, al 34', guadagna un calcio di punizione tre metri fuori area sulla destra, per un fallo di Dodaro su Pietro Tempesti: batte di sinistro Lorenzo Tempesti, ma il pallone non si abbassa abbastanza. Subito dopo Pietro Tempesti, dopo una bella azione personale, sbaglia l'ultimo passaggio per un compagno. Replicano al 37' gli ospiti con una bella discesa di Frascadore: sul suo cross basso non arriva Del Pela per un soffio. Lorenzo Tempesti finisce a terra in area a contatto con il suo controllore, ma le proteste sono appena abbozzate. Al 43' il risultato varia ancora. L'azione dello Scandicci nasce sulla sinistra (e i sostenitori locali sui gradoni opposti alla tribuna coperta parleranno a fine gara di un fallo non rilevato). A portare avanti il pallone è poi Poli, che lo fa filtrare in area, tra difensori addormentati, a premiare l'inserimento di Dodaro che incrocia con il sinistro e batte Crisanto, mandando la sfera nell'angolo alla sua sinistra. Il primo tempo, decisamente più che apprezzabile, si chiude con quattro minuti di recupero. Di altro livello sarà il secondo tempo, con il monotono attaccare dei padroni di casa, rimodellati nell'assetto da ben tre sostituzioni nei primi quindici minuti e da un assetto più offensivo, sostenuto da una difesa a tre. Così sbilanciati i canarini rischiano, al 68', quando Del Pela quasi dal fondo appoggia indietro per l'accorrente Poli, che spedisce il pallone sopra la traversa. Tra lanci lunghi e concitate mischie prosegue la confusa offensiva dei padroni di casa, che non produce granché. Qualcosa arriva dalle palle inattive, come dal calcio d'angolo di Coppola da sinistra: sugli sviluppi Baggiani calcia dal vertice sinistro dell'area, ma senza precisione (77'). Si va avanti con le squadre concentrate in una sola metà campo e il pallone che vaga come una palline impazzita del flipper. Finisce dopo sei minuti di recupero: applausi generosi da parte dei ritrovati ultras signesi ai propri beniamini; cori trionfalistici dei tifosi ospiti, che possono sognare sempre più in grande. E domenica lo Scandicci potrà allungare la serie di vittorie nel confronto casalingo contro la Fortis Juventus. Per il Signa c'è il derby in trasferta con la Lastrigiana, avanti di due punti in classifica. E, all'inizio del campionato, questa situazione era pura fantascienza.
SIGNA
CRISANTO: 6 Sul primo gol Del Pela è un fulmine, ma a noi resta la sensazione di un movimento in leggero ritardo del portiere. Niente da fare sul secondo gol. Sicuro nell'ordinaria amministrazione sostiene, altissimo, il tentativo di raddrizzare il risultato.
GIULIANI: 6 Presidia con attenzione la propria zona difensiva e cerca anche di inserirsi in avanti, pur senza particolare effetto (58' Costa: 6- Inserito per dar peso alla manovra offensiva, fa quel può).
NENCINI: 6.5 Uno dei migliori della squadra: buone chiusure su Caggianese e apprezzabili tentativi di appoggio alla manovra offensiva.
SOLDANI: 6- Fa tanto movimento in mezzo al campo, ma non riesce ad inventare granché di costruttivo (72' Baggiani: 6 Uno spezzone con qualche spunto interessante).
FRANZONI: 6+ Non condizionato dalla quarta infrazione, che al prossimo cartellino giallo lo porterebbe alla squalifica, gioca una gara energica, pur con qualche sbavatura.
NOCENTINI: 6+ Nella stessa condizione del compagno di linea, si batte anche lui con grande generosità e con qualche lieve incertezza (84' Manetti: sv).
TEMPESTI P.: 6.5 Uno dei più intraprendenti in avanti, impegna severamente la difesa avversaria, anche se in qualche caso difetta di precisione nel momento culminante (51' Capochiani: 6 Finisce per fare il terzo difensore, senza particolari problemi).
TESI: 6 Sostituire Dallai non è cosa semplice, ma lui fa il possibile e si muove apprezzabilmente come esterno di centrocampo a sinistra. Nel finale litiga con un volpone come Caggianese.
TEMPESTI L.: 6- Giornata magra, duella con tutti, ma non trova varchi e quando prova il tiro non inquadra mai lo specchio della porta.
COPPOLA: 6+ Sempre valido nei calci da fermo (suo il cioccolatino per il gol di Cioni), fatica però a velocizzare la manovra e spesso perde tempi di gioco.
CIONI: 6.5 Va a segno per la settima volta e non è poca cosa. A parte questo l'impegno è costante, ma non trova altri guizzi in zona gol.
SCANDICCI
DI CICCO: 6 Non è chiamato a compiere parate di un certo rilievo; sempre attento e tempestivo nelle uscite sulle palle alte.
FRASCADORE: 6.5 Altra gara molto positiva del difensore sulla fascia di sua competenza; sa inserirsi con i tempi giusti anche in avanti.
DODARO: 7 Soffre un po' uno sgusciante avversario come Pietro Tempesti, ma se la cava senza troppi problemi. Letale ancora quando si sgancia in proiezione offensiva (secondo gol consecutivo).
GUIDELLI: 7 Prestazione molto efficace del centrocampista, soprattutto quando agisce in fase di interdizione davanti alla difesa e poi fa ripartire la manovra dal basso.
LA ROSA: 6.5 Ingaggia duelli con un avversario del calibro di Pietro Tempesti e ne limita fortemente la naturale pericolosità.
MENINI: 6.5 Sostituisce egregiamente lo squalificato Sabatini e si batte con energia nel cuore della difesa.
CAGGIANESE: 6 Qualche guizzo lo trova sempre, ma non quello determinante. Comunque è un innesto importante per gli equilibri della squadra e viene sostituito quando mostra segni di nervosismo che gli costano l'ammonizione (89' Corsi Tommaso: sv).
VILIGIARDI: 6.5 Comincia bene, ma la sua partita dura solo mezz'ora, poi esce per infortunio (30' Corsi M.: 6- Si posiziona alto a sinistra e non si vede molto; 78' Caddeo: sv ).
DEL PELA: 6.5 Un gol da predatore e non a caso è il goleador principe del girone B, ma anche qualche errore inusuale per lui.
SINISGALLO: 6.5 Buon lavoro di cucitura in mezzo al campo, trova anche i tempi giusti per finalizzare la manovra offensiva della squadra.
POLI: 6 Gioca diversi metri indietro rispetto alla sua usuale posizione dopo l'uscita di Viligiardi, entra comunque da protagonista nell'azione del secondo gol. Poteva chiudere la partita a metà della ripresa: l'errore non è da lui.
ARBITRO
CORTI di PRATO 6- Ci era piaciuto molto domenica scorsa a Pontassieve, ma a Signa ha suscitato molte perplessità. Non errori clamorosi, ma tanti piccoli errori di valutazione, comprese alcune mancate ammonizioni. Il voto segue il comportamento del mio professore di francese: un punto in meno per ogni errore grave e un altro punto in meno ogni quattro-cinque imperfezioni. Il 6- faceva fare salti di gioia, tanto era difficile da conquistare.
Termina con un pareggio per 1-1 la sfida tra il Mazzola e la Rondinella. Dopo la bella prova di sette giorni fa contro la Baldaccio Bruni, i ragazzi di Ghizzani si presentano al Bozzi privi di Camilli, Forconi, Papi e con il forfait di Iacoponi. La Rondinella, oltre a Gorfini, deve fare a meno per squalifica del suo attaccante Polo. Rondine che parte fortissimo, al secondo minuto Bencini vince un rimpallo in area cercando Vezzi con un traversone basso, Bonechi salva in angolo. Due minuti dopo ancora Bencini ripropone una corta respinta, Vezzi trova il miracolo di Fontanelli ma il centravanti viene pescato in posizione irregolare. Il Mazzola risponde al tredicesimo, Bouhamed recupera palla a centrocampo allargando per Vecchiarelli, il traversone è salvato da Mazzolli in angolo. Sessanta secondi dopo ennesimo episodio dubbio a sfavore dei biancocelesti, con Fiaschi nettamente trattenuto da Bartolini in area di rigore ma senza penalty assegnato. Al ventiduesimo altro episodio da segnalare quando Geraci, in posizione regolare, viene incredibilmente fermato a tu per tu con Pecorai dal primo assistente per un clamoroso fuorigioco. Al ventiseiesimo azione insistita del Mazzola: prima Borri viene murato da Mazzolli dopo velo di Geraci, poi Migliorini svirgola in angolo un cross tagliato di Gucci verso lo stesso numero 11 biancoceleste. Sul corner incornata di Campatelli che non inquadra lo specchio della porta. Mezz'ora di gioco, Rondinella pericolosa su calcio piazzato, Mazzolli pesca l'incornata di Ciardini che esce sul fondo. Sul fronte opposto staffilata dalla distanza di Gucci che sorvola la traversa. Al trentottesimo calcio di punizione dal limite per i locali, Mazzolli spreca calciando altissimo. Un minuto prima del 45' clamorosa palla gol per il Mazzola: Bouhamed confeziona un prezioso recupero, Fiaschi manda Vecchiarelli a tu per tu con Pecorai che compie un autentico miracolo respingendo con il piede. L'ultima chance è ancora per gli ospiti, Rocchetti cerca la volee che termina di poco alta. Il primo tempo si conclude a reti inviolate. La ripresa si apre con un pericoloso appoggio di Vezzi, Zanaj salva. Al cinquantunesimo la gara si sblocca: calcio di punizione battuto da Geraci, la respinta è preda di Vecchiarelli che trova un gol favoloso calciando con il destro. Al cinquantaseiesimo ancora proteste dal Mazzola, Ciardini colpisce Borri con una gomitata ma l'arbitro estrae solo il giallo. La partita si incattivisce, quattro ammoniti nel giro di pochi minuti e gara che, ovviamente, si spezzetta anche a causa della girandola dei cambi. Al settantesimo contropiede Mazzola, Borri difendere benissimo la palla aprendo alla conclusione di Rocchetti, il tiro è impreciso e si spegne sul fondo. Non succede più nulla fino al minuto ottantuno quando Antongiovanni, fortunato nel vincere un rimpallo, riesce a concludere verso la porta per la rete che vale il punto dell'1-1. I biancocelesti reagiscono subito, all'ottantaseiesimo colpo di testa si Campatelli che chiama Pecorai alla respinta, sulla ribattuta nessun compagno è pronto alla deviazione vincente. Non c'è più tempo, dopo cinque minuti di recupero il direttore di gara sancisce la fine dello ostilità, Rondinella e Mazzola si dividono la posta in palio guadagnando un punto che serve a poco.