Il Valentino Mazzola acciuffa il pareggio negli ultimissimi minuti di recupero e il match finisce 1-1 con l'Antella di mister Alari. Ospiti che, in una partita molto bloccata, partono meglio con l'assolo di Papalini, il suo tiro termina a lato. Il Mazzola risponde immediatamente con l'incursione di Geraci, stoppato al momento della conclusione, così come il compagno Vecchiarelli. La successiva ribattuta è preda di Campatelli che spara altissimo. Ancora Mazzola al tredicesimo, Borri difende bene il pallone arrivando però scarico alla conclusione. Alla mezz'ora prende coraggio l'Antella, Papalini vince un rimpallo calciando direttamente con la punta del piede, la palla esce di poco sopra la traversa. E' il preludio al gol del vantaggio, giunto due minuti dopo: calcio d'angolo sul quale svetta Frezza per il vantaggio fiorentino. La reazione dei locali è sul tiro di Geraci sessanta secondi dopo la marcatura, il tiro è centrale e preda di Brunelli. La ripresa si apre con una serie di batti e ribatti in area Antella, nessun calciatore del Mazzola è pronto a raggiungere la sfera. Al cinquantaquattresimo altro episodio dubbio, di una stagione ampiamente sfortunata, a sfavore dei locali: Rocchetti viene incredibilmente atterrato in area di rigore, per il direttore di gara si può proseguire. Non finisce qui perché un minuto dopo l'ora di gioco Zefi, nel tentativo di allontanare la sfera, tocca il pallone con il braccio senza nessun ravviso da parte della terra arbitrale. L'Antella non si vede quasi mai, Bouhamed prova la conclusione dalla distanza senza inquadrare la porta. All'ottantunesimo ecco l'episodio che potrebbe cambiare l'inerzia del match: al terzo tentativo l'atterramento di un calciatore locale è punito con il calcio di rigore, Geraci si incarica della battuta sparando però alle stelle. Il Mazzola non si disunisce, Bouhamed cerca uno schema direttamente da punizione, Geraci non arriva per questione di centimetri. Allo scoccare del 90' azione insistita dei senesi, Campatelli si coordina con una pregevole rovesciata che termina tra le braccia di Brunelli. Quando tutto sembra ormai concludersi, ecco che arriva il pareggio: angolo battuto all'interno dell'area di rigore, Bonechi riesce ad anticipare Zefi depositando la sfera alle spalle del portiere. Nell'ultimo dei sette minuti di recupero altro cross all'interno dell'area di rigore, questa volta di Zeppi, che trova la deviazione troppo debole di Geraci. La sfida del Ceccarelli termina 1 a 1, un punto che serve solamente per muovere la classifica. Il Mazzola è adesso atteso da due trasferte consecutive sui campi di Fortis Juventus e Scandicci.
Colpaccio della Baldaccio Bruni che espugna il fortino della Colligiana e conquista tre punti fondamentali per la corsa playoff, mentre i biancorossi vedono scappare lo Scandicci a cinque lunghezze di distacco e rischiano di compromettere il loro inseguimento alla Serie D. Una gara sfortunata per i valdelsani di mister Mocarelli che vanno sotto, la rimettono in piedi e poi capitolano definitivamente per un rigore nel finale: a far festa allora è la Baldaccio, una delle formazioni impelagate nel difficile cammino a metà fra la voglia di mettere in cassa prima di tutto la sicurezza della salvezza e qualche legittima ambizione di post-season. Pronti-via e ci provano i biancorossi: Calamassi va al tiro da fuori, Ubirti risponde presente. Al primo affondo, gli ospiti colpiscono: è Boriosi a farsi trovare pronto per colpire a rete superando la resistenza di Chiarugi che capitola. Zero a uno, esulta la Baldaccio Bruni. Che però viene riacciuffata subito dal centro vincente di Carlotti, poco prima della mezzora. La partita esce dal campo di calcio e diventa una specie di remake di Prova a prendermi , c'è solo da capire chi delle due vuol fare la lepre in fuga. Inizialmente il ruolo pare cucito perfettamente per la squadra di casa che alla mezzora impegna ancora Ubirti con Corcione, nel tentativo di pervenire in qualche modo al sorpasso. Gli sforzi coincidono col 2-1: lo segna al 35' Carlotti, doppietta personale per lui a suggellare un favoloso primo tempo. Eppure, prima della sirena che manderebbe tutti negli spogliatoi a ricaricare le batterie, riecco che la Baldaccio batte un colpo: anzi, lo batte Pedrelli con una punizione su cui Chiarugi non ha modo di opporsi. Due a due, ora si può andare all'intervallo. Anzi, ci sarebbe il tentativo di Carlotti che è affamato di gol e punti e calcia violento verso la porta, ma trova la favolosa risposta di Ubirti che decolla sotto la traversa a dirgli di no. Ripresa. Corcione scappa sulla fascia e poi converge verso il centro, ma va giù dopo un contatto con Giorni che rimedia il giallo, l'intervento per sua fortuna è al limite dell'area: la Colligiana beneficia della punizione ma non la sfrutta. Poco dopo farebbe invece centro Lunghi con un bel tiro dal limite, ma è tutto fermo per fuorigioco. Si resta sul pari, ma la sensazione è che una delle due possa in qualsiasi momento fare jackpot. Ed è la squadra ospite: all'84' Mercuri sfonda in area e viene atterrato da un difensore biancorosso, per l'arbitro è rigore. Dal dischetto lo stesso Mercuri realizza: 3-2, la Baldaccio è in estasi. Anche perché ora si tratta di alzare il muro e difendersi dagli assalti biancorossi che preannunciano un finale infuocato: Calamassi spara a botta sicura, Ubirti disinnesca. Il forcing oltre il 90' produce una sola occasione: la autentica Lunghi, ma il portiere ospite, una volta di più, si oppone. E lo scalpo è cosa fatta: ride la Baldaccio.
Lo Scandicci porta a casa la settima vittoria consecutiva in campionato, stavolta ai danni di una Fortis Juventus che ha tenuto testa fino all'ultimo alla capolista. Capolista che con l'ottavo risultato utile consecutivo allunga in classifica sulla Colligiana portando a +5 il vantaggio. Prima nota di cronaca l'infortunio al giovane Caddeo (2005) costretto a uscire dopo appena otto minuti di gioco. Lo Scandicci è padrone del campo e sfiora la rete in più di un'occasione, ma Del Pela, Corsi T. e Caggianese non riescono a sbloccare il risultato. Nella ripresa la musica non cambia, con i ragazzi di mister Taccola sistematicamente nella metà campo della Fortis, ma la porta difesa da Aglietti sembra stregata soprattutto quando Del Pela colpisce la traversa. Il capocannoniere del girone però non si scoraggia e nei minuti finali sfrutta il bel cross di Caggianese per incornare con precisione realizzando il gol vittoria che permette ai blues di consolidare il suo primato nella classifica marcatori e quello della squadra sempre più convinta dei propri mezzi.
Termina in parità, 1 a 1, un vivace derby tra Lastrigiana e Signa, ma quanto è accaduto negli ultimi minuti finisce per privare la gara di un finale che avrebbe potuto anche portare ad un risultato diverso. Purtroppo, per dovere di cronaca, il nostro racconto deve partire proprio da lì. A cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare, con le squadre in parità nel punteggio e in parità numerica, a causa di un'espulsione per parte, Capochiani si vede respingere il colpo di colpo di testa da uno strepitoso intervento di Marziano. L'azione, che poteva portare in vantaggio gli ospiti si esaurisce con un intervento liberatorio da parte della difesa ospite, ma negli occhi si fissa l'immagine dello sfortunato numero 8 del Signa, rimasto a terra dopo un violento impatto contro il palo di sinistra della porta difesa da Marziano. Si forma un capannello attorno al giocatore e si capisce subito che si tratta di qualcosa di serio. Al giocatore vengono immediatamente prestati soccorsi dal personale dell'ambulanza presente davanti allo stadio, ma la situazione richiede l'intervento di una seconda ambulanza medicalizzata che arriva da Signa. Capochiani viene disteso su una barella e portato a bordo, dove un medico gli pratica un'iniezione di antidolorifici. Si parla (ma in pochi hanno voglia di parlare) di una frattura nella parte alta della gamba. Occhi lucidi, tra dirigenti e compagni di squadra, guardano l'ambulanza dirigersi in direzione di Careggi, azionando brevemente la sirena. Tutto questo mentre sul campo, dopo una sospensione di una ventina di minuti, la partita era ripresa per chiudersi dopo quattro minuti di pura accademia, con il pallone indirizzato blandamente da una parte all'altra. Un simile atteggiamento dei protagonisti in campo è stato vivamente apprezzato dal numeroso pubblico presente con ripetuti applausi. E, per tornare altrettanto doverosamente a parlare di calcio giocato, diciamo subito che è stato un derby autentico, corretto ancorché senza esclusione di colpi e con occasioni che potevano far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Non proprio un match da palati fini, ma vibrante e giocato con fasi alterne di predominio da parte delle due squadre. Meglio i padroni di casa all'inizio, con i canarini che si riprendono la scena nella seconda parte del tempo. Botta e risposta ad inizio ripresa con un palo clamoroso colpito da Martini e poi, con un uomo in meno, gli ospiti sono bravi a contenere senza danni le azioni dei padroni di casa. Dopo la parità numerica ripristinata poco prima della mezz'ora, sono proprio i canarini a prendere il sopravvento creando un paio di situazioni molto pericolose. Davanti ad un numeroso pubblico che gremisce la tribuna e si accalca ai bordi del campo Lastrigiana e Signa offrono uno splendido effetto cromatico con le loro divise rosse e gialle che spiccano sul verde smeraldino del sintetico del campo La Guardiana di Lastra a Signa. Padroni di casa con un inziale 4-4-2, con la coppia di attaccanti Palaj e Romei accreditata di undici dei diciassette gol segnati dalla squadra. Il Signa, privo dello squalificato Coppola, si affida al solito 4-3-3, ma Pietro Tempesti tende ad arretrare più del solito. Partenza lanciata dei padroni di casa: Romei fa viaggiare sulla destra Pierattini che crossa prontamente: Crisanto allontana il pallone con i pugni. Al 2' il Signa risponde con una giocata tutta in famiglia: Pietro apre sulla destra per il fratello Lorenzo che calcia in diagonale, ma il pallone esce sul fondo di un buon metro, oltre il secondo palo. Rischia grosso il Signa, al 12', con un'azione dei padroni di casa che si sviluppa ancora sulla fascia destra. Combinano Pierattini e Innocenti, che con un tracciante basso pesca il liberissimo Martini sul limite sinistro dell'area: il piatto destro del numero 8 manda però il pallone a sorvolare di non molto l'incrocio dei pali, alla sinistra di Crisanto. Tiro innocuo di Dallai al 20', ma due minuti dopo lo stesso Dallai si incunea profondo sulla sinistra in area e impegna Marziano in una non facile deviazione col corpo in uscita bassa. Sulla prosecuzione dell'azione, con palla recuperata in attacco dagli ospiti, Capochiani conclude a rete, trovando la sicura risposta del portiere. Al 25' bel movimento in area di Palaj, che detta il passaggio e riceve il pallone: si alzano quelli delle prime file della tribuna pregustando il gol, ma la sfera esce larga oltre il secondo palo. Scontro tra Nocentini e Romei a centrocampo con entrambi che finiscono a terra: il primo ad alzarsi è il bomber locale, seguito dal centrale ospite, che accuserà le conseguenze restando negli spogliatoi alla fine del primo tempo. Cresce il Signa che, dopo due conclusioni a lato di Dallai e Capochiani, protesta, al 38', per un presunto fallo di mano su girata di Pietro Tempesti in piena area. Un Dallai in crescendo conquista un calcio di punizione dalla lunetta: senza Coppola si incarica dell'esecuzione di potenza il numero 9 degli ospitim ma il pallone si infrange sulla barriera e finisce sul fondo (46'). E, nel secondo tempo, a partire a razzo è la squadra ospite: sontuoso slalom di Dallai che però ritarda il tiro e, quando lo fa partire, non è altro che un appoggio debole verso Marziano. La successiva risposta dei padroni di casa frutta un calcio d'angolo da sinistra: batte lungo Mosti Falconi, che coglie libero sul secondo palo Romei, che può comodamente spedire di testa in rete il pallone (47'). La replica del Signa è quasi immediata: Lorenzo Tempesti, di esperienza, sente il contatto da dietro di un avversario e finisce a terra in piena area: l'arbitro indica senza esitazioni il dischetto del rigore. Lo stesso Tempesti, pur non infallibile in questa stagione, si assume la responsabilità e trasforma freddamente con una gran botta sotto l'incrocio dei pali alla destra di Marziano, che non può fare...il marziano! Parità ristabilita al 50'. Ma la gara si fa sempre più intensa. La fortuna non è benevola con la Lastrigiana, al 53': tiro al volo da fuori area da parte di Martini e palo interno alla sinistra di Crisanto, con il pallone che non vuole proprio entrare. Poco dopo c'è un fallo del nuovo entrato Giuliani che viene ammonito e si rivolge probabilmente in maniera non proprio ortodossa verso l'arbitro che, per tutta risposta, gli mostra il cartellino rosso. Scardigli richiama Pietro Tempesti e aggiunge un centrocampista come Soldani, arretrando Capochiani sulla linea difensiva formata da Tesi, Franzoni, Wolf e, appunto, Capochiani. Non riesce ad approfittare della superiorità numerica la Lastrigiana, che pur si dispone con una difesa a tre (Piccione, Luka, Nencini) e fa più densità in avanti. Ed è proprio Nencini, con due ammonizioni in pochi minuti, a far sì che si ristabilisca la parità numerica in campo. Accade al 72' e, Gambadori è costretto ai ripari inserendo Lazzari al posto di Romei. In dieci contro dieci è proprio il Signa a farsi più pericoloso. All'83' un incursione per vie centrali di Dallai è interrotta da un fallo di mano di un difensore: dentro o fuori area? Vibranti le proteste degli ospiti (ammonito Dallai), con il signor Macca che posiziona il pallone a una decina di centimetri, prima della linea fatale; il tiro di Tempesti è deviato dalla barriera. E si arriva all'azione del 40' già ampiamente descritta all'inizio. Quando si riprende entra Manetti al posto di Capochiani e la partita va incontro al finale già raccontato. Un punto per uno fa sì che la Lastrigiana si vede sorpassata dalla Baldaccio Bruni e il Signa dalla Rondinella Marzocco. Tra posizioni nei play off e nei play out saranno porte girevoli fino alla fine. E domenica la Lastrigiana va a far visita al Lanciotto quint'ultimo, mentre il Signa ospita la Castiglionese quinta della classe, ma in rottura prolungata (come si direbbe nel trotto) con solo due punti raccolti nelle ultime sei partite. Mentre chiudiamo l'articolo, arriva cortesemente dalla società del Signa che si tratta di un infortunio molto serio. Forza Tommaso! Calciopiù ti augura una rapida guarigione ed è pronto a salutare il tuo ritorno in campo.
LASTRIGIANA
MARZIANO: 7+ Un paio di interventi che valgono il risultato, particolarmente l'ultimo, veramente superlativo per reattività.
PIERATTINI: 6+ Buona interpretazione del ruolo, soprattutto in fase di appoggio alla manovra sulla fascia di sua competenza.
NENCINI: 6- Efficace in fase difensiva, ma la sua prestazione è offuscata dalle ammonizioni che lo portano all'espulsione. Si vedono poco le sue proverbiali rimesse da fallo laterale.
DEL COLLE: 6.5 Prima difensore poi centrocampista: è un tuttofare molto utile agli equilibri della squadra.
LUKA: 6.5 Prestante difensore centrale, si esibisce in diverse eleganti chiusure in fase difensiva.
PICCIONE: 6 Da esterno del centrocampo a quattro a braccetto di destra della difesa a tre se la cava più che dignitosamente.
INNOCENTI: 6+ Il più giovane della squadra si fa notare in maniera positiva in mezzo al campo.
MARTINI: 6+ Molto efficaci i suoi inserimenti in fase offensiva: poteva far meglio nella prima occasione; sfortunato nella seconda.
PALAJ: 6 Si vede in fase conclusiva in una sola occasione e poteva decisamente fare meglio. Comunque utile al reparto (78' Tomeo: sv).
ROMEI: 7 U n gol da opportunista di testa (settimo centro per lui) e qualche altra bella iniziativa; incespica sfortunatamente in un contropiede a campo aperto (73' Lazzeri: sv).
MOSTI FALCONI: 6.5 Piedi educati, trova modo di rendersi molto utile nella zona nevralgica del centrocampo.
SIGNA
CRISANTO: 6 San Palo lo salva dalla fiondata di Martini; incolpevole sul gol, deve solo disimpegnarsi nelle uscite alte.
NENCINI S.: 6 Gioca un primo tempo tutto sommato positivo; non conosciamo il motivo della sostituzione (46' Giuliani: sv Gioca poco più di dieci minuti: la sua espulsione è un atto assolutamente censurabile).
TESI: 6 Ordinato, difende con efficacia la fascia di propria competenza
BAGGIANI: 6 Si muove molto in mezzo al campo, anche se difetta talvolta di precisione nei passaggi.
NOCENTINI: 6 Buoni interventi difensivi, gioca solo un tempo forse precauzionalmente (46' Wolf: 6 Tiene diligentemente la propria posizione in mezzo alla difesa).
FRANZONI: 7 Gioca sotto la spada di Damocle della squalifica, ma non è condizionato. Prestazione autoritaria al centro della difesa: sempre pronto a far ripartire il gioco.
TEMPESTI: 6+ Inizia bene e poi si spenge un po', ma svolge un gran lavoro avanti e indietro sulla fascia (59' Soldani: 6.5 Porta un contributo molto positivo al gioco della squadra).
CAPOCHIANI: 6+ Centrocampista e poi difensore: inesauribile, insidia la porta avversaria nel finale. Poi è successo quel che è successo. Vedere i compagni affranti a fine gara è un segno evidente di come sia elemento che fa gruppo (86' Manetti: sv).
TEMPESTI L.: 7 Molto vivace, conquista con esperienza un calcio di rigore e si assume il peso della trasformazione. Trascinatore.
DALLAI: 7 Cresce con il passare dei minuti e si prende anche lui la squadra sulle spalle. Spunti di classe pura, purtroppo non sempre finalizzati al meglio.
CIONI: 6 All'asciutto dopo essere andato in gol per tre turni consecutivi, offre una prestazione comunque positiva.
ARBITRO
GIOVANNI MACCA DI PISA: 6 Fin troppo all'inglese in qualche circostanza, tiene in mano una gara non facile. Si trova a decidere in qualche situazione difficile e non avremmo voluto essere in lui. Sufficienza comunque piena e, se ha visto bene lui, anche più ampia.