Un rigore apre e uno chiude. Ce ne sarebbe un altro, più o meno a metà spartito, ma è una nota stonata e un briciolo sfortunata. Grassina-Antella, il derby che accende il territorio ripolese ogni volta, finisce 1-1. Cronaca di una domenica per cuori fortissimi, di due ore di calcio come piace a chi non si piega al grigiore del professionismo moderno: una coreografia da urlo da parte dei tifosi di casa al compianto presidente Paolo Casini, di cui ricorre l'anniversario della scomparsa (era il 13 marzo 2024) che apre una domenica da ottovolante in cima e in fondo alla classifica. Dopotutto al Pazzagli ci sono in ballo punti playoff e playout, desideri inconfessabili di traguardi in top 5 e voglia di schiodarsi il più in fretta possibile dalla coda per non finire in Promozione. Apre un rigore, si diceva, quello di Fratini: fallo di Mazzanti dopo 3' su Baggiani, penalty antellese. Dal dischetto calcia Fratini, come all'andata. E segna, come all'andata. Bartoli intuisce e sfiora, ma non basta. Il Grassina, caricato a molla da un tifo indiavolato (la coreografia per Paolo Casini occupa quasi tutta la tribuna, una gigantografia del Presidente con citazione presa in prestito da Renato Zero ( Amico è tutto, è l'eternità ) e applausi a non finire. Anche per i ragazzi di Cellini, chiamati alla costruzione di una rimonta non facile: cross di Parrini, Dini si allunga in qualche modo e colpisce la traversa. La prima di giornata, certamente non l'ultima. Non è un primo incendiario: Simoni calcia e poi va giù dopo un contatto con un centrale avversario, ma si può proseguire per Vaggelli. Dall'altra parte ecco Zefi col destro da fuori, distanza siderale per beffare Bartoli. Nella ripresa Cellini aggiusta qualcosa: fuori Becucci e Pampalone, serve più fosforo in mediana con l'ingresso di Caschetto. E il Grassina dà vita a un vero e proprio forcing: Simoni viene steso in area, non è rigore. Montano le proteste rossoverdi, ma il penalty arriva al quarto d'ora, quando Parrini va giù dopo un contrasto apparso decisamente più light con Papalini. Rigore, sì: dal dischetto Simoni trova una soluzione ibrida, un cucchiaio potenziato. Traversa. E due. Dall'altra parte l'Antella potrebbe emettere la condanna definitiva, ma sul mancino di Santucci Bartoli neutralizza in due tempi. Forcing rossoverde, poi: Betti di testa manda fuori di un nulla, Dini litiga col pallone e poi sbatte due volte contro l'attento Brunelli. Entra anche Baccini nel disperato finale rossoverde: sponda per la sua sforbiciata che riporta alla mente un gesto tecnico da favola di cinque anni fa, in Serie D, col Montevarchi. Stessa coordinazione, diverso esito: allora fu gol, stavolta Brunelli si salva con l'aiuto dell'incrocio. Terza traversa. E poi la quarta arriva sul corner successivo, dopo il colpo di testa di Betti. Dalle parti grassinesi della tribuna si respira aria di sindrome maniaco-depressiva, ma il cielo torna sereno al 94'. Ovvero sull'ultima preghiera della partita: cross di Simoni, braccio di Cipriani. Ancora rigore per i locali: stavolta calcia Baccini, 1-1. Esultanza rabbiosa, mentre sugli spalti si scatena il delirio unito agli inevitabili sfottò nei confronti dei cugini che buttano via una chance colossale di risparmiarsi per davvero i playout e puntare alla salvezza diretta, visto anche il contemporaneo ko della Lastrigiana. Mister Iacobelli, alla seconda sulla panchina dell'Antella, perde le staffe e viene espulso. Poi c'è spazio solo per il rammarico, in casa ospite. E gli applausi, dalla parte rossoverde.
GRASSINA
BARTOLI: 6 Intuisce e sfiora il rigore di Fratini, poi para in due tempi su Santucci. Non è una domenica frenetica, porta a casa la sufficienza.
MEAZZINI: 6.5 Grinta e sostanza dalla sua parte, cerca il cross con convinzione: non vanno tutti a segno, ma la generosità è enorme.
FABIANI: 6.5 Copia e incolla il giudizio del collega di reparto dirottato dall'altra parte: va a pieni giri finché può, partorisce più di uno spunto interessante.
ALFARANO: 6.5 Cuce il gioco con pazienza, rimediando un giallo inevitabile dopo un errore di Becucci che stava scoprendo l'intera squadra a un contropiede antellese. È l'unica sbavatura della consueta prestazione da metronomo (78' Betti: 6.5 Una traversa e un colpo di testa fuori di millimetri. Ingresso volenteroso).
NERI: 6.5 Diverse buone uscite palla al piede e una guardia attenta su Santucci.
PAMPALONE: 6 Meno esplosivo in uscita del compagno di reparto, ma solido (57' Chiti: 6 Entra nel momento in cui i suoi spingono maggiormente, non deve strafare).
MAZZANTI: 5 Spesso in ritardo sul pallone, non riesce a incidere come vorrebbe sulla manovra dei suoi. Mancano anche i suoi inserimenti in zona-gol, quelli che si erano rivelati vincenti contro Baldaccio Bruni e Rondinella (66' Meucci: 6.5 Una veronica che lascia di sasso l'avversario apre i suoi highlights: trottolino impazzito sulla destra).
BECUCCI: 5 Va in confusione e viene spesso raddoppiato dagli avversari che intuiscono di poterlo anticipare in più di una situazione. Disattento (57' Caschetto: 6 Un paio di buone aperture: gli effetti speciali in regia aumentano col suo ingresso).
PARRINI: 6 Quando passa lo fa sempre a modo suo, di sfondamento e con convinzione. Sotto porta è appannato; potrebbe tirare in almeno tre occasioni ma non lo fa, cincischiando sul più bello. Con Zefi è complicato, la guardia è molto stretta.
SIMONI: 6.5 I rigori li sbaglia solo chi li tira. Gli esce una soluzione bruttina: un cucchiaio un po' più forzuto del normale che si spegne contro la traversa. Ma oltre al rigore c'è una prestazione di enorme generosità a tutto campo, unita a cross in quantità industriale: il penalty nel finale nasce da una sua iniziativa. L'ennesima.
DINI: 5 Pasticcia in più di una circostanza quando deve concludere l'azione (85' Baccini: 7 Letteratura pura: gioca dieci minuti, fa in tempo a segnare un rigore pesante come una palla medica e centrare la traversa con una giocata che riporta indietro agli anni d'oro della Serie D. Il tutto nell'ultimo derby giocato: o almeno, così dice lui..)
ANTELLA
BRUNELLI: 6.5 Sensazionale l'intervento con cui dice di no a Baccini nel finale, mentre sui rigori è battuto: il primo è benedetto dalla traversa, il secondo lo trafigge.
CIPRIANI: 6 Grinta e generosità a destra soprattutto nel primo tempo.
BAGGIANI: 5.5 Non troppo in vista quando si tratta di osservare la manovra dei suoi, in sofferenza quando viene puntato.
FRATINI: 7 Glaciale dal dischetto come all'andata, la differenza in mezzo al campo per i suoi la fa lui (82' Liguori: sv).
ZEFI: 6.5 Marcatura molto stretta su Parrini e Dini, si aiuta come può e prova anche a farsi vedere in zona-gol, trovando l'attenta risposta di Bartoli sul suo tentativo da distanza siderale.
TOSOLINI: 6 Rimedia un giallo inevitabile quando Parrini gli scappa in velocità. Alterna buone chiusure a incertezze.
PECCHIOLI: 5.5 Non troppo intraprendente in avanti, soffre la fisicità dei suoi oppositori in mezzo e sugli esterni (66' Viganò: 5.5 Non si vede mai).
CALAMAI: 6 Buone chiusure e sprechi evitabili in mezzo, ma nel complesso la prestazione è sufficiente.
SANTUCCI: 5 Una sola chance di tiro: Bartoli risponde in due tempi. Nient'altro: anzi, riesce a rimediare un giallo evitabilissimo per aver perso tempo durante la sostituzione (89' Frezza).
PAPALINI: 5.5 Nervoso, rischia in più circostanze l'ammonizione. E porta pochi pericoli negli ultimi trenta metri.
BATTISTINI: 5.5 Punge poco in avanti, non riesce a incidere.
Finisce con un salomonico pareggio il confronto tra il pericolante Lanciotto e una Rondinella in buona salute, lanciata verso i play off. E se il punto conquistato dal Lanciotto consente ai campigiani di mantenere una posizione favorevole in zona play out, quello raccolto dalla Rondinella vede i fiorentini scalzati dall'Asta dall'ultima posizione utile per accedere ai play off. Ma, a tre giornate dalla fine tutto, a parte il primo posto dello Scandicci, appare ancora in gioco. La gara del Ballerini scorre senza particolari emozioni ed è avara di occasioni da rete. I vecchi cronisti avrebbero scritto che le difese hanno prevalso sugli opposti attacchi. E' evidente che il Lanciotto teme, a ragione, gli avversari e affronta il confronto con un inedito quanto prudente 5-3-2, con un trio di centrali formato da Rossi, Bambi e Bigazzi. Solo a metà ripresa Bigazzi si alza a centrocampo per favorire un atteggiamento più offensivo ed infatti qualche occasione per andare in gol arriverà. La Rondinella assume con più continuità l'iniziativa a centrocampo, ma i suoi ritmi sono piuttosto bassi e le punte non fruiscono di occasioni particolarmente ghiotte. I cambi, in tutto quattro, operati da mister Tronconi non porteranno a variazioni di rilievo sul terreno di gioco. Dopo ottime prestazioni nelle ultime gare, una prestazione un po' opaca ci può stare e non deve indurre a ritenere il raggiungimento dei play off una missione impossibile. Prima del calcio di inizio viene osservato un minuto di silenzio in memoria di Riccardo Agabio, dirigente del CONI e storico presidente di Federginnastica. Il pomeriggio, anche se un po' ventoso, è ideale per giocare a calcio. Il maltempo che ha imperversato tra venerdì è sabato è solo un ricordo e Bisenzio e Marina scorrono nel loro alveo naturale, senza essere minacciosi. Il Lanciotto lascia Fedi, in non perfette condizioni fisiche, in panchina e si affida a Galli al centro del trio di centrocampisti; in attacco fanno coppia Cecchi e Verdi. La Rondinella risponde con un sostanziale 4-3-3 nel quale Bencini tende a ripiegare maggiormente rispetto a Polo e Vezzi. Rondinella con maglia a riquadri bianchi e rossi e maniche nere; Lanciotto in completo verde. Il primo tiro si registra al 6': Bencini conclude da sinistra sul primo palo e Roselli para in due tempi senza problemi. Gli ospiti sono più propositivi in avanti, ma anche i locali non sono rinunciatari. Il fatto è che però i portieri rimangono a lungo inattivi. Al 34' Bencini crossa da sinistra: Vezzi sceglie bene il tempo, ma il suo colpo di testa è troppo debole per impensierire Roselli. Tanto movimento, ma le aree di rigore sono scarsamente frequentate. Il tempo si chiude con tiro cross di Afelba, catturato con sicurezza da Pecorai (46'). Dopo un primo tempo modesto e povero di occasioni ci si aspetta per forza qualcosa in più. Infatti alza un po' i ritmi la Rondinella, che cerca di premere con più intensità soprattutto a sinistra. Al 56' break del Lanciotto con Cecchi che lancia a campo libero Verdi. Il controllo del numero 11 non è perfetto e il pallone gli sfugge verso sinistra, con la difesa che riesce a sventare la minaccia. Al 58' si vede il temutissimo Polo far partire un tiro dal limite, che finisce alto sopra la traversa. Al 60' non trova la porta il nuovo entrato Antongiovanni con un colpo di testa. Al 66', ancora Antongiovanni lancia in profondità Polo e Roselli deve uscire con i piedi fuori area per impedire al bomber di arrivare sul pallone. Ma a sfiorare letteralmente il gol è il Lanciotto, al 73', con Amerighi che da fuori area fa partire un destro basso, che manda il pallone a sfiorare il palo, alla destra di Pecorai. Un minuto dopo va ancora alla conclusione la Rondinella con un sinistro di Vezzi, che non angola abbastanza il pallone e Brunelli lo blocca al centro della porta. Il Lanciotto osa di più e Cecchi non si intende al meglio con il nuovo entrato Tanini (86'). Un minuto dopo grande chiusura di Bartolini su Princiotta lanciato a rete centralmente e arrivato quasi al limite dell'area. Prima del recupero lo stesso Bartolini devia in maniera innocua un calcio di punizione da sinistra. Al primo minuto di recupero finisce direttamente sul fondo, senza deviazioni, un diagonale da sinistra di Baldesi. Si va avanti con un ulteriore minuto di recupero, oltre i quattro segnalati, per Mazzolli che resta a terra, senza conseguenze, dopo un suo intervento falloso su Rossi. E domenica il Lanciotto andrà ad affrontare in trasferta il Signa, forse non ancora in disarmo, anche se con debolissime speranze di agganciare i play off. La Rondinella riceverà al Bozzi una Nuova Foiano che condivide l'ultimo posto con la Sinalunghese, con la prospettiva di rientrare subito in zona play off.
LANCIOTTO CAMPI
ROSELLI: 6 Poco impegnato lungo tutto il corso della gara, sbriga bene il lavoro ordinario e si distingue per un'uscita perfetta fuori dall'area di rigore.
BENELLI: 6 Gioca largo a destra nella linea cinque ed è su quel lato che gli ospiti operano la maggiore pressione: lui se la cava senza particolari problemi e tenta anche qualche sortita in appoggio.
GONFIANTINI: 6 Copre senza affanni la fascia esterna sinistra, ma non trova sempre i tempi giusti per appoggiare la manovra offensiva.
GALLI: 6.5 Fa cose egregie in mezzo al campo sia in fase di interdizione che di costruzione, unite a errori banali come quando va a puntare tre avversari che, ovviamente, lo bloccano.
ROSSI: 6.5 Partita gagliarda al centro della difesa, fa da muro insormontabile e nel recupero ha ancora la forza di sfuggire a Mazzoli che nell'affrontarlo finisce a terra.
BAMBI: 6.5 Rientra dopo la squalifica e offre la solita prestazione impeccabile nel guidare con ordine e puntualità il blocco difensivo della squadra.
BIGAZZI 6.5: Implacabile in marcatura su Polo al quale lascia solo briciole come qualche conclusione forzata da fuori area, ma niente di più pericoloso.
AMERIGHI: 6+ Buona prova come esterno di centrocampo, tenta inserimenti offensivi e va ad un soffio dal gol nell'occasione più pericolosa di tutta la gara.
CECCHI: 6+ Regge il maggior peso dell'attacco cercando di difendere la palla per costruire manovre offensive; si preoccupa più di cercare compagni che di concludere personalmente.
AFELBA: 6 Gioca sulla linea di centrocampo, qualche metro dietro la posizione occupata con successo domenica scorsa. Non demerita, ma nemmeno si fa notare per qualcosa di determinante (69' Tanini: 6- A pporto poco consistente in fase offensiva).
VERDI: 6- Affianca il lavoro di Cecchi in posizione avanzata: purtroppo controlla male un pallone portandolo troppo verso l'esterno e vanificando così quella che poteva essere l'occasione del gol del vantaggio.(83' Princiotta: sv).
RONDINELLA MARZOCCO
PECORAI: 6 Non ha grande lavoro da sbrigare, ma chissà se sarebbe arrivato sulla rasoiata di Amerighi. Gli è andata bene così.
NOVIELLO: 6.5 Classe 2005, molto bravo in fase difensiva è ormai una certezza nel pacchetto difensivo della sua squadra.
MIGLIORINI: 6+ Esterno basso a sinistra, molto propenso a sganciarsi in avanti anche se con risultati non proprio appariscenti (65' Travaglini 6- Gioca uno spezzone senza lasciare tracce particolari).
MAZZOLLI: 6+ Centrocampista di sostanza cerca, anche se con poco successo, di organizzare una manovra efficace in fase offensiva.
BARTOLINI: 7 Chi lo ricorda nella giornataccia di Signa stenta a riconoscerlo. Compie interventi sempre efficaci e soprattutto un vero capolavoro che è il recupero su Princiotta. Come se avesse segnato un gol.
FANTECHI: 6+ Partita positiva nel centro della difesa. Quando la squadra aumenta i ritmi si alza a costruire la manovra.
BARTOLOZZI: 6- Centrocampista di destra si muove sulla fascia ma senza quasi mai trovare giocate incisive (65' Piras: 6- Non aggiunge molto in mezzo al campo).
BALDESI: 6 Centrocampista di movimento, porta più sostanza che qualità alla costruzione del gioco della sua squadra.
POLO: 6- In gol all'andata rimane all'asciutto pur impegnandosi generosamente, ma il controllo su di lui è ferreo.
BENCINI: 6- Qualche buono spunto sulla sinistra, ma difetta un po' di continuità nella partecipazione al gioco (60' Antongiovanni: 6 Entra deciso in campo, portando più peso in avanti, ma i risultati sono modesti).
VEZZI: 6- Punta di esperienza, si muove abbastanza sul fronte d'attacco, ma senza trovare un guizzo decisivo (76' Di Blasio: sv).
ARBITRO
SIMONE FERRARA di PIOMBINO: 5.5 Messaggio chiaro: non è piaciuto a nessuno. Direzione molto confusionaria, con tante decisioni discutibili. Non commette errori clamorosi che influiscono sul risultato, ma è uno stillicidio continuo, soprattutto nel secondo tempo, quando non si capisce più quale sia il metro di valutazione dei falli e l'uso dei cartellini.
Lo Scandicci espugna Lastra a Signa e porta a otto le lunghezze sulla Colligiana in virtù della sconfitta dei senesi con la Castiglionese. A tre giornate dal termine il vantaggio dei blues si fa molto consistente. Non è stata una gara facile però per i ragazzi di mister Taccola con la Lastrigiana che impegna la capolista. Nel primo tempo lo Scandicci va vicino alla rete con Del Pela in tre occasioni e con Saccardi, ma Marziano riesce a mantenere la propria porta inviolata. Ad inizio ripresa il gol del vantaggio, e della vittoria, arriva al 54' con un bel tiro di Viligiardi che si crea lo spazio con una efficace sterzata. Gli ospiti potrebbero raddoppiare con le occasioni di Viligiardi e Caggianese, ma rischiano il gol del pari: sugli sviluppi di un calcio d'angolo la Lastrigiana colpisce la traversa nella loro azione più pericolosa della gara. Domenica a Sancasciano contro la Castiglionese il colpo del match point per i blues visto anche lo scontro diretto fra Colligiana e Affrico.
LE INTERVISTE
A fine partita queste le parole di mister Taccola che commenta la prestazione dei suoi ragazzi: Sono soddisfatto del risultato perché abbiamo fatto una buona partita. Ci aspettavamo una partita difficile in cui ci sarebbe voluta pazienza. L'abbiamo avuta e il gol è arrivato e poi siamo stati bravi a concedere poco alla Lastrigiana portando a casa questa vittoria che visti i risultati delle altre assume un valore doppio . Domenica arriva la Castiglionese che ha fermato la Colligiana. Un'altra gara difficilissima: L'avevo già detto prima della gara con la Lastrigiana che ci avrebbero atteso partite difficili. Adesso arriverà la Castiglionese che è in netta ripresa e verranno da noi a fare la loro partita come è giusto che sia e come faremo noi. Noi la giocheremo come sempre al massimo delle nostre possibilità . Visto anche lo scontro diretto fra Affrico e Colligiana domenica potrebbe essere un match point anche supportato dalla matematica. Sarà difficile non pensarci: Non faccio di questi pensieri. L'ho già detto in tempi non sospetti che si arriva quando sei arrivato e quindi mancano ancora due punti per la matematica e ce li dobbiamo conquistare. Non faccio pensieri di altro tipo in questo momento. Certo è che c'è la voglia di arrivare il prima possibile e credo che questo sia normale però andiamo come sempre partita dopo partita. Adesso penseremo alla Castiglionese e vediamo come finisce. Se non dovesse essere domenica ci riproveremo al domenica dopo e via dicendo partita per partita .
Sinalunghese e Mazzola si affrontano in una delicata e, probabilmente, decisiva sfida ai fini della classifica. I chianini si presentano alla sfida forti del roboante 0-4 ottenuto sul campo della Baldaccio Bruni, gli ospiti arrivano al Carlo Angeletti dopo il pirotecnico pareggio interno per 2-2 contro la Colligiana. Biancocelesti orfani all'ultimo dell'esterno Gucci, problema alla caviglia, e di Geraci, stoppato in fase di riscaldamento da un problema muscolare. La Sinalunghese parte forte e al secondo crea la prima opportunità: Bucaletti batte un calcio di punizione verso Parri, la difesa manda a vuoto il centravanti di casa che non riesce a battere verso la porta. Risposta del Mazzola al nono, un cambio di gioco permette a Vecchiarelli di crossare all'interno dell'area di rigore, l'anticipo su Borri termina sui piedi di Taflaj che spara a lato. Al quarto d'ora esatto splendida riparte di Zanaj dopo un pallone conquistato, Ferrante lo stende ai 30 metri beccandosi il primo giallo della contesa. La punizione è battuta alta da Taflaj. Ancora Mazzola al ventesimo, Taflaj cerca di disimpegnarsi al limite dell'area ma la difesa lo triplica recuperando palla. La Sinalunghese si rivede dopo 25 minuti di gioco, il tiro al volo di Corsetti non può impensierire Fontanelli. I biancocelesti si rivedono sessanta secondi dopo, destro a giro di Vecchiarelli che sorvola di poco il montante alto della porta. Al ventottesimo, da una punizione per il Mazzola, la Sinalunghese riparte pericolosamente grazie a Redi, fermato da Zanaj che viene ammonito. Lo stesso ex Castiglionese calcia male e l'azione sfuma. Poco dopo la mezz'ora è il classe 2006 Leonardi a provare la botta verso lo specchio della porta, Celestini respinge con una rovesciata. Le occasioni migliori, una per parte, arrivano al trentaseiesimo per il Mazzola, bella conclusione di Turillazzi respinta a fatica da Marini, la Sinalunghese rischia di sbloccare la gara proprio all'ultimo respiro della prima frazione, Bucaletti si libera di Iacoponi e spara verso la porta dove un super Fontanelli chiude ogni spazio. I primi 45 minuti vanno in archivio sul punteggio di 0 a 0. La ripresa si apre con un'occasione colossale per il Mazzola, nata dagli sviluppi di un calcio d'angolo: la palla giunge a Campatelli che, da pochi passi, manda alto sopra la traversa. Sinalunghese pericolosa allora esatta di gioco, Redi riesce a passare tra una selva di gambe vedendosi deviare in angolo da Iacoponi il suo tiro-cross. Al sessantacinquesimo altra grande opportunità per il Mazzola, Taflaj cerca e trova la sponda di Campatelli, la sfera arriva a Rocchetti che chiama Marini alla grande parata in tuffo. La partita si accende sotto il piano dell'intensità ma non delle occasioni, gli ultimi venti minuti sono una lotta di nervi senza occasioni da rete. Il Mazzola potrebbe sfruttare meglio qualche contropiede, la Sinalunghese si affida alle folate di Bucaletti e Redi piuttosto fine a se stesse. L'ultima opportunità della partita la creano gli ospiti direttamente dalla bandierina, la palla resta pericolosamente in area prima del calcione di Corsetti ad allontanare il pericolo. Al triplice fischio è 0 a 0, Sinalunghese e Mazzola si dividono la posta in palio al termine di una vera e propria battaglia.