Colligiana e Affrico pareggiano nella sfida per il secondo posto, data per assegnata la vittoria dello Scandicci. Nel primo tempo la Colligiana costruisce e poi fallisce diverse occasioni che le avrebbero permesso meritatamente di chiudere in vantaggio. La Colligiana si fa pericolosa all'11' su calcio di punizione deviato sulla traversa dalla difesa ospite poi la palla esce in angolo. al 18' il cross di Calamassi e per Carlotti ma il suo colpo di testa viene deviato in angolo. Al 20' Colligiana ancora pericolosa su corner ma la palla danza davanti alla linea di porta e ancora nulla di fatto. Al 24' Donati impegna Burzagli in presa alta. Al 35' cross di Donati per Carlotti che spreca davanti porta concludendo alto. Due minuti dopo ci prova Calamassi, palla fuori. Al 40' Donati dal limite impegna il portiere ospite che non ha problemi. Allo scadere ancora Donati impegna Burzagli. La ripresa è più equilibrata. La prima conclusione della ripresa è di Lunghi che al 53' manda alto. Il gioco ristagna prevalentemente a centrocampo in grande equilibrio, rotto al 65' da Papini che porta in vantaggio i suoi grazie ad una disattenzione difensiva dei biancorossi. Al 76' Baccani conclude a rete ma Burzagli devia in angolo. Allo scadere la palla messa in area da Montagna è preda di Poli che in rovesciata batte Burzagli. Nel recupero c'è solo tempo per il colpo di testa di Paparusso su cross di Baccani con deviazione di Burzagli in angolo prima del triplice fischio finale.
SCANDICCI
DI CICCO: 6 La Castiglionese non lo impegna mai seriamente in un pomeriggio di relativa tranquillità.
FRASCADORE: 6.5 Solito cuore e grinta per una fase difensiva che non lascia mai spazio all'avversario di turno che incrocia sul campo.
DODARO: 7 Spinta continua sulla fascia sinistra e ottima copertura in fase difensiva.
GUIDELLI: 8 Il migliore in campo. Cerca con insistenza il passaggio filtrante decisivo e lo trova al 71' con una pennellata da tre quarti campo che Del Pela in tuffo trasforma nel gol vittoria e promozione matematica. Ci aveva provato anche poco prima servendo Dodaro che metteva al alto di poco. In avvio di ripresa salva per ben due volte in mischia le conclusioni degli ospiti.
MENINI: 6.5 Sempre attento nelle chiusure, non lascia mai spazio alle punte aretine.
SABATINI: 6.5 Come il compagno di reparto si dimostra marcatore insuperabile.
CAGGIANESE: 6.5 Cerca sempre di puntare il diretto avversario per creare superiorità numerica. Prezioso anche in fase difensiva. Dal 79' Corsi T.: s.v. Finale di gara nel quale dà il proprio contributo.
VILIGIARDI: 6.5 Motorino inesauribile del centrocampo blues, nel primo tempo va vicino al go con una forte conclusione dal limite. Dal 90' Orselli: s.v. Gioca solo il recupero per partecipare da subentrato alla festa.
DEL PELA: 7.5 Il diciottesimo sigillo in campionato su assist di Guidelli vale il primato nella classifica cannonieri e i tre punti che certificano la promozione in Serie D. Ci prova in altre occasioni, ma Balli gli nega la rete. Nel finale di gara cerca il golasso dalla propria metà campo cercando di sorprendere Balli, am la palla esce di un non nulla. Dal 90' Petronelli: s.v. Entra per sostituire bomber Del Pela in preda ai crampi.
SINISGALLO: 7 È l'altro cervello del centrocampo blues assieme a Guidelli. Distribuisce gioco e va in pressing alto quando necessario. Altro giocatore fondamentale dello scacchiere di mister Taccola.
POLI: 6.5 Ci mette tutto come sempre e nel primo tempo va anche vicino al gol con una conclusione dal limite dell'area. Dal 67' Saccardi: 6 Entra bene in partita coprendo la fascia sinistra.
All.: TACCOLA: 7 La squadra conquista la matematica promozione con due giornate di anticipo con una vittoria che è l'emblema delle del girone disputato: grinta, qualità e abnegazione. Padrona del gioco per lunghissimi tratti avrebbe potuto chiuderla con più gol di scarto.
ARBITRO
LACHI di SIENA: 6.5 La gara è importante, ma corretta, la gestisce bene anche con il prezioso aiuto degli assistenti molto precisi nei fuorigioco.
Dopo due anni di purgatorio lo Scandicci torna in Serie D. La svolta c'era stata nella gara di andata in terra aretina con la sconfitta, il distacco di otto punti e l'esonero di mister Ventrice. Da allora è passato un girone e i blues, proprio con la Castiglionese, conquistano al matematica certezza della vittoria del campionato. Una cavalcata che adesso possiamo definire trionfale. Partono forte i padroni di casa che nel primo quarto d'ora collezionano tre occasioni da rete con Del Pela, Sinisgallo e Poli che Balli sventa. Poi Viligiardi mette fuori di poco dal limite dell'area e Balli è ancora decisivo su Del Pela. Nel finale di tempo si vedono anche gli ospiti con Minotti che dai 20 metri mette alto di poco. Risponde subito Del Pela in rovesciata, ma la palla sorvola la traversa. Nella ripresa gli aretini si rendono subito pericolosi sugli sviluppi di un angolo, ma Guidelli ribatte per due volte consecutivamente le loro conclusioni potenzialmente pericolose. Al 18' le prove del vantaggio: Guidelli trova in area Dodaro, ma il suo colpo di testa non finisce alle spalle di Balli per questione di centimetri. Tre minuti più tardi il centrocampista scandiccese ci riprova cercando Del Pela che con un tuffo di testa mette la palla alla sinistra di Balli che non può niente. Nel finale di gara doppia emozione. Prima Del Pela prova a sorprendere Balli dalla propria metà campo mancando il bersaglio per pochi centimetri, poi il nuovo entrato Falomi ha sul destro la palla del possibile pareggio, ma calcia di esterno mettendo fuori. Dopo sette minuti di recupero lo Scandicci può festeggiare la vittoria del campionato e la promozione.
LE INTERVISTE
Nella festa post gara le parole dei protagonisti di questa cavalcata vincente partendo dal Presidente Fabio Rorandelli: È una bella giornata perché è un risultato storico per noi che non avevamo mai vinto un campionato di Eccellenza nella nostra lunga storia. Credo che lo abbiamo vinto anche meritatamente visto che siamo con dieci punti di vantaggio sulla seconda a due giornate dal termine. Sono molto contento . Che stagione è stata: Non eravamo partiti bene, ma l'arrivo di nuovi innesti e di mister Taccola ha cambiato tutto e devo dire bravi a tutti quanti per questo risultato . Una dedica particolare per questa vittoria: Al Direttore Generale Claudio Davitti che con me ha sofferto la retrocessione e la ripartenza non priva di difficoltà, in primis la mancanza dello stadio. Aveva vinto un campionato di Promozione a Scandicci da giocatore e a desso ne vince uno di Eccellenza da Direttore . Il tutto in una cornice di pubblico stupenda a Sancasciano: Colgo l'occasione per ringraziare sia l'amministrazione comunale che la dirigenza della Sancascianese per averci ospitato in questo campionato e spero anche nel prossimo perché non ci scordiamo che siamo tornati meritatamente da non ripescati in Serie D, ma per valori in campo e correttezza finanziaria, però voglio ricordare che non abbiamo uno stadio a Scandicci in cui potere disputare la Serie D. Speriamo di poterla disputare il prossimo anno ancora qui a Sancasciano che ci hanno accolto benissimo . Le parole del Direttore Generale e Sportivo Claudio Davitti: È il coronamento di un sogno e del lavoro che parte dai primi giorni di ritiro ad Agosto. L'obiettivo era chiaro ed era questo. È stata una stagione difficile e questa è una giornata bellissima . Una stagione non semplice: Una stagione in rimonta dove domenica dopo domenica i ragazzi sono stati bravissimi a crederci senza guardare gli altri, ma pensando solo al proprio percorso. Il mister è stato fantastico per quello che ha trasmesso alla squadra e questo è l'epilogo più giusto per una stagione impegnativa, am di grande soddisfazione . La cosa più bella che ti resta dentro: Il percorso di questi due anni e per questo ringrazio Fattori, Ventrice e ovviamente Taccola e tutti i ragazzi che sono passati dando il loro contributo a questa costruzione di questo gruppo. Direi che il rapporto umano che ho avuto con tutti è la cosa che mi rimane dentro e mi fa più piacere . Bello vedere anche gli spalti pieni di tifosi e bambini blues: Questo è il percorso che come Scandicci stiamo cercando di costruire con il Direttore D'Andretta cercando di coinvolgere tutte le area perché Scandicci deve essere anche appartenenza e in questa partita lo abbiamo dimostrato. Sono veramente fiero di questi colori e di questa gente . La Vicepresidente Simona Ciagli vive sempre in panchina tutte le gare dei blues: È tutto vero anche se ancora non me ne rendo ancora conto. Ad un certo punto dalla tensione le energie mi stavano abbandonando, però alla fine è stata una soddisfazione incredibile. Tutto veramente bello. Anche perché è stato un anno sofferto dove ci sono stati momenti difficili. Quello che c'è stato sempre è stato il gruppo: un'unione incredibile che veniva da questi ragazzi che volevano raggiungere questo obiettivo e questo ci ha portato avanti sempre assieme al lavoro della società che giornalmente fa tutto per raggiungere i propri obiettivi . Con capitan Sinisgallo che a Crema aveva lasciato al Serie D che ritrova adesso a Sancasciano: Una gioia immensa per tutti noi, soprattutto per quelli che c'erano a nella giornata di Crema di due anni fa. Questa è un po' la chiusura del cerchio anche dopo i momenti difficili che abbiamo avuto quest'anno. Riportare questa società in Serie D dopo un anno di sacrifici è la cosa più bella . Dopo la retrocessione sei stato tra i primi a crederci rimanendo a Scandicci: Io, Frascadore e Del Pela credo che siamo stati i primi a sposare questo progetto subito dopo la retrocessione. Quindi fare un percorso di questo tipo con i play off dell'anno scorso in una stagione di transizione e la vittoria di quest'anno sia il coronamento di due anni di sacrifici e della scelta fatta . Questo gruppo ha un segreto che ha permesso questa vittoria: Gruppi del genere dove trovi valori sia tecnici che umani vengono a galla alla fine quindi il segreto è non mollare mai e avere continuità anche quando tutto sembra perduto come un girone a meno otto fa mentre te lo gridavano contro, conta rimanere uniti e vivere partita dopo partita . E concludiamo con le parole di mister Taccola l'artefice di questa cavalcata: Ne parlavamo prima, per chi era a Crema quel giorno lì oggi ci doniamo una gioia grande perché quelle lacrime di quel giorno mi sono rimate addosso per tanto tempo e oggi il sorriso credo che debba prendere il posto della tristezza di quel giorno. Sono felice di quello che siamo riusciti a fare perché quello che abbiamo raggiunto non era né scontato, né facile. I ragazzi ci hanno messo tantissimo e tutti i meriti vanno a loro perché hanno fatto cose straordinarie e sanno che dovranno onorare questo campionato fino alla fine perché mancano due partite e ci teniamo a farlo perché ci sono altre squadra che si giocano dei piazzamenti importanti . Riavvolgendo il nastro sei arrivato con lo Scandicci a otto punti dalla Castiglionese, in quindici partite avete fatto 36 punti in un campionato difficile come questo: Se facciamo due conti quando sono arrivato loro erano 8 punti avanti, adesso sono 18 punti dietro. Gli abbiamo preso 26 punti facendo un percorso importante. Siamo stati bravi a rincorrere e quando poi siamo diventati la lepre siamo stati bravissimi a farlo bene non accontentandoci come qualcuno aveva fatto precedentemente a noi. Abbiamo serrato ancora più le fila perché sapevamo che dopo la rincorsa ci poteva stare un momento di flessione, ma i ragazzi sono stati bravi a non mollare mai. Abbiamo avuto quelle tre partite dove abbiamo fatto due pareggi e una sconfitta con squadre che in quel momento andavano bene e che, probabilmente, si sono giocato tutto contro di noi. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto . È arrivata finalmente la fatidica riga di cui parlavi sempre in conferenza stampa ed è arrivata con due giornate di anticipo: Per carattere sono abituato così: quando ti poni un obiettivo e lavori tanto per raggiungerlo è un peccato festeggiarlo in anticipo e poi distoglierti da quello che è la realtà. È questo il lavoro che abbiamo fatto bene con lo staff e la società riuscendo a mantenere questa tensione sulle spalle della squadra fino alla fine perché era la cosa da fare. C'era il rischio, dopo una serie così importante di risultati, di alleggerire il peso, invece noi continuavamo a mettere su chili e i ragazzi sono stati bravi a supportare e a sopportare tutto fino a oggi Una dedica speciale per questo risultato: Sicuramente ai reduci di Crema e alla mia famiglia che mi è sempre stata vicina anche se lontana e tutti i ragazzi che hanno fatto un percorso fantastico. Gli devo dire grazie perché so quanto hanno lavorato .
FORTIS JUVENTUS
AGLIETTI: 6+ Preso in controtempo sul gol, è per il resto attento in uscita e pronto di riflessi fra i pali.
CIRASELLA: 6 Non si risparmia in fase di spinta, senza comunque commettere particolari sbavatura anche in chiave difensiva.
PATERNO': 5.5 Piuttosto discontinuo quando si tratta di sostenere la manovra, fatica anche con qualche chiusura.
DONATINI: 6+ In un primo tempo non particolarmente brillante per i mugellani, emerge come uno dei più vivi. 63' Iaquinandi: 6+ Inserito per mantenere intensità in mezzo al campo, alterna buone intuizioni a qualche palla persa malamente, ma fa ampiamente il suo dovere.
CALZOLAI: 7 Grinta e orgoglio: potremmo sintetizzare così la sua prestazione, suggellata dal recupero nella trequarti avversaria che avvia l'azione della prima rete biancoverde.
SALVADORI: 7.5 Il suo gol in mischia, ma ancor di più il salvataggio miracoloso sulla linea un minuto più tardi, rendono la sua prova monumentale.
GJANA: 6.5 A volte con profitto, a volte incaponendosi, le sue scorribande sono un'arma importante per la Fortis; nasce proprio dalla sua insistenza il corner che porta al 2-1.
SEROTTI: 7 Ennesima prova di carattere del capitano biancoverde, che dopo un primo tempo faticoso, cambia pelle nella ripresa e trascina i suoi alla vittoria segnando peraltro un gran gol.
DI GAUDIO: 5.5 Si sacrifica spalle alla porta, provando a distribuire palloni di sponda, ma fa veramente molto poco negli ultimi venti metri. 70' Raimondi: 6 Il suo ingresso vivacizza il reparto offensivo borghigiano.
MASINI: 6.5 Non sempre lucido nel condurre i suoi movimenti offensivi, resta comunque il pericolo maggiore per i centrali avversari. Partecipa alla prima rete con un tocco intelligente. 91' Razzauti: 6.5 Grande gioia per il classe 2006, che fissa il risultato nel recupero con un gol da rapace d'area.
MOROZZI: 6 Impegno e disponibilità alla corsa, nonostante qualche imprecisione di troppo in fase di rifinitura.
GRASSINA
BARTOLI: 6 Aldilà delle occasioni in cui la Fortis va a segno (e sui quali non ha responsabilità) non è chiamato a compiere interventi eclatanti.
MEAZZINI: 6- Primo tempo in cui riesce a contenere senza grossi problemi le avanzate avversarie, ripresa in cui invece fa fatica.
FABIANI: 6.5 Buona personalità e alcune giocate interessanti in avanti: avrebbe meritato miglior fortuna il tentativo di tacco su azione d'angolo quando si era ancora sullo 0-1.
ALFARANO: 6 Vertice basso della mediana rossoverde, disputa una prima metà di gara convincente, perdendo però efficacia alla distanza. 79' Lebrun: 6- Solo un paio di fiondate in avanti, troppo poco per incidere.
TOMBERLI: 6.5 In avvio di gara è lui a risolvere un'azione in mischia portando i suoi in vantaggio. E' certo però che non sia sufficientemente attento nelle letture che valgono le reti dei padroni di casa.
NERI: 6 Per oltre un'ora pare non dover faticare troppo nel chiudere le punte mugellane. Il giallo rimediato nei minuti finali lo condiziona indubbiamente.
MEUCCI: 5.5 Poco incisivo, del centrocampo ospite è sicuramente quello che si fa vedere meno già nella prima metà di gara. 56' Mazzanti: 6- Il suo ingresso non sposta l'equilibrio del match, poche le occasioni in cui sa mettersi in luce.
BECUCCI: 6.5 Tra i più positivi dello schieramento mandato in campo da Cellini, sa anche rendersi pericoloso dalle parti di Aglietti in un paio di circostanze.
PARRINI: 5.5 Lotta e si propone spesso fra le maglie difensive biancoverdi, ma non crea di fatto alcun pericolo fino a due minuti dal termine, quando Salvadori sventa una sua deviazione aerea a pochi centimetri dalla porta.
SIMONI: 6.5 Il cervello della formazione ospite, gioca anche abbastanza libero dalla pressione avversaria. Probabilmente però non aveva abbastanza autonomia. 60' Betti: 5.5 Negativo il suo impatto con l'incontro: non è un caso che a partire dal suo ingresso il Grassina perda metri e fluidità.
ARBITRO
MONTI di FIRENZE: 6+ Pur con una direzione abbastanza larga di manica trova il modo di farsi seguire e rispettare dai ventitude in campo, sbagliando probabilmente solo un paio di decisioni, comunque ininfluenti ai fini del risultato.
Grande dimostrazione d'orgoglio della Fortis Juventus, che in rimonta batte il Grassina e - a due giornate dal termine - fa un importante passo nella lotta per evitare la retrocessione diretta. Dopo aver incassato a freddo lo svantaggio e un primo tempo non esaltante, la squadra mugellana ha trovato insperate risorse nel finale di gara, calando un tris nei confronti di un Grassina che, pur in apparente controllo, ha sicuramente concesso troppo agli avversari, perdendo forse la possibilità di giocarsi fino alla fine un posto nei play-off. Come detto in avvio arriva subito la rete rossoverde: del capitano Tomberli il tocco vincente su un assist sporco arrivato dopo la punizione di Simoni. I padroni di casa impiegano diversi minuti per reagire: di Donatini la deviazione di testa che sfiora l'incrocio su angolo di Serotti. Malgrado questa occasione, l'undici di Morandi appare farraginoso in costruzione e assolutamente poco concreto negli ultimi metri. La ripresa sembra aprirsi sulla falsariga della prima frazione: Fortis volitiva ma imprecisa, Grassina concentrato ad amministrare il vantaggio. Ne è un valido esempio l'azione di Serotti al 56': ottimo l'anticipo e l'assist per Masini che però sciupa strozzando il destro. Le squadre si allungano e tatticamente si comincia a lavori sulle ripartenze negli spazi concessi: gli ospiti al 71' sfiorano addirittura il raddoppio, col preziosismo di Fabiani neutralizzato da Aglietti. Passano però tre minuti ed ecco il pari biancoverde: Calzolai ruba palla nella metà campo avversaria, scarico per Masini che prolunga a sinistra per l'accorrente Serotti, destro rasoterra che trafigge il portiere. Il gol mugellano rimescola tutto e il finale vive di spunti da una parte e dall'altra: 84', disimpegno faticoso della difesa di casa, Becucci si avventa sul pallone e va al tiro, mancando il bersaglio. 87', angolo Fortis Salvadori da centra indovina il tocco vincente. Un minuto più tardi Parrini di testa sembra poter ristabilire la parità, ma è lo stesso Salvadori a respingere sulla linea. E nel recupero un flipper consegna palla al neo-entrato Razzauti che col destro sigla il definitivo 3-1 in favore dei mugellani.
Mazzola e Lastrigiana si affrontano al Ceccarelli di Siena, i locali inseguono punti preziosi in chiave qualificazione play-off, gli ospiti inseguono la chiusura definitiva sul discorso salvezza. I biancocelesti partono meglio e, nei primi quindici minuti, arrivano alla conclusione ben tre volte. Al 4' ci prova Geraci, il suo destro dal limite dell'area è bloccato da Marziano, al 14' è il turno di Iacoponi, imbeccato da Taflaj direttamente su calcio di punizione, che non riesce ad indirizzare verso la porta mentre sessanta secondi dopo staffilata di esterno di Borri che, però, calcia centralmente. Al 23' altra oppurtunità per il Mazzola, Borri e Geraci dialogano alla perfezione permettendo a quest'ultimo di battere a rete, Marziano si distende e para. L'occasione per sbloccare il match capita anche sui piedi della Lastrigiana, il capitano Del Colle lascia partire un pregevole destro dal limite dell'area che un difensore di casa devia in angolo rischiando di mettere fuori causa Fontanelli. E' proprio da questo momento che i biancorossi prendono coraggio e consapevolezza, un cross di Mandolini poco dopo la mezz'ora di gioco è spedito sopra la traversa dal colpo di testa di Palaj. Un minuto prima dell'intervallo botta e risposta tra le due squadre: la Lastrigiana ottiene un buon calcio di punizione, Mostifalconi spara alto, sul fronte opposto lancio di Campatelli verso Geraci che arriva davanti al portiere tentando un difficile pallonetto abbondantemente alto. Il primo tempo va in archivio a reti bianche. La ripresa si apre con una clamorosa palla goal sciupata dal biancorosso Mandolini, il centravanti fallisce un tiro da pochi passi viziato da un netto fallo non ravvisato su Iacoponi. Il Mazzola ci prova con il traversone di Taflaj a cercare Rocchetti, palla leggermente lunga che sfila sul fondo, e con la botta dalla distanza di Vecchiarelli troppo alta per impensierire il portiere. La Lastrigiana passa in vantaggio al minuto 61': Mandolini semina il panico sulla destra colpendo il palo con un mancino ad incrociare, sulla ribattuta arriva Mostifalconi che viene abbattuto da un intervento in ritardo. Sul dischetto si presenta Palaj che spiazza Fontanelli per il vantaggio ospite. I biancocelesti provano ad abbozzare una reazione, la squadra di Ghizzani si affida ai calci piazzati e alle conclusioni dalla distanza, prontamente respinte da un'attenta ed organizzata retroguardia biancorossa. Le occasioni da rete latitano, i biancocelesti non riescono ad impensierire Marziano che viene ben protetto dai suoi compagni di reparto. Allo scadere del tempo di recupero, senza altre emozioni da segnalare, arriva il triplice fischio finale che consegna i tre punti alla Lastrigiana di mister Gambadori. Si complica così la corsa per un posto play-off del Mazzola: complici la vittoria della Rondinella e il pareggio dell'Asta Taverne i biancocelesti scivolano al sesto posto, fuori da un piazzamento post-season.