Finisce in parità, a reti inviolate, il derby tra Signa e Lastrigiana, una gara sempre di cartello tra squadre di paesi che si sfiorano quasi, divisi da un paio di chilometri di qua e di là dall'Arno. Una sfida sentita e anche seguita da un discreto pubblico, malgrado si giochi (anche quest'anno) in anticipo al sabato: colpisce che non ci siano segni visibili delle tifoserie organizzate, come accadeva fino a poco fa. Il risultato, diciamo subito, lascia molto amaro in bocca ai canarini che dominano sul piano del gioco, costringendo gli ospiti a difendere a pieno organico (soprattutto nel secondo tempo). La superiorità del Signa è netta sul piano tecnico, anche se la manovra è spesso monotona e portata per vie centrali, senza cercare sistematicamente di sfruttare tutta l'ampiezza del campo. Con gli ospiti a portare il pressing alto sui tentativi di impostazione della manovra e sempre ben coperti dietro, ai padroni di casa si sono aperte poche occasioni per far breccia nella munitissima barriera difensiva. E' mancato pure quel briciolo di fortuna, fatto a volte da un rimpallo favorevole, da una deviazione: il tabellino ci dice che alla fine il Signa ha fruito di undici calci d'angolo e qualche calcio di punizione dal fondo, ma tutti i palloni spiovuti davanti a Falsettini sono sempre stati neutralizzati dalla contraerea della Lastrigiana. Per dovere di cronaca citiamo anche che ci sono stati episodi piuttosto dubbi in area di rigore ospite e il direttore di gara ha sempre adottato il metro di assolvere il difensore, senza peraltro punire per simulazione l'attaccante. Al di là di tutto nel calcio la vittoria ai punti non esiste e quindi va riconosciuta la capacità della Lastrigiana di contenere le offensive avversarie: di riffa o di raffa il punto in trasferta arriva e fa più morale che classifica, ma al momento va bene così. Il punto raccolto non fa uscire il Signa da una posizione di classifica piuttosto anonima (due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro partite), ma le basi sulle quali spiccare il volo ci sono. Quest'anno non c'è il Siena a fare da lepre e il lotto delle squadre più organizzate è ancora aperto. Il Signa, in completo giallo, si schiera con un 4-3-3 e rispetto alla domenica precedente si presenta con Giuliani basso a destra, Dallai a sinistra a centrocampo e Petronelli preferito a Cioni in attacco. La Lastrigiana, che lamenta ancora assenze importanti, scende in campo con un 4-3-1-2, dove Martini è il giocatore tra centrocampo e coppia di attacco costituita da Palaj e Bibaj. Sono gli ospiti a farsi vedere per primi sotto la porta avversaria: Giovanni Nencini svetta su un corner e spedisce il pallone verso il palo alla destra di Crisanto che è estremamente reattivo nel deviare ancora in calcio d'angolo, anche se il pallone appare (dalla nostra posizione) fuori di poco dallo specchio della porta (2'). Il Signa comincia a dare continuità alla sua manovra offensiva e, al 6', Pietro Tempesti si inserisce profondo sulla destra e appoggia verso il centro dell'area per l'accorrente Petronelli: il numero 11, contrastato da un difensore, conclude senza imprimere forza e angolazione al tiro e Falsettini blocca il pallone a terra. All'11' l'offensiva si sviluppa sulla sinistra: sul bel cross dell'avanzato Tesi, Lorenzo Tempesti tenta un'improbabile acrobazia. Il numero 9 di casa si lamenta, poco dopo, per un intervento da dietro sul limite dell'area di rigore e qui comincia un ritornello che ricorrerà fino al termine. Con gli spazi molto stretti in avanti Dallai prova il tiro a giro da fuori area da sinistra: il pallone va a spiovere sulla rete esterna sopra la traversa. Riesce raramente ad allentare la morsa la Lastrigiana, che conquista un calcio di punizione da una venticinquina di metri per un fallo su El Youssefi: la battuta di Del Colle manda il pallone a sorvolare ampiamente la traversa. Al 28' il centravanti Tempesti colpisce di testa in precario equilibrio e non trova lo specchio della porta. I padroni di casa cercano di sfruttare di più la corsia di sinistra, grazie ai buoni movimenti di Dallai e agli inserimenti puntuali di Tesi. Al 33' Dallai crossa a mezza altezza da sinistra e il pallone attraversa tutta l'area di rigore senza essere intercettato da nessuno. Al 35', un break a centrocampo degli ospiti, manda Bibaj al tiro da una trentina di metri: il pallone esce di poco alla destra di Crisanto, proteso in volo. Ancora un cross da sinistra di Tesi che scavalca il mucchio in area di rigore (39'). Al 43' a protestare è Pietro Tempesti: l'episodio accade lontano dalla nostra postazione e non siamo in grado di esprimerci. Il signor Mascelloni è nei pressi e fa ampi gesti per invitare a proseguire il gioco. Come ad inizio del primo tempo anche nel secondo la prima conclusione è degli ospiti: il tiro di Bibaj è solo una telefonata di cortesia a Crisanto. Il Signa riprende subito possesso del campo e spinge con ancor maggiore continuità. Al 54' Lorenzo Tempesti finisce a terra alla caccia di un pallone svirgolato da Canali in area. Opinioni contrapposte (ovviamente) nei gradoni dietro le panchine, popolati da sostenitori di entrambe le parti. Opinioni che riemergono un minuto dopo per un presunto fallo di mano in area degli ospiti (55'). Sale la tensione e l'arbitro cerca di placare gli animi ammonendo due giocatori di casa. Dal 60' cominciano a fioccare le sostituzioni da una parte e dall'altra: nel Signa entra prima Capochiani per l'ammonito Dallai e poi anche Cioni che va a sostituire Petronelli. E proprio Cioni, affrontato frontalmente da un difensore un paio di metri dentro l'area di rigore sulla sinistra, finisce a terra: qui siamo a pochi metri dal fattaccio e questo ci sembra onestamente l'intervento più passibile di un calcio di rigore, ma anche in questo caso il signor Mascelloni non è di questo avviso (68'). Al 72' Capochiani slalomeggia in area, ma finisce per portarsi il pallone sul fondo. Un minuto dopo Lorenzo Tempesti crossa da sinistra: il pallone resta lì nell'area piccola e Falsettini lo fa suo. All'80' Falsettini, sorpreso da un tiro cross da destra, tocca il pallone e regala ancora un calcio d'angolo che alimenta le speranze del Signa. La Lastrigiana usa tutti mezzi leciti per far scorrere il tempo; lo squalificato Scardigli da fuori campo esorta i suoi a non demordere. Nel primo minuto dei cinque di recupero, un bel cross di Tesi è colpito di testa da Cioni senza particolare potenza e Falsettini blocca il pallone senza problemi. Le ultime speranze del Signa di agguantare la vittoria svaniscono su un calcio d'angolo conquistato da Costa.
SIGNA
CRISANTO: 6 Reattivo al primo tentativo degli avversari dopo due minuti, assiste per il resto della gara come spettatore non pagante.
GIULIANI: 6 Poco impegnato in fase difensiva, perché raramente gli avversari si propongono in offensiva sulle fasce, si disimpegna in tutta tranquillità (67' Baggiani: 6 Porta un contributo fattivo all'assedio finale).
TESI: 6.5 E' forse il migliore dei suoi perché trova modo di spingere molto a sostegno sulla fascia sinistra e dai suoi piedi partono alcune delle più pericolose azioni della sua squadra.
SOLDANI: 6 Si integra bene con Coppola nel lavoro a centrocampo, tenta anche alcuni inserimenti in avanti senza particolare fortuna.
NOCENTINI: 6.5 Fa praticamente sparire dal campo Palaj, sovrastandolo implacabilmente e tenta qualche sortita; spende un'ammonizione per fermare una pericolosa ripartenza nel recupero.
FRANZONI: 6.5 Inappuntabile difensore centrale non perde un colpo sulle sporadiche incursioni degli avversari.
TEMPESTI P.: 6- Qualche buon strappo sulla fascia, ma non sempre nel vivo della manovra.
DALLAI: 6 Buoni inserimenti nel primo tempo sulla fascia sinistra, deve comunque ritrovare maggiore continuità perché la stoffa c'è (61' Capochiani: 6+ Porta energie fresche alla manovra offensiva).
TEMPESTI L.: 6 Si batte come al solito e viene spesso raddoppiato in marcatura: qualche tentativo senza particolare fortuna.
COPPOLA: 6 Preziosa come sempre la sua sagacia tattica in campo per cucire la manovra della squadra, anche se manca l'invenzione che fa saltare il banco (80' Costa: sv).
PETRONELLI: 6- Cerca spazi sul fronte offensivo e si vede in qualche circostanza: poteva sfruttare meglio l'occasione del primo tempo (65' Cioni: 6 Si butta nella mischia, ma senza trovare fortuna).
LASTRIGIANA
FALSETTINI: 6+ Non è chiamato ad interventi difficili, ma si dimostra sempre attento sia tra i pali che nelle uscite.
PIERATTINI: 6+ Solida prestazione difensiva sulla fascia di sua competenza, senza sbavature evidenti.
LAZZERI: 6+ Si applica con tenacia alla marcatura del suo avversario e ne limita molto le incursioni.
DEL COLLE: 6.5 Si presenta come il regista della squadra, ma ben presto il suo raggio d'azione si riduce a fare da interditore davanti alla difesa: utilissimo anche sui calci da fermo.
CANALI: 6+ Segue Lorenzo Tempesti che è pur sempre un cliente di tutto rispetto e non si fa mai sorprendere.
NENCINI G.: 7 Monumentale difensore centrale: le prende tutte senza sbagliare un colpo ed è per noi l'artefice principale del risultato positivo della sua squadra.
EL YOUSSEFI: 5.5 Centrocampista di destra si trova presto a far diga davanti alla linea difensiva in una prestazione anonima (63' Becagli: 6- Uno spezzone di sacrificio a difesa del pareggio).
PICCIONE: 6- Costretto anche lui a raddoppiare in fase difensiva, prova comunque a farsi propositivo in costruzione (80' Crini: sv).
PALAJ: 5.5 Chi l'ha visto? Lasciato in avanti senza assistenza viene cancellato dal suo controllore (77' Mhilli: sv).
BIBAJ: 6- Un bel contropiede nel primo tempo concluso con un tiro che esce di pochissimo e un timido tentativo nel secondo e niente più (86' Romei: sv)
MARTINI: 5.5 Gioca dietro le punte ma, in una partita votata al contenimento, finisce anche lui a fare argine davanti alla linea difensiva (72' Mosti Falconi: 6- Pochi minuti di sacrificio alla causa).
ARBITRO
MASCELLONI di GROSSETO: 6- Arbitraggio molto all'inglese (forse anche troppo), da parte di un arbitro comunque di indubbia personalità. Senza metterlo alla gogna, restano a noi dubbi forti su almeno uno dei presunti rigori reclamati. Quello poi che appare difficilmente comprensibile, riguarda i cartellini gialli mostrati a senso unico ai giocatori di casa, mentre nessun provvedimento è stato preso verso gli ospiti, che non sono stati proprio a guardare e hanno fatto ricorso a tutte le furberie per far scorrere il tempo.
Il Mazzola torna in cima alla classifica con la sua vittoria 1-0 in trasferta, contro l'Antella. Con la sesta giornata di Eccellenza, il Mazzola dimostra di nuovo la sua fame di vincere, dopo la sconfitta di domenica scorsa contro la Rondinella. Già dal primo tempo una buona partenza per la squadra del Mister Ghizzani, che già al decimo riesce a trovare il vantaggio, ma se lo vede annullare per fuorigioco. Un'azione rocambolesca che inizia con il tiro di Taflaj deviato da un avversario, sulla ribattuta ci si avventa Bouhamed che tira a botta sicura ma colpisce il palo, a quel punto la palla finisce a Geraci che la insacca ma il guardalinee annulla appunto per posizione irregolare. Al ventiduesimo si presenta una buona occasione per l'Antella: Santucci calcia dall'area di rigore in porta trovando però Fontanelli del Mazzola pronto. I biancocelesti si rendono pericolosi in più occasioni fino alla fine del primo tempo, senza però trovare la via del gol. Nel secondo tempo i padroni di casa ripartono aggressivi, con Tacconi che si dimostra pericoloso in svariate azioni. Il Mazzola mantiene solida la difesa e all'ottantesimo arriva il gol di mancino di Gucci, che regala tre punti alla squadra e lascia l'Antella a bocca asciutta.
Queste le parole di mister Ventrice in sala stampa al termine della gara.
È arrivata la prima sconfitta. Come la commenti e cosa non è andato per il verso giusto?
Non siamo stati brillanti abbiamo palleggiato molto senza verticalizzare e non siamo riusciti a creare grandi occasioni. Abbiamo preso goal su due contropiedi che sono state le uniche occasioni create da loro .
⁠Siamo solo a inizio stagione e si sa che il campionato non è uno sprint, ma una maratona. Però è innegabile che i risultati stentano ad arrivare. Credi la componente psicologica di partire con i favori del pronostico stia condizionando i tuoi ragazzi (al netto delle assenze)?
Sicuramente non stiamo attraversando un momento positivo c'è da lavorare e da fare gruppo per uscirne .
Cosa salvi di questa partita?
Niente. Non trovo nulla da salvare da questa prestazione .
Finisce 1-1 fra Foiano e Grassina: i rossoverdi incassano il punticino mantenendo l'imbattibilità esterna stagionale, ma recriminano con loro stessi per più di una chance colossale gettata fuori bersaglio, mentre gli amaranto muovono la classifica e si preparano al derby con la Sinalunghese di sabato prossimo. La gara, a dire il vero, è piuttosto bloccata: il Grassina cerca di innescare le sue tre punte liberando al tiro Parrini quando possibile, ma l'ex Luco non trova spazio per il suo destro. Dall'altra parte uno squillo poco prima della mezzora con la gran botta da fuori di Hoxhaj che carica il destro e trova la risposta di un Bartoli colto leggermente di sorpresa. Nel Grassina si registra anche l'ennesimo infortunio muscolare: avviene a metà frazione quando Lebrun si accascia a terra e viene immediatamente sostituito da Becucci. I rossoverdi carburano al 31' quando una bella trama in verticale innesca Dini, soluzione fuori di un'unghia a tu per tu con Lombardini. Una chance colossale per gli ospiti che poco dopo rischiano qualcosina quando Adami controlla di petto e prova la girata al volo, contenuto centralmente da Bartoli. Ancora uno squillo ospite al 34' quando il corner di Alfarano viene spizzato sul primo palo da Fabiani, ma sul pallone che danza sull'area piccola non arriva nessuno. Al 42' la migliore occasione del primo tempo a disposizione dei padroni di casa: un Mazzanti troppo leggero nella circostanza si fa strappare il pallone da Adami che non ci pensa su due volte e carica il destro da fuori, Bartoli si distende alla propria sinistra e gli dice di no mandando in corner. Nella ripresa la doccia gelida per il Grassina: al 47' i locali vanno avanti con Baroni. L'azione parte dalla splendida sventagliata di Verdelli per Bux che sgasa a destra prima di premiare lo scatto di Baroni che entra in area da destra e col mancino beffa Bartoli facendo passare il pallone in un fazzoletto di porta. Il gol non scuote gli ospiti, anzi: gli amaranto mandano al tiro Cacioppini che entra in area e spara un gran destro, ma Bartoli disinnesca sotto l'incrocio. La prima vera occasione per il Grassina nel secondo tempo arriva a metà parziale quando il subentrato Simoni carica la botta da fuori, il destro è deviato e finisce morbido tra le braccia di Lombardini. Clamorosa poi la chance che capita a Baccini (anche lui subentrato) a un quarto d'ora dalla fine: sinistro potente da dentro l'area sugli sviluppi di un angolo, miracolo sulla linea di Cacioppini che di piede si sostituisce al portiere e salva. Ma il gol è maturo e arriva al 78': gran lancio di Meazzini sulla destra per Dini che manda a vuoto un difensore e si invola verso la porta, scagliando un gran destro che Lombardini non trattiene. E sulla respinta ovviamente c'è il condor David Baccini che in tap-in fa 1-1. L'inerzia della gara ora è tutta dalla parte dei rossoverdi che aumentano la pressione e a cinque minuti dalla fine sfiorano il vantaggio; Becucci imbuca per Dini che può lasciare andare il diagonale da ottima posizione, ma manda clamorosamente fuori. Come nel primo tempo. Il Grassina non smette di spingere e si presenta ancora al tiro con Simoni, ma Lombardini decide di volersi proprio far voler male dai suoi ex tifosi e respinge con grande attenzione. Termina 1-1: il Grassina sale a 9 punti, -3 dalla vetta, rimanendo imbattuto in trasferta. Il Foiano si prende il punticino e sale a quota 5, a +2 sulla coppia delle ultime in classifica Sinalunghese e Antella.
FOIANO
LOMBARDINI: 6.5 In rossoverde trascorse un anno complicatissimo chiuso con l'amara retrocessione in Promozione, stavolta compie un paio di ottimi interventi. La respinta su Dini invece manda Baccini in gol.
BUX: 6 Tanta spinta, tanto dinamismo. Prova a salire impensierendo Fabiani, anche se in fase di non possesso soffre la tecnica e gli spunti di Betti.
TENTI: 5.5 si vede poco dalla parte mancina: Meazzini lo aspetta e lo chiude senza troppi problemi.
DE LUCA: 6.5 attento in copertura, pochi fronzoli (70' Simi: 5.5 La spinta dei rossoverdi lo travolge).
LOMBARDI: 5.5 Fatica a contenere gli spunti di Dini e soprattutto Betti quando imperversano in zona centrale.
HOXHAJ: 6.5 Ha il compito di dare il primo spunto alla costruzione del Foiano, imposta con nonchalance e prova anche il destro da fuori, ma Bartoli si oppone (75' Costantini: sv).
BARONI: 7 un gran gol per intelligenza tattica e corsa, segue il movimento di Bux per sovrapporsi e poi andare in porta dopo lo scambio con Cacioppini (58' Papa: 5.5 Si fa schiacciare dalla sua parte)
CACIOPPINI: 6.5 Stantuffo del centrocampo di Argilli, si propone con costanza in avanti e cerca anche il tiro, ma fa esaltare i riflessi di Bartoli. Mezzo voto in meno per un giallo forse evitabile su Becucci che lo sorprende fuori posizione.
ADAMI: 6.5 apprezzabile movimento a galleggiare fra i due centrali rossoverdi, si ritaglia quando può anche lo spazio per la conclusione: gran lavoratore.
VERDELLI: 7 Fra i migliori per intelligenza tattica ed estetica di calcio: il gol del vantaggio nasce da una sua giusta sventagliata a destra, di quelle che si fanno a memoria per il terzino che automaticamente dovrà salire. Lui scommette su Bux e ci azzecca. Poi fa anche un sacco di altre cose, tutte utili (86' Mostacci: sv).
CORSI: 5.5 il meno convincente all'interno del pacchetto offensivo di mister Argilli: spesso anticipato, ha anche la sfortuna di farsi male a inizio secondo tempo (55 Ferretti: 5.5 Non si vede mai).
GRASSINA
BARTOLI: 6 Il gol del Foiano arriva sul suo palo, ci sono delle responsabilità. Ma è reattivo nel primo tempo su Adami e soprattutto nella ripresa su Cacioppini: il Grassina rimane in partita anche per merito suo.
MEAZZINI: 6.5 Compatto, concede poco alle iniziative degli amaranto dalla sua parte e prova a spingersi con generosità in avanti.
FABIANI: 6 Fatica a contenere Bux e Baroni quando imperversano dalla sua parte: meglio quando è chiamato a proporre cross in avanti.
ALFARANO: 6 Rimedia un giallo di cui si poteva fare a meno e non sempre abbina la consueta, ottima visione di gioco alla rapidità nel dare via il pallone.
TOMBERLI: 6 In impostazione è meno preciso del consueto e avrebbe anche un'ottima occasione per segnare nel primo tempo, ma va clamorosamente a vuoto col colpo di testa, sua specialità: peccato.
CHITI: 6.5 Va dritto al sodo, non c'è da speculare sull'estetica: quando Adami si fa un giro dalle sue parti esce spesso senza il pallone. Il ragazzino portato su dagli Juniores continua a convincere.
MAZZANTI: 5 Spesso in ritardo sul pallone, viene bruciato nei duelli corpo a corpo. Fa mancare il suo contributo in mediana (58' Caschetto: 5.5 Da un giocatore con la sua qualità, al limite dell'introvabile in Eccellenza, è lecito aspettarsi di più: non è ancora al 100% fisicamente e si vede, i rossoverdi lo aspettano).
LEBRUN: 5.5 Non entra subito in gara, fatica a inserirsi e poi è pure sfortunato perché si ferma per un ko fisico: non si fermano i guai muscolari dopo quelli che lo hanno tenuto fuori nelle prime settimane di stagione (23' Becucci: 6.5 Buon ingresso: volenteroso, furbo nell'inserirsi fra le linee. Incide ma può fare ancora di più: tende ancora a tenere un po' troppo la palla fra i piedi- 88' Conversano: sv ).
BETTI: 6 La prima da titolare in campionato non dispiace: elegantissimo sul piano tecnico nonostante un terreno di gioco che non è esattamente il giardino di Buckingham Palace, prova più volte a puntare palla a terra i centrali avversari. Può fare meglio in termini di presenza dentro la partita, rimanendo più costante come riferimento offensivo (70' Baccini: 7 Entra lui e i rossoverdi alzano all'inverosimile la pressione. Calcia la prima volta trovando il salvataggio di Cacioppini, ma alla seconda fa centro da consueto rapace. Sono 3 gol in questa Eccellenza, tutti da subentrato).
PARRINI: 5.5 La prima vera prestazione al di sotto della sufficienza dopo oltre un mese da cavallo pazzo negli ultimi venti metri avversari. Lo contengono bene, si allunga un po' troppo la palla, non trova la connection coi compagni d'attacco: piccoli ingredienti di una gara sotto le aspettative. Ma dopo un avvio da carrarmato, viene da dire che sia assolutamente fisiologico (58' Simoni: 6.5 Subito incisivo, calcia due volte in porta e si prende volentieri sulle spalle la regia negli ultimi trenta metri di campo).
DINI: 6.5 Mettere un voto a lui è impresa complicatissima. I due errori sotto porta costano forse un paio di punti, ma il lavoro sporco eseguito fuori dall'area di rigore è da encomio: e allora ben venga la sufficienza, perché i gol ha già dimostrato di saperli fare.
ARBITRO
PAPPALARDO di CREMA: 6 Gara non cattiva, dirige senza grandi difficoltà.