L'anticipo del sabato non fa bello nessuno e allo stesso tempo conferma l'intrigante condizione di Grassina e Asta, silenziose aspiranti alle zone alte di classifica che non familiarizzano volentieri con la sconfitta: entrambe hanno perso una sola volta in 7 gare e hanno imparato ad apprezzare anche l'utilità del punticino quando proprio non si riesce a far qualcosa in più. Lo scontro diretto del Pazzagli segue proprio questo canovaccio: strenui sforzi per conseguire il bottino pieno, diversi rimpianti soprattutto in casa Grassina e alla fine un 1-1 che mantiene entrambe in zona playoff. Ritmi blandi in avvio: il Grassina prova a prendere stabilmente possesso della metà campo ospite, ma rischia al 10' quando Discepolo sterza sul mancino e tenta la conclusione, contenuta centralmente da Bartoli. Reazione rossoverde poco dopo quando Simoni si inventa una genialata su punizione dai 40 metri calciando direttamente in porta alla Ilicic, ma Cefariello lanciandosi all'indietro compie un miracolo togliendo la palla dall'incrocio. Cresce il Grassina che al 18' crea ancora: sfuriata di Caschetto a sinistra, suggerimento dentro per Dini che se l'aggiusta col petto e va col mancino, palla deviata e fuori di un nulla. Il primo tempo è divertente e ricco di spunti: neanche un minuto dopo la chance di Dini ecco gli ospiti con la botta terrificante di Discepolo da fuori, Bartoli con la punta delle dita alza in angolo. Al 22' l'Asta insiste con lo spunto di Jrad che si destreggia e prova il tiro da lontano, chiamando alla risposta centrale Bartoli. Si fa vedere anche Caschetto, titolare per l'occasione nelle file del Grassina: la mezzala di casa prova il sinistro dal limite, blocca Cefariello. Che al 29' deve uscire di corsa per dire di no alla cavalcata solitaria di Baccini, lanciato in posizione defilata da Caschetto sul filo del fuorigioco. Una chance a testa: c'è spazio per il colpo di testa di Bandini in sospensione, palla fuori. Nel finale di tempo il corner corto di Simoni origina lo schema che porta al tiro ancora quest'ultimo, palla fuori di un nulla. Nella ripresa subito pimpanti stavolta gli ospiti che vanno al tiro al 52' con Jrad da sinistra, ma Bartoli si oppone. Rispondono i locali cinque minuti dopo con l'azione insistita di Simoni che converge da destra e tenta il mancino a rientrare, fuori. Azione copiata e incollata da Discepolo sul ribaltamento di fronte: Bartoli neutralizza. Cosa che non accade al 69' quando l'Asta la sblocca con la splendida punizione di Discepolo che Bartoli tocca senza impedire che il pallone finisca in rete. Risposta Grassina: Caschetto al 73' carica la gran botta, Cefariello alza in angolo. Al 75' la grande occasione per i rossoverdi, quando Tomberli viene steso in area sugli sviluppi di un corner: è rigore. Ma Baccini, nelle file del Grassina, è uscito: dal dischetto va allora Simoni che sulla sua strada trova la clamorosa risposta di Cefariello, bravo a tuffarsi alla propria destra. Il Grassina non smette di spingere e all'85' trova finalmente il pari: grande imbucata per Parrini che si ritaglia lo spazio per la conclusione, trovando ancora la respinta del portiere ospite. Sul tap-in piomba Caschetto che fa 1-1. Il Grassina prova generosamente a lanciarsi in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio, ma non ci sono più i presupposti per impensierire Cefariello. Finisce in parità.
GRASSINA
BARTOLI: 6 Vede partire all'ultimo istante il pallone calciato da Discepolo su punizione. Sfortunato. In precedenza si era opposto allo stesso numero 10 ospite.
MEAZZINI: 6 Meno propositivo del solito dalla sua parte, cerca di far filtrare come può su Rafanelli ma la precisione non lo accompagna in ogni giocata.
FABIANI: 6 Bel duello con Discepolo: sufficiente per abnegazione tattica e prestanza fisica, non sempre per la capacità di sovrapporsi durante l'azione.
ALFARANO: 6.5 Palla a lui, palla in banca. Come sempre. L'unico difetto della sua gara è il giallo per il fallo tattico (comunque inevitabile) che origina il vantaggio ospite (80' Mazzanti: sv).
CASCHETTO: 8 Come il numero che indossa solitamente, rimpiazzato in questa circostanza da un poco convenzionale 5. Ma la prestazione è da MVP: presente su ogni pallone, fa legna e ricama senza mai arretrare. E trova un meritatissimo gol: bentornato.
CHITI: 7 Solido, attento in copertura, zero sbavature nella marcatura del 9 ospite. Sta diventando un punto di riferimento della retroguardia.
RAFANELLI: 6 lascia l'anima su ogni pallone, anche se in più di una circostanza se l'allunga troppo e vanifica l'azione offensiva (63' Lebrun: 6 Un paio di buone idee).
TOMBERLI: 6.5 Nell'area di rigore avversaria è sempre uno degli uomini più insidiosi: si guadagna il rigore prendendo il tempo a De Vitis.
BACCINI: 6 Qualcosina in meno per lo spreco davanti a Cefariello sull'occasione in cui poteva certamente fare meglio. C'è anche, comunque, tanto lavoro sporco (61' Parrini: 6.5 Trattore: nell'occasione dell'1-1 ne fa sdraiare uno e poi ne salta secco un altro, prima di calciare).
SIMONI: 6 Certo, il rigore sbagliato lo penalizza, ma quando c'è da accendere la luce ci si rivolge in più di una circostanza a lui. Che come sempre, quando convive con Caschetto, accende il duetto con facilità.
DINI: 6 quando punta la difesa dell'Asta dimostra in più di una circostanza di poter far male, ma troppo spesso evita l'uno contro uno con gli avversari preferendo ripiegare. Una sola chance: destro da buona posizione, palla fuori di poco (70' Betti: 6 Sgomita in area alla ricerca del pallone giusto per il pari e contribuisce all'azione dell'1-1).
ASTA
CEFARIELLO: 7.5 Un gatto quando salta all'indietro per dire di no a Simoni, un indovino quando ipnotizza Simoni dal dischetto, un Highlander quando riesce a parare persino il diagonale di Parrini. Su cui, in occasione della ribattuta, Caschetto segna. Ma quella era imparabile, davvero. Spettacolare.
BATONI: 5.5 In ansia quando Caschetto e Simoni imperversano dalla sua parte.
BARDOTTI: 6 Più contenimento che spinta (76' Calà Campana: sv).
CECCATELLI: 6 Sprechi e cose buone in mediana, alterna un po' di tutto.
DE VITIS: 6 Non gioca una brutta gara ma pecca di ingenuità quando tira giù Tomberli in area proprio davanti all'arbitro: mezzo voto in meno.
MANGANELLI: 6.5 Molto sicuro negli anticipi, riesce a limitare le folate di Dini.
CIANCIOLO: 6.5 Dinamico soprattutto nel primo tempo, quando con un paio di sgroppate fa capire alla difesa del Grassina di meritare quantomeno un raddoppio in marcatura. Nella ripresa si innervosisce e cala alla distanza.
DI LEO: 5.5 non un sabato facile nel tentativo di arginare la manovra locale (75' Cannoni: sv).
BANDINI: 5.5 Un paio di colpi di testa che non inquadrano la porta, poi corre dietro a Tomberli e viene contenuto da Chiti (81' Camara: sv).
DISCEPOLO: 7.5 Il migliore dei suoi. Sa sempre cosa fare con la palla fra i piedi: alterna imbucate verticali, fughe sulla destra, tentativi a beffare Bartoli. Ne prova tre, ne indovina uno che è il più scenografico: su punizione. Applausi.
JRAD: 7 Chiama a sé almeno due avversari alla volta e in più di un'occasione li salta entrambi. Due conclusioni verso la porta di Bartoli, entrambe disinnescate: ma il piede è caldissimo (85' Falugiani: sv).
ARBITRO
IGLIO di PISTOIA: 5 Per assegnare il rigore ai rossoverdi gli servono due falli sostanzialmente identici: non benissimo. Gestione dei cartellini rivedibile: in più di un'occasione dimentica che va bene concedere il vantaggio dopo un fallo a centrocampo, ma se si trattava di fallo tattico valeva la pena ammonire a fine azione. E invece nisba.
Termina 1-1 il Clasico della Valdichiana tra Sinalunghese e Foiano che ha avuto un retrogusto un po' insipido e con la paura di perdere che l'ha fatta da padrone, soprattutto nella ripresa, vista la precaria situazione di classifica delle due contendenti; quantomeno la Sinalunghese, ancora a secco di vittorie in questo campionato, ferma all'ultimo posto e priva di Bucaletti, Ceppodomo e con Viligiardi recuperato in extremis, ci ha provato nella prima frazione, quando solo un bravissimo Lombardini ed un regalo agli amaranto del signor Mauro di Pistoia ha negato agli uomini di mister Benedetti di andare al riposo in vantaggio quanto meno di due reti, mentre nella ripresa l'importanza della posta in palio e l'atteggiamento sempre arroccato degli amaranto ha spento anche gli ardori dei rossoblù locali. Il Foiano di Stefano Argilli dal canto suo ha tenuto un rendimento piatto e senza acuti, privo del giusto mordente, con le concomitanti assenze di Tenti, Bennati e con Mostacci che continua il lento recupero in panchina solo parziale attenuante, conquistando così un punto che fa sì morale e li tiene davanti ai rivali, ma è chiaro che con l'atteggiamento e le poche idee messe in mostra al Carlo Angeletti anche per il gli amaranto sarà complicato raggiungere la salvezza; passando alla cronaca mister Andrea Benedetti mette sul terreno di gioco un 4-4-2 molto accorto, con Marini tra i pali, Meoni, Ferrante, Corsetti e Celestini in retroguardia, Bardelli, Salvestroni, Tacchini e Lorenzetti a centrocampo, con Redi in appoggio a Fiaschi in avanti, mentre mister Stefano Argilli schiera un 4-3-1-2 con Lombardini in porta, Bux, De Luca, Lombardi e Papa in difesa, Cacioppini, Hoxhaj e Verdelli in mediana, con Baroni dietro al duo offensivo formato da Adami e Ferretti. Partenza da fuochi artificiali con la Sinalunghese che dopo soli cinque minuti si porta in vantaggio, quando sul lancio di Ferrante dalla retroguardia, la difesa amaranto si perde Fiaschi, il quale stoppa bene, si presenta tu per tu con Lombardini e con un tocco chirurgico lo supera, mandando la palla a baciare il palo ed insaccarsi per l'1-0; passano tre minuti e sull'altro fronte su un retropassaggio, Marini scivola sul terreno infido del Carlo Angeletti consegnando la palla a Baroni ai 25 metri, ma il pallonetto dell'ex Mazzola Valdarbia termina alto sopra la traversa. Al 14' arriva il pareggio che come detto è un regalo dell'arbitro, quando Ferretti con una trattenuta manda a terra Celestini, il quale con il braccio cade sul pallone, con il signor Mauro di Pistoia che, giudicando non falloso in maniera errata il contatto, assegna il penalty agli amaranto per il successivo tocco di mano del difensore rossoblu e con Adami che dal dischetto è freddo, battendo Marini per l'1-1; sei minuti dopo la Sinalunghese torna in avanti e sugli sviluppi di un corner, cross dalla destra di Redi, colpo di testa appena dentro l'area piccola di Corsetti e miracolo di istinto di Lombardini che devia sopra la traversa. Un minuto dopo ci prova Redi con un tiro a giro che Lombardini respinge all'incrocio dei Pali; al 23' Bardelli ruba palla a un distratto Verdelli e si invola nella metà campo ospite, arriva al limite dell'area e prova il sinistro, palla che termina alta. Cinque minuti dopo un'altra ripartenza rossoblù con il solito Redi, appoggio per Fiaschi, il quale solo davanti a Lombardini con il sinistro manda sull'esterno della rete fallendo un'occasione d'oro e con la prima frazione che termina così sull'1-1; nella ripresa ci si aspetta che le due squadre facciano di tutto per superarsi, vista la complicata posizione di classifica, con in effetti il Foiano che sembra partire con il piede sull'acceleratore e al 46' Baroni prova il sinistro su sponda di Ferretti, con palla leggermente deviata che termina fuori di poco. Quattro minuti dopo è lo stesso Ferretti pescato da Verdelli che appoggia a Baroni, sinistro respinto da Marini in tuffo; la gara a questo punto però si spegne, con la paura di perdere che ha la meglio sulla voglia di vincere e per rivedere un'azione degna di nota bisogna arrivare al 75', quando su un batti e ribatti in area, il sinistro di Lombardi viene bloccato a terra con sicurezza da Marini. Due minuti dopo si rivede in avanti la Sinalunghese, quando Meoni lancia Redi, dribbling su mezza difesa, tiro forse tardivo bloccato con sicurezza da Lombardini; nel finale su punizione da trequarti respinta della difesa corta e a campanile, è il neo entrato Nannoni che prova la rovesciata, con la palla che termina fuori. A questo punto l'arbitro dopo cinque minuti di recupero e dopo avere espulso Viligiardi per frase irriguardosa, manda tutti negli spogliatoi, sancendo il risultato finale di 1-1 che, come detto, non accontenta né l'una né l'altra squadra, visto che entrambe le compagini rimangono invischiate nella lotta per non retrocedere; i prossimi impegni vedranno la Sinalunghese andare a fare visita alla Rondinella Marzocco per cercare la svolta al proprio campionato, mentre il Foiano ospiterà la matricola Affrico attuale capolista del campionato con la necessità di fare di più per non ritrovarsi totalmente immerso nella lotta per non retrocedere.
Lo Scandicci si complica la vita praticamente da solo pareggiando con il Baldaccio Bruni un incontro che lo ha visto padrone del gioco per gran parte dei novanta minuti. Subito in avvio di gara il piglio dei blues è quello giusto, con Guidelli che al termine del primo giro di lancette mette a lato di poco. Lo Scandicci però al quinto sblocca il risultato con Niccolò Del Pela bravo ad anticipare il diretto avversario e Vaccarecci per depositare in rete. Il Baldaccio Bruni non riesce a reagire e rischi di capitolare nuovamente su una conclusione di Sinisgallo che però Vaccarecci riesce a neutralizzare. Nella ripresa i ragazzi di mister Ventrice cercano subito il gol del raddoppio prima con Niccolò Del Pela che su cross di Fasciana colpisce debole di testa, poi è Tommaso Del pela a dare forza alla sua conclusione su lancio di Guidelli, ma Vaccarecci è pronto alla respinta. Il tambureggiamento blues continua ancora con Niccolò Del Pela che servito da Grillo calcia debolmente e centrale dal limite dell'area. Si rifà sessanta secondi dopo dando il via all'azione del 2 a zero: protegge bene palla su rilancio della difesa scaricando per il fratello Tommaso che vede Grillo al limite dell'area ospite. L'undici scandiccese con un tiro al giro insacca sul palo lontano della porta difesa da Vaccarecci. La gara sembra chiusa, ma cinque minuti più tardi su angolo blues un rilancio della difesa aretina innesca il contropiede di Sbardella che resiste al contrasto di Sinisgallo e supera Fedele in uscita. Al sessantesimo punizione dall sinistra di Dodaro per Sabatini che dalla parte opposta stoppa e crossa per Fasciana che in sacca, ma il giovane esterno blues è in fuorigioco. Lo Scandicci continua a comandare il gioco e impegna Vaccarecci ancora con Niccolò Del Pela e per due volte con Sinisgallo, ma il risultato rimane invariato. Nel finale la doccia fredda per lo Scandicci: disimpegno difficoltoso fra Gasparini e Fasciana con quest'ultimo che cerca di rinviare il passaggio del compagno senza avvedersi dell'arrivo di Pedrelli che termia a terra in area. Calcio di rigore che Mercuri trasforma spiazzando Fedele. Nei minuti finali sterile superiorità scandiccese che non porta però pensieri a Vaccarecci.
LE INTERVISTE
In sala stampa a fine gara mister Ventrice commenta un pareggio che va un po' stretto ai suoi ragazzi che sono stati padroni del campo per quasi tutta la gara pagando a caro prezzo le uniche due indecisioni difensive: È un pareggio amaro e alla fine paghiamo a caro prezzo due grosse ingenuità. Anche stavolta abbiamo tenuto in mano la partita creando tante occasioni. Eravamo sul due a zero ed avevamo avuto anche la palla per chiudere la partita . La squadra è stata in partita fin da subito con il gol di Del Pela ed è rientrata dagli spogliatoi ancora in palla trovando il raddoppio con Grillo. Al di là dei due episodi, cosa è successo poi: Credo che alla fine abbiamo perso un po' di campo, ma senza subire poi chissà quali occasioni. Eravamo comunque in controllo della partita e poi abbiamo concesso due errori grossi che hanno pregiudicato il risultato . Cosa c'è da salvare di questa gara, cosa non ti è piaciuto e cosa c'è da migliorare: Salvo sicuramente l'atteggiamento che i ragazzi hanno avuto per almeno sessanta minuti di gioco. La prestazione, anche stavolta, c'è stata da parte della squadra. C'è da tenere duro e migliorare perché non possiamo concedere queste ingenuità in un campionato che è equilibratissimo e difficilissimo . C'è da essere più 'cattivi', sportivamente parlando, negli ultimi sedici metri: Certamente. Perché anche stavolta abbiamo creato tanto senza però finalizzare come dovremmo fare .
Con la settima giornata di Eccellenza, il Mazzola e la Fortis Juventus si rendono protagonisti di una partita ricca di colpi di scena e belle azioni. Dal primo tempo il Mazzola si dimostra aggressivo. Già al dodicesimo ingrana con una buona azione, grazie Taflaj che dalla zona di rigore tira diretto in porta, dove trova il portiere della Fortis Juventus. Si susseguono altri tentativi da parte del Mazzola, senza mai arrivare in rete. Il vantaggio però, arriva al ventiseiesimo, quando grazie al passaggio di Camilli, Geraci con una mezza rovesciata manda la palla in porta e fa uno stupendo goal. Se il primo tempo termina con una Fortis che gioca in difesa nel secondo riparte con una marcia in più. Dopo qualche azione al sessantesimo arriva il pareggio per la Fortis Juventus: su un calcio di punizione da lato, battuto da Serotti, la palla viene rimessa in mezzo all'area di rigore dove una sponda di testa trova libero Donatini, che attacca e trova la rete. L a partita si fa nervosa ed entrambe le parti cercano il vantaggio, con il Mazzola più intraprendente che si rende protagonista di diverse azioni pericolose senza però trovare il gol. Termina così, dopo i 5 minuti di recupero ed una punizione battuta dalla Fortis senza risvolti, con un pareggio 1-1.