Il Maliseti Seano mantiene una presa ferrea sui granelli dell'ultima spiaggia e con uno scatto d'orgoglio si prende la sua terza vittoria stagionale, non sbagliando niente nel match in cui era vietato sbagliare contro il Montignoso. I ragazzi di Bartolini si prendono i tre punti e accendono ancor più la serrata lotta salvezza che al momento vede quattro squadre lottare per un posto che assicura la permanenza in categoria. Contro un Montignoso che come è sua cifra stilistica ha onorato al massimo anche questa gara, i padroni di casa partono forte, e possono contare sul valore aggiunto assicurato da Bartolini e Brienza. L'intesa fra i due è decisiva, e vale il confezionamento dei primi due gol. Apre le marcature Bartolini, ben appostato e reattivo nel deviare in rete un cross dal fondo di Brienza; i due si invertono poi i ruoli poco dopo, e la finalizzazione è affidata a quest'ultimo che sigla il raddoppio. Il Montignoso lotta su ogni pallone ma incassa il terzo gol proprio allo scadere del primo tempo: un errore in disimpegno dal basso degli ospiti consente a Brienza, in agguato, di approfittarne e realizzare da posizione favorevole. Dopo aver ipotecato il successo nel primo atto della sfida, nei primi 10' del secondo tempo il Maliseti continua ad attaccare, salvo poi abbassare il ritmo e dedicarsi alla gestione del match nella parte successiva del confronto, spezzettato da tanti cambi. Da segnalare che il Montignoso beneficia della più ghiotta delle chance per andare in gol, un calcio di rigore concesso per un fallo di Pastore in uscita in area. Il portiere locale però si riscatta alla grande, intercettando il tiro di Diouf dal dischetto e mantenendo quindi inviolata la propria porta. Ulteriore nota lieta di giornata per i padroni di casa. Calciatoripiù: Bartolini, Brienza, Pastore (Maliseti).
Impresa del Barberino, che strappa un pareggio importantissimo, in rimonta, nella difficilissima trasferta di San Giuliano. Decisiva la doppietta di Nardini, che con due calci di rigore rimonta nella ripresa le reti pisane realizzate nel primo tempo da Arieta e Stefanini. Ancora rimandato l'appuntamento con i tre punti per il San Giuliano, che per la seconda settimana di fila impatta in un pareggio per 2-2. La squadra di Sandro Galletti manca all'appello della vittoria da più di un mese, da quel 19 gennaio in cui arrivò un successo di misura contro la San Marco Avenza. Nel mezzo, tre sconfitte e un pareggio. Ottima la partenza dei mugellani, che sul primo calcio d'angolo della partita, battuto da Mocali, colpiscono il palo a portiere battuto, con un colpo di testa di Buset che mette i brividi ai pisani. A questo punto il San Giuliano si risveglia da un leggero iniziale torpore e prende in mano la partita, grazie anche alla prestazione davvero di livello di Musacchio, perfetto in fase di impostazione del gioco. Proprio da lui parte, all'11', l'azione dalla quale scaturisce il gol dal vantaggio: palla per Rea, che scarica in area per Campera, il cui tiro viene respinto da Crocetti; la palla arriva ad Arieta, che con freddezza la stoppa, salta un uomo e la piazza all'angolino. I pisani continuano a spingere con Musacchio e Campera, che impegnano Crocetti. Al 24' il San Giuliano trova meritatamente il raddoppio: calcio d'angolo battuto da Musacchio, palla che arriva sul secondo palo dove Stefanini, completamente solo, appoggia in rete di testa. Il Barberino, dal canto suo, è vivo e perfettamente sul pezzo: la squadra di Della Scala ci prova con Nardini, che dalla trequarti salta un paio di difensori ma arrivato in area si fa ipnotizzare da Guidotti, che in tuffo devia la palla sul palo. Prima dell'intervallo, un paio di occasioni per parte, ma il risultato non cambia. Nella ripresa è ancora il San Giuliano a fare la partita, ma i pisani non riescono a chiudere i conti, venendo così puniti. I mugellani conquistano infatti un giusto calcio di rigore per fallo in area di El Wifak, che nell'occasione riceve anche un cartellino rosso decisamente troppo severo. Nessun dubbio sul rigore, tanti invece sulla necessità di espellere il giocatore.Sul dischetto va Nardini, che trasforma per il 2-1. Passano pochi minuti e, clamorosamente, il direttore di gara concede un altro calcio di rigore al Barberino, per fallo in area ai danni di Caré, da pochi minuti entrato in campo al posto di Calamini. Anche stavolta dagli undici metri si presenta Nardini, che non sbaglia. Il San Giuliano prova a rimettere in piedi una partita che sembrava in totale controllo, ma il Barberino lotta con il coltello tra i denti e alla fine riesce a strappare un punto che muove, seppur di poco, una classifica difficilissima. Calciatoripiù: Musacchio (San Giuliano), Nardini (S.Banti Barberino).
Succede di tutto a Mezzana nel big-match di giornata fra Prato e Porcari, che termina sul due a due. Ne è venuta fuori una gara bellissima, ricca di occasioni da rete da una parte e dall'altra, giocate sopraffine da parte di singoli e gesti tecnici degni di categoria superiore, con un'intensità e rapidità di esecuzione davvero ammirevoli. Peccato che ci siano stati strascichi polemici (ed è un eufemismo) nei confronti della direttrice di gara da parte di tutti i protagonisti, sia del Prato (soprattutto) sia del Porcari, e peccato inoltre che solo pochi si siano spesi per spegnere o limitare sul nascere i motivi di contrasto, mentre l'arbitro non ha ricevuto aiuto da parte di nessuno, pur non essendo stata inappuntabile nella gestione e nella direzione della gara. Fin dalla vigilia, il copione della gara tra Prato e Porcari è semplice e intrigante allo stesso tempo: il Prato deve vincere per riaprire il campionato, mentre il Porcari non deve perdere per tenere a distanza di sicurezza le dirette inseguitrici. È una di quelle gare in cui contano solo i tre punti, senza badare al gioco e alla bellezza dei gesti tecnici perché una gran fetta della vittoria finale passa attraverso gli scontri diretti come questo e, dopo aver mancato la chance nel precedente turno contro il Pietrasanta, il Prato, nonostante un ottimo campionato disputato fino a qui, non può perdere. Il Porcari è in una situazione di classifica relativamente tranquilla visto il margine di vantaggio sulle immediate inseguitrici, ma una vittoria potrebbe mettere fuorigioco i pratesi restringendo la vittoria finale solo con il Pietrasanta. Partenza sprint per le due squadre: dopo un solo giro di lancette dell'orologio Bonino, con un gran diagonale dal limite, impegna severamente Genovesi in una difficile deviazione sopra la traversa. Al 3' un angolo perfetto battuto da Silla Davide pesca libero in mezzo all'area piccola Di Carlo che, di testa, manda sopra la traversa. Al 8' una bella triangolazione in velocità tra Silla Diego e Di Carlo porta quest'ultimo alla conclusione col solo portiere davanti, ma la mira non è precisa e l'occasione sfuma. Al 11' i padroni di casa passano in vantaggio grazie a un contestato calcio di punizione: batte Baggiani dalla parte destra a tagliare, il pallone attraversa tutta l'area e senza che nessuno intervenga e finisce in rete sul palo più lontano, 1-0. Il Prato potrebbe raddoppiare al 15', ma l'intervento strepitoso di Genovesi sul colpo di testa di Izzo indirizzato all'angolo basso alla sinistra del portiere ospite è sventato con un tuffo di rara bravura. Al 16' una sassata da una ventina di metri da parte di Bonino termina di poco sopra la traversa, così come la conclusione dello stesso attaccante locale al 19'. Passa un minuto e si segnala un'azione stupenda in velocità del Porcari: Silla Davide scambia con Fromboli che invita alla battuta a rete Silla Diego, ma il suo diagonale finisce di pochissimo a lato. Al 24' una punizione da 30 metri di Silla Davide è bella stilisticamente, aggira la barriera, ma è troppo debole per impensierire l'attento Ancillotti. Al 26' ecco una nuova e pregevole azione in velocità del Porcari con partenza da centrocampo in tre passaggi: Silla Davide dialoga con Silla Diego, la finalizzazione è affidata a Di Carlo, che arriva alla conclusione dal limite, ma anche stavolta la mira è imprecisa. Al 32' punizione dalla trequarti battuta magistralmente da Silla Davide trova libero Di Carlo sul secondo palo, che di testa da non più di 4-5 metri spedisce incredibilmente fuori. Al 35' una punizione dal limite e posizione defilata battuta dal solito Silla Davide viene respinta dalla difesa pratese al centro dell'area dove irrompe Lapi che, vinto un contrasto, segna il gol del pareggio (1-1). Si va così al riposo su un risultato tutto sommato giusto per quanto visto finora. Il secondo tempo si apre con uno spunto di Silla Diego, che crossa in maniera perfetta per Di Carlo che, da tre metri, batte a rete di testa a botta sicura all'angolo basso alla destra di Ancillotti, il quale con un intervento in tuffo da vero campione salva un gol che sembrava sicuro. Al 40' da evidenziare una grande azione del Prato: Izzo scambia con Bonacchi che invita Puzzangara alla battuta a rete da una decina di metri, ma Genovesi con un grande intervento devia in angolo. Al 45' spazio per un fenomenale intervento di Genovesi su un diagonale indirizzato all'incrocio dei pali da Bonino, sferrato da una quindicina di metri, il portiere lucchese con un gran balzo nega il gol. Al 48' una bella azione personale di Silla Diego viene fermata con bravura da Ancillotti, che respinge la conclusione da distanza ravvicinata. Al 55' Brugiati scalcia a gioco fermo un avversario che cade a terra, per l'arbitro l'ammonizione può bastare; passano tre minuti ed ecco una punizione da una ventina di metri di Puzzangara terminare fuori per una questione di centimetri. Al 61' il Prato passa in vantaggio con Bonacchi che, con un tuffo di testa, sfrutta al meglio un cross a mezza altezza dalla parte sinistra del campo, infilando così l'incolpevole Genovesi, 2-1. Il Porcari raggiunge il pari al 70': un fallo di mano al vertice dell'area pratese viene punito con un rigore, tra le veementi proteste dei padroni di casa che - a loro dire - sostengono come l'irregolarità sia avvenuta fuori dalla zona rossa ; la direttrice di gara appare ben posizionata, e sicuramente è irremovibile. Batte Di Carlo e trasforma. Prima della ripartenza del gioco l'attaccante lucchese viene colpito e cade a terra, dopo svariati minuti l'arbitro fa riprendere il gioco senza alcun provvedimento disciplinare. Sembra finita, ma all'ultimo minuto dei 7' (8'?) di recupero Bonacchi si impossessa del pallone al limite dell'area, salta un giocatore inseguito da un difensore ospite, viene agganciato e strattonato ripetutamente per la maglia fino a cadere dopo aver percorso 4-5 metri con l'avversario a traino : è rigore solare per quasi tutti, ma l'arbitro lascia correre l'azione che si spegne sul fondo. In quel preciso istante la panchina pratese, completa di tutti gli effettivi, si riversa in campo per protestare contro l'ingiustizia subita. Nel parapiglia che ne segue l'arbitro estrae il cartellino giallo per Brugiati, essendo il secondo viene espulso. Subito dopo il triplice fischio decreta la fine della gara e si scatena nuovamente una gazzarra generale, ma queste cose non fanno parte del calcio, il resto ve l'abbiamo già descritto. Prosit! Calciatoripiù: Bonacchi (Prato): tecnico, bravo nelle due fasi di gioco con preferenza in quella offensiva, sa fare gol. Bonino : cerca la rete da tutte le zone del campo, dotato di un tiro secco e forte, ottimo col pallone tra i piedi e in fase di passaggio. Kola : animus pugnandi, vero combattente, eccellente nella corsa e nello spingersi in avanti. Ancillotti : salva con bravura la propria porta in più di una occasione. Incolpevole sui gol, una certezza. Genovesi (Academy Porcari): effettua interventi di rara bravura, futuro luminoso. Tra i migliori in campo. Silla Davide : sa fare tutto molto bene quando è in possesso palla, micidiale a palla ferma. Illuminante. Silla Diego : sa proteggere e smistare palla con indubbia bravura, pericoloso in posizione di tiro e nel vedere la porta. Di Carlo: tecnico e rapido, bravo sia in fase di passaggio sia nel concludere in porta, non sempre precisissimo. Arbitro: insufficiente. A parte gli episodi dei rigori assegnati e no, propone una gestione della gara (complicatissima) alquanto approssimativa e con poca autorità.
Il Viareggio mette le mani sul quinto posto: la vittoria, netta, nel derby della Versilia contro il Forte dei Marmi vale il sorpasso ai danni del San Giuliano, imbrigliato sul 2-2 contro lo scomodo Barberino. Prestazione di spessore, quella offerta dai ragazzi di Matteo Leva, che dopo una prima fase di partita piuttosto contratta, priva di occasioni da gol, passano in vantaggio al 22' grazie al destro di Mehmeti, bravo a deviare in rete un pallone messo in mezzo dalla fascia destra. Prima dell'intervallo un Viareggio in grande crescita colpisce anche una traversa con Santini, sfiorando un raddoppio che sarebbe stato meritato. Raddoppio che arriva a inizio ripresa, quando i bianconeri conquistano un calcio di rigore che Poliziani trasforma: tiro perfetto dal dischetto e palla in rete per il 2-0 che, di fatto, chiude la partita. Nel resto del secondo tempo le due squadre danno spazio ai ragazzi partiti dalla panchina, e la partita si riaccende nel finale, quando a due minuti dal triplice fischio Lari fa 3-0, raccogliendo un pallone respinto corto in area e ribadendo in rete. Infine, a tempo quasi scaduto il neo-entrato Vecoli su calcio di rigore fa 4-0 e chiude definitivamente i giochi. Calciatoripiù: Poliziani (Viareggio), Zubbani (Forte dei Marmi).
Colpaccio interno importantissimo della San Marco Avenza, che con un corsaro 2-1 regola in uno dei tanti derby dell'Alta Toscana la Lunigiana Pontremolese. Sudano ma meritano i locali, che mettono in cascina tre punti d'oro per galleggiare sopra la zona playout. I ragazzi di mister Bertoncini, invece, sono apparsi più appannati del solito, forse paghi appagati da una posizione di classifica piuttosto stabile e tranquilla. Col fuoco negli occhi, i padroni di casa approcciano bene il match ma soffrono in prima battuta la qualità degli avversari, che in una circostanza sfiorano lo 0-1 vedendosi però respingere un tiro a botta sicura sulla linea di porta. Passato il pericolo, la San Marco mette sul piatto tanta grinta riuscendo a battagliare ad armi pari su ogni pallone. Ridotto al minimo lo spettacolo nella sua forma puramente emozionale, a un minuto dal duplice fischio ecco il lampo che squarcia l'equilibrio. Da fuori area, Valenti prende la mira e calcia un pallone velenoso che non lascia scampo a Romiti per il provvidenziale vantaggio dei suoi. Chiuso il parziale in avanti, nella ripresa la San Marco abbina alla grinta anche una gradita dose di fortuna. Il colpo di testa intorno all'ora di gioco di Del Vigo, infatti, viene mal letto dal portiere che si lascia sfuggire la sfera dalle mani per il 2-0. Ferita nell'orgoglio, la Lunigiana prova a reagire con forza ma la truppa di Lucchinelli resiste fin quasi alla fine. Solo allo scadere dei settanta minuti regolamentari, infatti, gli ospiti trovano il modo di accorciare le distanze sugli sviluppi di un calcio d'angolo beneficiando di uno sfortunato autogol avversario. Troppo tardi però, il triplice fischio è imminente e il verdetto inconfutabile: a vincere è la San Marco.
Come nella migliore tradizione di chi si inserisce con tempismo perfetto fra i due proverbiali litiganti, il Pietrasanta sbanca l'Henderson di Lucca e guarda con il sorriso al pari nel big-match fra Prato e Porcari, rosicchiando così due punti alla capolista e staccando un altro po' i lanieri. All'Atletico Lucca costano cari una decina di minuti, a cavallo delle due frazioni di gioco: con un micidiale uno-due al tramonto del primo tempo e all'alba della ripresa, infatti, i versiliesi centrano una vittoria con netto punteggio. La gara parte a ritmi bassi, il Pietrasanta fatica a esprimere il suo solito gioco e l'Ateltico Lucca tiene bene il campo. Con il passare dei minuti però gli ospiti crescono e chiudono in crescendo il primo parziale, andando in vantaggio al 31' grazie al tocco vincente ravvicinato da parte di Moro. Poco prima dell'intervallo è Ciambelli con un beffardo colpo di testa ai danni del portiere avversario a firmare il raddoppio. Subito in avvio di ripresa spazio per altri due gol dei ragazzi di Albinoiu, che chiudono così i conti con largo anticipo: il tris lo cala Cutolo con una conclusione potente e precisa all'incrocio dei pali, al 41' Silverini firma lo 0-4 con un tiro angolatissimo. Nonostante lo svantaggio, l'Atletico Lucca ha una buona reazione d'orgoglio e, dopo averci provato in un paio di occasioni, riesce a ridurre le distanze con Bini. Sul punteggio di 4-1 per gli ospiti la gara si avvia a conclusione gestita al meglio da quella che è la seconda forza del torneo e una delle squadre più in forma del momento. Il Pietrasanta.
Non sarà ricordata come la partita più bella dell'anno, né come la più importante, ma sicuramente lo 0-1 rifilato dalla Zenith Prato al Margine Coperta vale una bella iniezione di fiducia per i pratesi, i quali rimangono in vista quinto posto a sole tre lunghezze di distanza dal Viareggio. Entrate nel clou della stagione, ambo le squadre scendono in campo per provare a mettere un mattoncino in più verso il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. Gli argomenti sono validi sia da una parte che dall'altra, tanto validi da scontrarsi e annullarsi pressoché reciprocamente. Valori equipollenti plasmano una gara molto equilibrata e combattuta, ricca di intensità ma poco intrisa di emozioni. Partono meglio gli ospiti, che creano un paio di situazioni importanti approfittando di un Margine Coperta ancora addormentato. Passati comunque indenni i primi minuti, i ragazzi di mister Biagini iniziano a rispondere al fuoco nella seconda metà di primo tempo, provando spesso giocate in verticale per innescare la velocità degli attaccanti. In due circostanza Bruno cade in area pratese, ma tutte e due le volte il fischietto di Lucca lascia proseguire tra lo scetticismo dei locali. Un primo tempo bloccato va dunque in archivio sul punteggio di 0-0. Nella ripresa la Zenith approccia di nuovo meglio la partita e sfonda dopo dieci minuti di forcing conditi anche da un palo. Poco prima del 50' Martelli trova il guizzo vincente e indirizza il match in favore dei suoi. Il gol incassato sveglia il Margine Coperta, che con qualità prova a perforare il castello difensivo avversario senza tuttavia trovare sbocchi utili. La Zenith alza le barricate, si difende con ordine e incamera al triplice fischio tre punti sudati ma meritati che valgono quota 35 in campionato.
Il Montemurlo si conferma in questa stagione un ostacolo insormontabile per il Calenzano, che subisce una larga sconfitta, replicando quanto avvenuto nel girone d'andata. Padroni di casa che pur presentatisi rimaneggiati per assenze varie, hanno provato a lottare con i mezzi a disposizione ma oggettivamente nulla hanno potuto contro una compagine quadrata, in complessiva crescita rispetto all'inizio della stagione e che si deve solo rammaricare per qualche passo falso nel corso del torneo, che quasi certamente non le consentirà di lottare per la vittoria finale. Primo tempo con dominio assoluto degli ospiti nella gestione del gioco, così come nelle occasioni da rete. Il match si sblocca al 2' minuto, al primo vero tentativo del Montemurlo: punizione dalla destra, lo spiovente pesca nel cuore dell'area, in posizione più che sospetta, Barry che arpiona il pallone e con una mezza rovesciata indovina una traiettoria beffarda per Vaggelli. Il vantaggio offre certezze agli ospiti che più volte trovano i varchi giusti per puntare a rete; al 11' è Panetta a bucare centralmente, il suo tiro è però ribattuto da Vaggelli in uscita disperata. Al 14' Barry imperversa sull'out sinistro, il suo suggerimento rasoterra è raccolto da Pierattini, tiro ribattuto sulla linea di porta dalla difesa; un minuto dopo è Gherardeschi a provarci con percussione solitaria, il suo diagonale non centra, però, lo specchio. Il prolungato predominio del Montemurlo è premiato al 33': rapida ripartenza dal basso, Oublady allarga verso Barry che scocca un secco destro, sulla corta respinta del portiere si avventa in mezza girata Panetta che deposita in rete per il raddoppio degli ospiti, risultato che chiude la prima frazione. Il secondo tempo si apre inizialmente con lo stesso copione, Montemurlo in pressing alla ricerca del gol; al 38' è ancora Gherardeschi a rendersi pericoloso con un tiro in mezza girata, dopo aver raccolto una corta respinta dopo un corner; con il suo riflesso Vaggelli tiene in qualche modo a galla i suoi. Sul ribaltamento di fronte il Calenzano non sfrutta un'occasione ghiottissima per accorciare: Segatori lanciato a rete in solitaria non riesce a scavalcare con il pallonetto Breschi, sulla respinta ci prova prima Di Gironimo, con ribattuta della difesa, la palla schizza su Arif ma il suo diagonale da buona posizione attraversa la porta e si spegne sul fondo. Al 41' ci prova Piscopo con una punizione dal vertice dell'area ma Breschi non si fa sorprendere. Dopo questa improvvisa fiammata dei padroni di casa, è il Montemurlo a riprendersi la scena: al 44' un lungo spiovente centrale, spizzicato di testa da Panetta, libera in buona posizione Pierattini ma sul suo tiro Vaggelli fa buona guardia. Al 48', dopo l'ennesima sgroppata sulla destra, Coppini si libera di due avversari in piena area prima di essere travolto dal portiere in uscita: Oublady s'incarica della trasformazione e non sbaglia. Al 51' ancora Coppini sulla destra rimette al centro, la corta respinta della difesa fa rotolare la sfera al limite dell'area, Pierattini la piazza all'angolo per il gol dello 0-4. La partita di fatto si chiude qui; arrivano una girandola di sostituzioni che abbassano i ritmi della gara. Nel finale, prima Breschi blocca una conclusione di Arif da distanza ravvicinata, poi al 64' Gherardeschi ci prova con una doppia conclusione dal cuore dell'area ma il subentrato Tani si distingue con due ottimi interventi; un minuto più tardi Gherardeschi con tocco ravvicinato arrotonda in modo definitivo il bottino dei suoi. Calciatoripiù : giornata complicata per i padroni di casa, citazione comunque per Vaggelli , incolpevole sulle reti subite, si è opposto in modo efficace in diverse circostanze; anche l'altro portiere subentrato, Tani , nello scorcio di gara disputato, si è distinto. Nel Montemurlo in tanti meriterebbero la citazione, scegliamo Coppini , stantuffo instancabile e padrone della fascia destra nonché Barry , che alle prime esperienze nella squadra, ha mostrato tecnica, velocità e presenza fisica, per un inizio più che promettente.