Con un gol nel corso della ripresa il Capostrada Belvedere s'aggiudica l'anticipo del venerdì sul campo dell'Academy Porcari, alimentando il proprio vantaggio sulla zona retrocessione. La gara si presenta fin da subito equilibrata, con tanti duelli e poche possibilità per entrambe le squadre di trovare sbocchi offensivi. I padroni di casa cercano la profondità mentre gli ospiti sono più avvezzi al possesso palla, ma il comune denominatore sono gli errori negli ultimi venti metri che vanificano potenziali occasioni su entrambi i fronti. Riesce comunque a ritagliarsene un paio la formazione locale: prima Scollo Abeti mette alto a porta spalancata sul cross di Nesimi, poi Rabaglia conclude dal limite dell'area e non centra per poco lo specchio. Un ritmo leggermente più sostenuto caratterizza invece la ripresa, che al 63' fa registrare il gol decisivo: un pallone recuperato a centrocampo viene lanciato subito sul riferimento offensivo Monaldi, che scarica per Garofalo permettendogli di scagliare una conclusione dalla lunghissima distanza che s'insacca all'incrocio dei pali. Un gol stupendo del numero 9 ospite, al quale l'Academy Porcari prova a reagire riversandosi in attacco alla ricerca del pareggio e provandoci dalla distanza con Menichetti e Nesimi. Poco più tardi, invece, nella mischia Pardini svetta di testa mandando il pallone appena sopra la traversa. Al contempo il Capostrada sfrutta gli spazi che si sono creati per colpire in contropiede, ma senza trovare il gol della tranquillità: Kurtulaj, classe 2008 ormai aggregato in pianta stabile negli Juniores, non concretizza un paio di chance mentre all'80' è la traversa a respingere il tiro da trenta metri di Shkreli. I minuti finali sono caratterizzati dal nervosismo con tanto di espulsione nelle file locali per Marini (eccessivamente duro il suo intervento) ma Fantozzi è bravissimo a tenere sotto controllo la situazione senza farla degenerare. Il Capostrada Belvedere mantiene dunque il vantaggio minimo fino al triplice fischio, conquistando una vittoria fondamentale che gli permette di chiudere l'anno solare nel migliore dei modi. Calciatoripiù : Nesimi (Academy Porcari). Garofalo e Diddi (Capostrada Belv.).
Salgono a cinque i risultati utili consecutivi del Pietrasanta, che chiude il girone d'andata imponendosi sul campo della Larcianese. Dopo una fase iniziale di studio gli ospiti costruiscono la prima occasione con Pelucchini, che però non approfitta dell'errore di Bellandi e calcia malamente sul fondo a porta vuota. La replica dei padroni di casa arriva puntuale al 19' con Tommasi che, da posizione favorevole, non riesce ad angolare il tiro facilitando la presa di Diridoni. La partita prosegue con un buon ritmo ma senza particolari spunti, almeno fino al 44': sugli sviluppi di un calcio d'angolo Pelucchini si smarca sul secondo palo e, dall'interno dell'area piccola, realizza di testa il gol che vale il vantaggio ospite. La rete subita scuote la squadra di Selmi, che nella ripresa torna in campo con rinnovata determinazione e costruisce una grande mole di gioco. Il comune denominatore è però sempre lo stesso: la Larcianese spinge ma in maniera sterile, il Pietrasanta invece si rivela estremamente concreto quando s'affaccia sul fronte offensivo. È dunque di nuovo un tiro dalla bandierina a premiare gli ospiti, con Manfredi che sfugge alla marcatura e incorna alle spalle di Bellandi. Il 2-0 è un colpo troppo duro per i padroni di casa, che non riescono a reagire e depongono le armi. Al triplice fischio festeggia dunque il Pietrasanta, che conclude l'anno solare a ridosso del quinto posto con il raggiungimento della qualificazione al Torneo Regionale come proposito per il 2025.
Il Csl Prato Social torna alla vittoria e lo fa grazie a un'ottima prestazione contro i Giovani Via Nova, riagguantando il Montelupo al terzo posto. La squadra di Imbriano parte forte e al 17' conquista un calcio di rigore con Pecchioli, dal dischetto Giovanchelli si fa ipnotizzare da Fiordi ma sulla ribattuta non sbaglia. Il vantaggio dura però soltanto un minuto, tempo sufficiente affinché gli ospiti si vedano assegnare a loro volta un penalty a seguito di un fallo in area su Orsini; Musumeci trasforma con freddezza e fa 1-1. L'inerzia del match si sposta dalla parte della squadra di Cerone, che prende campo e da qui all'intervallo mette in difficoltà una formazione locale che appare sotto tono. Il forcing del Via Nova non porta però i frutti sperati e così, nella ripresa, si assiste alla reazione del Csl Prato Social. Bastano otto minuti a Bakary per servire nello spazio Belli, che supera Fiordi e riporta i suoi in vantaggio. Al 66' è invece Santanni, con una meravigliosa conclusione da fuori area, a firmare il 3-1, mentre due minuti più tardi Giovanchelli cala il poker. La partita è sostanzialmente chiusa e stavolta gli ospiti non hanno le forze per reagire, tanto che ai padroni di casa è sufficiente amministrare il rassicurante vantaggio. All'81' Bakary lo amplia ulteriormente togliendosi la gioia del gol, mentre allo scoccare dell'ultimo minuto Bartolomei segna il gol della bandiera per il Via Nova. Finisce dunque 5-2 per il CSL Prato Social, che archivia la sconfitta del turno precedente e riprende la sua corsa: Pietà e Atletico Lucca sembrano ormai fare un campionato a parte, ma ci sono un terzo posto e una qualificazione al torneo regionale tutti da conquistare. Calciatoripiù : Giovanchelli e Santanni (Csl Prato Social), Orsini (Via Nova).
Le difficoltà d'organico non fermano la Pietà, che sul difficile campo del Lanciotto tira fuori tre punti fondamentali per chiudere il girone d'andata in testa alla classifica. Nei primi minuti le squadre si affrontano a viso aperto: per gli ospiti ci prova due volte Innocenti, prima al termine di una ripartenza e poi con una punizione che impegna Serio, mentre i locali si affidano a Ciccone che con i suoi lanci testa costantemente la concentrazione della retroguardia avversaria. Al 15' si sblocca la partita: cross di Sapienza che Martini devia verso la porta, un difensore allontana ma secondo l'arbitro quando il pallone aveva già superato la linea; di parere evidentemente opposto i giocatori ospiti, che protestano a gran voce contro l'assegnazione del gol. L'episodio non condiziona tuttavia la Pietà, che anzi trova la forza di reagire e pareggia subito: Innocenti s'incarica di una punizione dal lato destro dell'area e, con una traiettoria tagliata e potente, toglie la regnatela dall'incrocio nonostante il tentativo in tuffo da parte di Serio. Il primo tempo finisce 1-1 e nella ripresa il Lanciotto vorrebbe avere lo stesso approccio di inizio partita, ma è la Pietà ad andare a segno per prima: sugli sviluppi di un corner battuto forte dentro l'area, nel tentativo di spazzare un difensore di casa devia il pallone nella propria porta per il più classico degli autogol. È però un'arma a doppio taglio per la capolista, perché nell'occasione Pitronaci esulta in maniera fin troppo veemente nei confronti di un avversario e viene espulso. La superiorità numerica ridà speranza alla squadra di Salvadori, che si riversa in avanti e agguanta il pareggio: traversone dal fondo, palla messa fuori sui piedi di Sapienza che scaglia un rasoterra per la verità piuttosto strozzato che però passa sotto il corpo di Castellani e finisce in fondo al sacco. L'inerzia del match è favorevole al Lanciotto, ma pur in dieci la Pietà sa che non può permettersi di lasciare punti per strada. Zambello prova dunque a vincerla inserendo Ginanni, di professione difensore, nell'inedito ruolo di attaccante sperando che i suoi centimetri possano servire a mettere in difficoltà la retroguardia locale. La mossa paga: sugli sviluppi di una rimessa laterale proprio lui condiziona l'intervento di un avversario, favorendo l'inserimento di Osasumwen che da breve distanza non sbaglia. A questo punto ovviamente gli ospiti si rintanano nella loro metà campo, difendendosi con tutti i loro effettivi nei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara. L'arrembaggio del Lanciotto Campi viene respinto e così al triplice fischio festeggia la Pietà, capace di ottenere una vittoria non scontata viste le tante assenze, il valore dell'avversario e per come s'era messa la partita. La squadra di Zambello chiude dunque il girone d'andata e l'anno solare davanti all'Atletico Lucca, aggiudicandosi il titolo di campione d'inverno. Calciatoripiù : Bellotto e Sapienza (Lanciotto Campi). Giuliani , Gualchierani , Osasumwen e Innocenti (Pietà).
Un cinico Capezzano Pianore mette a segno la seconda vittoria consecutiva, stavolta in casa del Montelupo, che con questa inopinata sconfitta scivola al quarto posto e si allontana ulteriormente dalla vetta. Inizia bene il Montelupo, con due occasioni nei primi dieci minuti: Chelini costringe Lorenzoni a concedere l'angolo dopo una triangolazione con Rosta, poi Ferrari ruba palla a Fiocco poco defilato dalla porta, facendo la barba al palo con il suo sinistro. I cuori del pubblico montelupino si accendono però al 15', quando Rosta, una volta addomesticato il pallone con il petto fra due avversari, tenta la rovesciata, battendo Lorenzoni ma cogliendo la traversa. Passano una manciata di minuti e capitan Pasqualetti mette in mezzo su punizione: la difesa del Capezzano riesce a liberare l'area, ma sulla palla vacante si avventa Doda, che sfiora l'incrocio con il destro. Il Capezzano è assente dalla partita e, salvo una punizione gestita malissimo, subisce il pressing e la prestanza fisica degli avversari, senza riuscire a produrre gioco. Il primo tempo di Montelupo-Capezzano Pianore si chiude senza ulteriori acuti, con i padroni di casa poco concreti in attacco e gli ospiti bravi nel difendersi. La seconda frazione di gioco si apre con una nuova occasione per il Montelupo, ancora sui piedi di Doda, che riceve al limite da Chelini, protagonista di un buon recupero sulla trequarti, sterza e cerca il palo lontano, alzando troppo la mira. L'ulteriore spavento, unito ad alcune imprecisioni del Montelupo, fanno prendere campo e coraggio al Capezzano che, pur senza tirare, si avvicina sempre più all'area con i suoi attaccanti, grazie anche agli strappi di Usseglio Viretta. Il Montelupo però non si scompone e dà seguito alla produzione offensiva vista nel primo tempo: Chelini raccoglie un rinvio di Boretti e, senza pagare il pedaggio, percorre un'autostrada fra i centrocampisti del Capezzano, per poi servire sulla sinistra Esposito che, in caduta, incrocia sulla mano aperta di Giannini. Poco dopo possiamo anche apprezzare il primo tiro, altissimo, del Capezzano, su spunto di Puccetti, che non trova la porta dopo una sponda di Guidi. Al 63' è ancora Esposito a provarci, stavolta in torsione aerea, mettendo alto su una punizione scodellata da Pasqualetti. E dopo una buona occasione per Vitaggio, sugli sviluppi di un calcio da fermo, il Capezzano, nettamente cresciuto in fase di possesso, trova il vantaggio: Usseglio Viretta riceve al limite e, dopo una finta, impegna Boretti, che para lasciando però il pallone davanti a sé, consentendo a uno smarcato Guidi di ribattere comodamente in rete. Il Montelupo reagisce con un contropiede, iniziato dal recupero di Pasqualetti, proseguito dal lancio di Chelini e concluso da Ferrari sui guanti di Giannini. Nel finale gli amaranto tentano il tutto per tutto, ma senza coordinazione: vanno vicini al gol solo con un tiro-cross di Bentivoglio servito con le mani da Pasqualetti. L'ultimo dei disperati tentativi del Montelupo culmina in un contropiede del Capezzano, condotto da Sannino, che cestina l'occasione del raddoppio sbagliando un facile appoggio per Guidi. Il nervosismo degli ultimi minuti esplode infine in una mischia a fine partita, saggiamente sedata dall'arbitro e dai due capitani. Calciatoripiù : nel Montelupo la palma di migliore in campo va di diritto a Chelini , protagonista di innumerevoli recuperi di pallone e servizi per gli attaccanti. Buona anche la prova di Rosta , senz'altro il più frizzante in attacco, nonostante si sia progressivamente spento con il passare dei minuti. Nel Capezzano spicca chiaramente la prova di Guidi , che, oltre alla marcatura, ha concesso alla sua squadra una presenza fisica utilissima allo sviluppo della manovra. Tutto ciò sarebbe stato impossibile senza le galoppate di Usseglio Viretta , collante offensivo della sua compagine.
L'Atletico Lucca chiude il girone di andata con una vittoria sofferta sul campo del Poggio a Caiano, mantenendo saldamente il secondo posto in classifica. I padroni di casa, guidati da mister Casprini, lottano con grinta ma si vedono sfuggire un punto prezioso a pochi minuti dal termine. Il Poggio a Caiano parte con determinazione, creando la prima occasione al 14' con Giovannini, il cui tiro termina di poco alto. Gli ospiti rispondono due minuti dopo con Biagi, ma Saggese si oppone con un intervento di piede. L'Atletico Lucca cerca il vantaggio con Centoni al 18', che sfiora il palo con un tiro dal limite, ma fatica a trovare spazi grazie alla difesa attenta dei biancoazzurri. Sul finire del primo tempo, Vela prova a impensierire la retroguardia ospite, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. L'Atletico Lucca aumenta la pressione nella ripresa. Al 51', Stefani tenta un tiro centrale facile preda di Saggese. Il Poggio a Caiano non si arrende e continua a creare apprensione alla difesa avversaria con Vela e Mammana. Al 61', Stefani si rende pericoloso con un diagonale, respinto ancora una volta da Saggese, e al 65' sfiora il gol con un tocco morbido che supera il portiere, ma Pratesi salva sulla linea con un intervento provvidenziale. Un minuto dopo, il Poggio sfiora il vantaggio: Bernardo si libera e crossa al centro, ma una deviazione di Giorgi manda il pallone sulla traversa, rischiando un clamoroso autogol. L'Atletico risponde al 75' con un tiro di Tocchini che sfila sopra la traversa. Sembra destinata a finire a reti inviolate, ma la rete arriva a cinque minuti dalla fine. All'85', su calcio d'angolo, Stefani colpisce di testa e insacca il gol decisivo. L'azione genera molte proteste da parte del Poggio, che chiedeva di fermare il gioco per soccorrere Capponi, rimasto a terra nella trequarti avversaria. Il Poggio a Caiano esce a testa alta, pur lasciando sfuggire un punto d'oro. L'Atletico Lucca si dimostra una squadra organizzata e di qualità, capace di capitalizzare le occasioni nei momenti decisivi. Calciatoripiù: Mammana, Giovannini (Poggio a Caiano), Stefani, Taponeco (Atletico Lucca).
Dopo due vittorie consecutive prosegue la striscia positiva del Lido di Camaiore, che però stavolta non va oltre il pareggio sul campo di un Quarrata Olimpia reduce da tre sconfitte. La partita vive una prima sliding door al quarto d'ora: sugli sviluppi di una punizione Pierattini svetta di testa e chiama Sargentini a un grandissimo intervento, gli ospiti ribaltano dunque l'azione e in contropiede passano in vantaggio grazie al diagonale imparabile di Piciullo. I padroni di casa non si scompongono e si riversano in avanti alla ricerca del pareggio, pur esponendosi in più di un'occasione ai contropiede avversari. Stavolta però di gol non ne arrivano e così si va a riposo sul parziale di 0-1. Nella ripresa la squadra di Polverino dà l'impressione di poter agguantare il pareggio fin dalle prime battute, e infatti ci riesce al minuto 9: Cangeri s'incarica di un calcio piazzato da posizione defilata facendolo spiovere in area, Morbidelli ci mette il tacco e devia il pallone in fondo al sacco. A questo punto il Quarrata, ben conscio dell'importanza di una vittoria nello scontro diretto, tenta il tutto per tutto ma il Lido di Camaiore si difende con i denti e non lascia passare altro. Al triplice fischio il tabellino recita dunque 1-1: le due squadre devono accontentarsi d'un pareggio che muove leggermente la loro classifica, con la consapevolezza che per risalirla servirà ben altro nel girone di ritorno.
Sull'inedito terreno di gioco del Trulli la Folgor Marlia batte il Valdinievole Montecatini, infilando la seconda vittoria consecutiva grazie a una prestazione di grande solidità e cinismo. Fin dai primi minuti i padroni di casa faticano a proporre quel palleggio che solitamente li caratterizza sul sintetico, a fronte di una formazione ospite che appare più reattiva su vari fronti. Il primo tempo scorre comunque in maniera piuttosto equilibrata e la prima occasione è per Attinasi, che salta due uomini convergendo sul sinistro e indirizza il pallone verso l'incrocio dei pali, ma Frateschi vola e lo devia sulla traversa con la punta delle dita. Una parata strepitosa quella del portiere della Folgor Marlia, ancor più decisiva in virtù di quanto accade pochi minuti dopo: l'azione si sviluppa da sinistra a destra, El A'Mily mette un cross sul secondo palo dove s'inserisce Davini che al volo realizza un gran gol. Ospiti in vantaggio dunque, ma nella ripresa la reazione del Montecatini non si fa attendere. Dopo dieci minuti Attinasi guadagna un rigore, Proto lo calcia discretamente ma Frateschi si allunga sulla sua destra e compie un altro intervento superlativo. Ancora determinante dunque il portiere ospite, che mantiene l'1-0 prima di una fase di gara piuttosto avara di emozioni. Alla fine, però, il Montecatini riesce a pareggiare: un traversone dalla sinistra genera un batti e ribatti in area, Proto ci prova e colpisce un difensore ma al secondo tentativo Innocenti riesce a gonfiare la rete. Gol rocambolesco ma fondamentale per la squadra di Lucherini, che riprende vigore tanto sul piano psicologico quanto su quello fisico. La partita è adesso equilibrata ma, col passare dei minuti, le poche risorse a disposizione dei padroni di casa (panchina corta e con diversi elementi non al cento per cento) si fanno sentire. La Folgor Marlia riprende campo e ci prova con Kovalenko, Di Giulio e Celli ma, quando l'imprecisione quando le parate di Brizzi, non riesce a tonare in vantaggio. Almeno fino all'86' quando, sugli sviluppi di un corner tagliato da destra, Matteo Del Picchia si smarca sul secondo palo e in spaccata devia il pallone in rete. È il gol che decide la partita: la Folgor Marlia vince grazie a un'ottima prova sul piano fisico e alla capacità di sfruttare al meglio le proprie occasioni, mentre il Montecatini torna a casa con il rammarico di averla persa nel finale ma soprattutto con la speranza di recuperare nelle prossime settimane almeno alcuni dei calciatori attualmente indisponibili. Calciatoripiù : Davini e El A'Mily (Folgor Marlia).
Il San Marco Avenza paga a caro prezzo un arbitraggio non all'altezza della categoria e alcuni episodi decisivi nella prima parte della ripresa, perdendo una gara giocata ottimamente nel primo tempo con l'unica colpa di non aver saputo concretizzare la propria superiorità. La Pontremolese, in sofferenza per una buona mezz'ora, tiene botta, si riorganizza e sfrutta nella ripresa il vento favorevole per vincere una gara vitale per le proprie speranze di salvezza. Venendo alla cronaca, i padroni di casa partono aggressivi costringendo gli ospiti sulla difensiva e passando in vantaggio già all'11' grazie a una punizione forte e precisa di Toracca. Sull'onda dell'entusiasmo la squadra di Leone cerca il raddoppio, ma Beghini è bravo in un paio di occasioni. Al 21', allora, a seguito di un mani in area gli ospiti si vedono assegnare un calcio di rigore che Arrighi trasforma per l'1-1. L'ultima parte del primo tempo è certamente più equilibrata, ma con il San Marco Avenza più propositivo. Atteggiamento che però non porta i frutti sperati, e così in avvio di ripresa la situazione si ribalta: Arrighi s'incarica di una punizione dalla sinistra e mette dentro l'area un pallone che, senza incontrare deviazioni, finisce in rete alla sinistra di Fedele, sorpreso dalla traiettoria ingannevole. I padroni di casa reagiscono ma si espongono al contropiede azzurro, con Di Santo che al 53' sfugge a Gambogi che lo stende mentre s'invola verso la porta. Inevitabile il cartellino rosso per il difensore, e così il San Marco Avenza si ritrova in dieci uomini con una rete da recuperare. Vista la sua qualità la squadra di Leone avrebbe sicuramente la possibilità di raddrizzare la gara, ma Toracca è ingenuo pochi minuti dopo nel farsi espellere per proteste. A questo punto la Pontremolese inizia a gestire bene il pallone, non rischia nulla e al 63' trova con Lazzeroni la rete del 3-1 che di fatto chiude la contesa. Nel finale Ghiselli arrotonda il punteggio con una doppietta, mentre al 90' Cantinotti realizza su rigore la rete della bandiera per i suoi. Finisce 5-2, risultato che da una parte non inficia quanto di buono fatto finora dal San Marco Avenza e dall'altra permette alla Pontremolese di conquistare tre punti di vitale importanza per la lotta salvezza.