Dopo tanto rincorrere, alla fine il sorpasso è arrivato. Il lunghissimo dominio della Pietà, che sembrava inviolabile a seguito della vittoria anche nello scontro diretto di ritorno, viene interrotto dall'Atletico Lucca che sfrutta l'ennesimo scivolone della squadra di Zambello e la spodesta dal primo posto. Ci riesce grazie a una vittoria arrivata di misura, all'ultimo respiro, sul campo decisamente ostico di una Folgor Marlia complicatissima da affrontare. La partita, trattandosi d'un derby, è molto sentita da entrambe le parti e in questo clima di grande agonismo le due squadre partono decise. Dopo quattordici minuti privi d'emozioni gli ospiti passano in vantaggio: Stefani converge verso il centro del campo e serve un pallone delizioso in profondità a Biagi, che passa in mezzo a due difensori e davanti a Frateschi non sbaglia. La gioia dei ragazzi di Matteucci si rivela tuttavia passeggera, dato che dopo soli tre giri d'orologio Kovalenko pareggia i conti al termine di un'azione nata da un cross che Petri aveva allontanato con i pugni. Di questo botta e risposta non beneficia però il match, da qui all'intervallo votato prevalentemente ai duelli in mezzo al campo e ben poco alle occasioni da gol. Le emozioni continuano a scarseggiare nella ripresa, complice anche una direzione arbitrale non all'inglese (per usare un eufemismo) con tanti fischi a spezzettare il ritmo delle due formazioni. Le strategie poi sono diametralmente opposte: alla Folgor Marlia un pareggio andrebbe più che bene, l'Atletico Lucca invece ha bisogno di vincere per non lasciare altri rimpianti lungo il cammino. Gli ospiti provano a spingere e chiamano Lencioni (subentrato a Frateschi) all'intervento, ma è l'unico vero tiro in porta da segnalare fino al recupero. L'arbitro stabilisce cinque minuti extra che poi, complici ulteriori interruzioni, diventano addirittura nove. È un segno del destino per l'Atletico Lucca: al 99', alias ultimo giro d'orologio, il neo-entrato Lencioni sfonda sulla destra e disegna un traversone che Catelli, dimenticato sul secondo palo, deposita alle spalle del portiere facendo esplodere la gioia dei suoi compagni e del suo pubblico. La rete decisiva coincide con il triplice fischio e, purtroppo, anche con un parapiglia in mezzo al campo sul quale preferiamo sorvolare. Meglio concentrarsi sull'esito della gara, un risultato che ridisegna la situazione in testa a questo incredibile girone dove la Pietà, capace di raccogliere un solo punto nelle ultime tre partite, cede il trono all'Atletico Lucca. Alla fine del campionato mancano sette giornate, decisamente troppe per fantasticare, ma quella di avere in mano il proprio destino deve essere proprio una bella sensazione. Calciatoripiù : Catelli e Lencioni (Atletico Lucca).
Ha quasi i tratti dell'impresa la vittoria dell'Academy Porcari, che con soli tredici calciatori a disposizione espugna il campo del Poggio a Caiano in quella che rappresentava una delle ultime occasioni per rimanere aggrappata al pur difficile obiettivo della salvezza. Gioco forza la squadra di Marchi deve fornire una prova di contenimento, con i padroni di casa costantemente nella metà campo avversaria ma, al contempo, ben poco incisivi. Non si registrano infatti parate da parte di Gorini, nonostante le buone trame costruite dai ragazzi di Bisconti. Ecco dunque che, al 36', l'Academy Porcari sfrutta un contropiede per passare in vantaggio con Chelini. Nella ripresa il copione non cambia, con il Poggio a Caiano che spinge nel tentativo di scardinare la difesa ospite. Poche però le conclusioni dei padroni di casa, che solo al 73' riescono a impensierire Gorini per mano di Bernardo che ci prova dalla distanza. A tempo ormai scaduto l'ultimo brivido: lancio di Gori per Vela che entra in area e arriva sul pallone contemporaneamente con il portiere, tra i due si genera un contatto che l'arbitro decide di non punire con il calcio di rigore. Sulle proteste dei locali si conclude la partita: l'Academy Porcari tiene acceso il lumicino della speranza, il Poggio a Caiano viene agganciato dalla Pontremolese al quint'ultimo posto.
Aumenta il divario sulla zona retrocessione del Capostrada Belvedere, capace di conquistare la bellezza di undici punti nelle ultime cinque giornate. Per la squadra di Breschi arriva un'altra vittoria, stavolta sul campo di un Capezzano Pianore che invece sta attraversando un momento non facile. Nel primo tempo i padroni di casa risultano fin troppo passivi, cedendo l'iniziativa agli ospiti che giocano bene e trovano sempre le giuste combinazioni. Arriva dunque il meritato vantaggio firmato Lakaj, che trasforma perfettamente un rigore concesso giustamente dal direttore di gara. Il Capostrada avrebbe anche due importanti chance per raddoppiare nei minuti successivi, ma prima lo stesso Lakaj e poi Shkreli non le sfruttano a dovere. Il vantaggio è dunque minimo all'intervallo e inoltre, nella ripresa, il Capezzano sembra tornare in campo con ben altro atteggiamento. Pur non creando palle gol clamorose la squadra di Di Cola guadagna fiducia e metri nella metà campo avversaria, fino a conquistare a sua volta un calcio di rigore intorno alla mezz'ora. Il fallo di Diddi è netto e anche in questo caso l'arbitro non ha dubbi nell'indicare il dischetto, dal quale Usseglio Viretta batte il portiere e inchioda l'1-1. Il vento sembra essere cambiato al punto che, al 40', Nunziati deve compiere un miracolo per fermare un avversario lanciato a rete ed evitare il sorpasso dei padroni di casa. La sorte però s'inverte nel recupero, quando il Capostrada si procura una punizione al limite dell'area e Lakaj la fa passare furbescamente sotto la barriera sorprendendo Lorenzoni. La doppietta del numero 11 ospite decide dunque la partita, che di qui a poco si conclude: la squadra di Breschi festeggia una vittoria fondamentale per allungare sul quint'ultimo posto, al momento distante sei punti. Incassa invece un altro duro colpo il Capezzano, che dovrà ritrovare in fretta le proprie certezze a partire dalla preparazione delle gare durante la settimana. Calciatoripiù : Nunziati e Lakaj (Capostrada Belv.).
Finisce a reti inviolate la sfida tra Csl Prato Social e Lanciotto Campi, un risultato nel complesso giusto sebbene entrambe le squadre abbiano avuto nel corso del match le occasioni per andare a segno. Partono meglio gli ospiti che nella prima parte di gara creano diverse situazioni potenzialmente pericolose, mettendo in difficoltà la retroguardia avversaria. Pian piano poi escono fuori i padroni di casa, che intorno al 25' conquistano un calcio di rigore assegnato da Bertini (ottima la sua direzione) a seguito di un tocco di mano in area. Sul dischetto si presenta Baldi, ma Serio intuisce respingendo il suo tiro e anche la ribattuta. Doppia parata notevole del portiere ospite, che dunque salva il risultato. Il Csl non ci sta e continua a spingere, costruendo altre buone occasioni da qui all'intervallo senza però sfruttarle a dovere. Si va dunque a riposo con le reti ancora inviolate e l'equilibrio permane nella ripresa. Tra le due squadre quella di Imbriano sembra la più intenzionata ad attaccare, e in effetti si segnalano un paio di buone palle gol che però sfumano tra l'imprecisione degli attaccanti locali e un'altra ottima parata di Serio. Di contro il Lanciotto potrebbe forse osare un po' di più, ma col passare dei minuti preferisce non sbilanciarsi e tenersi stretto un pareggio esterno che in fin dei conti, contro la quarta forza del campionato, non è assolutamente un risultato da buttare. I ragazzi di Salvadori avrebbero una chance nel finale arrivando dentro l'area, ma nella circostanza è provvidenziale il recupero di un difensore locale. Di qui a poco l'arbitro fischia tre volte decretando lo 0-0 finale: un punto a testa per Csl Prato Social, sempre quarto in classifica, e Lanciotto Campi, che continua a lottare per la permanenza nella categoria. Calciatoripiù : Montini (Csl Prato Social). Serio e Biagiotti (Lanciotto Campi).
Pontremolese e Lido di Camaiore si dividono la posta nell'importante gara in chiave salvezza, gli azzurri locali, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo, e subìta la rete dello svantaggio in apertura di ripresa, reagiscono, pareggiano e giocano una grande seconda frazione, lasciando al Lido di Camaiore solo sporadiche ripartenze pur in vantaggio di un effettivo. La Pontremolese paga a caro prezzo due errori di disimpegno: sul primo si innesca un contropiede che Gargiulo ferma con un fallo da ultimo uomo e in concomitanza con una chiara occasione da rete, venendo giustamente espulso, mentre sul secondo un fatale retropassaggio in area consente una facile battuta per il vantaggio del Lido. La reazione dei ragazzi di Guastini è però determinata e di grande applicazione, con un 3-4-2 che mette seriamente in difficoltà gli ospiti che subiscono la manovra rivale. L'attacco azzurro ci prova, colleziona angoli e punizioni ma non trova il giusto pertugio, il Lido su due ripartenze nel finale va vicino al gol, con Beghini che compie un intervento salva risultato mentre la seconda conclusione finisce a lato di poco. Un pareggio che comunque, vista la sconfitta del Poggio a Caiano, consente alla Pontremolese di agganciare i pratesi, con una lotta salvezza che a sette giornate dal termine si anima e diventa vibrante. Infine davvero tanti complimenti alle due formazioni e agli staff in panchina per la straordinaria correttezza in una gara comunque con punti pesanti in palio.
Il Montelupo travolge in casa la Pietà e la costringe, almeno per il momento e suo malgrado, ad abdicare al trono del girone, occupato ora dall'Atletico Lucca. Dopo cinque minuti, il Montelupo è già in vantaggio: Duccio Pasqualetti, su calcio di punizione, crossa in mezzo all'area, dove Bentivoglio è smarcatissimo e può inzuccare sul palo lontano. Passano altri 2' e Stasino recupera palla a centrocampo, alza la testa e lancia sulla sinistra Ferrari, che si avvicina a Beudean, lo punta e lo scarta, facendosi poi stendere proprio dall'estremo difensore avversario. Beudean, giustamente ammonito nell'occasione, non riesce poi a opporsi al rigore di Esposito, che lo spiazza algidamente. La Pietà è ancora negli spogliatoi e nemmeno l'ingresso di Osasumwen scuote la capolista, in sofferenza soprattutto a causa del pressing dei centrocampisti montelupini. Nei successivi venti minuti, fisiologicamente meno concitati dell'inizio di partita, si vedono quindi tanti colpi duri e poco gioco: l'unico tiro, debole e sull'esterno della rete, viene dai piedi di un Ferrari indemoniato, mentre la Pietà proprio non si fa vedere dalle parti di Boretti, se non con un cross basso di Giraldi che raggiunge Bentivoglio, vigile a centro area. La Pietà non ne ha per sé stessa e al 29' compie un altro passo verso il baratro, rimanendo in dieci per l'espulsione di Beudean, che si guadagna il secondo cartellino giallo in un diverbio con l'arbitro. Pochi istanti dopo il Montelupo sfiora il tris, con un tiro un po' sbilenco di Frilli, protagonista di un'ottima azione confezionata in coppia con Chelini. Al 37' la Pietà beneficia di una punizione dalla trequarti, preceduta da un duro fallo di Duccio Pasqualetti, che Giraldi consegna fra le braccia di Boretti, impegnato così per la prima volta. È il preludio a un finale di tempo confuso, in cui si gioca poco e si litiga tanto: fioccano i cartellini gialli (tre per il momento) e le schermaglie fra calciatori, che Bendoni riesce a placare solo allo scadere della prima frazione di gioco, con il duplice fischio. Il secondo tempo inizia, tanto per cambiare, con un giallo, sempre a scapito di un montelupino, Frilli stavolta: gli animi, in campo e fuori, sono ancora incandescenti e sarebbe quantomeno riduttivo dare la colpa alla primavera in arrivo. La Pietà comincia con un po' più di convinzione e ha l'opportunità di accorciare con una punizione dal limite, che però Giraldi scaglia sulla barriera. Prima della sostituzione, Ferrari ha poi l'occasione per chiudere la partita, arrivando per primo su un batti e ribatti in area, ma calcia piano addosso Castellani. Al 60' la Pietà può riaprirla, ma la partita dei pratesi è davvero stregata e, nonostante Boretti respinga maldestramente un traversone di Sottosanti, il subentrato Pieraccini sbaglia la ribattuta a porta vuota. Nell'azione successiva, un'altra punizione calciata da Duccio Pasqualetti invita Esposito a colpire di testa, mancando la porta di pochi centimetri. Il primo vero intervento di Castellani arriva al 71': Chelini recupera a centrocampo e, con una gran giocata, allarga per il subentrato Braconi, che si accentra e calcia violentemente, ottenendo l'angolo. Che Braconi sia in partita lo si capisce davvero due minuti dopo dopo, quando in area controlla un preciso rasoterra di Rosta, anche lui calatosi splendidamente nel clima pallanuotistico della gara, aspetta l'uscita di Castellani e lo fulmina, assicurando de facto la vittoria al Montelupo. Fino al novantesimo i padroni di casa si limitano quindi a gestire l'ampio vantaggio, concedendosi anche qualche leziosità in fase offensiva. Ma se l'inizio è stato pazzo, lo stesso discorso vale per la fine. In pieno recupero Osasumwen segna il gol della bandiera, allungandosi in mezzo a una mischia su un pallone battuto dall'angolo da Giuliani e rimbalzato anche troppe volte in area di rigore. I padroni di casa, senz'altro consci della regola del picco-fine, non ci stanno a chiudere la partita in questo modo e, con un'azione al limite dell'area di Rosa, Rosta e Braconi, bravi a tessere la rete di passaggi vincente, scrivono con quest'ultimo il quarto punto esclamativo di una grande serata. Calciatoripiù : il Montelupo propone una partita superlativa e scegliere dei migliori in campo rischia di ottenebrare le prestazioni di altri calciatori meritevoli. Ma il calcio è anche compromesso, quindi è lecito citare Duccio Pasqualetti , per la precisione dei palloni crossati e le arcinote qualità in fase di impostazione, Chelini , per l'intensità e l'efficacia dimostrata nel recupero di centinaia di palloni nella sua zona di campo, e Ferrari , per la fantasia e l'imprevedibilità messe a servizio della concretezza in fase realizzativa. La prova corale della Pietà è invece grigia e vale lo stesso discorso fatto in precedenza, ma anche al contrario: individuare dei migliori è arduo e non deve sminuire la sostanza di una pessima partita generale. Spiccano lievemente Giraldi , se non altro per aver ha toccato più palloni di ogni altro compagno, e Osasumwen , per il gol della bandiera e qualche sporadica sponda.
Un gol nel recupero permette al Valdinievole Montecatini di battere il Quarrata Olimpia, consolidando il quinto posto in classifica e accorciando inoltre nei confronti del Csl Prato Social. Fin da subito sono i padroni di casa a fare la partita, collezionando svariati corner solo nel primo quarto d'ora e sfiorando il vantaggio a più riprese. L'occasione più importante ce l'ha Calvani, ma in realtà la squadra di Pellegrini è sempre pericolosa quando si affaccia in avanti. Non è facile tuttavia trovare lo spunto vincente contro questo Quarrata, sempre ben disposto in campo, solido e deciso a proteggere la propria porta. Inoltre nella ripresa gli ospiti prendono coraggio e si affacciano un paio di volte nei pressi dell'area avversaria, andando anche vicini al vantaggio con Mirko Amelia che fallisce una ghiotta palla gol. Scampato il pericolo il Montecatini riprende ad attaccare e Pacini colpisce un clamoroso palo interno, prima che Proto accarezzi la traversa con una conclusione dalla distanza. I padroni di casa raggiungono la doppia cifra di corner e proprio sugli sviluppi di uno di questi, al 92', trovano il gol vittoria grazie a uno stacco imperioso di Mauriello che di testa mette il pallone in rete dopo un bacino al palo. Di qui a poco l'arbitro fischia tre volte e così il Montecatini festeggia una vittoria sofferta, quasi insperata a un certo punto, ma nel complesso meritata e ottenuta anche grazie all'apporto di chi è entrato dalla panchina come Omobude, Fantozzi e Pacini. La squadra di Pellegrini guadagna due punti sul Pietrasanta, fermato sul pari dal Via Nova. Calciatoripiù : Magni , Gelli , Conti , Calvani e Mauriello (Vald. Montecatini).
Non mancano le polemiche nel pirotecnico confronto tra Via Nova e Pietrasanta, terminato con un pareggio che da una parte rilancia i padroni di casa dopo la sconfitta di Lucca e dall'altra rallenta la rincorsa al quinto posto degli ospiti. Pronti via e la squadra di Cerone va al tiro due volte con Orsini, prima impreciso dalla distanza e poi fermato in uscita da Diridoni. Successivamente è però la squadra di Troiso a prendere in mano la partita, portandosi sul 2-0 entro la mezz'ora. Il vantaggio lo firma Candelli raccogliendo una corta respinta della difesa avversaria, il raddoppio invece è un capolavoro di Manfredi che da fuori area controlla il pallone col sinistro e con un meraviglioso destro al volo lo spedisce nell'angolino. Due minuti più tardi il punteggio potrebbe diventare ancora più pesante per il Via Nova, che però viene salvato dalla traversa sulla punizione ben eseguita da Gerini. Al 43' il primo episodio contestato: Orsini calcia dalla distanza e colpisce un difensore in area, l'arbitro vede un tocco di mano e assegna il calcio di rigore. Furibonde le proteste degli ospiti, secondo i quali il pallone aveva in realtà colpito la coscia del loro compagno. Ad ogni modo, dal dischetto Musumeci non sbaglia e dimezza lo svantaggio appena prima dell'intervallo. Nella ripresa i padroni di casa devono sostituire il portiere: Fiordi esce per infortunio e al suo posto entra Mangiapia, che avrà modo di rendersi a dir poco protagonista. La partenza è favorevole ai padroni di casa, galvanizzati dal gol segnato nel finale di primo tempo e volenterosi di acciuffare il pareggio. Ci riescono al 60', quando sugli sviluppi di un corner Orsini si libera con un dribbling in area e poi infila sul primo palo Diridoni, non irreprensibile nella circostanza: 2-2. Il Pietrasanta a questo punto reagisce riversandosi in avanti, ma non è fortunato: Gerini colpisce un'altra traversa con uno splendido tiro a giro, poi al 32' ci prova dalla distanza Manfredi trovando la strepitosa opposizione in tuffo di Mangiapia. La chance più clamorosa, però, gli ospiti ce l'hanno nel recupero: è il 94' quando, a seguito di ben due falli sugli sviluppi di un corner, l'arbitro concede loro un calcio di rigore. Se ne incarica Gerini che apre la conclusione, ma per lui non è proprio giornata: Mangiapia intuisce, para e salva di nuovo il risultato, confermandosi assoluto e inaspettato protagonista. Peraltro al danno potrebbe aggiungersi la beffa per il Pietrasanta, visto che sul capovolgimento di fronte Todeschini pesca Diridoni fuori dai pali e quasi lo sorprende con un tiro dalla lunga distanza che esce di un soffio. Di qui a poco arriva il triplice fischio: per il Via Nova è un ottimo punto nell'ottica di tenere a distanza il quint'ultimo posto, il Pietrasanta invece torna a casa con qualche rimpianto e contestando la direzione arbitrale. Calciatoripiù : Mangiapia , Orsini e Leveque (Via Nova). Manfredi e Candelli (Pietrasanta).
La sfida tra Larcianese e San Marco Avenza termina con un pirotecnico 2-2, risultato dell'atteggiamento fin da subito propositivo delle due squadre, volenterose di giocarsela a viso aperto e senza esclusione di colpi. Al primo minuto gli ospiti passano in vantaggio con Cacciatori, che riceve un perfetto cross dalla destra e di testa insacca da breve distanza. I padroni di casa accusano leggermente il colpo, poi però si riversano nella metà campo avversaria stanziandovi per il resto del primo tempo. La spinta dei ragazzi di Selmi non frutta però l'esito sperato, e così si va a riposo con il San Marco Avenza avanti di un gol. Nella ripresa il copione si ripete: la squadra di De Biasi parte forte e raddoppia ancora per mano di Cacciatori, che stavolta vede Pellegrini fuori dai pali e lo supera con una parabola perfetta dai venti metri. Passivo severissimo per la Larcianese, che però non demorde e riprende subito a spingere. Al 25' Landolfo riceve un traversone dalla destra di Carrara e, dentro l'area piccola, non fallisce la rete che dimezza lo svantaggio. A dieci minuti dalla fine arriva poi il meritato pareggio firmato Di Lorenzo, il cui fendente dal limite dell'area s'infila all'incrocio dei pali dove Ricco non può arrivare. Nel finale entrambe le squadre spingono sul fronte offensivo alla ricerca del gol vittoria, ma il punteggio non cambia più. Finisce dunque 2-2 una partita avvincente e combattuta: la Larcianese continua a navigare a metà classifica, il San Marco Avenza deve stare attento a quello che accade alle sue spalle.