L'Atletico Lucca aveva ormai mollato gli ormeggi per quanto riguarda la rincorsa alla Pietà, ma ciò non toglie nulla alla prestazione di spessore con cui la Larcianese ottiene tre punti che le consentono d'agguantare la salvezza con una giornata d'anticipo. Il primo tempo appare nel complesso equilibrato e piuttosto avaro d'emozioni, ma si sblocca proprio nel finale in favore degli ospiti per effetto del colpo di testa di Bigondi sugli sviluppi d'un calcio d'angolo. Nella ripresa il copione cambia radicalmente, merito di una Larcianese fin da subito aggressiva e capace al 55' di pareggiare i conti grazie a un rigore trasformato da Lovari. Poco dopo, e più precisamente al 59', l'Atletico Lucca ottiene a sua volta un penalty ma Biagi si fa ipnotizzare dal superlativo Bellandi che salva il risultato. Scampato il pericolo i padroni di casa si riversano nella metà campo avversaria e al 65' raccolgono i frutti della loro intraprendenza: dal limite dell'area, Pala lascia partire una conclusione precisa che s'insacca nell'angolino basso alla destra di Petri. Padroni di casa in vantaggio dunque, e il divario s'amplia poco più tardi quando Palamara raccoglie un filtrante di Lovari e supera il portiere in uscita mettendo al sicuro il risultato. A nulla serve la rete nel finale di Stefani: la Larcianese vince 3-2 e ottiene la certezza matematica di rimanere nei regionali. Dovrà invece ritrovarsi in fretta l'Atletico Lucca, soprattutto sul piano mentale, per affrontare al meglio il Torneo regionale.
Nel segno di bomber Lakaj il Capostrada Belvedere espugna il campo del Quarrata Olimpia e si salva con una giornata d'anticipo. La squadra di Breschi festeggia dunque il traguardo tanto ambito, avendo ragione di un'avversaria che nonostante il destino già scritto se l'è giocata al massimo delle proprie possibilità e lottando fino alla fine. Gli ospiti però sono bravi a prendere subito in mano il controllo delle operazioni, mantenendolo per l'intero primo tempo. Dicevamo appunto di Lakaj, colui che sblocca il risultato realizzando il gol che a posteriori si rivelerà decisivo. Sempre lui peraltro sfiora il raddoppio sugli sviluppi di un corner, prima che Tobaldi manchi di pochissimo lo specchio della porta con un bello stacco di testa. Senza pericoli per Nunziati si passa alla ripresa, dove a prendersi la scena sono più che altro le alte temperature che alimentano la fatica nelle file di entrambe le compagini. Il Capostrada orchestra alcune manovre interessanti, ma talvolta fallisce l'ultimo passaggio oppure, quando arriva alla conclusione, incontra sulla sua strada un Frassi superlativo in almeno tre circostanze. Il Quarrata non demorde, ma fatica davvero a rendersi pericoloso e così, alla fine, deve alzare bandiera bianca. Il triplice fischio sa di liberazione per la squadra di Breschi, che a novanta minuti dall'epilogo di questo infinito campionato può finalmente festeggiare una salvezza che vale tantissimo. Calciatoripiù : Frassi e Innnocenti (Quarrata Olimpia). Frosini e Diddi (Capostrada Belv.).
Colpo esterno del Capezzano Pianore, che si regala una bella soddisfazione espugnando il campo di un Csl Prato Social ormai proiettato al Torneo regionale. I ragazzi di Di Cola adottano un buon atteggiamento fin dall'inizio, sfoggiando un bel possesso palle e sfondando spesso sul lato sinistro del campo occupato da Sannino. È lui il pericolo numero uno con i suoi cross, e più di una volta Cambi è costretto a calare interventi importanti per salvare la propria porta. Nulla può tuttavia alla mezz'ora, quando per l'appunto su un traversone dalla sinistra s'inserisce con i tempi giusti Pighini che al limite dell'area controlla e insacca col sinistro. 0-1 dunque, ma le cose per gli ospiti si mettono ancora meglio quando Orlowski Giannoni manda in porta Guidi che, un attimo prima di entrare in area, viene steso da dietro. Intervento da cartellino rosso e Csl Prato Social in dieci. Con l'uomo in più la squadra di Di Cola spinge e sfiora il raddoppio prima dell'intervallo, quando la punizione di Vitaggio viene deviata sulla traversa da un Cambi ancora superlativo. Senza più granché da perdere i padroni di casa cominciano la ripresa arrembanti, mettendo sotto gli avversari per venti minuti e sfiorando a più riprese il pareggio. Resiste tuttavia la difesa ospite, e così il punteggio resta invariato di fatto fino al triplice fischio. Il Capezzano vince di misura e proverà a ripetersi nella prossima giornata contro il Montelupo, per chiudere al meglio il proprio campionato. Calciatoripiù : Vitaggio e Pighini (Capezzano).
Restano appese a un filo sottile le ultime speranze di salvezza del Poggio a Caiano, che in casa contro la Folgor Marlia non riesce ad andare oltre il pareggio. Buon inizio dei padroni di casa: al 6' Conversano calcia alto dal limite, due minuti dopo Vela sfiora il palo con un potente diagonale. Sembra in controllo la squadra di Bisconti, nel cui centrocampo Gori disputa un ottimo primo tempo, spesso fermato solo con le maniere forti. Nel momento migliore dei locali tuttavia sono gli ospiti a passare in vantaggio in contropiede: al 29' Matteo Del Picchia è solo davanti a Franchi e non sbaglia. Torna a spingere il Poggio a Caiano, ma è un errore difensivo degli ospiti a lanciare Vela verso la porta: Barsotti è costretto al fallo e così al 37' il Marlia resta in dieci. Al 45' Bernardo viene atterrato in area e il direttore di gara concede il rigore, che Conversano trasforma per l'1-1. Parte ancora forte il Poggio a Caiano nella ripresa: al 46' Vela impegna Lencioni, al 51' Capponi manca la deviazione di testa su angolo di Mammana e al 57' ancora Vela costringe Lencioni ad una difficile deviazione in angolo. Arriva al 58' il meritato vantaggio dei biancoazzurri: angolo di Mammana che spiove sul secondo palo, El Amri di testa rimette al centro dove irrompe Gori che fa 2-1. La partita scorre senza troppe emozioni fino all'83', quando una punizione di Colombraro viene respinta da Franchi: è Caselli il più veloce ad arrivare sul pallone, portando il punteggio sul 2-2. Gli ultimi tentativi di tornare in vantaggio per il Poggio a Caiano sono affidati a Bernardo, ma le sue conclusioni finiscono a lato. Con questo pareggio il Poggio a Caiano vede il Lanciotto, vittorioso, allontanarsi a +3: servirà vincere all'ultima giornata, e sperare al contempo in una sconfitta dei campigiani, per guadagnarsi l'ultima spiaggia dello spareggio. Calciatoripiù : Gori , dopo un ottimo primo tempo segna nella ripresa il gol del momentaneo vantaggio (Poggio a Caiano). Murano , autore di ottime giocate sebbene manchi di concretezza in certe fasi (Folgor Marlia).
Venti minuti per battere il Via Nova e conquistare la possibilità, in vista dell'ultima giornata, di avere in mano il proprio destino in chiave Torneo Regionale. Così il Montecatini vince e approfitta della sconfitta del Pietrasanta per restare da solo al quinto posto, con un margine di tre punti e l'obiettivo di difenderlo sabato prossimo. Ci riesce pur non esprimendo il suo miglior calcio e mancando della consueta lucidità in fase di finalizzazione, ma al contempo non rischiando praticamente niente dalle parti di Brizzi. Nel primo tempo le principali palle gol per la squadra di Pellegrini le creano Calvani, che di testa colpisce il palo, e Innocenti, che dall'interno dell'area conclude d'un soffio a lato. Poche altre emozioni da qui in poi, mentre la ripresa offre un copione diverso. Nelle file dei locali entra Pacini, che risulterà uno dei migliori, ma è attraverso un calcio piazzato che il risultato si sblocca al minuto 70: Calvani s'incarica di una punizione dalla sinistra, circa dieci metri fuori dall'area, e la spedisce direttamente nell'angolino alla destra d'un incolpevole Baldecchi. Il Via Nova a questo punto prova a reagire, ma deve fare i conti con la sfortuna e in particolar modo con la traversa, che gli nega la rete del pareggio. Dicevamo di Pacini e del suo ottimo ingresso in campo, ma non da meno sono Omobude e soprattutto Rugiati, che ci mette pochissimo a lasciare il segno. All'83' proprio lui chiude uno scambio in area, salta il diretto avversario e indirizza nell'angolino il pallone del definitivo 2-0. Per il Montecatini è la settima vittoria in otto giornate, arrivata mentre il Pietrasanta cadeva sul campo dell'Academy Porcari. Adesso al quinto posto c'è solo e soltanto la squadra di Pellegrini, a cui basterà un punto contro la Folgor Marlia per salire sulla giostra del Torneo Regionale. Calciatoripiù : Pacini , Rugiati , Gelli (Vald. Montecatini).
Per una squadra che spera ancora, ce n'è un'altra che retrocede. Un Lanciotto Campi tutt'altro che brillante riesce a battere il Lido di Camaiore, che fallisce la partita più importante e saluta la categoria regionale. Non parte affatto bene la squadra di Del Chiaro, che per 35 minuti abbondanti lascia l'iniziativa in mano ai padroni di casa. Ecco allora che Macchinelli sblocca il risultato insaccando davanti alla porta dopo un'azione sulla sinistra, mentre il raddoppio arriva poco più tardi con un gesto tecnico bellissimo. È quello di Nistri, che si fa trovare libero sul secondo palo e con un imperioso stacco in terzo tempo schiaccia il pallone in rete. Soltanto a questo punto gli ospiti mettono la testa fuori e, dopo aver fallito una buona occasione, dimezzano lo svantaggio nel recupero del primo tempo grazie a Palombo, che sugli sviluppi d'un corner approfitta di un'incomprensione difensiva degli avversari e in mischia trova la zampata vincente. Nella ripresa tuttavia il Lanciotto, pur apparendo stanco e poco ispirato, riesce a ristabilire le distanze per mano di Colombo che riceve un cross dalla destra e da breve distanza trafigge Sargentini. La partita però non è finita e così il Lido di Camaiore, pur attaccando sporadicamente, con una conclusione debole ma efficace di Piciullo si regala un finale di speranza. La squadra di Del Chiaro ci crede, ma deve fare i conti con la dea bendata quando il palo le nega il gol del pareggio. Sospiro di sollievo dunque per il Lanciotto, che mantiene il vantaggio fino al triplice fischio dopo il quale, e ci piace segnalarlo, si registrano scene di reciproco fair play con i calciatori locali che consolano gli avversari appena retrocessi e questi ultimi che a loro volta si complimentano con chi di fatto li ha appena condannati. Fondamentale a questo punto gettare uno sguardo alla classifica: per salvarsi il Lanciotto dovrà almeno pareggiare contro la Pietà, neo-vincitrice del campionato, ma potrà anche permettersi di perdere qualora il Poggio a Caiano non ottenga tre punti sul campo dell'Atletico Lucca. Insomma, un'ultima giornata tutta da vivere.
Il Montelupo saluta il suo pubblico prima dell'avventura in coppa con una vittoria contro la Lunigiana Pontremolese, arresasi con dignità alla miglior qualità degli avversari e costretta anche ad alzare bandiera bianca, incassando a testa altissima il verdetto della retrocessione. Le due squadre scelgono un approccio morbido alla gara, cercando già da subito le verticalizzazioni ma senza esporsi eccessivamente. All'11' Villani avvia la prima azione degna di nota, lanciando sulla sinistra Rosta, che salta un avversario e cerca in area Esposito, arrivato con un pizzico di ritardo sul pallone. Ed è proprio Esposito che, due minuti dopo, contrasta irregolarmente Pezzoni, che si guadagna una punizione dai venticinque metri; se ne incarica Arrighi, che opta per il tiro, regalando ai fatti il pallone a Gori. Al 18' i padroni di casa passano in vantaggio: Villani mette il pallone in area con le mani, Doda arriva prima di Lucchini e fa la sponda per Rosta, che apre il destro e fulmina Beghini da due passi. Nel quarto d'ora successivo accade poco: le due squadre tengono l'atteggiamento flemmatico dell'inizio e solo due tiri da lontano di Domenichini e Parrini, potenti ma non troppo precisi, rompono la monotonia. A svegliare gli spettatori ci pensa Doda, già autore di un tiro alto poco prima, che riceve sulla trequarti da Parrini, punta un avversario e lascia andare il destro, pescando l'angolo giusto alla destra di Beghini. La Lunigiana Pontremolese non si scompone e, sette minuti dopo, accorcia le distanze: Di Santo sfonda sulla sinistra e serve Jader Ghiselli, che prima si fa atterrare da Bentivoglio e poi spiazza Gori dagli undici metri. L'avvio del secondo tempo porta in dote al Montelupo un secondo allungo, tutto gestito dai subentrati: Urgolo batte dalla destra una rimessa conquistata da Rosta, Rosa salta più in alto di tutti e trova la gioia personale. La gara rimane su ritmi tranquilli e le due squadre evitano il rischio di premere troppo sull'acceleratore; in questa fase, resta comunque da segnalare che il pallino del gioco, in mano agli ospiti, conduce a un tiro a testa per i subentrati nell'intervallo. Al 25', Rosa intercetta un retropassaggio di Lucchini, va a contrasto direttamente con Beghini e, ormai di spalle alla porta vuota, tenta col tacco di girare in rete il pallone vagante, mancando la doppietta per pochi centimetri. All'81' Lazzeroni si guadagna una punizione ai venti metri; Pezzoni la stampa sul palo, da due passi Santoni cerca di riparare, ma si trova in fuorigioco. Il gol arriva però appena due minuti dopo, con una prodezza di Di Santo, che riceve da Guastini sulla sinistra, si accentra e, a giro, segna il secondo gol degli ospiti. La Lunigiana Pontremolese ci crede e, dopo essersi difesa dal destro di Esposito, riparte velocemente e porta Lazzeroni al tiro, che costringe Gori a superarsi. In pieno recupero, un lancio lungo proprio di Gori trova la spizzata di Rosa, Milanesi ci si avventa e si scontra con Beghini: Chiarelli indica il dischetto ed espelle l'autore del fallo. Ormai senza più sostituzioni da operare, Guastini manda in porta Santoni, che però si fa spiazzare sul rigore di Scali. Finisce così la partita. Calciatoripiù : nel Montelupo, ottima la prova di Rosta , che segna e cerca tanto Doda e Rosa , i due centravanti, anche loro fra i migliori per l'ottimo lavoro, oltre che sotto porta, anche di gestione offensiva del pallone. Nella Lunigiana Pontremolese il migliore è Di Santo , autore di una prova concreta in fase offensiva, ma anche carismatica; il gol è più che meritato.
Che questa squadra avesse le carte in regola per vincere il campionato, lo si era capito fin da subito. Ma il grande merito della Pietà, al netto d'una qualità generale indiscutibile, è stato soprattutto quello di crederci sempre, anche nei momenti di maggiore difficoltà quando qualche inciampo di troppo le aveva fatto perdere il comando della classifica. Quanto conti la tenuta mentale in campionati così lunghi non lo scopriamo certo oggi: non ne ha avuta abbastanza l'Atletico Lucca, che sul più bello ha mollato gli ormeggi al punto da far registrare, a una giornata dalla fine, un ingeneroso -8 dalla vetta della classifica che adesso è definitivamente proprietà esclusiva della squadra di Zambello. Festa grande dunque per Sottosanti e compagni sul campo del San Marco Avenza, ormai ampiamente salvo e incapace di arginare l'entusiasmo e le motivazioni degli avversari. Non è un caso che alla Pietà bastino tre minuti per passare in vantaggio: Innocenti pennella una punizione sul secondo palo, Ciaschi arriva con i tempi giusti e salta più in alto di tutto trafiggendo di testa Ricco. Gli ospiti a questo punto s'abbassano un po', lasciando ai padroni di casa l'iniziativa che però si rivela piuttosto sterile. È dunque in ripartenza che i calciatori di Zambello esaltano le proprie qualità, come quando Innocenti innesca verticalmente Osasumwen che si libera del difensore e poi incrocia d'un soffio a lato. Poco dopo ancora lui si libera bene in area, venendo tamponato al momento del tiro ma senza trovare un fischio favorevole. Intorno al 25' il primo tiro in porta del San Marco Avenza, un calcio di punizione sul quale Castellani si distende efficacemente. Una conclusione di Cocci fuori di poco fa da preludio all'intervallo e a una ripresa che si apre esattamente come il primo tempo. Dopo un minuto Rayyad riceve palla sul fondo del campo e crossa per Innocenti, che salta due uomini e viene steso; l'arbitro lascia giocare e la palla arriva a Osasumwen, che da meno di due metri conclude forte sotto la traversa: 0-2. Durante l'arco della stagione si è parlato spesso della qualità della rosa a disposizione di Zambello, che anche stavolta non perde occasione di sfoggiare le frecce al suo arco. Tra queste Rus, che entra dalla panchina e al 20' sfrutta subito la sua velocità per attaccare la profondità, sfilare in mezzo ai centrali avversari e trafiggere Ricco in uscita. Risultato in cassaforte per gli ospiti, che a questo punto attendono solo il fischio finale per poter dare il via alla festa. Poco importa se Rayyad deve salvare sulla linea un tiro del San Marco Avenza, e se all'84' Cantinotti viene lasciato tutto solo sugli sviluppi di un corner realizzando la rete della bandiera. Il triplice fischio arriva di qui a poco a incoronare la Pietà: è il capolavoro di Marco Zambello e dei suoi ragazzi, di un gruppo che rimarrà per sempre nella storia di questa società. Ora gli ultimi novanta minuti per celebrare il titolo davanti al proprio pubblico e poi le meritate vacanze, ma siamo pronti a scommettere che più di qualcuno non veda l'ora che arrivi la prossima stagione per disputare il campionato élite. È l'indole degli ambiziosi, il marchio di fabbrica d'una squadra vincente. Calciatoripiù : Rayyad e Gualchierani (Pietà).
Al termine d'un vero e proprio giro sulle montagne russe l'Academy Porcari, che nella scorsa giornata aveva dovuto accettare il verdetto della retrocessione, si toglie lo sfizio di battere un Pietrasanta reduce da undici risultati utili consecutivi. Una sconfitta che pesa per la compagine di Troiso, che perde il quinto posto a favore del Montecatini e vede ridotte ai minimi termini le speranze di qualificarsi in coppa. Venendo alla cronaca, nei primi venti minuti gli ospiti si fanno preferire e concretizzano il loro predominio passando in vantaggio al 13' per mezzo d'un bellissimo gol di Gerini. Cinque minuti più tardi una punizione scodellata in area incontra il braccio largo d'un difensore di casa, ma l'arbitro non assegna il calcio di rigore. L'episodio innervosisce i calciatori del Pietrasanta, che perdono il controllo della partita e al 20' incassano da Bianchi il gol dell'1-1. Il primo tempo finisce in parità, ma nella ripresa si registra subito un colpo di scena: un difensore ospite effettua un retropassaggio al proprio portiere, Bullentini ne intercetta l'intenzione e s'avventa sul pallone depositandolo facilmente in rete. Troiso corre ai ripari e inserisce dalla panchina Pelucchini, che avrà un impatto devastante sul match. Proprio lui infatti al 65' firma il 2-2, dando il via a una fase di gara in cui le due squadre s'affrontano a viso aperto. Il punteggio resta invariato per circa venti minuti, fino a quando Menichetti trova il pertugio per riportare avanti l'Academy Porcari. Sembra finita, invece al 91' il solito Pelucchini acciuffa il 3-3 e sembra regalare ai suoi un punto che perlomeno costringerebbe il Montecatini a vincere all'ultima giornata. Invece, al 95', il subentrato Maiorana sigla il definitivo e clamoroso 4-3, regalando all'Academy Porcari una vittoria di prestigio e nel complesso meritata. Cade invece il Pietrasanta, che proprio sul più bello incappa in un calo fisico e mentale che rischia di costarle la qualificazione al Torneo Regionale. Ciò, comunque, non toglierebbe nulla alla stagione dei ragazzi di Troiso, molti dei quali alla prima esperienza in un regionale: ripartire da certi passaggio a vuoto, vedi i 14 punti totali persi contro le ultime tre della classifica, ma anche da numerose prestazioni convincenti, il diktat per il prossimo anno.