Per le altre diciassette (o tredici? tre gironi in sovrannumero o quattro gironi più corti?) anche la prossima stagione porterà con sé un viaggio in traghetto: vincendo di misura (decide Berti all'ora di gioco) sul campo del Venturina, già certo del secondo posto che vale gli ottavi di coppa contro il Montelupo, l'Audace Isola d'Elba si salva a spese di San Gimignano e InvictaSauro, che finiscono a far compagnia a Barbanella, Pisa Ovest e Castiglioncello nel lotto delle condannate. Nella storia del club è una salvezza che vale triplo: alle consuete difficoltà nell'organizzazione delle trasferte si sono aggiunti drammi veri, che nell'ultimo mese avrebbero potuto abbattere una squadra d'adulti. Fratti è stato commovente per l'abnegazione con la quale è riuscito a canalizzare nello sport il dolore per le tragedie: due lutti in meno d'una settimana lasciano muti. E dunque la dedica d'un risultato così prezioso per un club forte ma (è inevitabile, c'è qualcosa di più periferico di un'isola?) di periferia non può che avere due destinatari precisi, che poi della stagione sono anche due grandi protagonisti: è per Michele Zallo e Loris Andrianò che l'Audace Isola d'Elba ha fatto di tutto per salvarsi. Di tutto vuol dire andare a battere a domicilio la seconda in classifica; di tutto vuol dire cominciare forte e sfiorare il vantaggio già in avvio: se anziché sulla traversa il tiro d'Ibba fosse finito nello specchio, l'ultimo atto della stagione avrebbe avuto un finale chiaro già prima della pausa. Invece occorre attendere, attendere e temere la reazione del Venturina, pericoloso sia con Sottile (splendido il filtrante d'Ontani, splendida l'uscita di Canestrelli) sia con un taglio di Godano chiuso da Milani con una scivolata decisiva di sicuro, regolare forse (ma di sicuro per Picchiotti, che è l'unico che conta). Dunque l'Audace Isola d'Elba raggiunge la pausa incolume, e dopo un quarto d'ora dal riavvio segna la rete che vale la stagione: Berti, che alla fine del primo tempo aveva servito a Traversari un gran pallone neutralizzato all'ultimo dalla difesa avversaria, sfonda sul fronte destro dell'area di rigore e col mancino schiocca sul secondo palo il tiro della salvezza. Non la mettono in discussione né Ontani né Godano, che da fuori area mancano la porta d'un palmo a testa: d'altra parte che regionali sarebbero senza almeno un'isola?
Il San Miniato aveva in mano il proprio destino e con un'ottima prestazione batte la Bellaria conquistando la tanto agognata salvezza. La squadra di casa entra in campo con la giusta determinazione e costruisce subito una ghiottissima palla gol, quando Fabbrini colpisce in pieno la traversa. È lui l'uomo più ispirato, tanto che nel corso del primo tempo va alla conclusione altre due volte mancando di poco lo specchio della porta. Un primo tempo nel complesso piuttosto combattuto ed equilibrato si chiude a reti inviolate, ma nella ripresa i locali continuano a spingere e alla fine riescono a sbloccare il risultato, seppur in modo rocambolesco. Spahillari infatti riceve un cross in area e impatta di testa, il portiere tenta l'intervento ma si vede sfuggire dalle mani il pallone che rotola beffardamente in fondo al sacco. Passano dieci minuti e Fabbrini, sempre lui, s'avventura in un'azione personale saltando il diretto avversario per poi piazzare la sfera nell'angolino, dove stavolta Perini non può proprio arrivare. Il 2-0 rappresenta di fatto il punto esclamativo sulla partita, anche perché le motivazioni della squadra in vantaggio sono troppo superiori per pensare che gli ospiti possano compiere una qualsivoglia rimonta. Il tempo scorre dunque fino al triplice fischio, che fa scattare la festa dei padroni di casa: il San Miniato giocherà negli Juniores regionali anche il prossimo anno.
Un derby è pur sempre un derby, e se la posta in palio (almeno da una parte) è la salvezza allora non ci si può sorprendere della spettacolarità d'una partita che termina con sette gol e una serie infinita di colpi di scena. Partono fortissimo i padroni di casa che al secondo affondo passano in vantaggio: punizione di Fe, Chesi respinge corto e sulla ribattuta s'avventa capitan Castaldi che non sbaglia: 1-0 al 7'. Con un sostenuto possesso palla la squadra di Marconcini sposta l'inerzia del match dalla propria parte, cercando più volte la via del raddoppio. La tensione però gioca un brutto scherzo a Locci, che al 17' viene espulso dal direttore di gara. Sugli sviluppi della conseguente punizione il Certaldo pareggia con Bezzini, ma le cose si mettono ancora peggio per il Castelfiorentino quando, al 30', l'ex di giornata Cucè trova il gol del sorpasso e della virtuale salvezza. La partita però è ancora lunga e pur con l'uomo in meno i locali non demordono, al punto che nel finale di primo tempo Benedettino realizza uno splendido gol su assist di Boye fissando il 2-2 all'intervallo. La ripresa non è da meno sul piano della spettacolarità e così, dopo soli due minuti, il neo-entrato Marchesi trova a sua volta il gol dell'ex, punendo la squadra che aveva salutato proprio all'inizio di questa stagione per sposare la causa del Certaldo. Le proteste dei calciatori di casa, che lamentano un fuorigioco, si trasformano in motivazione per agguantare di nuovo il pareggio: prima Boye e poi il neo-entrato Bucalossi ci vanno vicinissimi, tuttavia è ancora la squadra di Coppola ad andare a segno per mezzo di un calcio di rigore che Celoni trasforma perfettamente: 2-4. Nei minuti successivi Bucalossi rimette pressione agli avversari accorciando sul 3-4, ma il Castelfiorentino non riesce a completare la rimonta. Vince dunque il Certaldo che conquista la tanto agognata salvezza, mentre la compagine di Marconcini si appresta a cominciare la sua avventura nel Torneo Regionale. Calciatoripiù : Boye (Castelfiorentino). Cucé (Certaldo).
Colpo di coda del Cenaia che sbanca il campo del Castiglioncello e all'ultima curva aggancia il San Miniato Basso al quinto posto. La squadra di Lombardi, a parità di scontri diretti (due pareggi), stacca il pass per il Torneo Regionale grazie alla migliore differenza reti generale. E dire che le cose si erano messe male per gli ospiti, vicini al gol con una traversa colpita da Leoncini su punizione ma poi in svantaggio dopo soli cinque minuti per effetto della rete di Serrini, imbucato davanti al portiere e freddissimo nel batterlo. Il copione si ripete: il Cenaia sfiora il pareggio con un tiro di pochissimo a lato di Ghimenti, il Castiglioncello raddoppia al 12' quando Trambusti riceve una spizzata tra le linee e gonfia la rete con un preciso diagonale. A questo punto la squadra di Lombardi cambia atteggiamento e si riversa sul fronte offensivo, chiamando Del Gratta ad almeno due interventi di alto livello. La reazione degli ospiti porta comunque frutto nella ripresa, quando Pelletti riceve un cross di Colletta e lo gira in fondo al sacco dimezzando lo svantaggio. Poco dopo l'azione si ripete, ma con interpreti diversi: traversone di Franceschi, Ghimenti arriva in corsa e col piattone batte Del Gratta per il 2-2. L'inerzia ora è favorevole al Cenaia, che continua a spingere e di qui a poco completa la rimonta. Franceschi pizzica il pallone di testa innescando verso l'area Dezi, che salta il portiere e poi deposita facilmente il pallone oltre la linea. Qualche minuto più tardi Franceschi, dopo due assist, si mette in proprio sfilando alle spalle della difesa e realizzando con un diagonale imparabile la rete del 4-2. Intorno all'80' si riaffaccia in avanti il Castiglioncello, con Vaglini che sfrutta un'uscita a metà strada del portiere per superarlo con un pallonetto che vale il 3-4. Nel finale la squadra di Sandri mette dentro una serie di palloni con annesse preghiere, ma la difesa avversaria risponde presente e non corre altri pericoli. Vince dunque il Cenaia, che così mette la ciliegina sul suo ottimo campionato conquistando la qualificazione all'imminente Torneo Regionale. Calciatoripiù : Leoncini e Galli (Cenaia).  
All'ultimo respiro l'Urbino Taccola agguanta la salvezza, trovando una vittoria decisiva sul campo del San Miniato Basso che di contro manca l'accesso al Torneo Regionale. Dopo una fase iniziale d'equilibrio, intorno al 20' gli ospiti passano in vantaggio per effetto d'un calcio di rigore perfettamente trasformato da Francesco Cei. Ottima la reazione dei padroni di casa, il cui atteggiamento viene premiato al 42' quando Nuti entra in area e con un diagonale chirurgico firma l'1-1. Nella ripresa il copione si ripete: al 60' l'Urbino Taccola torna avanti ancora con Francesco Cei, abile a ribadire il pallone in rete dopo una ribattuta sugli sviluppi d'un calcio d'angolo. Di nuovo però la squadra di Marconcini non ci sta e si riversa in avanti, conquistando a sua volta con Bucalossi un penalty che poi Nuti realizza fissando il 2-2. A questo punto gli ospiti, consapevoli che un pareggio non basterebbe per evitare la retrocessione, si riversano in avanti e all'82' trovano il gol salvezza con Cerri, che s'avventa su un pallone respinto da Barabino e insacca il definitivo 3-2. Al triplice fischio esplode la gioia dell'Urbino Taccola, che con un finale al cardiopalma ottiene la permanenza nella categoria regionale. Il San Miniato Basso invece viene raggiunto al quinto posto dal Cenaia, perdendo il pass per la coppa a causa della peggiore differenza reti. Ciò non toglie comunque alcun merito all'ottima stagione della squadra di Menichetti, il quale dopo due anni di buonissimi risultati lascerà la società giallorossa. Calciatoripiù : Nuti (San Miniato Basso). Francesco Cei (Urbino Taccola).
Partita spareggio al Marcacci tra Portuale ed Invicta: padroni di casa alla ricerca di punti per l'ingresso in Coppa Toscana, ospiti in lotta per la salvezza. Primi minuti di studio, reciproco, poi al 12' grande occasione per l'Invicta con Maruccia che calcia fuori di pochissimo. Il gol del vantaggio arriva al 21', ed è dei livornesi: palla messa in mezzo da rimessa laterale, Casabona al volo si gira e fa 1-0. Immediato pareggio dell'Invictasauro: Maruccia stavolta non sbaglia, e trasforma uno splendido calcio di punizione dal limite dell'area. I livornesi riprendono a spingere e al 34' in contropiede sfiorano il gol con Casabona, e si rendono poi pericolosi anche in chiusura di primo tempo con Marchi, che sugli sviluppi di un corner anticipa tutti ma calcia di poco fuori. A inizio ripresa, grande occasione per il Portuale: bellissimo cross di Cancelli per Pavesi che da due passi mette però sopra la traversa. L'Invicta ci prova con Berti e Zauli, senza però mai impegnare Pini. La partita si sblocca al 69': cross dalla sinistra di Pancaccini per Casabona che di testa appoggia per Cancelli; il bomber azzurro trasforma il 2-1, firmando il suo venticinquesimo gol stagionale. I grossetani accusano il colpo e il Portuale va vicino al tris con Curcio, che trova però la pronta risposta di Musarella prima, e di Affabile poi, bravissimo a salvare sulla linea. A chiudere la partita ci pensa però Potenza, che al 91' segna sugli sviluppi di un corner e dà il via alla festa azzurra. Delusione enorme per l'Invictasauro, che con questa sconfitta è condannato alla retrocessione: resta l'onore delle armi, e la consapevolezza di aver dato davvero tutto, contro un avversario davvero proibitivo. Calciatoripiù : nel Portuale, bene la coppia Cancelli e Casabona , a segno entrambi anche nella partita decisiva della stagione e capitan Potenza , che oltre a dirigere ottimamente la difesa di casa mette il sigillo finale su una stagione che per i ragazzi guidati magistralmente da mister Macor è andata oltre ogni più rosea aspettativa con il quarto posto finale e l'accesso alla Coppa Toscana; da segnalare nell'Invicta, Affabile e Maruccia , gli ultimi ad arrendersi.
Si apre con un bellissimo gesto la sfida tra Mobilieri Ponsacco e Grosseto Barbanella: gli ospiti, ormai retrocessi, riservano il pasillo de honor agli avversari che da diverse giornate si sono messi in testa la corona di questo girone. Sul campo non c'è storia: la squadra di Pertici passa in vantaggio con Panettella, poi raddoppia per effetto di una splendida azione corale. La inizia Cappello che, sulla fascia opposta a quella di competenza, scambia con Panettella e mette dentro rasoterra per Tomarchio, il quale in scivolata realizza un gol da attaccante vero. L'unica volta che gli ospiti si fanno vedere, con una conclusione dalla distanza, De Marinis risponde presente e compie una parata importante mantenendo inviolata la propria porta. Nella ripresa Steffich, appena entrato, cala subito il tris con un tap in sotto misura dopo un colpo di testa di Ciardelli. Bellissima la costruzione del 4-0: la palla passa dal portiere al centrale difensivo e poi al terzino Mandarano, il quale lancia direttamente Steffich che con un movimento perfetto manda a vuoto la difesa, favorendo l'inserimento di Marrocco che calcia poi alle spalle di Niccolini. Lo stesso Marrocco si ripete poco dopo con un altro gran gol, prima che Ramadori sposti il punteggio sul 6-0. Nel finale c'è gloria anche per Fogli, autore di una splendida rete, e per Kapllani, che dopo averla cercata per tutta la partita trova finalmente la gioia personale e fissa il punteggio sul definitivo 8-0 con un tiro da fuori che tocca il palo e termina in rete. Calciatoripiù : De Marinis e Cerrai (Mob. Ponsacco). 
Il Pisa Ovest saluta la categoria regionale con una bella vittoria sul campo del Fornacette. La squadra di Leoni passa in vantaggio nel corso del primo tempo, sfruttando un errore del portiere che si era avventurato in un dribbling sull'attaccante. Dal contrasto nasce un rimpallo che fa schizzare la sfera sui piedi di Braccini, il quale poi ci mette tanto del suo lasciando partire una meravigliosa conclusione da fuori area che s'insacca all'incrocio dei pali. La reazione dei padroni di casa però è quella giusta e così, prima dell'intervallo, arriva il pareggio. A firmarlo è Carlesso, che riceve un pallone messo fuori dalla difesa e calcia al volo togliendo a sua volta la ragnatela dal sette, dove Sposato non può proprio arrivare. Nella ripresa entrambe le squadre, piuttosto libere di testa, provano a vincere la partita ma a riuscirci è il Pisa Ovest grazie al gol di Loni, che con una bella percussione entra in area e poi calcia in diagonale alla sinistra di Pistacchi. Nei minuti successivi non si registrano grossi spunti, se non un paio di occasioni per parte che però non vengono adeguatamente sfruttate. S'arriva dunque al triplice fischio con il punteggio invariato e con la vittoria del Pisa Ovest: la squadra di Leoni legittima in questo modo un'ottima seconda parte di stagione, che pur non bastando ad evitare la retrocessione lascia ben sperare per il futuro. Calciatoripiù : Carlesso e Salvadori (Fornacette). Braccini e Loni (Pisa Ovest).
All'interno d'una lotta salvezza mai così affollata e incerta fino all'ultima giornata, quello tra Valentino Mazzola e San Gimignano rappresentava un vero e proprio scontro diretto, una finale per determinare chi avrebbe mantenuto la categoria e chi invece sarebbe tornato nei provinciali. A festeggiare al triplice fischio è la squadra di Bari, che grazie a un gol realizzato nel secondo tempo raggiunge l'obiettivo e condanna invece la compagine di Burresi. E dire che nel primo tempo, dopo un primo squillo dei locali con Donati che si fa ipnotizzare da Aniskevich, le occasioni migliori sono per gli ospiti. Clamorosa quella che capita al 7' a Morrocchi, il quale riceve un cross di Rossi e da pochi metri spara alto. Poco dopo è lo stesso Rossi a presentarsi davanti al portiere e mancare di precisione, mentre successivamente sugli sviluppi d'un corner serve l'intervento sulla linea di Pasqui per salvare il Mazzola. Nel finale di primo tempo Milani pennella un bel cross che Donati non riesce a girare in porta, quasi disturbandosi con il compagno, ma chi ha maggiori rimpianti all'intervallo è sicuramente il San Gimignano. Complice il grande sforzo profuso, la squadra di Burresi non riesce a ripetersi nella ripresa, a fonte di un Mazzola che invece torna in campo più aggressivo e deciso a trovare il gol vittoria. I ragazzi di Bari tirano un sospiro di sollievo quando Belli calcia alle stelle dall'interno dell'area, ma poi si riversano in avanti e al 33' passano in vantaggio: Pasqualetti e Leonardi fraseggiano nello stretto, facendo arrivare il pallone a Radice che sfonda al limite dell'area e conclude nell'angolo lontano dove Aniskevich non può arrivare. La situazione si fa drammatica per il San Gimignano, che nel finale ci prova con tutte le ultime forze rimaste: Masiero s'oppone a una punizione ben calciata da Vitale, poi viene espulso per aver commesso un fallo fuori area su Rossi lanciato a rete. Al suo posto entra il numero 12 Ciupi e il Mazzola deve resistere in inferiorità numerica per altri otto minuti, ovvero quelli di recupero concessi dall'arbitro. Tuttavia gli ospiti non riescono ad approfittare del vantaggio, anzi nel finale rischiano di incassare il secondo gol in contropiede quando Leonardi si presenta a tu per tu con Aniskevich e manca clamorosamente lo specchio della porta. Di qui a poco l'arbitro fischia tre volte: la gioia del Valentino Mazzola per l'importantissima salvezza raggiunta si contrappone all'amarezza del San Gimignano, che dopo una lunga corsa deve accettare il verdetto della retrocessione.