È durato solo pochi giorni il primato solitario del Foiano, che l'aveva conquistato nel turno infrasettimanale scalzando il Porta Romana. Colpa dell'Atletico Levane Leona, che senza timore reverenziale affronta la capolista e la ferma sul pari ottenendo un punto potenzialmente fondamentale per la sua corsa salvezza. Il copione sembra scontato quando, dopo soli dieci minuti, gli ospiti passano in vantaggio sfruttando una punizione calciata magistralmente da Bernardini. I padroni di casa invece non si disuniscono e continuano a fare il loro gioco, arrivando anche a impegnare in un paio di situazioni, con Mugnai in particolare, il bravissimo Paolucci. Di contro il Foiano non sfrutta alcune buone situazioni per far male, e così il punteggio resta fermo sullo 0-1 fino al'intervallo. Nella ripresa la partita resta bloccata, nonostante l'ingresso in campo nei locali di un ispirato e intraprendente Fuccini. Il minimo vantaggio sembrerebbe bastare alla squadra di Ciavorella per portare a casa l'intera posta in palio, e invece a due minuti dalla fine arriva il colpo di scena: sugli sviluppi di una punizione laterale (contestata dagli ospiti, con tanto di cartellino rosso rimediato da Sonnati nell'occasione), la palla spiove nel cuore dell'area dove Pistocchi trova la zampata dell'1-1. L'arrembaggio nei minuti di recupero non porta frutto e così l'Atletico Levane Leona può festeggiare un pareggio che sa di impresa, mentre il Foiano si fa riagganciare in testa dal Porta Romana, un punto davanti al Casentino Academy che dal canto suo non ha colto l'occasione di balzare da solo in testa. Sorpassi, controsorpassi e risultati a sorpresa, tutto questo in appena dieci giornate: se non l'aveste ancora capito, in questo girone ci sarà da divertirsi. Calciatoripiù : Fuccini , Belquaid e la linea difensiva composta da Ceccherini , Parrini e Renai (Atletico Levane Leona). Bernardini , Congiu e Furlani (Foiano).
Due moduli tattici quasi speculari, una squadra ospite dotata di grande fisicità e le qualità tecniche indiscutibili dei padroni di casa, danno vita ad un match gradevole, equilibrato, con occasioni di rilievo da ambo le parti. Il primo acuto è del Galluzzo con un gran tiro dal limite di Zatteri, che avrebbe meritato miglior sorte, ma che una deviazione provvidenziale di Lippucci spedisce in corner. I locali vanno vicino al gol anche con Tofani, che raccoglie un perfetto cross di Vanzini, ma impatta male con la testa e spedisce alto. La reazione della Rufina però è veemente. Dopo una punizione velenosissima di Frilli, che scatena attimi di panico puro nell'area galluzzese, Della Felice si divora due occasioni davvero incredibili nel giro di 60 secondi. Prima, dopo un'egregia sponda di Paggetti, riceve palla, dribbla praticamente tutti e, solo davanti a Bardavelidze, spedisce a lato. Poi, dopo una rapidissima azione in contropiede solitario, ancora a tu per tu col portiere di casa, lo grazia sparando alto. Sul fronte opposto ancora un'opportunità per Tofani, bravo nell'intercettare un pallone ballerino al limite dell'area e ad imbastire un velenoso pallonetto. Moncini è battuto, ma Lippucci riesce a deviare in corner ad un passo dalla linea di porta. Occasioni nitide da ambo le parti appunto. Matassa calcia di destro al volo e la Rufina viene graziata dal palo. Nel finale di frazione poi, si segnala un'uscita a valanga di Bardavelidze su Della Felice, al limite dell'area. L'arbitro estrae soltanto il giallo, ma è un giallo molto scuro. Segue un calcio di punizione senza esito e le squadre vanno al riposo a reti inviolate. Nella ripresa mister Di Ruberto inserisce subito Ayoub Echchihab, e con due punte di peso e un modulo più offensivo, il Galluzzo si fa preferire. Passano appena sette minuti e proprio il neo-entrato, recupera e gestisce benissimo un gran pallone in fascia, prima di spedirlo verso il palo più lontano, dove Tofani taglia la difesa ospite alla perfezione e porta in vantaggio i suoi. Ciccone, pochi minuti dopo, va vicinissimo al raddoppio con un'insidiosa conclusione dal limite, che finisce di pochissimo a lato. Il grande rischio ridesta però la Rufina e soprattutto l'incontenibile Della Felice, che con un gran diagonale destro costringe Bardavelidze ad un autentico miracolo. Il portierone di casa però si rivela croce e delizia del match, visto che al 63' si fa sorprendere goffamente da una conclusione centrale, senza pretese, di Frilli, che forse sfrutta una velenosa deviazione avversaria, prima di insaccarsi lenta sotto alla traversa. La gara prosegue con pochi cambi (marchio di fabbrica di entrambe le compagini) e logica stanchezza. Per il Galluzzo si segnala soltanto una gran giocata di Ciccone sulla sinistra, con conseguente cross pennellato per la testa di Ayoub Echchihab, deviata clamorosamente in corner dalla difesa ospite. Decisamente più pericolosa la Rufina nel finale, prima con un gran diagonale di Caffeo, che sfiora il palo più lontano, poi con il solito Della Felice. Sua la punizione che costringe Bardavelidze ad una super-uscita. Sulla sua ribattuta, Frilli si avventa in tap-in da un metro, ma il portierone, con la testa e di puro istinto, riesce a deviare alto e a salvare la porta del Galluzzo. L'1-1 finale, per quanto visto, è comunque il risultato più giusto, anche se la pareggite dei padroni di casa inizia un po' a preoccupare. Calciatoripiù: Ayoub Echchihab entra e cambia volto alla gara, con numeri, ottima protezione di palla e determinazione. Per la Rufina segnaliamo Della Felice , giocatore fuori contesto, che meriterebbe palcoscenici ancora più prestigiosi.
La frenata del Foiano era difficile da pronosticare, ma a posteriori non può che avere qualche rimpianto il Casentino Academy che viene fermato sul pareggio dal Lebowski e perde l'opportunità di balzare da solo in testa alla classifica. Il primo quarto d'ora vede un'assoluta supremazia da parte dei padroni di casa che sfiorano il vantaggio con Pietrini, lanciato a rete e capace di saltare il portiere ma non di insaccare nella rete sguarnita da posizione leggermente defilata. Chance mancata che viene puntualmente punita al 22' quando, sugli sviluppi di un corner battuto da Corsinovi, Menichini (forse ostacolato da un avversario) riesce solo a prolungare la traiettoria permettendo a Seroni di sbucare sul secondo palo e correggere in rete. Il vantaggio galvanizza il Lebowski che sale di tono, mentre il Casentino Academy è costretto a retrocedere di qualche metro. Nonostante questo nel finale di primo tempo Thomas Checcacci si procura un calcio di rigore, che Di Donato trasforma spiazzando il portiere e ristabilendo la parità all'intervallo. Nella ripresa il copione s'inverte e dopo una fase di sostanziale stallo è la squadra di Dini a passare in vantaggio: calcio d'angolo, splendida spizzata di Renzetti a beneficio di Pietrini che da pochi metri non sbaglia. Neanche il tempo di ripartire da centrocampo, però, che arriva il pareggio ospite ancora con Seroni, bravo a insaccare di testa dopo aver ricevuto il bel cross sul secondo palo di Dani che era sgusciato con qualità sulla destra. La partita è più che mai aperta e le sorprese non sono finite: i padroni di casa sfiorano il gol con un tiro a botta sicura di Di Donato, respinto a un metro dalla linea, il Lebowski invece resta in dieci per l'espulsione di Dani (doppio giallo per lui) ma nonostante questo non rinuncia ad attaccare e quasi fa il colpaccio con un colpo di testa di Grillo che però risulta troppo centrale. L'occasionissima all'ultimo istante tuttavia ce l'ha il Casentino Academy, ma Cocchi si oppone a un'incornata da breve distanza togliendo il pallone dall'angolino e salvando il 2-2. Non c'è più tempo per altre emozioni: il Casentino Academy resta dietro a Foiano e Porta Romana (ma è comunque lì, super candidato alla lotta per il titolo), mentre il Lebowski guadagna un punto potenzialmente molto importante per la sua corsa salvezza. Calciatoripiù : Pietrini e Dini (Casentino Academy). Corsinovi e Seroni (Lebowski).
Match importante per entrambe le formazioni quello tra Calenzano e Grassina andato in scena sul Facchini di Calenzano. Importante per la squadra di casa, che dopo un buon inizio di campionato era reduce da una pessima prestazione sul campo dello Sporting Arno, ma importante anche per gli ospiti, chiamati a confermare le buone sensazioni dopo la convincente vittoria nell'ultimo turno. Ne è venuto fuori un match sostanzialmente equilibrato, forse più nel primo tempo che nel secondo, ma che ha riservato emozioni e colpi di scena. Parte benissimo il Calenzano, trascinato da un Leonardo Ferroni in grande spolvero che con una doppietta nei primi 10 minuti pare mettere la partita in discesa per la squadra di casa. Due conclusioni verso la porta di pregevole fattura che superano il portiere ospite, anche se nell'occasione del secondo gol non ci pare esente da colpe. Tutto facile, allora? Nemmeno per sogno, perchè il Grassina è buona squadra, con idee, tocchi di prima e esperienza sufficiente per capire che la partita è ancora lunga e che basta un episodio per rientrare in gioco. Episodio che puntualmente arriva: su una punizione dai 20 metri battuta da Manuali, una deviazione della barriera inganna Canocchi e si insacca alla destra dell'estremo difensore calenzanese. La partita ovviamente si riapre, il Grassina prende coraggio e trova anche il pareggio ancora su palla inattiva, visto che la deviazione vincente di testa da parte di Ronchi arriva su un corner. È il 38' e tutto ritorna al punto di partenza. Va detto che le due squadre di affrontano a viso aperto e cercano entrambe la vittoria, con un Calenzano che si appoggia molto su Ferroni e su Giaquinto, mentre gli ospiti sono più abili nel palleggio e cercano maggiormente il gioco palla a terra, con un Decani che risulta quasi imprendibile nelle sue progressioni sulla destra. Se nel primo tempo le due compagini si erano equivalse, sia nei gol sia nelle occasioni create, altrettanto non si può dire nel secondo tempo : il Calenzano mette sotto pressione gli ospiti, prendendo in mano il pallino del gioco e riuscendo ad aumentare i giri del motore, facendosi complessivamente preferire agli ospiti. Il Grassina però quando recupera palla e riparte è molto pericoloso, perchè ha buoni attaccanti e perchè sfrutta benissimo tutte le palle inattive che ottiene, creando pericoli alla porta di Canocchi, bravo in tre diverse occasioni a dire di no agli avanti ospiti. A 20' dalla fine inizia la girandola delle sostituzioni, e pare proprio che ad avvantaggiarsene sia la squadra di casa : è infatti il subentrato Bandini (già autore di un paio di buoni spunti) a lavorare un buon pallone sulla sinistra e mettere rasoterra in area, il rimpallo che si crea questa volta premia il Calenzano, Giaquinto tocca il pallone quel tanto che basta per deviarlo al di là della linea di porta. Nell'ultimo quarto d'ora il Calenzano cerca di contenere la reazione ospite senza rinunciare a rapidi contropiede, ma è senz'altro la formazione ospite ad andare più vicina al pareggio che il Calenzano al quarto gol. In particolare una punizione dal limite da parte di Decani sfiora l'incrocio con Canocchi immobile. Il triplice fischio finale porta comunque tre punti al Calenzano che respira e risale in classifica, tre punti importantissimi ottenuti con sofferenza e spirito di squadra, arrivati dopo un buon approccio iniziale, ma vanificato da sbavature difensive troppo ricorrenti, forse in parte ascrivibili alle tante assenze anche di elementi di prima fascia. Tre punti dopo una sconfitta come quella di mercoledì scorso però, fanno morale e classifica. Per il Grassina questa è stata la tipica partita giocata quasi alla pari, decisa da episodi sfavorevoli e nella quale un pareggio non avrebbe avuto niente di scandaloso. La buona organizzazione di gioco, il non abbattersi quando si è sotto nel punteggio, il carattere e la grinta mostrata in campo, questa volta non ha portato frutti. Questa volta, ma la strada è quella giusta. Calciatoripiù: nel Calenzano prova importante di Giaquinto , che lotta su tutti i palloni, sbraccia, fa falli e ne subisce corre e si danna l'anima, di Ferroni , che ha un passo indiscutibilmente diverso da tutti gli altri e Bracale , il più lucido dei centrocampisti calenzanesi. Nel Grassina molto bravo Decani , a tratti imprendibile (mister Barni è costretto a cambiargli la marcatura), Ronchi e Manuali sicuri ed efficaci. Buona la direzione di gara.
Successo in trasferta per il Porta Romana, che espugna il Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo imponendosi nei confronti della Fortis Juventus con il punteggio di 3-1. Sulla panchina dei mugellani c'è il debutto casalingo del nuovo allenatore Samuele Menetti, che dal turno infrasettimanale ha preso ufficialmente il posto di Zambelli. E proprio dopo la partita di mercoledì sul campo della Rinascita Doccia i biancoverdi devono fare a meno di Niccoli, Pieri e Bonini, tutti squalificati. Dopo 15' il Porta Romana si porta in vantaggio con una rete realizzata da Vivarelli, che finalizza nel migliore dei modi una bella azione manovrata. Gli ospiti concludono in vantaggio un primo tempo ben interpretato. Al 54' si verifica un episodio che potrebbe essere decisivo. Tallarita commette un fallo di mano e il direttore di gara concede il calcio di rigore ai padroni di casa: il difensore degli ospiti, già ammonito, viene anche espulso. Sul dischetto, in assenza dello specialista Pieri, si presenta Paladini, che non sbaglia e firma il provvisorio 1-1. La parità numerica, nel momento migliore della Fortis Juventus, resiste però per pochi minuti. Al 60' Nencioli viene espulso per due cartellini gialli subìti in pochissimi minuti, in seguito a qualche dissidio verbale con gli avversari. Nel finale il Porta Romana sblocca la situazione. All'80' un lunghissimo lancio di Rapisarda raggiunge il nuovo entrato Cellai, che davanti al portiere non sbaglia. I mugellani, che già avevano richiesto un cambio prima dello sviluppo dell'azione, protestano per la posizione del giocatore avversario al momento del lancio. Al 92' la squadra allenata da Giugni realizza anche il gol del definitivo 1-3 ancora con Cellai, che finalizza un'azione di rimessa sfruttando lo spazio concesso dalla difesa di casa.
Non poteva più aspettare il Montespertoli, la cui ultima e alla vigilia unica vittoria stagionale risaliva addirittura alla seconda giornata. La squadra di Vanni, dopo una lunga serie negativa, ritrova i tre punti sul difficile campo dell'Olmoponte Santa Firmina e lo fa soprattutto grazie a una partenza decisa e inaspettata. Mangani, ispiratissimo, propizia con due assist favolosi le reti prima di Pitrone e poi di Morelli, che valgono agli ospiti un meritato doppio vantaggio. Sul punteggio di 2-0 si chiude un primo tempo in cui i padroni di casa hanno avuto poca voce in capitolo, ma il copione cambia nella ripresa. La squadra di Badini alza il proprio baricentro e schiaccia gli avversari nella loro metà campo, rendendosi pericolosa per mezzo di svariati calci piazzati che vengono recapitati nel cuore dell'area. Palle gol nitide non ne arrivano ma la difesa ospite deve fare gli straordinari e stringere i denti, soprattutto nei dieci minuti finali: all'80' infatti Rossi trova il pertugio per dimezzare lo svantaggio e ridare speranza all'Olmoponte, che di qui in avanti organizza un vero e proprio assalto all'area gialloverde. È però la giornata del Montespertoli, che protegge strenuamente la propria porta e conserva fino alla fine il preziosissimo risultato. Una vittoria per 2-1 figlia di una strepitosa prestazione che ridà speranza ai ragazzi di Vanni, i quali abbandonano l'ultimo posto e soprattutto si avvicinano al treno salvezza che - vista la classifica ancora cortissima - resterà verosimilmente fermo in stazione ancora per un po'.
Finisce in parità una sfida dalle infinite recriminazioni con un tabellino abbastanza eloquente e significante: 5 i pali registrati sul taccuino di cui 4 colpiti dalla Rondinella e uno dal Doccia, due gol annullati (uno per parte, probabilmente validi), 3 espulsi e 6 ammoniti, oltre 2-3 rigori reclamati e solo uno concesso (quello del pareggio e' meno evidente). La partita come si può intuire in modo lapalissiano è stata bella ed avvincente, facendo tenere il fiato sospeso al numeroso pubblico presente per tutti i 100 minuti. La Rondinella è un complesso di primissimo ordine con roster giovane e da parte alta della classifica, con qualità e tecnica in tutti i settori del campo, anche se l'eccellenza rimane la parte avanzata dello schieramento (con Perini capocannoniere), fermo restando che anche il reparto difensivo è di spessore, con più giocatori che entrano a partita in corso bravi tanto quanto i titolari, insomma tutto che lascia spazio a traguardi prestigiosi. Il Doccia del bravo mister Chiari è una squadra competitiva ed in grado di vincere contro chiunque. In questa occasione, seppur con la formazione rimaneggiata causa squalifiche (a proposito, sono troppe le partite che i rossoblù concludono con giocatori che lasciano anzitempo il campo) è stato capace in certi momenti di arginare con una grande massicciata difensiva gli attacchi dei padroni di casa. La zona play off dovrebbe essere il range di riferimento con seppur sottili speranze di vertice, perché come è noto sono gli scontri diretti delle ultime giornate a decretare la graduatoria, e quindi al quel punto tutto può succedere. Subito Rondinella in avanti: al 3' un angolo battuto da sinistra viene intercettato da Ademollo la cui conclusione sbatte sul palo e ritorna in campo. Al 12' un tiro sbagliato di Santoro da fuori area trova libero Calderone dalla parte opposta del campo, che controlla ed insacca,ma l'arbitro tra le proteste dei sestesi (non del tutto ingiustificate) annulla. Al 18' una punizione da una ventina di metri calciata da Bosisio termina alta sopra la traversa di un metro. Al 20' un cross da sinistra pesca Perini dalla parte opposta del campo che è bravo nel colpire di testa, ma la sfera colpisce il palo pieno e torna in campo senza che nessuno dei propri compagni sfrutti al meglio la favorevole occasione. Al 31' una bella conclusione di Fognani impegna severamente a terra con una respinta di piede di Bartolini; passano cinque minuti e il Doccia passa in vantaggio: angolo battuto da Bossio basso a centro area e arpionato da Fognani che di prima intenzione lascia partire una gran rasoiata in porta che risulta essere imprendibile per Bartolini (0-1). Al 42', su rinvio lungo di Natali, Calderone ha una buona occasione, ma la mira non è precisissima, calciando di poco fuori dallo specchio della porta. Al 45' una conclusione di Perini sugli sviluppi di un calcio d'angolo, un errore difensivo degli ospiti in fase di rilancio fa finire il pallone sulla base del palo. Da qui ad un paio di minuti senza nuovi sussulti termina la prima frazione di gioco. La ripresa si apre al 48' con un gol non convalidato per un fuorigioco molto dubbio a Perini; continua la predominanza territoriale dei padroni di casa, al 56' una punizione dal limite dell'area di Valeriani scavalca la barriera, ma Natali - grazie anche alla lentezza della traiettoria - blocca sicuro. Al 62' spazio per un insidioso tiro-cross di Fei, alzato sopra la traversa, un minuto dopo invece altro bel diagonale sul secondo palo sempre di Fei che termina di poco fuori. Al 70' buona anche l'occasione per Valiante dal limite, ma la sciabolata termina alta di un nonnulla. Al 76' viene espulso per doppia ammonizione Lisi, autore di un fallo che dire veniale è già sproporzionato, poi dopo quattro minuti sul taccuino finisce una conclusione alta di pochissimo ad opera di Valiante. Al 85' il Doccia rimane in nove per un normalissimo fallo di gioco a centrocampo, Clementi rimedia il secondo giallo e la via degli spogliatoi anzitempo. Al 86' un dubbio fallo di mano sulla riga di fondo ad opera di un difensore ospite induce il direttore di gara - tra le proteste veementi dei sestesi - a concedere la massima punizione che Perini trasforma spiazzando Natali (1-1). Nel ritornare verso il centro del campo e la ripresa del gioco viene espulso Baiardi per proteste, i biancorossi restano in dieci. Al 90' grandissima parata di Natali su una sassata di Ademollo da non più di una decina di metri con gran tuffo. Otto sono i minuti concessi dal poco convincente e severissimo direttore di gara, all'interno dei quali la Rondinella si riversa in massa all'interno dell'area degli ospiti mentre il Doccia si dispone con tutti gli effettivi all'interno dei 16 metri. Al 93' fallo da rigore commesso dai difensori ospiti almeno di un metro e mezzo all'interno dell'area: prima sembra che l'arbitro voglia ammonire per simulazione l'attaccante di casa, poi successivamente commette un grave errore tecnico nello spostare indietro la sfera per accordare una punizione dal limite della cui battuta s'incarica Fei; Natali è attento nel parare il tiro a scavalcare la barriera. Al 97' si origina una mischia prolungata in area del Doccia col portiere fuori dai pali per un precedente intervento, la conclusione a botta sicura dei padroni di casa viene respinta casualmente ad un metro dalla riga di porta da un difensore ospite. Al 100' una rovesciata da 6-7 metri e dalla zona centrale dell'area di Valeriani è stilisticamente bella, ma la sfera termina di un soffio sopra la traversa, subito dopo l'attenzione dei presenti è catturata dal triplice fischio. Prosit. Calciatoripiù: Valeriani (Rondinella): detta sapientemente i tempi di gioco, bravissimo in fase di possesso palla e pericoloso nella conclusione a rete. Perini : sempre nel vivo del gioco di attacco, buono anche nell'appoggio. Non è capocannoniere del torneo per caso. Ademollo : combatte e porta avanti il pallone, importante tatticamente. Fognani : finché gioca crea solo grattacapi alla difesa dei padroni di casa, sempre decisivo nelle azioni importanti. Natali : decisiva e salva-risultato la parata in pieno recupero. Arbitro: scontenta tutti, facendo innervosire i protagonisti in campo con decisioni non convincenti.
Si conclude con un pesante colpo esterno la sfida tra Sancascianese e Sporting Arno. Quest'ultimo, passato due volte in svantaggio, riesce in entrambi i casi a rimettere in parità il risultato, per poi trovare il gol decisivo per la vittoria nei minuti di recupero del secondo tempo; i ragazzi di mister Messano si sono resi, dunque, protagonisti di una sfida di sacrificio e dedizione, che è stata premiata alla fine con i tre punti. I gialloverdi di mister Belli, invece, perdono la seconda partita consecutiva in pochi giorni, anche in questo caso, come nel match infrasettimanale a Foiano della Chiana, subendo la rete decisiva per l'esito del match nei minuti conclusivi. La prima frazione si apre con la Sancascianese che si riversa in avanti, ma anche lo Sporting Arno non rinuncia ad attaccare. A ogni modo, tranne che per un tentativo di ribattuta di Frosecchi finito alto a seguito di un tentativo da lontano di Piazzini respinto da Cecconi E. al 9', le chiare occasioni da rete stentano a verificarsi sia da una parte che dall'altra; la partita, infatti, è molto combattuta a centrocampo e le due difese non lasciano grossi spazi per consentire agli attaccanti avversari di far male. Solamente prima della fine dei primi 45 minuti, lo Sporting Arno va a un passo dal gol del vantaggio, fermato dall'intervento d'istinto di Fiani su un tiro da pochi passi. Se il primo tempo non riserva particolari emozioni, nella ripresa si susseguono dal principio alla fine ben cinque gol: al 46' Frosecchi ribadisce in rete da pochi passi un pallone perfetto messo in mezzo dal subentrato Zaghbani, abile in precedenza a superare il proprio marcatore; qualche istante dopo Belli non sfrutta da posizione ravvicinata il possibile gol del raddoppio, mandando sull'esterno della rete un pallone pericolosissimo per la difesa avversaria. Al 53' avviene un duplice fatto decisivo nell'economia del risultato finale: a seguito di un penalty concesso dall'arbitro per fallo in area di rigore ai danni di Senatori, Cecconi E. ipnotizza Piazzini dal dischetto e blocca la sfera; sul suo immediato lancio lungo Cecconi A. beffa i due difensori gialloverdi restati a protezione della porta e batte con un potente tiro sotto la traversa il portiere avversario. Al 65' i padroni di casa si portano nuovamente in vantaggio grazie a una grandissima azione di Zaghbani, che si conclude con un tiro velenoso che si insacca alle spalle dell'estremo difensore avversario; gli ospiti replicano otto minuti più tardi grazie alla conclusione ravvicinata di Esposito, che sfrutta un pallone rimasto vagante in area gialloverde per far tornare i suoi sul risultato di parità. Il finale di gara sancisce il gol della definitiva vittoria dello Sporting Arno, con Manetti che al 93' svetta in area di rigore sul secondo palo da calcio d'angolo e batte Fiani sul palo opposto con un preciso colpo di testa. È questo il colpo che sancisce il definitivo ko dei padroni di casa, incapaci poi di rendersi pericolosi nei tre ulteriori minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Fanno, invece, festa gli ospiti per un trionfo sudato su un campo difficile. Calciatoripiù: Cecconi E. ed Esposito si rivelano decisivi con le loro grandi prestazioni ai fini del risultato finale. Tra i padroni di casa si salva Zaghbani, costante spina nel fianco per la difesa avversaria.
Dopo due sconfitte consecutive lo Scandicci rialza la china e lo fa battendo tra le mura amiche il San Piero a Sieve. Risultato in rimonta per la compagine di Migliorini, in panchina al posto dello squalificato Zecchi, che approccia il match con il piede sbagliato rendendosi protagonista di un primo tempo da dimenticare. Non esitano ad approfittarne gli ospiti che costruiscono almeno tre o quattro potenziali occasioni per passare in vantaggio, fino a trovarlo nei minuti finali. È il 45' quando Luordo si inserisce in area con i tempi giusti, avventandosi su una palla vagante e anticipando Patacchini con un tocco di punta. Nella ripresa lo Scandicci entra in campo con un altro piglio, ma soffre la costante pressione degli avversari che peraltro vanno vicini al raddoppio ancora con Luordo. Sul capovolgimento di fronte, al 15', si verifica però l'episodio che spariglia le carte: un cross Lari viene intercettato in area da un difensore, l'arbitro vede un tocco con il braccio e concede il calcio di rigore tra le furibonde e giustificate proteste del San Piero; sul dischetto si presenta Grottelli, che non sente il peso della responsabilità e pareggia i conti. La partita rimane in equilibrio per un ulteriore quarto d'ora fino a quando, per l'appunto intorno al 30', i padroni di casa completano la rimonta. Sugli sviluppi di un recupero a centrocampo Tempestini effettua una verticalizzazione col contagiri a beneficio di Grottelli, il quale entra in area e dalla destra scaglia un diagonale micidiale che non lascia scampo a Orlandi. D'improvviso è cambiato il mondo per il San Piero, che nel tempo rimanente tenta il forcing ma riesce soltanto a sfiorare il pareggio in un paio di occasioni. Grande amarezza dunque per i ragazzi di Massai, che si sentono penalizzati da un episodio arbitrale che di fatto ha cambiato la partita. Lo Scandicci, pur con una brutta prestazione, riesce invece in qualche modo a portare a casa la vittoria risollevando la propria classifica e in parte anche il morale.