Inatteso passo falso casalingo del Galluzzo, che sembra davvero smarrito rispetto alla squadra pimpante di poche settimane fa, protagonista di una prova opaca e sottotono, contro un Atletico Levane invece caparbio, cinico - forse un po' fortunato - ma certo meritevole della vittoria finale. Partono meglio i locali, con un gran sinistro dal limite di Zatteri, capitano per l'occasione, ma Bardelli risponde con un'ottima parata. Col passare dei minuti però gli ospiti, trascinati soprattutto dall'indiscutibile talento dell'esterno d'attacco Douadi, prendono coraggio e confinano i gialloblu (in bianco in questa occasione) nella loro metà campo, andando vicino al goal più volte. Su un primo tentativo di Fuccini, Barlacchi si supera. Segue un gran tiro da fuori di La Capra, che sfiora di un niente l'incrocio dei pali. L'occasione più clamorosa però passa ancora dai piedi di Fuccini, che sfrutta un'indecisione difensiva di Coppoli e si ritrova a tu per tu con Barlacchi, autore di un altro miracolo. Il Galluzzo latita nel primo tempo e si riaffaccia dalle parti di Bardelli solo nel finale di frazione, prima con una bella palla tagliata in mezzo da Yasser, che non trova alcuna deviazione nonostante il folto traffico in area; poi arriva il gol del vantaggio, piuttosto a sorpresa, forse non del tutto meritato ma frutto di un'azione davvero travolgente. Zatteri recupera una gran palla in mezzo a due uomini e lancia Tofani lungo l'out destro; il centravanti di casa lavora benissimo il pallone e lo scodella al centro per l'accorrente Narduzzi, che non sbaglia. La ripresa inizia subito con un paio di cambi forzati per i padroni di casa. L'attaccante tuttofare Ayoub Echchihab, messo ko da un duro intervento di Gionti, viene sostituito da Bianchini, che fatica a entrare in partita. Poi alza bandiera bianca anche Narduzzi, rilevato dall'interessante centrocampista neo-acquisto Dell'Agnello. Matassa avanza quindi in attacco, il Galluzzo alza il baricentro e sembra d'un tratto più pericoloso. Dopo il possibile 2-0 sfiorato da Zatteri, con un destro dal limite deviato in corner, per i locali arriva però la doccia fredda Fuccini, che raccoglie un lungo lancio dalle retrovie, porta a spasso un paio di difensori e trova il gol del pari. Il Galluzzo protesta a lungo per la posizione sospetta dell'attaccante ospite al momento del lancio e per un successivo mani in area di Bonaccini, sul fronte opposto, ma per l'arbitro è tutto regolare. Tofani prova a riportare i suoi in vantaggio con un gran colpo di testa, che esce di un niente. Poi Matassa gli serve un cioccolatino già scartato, mettendolo tutto solo davanti a Bardelli con un filtrante davvero d'alta scuola, ma il centravanti di casa spreca, facendosi letteralmente ipnotizzare e calciandogli addosso. E' comunque il miglior momento del Galluzzo, che sfiora il raddoppio anche a seguito di un rapido triangolo tra Yasser e Matassa. Sulla conclusione di quest'ultimo però, Bardelli si supera ancora. Proprio mentre i padroni di casa sembrano averne di più, sono di nuovo gli ospiti ad affondare. Ancora un lancio dalle retrovie, ancora un contropiede che sorprende la retroguardia di casa, in giornata decisamente ballerina, e ancora una gran giocata di Douadi, che si libera al tiro e, complice una sfortunata deviazione di Coppoli, spiazza inesorabilmente Barlacchi. Nonostante manchino al termine ancora otto minuti più cinque di recupero, il Galluzzo non riesce più a rendersi realmente pericoloso e la squadra ospite può gestire senza eccessivi patemi, tranne una mischia al 94', con tutti gli undici giocatori di casa in area ospite, incapaci però di trovare la deviazione vincente. Calciatoripiù : sicuramente i portieri: sia Barlacchi che Bardelli vantano interventi che meritano da soli il prezzo del biglietto. Benissimo anche Douadi , e non solo per il gol partita.
Dopo aver rallentato il Porta Romana, il San Piero a Sieve raccoglie un pareggio anche sul campo dell'Audax Rufina, a sua volta in corsa per la salvezza sebbene in una condizione di classifica migliore. La verità è che entrambe le formazioni avrebbero voluto portare via l'intera posta in palio da questo scontro diretto, mentre il punticino con cui tornano a casa lascia loro più che altro l'amaro in bocca. Il primo tempo è caratterizzato da un generale equilibrio, con i calci piazzati come fonte primaria di occasioni sui due fronti. Nessuno straordinario per Volpi e Orlandi che tuttavia, assieme alle rispettive difese, si dimostrano sempre attenti e mantengono le loro reti inviolate. Se il primo tempo si chiude sullo 0-0, nella ripresa invece si sblocca il risultato. A sorpresa se vogliamo, perché nel momento di massima spinta della Rufina è il San Piero a Sieve a passare in vantaggio: favorito dalla deviazione fortuita di un difensore, Arcuri si avventa sul pallone e lo ribadisce in rete per lo 0-1. La formazione locale rischia dunque il manifestarsi di una beffa, invece proprio nei minuti di recupero Della Felice la evita scagliando una conclusione dalla distanza che non lascia scampo al portiere e vale il definitivo 1-1. Il San Piero a Sieve resta ultimo in classifica, l'Audax Rufina guadagna un punto sul quint'ultimo posto.
Il Grassina scivola nel finale, Grottelli ancora decisivo. Il Pazzagli è teatro della sfida tra Grassina e Scandicci, due realtà che si trovano alle estremità opposte della classifica, ma accomunate dalla grande necessità della vittoria: i padroni di casa per incrementare la velocità della sciata verso valle nel tentativo di sfuggire alla valanga retrocessione; gli ospiti per raggiungere il Foiano ed inseguire il Casentino Academy in fuga. Il primo tempo riflette una gara equilibrata e avvincente, capace di entusiasmare sia i diretti interessati sia gli spettatori. Dopo una prima fase che vede la partita concentrata perlopiù a centrocampo, il Grassina alla prima occasione colpisce subito (13'), nonostante lo Scandicci inizialmente abbia dimostrato atteggiamento più aggressivo. Anzi, a dire il vero, senza tralasciare la buona prova nel primo tempo di buona parte del collettivo, è Salimbeni a colpire e ad improvvisarsi showman dello spettacolo del sabato pomeriggio. La rete giunge sugli sviluppi di una repentina ripartenza dei padroni di casa: Decani difende bene la palla ricevuta a centrocampo e serve con un bel filtrante alto Salimbeni alle spalle della difesa. L'attaccante, grazie alla sua grande velocità nel breve, riesce ad anticipare l'intervento della coppia difensiva avversaria, egiunto al faccia a faccia con Patacchini, lo salta e deposita il pallone in rete a porta sguarnita. Il gol è una vera e propria liberazione di gioia da parte dei padroni di casa che vogliono invertire la rotta dopo un difficoltoso inizio di stagione; tuttavia,la festa è destinata a durare pochissimo. Infatti, dopo un solo giro d'orologio, lo Scandicci costruisce per vie centrali, dove Rufat riesce a tenere botta alla marcatura e, giunto sulla tre quarti, imbuca Spinelli:l'attaccante dei blues conclude di mancino dal limitee la palla, dopo aver baciatoil palo,si insacca nell'angolino opposto. Botta e risposta immediato, la partita s'incendia e si promette sempre più esaltante. Passa il tempo e crescono l'emozioni, soprattutto nella testa diun ragazzo come Manzini, che al 24', nella sua partita d'esordio,per poco non trasforma l'invito di Manuali in una rete, che avrebbe resoperfetto il suodebutto. L'azione rossoverde si sviluppa sulla corsia di destra, dove Manuali, ricevuta palla da Sani, dalla tre quarti imbuca Manzini. Il neoacquisto conduce palla fino all'area, dove decide di incrociare la conclusione: la palla passa a pochi centimetri dal palo. Sfiorato il raddoppio, è sufficiente aspettare altri due minuti affinché il Grassina metta nuovamente la testa davanti. Stavolta, il solito Salimbeni ci delizia di una vera e propria perla calcistica.L'azione del golsia per sviluppo sia per interpreti (solito asse vincente Decani-Salimbeni) è quasi una fotocopia di quella precedente; infatti, Decani ricevuta palla sulla tre quarti serve nuovamente Salimbeni alle spalle della difesa. L'attaccante riesce ad arrivare sul pallone, ma viene inizialmente ostacolato dalla coppia difensiva che cerca di limitare lo spazio per un suo possibile tiro. Ciò nonostante, Salimbeni riesce a trovare il varco giusto tra i due difensori e a scaricare col mancino una conclusione imprendibile per Patacchini; il pallone, infatti, impatta la parte alta del palo più vicino e si spenge dalle parti del legno opposto. Da qui, assistiamo ad una nuova fase di crescita dello Scandicci, che però lo vede piuttosto impreciso nell'ultimo quarto di campo per i seguenti venti minuti. Tuttavia, quando si giunge al 44',i blues riescono nuovamente ad acciuffare il pari: la retearrivaa coronamento di una serie di scambi effettuati sull'out di destra. Cardona lascia passare il laterale di Borghini e serve Spinelli al limite dell'area avversaria: l'attaccante filtra bene per Rufat che, nonostante la posizione defilata, riesce con successo ad incrociare la conclusione infilando il pallone in buca d'angolo. Termina in parità il primo tempo. La seconda frazione di gioco vede lo Scandicci esercitare il possesso pallae il Grassina trovare maggior difficoltà nell'impensierire la retroguardia ospite. Al 52', gli ospiti conquistano una punizione poco prima del cerchio di centrocampo.Lari, l'incaricato della battuta, effettua un lancio lungo che pesca Grottelli al limite: il bomber prolunga il pallone di testa in areadalle parti di Spinelli, che, nonostantel'ottima coordinazione e conclusione al volo, non riesce a violare il muro di Pratellesiper la doppietta personale. Bella, a livello scenico, la parata in tuffo del portiere rossoverde.Lo Scandicci cresce d'intensità e al68', nel giro di un minuto, sfiora il vantaggio due volte: Rufat in seguito ad una serie di rimpalli si impossessa della palla poco oltre il centro del campo e arrivato sui 30 metri decide di concludere verso la porta: Pratellesi si distende e respinge a lato. Tuttavia, il pericolo è allontanato ma non sventato del tutto; infatti,sulla palla il primo ad arrivare è Spinelli che scarica a rimorchio per Legnante. La serie di passaggi dei blues passa per Cardona e si conclude con Rufat, colui che ha iniziato l'azione, che dal limite va nuovamente al tiro: la palla prende una strana traiettoria, quasi a palombella, ma prima di spengersi nel sette trova l'intervento di Pratellesi che la manda sulla traversa e poi oltre.Il Grassina torna a rendersi pericoloso dalle parti di Patacchini al 79', quando sulla corsia di destra Manuali effettua un lancio che pesca Murrone. Il neoentrato dei rossoverdi entra in area palla al piede e, data l'assenza di maglie amiche, va direttamente in porta da posizione defilata: Patacchini controlla in due tempi.Col passare dei minuti aumenta l'avanzata ospite, mentre i locali manifestano maggiori difficoltà nelle ripartenze. Corre il 90', quando Grottelli decide di mettere a segno la rete decisiva, nonché il suo quattordicesimo gol stagionale. Cremonini serve da laterale il bomber, che entra in area e, nonostante la trattenuta avversariae la posizione defilata,riesce ad andare al tiro: la palla, deviata da un difensore, prende in controtempo Pratellesi e lo buca sul primo palo. Tutta la squadra, panchina compresa, si catapulta sotto gli spalti a formare una bolgia che riscalda il freddo rigido che avvolge il Pazzagli. Lo Scandicci può festeggiare il sabato sera al secondo posto, dato il posticipo di lunedì per il Foiano (diretta contendente al podio). Calciatoripiù : nelle file locali, da sottolineare la grande prova di Salimbeni , che grazie a questa doppietta raggiunge i 6 gol stagionali e si conferma uno dei principali trascinatori della sua squadra. Inoltre, da segnalare la discreta prova di Ronchi , per i puntuali interventi difensivi. Nelle fila ospiti, il migliore è stato Spinelli , per la grande pericolosità mostrata nelle manovre offensive; a prova di ciò, la rete e l'assist che ha portato durante la gara. Da menzionare anche Rufat , per il contributo mostrato in attacco.
Uno score diventato consuetudine, al punto da non fare più notizia, quello del Porta Romana che contro il Montespertoli rimedia l'ennesimo pareggio del suo campionato. Il settimo per la precisione, a negare una vittoria che ai ragazzi di Giugni manca ormai da inizio novembre. Preoccupa l'incapacità di quella che un tempo fu la capolista di questo girone di pungere sul fronte offensivo, e più in generale di imporre il proprio gioco contro una formazione ospite passiva e ben consapevole di potersi accontentare di un punto lontano dalle mura amiche. Per inquadrare la partita basterebbe raccontare che l'occasione più importante i padroni di casa la costruiscono al 93', quando Tallarita si avventura in una giocata personale e poi serve il pallone sui piedi di Vivarelli che, tutto solo in area di rigore, manca l'impatto a due passi dalla porta. Nessuna emozione, nessun gol: il Montespertoli porta a casa un buon punto e continua a correre per la salvezza, il Porta Romana esce anche dalla top cinque e forse deve cominciare a interrogarsi sui motivi di una situazione che ogni settimana si fa sempre più pesante. Calciatorepiù : Campolmi (Montespertoli).
Dopo la sonora sconfitta di Scandicci, il Rinascita Doccia ritrova la vittoria e lo fa in maniera a dir poco rocambolesca contro il Lebowski. La partita si apre nel miglior modo possibile per i padroni di casa, che passano in vantaggio grazie a un colpo di testa di Bossio sulla punizione ben battuta da Clementi. La risposta degli ospiti è però immediata: da un corner per gli avversari s'innesca un contropiede che Savastano, dopo una bella combinazione sul fronte offensivo, trasforma nel gol del pareggio. Buon momento per i ragazzi di Marranci, che continuano a spingere e ben presto effettuano il sorpasso. Forse un po' generosa la punizione che l'arbitro concede nei pressi dell'area, ma i dubbi lasciano subito spazio agli applausi per l'esecuzione perfetta di Campatelli che spedisce il pallone sotto l'incrocio. Sembra filare tutto liscio per il Lebowski e invece, a due minuti dall'intervallo, il Rinascita Doccia acciuffa il pareggio: ingenuità di Cardinali che, nel tentativo di proteggere l'uscita del pallone sulla linea di fondo, se lo fa rubare da Bossio che poi serve Di Napoli permettendogli di insaccare facilmente da due passi. Si va dunque a riposo in una situazione di totale equilibrio ma, nella ripresa, sono gli ospiti a prendere in mano la situazione dominando in lungo e in largo. Il Doccia non riesce più neanche nelle giocate più semplici, ed è costretto ad aggrapparsi a Natali per rimanere in partita. Il portiere rossoblù compie due parate strepitose, una di riflesso e l'altra distendendosi su un tiro da fuori, mentre è fortunato quando Savastano lo salta ma non riesce a indirizzare il pallone nella rete sguarnita. Il colpo di scena si verifica però in pieno recupero: Ughi si presenta davanti a Natali, che ancora una volta rimane in piedi fino all'ultimo e lo ipnotizza; passano due minuti e il numero uno di casa effettua un rinvio potente e lunghissimo di cui Cocchi, nel tentativo di ripartire velocemente, legge male la traiettoria facendosi tradire dal rimbalzo e osservando il pallone rotolare in fondo al sacco alle sue spalle. Un epilogo davvero clamoroso: il Rinascita Doccia vince grazie a un gol del suo portiere Natali, che fino a quel momento l'aveva salvato con alcuni interventi formidabili e che indubbiamente ricorderà a lungo questa incredibile giornata. Calciatoripiù : Natali e Di Napoli (Rinascita Doccia).
Un Calenzano in grande spolvero batte nettamente e con merito una Rondinella che ha comunque giocato alla pari per lunghi tratti e che forse viene penalizzata un po' troppo dal 4-1 finale. La formazione ospite ha messo in campo buone individualità, mettendo spesso in difficoltà la retroguardia calenzanese, grazie alla velocità dei propri giocatori offensivi. Dopo i classici 10' di studio, in cui comunque il Calenzano aveva menato le danze pressando altissimo e facendo la partita, l'equilibrio si rompe per merito di Materassi. Il capitano rossoblu si infila palla al piede tra le maglie della difesa ospite e dal limite sinistro lascia partire un destro violento che si insacca a mezza altezza alla sinistra di Cereda, davvero una bella giocata . Ma la Rondinella non ci sta, reagisce da squadra di qualità quale è, e pareggia al 18 ' con un gol da attaccante vero da parte di Perini che, dopo una bella giocata di Valeriani, trova una deviazione vincente sotto misura. Il pareggio rimette tutto in discussione, ma è il Calenzano che riprende per primo a fare gioco, continuando a pressare alto, cosa che mette spesso apprensione alla difesa ospite. Protagonista di questa fase di gioco è Ferroni che, per 20', risulta quasi imprendibile sulla fascia destra. Proprio grazie a questo atteggiamento, il Calenzano passa di nuovo: Sarti conquista palla, e mette scompiglio in area : il passaggio verso il centro trova il solito Baroni appostato che in scivolata realizza il 2-1. La Rondinella tenta una reazione e si avvicina con maggiore intensità alla porta di Canocchi, e in un paio di occasioni risulta anche penalizzata da decisioni arbitrali perlomeno discutibili, ma l'episodio che forse indirizza definitivamente il match accade al 35', quando un errore di controllo al limite dell'area ospite permette a Bracale di scambiare senza pressione la palla con Giaquinto, il tiro del numero 8 calenzanese si spegne in fondo al sacco dopo aver baciato il palo. Si arriva all'intervallo con il Calenzano padrone del gioco, con gli ospiti desiderosi solo di arrivare negli spogliatoi per riorganizzarsi. All'inizio del secondo tempo, mister Perini opera qualche cambio nel tentativo di riaprire la partita ed ottiene senz'altro una maggiore velocità di gioco e più pressione in attacco, ma si scopre inevitabilmente e Ferroni per due volte ha la palla buona per chiudere la partita, la difesa ospite però riesce a salvare. Al 55' una potente punizione dai 30 metri di Clementini trova la deviazione in angolo di un attento Canocchi; la Rondinella si affida spesso ai lanci lunghi per la velocità degli attaccanti, ma si ha l'impressione che, almeno in questa partita, la squadra di mister Perini si trovi molto bene giocando palla a terra. Il Calenzano comunque ribatte colpo su colpo e riesce a controllare bene le sfuriate ospiti senza sbandamenti, mantenendo alta l'attenzione e restando sempre equilibrato. Anzi,quando nella squadra ospite le energie cominciano a scarseggiare, la compagine di mister Barni riesce a muovere palla con efficacia, con azioni ben orchestrate che fanno evidenziare la buona tecnica individuale di molti componenti della rosa. Tocca a Sarti,in collaborazione col subentrato Boschi, chiudere la partita: la progressione centrale del primo mette il secondo a tu per tu con Cereda, la finta dell'ex Sestese spiazza il portiere ospite, e all'attaccante rossoblu non resta che depositare in rete per il definitivo 4-1. Un Calenzano convincente riesce a dare continuità alla vittoria di Levane, la Rondinella esce sconfitta, ma non ridimensionata,perchè la formazione di mister Perini, pur penalizzata da alcuni episodi, non ha mai rinunciato al gioco e anche se oggettivamente in campo il Calenzano sia stato superiore, ha dato sempre l'impressione di restare in partita,con grinta e volontà. Calciatoripiù : davvero ottimo il team di Barni ammirato in questo match, senza cali di tensione, ogni componente ha fatto al meglio il proprio lavoro. Ma mentre negli ospiti è il trio di attacco a farsi preferire (Valeriani, Capone, Perini ) è più difficile trovare i migliori nel Calenzano, vista l'ottima prova complessiva, subentrati compresi. Ma se le partite si vincono spesso a centrocampo, Materassi per il gran gol, Baroni per il gol e per la prestazione di grande valore nelle due fasi e Bracale , al primo centro stagionale dopo molte prestazioni buone in un ruolo spesso oscuro, meritano una citazione. Direzione di gara poco convincente,in una gara sostanzialmente corretta, tira fuori i cartellini più per le proteste che per i falli che li avrebbero meritati.