La Sancascianese sfiora il colpaccio in casa della capolista Casentino Academy, che però è capace di rimontare i due gol di svantaggio e di chiudere in pareggio una partita avvincente e giocata ad alti ritmi da entrambe le squadre. La squadra di mister Belli inizia al meglio il match, portandosi sul doppio vantaggio in appena tredici minuti di gioco: all'8' Esposito batte in area una punizione laterale e Donzelli è lesto ad anticipare di testa Menchini in uscita, dando il momentaneo vantaggio di un gol ai suoi; al 13' la Sancascianese colpisce ancora, questa volta in contropiede, approfittando di un batti e ribatti in area da cui scaturisce la zampata decisiva di Senatori da pochi passi. E pensare che dopo appena un minuto la formazione di casa aveva colpito un clamoroso palo con Pietrini, che aveva approfittato di un preciso lancio lungo di Menchini a scavalcare la difesa avversaria per mettere il suo numero 9 davanti a Fiani. A ogni modo, nonostante il doppio colpo subito a freddo, il Casentino riprende in mano la partita e inizia a macinare gioco, costringendo la squadra avversaria a rintanarsi nella propria metà campo; quest'ultima, però, è brava a difendersi e concede davvero pochi spazi agli attaccanti locali. Tuttavia, sul finire del primo tempo Pietrini si libera in area e calcia da pochi passi verso la porta, cogliendo in maniera sfortunata la traversa, che gli nega il gol che accorcerebbe le distanze; si va, dunque, al riposo sullo 0-2. Al rientro in campo, è ancora il Casentino ad attaccare con insistenza, tanto che al 53' Fiani è costretto a respingere in tuffo un tentativo dal limite di Vella diretto all'angolo destro della sua porta. La vera svolta nel match, però, si ha al 68', quando il subentrato Camara se ne va sulla fascia destra e viene atterrato in area di rigore da Paolini: dal dischetto si presenta Pietrini, che incrocia il tiro col destro; Fiani tocca ma non basta e il Casentino dimezza lo svantaggio, regalandosi un finale intenso e imprevedibile. Cavalcando l'onda dell'entusiasmo, pochi minuti dopo il Casentino trova anche la rete del pareggio, grazie a un tap in decisivo di Pietrini, che da pochi passi sfrutta la respinta in area dell'estremo difensore avversario, che in precedenza era intervenuto in tuffo alla sua sinistra per deviare un velenoso tiro dal limite. I minuti conclusivi sono un continuo capovolgimento di fronte, con entrambe le squadre proiettate in avanti alla ricerca del gol partita. È la Sancascianese ad avere le migliori opportunità per trovare il terzo gol, ma in due occasioni consecutive Frosecchi prima e Senatori poi calciano troppo centralmente per impensierire Menchini, mentre all'87' la punizione dal limite di Pastaccini finisce di un niente sul fondo. In un recupero teso e confusionario, infine, gli ospiti concludono in nove uomini (espulsi Fiani per doppia ammonizione e Donzelli per rosso diretto), un attimo prima che il direttore di gara decida di fischiare per tre volte e far rientrare le due squadre negli spogliatoi con un punto a testa. Calciatoripiù : per i locali si distinguono Pietrini , autore di una doppietta decisiva per il risultato finale, e Chianucci . Negli ospiti si segnalano le ottime prestazioni di Facchiano e Cirri .
Archiviata la rocambolesca e beffarda sconfitta sul campo del Rinascita Doccia, il Lebowski ritrovando i tre punti battendo con merito il Grassina. Ammirevole l'approccio degli ospiti che giocano un buon primo tempo, passando in vantaggio al 22' grazie a uno splendido diagonale rasoterra dal limite dell'area di Manzini. La reazione dei padroni di casa non si fa però attendere e, al 40', produce il pareggio: Bettini prende palla e con uno slalom strepitoso raggiunge l'area, trafiggendo sul primo palo Pratellesi che aveva tentato l'uscita. Tre minuti più tardi arriva anche il sorpasso firmato Mariani, che riceve un cross delizioso e con una girata da attaccante vero fa 2-1. Si rivelano dunque vani gli sforzi profusi dal Grassina, che nella ripresa crolla fisicamente e scopre il fianco alle arrembanti azioni offensive del Lebowski. Protagonista in apertura Campatelli che realizza una doppietta, prima eseguendo perfettamente una punizione e poi trovando l'angolino con un rasoterra dal limite al termine di una pregevole azione personale. L'azione del quinto gol nasce invece dai piedi di Savastano che pennella un cross dalla destra a beneficio di Ughi, il cui tiro dall'interno dell'area finisce dritto nell'angolino. Nelle file dei padroni di casa c'è gloria anche per Ceesay, entrato dalla panchina, bravo a raccogliere una corta respinta del portiere e gonfiare la rete con un sinistro potentissimo. Nel recupero il Grassina mette a referto il punto della bandiera con Murrone, ma il 6-2 finale è un punteggio che non lascia spazio a interpretazioni: il Lebowski vince, mostra i muscoli e riprende la propria marcia. Calciatoripiù : Bettini e Ughi (Lebowski).
Netta vittoria casalinga per la Fortis Juventus, che supera l'Audace Galluzzo con il punteggio di 4-1 sul terreno amico del sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo. La squadra guidata in panchina da Samuele Menetti realizza due reti per tempo, lasciando poco spazio alla reazione degli avversari. Il risultato viene sbloccato dopo 10', quando due difensori della compagine fiorentina non si intendono e Bucelli firma l'1-0. Al 43' Pieri realizza la rete del raddoppio con un colpo di testa su un cross, dopo che la retroguardia della formazione di mister Di Ruberto non era riuscita a pressare nella maniera giusta. Nell'intervallo il tecnico dell'Audace Galluzzo Oltrarno passa alla difesa a tre per provare a rientrare in partita. In apertura gli ospiti non sfruttano una buona occasione con Poggi, che trova un colpo di testa ma conclude fuori. Al 55' Razzauti realizza la rete del 3-0, battendo l'estremo difensore dei fiorentini. Il gol arriva con l'Audace Galluzzo Oltrarno temporaneamente in nove per due giocatori fuori. Al 60' la Fortis Juventus chiude i conti realizzando la rete del provvisorio 4-0 con Bonini, che insacca sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nei minuti successivi gli ospiti provano ad affacciarsi in avanti, mentre i mugellaniallentano la presa. La squadra di Di Ruberto ci prova per tre volte, prima con Tofani e poi con altre due conclusioni parate dal portiere di casa. Al 70' il nuovo entrato Bianchini, in campo dall'intervallo, trova una bella conclusione da fuori che fissa il punteggio sul definitivo 4-1. All'80' gli ospiti vengono ridotti in dieci dall'espulsione di Tofani per proteste.
Due gol nel primo tempo bastano al Montespertoli per battere l'Audax Rufina, appaiandola in classifica esattamente al confine tra l'inferno della retrocessione e il paradiso della zona salvezza. La squadra di Vanni parte forte e, dopo alcune situazioni potenzialmente interessanti ma non sfruttate, passa in vantaggio sugli sviluppi di un corner grazie al colpo di testa di Donzelli. Poco dopo è invece protagonista Pitrone che penetra in area e salta Volpi, il quale però lo stende in uscita causando il calcio di rigore; se ne incarica Lensi, che con magistrale freddezza gonfia la rete e fa 2-0. I padroni di casa costruiscono dunque un bel tesoretto in vista della ripresa, che rispetto al primo tempo appare più equilibrata. Da parte della Rufina però non arriva quella reazione che servirebbe per rimontare un doppio svantaggio e anzi, di rimessa, è il Montespertoli ad andare vicino al gol quando Morelli colpisce un clamoroso palo. Alla squadra di Vanni comunque basta gestire il punteggio, rischiando ben poco in fase difensiva e respingendo con sicurezza gli sporadici tentativi d'assalto degli avversari. Senza colpi di scena s'arriva dunque al triplice fischio del sig. Valentino, che certifica il ritorno alla vittoria del Montespertoli a distanza di un mese dall'ultima volta. Calciatoripiù : Salvadori e Donzelli (Montespertoli).
Un Calenzano grintoso e concentrato centra la terza vittoria consecutiva ai danni di un buon Olmoponte, mai domo e ben messo in campo e capace perfino di sfiorare il colpaccio rimontando da 0-3 a 2-3 nei minuti finali. Gli ospiti partono meglio e si rendono subito pericolosi con Materassi, che prima impegna Lunetti in una difficile deviazione e poi, al 5', porta in vantaggio il Calenzano sfruttando da pochi metri un assist al bacio di un velocissimo Ferroni. La reazione della squadra di casa non si fa attendere: una bella ripartenza da dietro consente a Meoni di presentarsi a tu per tu con Canocchi che respinge sporco, Erpici si avventa sulla ribattuta e da zero metri centra la base del palo nell'incredulità generale. Pericolo scampato per gli ospiti che comunque continuano col pressing alto, fraseggiando a centrocampo e giocando palla a terra, mentre l'Olmoponte preferisce sfruttare le fasce dove entrambe le catene funzionano piuttosto bene. La squadra di casa risulta però poco pericolosa, ottenendo solo alcuni corner. Al 33' ancora Erpici sul filo del fuorigioco spara fuori da buona posizione, e allora sul ribaltamento di fronte il Calenzano raddoppia: conquistata palla a centrocampo, Becheri serve Ferroni la cui sgroppata sulla destra crea scompiglio nella retroguardia di casa. Il numero 7 ospite cerca Boschi (ottima prova la sua) che appare in ritardo, ma il rinvio potente di un difensore trova il ginocchio di Baroni e il rimpallo che ne consegue fa carambolare la palla nell'angolino alla sinistra di Lunetti. Olmoponte sfortunato nell'occasione, ma Calenzano giustamente in vantaggio di due gol. La squadra di casa non muta atteggiamento e nella ripresa prova a rientrare in partita ma la retroguardia ospite, ben guidata da Amatulli e Becheri e con un Petruzzi in stato di grazia, appare imperforabile. I ragazzi di mister Badini provano in tutti i modi ad essere pericolosi e propositivi ma il Calenzano, grazie a un centrocampo di qualità spesso supportato da Boschi e Cardellicchio, riesce sempre a rubare palla e ripartire. Al 53' arriva dunque il terzo gol ad opera ancora di Baroni, bravo a sfruttare un'indecisione della difesa di casa in collaborazione con Boschi e Ferroni. Al 26' gran parata di Lunetti sul tiro di uno scatenato Boschi, a proprio agio anche su un campo che la pioggia ha reso viscido ed insidioso. Momento difficile per l'Olmoponte che tuttavia non intende mollare e continua a cercare la chiave per mettere in difficoltà gli avversari. Canocchi risulta sostanzialmente inoperoso ma gli ospiti arretrano lentamente il loro raggio d'azione, complice anche un po' di fisiologica stanchezza. Materassi non sfrutta a dovere un paio di situazioni e allora ecco che, tra il 40' e il 45', prima Lazzeri e poi Tavanti (quest'ultimo sullo splendido lancio di Marino) vanno a segno riaprendo d'improvviso la partita. C'è però soltanto il recupero a disposizione dell'Olmoponte, che non riesce a completare la clamorosa rimonta. Il Calenzano vince dunque una gara ricca di aspetti positivi, con l'unico neo del rilassamento finale che ha rischiato di rovinare una prestazione egregia. Della squadra di Barni colpisce l'ottima gestione del pallone, la capacità da parte di tutti di sacrificarsi e la solidità difensiva. L'Olmoponte è rimasto in partita finché ha potuto e forse, se avesse segnato anche solo un quarto d'ora prima, staremmo parlando di un altro risultato. Calciatoripiù : per l'Olmoponte Santa Firmina Viscomi , Tavanti e Lazzeri . Per la Folgor Calenzano Petruzzi , simbolo d'applicazione difensiva, Baroni , capace di realizzare una doppietta e uomo ovunque della sua squadra, e Boschi , sfortunato a non trovare il gol ma autore di una partita di sostanza.
Diventano otto i pareggi stagionali del Porta Romana, che impatta contro il Rinascita Doccia anche se stavolta avrebbe meritato qualcosa in più. Pochi minuti dal fischio d'inizio e gli ospiti passano in vantaggio con Di Napoli, che dopo essersi liberato forse fallosamente di Mori batte Rovito da breve distanza. I padroni di casa non ci stanno e ci provano più volte con Vivarelli, ma Natali gli nega la gioia del gol con degli ottimi interventi. Il portiere rossoblù deve però capitolare al 45' quando, sul cross di Marini, Cellai anticipa tutti e di testa mette il pallone in fondo al sacco. È l'antifona di una ripresa a senso unico, in cui il reparto arretrato locale capitanato da Rapisarda e Mori non concede praticamente niente agli attaccanti avversari, dimostrando perché quella del Porta Romana è la miglior difesa del campionato. Le difficoltà della squadra di Giugni riguardano semmai il reparto offensivo, che ormai da tempo fatica a incidere. Le occasioni non mancano: prima Tallarita s'invola verso l'area ma davanti a Natali conclude debolmente, poi Vivarelli di testa non centra la porta da buona posizione. Sono queste le principali palle gol fallite dal Porta Romana, che dunque non riesce a ritrovare i tre punti nonostante un'ottima prestazione. Buon pareggio in trasferta invece per il Rinascita Doccia, che dà continuità alla vittoria del turno precedente contro il Lebowski. Calciatoripiù : Cellai e Rapisarda (Porta Romana). Di Napoli e Hallabou (Rinascita Doccia).
Una partita che sfugge alle definizioni più semplici, risultando strana e di difficile lettura quella tra Rondinella e Levane: sicuramente meritato il successo per i ragazzi di Bruni ma lo 0-4 sembra un po' troppo severo per l'andamento della gara, in cui i ragazzi di Perini - nella prima mezz'ora - hanno creato delle grosse opportunità ma un immenso Bardelli è riuscito a mantenere inviolata la propria porta. I locali partono forte, all'11' Matrone si accentra dalla destra e di mancino conclude di poco a lato. Passano due minuti e Matrone ci riprova, sempre nello stesso modo, stavolta la conclusione è indirizzata all'incrocio dei pali ma, con un gran balzo, Bardelli la tocca con le punta delle dita deviando in angolo. Al 16' Matrone stavolta trova Perini in area ma l'attaccante locale mette fuori da ottima posizione. Alla mezz'ora i padroni di casa vanno nuovamente vicino al vantaggio: sugli sviluppi di una punizione dal limite, la palla giunge a Valerini che, un po' defilato sulla sinistra, conclude a rete ma Bardelli devia sul palo. Al 34' si vede per la prima volta anche il Levane; un rimpallo tra due difensori locali fa sì che il pallone giunga a Cerrato, che davanti a Cereda mette a lato. Da qui iniziano i primi scricchiolii della difesa bianco rossa che consentiranno all'attaccante ospite, sceso per l'occasione dalla prima squadra, di rifarsi con gli interessi. Al 39' Douadi ruba palla sulla trequarti forse in modo irregolare, infatti si fermano tutti, persino il numero 10 ospite, aspettando il fischio arbitrale che però non arriva; Douadi, sfruttando l'immobilità della difesa locale, imbuca per Cerrato che stavolta non sbaglia, mettendo la palla alle spalle di Cereda. La Rondine può pareggiare un minuto dopo ma, sempre Bardelli, monumentale, dice di no deviando in angolo un tiro di Caponi indirizzato all'angolino. Al 43' Cerrato sfrutta un buco lasciato dalla difesa locale sulla propria destra per andare nell'uno contro uno con un difensore ospite, dopo una serie di finte e controfinte lo salta e conclude a rete beffando sul primo palo Cereda. Al 45' si segnala l'ennesima disattenzione della difesa locale che, dopo aver chiuso in fallo laterale un'azione degli ospiti, si preoccupa di protestare per un eventuale fuorigioco, lasciando libero Cerrato di riceve direttamente dalla rimessa laterale e di superare nuovamente Cereda. Tre gol in cinque minuti e il Levane mette una grossa ipoteca sulla vittoria finale, sfruttando al massimo le occasioni avute grazie anche alle disattenzioni della difesa bianco rossa, non in grande giornata. La prima frazione di gara si conclude dunque con gli ospiti avanti per 3-0. Nella ripresa tutti si aspettano una reazione almeno di orgoglio da parte dei ragazzi di mister Perini, reazione che però non arriva; anzi, è ancora Cerrato al 62' che riceve palla sulla sinistra, si accentra e calcia al sette sul palo lontano infilano nuovamente Cereda e mettendo a segno la propria tripletta giornaliera. La reazione dei padroni di casa è tutta in una conclusione di Fei da fuori area che Bardelli blocca a terra in due tempi. La partita si conclude dopo 4' di recupero con la vittoria del Levane per 4-0, un successo che lo rilancia nella corsa alla salvezza, mentre la Rondinella subisce la seconda sconfitta consecutiva subendo ancora quattro gol. Calciatoripiù : per la Rondinella Bartalucci recupera palloni e lotta in mezzo al campo, si arrende solo quando viene sostiiiuto da mister Perini al 50' per rendere la squadra più offensiva, ma senza grandi risultati; Matrone grande tecnica e prima mezz'ora da protagonista, poi però pian piano sparisce. Per il Levane Bardelli , un muro insuperabile nel momento più difficile tiene in equilibrio la gara sfoggiando delle grandi parate, Cerrato attaccante fuori categoria, segna tre gol di cui l'ultimo bellissimo facendo impazzire la difesa biancorossa.
Seconda vittoria consecutiva per lo Sporting Arno, che sbanca il campo del San Piero a Sieve e allunga sul quint'ultimo posto. La partita inizia male per la squadra di Messano, che dopo cinque minuti commette un'indecisione in difesa prontamente punita da Pergamena. Nel momento di difficoltà è però Rexhaj a prendere in mano la situazione, pareggiando subito i conti con un bel colpo di testa sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti. Sempre lui, di qui a poco, riceve un lancio dalla difesa e dopo aver controllato splendidamente il pallone lo spedisce in fondo al sacco. L'inerzia è adesso favorevole agli ospiti che peraltro, prima della fine del primo tempo, allungano ulteriormente sfruttando un autogol. Il 3-1 è un parziale giusto considerando che dopo lo svantaggio lo Sporting Arno ha preso in mano la partita mettendo a referto, oltre alle tre reti, una traversa del solito Rexhaj e una conclusione sempre del numero 7 sventata da Orlandi con un grande intervento. La superiorità della squadra di Messano si manifesta nella ripresa: Rexhaj, trovato in area con un bel cross, firma la personale tripletta mentre poco dopo Esposito, con un gran tiro al volo da distanza ravvicinata, porta il punteggio sul 5-1. Il San Piero torna a farsi vedere sul fronte offensivo e va a segno con Pergamena (doppietta per lui), ma è questione di minuti affinché Di Ruberto riceva un lancio col contagiri da parte di Romani e s'involi verso l'area, per poi battere il portiere in uscita. Il gol della bandiera di Ugolini è l'ultimo atto di una partita che non è stata praticamente mai in discussione: lo Sporting Arno se l'aggiudica con un perentorio 6-3, portando a cinque punti il proprio vantaggio sulla zona retrocessione. Calciatorepiù : Rexhaj (Sporting Arno).
L'inattesa ed imprevista frenata della capolista Casentino Academy sul campo di Badia a Settimo, rinfocolando la lotta al vertice della classifica, dà un gusto tutto particolare al confronto fra le più immediate inseguitrici che - ironia del calendario e della sorte - incrociano i tacchetti sul sintetico del Bartolozzi. Un'opportunità da non lasciarsi sfuggire, per Scandicci e Foiano, considerando anche il fatto che l'Academy, impegnata in casa con la Sancascianese, sembra destinata a fare bottino pieno: a spuntarla sono i ragazzi di Zecchi, che si impongono per due a zero con i gol di Spinelli e Rufat, operando il sorpasso in classifica. Il Foiano infatti era arrivato a questo importante appuntamento portando in dote la propria seconda posizione e due punti di vantaggio sui blues che, a loro volta, avevano approcciato il confronto dall'alto di un'imbattibilità casalinga che non può lasciar tranquilli i ragazzi di mister Ciavorella. Nell'attimo in cui Lorenzo Cosci fischia l'inizio del match, entrambe le squadre hanno una sola certezza: il pareggio non serve a nessuno e dunque, al netto di un iniziale comprensibile atteggiamento prudenziale, appare chiaro che prima o poi, occorrerà osare qualcosa in più. Queste sensazioni trovano ampio riscontro nel primo quarto d'ora di gioco durante il quale, entrambe le squadre, danno vita ad un giro palla pulito e ragionato, basato su una fase di possesso ricca di qualità e su una transizione dal basso che non di rado vede protagonisti due estremi difensori, Patacchini e Paolucci, sempre abili, lucidi e precisi quando si tratta di giocare con i piedi. La partita non tarda però a dipingere un quadro tattico a forti tinte blues. I ragazzi di Leo Zecchi, bravissimi nello sviluppare anche in ampiezza il loro gioco grazie ai frequenti e profondi sganciamenti di Hognogi a sinistra e Tempestini a destra, aprono varchi interessanti nei quali sono sempre pronti ad inserirsi sia i due cervelli della mediana Papi e Spinelli, sia la coppia d'attacco formata dall'elegante ex Legnaia Cardona e dal robusto, rapido e potente Grottelli, cresciuto nelle giovanili della Lastrigiana. Una manovra al tempo stesso autorevole ed incisiva, quella predicata dal tecnico, che costringendo gli amaranto nella propria trequarti impedisce loro di dar corpo ad altrettanto efficaci contromisure. Nonostante il gran lavoro svolto a centrocampo, in fase di raccordo con le punte, da un mobilissimo ed infaticabile Tenti che non di rado fa la spola lungo tutto il fronte nel tentativo di recuperare e rigiocare una gran quantità di palloni, né il ben ispirato regista Bernardini, né l'altro faticatore del centrocampo chianino Furlani riescono a dar sfogo alla fase offensiva mettendo così in chiara difficoltà le punte Bardelli e Bracciali, che pur muovendosi molto negli ultimi venti metri sono sempre neutralizzati con sicurezza da Lari, Martelli e Grisolini. Nel cuore della mediana amaranto, non è sufficiente l'opera in fase di rottura del grintoso Liberatori e così, pur mostrando buona solidità, il muro eretto dagli esterni Mele ed Agostini e dai centrali Pesucci e Sonnati a difesa della porta presidiata da Paolucci, non di rado è sottoposto a forti sollecitazioni. Pur venendo, le occasioni da gol, somministrate col contagocce al numeroso ed infreddolito pubblico che gremisce la tribuna di Piazza Marconi, l'impostazione del gioco rende ben chiaro la trama che la gara reciterà nell'arco dei novanta minuti; lo Scandicci, disegnando buone trame, riesce a rendersi maggiormente pericoloso in zona gol e con il Foiano che non eludendo quasi mai l'arcigna guardia dei difensori blues, riesce a pungere utilizzando le palle inattive o le conclusioni dalla lunga distanza. Al 23' un Bernardini che dimostra di avere il piede particolarmente bollente, impegna piuttosto severamente Patacchini sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra alla quale però il portiere dei blues si oppone prontamente in tuffo deviando la sfera in calcio d'angolo. Risponde la squadra di Zecchi al 27' con Cardona Galeas che, sfruttando un varco che si apre nel cuore della retroguardia amaranto, s'incunea in area ma ritrovatosi a tu per tu con Paolucci, spreca una grande occasione che esalta, al contrario, le doti del portiere ospite, bravissimo ad opporsi in chiusura con il corpo alla conclusione a botta sicura proposta dal numero dieci scandiccese. Al 33' lo spunto sulla sinistra di Hognogi si traduce in un bel traversone teso che dopo aver attraversato l'intera area amaranto, premia l'inserimento di Tempestini che però, dopo aver recuperato la palla, conclude debolmente da buona posizione fra le braccia di Paolucci. Al 35' Grottelli prova ad imitare le gesta compiute qualche minuto prima da Bernardini, indirizzando direttamente a rete un calcio piazzato da posizione decentrata trovando però sulla sua strada l'attenta opposizione di Paolucci. Nulla può, invece, il bravo portiere amaranto un minuto più tardi in occasione della splendida triangolazione proposta dai ragazzi di Zecchi, con Hognogi che rimette in mezzo un bel pallone dalla sinistra che l'accorrente Spinelli traduce in gol irrompendo in anticipo sotto porta e spedendo in rete di prima intenzione non concedendo a Paolucci alcuna possibilità di replica. Il vantaggio dei blues non sposta gli equilibri di una sfida che anche nella ripresa non si discosta poi molto dall'andamento tenuto nei primi quarantacinque minuti di gioco. Al 51', a dire il vero, il Foiano è anche molto sfortunato. Lo splendido sinistro dalla distanza proposto da Bernardini, infatti, si schianta sulla traversa a Patacchini battuto. Una classica sliding door che avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi e che invece certifica la giornata negativa di un Foiano desolatamente sterile negli ultimi sedici metri. Lo Scandicci controlla agevolmente la situazione concedendo al mai domo Bernardini solo altre due opportunità su palla inattiva che però il dieci amaranto non riesce a sfruttare a dovere. All'81' la sua rasoiata aggirante dal limite dell'area trova nuovamente pronto alla respinta in tuffo l'attento Patacchini mentre in pieno recupero, al 93', la sua pregevole esecuzione balistica esce d'un soffio a lato alla destra del numero ventisette di casa. Non perdona, invece, lo Scandicci al 64' quando il subentrato Rufat, dopo essersi abilmente liberato al limite dell'area amaranto, indirizza a rete un chirurgico rasoterra che insaccandosi nell'angolino basso alla sinistra di Paolucci, pone il sigillo su un successo cercato attraverso il gioco e di conseguenza, ampiamente meritato. Al tramonto della sedicesima giornata, Scandicci e Sancascianese riaprono ufficialmente la corsa al vertice. Il successo dei blues ed il contemporaneo pari imposto dai gialloverdi alla capolista, permettono in un sol colpo alla squadra di Zecchi di operare il sorpasso nei confronti del Foiano e ridurre a due le lunghezze di svantaggio nei confronti dell'Academy. Adesso diviene ancor più categorico l'imperativo di non abbassare la guardia. All'orizzonte si profila il sempre sentitissimo derby con lo Sporting Arno che come tradizione vuole, è appuntamento sempre ricco di fascino ma pure d'insidie. Anche al Foiano, questa partita, lascia in eredità un imperativo al quale tener fede. Ripartire, fin dal prossimo turno, quando allo stadio Dei Pini, i ragazzi di Ciavorella riceveranno la visita dell'Academy. Un campionato che fin qui ha evidenziato un grande equilibrio, deve essere onorato al meglio ed il Foiano, nonostante la non brillantissima prova offerta sul campo di Scandicci, mantiene intatte tutte le carte in regola per puntare al successo finale ed alla conseguente promozione nell'élite regionale. Calciatoripiù : nello Scandicci buone le prove di Hognogi, Lari, Papi, Spinelli, Tempestini e Rufat . Nel Foiano, note positive giungono da Bernardini, Tenti, Liberatori, Mele e Agostini . Pur facendo sussultare il pubblico, un paio di contatti sospetti nelle due aree di rigore non hanno condizionato le decisioni prese dall'arbitro Cosci che in entrambi i casi ha lasciato proseguire il gioco. Un direttore di gara che, a nostro avviso, ha tenuto una condotta più che sufficiente.