Salgono a sette i risultati utili consecutivi del Grassina, che contro l'Atletico Levane Leona conquista una vittoria meritata e fondamentale per accorciare ulteriormente sulla zona salvezza. Bellissimo l'approccio dei ragazzi di Bambi che, dopo una serie di occasioni non sfruttate, al 25' passano in vantaggio grazie allo splendido inserimento di Cillerai che col sinistro deposito il pallone nell'angolino. Cinque minuti più tardi Manzini s'incarica di una punizione e la crossa nel cuore dell'area, dove ancora Cillerai prende il tempo a tutti e con un colpo di testa provoca l'autogol di un difensore che devia involontariamente la sfera alle spalle del proprio portiere. Il Grassina non ha alcuna intenzione di fermarsi e così mette a referto anche il 3-0: Ronchi scambia con Morroni sul versante destro del campo ed effettua un traversone perfetto per Becucci, che anticipa il diretto avversario e da breve distanza non sbaglia. L'Atletico Levane è chiamato a una reazione ma, fatta eccezione per alcuni calci da fermo che creano qualche grattacapo alla difesa locale, di fatto non riesce mai a rendersi pericoloso. Solo una giocata individuale, ovvero una splendida punizione dai venticinque metri che Cerrato spedisce in rete con un missile imparabile, permette alla squadra di Bastianelli di crederci in avvio di ripresa. È però un fuoco di paglia perché il Grassina impiega pochissimo a riprendere in mano il controllo della partita, andando vicino al poker in un paio di circostanze con Murrone che si divora il gol davanti al portiere dopo due splendide azioni personali. Poco male comunque per la squadra di Bambi, che al triplice fischio festeggia una vittoria netta e meritata: adesso la zona salvezza dista solo due punti. Calciatoripiù : Cillerai , Giudice e Manzini (Grassina).
Il Lebowski tiene virtualmente aperto il suo obiettivo di centrare il quinto posto e al contempo allontana ancora la zona calda della graduatoria, impedendo il tentativo di risalita della stessa da parte del Galluzzo. Alla Trave finisce 2-1 una gara che si decide nel finale, premiando gli sforzi offensivi e l'impegno profuso dai padroni di casa, e mortifica i gialloblù ospiti che, ormai, pregustavano la conquista di almeno un punto da questa insidiosa trasferta. Si parte con il botto e con un giallo: al 1' Mariani cade in area e reclama il rigore, ma l'arbitro fa proseguire. Il Galluzzo entra bene in partita, e nei primi 25' tiene ottimamente il campo, trovando il vantaggio con la proiezione offensiva vincente di Soliman, che raccoglie un pallone in area dopo una mischia, se lo sposta e libera un diagonale vincente di destro, 0-1. Chiamato a reagire, il Lebowski risponde presente e va vicinissimo al pari con un'azione insistita in area ospite che viene poi liberata a fatica dalla difesa gialloblù. La gara vive il suo punto di svolta poco prima del riposo: il Galluzzo arriva a un passo dal raddoppio, negato dal palo colpito in pieno da Bianchini, sul ribaltamento di fronte (40') un traversone semplicemente geniale da parte di Mariani, dalla trequarti, spiove in area ospite, tagliando fuori tutti tranne Ughi, che irrompe sul secondo palo e firma l'uno a uno. Nel secondo tempo il Galluzzo perde smalto, mentre i padroni di casa crescono e impegnano Barlacchi in alcune parate importanti, che tengono a galla i suoi. Quando ormai l'uno a uno sembra resistere fino alla fine, ecco che al 92' un pallone servito in profondità da Degl'Innocenti schizza sul campo viscido e viene conteso, spalla contro spalla, da Mariani e un difensore; entrambi provano a toccare il pallone, finendo con l'ingannare Barlacchi in uscita. Alla fine la sfera rotola beffarda in fondo al sacco, per la gioia dei grigioneri e la disperazione degli ospiti che vedono sfumare sul più bello la possibilità di conquistare un prezioso punto. Calciatoripiù: Mariani, Degl'Innocenti (Lebowski); Soliman, Bianchini (Audace Galluzzo).
Assenze pesanti che si fanno sentire per la squadra di casa. Su tutte senz'altro quella del kaiser, in conflitto per tutta la settimana con l'influenza. Cogliamo l'occasione per fare gli auguri di buona guarigione al forte centrocampista del Montespertoli.
Commento di : kaiser
Si mischiano i rimpianti al termine della gara tra Casentino Academy e Olmoponte Santa Firmina: quelli degli ospiti, che vedono sfumare in extremis una vittoria pesantissima, e in parte anche quelli dei padroni di casa, che con i tre punti sarebbero potuti salire al primo posto ma che in fondo, visto l'andamento del match, accettano di buon grado il pareggio. Nel primo quarto d'ora la squadra di Badini prende in mano l'iniziativa, mettendo sotto pressione gli avversari e passando meritatamente in vantaggio al 20': Viscomi verticalizza per Erpici, da questi in area verso Rossi che calcia nell'angolino ma è strepitoso Menchini a deviare col piede. Sugli sviluppi del conseguente corner lo stesso Erpici disegna una parabola perfetta sulla testa di Rossi, che si riscatta subito schiacciando il pallone in rete. Il vantaggio dura però un solo minuto: Michele Checcacci serve in area Pietrini che controlla e scarica verso Di Donato, il quale da breve distanza non sbaglia e fa subito 1-1. Non demorde l'Olmoponte che riprende ad attaccare e, poco prima dell'intervallo, torna avanti nel punteggio. Stavolta è bravo Droandi a rubare palla a centrocampo innescando Erpici, autore di un altro splendido lancio a beneficio di Tavanti che supera il portiere con un pallonetto bellissimo. Si va dunque a riposo sul parziale di 2-1 per gli ospiti, ma nella ripresa Dini effettua la mossa vincente: nel Casentino entra infatti Renzetti, capace di incidere tangibilmente sul match permettendo alla sua squadra di sviluppare meglio il gioco. L'Olmoponte non smette mai di rendersi pericoloso trascinato dal solito Erpici, il cui tiro-cross non viene raggiunto a un metro dalla porta né da Rossi né da Lazzeri. Il Casentino Academy sembra però più ispirato e, pur non creando grandi palle gol, nel finale riesce a organizzare un bel forcing sbilanciandosi completamente sul fronte offensivo. Il rischio è quello di incassare il terzo e definitivo gol, cosa che però non accade perché gli ospiti falliscono più volte la gestione di ghiottissimi contropiedi. Il punteggio resta dunque in bilico e per loro, al quinto minuto di recupero, arriva la beffa: Camara s'invola sulla destra e serve Chianucci che crossa al centro dell'area, dove si genera un batti e ribatti che alla fine viene risolto da Pietrini. Pochi istanti dopo l'arbitro fischia tre volte: l'Olmoponte si dispera, il Casentino Academy si tiene stretto un punto che - pur negandogli il sorpasso in vetta - gli consente di accorciare sulla Fortis Juventus. Calciatoripiù : Renzetti e Michele Checcacci (Casentino Ac.). Lazzeri ed Erpici (Olmoponte S. Firmina).
Nonostante tutte le difficoltà del caso, tanto ai nastri di partenza quanto durante la partita, la Rondinella Marzocco espugna il campo del San Piero a Sieve e accorcia ulteriormente sul quinto posto. Nel primo tempo sono proprio i ragazzi di Perini a partire fortissimo: Kinteh segna ben due gol nel giro di un quarto d'ora, ma entrambi vengono annullati per presunte posizioni di fuorigioco. Tutto buono invece al 19', quando sugli sviluppi di un corner Iania salta più in alto di tutti e porta meritatamente in vantaggio la formazione ospite. Un minuto dopo, però, arriva il colpo di scena: Calosi, già ammonito, commette un fallo che l'arbitro punisce severamente con il secondo giallo e quindi con l'espulsione. Seppure la differenza di punti in classifica tra le due squadre sia significativa, con l'uomo in meno la Rondinella deve prestare attenzione alle sporadiche iniziative del San Piero, che col passare dei minuti riesce a creare qualche situazione potenzialmente interessante. È soprattutto nella ripresa che la squadra di Massai alza il proprio baricentro, mentre quella di Perini è costretta a difendersi e agire di rimessa. La Rondinella non riesce a sfruttare i contropiedi per chiudere la partita e così deve soffrire fino all'ultimo, anche se poi i padroni di casa non si rendono mai concretamente pericolosi. Il vantaggio minimo, insomma, resiste fino al triplice fischio e così gli ospiti possono festeggiare una vittoria più sofferta del previsto, ma che consente loro di portarsi - pur con tanta concorrenza - a soli due punti dalla zona valida per la qualificazione al Torneo Regionale. Calciatoripiù : Iania e Bartalucci (Rondinella Marz.).
È un epilogo quasi inevitabile quello che emerge dalla sfida tra Porta Romana e Sancascianese, piuttosto avara di emozioni nell'arco di tutti i novanta minuti. Nel primo tempo l'occasione più importante capita ai padroni di casa e per la precisione a Frosecchi, che dopo un tiro intercettato ci riprova e colpisce una clamorosa traversa. La squadra di Giugni sfiora il vantaggio più volte in particolare con Cellai, ma Fiani risponde sempre presente e salva ripetutamente la propria porta. Nella ripresa il Porta Romana vorrebbe aumentare i giri del motore alla ricerca del gol, ma i suoi intenti vengono spenti dall'espulsione che Mugnai rimedia dopo una manciata di minuti. I padroni di casa continuano a fare la partita, ma perdono la verve offensiva necessaria per prevalere sulla ben organizzata difesa ospite. I minuti scorrono inesorabili fino al triplice fischio dell'arbitro, che sancisce un pareggio a reti bianche certamente più utile alla Sancascianese. Calciatoripiù : Marini e Mori (Porta Romana). Frosecchi (Sancascianese).
Lo Sporting Arno si aggiudica di misura il delicatissimo scontro diretto sul campo dell'Audax Rufina, guadagnando terreno sulla zona retrocessione. Lo fa di misura, segnando il gol decisivo nel finale, a fronte di un primo tempo che invece non regala grandi emozioni su nessuno dei due fronti. Se si escludono un paio di tentativi dalla distanza degli ospiti, infatti, la partita è caratterizzata solo dalla paura e dal nervosismo. Un filone narrativo che per la verità non cambia dopo l'intervallo, e viene interrotto solo dall'episodio che a ridosso del triplice fischio decide la partita. Il giocatore di casa Pesci, già ammonito, commette un fallo che secondo l'arbitro vale il secondo giallo e quindi l'espulsione. Decisione severa e contestata dai ragazzi di Coretta che, peraltro, sulla conseguente punizione incassano il gol: la palla viene scodellata nel cuore dell'area e Scardigli, con un gran colpo di testa, centra l'angolino alla destra di Volpi e regala la vittoria allo Sporting Arno. I nerofucsia portano così a cinque punti il loro vantaggio sul quint'ultimo posto, occupato attualmente proprio dall'Audax Rufina che però in questo turno si vede avvicinare pericolosamente da Montespertoli e Grassina.
La corrispondenza d'amorosi sensi di foscoliana concezione, non sempre è sufficiente a creare quell'armonia di coppia che alla fine di ogni favola permette allo scrittore di vergare sulla carta il classico - E vissero tutti felici e contenti . Se si nutrono le medesime aspirazioni, è quasi impossibile scendere a compromessi dando così il via a liti ed incomprensioni che producono rotture spesso insanabili. Ce lo insegna la vita, lo simboleggia lo sport (che di essa è metafora) e non potevano, dunque, che darne conferma Scandicci e Fortis Juventus. Due squadre a caccia di record e di punti pesanti in chiave campionato, mai e poi mai potevano scendere sul sintetico del Bartolozzi con l'obbiettivo di dividersi la posta in gioco. E a prendersela è lo Scandicci, che s'impone per 2-0 con i gol di Campone e Rufat. La Fortis, reduce da una striscia record di nove vittorie consecutive, aveva l'occasione per provare a conquistare tre punti utili a consolidare la leadership, tenere a bada il sempre insidioso Casentino Academy e estromettere in maniera quasi definitiva dalla lotta al vertice un avversario potenzialmente in grado di rientrare in corsa. In tale contesto, neppure i blues guidati da Leo Zecchi potevano permettersi passi falsi. Con la vittoria conquistata, conservano l'imbattibilità casalinga stagionale e riscattano la sconfitta di misura subita all'andata sul terreno borghigiano e - cosa ancor più importante - tornano a respirare quell'aria salubre che solo ad alta quota riempie i polmoni. Al termine di novantasei minuti intensi, combattuti e tatticamente ben interpretati da entrambe le squadre, la voglia, l'applicazione ed il cinismo dei padroni di casa hanno la meglio su una capolista che solo nei primi 45' ha mostrato il proprio volto bello e spregiudicato e che ha avuto il grosso torto di risultare poco incisiva negli ultimi sedici metri. E dire che erano stati proprio i ragazzi di Menetti ad approcciare meglio l'impegno grazie all'ottima disposizione in campo e ad un proficuo atteggiamento propositivo che aveva costretto l'undici di Zecchi ad arretrare il proprio raggio d'azione e ad adoperarsi in un'impegnativa fase di contenimento. Nel primo quarto d'ora di gioco sono i centrocampisti e gli esterni d'attacco biancoverdi a fare la voce grossa, le scorribande di Razzauti e Ciari lungo le corsie laterali unite all'intraprendenza di Pieri e ai buoni piedi di Gianassi costringono agli straordinari la difesa blues che comunque dimostra di cavarsela sempre in maniera egregia sia nel chiudere la strada alle due rapide ali di raccordo, sia nel contenere un Mirzac voglioso ma non in giornata di grazia e al quale non basta l'aiuto fornitogli da D'Esposito. Sul fronte opposto, pur disegnando uno Scandicci dall'atteggiamento spiccatamente offensivo in virtù dello schieramento del tridente formato dagli ex Lastrigiana Grottelli e Martino e dal pericoloso bomber Rufat, Zecchi fatica a far breccia nel robusto castello difensivo ospite nel quale, due centrali di sicuro affidamento come Bonini e Galeotti, spiccano per quantità e qualità in fase d'anticipo, mentre due esterni lucidi e propositivi come Bini e Paladini, dopo aver messo la museruola agli esterni d'attacco avversari, non disdegnano di appoggiare l'azione dei compagni di centrocampo facendo a loro volta ripartire l'azione. Eppure, nonostante questa cerniera appaia quasi impenetrabile, allo scoccare del 18' è proprio il primo passo falso commesso in chiusura dai ragazzi di Menetti a fare la differenza e a sbloccare la situazione. Riuscendo finalmente a guadagnare campo, lo Scandicci riparte sul fronte destro dove Grottelli è bravo a cambiar gioco cogliendo in contropiede la retroguardia ospite. Lungo la catena sinistra dell'attacco blues, un Paladini che sin qui ha rasentato la perfezione si fa bruciare dall'inserimento offensivo dell'omologo avversario Campone, che dopo aver recuperato la palla ed essere entrato in area, fulmina Conforti con una potente rasoiata sulla quale nulla può l'estremo borghigiano. La reazione dei ragazzi di Menetti, immediata e ben strutturata, frutta loro un paio di ottime occasioni che ne mettono però in evidenza la scarsa cattiveria sotto porta. Al 25' Pieri spara sopra la traversa da ottima posizione mentre al 29' la prepotente incursione sulla destra di Razzauti si conclude con una battuta a rete da buona posizione respinta dal muro difensivo scandiccese. A poco servono, nella fase finale del primo tempo, sia le continue puntate offensive portate avanti sulla sinistra da Ciari (bravissimo anche quando si tratta di entrare dentro al campo per trovare lo spazio per la conclusione a rete) sia quelle impostate sul fronte opposto da un Razzauti che i propulsori non li ha solo nel cognome ma anche nel dna. Pur non creando altre occasioni, lo Scandicci difende il vantaggio ed in avvio di ripresa, approfittando anche di un comprensibile calo di tono evidenziato dalla mediana ospite, apre il gas andando per ben due volte vicino al raddoppio. Al 48' l'incursione sulla destra di Rufat trova pronto alla respinta sul primo palo un attento Conforti, che si ripete quattro minuti più tardi neutralizzando la conclusione dalla media distanza proposta da Grottelli. Superato questo primo momento di grande affanno, la Fortis torna a pungere dalle parti di Patacchini al 59', quando una fulminea triangolazione sulla destra fra Razzauti e Bini permette al numero tre in maglia nera di ritrovarsi a tu per tu con l'estremo difensore scandiccese. Una straordinaria opportunità, che però il terzino sinistro borghigiano cestina indirizzando a rete un rasoterra debole e centrale sul quale Patacchini si accartoccia con sicurezza. Un intervento che assume invece i contorni del miracolo e che è decisivo ai fini del risultato, Patacchini lo compie quattro minuti più tardi, quando vola a deviare l'incornata da due passi di Bonini, salito dalle retrovie nel tentativo di sfruttare la splendida parabola su calcio piazzato dalla destra disegnata col compasso dal piede di Gianassi. Due minuti più tardi anche ai blues resta strozzato in gola l'urlo di gioia: la progressione sulla destra di un imprendibile Rufat si conclude con un invitante cross basso sul quale piomba l'accorrente Legnante che, tenendo anche lui fede al proprio cognome, spara forte a rete di prima intenzione da due passi scartavetrando la traversa della porta difesa da Conforti. L'ex sammichelino si mette le mani nei capelli, inconsapevole di ciò che accadrà al 67' quando Rufat prima controlla la sfera nel cuore dell'ara ospite e poi la gira in rete con un preciso tocco rasoterra firmando il punto del raddoppio scandiccese. La scarsa vena realizzatava che in un'occasione così importante caratterizza la prestazione dei ragazzi di Menetti, si manifesta per l'ultima volta all'83' quando la bella iniziativa personale di Pieri si conclude con un rasoterra dal limite che sfila sul fondo e che solo per un soffio non trova la deviazione vincente sottomisura da parte di Ciari. I sette minuti di recupero concessi da Pancani e conditi da un pizzico di nervosismo ben rappresentato dalla sciocca espulsione rimediata da Tysak, non spostano di una virgola i due piatti della bilancia. Missione compiuta, dunque, per i ragazzi di Leo Zecchi che grazie a questi tre balzi in avanti si portano a sole quattro lunghezze da un primo gradino del podio dal quale, pur perdendo, la Fortis non è stata scalzata. Impattando in casa con l'Olmoponte, infatti, l'Academy perde una grande occasione contribuendo così a rendere sempre più avvincente una volata finale dall'esito più che mai incerto. Calciatoripiù : nello Scandicci si sono fatti apprezzare Patacchini fra i pali, Martelli e Campone nella doppia veste di difendenti ed attaccanti, Legnante nel cuore del centrocampo, Rufat e Grottelli in fase offensiva. Nella Fortis sono andati ben oltre la sufficienza i due centrali di difesa Galeotti e Bonini , l'esterno basso Paladini , i mediani Pieri e Gianassi ed i due 'FrecciaRossa' Razzauti e Ciari . Il giovane fischietto fiorentino Andrea Pancani ha ben diretto un confronto dall'alto coefficiente di difficoltà tenendone sempre salde le redini grazie anche ad una buona condizione atletica che gli ha sempre permesso di rimanere nel vivo del gioco.