A tre minuti dal termine il Forcoli manca il sorpasso in vetta alla classifica ai danni del Fornacette Casarosa. Grande merito va dato allo Staffoli, mai domo e bravo a rimanere in partita fino all'ultimo minuto quando il gol del sorpasso di Giorgi, ad inizio ripresa, sembrava invece avergli tagliato definitivamente le gambe. Ma andiamo con ordine perché è stato una partita ricca di episodi, mai scontata e combattuta, fin anche oltre il lecito regolamentare, per tutti i novanta minuti. Si gioca in una fresca ma accettabile giornata d'inizio inverno baciata da un tiepido sole. Campo leggermente allentato ma in buone condizioni. Pronti via e il Forcoli carica a testa bassa e già al 3' potrebbe passare. Punizione dalla trequarti di Paoli, testa di Luca Ciardelli nel mucchio e palla che va ad incocciare il palo alla destra di Bagnoli. Passano appena due minuti e una micidiale ripartenza di Kapidani libera Fejzaj in area avversaria, controllo e botta a mezza altezza sull'angolo opposto a quello di tiro e Becuzzi e battuto. Il Forcoli non si deprime e dopo appena tre minuti la riprende con Bracci: tiro dal limite nell'angolo basso alla destra di Bagnoli vanamente proteso in tuffo e parità ristabilita. Al 17' insidioso tiro cross di Salvini con Bagnoli che smanaccia in angolo. Il Forcoli mantiene quasi costantemente il presidio territoriale ma si espone alle rapide ripartenze avversarie e al 31' ancora Fejzaj lanciato in campo aperto si presenta a tu per tu con Becuzzi ma in corsa sbaglia l'ultimo tocco dando la possibilità all'estremo difensore amaranto di sventare la minaccia. Appena due minuti dopo però ci pensa Kapidani direttamente su calcio di punizione a riportare avanti lo Staffoli. Bella la sua battuta dal vertice sinistro dell'area di rigore a scavalcare la barriera e per Becuzzi non c'è niente da fare. Così come in occasione del precedente vantaggio, anche stavolta il Forcoli non si perde d'animo gettandosi generosamente in avanti e dopo appena un minuto si vede assegnare un calcio di rigore per un contatto in area fra Brandi e Luca Ciardelli. Batte lo stesso centravanti amaranto che trasforma sebbene Bagnoli avesse intuito l'angolo giusto. Siamo di nuovo in parità. Al 37' punizione a lunga gittata di Paoli: Bagnoli si rifugia in angolo. Sull'angolo che ne scaturisce pericolosa deviazione sotto porta di Salvini con la sfera che attraversa indenne tutta l'area staffolese per perdersi a fondo campo. Al 42' altro micidiale contropiede degli ospiti ma Fejzaj è nuovamente impreciso al momento di calciare mancando un facile controllo a non più di dieci metri dalla porta avversaria. Ripresa che si apre col Forcoli intenzionato a chiudere la pratica. Giorgi al 52' fa le prove generali del gol con una girata alta da buona posizione e sette minuti dopo dall'out sinistro sempre in girata volante fulmina Bagnoli sull'angolo più lontano. Non senza fatica i padroni casa sono riusciti a ribaltarla, ma lo Staffoli non si disunisce cercando di rimanere dentro la partita. Al 69' Montorzi conclude da buona posizione, palla che esce di poco sul lato opposto. Il Forcoli tenta di amministrare il vantaggio, la partita molto spesso si incattivisce con falli davvero al limite del regolamento. Al 77' per lo Staffoli ci prova Brandi sugli sviluppi di un calcio d'angolo, para Becuzzi. All'84' ennesima punizione dalla tre quarti del battitore libero Paoli per il Forcoli, palla che danza pericolosamente in area staffolese, bravo Bagnoli a rifugiarsi in angolo. Si arriva così a tre minuti dal termine quando Fejzaj prende palla ai venti metri, si libera di un avversario e poco prima di entrare in area, da posizione piuttosto centrale, lascia partire una micidiale parabola che va a spegnersi nel sette alla sinistra di un immobile Becuzzi. Gol veramente di rara bellezza. Nel concitato finale volano calci, offese e palloni nell'area staffolese puntualmente respinti al mittente, anzi in un paio di occasioni gli ospiti avrebbero anche potuto calare il colpaccio con qualche palla vagante in area forcolese che nessuno ha incrociato per il tocco vincente. Risultato sostanzialmente giusto: entrambe le squadre hanno qualcosa da recriminare ma nessuna delle due meritava la sconfitta. Chiudiamo con un paio di doverose annotazioni: la prima sul direttore di gara, ampiamente insufficiente, perché se personalmente posso anche condividere un certo lassismo ed un'autorevole disinvoltura nella direzione di gara, dall'altra bisogna rendersi conto quando questo limite non va oltrepassato. L'incerto signor Grassi di Livorno ha permesso troppo ai ventidue contendenti, fischiando pochissimo ed ammonendo ancora meno, rischiando più volte di far incattivire e deragliare un incontro dove sono volati calcioni impuniti e non contemplati nel manuale del buon direttore di gara. L'altra annotazione è sull'assurda recinzione dello Stadio Brunner : un massiccio ed alto reticolato che di fatto impedisce una corretta visuale della partita da qualunque angolazione la si guardi.
Sconfitta casalinga amara per il Rosignano che in formazione largamente rimaneggiata cede a cinque dalla fine al Selvatelle. E l'amarezza è accentuata dal fatto che la gara viene decisa da un clamoroso errore dell'arbitro Fantoni del Valdarno che nell'azione del gol decisivo non vede un fuorigioco solare dell'autore della rete Puccioni capace di insaccare con un tap in dopo la respinta di Nocchi sul tiro di Vaira. L'autore del gol, entrato da tre minuti, era a due passi dalla linea di porta mentre i difensori erano tutti più avanti nel momento in cui è stato scoccato il tiro di Vaira. Vane le violentissime proteste dei locali che sino a quel momento avevano giocato una buona partita. Anzi la prima mezzora del Rosignano Solvay è stata superiore al Selvatelle. Il giovane Cortesi, Damiani, Rofi e due volte e Zoncu sono andati vicinissimi al gol difettando di lucidità nel momento della finalizzazione anche a due passi dalla linea di porta. Nella ripresa il Selvatelle ha aumentato il ritmo sfruttando un po' il calo dei centrocampisti di casa. Il terreno pesantissimo per le piogge ha reso la partita ancor più una battaglia senza esclusione di colpi. Il Rosignano Solvay con una difesa priva di tanti titolari (Skenderi e Stefanini in primis) ma con un Carelli davvero efficace ha risposto colpo su colpo alle iniziative di un Selvatelle dove hanno brillato Vaira e Telleschi. La gara sembrava avviata verso un pareggio che sarebbe stato giusto e invece a 5' dal termine è arrivato l'episodio contestatissimo che ha caratterizzato la prestazione decisamente sottotono del direttore di gara. Il Selvatelle si porta a casa tre punti al platino, il Rosignano Solvay si lecca le ferite per una sconfitta immeritata da cui deve ripartire cercando di inserire ancora meglio i nuovi innesti Francesco Turini e Rofi che già in questo match hanno fatto vedere le loro qualità.
Dopo la gioia della prima vittoria in campionato, la Sanromanese ingrana la quinta e regala al proprio pubblico una bellissima prestazione contro la capolista del girone, sporcata solo da una vittoria non raggiunta ma che avrebbe certamente meritato per quanto visto in campo. Un pareggio che decisamente stretto ai locali, capaci di arginare il Fornacette a un solo tiro in porta in tutti i novanta minuti. Se il primo tempo è scivolato via senza grosse emozioni, è nella ripresa che, invece, arriva il resoconto più importante del match. Ai ragazzi di Marchetti bastano cinque minuti timbrare il cartellino e passare in vantaggio. Gargini raccoglie un pallone velenoso dalla trequarti e infila la sfera all'incrocio dei pali senza dare scampo a Guidetti. Un gran bel gol, accompagnato dall'applauso festante dei supporters locali. La Sanromanese, a questo punto, protegge con le unghie e con i denti l'1-0, ma all'inizio dei lunghissimi otto minuti di recupero capitola sull'unica vera opportunità del Fornacette. L'azione si snoda sulla corsia sinistra e, dopo uno scambio rapido tra due giocatori, apre un varco a Cioni che - forse in netto fuorigioco e in mezzo alla nebbia - calcia in porta scavalcando Giannangeli. È il gol dell'1-1, che toglie le castagne dal fuoco alla capolista Fornacette e strappando dalle mani della Sanromanese la vittoria.
Scivola in casa, di fronte al proprio pubblico, il Tirrenia di mister Tinucci, sconfitto dall'Atletico Etruria per 2-0. Per i ragazzi di Pagano si tratta di un successo meritato, conquistato attraverso un buon gioco e i gol di Marinai - alla metà della prima frazione - e di Ponzolini a una manciata di minuti dal gong. L'Etruria, decisamente più intraprendente e attivo in fase offensiva, sblocca il punteggio con un tiro all'incrocio dei pali di Marinai, che sfrutta al massimo la bella azione corale condotta dai compagni di squadra. Dal lato Tirrenia, da segnalare le due grosse parate di Farnesi, bravo ad opporsi alle incursioni dei padroni di casa salvando decisamente il risultato. Nella ripresa, la sfida scorre via senza grosse emozioni, almeno fino all'82' quando dagli sviluppi di un calcio d'angolo Ponzolini ha firmato il raddoppio definitivo.