Il Rosignano Solvay interrompe la striscia negativa di quattro sconfitte battendo il Montenero di misura e con una prestazione tutto cuore. Decisivo l'uno-due inferto ai rivali livornesi nel primo quarto d'ora scarso di gioco. Dopo un minuto e dieci secondi i biancoblù erano già in vantaggio. Su un corner di Zoncu il difensore Stefanini in proiezione offensiva ha girato di testa, il portiere Bertocci ha deviato di istinto e il tap-in vincente da due passi è stato di Spinapolice. Sfruttando il forte vento di tramontana a favore i biancoblù hanno continuato a spingere. Il tecnico Gianluca Berretti, che doveva rinunciare al terminale offensivo Pellegrini che rientrerà domenica dopo la squalifica, ha varato un 3-5-2 con Matteo e Pedrali sulle fasce, Francesco Turini centrale di centrocampo con ai lati Zoncu e Di Stefano e Spinapolice in appoggio in avanti a Rofi. Il Montenero ha optato per uno schieramento con due attaccanti larghi e il raffinato Di Grande a spaziare nella zona centrale offensiva. Al 14' è arrivato il raddoppio rosignanese. Un tiro cross dalla destra di Francesco Turini ha assunto una traiettoria velenosa che ha costretto Bertocci a smanacciare la sfera destinata sotto la traversa. E' arrivato Pedrali che da due passi ha messo dentro. Nonostante il rassicurante doppio vantaggio i biancoblù hanno arretrato troppo il baricentro consegnando il pallino del gioco al Montenero pericoloso con una serie di calci angolo e con le punizioni battute da Angiolini. Al 21' Skenderi ha respinto sulla linea una zampata da due passi di Di Grande. Al 43' su una punizione, che era quasi un corner corto, concessa con troppa magnanimità dall'arbitro, Angiolini ha insaccato con una velenosa conclusione sul palo opposto. Grande battaglia nella ripresa quando il Montenero ha cercato il tutto per tutto e il Rosignano Solvay si è difeso in modo efficace con Skenderi e Stefanini in evidenza. Berretti ha gettato nella mischia l'ultimo arrivato, l'attaccante Denny Braccini (ex Geotermica) che si è reso pericoloso in due occasioni in ripartenza quando è stato abbattuto dai difensori labronici. Molto contestato il fuorigioco che ha fermato in contropiede Cortesi ormai a due passi dal portiere. Poi il fischio finale che ha portato tre punti d'oro ai biancoblù anche se il Montenero non ha demeritato.
Scivola, ancora una volta, la Sanromanese e torna ad affogare in fondo alla classifica con soli 12 punti in cassaforte. La sconfitta contro il Selvatelle, attuale seconda forza del torneo, arriva dopo una partita ben giocata dai ragazzi di mister Marchetti e lascia molta amarezza in uno spogliatoio che continua a lottare con dignità su ogni pallone. La Sanromanese, anche stavolta, ha avuto il merito di provarci, di attaccare e di spingere sull'acceleratore, uscendo però sconfitta da una mezza conclusione sporcata di Tosi, che all'8' supera Giannangeli nell'incredulità generale. L'unico tiro, in tutti i novanta minuti del Selvatelle, basta e avanza ai ragazzi di mister Chetoni che incassano l'intera posta in palio con il minor sforzo possibile. I padroni di casa, hanno cercato di raddrizzare il punteggio, ma trovando nell'ex di turno Pinelli, un portiere capace di respingere al mittente ogni tentativo. Compreso quello di Rafaniello, deviando un pallone destinato all'incrocio dei pali. Delusione, rabbia e amarezza per la Sanromanese, che adesso dovrà rimboccarsi le maniche e ritrovare ancora più fame fin dalla prossima partita, per cercare di alzare la china dal fondo della classifica.
Di fronte ad un pubblico infreddolito e sferzato da un gelido vento di tramontana trasversale al campo di gioco, Acciaiolo e Staffoli si spartiscono equamente la posta in palio. Entrambe le formazioni hanno qualcosa da recriminare ma da spettatori neutrali riteniamo che alla fine il risultato di parità fotografi abbastanza fedelmente quanto visto in campo, nonché il discreto stato di salute di entrambe le contendenti. Inizio di partita con leggero predominio territoriale dei padroni casa che al 9' si fanno vedere con Daugenti: la sua girata da buona posizione termina di poco a lato. Al 22' lo Staffoli minaccia per la prima volta la porta avversaria con Montorzi, il suo tiro dai venti metri è forte ma centrale, Bardini si rifugia in angolo. Sugli sviluppi dell'angolo è lesto Fejzaj sul primo palo a girare di interno destro nell'angolo opposto dove Bardini non può arrivare. Dopo appena due minuti i padroni di casa la potrebbero riprendere ma il colpo di testa di Ursi da favorevole posizione è debole cosicchè Bagnoli può abbrancare in presa. Al 30' incursione di Kapidani sulla fascia sinistra, palla per l'accorrente Kazazi che da posizione molto angolata tenta la chiusura a rete: Bardini non si fa sorprendere respingendo la conclusione dell'esterno biancorosso. Al 37' ci prova Bruzzone che, sebbene pressato, trova il tempo di girarsi ed impegnare Bagnoli in presa a terra. Al 42' clamorosa occasione per Montorzi liberato da una giocata di Falaschi che prende in controtempo tutta la difesa gialloblu. Il numero cinque staffolese tenta la giocata di fino a scavalcare Bardini in uscita ma il suo tocco termina oltre la traversa. Così come lo Staffoli l'aveva sbloccata su calcio d'angolo, in chiusura della prima frazione arriva il pari dei padroni di casa anche questo su azione d'angolo con Daugenti che sbuca di testa nel mucchio selvaggio dell'area staffolese: stavolta per Bagnoli non c'è niente da fare. Inizio di ripresa con l'Acciaiolo che timidamente cerca di prendere il comando delle operazione ma le occasioni migliori sono per lo Staffoli. Al 51' azione insistita di Kazazi sulla fascia sinistra, cross per Montorzi che impatta di testa ma incredibilmente manda alto da non più di cinque metri con la porta spalancata davanti a sé. A parziale scusante del numero cinque staffolese, dobbiamo segnalare che il cross era piuttosto violento per cui non ha avuto modo e tempo di indirizzare la sfera come avrebbe voluto. Un minuto dopo ci prova Cullhaj da buona posizione, para Bardini. Al 58' incertezza di Capriglione in uscita per lo Staffoli, ne approfitta Fornaciari che calcia da distanza ravvicinata: bravo Bagnoli a rimanere in piedi e respingere il tiro. Al 60' insidioso tiro-cross di Pulina che chiama ancora Bagnoli ad una complicata deviazione in angolo. Due minuti dopo però lo Staffoli si riporta nuovamente avanti con Kapidani (giunto all'ottavo centro) abile a sfruttare un cross di Brandi e in mezza girata a battere Bardini da centro area. L'Acciaiolo accusa il colpo faticando non poco a farsi vedere nell'area avversaria. Al 74' ci prova Allajsufi, il suo tiro sul palo più vicino sollecita Bagnoli alla presa a terra. All'81' mischia nell'area staffolese con palla che, dopo una carambola, termina in angolo. Sugli sviluppi del corner, è Falleni (forse il migliore dei suoi) ad incornare da buona posizione spedendo la palla di poco alta. Nel finale di gara l'Acciaiolo serra i tempi per pervenire al pari, costringendo lo Staffoli a difendere molto spesso a pieno organico. All'86' Fornaciari si libera in area venendo toccato dal neo-entrato Meta. Per il signor Luciani di Livorno ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Lasciatemi spendere due parole a tal proposito: ad ogni partita vediamo scontri e fallacci in ogni zona del campo molto spesso non sanzionati, per non parlare dei falli di mano, ma in area di rigore riscontro una severità dei direttori di gara veramente eccessiva. Una tendenza ed un malcostume che va dalla serie A fino alla terza categoria. A mio avviso la pena è decisamente sproporzionata al reato commesso, ma tant'è. Si incarica della battuta Bruzzone con una saetta imparabile nell'angolino destro della porta difesa da Bagnoli. Ben otto i minuti di recupero concessi con l'Acciaiolo che adesso carica a testa bassa, lo Staffoli è un po' sulle gambe. Al 92' palla buona per Mazzoni, il suo tiro da distanza ravvicinata è sporcato dalla difesa staffolese con la sfera che, a Bagnoli battuto, va a sbattere sul palo esterno. Al 96' ci prova Bruzzone, la sua conclusione sul palo più vicino è insidiosa, Bagnoli si distende e chiude in angolo. Un pari sostanzialmente giusto per una partita viva, ben giocata e molto combattuta da due squadre mai dome e che fino all'ultimo minuto hanno cercato di superarsi senza lesinare energie riuscendo nell'intento di tenere il pubblico in costante suspense, persino incurante del freddo pungente.