Finisce senza reti il derby tra Castiglioncello e Rosignano Solvay ma il risultato non deve trarre in inganno. E' stata una bella partita, vibrante fino all'ultimo tanto è vero che sia gli azzurri che i biancoblù hanno avuto la palla del match nei minuti di recupero. Risultato sostanzialmente equo tra due squadre che di fronte a un buon pubblico hanno cercato di vincere puntando sul gioco. Il Castiglioncello era praticamente al completo mentre il Rosignano Solvay - che aveva recuperato Nocchi, Matteo e Bientinesi - ha dovuto fare a meno dell'attaccante Pellegrini e nell'immediata vigilia anche di Lorenzi e Di Stefano in un centrocampo che aveva i giocatori contati. Moduli praticamente speculari, basati sul 4-3-1-2 con la novità in casa biancoblù di Zoncu braccetto di centrocampo e Spinapolice a giostrare subito dietro i due attaccanti Lo Vecchio e Coluccia. Quest'ultimo debuttava al centro dell'attacco dopo essere tornato da pochi giorni in maglia biancoblù dopo 10 anni. Il Castiglioncello proponeva il temibilissimo due offensivo Moscati-Barnini con Grandi e Montagnani che si inserivano. Buonissima la prova di entrambi i pacchetti difensivi incentrati da una parte su Sgariglia e Nencini e dall'altra su Stefanini e Skenderi. Bravo anche il biancoblù Zanatta che dopo un anno e mezzo ha giocato una partita intera su ottimi livelli. In apertura, nel giro di 4 minuti, Moscati e Coluccia arrivavano tardi su due invitanti assist in piena area. Rosignano Solvay più bello nel primo tempo con una conclusione velenosa di Spinapolice (10') che Barbetta deviava sulla traversa. La ripresa si apriva con due occasioni, una per parte: al 52' azione Coluccia-Zoncu con tiro di quest'ultimo fuori di un niente. Il Castiglioncello rispondeva al 60' con un colpo di testa, su corner, di Sgariglia al quale si opponeva alla grande Nocchi. Quando al 78' l'arbitro espelleva Pedrali per somma di ammonizioni il Castiglioncello cercava di forzare i tempi e sfruttare la superiorità numerica. La girandola delle sostituzioni significava per entrambi i tecnici ridisegnare le squadre prima di un finale al cardiopalma. Al secondo minuto di recupero su punizione di Lepri incornata a colpo sicuro di Moscati che si stampava sulla traversa. All'ultima azione la palla del match era del Rosignano Solvay ma sul colpo di testa di Bientinesi la sfera danzava sulla linea prima della respinta decisiva dei giocatori azzurri.
Sconfitta in rimonta per la Sanromanese che, nonostante la buona prestazione, si vede prima raggiungere e poi superare dal Portuale, abile ad un passo dal gong di trovare la forza per infilare la palla della vittoria. Partono meglio gli ospiti di Montagnani, che al 15' passano in vantaggio grazie alla rete siglata da Giannetti. Seguono diverse occasioni che non vengono sfruttate a dovere e al 32', da un calcio di punizione, Cristian Matta svetta su tutti di testa infilando la palla all'incrocio dei pali. Si va al riposo col punteggio parziale di 1-1, e nella ripresa, già al 50' sono i locali ad andare sopra con il tiro dal dischetto di Federico Matta. Le opportunità successivamente si affievoliscono, la mola di gioco produce buone idee e buone giocate senza impensierire più di tanto i due estremi difensori. All'80' arriva il pareggio temporaneo di Amorusi: dagli sviluppi di un calcio d'angolo, è la testa del difensore, stavolta, ad avere la meglio segnando il 2-2. Neanche il tempo di riprendere il gioco che una manciata di minuti dopo il Portuale segna il definitivo 3-2. Da una punizione sulla trequarti di Cancelli, la palla sbatte in terra superando Giannangeli. Vince il Portuale per 3-2, ma forse - per quanto visto nell'arco dei novanta minuti - la Sanromanese poteva meritarsi quantomeno il pareggio.
Padroni di casa chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere Domenica scorsa a Montenero nonché a dare continuità ai risultati per cercare di risalire una classifica al momento non così preoccupante ma neppure troppo rassicurante. L'avversario odierno, però, è molto complicato. Il Selvatelle infatti dopo il passo falso alla prima giornata, ha poi infilato quattro vittorie consecutive issandosi fino al terzo posto in graduatoria alle spalle del rullo compressore Fornacette e del Forcoli, compagine quest'ultima additata, dagli addetti ai lavori, come favorita assoluta del girone. Si gioca in una mite giornata di metà autunno, terreno leggermente umido e scivoloso ma comunque in ottime condizioni. Folta rappresentanza di tifosi selvatellesi. Partono meglio gli ospiti che presidiano da par loro ogni zona del campo mettendo in apprensione più di una volta la difesa di casa. Al 14' il primo tiro in porta è però dello Staffoli con Kapidani: Pinelli respinge la conclusione tutt'altro che irresistibile. Al 19' bel gesto atletico di Puccioni, la sua rovesciata termina a lato. Al 22' furibonda mischia in area del Selvatelle, un batti e ribatti che alla fine premia la difesa biancazzurra. Passano appena due minuti e Verola s'inventa un gran gol con una zampata dal limite. La sua girata volante s'insacca a mezza altezza alla destra di Pinelli vanamente proteso in tuffo. Rabbiosa reazione del Selvatelle che si getta in avanti a capofitto, al 27' Mazroui dai venti metri va a timbrare la parte superiore della traversa. Gli ospiti continuano a tessere la loro ragnatela fatta di pressing e fraseggi a centrocampo ma raramente si fanno vedere al tiro. Sul fronte opposto Kapidani al 43' avrebbe la palla per raddoppiare ma dopo essersi liberato in area viene chiuso da Vanni al momento di concludere a rete. Nella ripresa il Selvatelle ha quasi sempre il comando delle operazioni, lo Staffoli erige una barriera sulla propria trequarti ma fa molta fatica a ripartire. In una di queste rare ripartenze Kazazi libera Fejzaj in area, il suo tiro da posizione defilata viene chiuso in angolo da Pinelli. La partita si fa spigolosa, si susseguono ammonizioni e sostituzioni da parte degli ospiti per cercare di dare forze fresche al proprio assalto. Lo Staffoli in verità non corre rischi inenarrabili, Bagnoli è chiamato all'ordinaria amministrazione o poco più, ma la pressione del Selvatelle in alcuni momenti è parsa davvero asfissiante. Al 76' una punizione molto contestata dai padroni di casa consente proprio al neo entrato Faraoni di agguantare il pareggio. Precisa botta a scavalcare la barriera e per Bagnoli stavolta non c'è niente da fare con la palla che s'infila sotto la traversa. Il Selvatelle in questa prima mezz'ora della ripresa ha prodotto il massimo sforzo per raggiungere il pari ed infatti è costretto a tirare il fiato. Pian piano l'incontro si riequilibra e lo Staffoli torna a farsi vedere nella metà campo avversaria. Al 91' però Bagnoli è costretto a metterci una pezza con una parata d'autore su conclusione ravvicinata di Tozzini. L'ultima palla buona è per i padroni di casa con Montorzi che in proiezione offensiva non ha l'istinto killer del bomber e una volta trovatosi a tu per tu con Pinelli gli scarica addosso tutta la grinta e la rabbia per un pari che alla fine è comunque risultato equo. Sul piano del gioco il Selvatelle si è fatto leggermente preferire in virtù di un miglior palleggio con Telleschi, Vaira e Mazroui che in mezzo al campo hanno giocato un'infinità di palloni, ma sulla bilancia delle occasioni forse lo Staffoli ha qualcosa da recriminare: Kapidani e Fejzaj nelle poche occasioni avute non sempre hanno fatto la scelta giusta, lasciando così sul campo qualche recriminazione di troppo.
Brutta e pesante sconfitta per il Tirrenia, travolto dalla pioggia di gol dell'Acciaiolo, il vero mattatore della domenica sul terreno verde dei padroni di casa. I ragazzi di mister Tortiello non sono mai riusciti ad entrare veramente in partita, regalando fin dal primo minuto l'inerzia della sfida agli ospiti guidati da Natali. L'Acciaiolo ci mette appena cinque giri di orologio a passare in vantaggio: Gambini, lanciato in due contro uno, becca il pertugio vincente e sigla l'1-0. La reazione dei locali è praticamente inesistente e Bruzzone al 19' raddoppia il punteggio con una bomba dai trenta metri che non lascia scampo a Mattioli. Nella ripresa, arrivano gli altri due colpi che chiudono definitivamente la contesa: al 60', sempre Bruzzone, firma la doppietta con un tiro forte e preciso scoccato dall'interno dell'area di rigore; e infine, all'89' Ursi approfitta di un errore di Mattioli per spingere in rete il punto del 4-0.