Si interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive del Montenero. Termina senza reti il match contro il Portuale Livorno e le due compagini si dividono equamente la posta in palio, un punto forse che va anche stretto ai locali per quanto dimostrato soprattutto nei secondi quarantacinque minuti. Il campo è pesante e il primo tempo scivola via con poche occasioni: al 18' Gimbo viene attaccato duramente al limite dell'area, il gioco però prosegue e così Falca di destro chiama Calloni alla respinta. Fermi, al rientro con i titolari, suona la carica con un destro alto al 23', stessa sorte, dieci minuti dopo, per la punizione di Angiolini. Dall'altra parte al 40' Matta, insuperabile sulle palle alte, fa sponda per Marcellino a rimorchio, ma la conclusione è masticata ed esce fuori di poco. La replica allo scadere è affidata a capitan Venuta che scaglia un destro da fuori area che chiama Bartorelli al primo volo di giornata. Il Montenero è vivo e carica a testa bassa nel secondo tempo, collezionando occasioni in serie: ci provano Gimbo e Gelli su punizione, col portiere lesto a respingere, Fermi dopo un'insistita azione personale e Angiolini al 63', ma Bartorelli sventa ogni tentativo giallonero. Gli ospiti rispondono agendo di rimessa, con Matta che cerca di pescare il jolly con una volèe larga. Infine, il debordante coast to coast di Fermi lo porta davanti a Bartorelli sprecando però l'opportunità calciando a lato. Negli ultimi quindici minuti il Montenero accende la spia della riserva, è allora Sofia a cestinare, con un destro potente ma impreciso, un'ottima chance per gli ospiti. Le ultime mischie non producono pericoli, anche perché in casa giallonera Vanni e Del Corona presidiano con sicurezza l'area giallonera. Termina con un punto buono per muovere la classifica, nonostante il Montenero si rimasto con l'amaro in bocca per la prestazione tambureggiante offerta nella ripresa dei giochi.
Dopo dieci mesi il Rosignano Solvay beve l'amaro calice della sconfitta e come accadde nel dicembre scorso il ko è casalingo, questa volta contro una Stella Rossa a cui è andato tutto bene. Pronti, via e la squadra di Castelfranco di Sotto è già in vantaggio. Dopo un traversone dall'out destro di Botrini la palla tocca la gamba di Stefanini a due passi dalla linea e si insacca alle spalle di Nocchi. I biancoblù accusano il colpo contro una squadra fisica che si difende e attacca a pieno organico. Il Rosignano ha l'occasione del pari al 23' con Coluccia ma la conclusione di testa sotto misura del centravanti finisce sulla traversa. Cinque minuti dopo Cecconi stende in area Bracci lanciato a rete, sempre dalla fascia destra. E' rigore che Maccari trasforma con freddezza. Passano pochi minuti e Skenderi, complice un falso rimbalzo della sfera, ha un controllo difettoso. Mucciacito lanciato a rete viene affrontato fallosamente dallo stesso difensore di casa che viene espulso per fallo da ultimo uomo. La gara praticamente finisce qui anche se il Rosignano Solvay, con un centrocampo già in emergenza e con parecchi assenti, mischia le carte nella ripresa e cerca l'impossibile. La gara potrebbe riaprirsi al 59' quando Coluccia va a segno sugli sviluppi di una mischia in area. L'arbitro Fatticcioni concede il gol ma poi cambia la decisione sanzionando un fallo sul portiere. La Stella Rossa controlla la situazione e riparte in contropiede, forte della superiorità numerica. La squadra di Calò arrotonda il risultato a cinque minuti dal novantesimo con una ripartenza a campo aperto finalizzata da Mucciacito al suo sesto centro in questo campionato.
Resta ancora a secco di vittorie la Sanromanese, sconfitta per 2-0 dalla Pecciolese e fanalino di coda della classifica. Ai padroni di casa non è bastato il debutto in panchina di Marchetti avvenuto durante la settimana a causa delle dimissioni di Montagnani. La nuova guida tecnica ha avuto pochissimi giorni per lavorare con il gruppo e il cinismo della Pecciolese ha saputo cogliere al balzo le poche occasioni create. Il match è stato molto equilibrato, con le due compagini che hanno lasciato quasi inoperosi i propri portieri. È nella ripresa che gli ospiti trovano quindi i colpi con cui ferire a morte la Sanromanese, un'animale ferito che adesso deve trovare la forza di guarire al più presto le proprie ferite per risalire la china dall'ultimo posto. La prima svolta della partita avviene al 65', quando Matteoli approfitta dell'errore di Martinelli - al quale sfugge la sfera dai guanti - per insaccare la palla dell'1-0. I locali cercano di pareggiare i conti sbilanciandosi inevitabilmente in avanti. La Pecciolese aspetta con intelligenza e colpisce con il 2-0 di Cavallini all'85', abile a sfruttare al massimo una delle tante ripartenze.
Il Selvatelle di mister Chetoni si conferma di nuovo tra le compagini più interessanti e complete del torneo, con una vittoria di misura - arrivata grazie al gol dagli undici metri di Faraoni - che fa volare i padroni di casa a quota 16 in campionato. Al terzo posto solitario, alle spalle di Fornacette Casarosa e la capolista Forcoli Valdera, distante appena tre lunghezze. La svolta della partita, che si è rivelato con poche emozioni e molto maschia, si manifesta per l'appunto quasi al tramonto della sfida. Il calcio di rigore assegnato dal direttore di gara consente a Faraoni di assurgere a eroe di giornata siglando alle spalle di Pinelli il punto del definitivo 1-0. Per il Selvatelle è un successo di misura che vale l'intera posta in palio.
Gli ultimi minuti stanno diventando una specie di tunnel senza uscita per lo Staffoli. Nelle prima sette giornate di campionato in ben tre occasioni i padroni di casa si sono fatti raggiungere e due volte addirittura superare in vista del filo di lana. E sono punti letteralmente gettati alle ortiche che pesano e peseranno tremendamente nell'ottica di un campionato votato al sacrificio così come sembra delinearsi quello della formazione biancorossa. Gli ospiti ringraziano e portano a casa i biancazzurri calcesani al primo successo stagionale quando orami forse non ci credevano più nemmeno loro. Va detto però e rimarcato che la partita è stata pesantemente condizionata dopo appena otto minuti di gioco da una sciocchezza commessa dallo staffolese Daniele Lucchesi reo, secondo il direttore di gara, di un fallo di reazione su Caradonna costato il cartellino rosso al numero cinque di casa. Difficile giudicare dagli spalti l'intensità della manata o della sbracciata che Lucchesi avrebbe inferto all'attaccante calcesano, ci rimettiamo pertanto alla bontà della decisione del direttore di gara. Da segnalare che appena tre minuti prima in fase d'attacco, Verola è stato visibilmente strattonato in area biancazzurra provocando le vibranti protesta dei padroni di casa. Non è stato dello stesso avviso il signor Travaglione di Siena. Nonostante l'inferiorità numerica (protrattasi per tutta la partita), lo Staffoli ha fatto quadrato e per tutto il primo tempo ha cercato di fare la partita. Al 18' Kazazi, su assist di Kapidani, si libera sull'out sinistro, converge verso la porta difesa da Sbrana chiudendo con un rasoterra che va ad incocciare il palo più vicino e poi rimbalza in mezzo all'area senza trovare compagni pronti al tap-in vincente. Al 20' pallonetto dalla distanza di Cullhaj, Sbrana è reattivo a chiudere in angolo. Al 23' si vedono gli ospiti, il tiro di Caradonna sibila vicino al palo destro della porta difesa da Bagnoli. Al 26' pericolosa incursione di Kapidani dalla fascia sinistra, ma il suo traversone sfila senza trovare sponde amiche. Al 30' per gli ospiti ci prova Baesso dopo veloce azione alla mano, Bagnoli chiude in angolo. Al 35' dirompente discesa di Montorzi sulla fascia sinistra ma ancora una volta il suo cross è preda della difesa calcesana che chiude in angolo. Sugli sviluppi del calcio d'angolo Kapidani la sblocca con una chirurgica conclusione dai sedici metri ad incrociare sul lato opposto a quello di tiro. Palla imprendibile per l'estremo difensore biancazzurro. La reazione del Calci si concretizza al 45' con un'altra pericolosa conclusione a giro dal limite di Caradonna che sfila di poco a fondo campo. Nella ripresa lo Staffoli, in inferiorità numerica, non riesce a mantenere il ritmo della prima frazione di gioco ed il Calci, pur non facendo niente di trascendentale, prende campo e coraggio. Al 60' in pratica nell'unica incursione staffolese del secondo tempo, Kapidani dopo una pregevole azione personale e da posizione defilata tenta lo scavetto per superare Sbrana in uscita: la palla attraversa tutto lo specchio della porta per uscire di pochi centimetri sul lato opposto. Succede davvero poco o niente fino alla mezz'ora, il Calci presidia maggiormente la metà campo avversaria, mastica calcio ma in maniera molto velleitaria e senza troppe idee. Al 75' ancora Caradonna trova un po' di spazio per mettere in ambasce la difesa staffolese che libera non senza affanni. Solita girandola di sostituzioni che toglie qualcosa ai padroni di casa mentre alla fine premierà gli ospiti. All'83' su calcio d'angolo dalla sinistra svetta all'altezza del primo palo Nicolò Colombani che, con un perentorio stacco di testa, infila Bagnoli senza possibilità di replica. Lo Staffoli oltre che fiaccato nel fisico adesso lo è pure nel morale ed appena un minuto dopo Rossi mette a lato da buona posizione una palla invitante di Gradi. Quando ormai tutto lascia presagire al nulla di fatto nel terzo dei quattro minuti di recupero il neo entrato Ogordi riesce in mischia a trovare il tocco vincente sull'ennesima incursione da sinistra di Caradonna. Nonostante l'inferiorità numerica, di fatto per tutto l'incontro, i padroni di casa hanno giocato una partita gagliarda nonchè di grande sacrificio uscendone però con un pugno di mosche. Pagano per l'ennesima volta un calo fisico e mentale negli ultimi dieci minuti di gioco che a questo punto sta diventando endemico e deve far suonare qualche campanello d'allarme. Il Calci coglie la prima insperata vittoria, si rilancia in ottica salvezza, ringrazia e porta a casa.