Dopo una partita del genere è difficile stabilire dove finiscono i meriti dell'una e dove invece cominciano i demeriti dell'altra. Lo Staffoli si ritrova a gestire un doppio vantaggio a dodici minuti dal termine ed addirittura con l'uomo in più a soli quattro minuti dal termine quando però il vantaggio è dimezzato, ma non fa i conti col grande cuore dell'Atletico Etruria, caparbio e testardo fino al novantesimo ed oltre, che riesce ad agguantare un pareggio, apparso insperato per lunghi tratti della partita, coi suoi due uomini migliori: Cecchi e Gulisano hanno suonato la carica per tutto il match riuscendo a riprendere una partita virtualmente persa. Si gioca a Marina di Pisa in un pomeriggio assolato dal clima gradevole. Campo piuttosto arido con gibbosità varie ed assortite che rendono a volte irregolare il rimbalzo del pallone. Partono meglio i padroni di casa che cercano di fare la partita e già al 3' un tiro sbagliato di Pellegrini mette Gadiaga in condizioni di battere a rete: la difesa staffolese si salva con un po' di affanno. Sul fronte opposto al 10' Kapidani offre una buona palla a Fejzaj leggermente in ritardo sull'invito del compagno. Al 21' un tiraccio dai venticinqe metri di Orfei mette in seria difficoltà Bagnoli che si salva alla bell'è e meglio allungando un braccio e respingendo la minaccia. Al 23' Gulisano calibra fuori un pallonetto da buona posizione. Al 28' ci prova ancora il numero undici di casa, la sua conclusione termina alta. Al 31' un po' a sorpresa lo Staffoli si porta in vantaggio. Punizione a lunga gittata dall'out destro battuta da Cullhaj nell'area ospite. Nel mucchio sbuca la testa di Scarselli che con un preciso pallonetto spedisce la sfera nell'angolo opposto a quello di tiro, niente da fare per Farnesi. L'Atletico Etruria accusa il colpo e al 34' Kapidani si divora il raddoppio. Rapido contropiede di Kazazi, palla filtrante per l'attaccante biancorosso che centra Farnesi in disperata uscita. Due minuti più tardi si rivedono i biancazzurri di casa con Gadiaga: pericolosa la sua conclusione dal limite, Bagnoli si allunga e devia in angolo. Al 43' punizione dalla fascia sinistra per lo Staffoli. Si incarica della battuta Kapidani, il suo è un tiro cross a rientrare che inganna un po' tutti e Farnesi non può far altro che raccogliere la sfera in fondo al sacco. Sembra che nessuno abbia toccato la palla nella sua traiettoria anche se ha attraversato una miriade di gambe. L'estremo difensore di casa, in questo caso, non è parso proprio esente da colpe. Nella ripresa ci saremmo aspettati un assalto all'arma bianca dell'Atletico Etruria, invece lo Staffoli tiene il campo con sufficiente ordine senza correre particolari rischi. Al 60' una punizione di Gulisano crea qualche difficoltà a Bagnoli che para in due tempi. Due minuti dopo lo stesso Bagnoli chiude in angolo una conclusione sul primo palo del neo entrato Di Pasquale. Al 65' contropiede di Fejzaj: una volta in area trova il tempo per la battuta a rete non centrando però lo specchio della porta. Al 72' incertezza della difesa staffolese, Ponzolini non ne approfitta calciando a lato. Al 76' altra ripartenza di Kapidani sulla fascia sinistra, palla in mezzo per l'accorrente Verola chiuso a due metri dalla linea di porta in disperato ripiegamento da Sottoscritti. Così come era arrivato un po' a sorpresa il vantaggio ospite, al 78' l'Atletico Etruria inaspettatamente la riapre. Calcio d'angolo dalla destra con battuta lunghissima, difesa biancorossa immobile a far mucchio in mezzo all'area, Cecchi in beata solitudine, ben oltre il secondo palo, ha il tempo, la bravura e la freddezza di calibrare un perfetto tocco sul palo più lontano per superare Bagnoli. Nonostante il vantaggio dimezzato lo Staffoli continua a gestire la partita anche se non riparte quasi più. All'86' in un eccesso di trans agonistico, Cecchi viene espulso per doppia ammonizione, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Si complicano i piani per i padroni di casa mentre per lo Staffoli la strada adesso sembrerebbe in discesa, ma proprio al tramonto dei novanta regolamentari, Gulisano dal limite, sebbene attorniato da maglie biancorosse, riesce a trovare un pertugio impossibile e freddare Bagnoli nell'angolino alla sua destra. Prosegue la maledizione dello Staffoli nei minuti conclusivi delle partite, adesso sono quattro su otto gli incontri persi o pareggiati in dirittura d'arrivo, una roba da seduta psicanalitica anzi da mental coach, giusto aggiornarsi siamo nel terzo millennio. L'Atletico Etruria agguanta una partita potenzialmente persa gettando il cuore oltre l'ostacolo, ma soprattutto grazie a due pregevoli giocate dei suoi due migliori calciatori.
Seconda sconfitta consecutiva per il Rosignano Solvay battuto di misura (1-0) a Peccioli al termine di un match che avrebbe potuto pareggiare. I biancoblù hanno evidenti problemi in zona gol e lo si è visto anche in Valdera. I nerazzurri di casa l'hanno sbloccata presto con una rete di Matteoli e il Rosignano Solvay avrebbe avuto tutto il tempo almeno per riequilibrare le sorti del match. E' vero che per l'ennesima volta il tecnico Gianluca Berretti ha dovuto far fronte a parecchi forfait come quello di Skenderi al centro della difesa e di Zanatta in un centrocampo che ha bisogno del suo lavoro di interdizione. Pellegrini e Di Stefano erano solo disponibili per la panchina e l'attaccante è stato impiegato nello spezzone finale di gara dove peraltro non ha demeritato. La reazione ospite al gol della Pecciolese nel primo tempo c'è stata con delle iniziative condotte da Coluccia (due volte), Zoncu e il rientrante Pedrali. La retroguardia neroazzurra imperniata su l'ex Borriello però ha fatto buona guardia. Così è accaduto nella ripresa quando il Rosignano Solvay ha palesato ancora problemi in fase offensiva. Solamente nel serrate finale i biancoblù si sono scossi ma la porta di Iacoponi non è capitolata. Un brutto momento che il Rosignano Solvay deve mettersi alle spalle mentre la Pecciolese rinvigorita dalla cura del nuovo tecnico Mirko Graziani sta risalendo la china della graduatoria di un campionato che nelle zone alte continua ad essere equilibrato.
Termina a reti bianche la sfida tra Tirrenia e Sanromanese, un punto a testa che, però, non serve granché a entrambe le formazioni. Soprattutto alla squadra di mister Marchetti, l'unica di tutto il girone ancora a secco di vittorie. Il match non regala grosse emozioni agli spettatori della partita, con un primo tempo giocato molto a centrocampo e privo di aziono degne di note, se non per un'opportunità non sfruttata dalla Sanromanese e un'altra che scaturisce da una punizione diretta. Punteggio che forse, tutto sommato, per quanto visto in campo potrebbe stare un po' stretto alla Sanromanese, anche grazie alla bravura e all'attenzione di Bonanni che ha respinto un paio di palloni importanti, calciati da Scherlich e Perretta. Da segnalare, verso la fine del match i due cartellini rossi sventolati nei confronti fi Lazzerini e Ada Esono, due elementi che dunque non saranno a disp. di mister Tinucci nella prossima sfida di campionato contro il Montenero. Dall'altra parte, invece, la Sanromanese andrà a giocarsi le proprie carte contro il Ponsacco 1920.