Fondamentale ritorno al successo per il Montenero che supera il Tirrenia al termine di una settimana tribolata ma conclusa vittoriosamente nel debutto di mister Lazzerini. A partire più aggressivi sono gli ospiti: prima con Martinelli che si fa pericoloso con un guizzo fra i due centrali e poi con una conclusione di punta vicina ai pali difesi da Calloni. Sulle sfere alte il Tirrenia si fa sentire e, attorno al 20', Martinelli è nuovamente insidioso con una palombella aerea senza fortuna. Il Tirrenia mette alle corde i padroni di casa allargando il gioco e mettendo pressione, ma dalla mezz'ora in poi, appena cala il ritmo, perde la grinta e il mordente fin qui dimostrato. Del Corona deve lasciare il campo a Capone (ottima gara per il centrale difensivo) per uno strappo muscolare. Angiolini suona la carica con un destro potente, e la squadra prende coraggio alzando il baricentro, così il primo tempo termina con un Montenero in netta crescita. La ripresa continua sulla stessa falsariga, al 54' Angiolini pennella da calcio di punizione, Fermi ruba il tempo al portiere Bonanni ma alza di poco la mira. Dieci minuti dopo è Calloni da corner ad uscire a vuoto, ma la sfera attraversa tutta l'area senza deviazioni letali. Nel frattempo, Ficarra (dentro ad inizio ripresa per Amedei) fa dannare i difensori biancoverdi risultando imprendibile nel gioco aereo. Allora il Montenero insiste: Verani, a rimorchio sul secondo palo, riceve un cross insidioso dalla sinistra e dopo un paio di rimpalli viene atterrato mentre si appresta al tap-in vincente. Le proteste si sprecano ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per concedere il calcio di rigore. La carica agonistica dei locali però non perde di energia: Venuta prende per mano la squadra e, al termine di una grande cavalcata, imbecca Fermi in profondità ma l'azione si chiude con un nulla di fatto. Il vantaggio è nell'aria e arriva al 76', quando Angiolini si ritaglia spazio sull'out di destra per avanzare e poi fa centro incrociando la conclusione sotto le gambe del portiere. L'1-0 infervora Angiolini che, letteralmente indemoniato scappa via a Bufalini, costretto a spendere il secondo giallo all'81'. Il finale è una vera e propria trincea, ma nonostante la lunga astinenza dalla vittoria, il Montenero non trema e festeggia il ritorno al successo, che mancava dalla prima giornata.
Dopo cinque turni il Rosignano Solvay torna a vincere e lo fa in un big match casalingo a spese del quotato Forcoli. Un successo di misura ma meritato in una partita molto fisica dove le due squadre si sono affrontate senza esclusione di colpi. Veste i panni del match winner Diego Pellegrini sul quale la squadra biancoblù conta molto per ovviare all'anemia offensiva manifestatasi ultimamente. L'inizio è stato tutto di marca Forcoli con il portierone Timothy Nocchi che è stato decisivo due volte su altrettante conclusioni di Luca Ciardelli e di Giorgi. Poi il Rosignano Solvay ha preso le misure pur dovendo rinunciare a titolari importanti come Pedrali, Zanatta e Bientinesi entrato solo nel recupero. In difesa rientrava Skenderi che ha assicurato solidità al pacchetto centrale insieme a Stefanini. In una partita fisica nei biancoblù è emerso il centrocampista Lorenzi che ha dato i tempi della manovra mentre Zoncu, Di Stefano, Spinapolice e Pellegrini nella prima frazione sono andati al tiro non impensierendo Becuzzi. La ripresa si è iniziata sulla falsariga del primo tempo fino a che al 56' è maturato l'episodio decisivo. I biancoblù di casa sono andati in rete con Pellegrini al termine di un'azione impostata da Zoncu, con la conclusione di Spinapolice respinta dal portiere e la mezza rovesciata vincente dell'attaccante. Il Rosignano Solvay ha costruito il suo successo su questo episodio, controllando il ritorno di un Forcoli mai domo che negli ultimi dieci minuti e nell'interminabile recupero di sette minuti si è fatto pericoloso ma Nocchi di fatto non ha mai corso seri pericoli.
Continua il momento difficile per la Sanromanese che, di fronte al proprio pubblico, non riesce ad andare oltre uno scialbo 0-0 contro il Ponsacco. La formazione di mister Marchetti, così, resta l'unica squadra attualmente del girone ancora a secco di vittorie. Un'astinenza pesante, da cui Kande e compagni devono curare quanto prima per non rischiare di restare inghiottiti dalle sabbie mobili della bassa classifica. La sfida non raccoglie grosse emozioni, anzi si distende per gran parte dei novanta minuti consegnando a Giannangeli e Lupi (i due portieri) una domenica di quasi riposo. L'unica situazione più pericolosa si è verificata nel primo tempo quando il tentativo di Gargini è stato tamponato dalla difesa ospite, e poi all'80' quando una geometria offensiva locale ha portato all'atterramento in area di un attaccante. Per il direttore di gara non ci sono gli estremi per assegnare il penalty e l'azione si chiude con un nulla di fatto. Infine, all'85', c'è l'opportunità sprecata dal Ponsacco, ma anche in questo caso il pallonetto è fuori misura. Un punto a testa che fa comodo sicuramente più al Ponsacco, in trasferta e ben lontano dall'ultimo posto su cui continua a sedere la Sanromanese.
Sfida ai piani alti, tra Selvatelle e Pecciolese, che termina a reti bianche. Consegnando alle due compagini le chiavi per muovere la classifica. I ragazzi di Chetoni possono così godere dell'attuale terzo posto, ad appena una lunghezza di distacco dal Forcoli Valdera e soltanto quattro dalla capolista Fornacette Casarosa. Mentre per la banda di mister Graziani resta leggermente più indietro, fuori dalla zona playoff, ma perfettamente in corsa per compiere un eventuale risalita ed entrare a far parte della zona nobile della classifica.
Staffoli a caccia del primo successo stagionale interno ormai assente alle Cerbaie da oltre sei mesi. Bisogna infatti risalire al 5 maggio dello scorso campionato per trovare l'ultima affermazione interna dei biancorossi di casa. Ansie e paure tangibili nell'ambiente anche perché la classifica inizia a presentare il conto ed i punti persi per strada alla fine peseranno, eccome se peseranno. Avversario difficile il Castiglioncello, candidato a ritagliarsi un ruolo importante nel torneo in corso. Finora soltanto il Selvatelle è riuscito a battere gli azzurri di scena a Staffoli. Campo in ottime condizioni anche se obiettivamente e stranamente non proprio un biliardo come invece siamo soliti ammirare da queste parti. Splendida giornata autunnale. Prima mezz'ora dove gli ospiti fanno valere un maggior tasso tecnico dominando la scena con Rossi, Molinario e Barnini a fare un po' il bello e il cattivo tempo in mezzo al campo. Al 6' incursione sulla fascia sinistra di Moscati, il suo tiro a rientrare incoccia il palo più vicino e poi rimbalza in campo, la difesa staffolese riesce a salvarsi. Il centrocampo di casa è in chiaro affanno e al 17' il Castiglioncello passa. Cross pennellato di Montagnani dalla sinistra e precisa incornata di Barnini a centro area lasciato libero di colpire ed indirizzare la sfera alla sinistra della porta difesa da Bagnoli vanamente proteso in tuffo. Al 20' altra incursione di Moscati stavolta sul lato destro, il suo tiro ad incrociare sfila di poco a fondo campo. Lo Staffoli e alle corde al 23' Bagnoli evita una nuova capitolazione salvando su Molinario lanciato a rete. Al 25' si vedono finalmente i padroni di casa, tiro di Fejzaj dal limite, Barbetta respinge in tuffo. Passa appena un minuto e di nuovo Moscati semina il panico nella difesa di casa, la sua conclusione dal limite termina di poco alta. Sul finale di tempo il Castiglioncello allenta un po' la pressione e lo Staffoli ha due buone occasione per pervenire al pareggio. Al 37' ci prova ancora Fejzaj dai sedici metri: bella la sua battuta a girare che sibila vicino al palo sinistro della porta ospite. Al 40' ancora il numero dieci di casa impegna Barbetta in una complicata respinta a terra, sulla palla si avventano Kazazi e Kapidani che pasticciando a vicenda mancano il tap-in vincente da due passi. In apertura di ripresa il Castiglioncello sembra aver ripreso fiato e torna a fare la partita ma al 50' un cross dalla trequarti di Filieri libera Kapidani in area: colpo di testa in corsa della punta staffolese pressato da Barbetta in uscita, la palla schizza verso Kazazi che stavolta non può mancare sotto misura il tocco di testa vincente per il gol del pari. Passano appena due minuti ed il Castiglioncello rimette il muso avanti. Volée dai venti metri di Montagnani con palla che si alza e poi scende all'improvviso andando a togliere le ragnatele nel sette alla sinistra di un Bagnoli stavolta immobile ed impotente. Per i padroni di casa neppure il tempo di organizzarsi e di gioire per aver rimesso in piedi una partita complicata, che è già tutto da rifare. Gli ospiti adesso però non lasciano campo. Al 58' Grandi si libera bene in area, la sua conclusione è chiusa in angolo dalla difesa di casa. Lo Staffoli non riesce ad imprimere forza e continuità ai suoi attacchi vivendo su qualche spunto estemporaneo di Kapidani e Fejzaj ma la difesa ospite fa sempre buona guardia, Barbetta si limita all'ordinaria amministrazione. Al 79' piove sul bagnato per lo Staffoli. Moscati lanciato in contropiede viene in qualche modo strattonato e rallentato da Montorzi quando ormai era lanciato a rete, per il direttore di gara ci sono gli estremi del fallo da ultimo uomo: cartellino rosso per il difensore di casa. Nel convulso e nevrotico finale ne fa le spese anche Sandro Guidi, allenatore di casa, espulso per proteste. Con coraggio lo Staffoli getta palloni nella metà campo avversaria con la forza della disperazione ma nei minuti conclusivi prima Moscati e poi Bernini, con immense praterie a disposizione, si divorano il terzo gol lasciando di fatto aperta la contesa fino al sesto minuto di recupero concesso dal signor Serpentoni di Pistoia. Per il Castiglioncello si tratta della quarta affermazione in campionato, la terza in trasferta, mentre lo Staffoli incappa nel terzo rovescio casalingo su cinque incontri disputati ed appena due soli punti raccolti fra le mura amiche indicano un preoccupante trend negativo dal quale cercare di risollevarsi il prima possibile.