Tra Argentario e Pomarance finisce con un pareggio a reti bianche. I primi venti minuti sono di assoluta fase di studio con nessuna azione degna di nota. Alla mezz'ora, bello scambio Rosati -Antongini-Costanzo-Rosati, quest'ultimo crossa rasoterra, non ci arrivano ne Cionini ne Loffredo, palla che esce di poco. Continua la pressione azzurra, ma gli amaranto ospiti proprio allo scadere hanno 2 grosse occasioni: prima tenta il tiro da 25 metri Landi N., palla che sfiora il montante alla sinistra di Palmieri, poi lo stesso Palmieri blocca un tiro in mischia calciato da Bachini. Ripresa che si presenta con fasi alterne, Pomarance che cerca il possesso palla, Argentario che preferisce il gioco di rimessa. Al sessantacinquesimo ci prova Fedi, sempre da 25 metri, palla che anche stavolta sfiora la traversa, risponde l'Argentario al settantesimo: angolo di Cedroni, devia di testa un difensore a centro area, raccoglie la palla dalla parte opposta Sclano, stop e tiro al volo, palla che sfiora il palo. Argentario cerca di stringere i tempi, dentro Perrone per aggiungere idee al centrocampo azzurro. Il Pomarance inserisce il veloce Gueye, per cercare di colpire in contropiede. All'ottantesimo lancio di Moriani V., Loffredo si libera della marcatura di Pavoletti, calcia di destro, deviazione di un difensore, respinge in angolo Cionini, con un colpo di reni. Pomarance non arretra troppo, e anzi è pericoloso con Landi N., il tiro dal vertice destro dell'area, è deviato in angolo da Palmieri. Nel recupero le due squadre tentano entrambe di portarsi a casa i 3 punti: prima Cionini blocca un colpo di testa di Chiatto, che sbucato da dietro, cercava di soprendere il portiere amaranto con una conclusione area, quasi dalla linea di fondo. Risponde il Pomarance: punizione di Landi N., respinge in acrobazia Schiano. E proprio al novantacinquesimo occasionissima per l'Argentario: rapido scambio sulla fascia destra Cedroni-Sclano-Cedroni, il numero 2 azzurro effettua un tiro-cross teso, che Loffredo, lanciatosi in corsa, e non in perfetta coordinazione, calcia incredibilmente alto a porta vuota, con Cionini ormai battuto. L'arbitro fischia la fine dopo questa azione. Pareggio giusto, partita equilibrata, con fiammate a fasi alterne, con le due squadre che cercano sempre le verticalizzazioni a discapito del possesso palla. Pomarance che si dimostra squadra meritevole sicuramente di stare nelle zone alte per la classifica. Per l'Argentario un punto in più, che gli consente di rimanere a distanza dalla zona play-out. Peccato per l'occasione avuta dagli azzurri in extremis.
Al Gino Manni si gioca, nella fitta nebbia di Colle di Val d'Elsa, la quattordicesima giornata del campionato di Prima Categoria Girone C, con il Gracciano che ospita i senesi del San Miniato. Arbitra l'incontro il signor Marco Morgillo della sezione di Firenze. Nei primi venti minuti del primo tempo la partita è molto tattica e non ci sono occasioni da rete. Proprio al ventesimo, il Gracciano passa in vantaggio alla prima vera occasione: dopo una bella azione di squadra, Spannocchi arriva alla conclusione da fuori area, il portiere ospite Riccio è bravo a respingere ma non può niente sulla ribattuta di Lamarca. Per il nuovo attaccante del Gracciano, arrivato da poche settimane, è il secondo gol in due presenze. Al minuto 23 i locali reclamano un calcio di rigore: Ermini, lanciato verso la porta, viene atterrato in area dal portiere avversario, ma per l'arbitro non ci sono gli estremi per concedere il penalty. Al 34' i senesi trovano il gol del pareggio, anche loro alla prima occasione: su corner, la palla attraversa tutta l'area piccola e sfila sul secondo palo, dove Moscatelli è bravo a insaccare in rete. Il primo tempo non offre agli spettatori altre occasioni, se non una conclusione del graccianese Nasca deviata in calcio d'angolo. Le squadre vanno così a riposo sul risultato di 1-1. Il San Miniato rientra meglio dagli spogliatoi e nei primi dieci minuti del secondo tempo mette in difficoltà il Gracciano, con due grandi occasioni: al 54', sugli sviluppi di una punizione, il portiere biancazzurro Boraschi compie una grandissima parata respingendo un tiro in area piccola dell'attaccante neroverde Conforti. Dopo un minuto, al 55', Pecchi da fuori area calcia di pochissimo a lato. Il Gracciano riesce comunque a difendersi bene dal forte pressing degli ospiti. Al minuto 67 c'è un altro episodio molto dubbio: il biancazzurro Lamarca, lanciato da Vinciguerra in campo aperto, viene atterrato dal portiere avversario Riccio in uscita, ma l'arbitro, nonostante il fallo sia molto brutto e da ultimo uomo, estrae solamente il cartellino giallo, tra le accese proteste dei locali. Il 2-1 del Gracciano arriva quattro minuti dopo, al 71': su punizione dal limite dell'area, Valci tira un bel fendente rasoterra che si insacca all'angolino alla destra del portiere. La partita continua a essere tesa e al minuto 76 si verificano attimi di nervosismo tra le due panchine: nell'occasione viene espulso per doppia ammonizione il numero 7 del San Miniato Mensini, uscito in quel momento dal terreno di gioco, e viene ammonito il mister del Gracciano Vannini. All'80' i neroverdi potrebbero nuovamente far male ai valdelsani da calcio d'angolo, ma il difensore Pacciani conclude di pochissimo a lato di testa. Il San Miniato si riversa in avanti per cercare il gol del pareggio e ha due occasioni al minuto 82: prima con Pecchi, che calcia alto una punizione dal limite dell'area; poi con Maestrini, che di fronte al portiere si fa bloccare una timida conclusione. Il Gracciano, all'88', in contropiede, trova il gol della vittoria: Trotta, lanciato in campo aperto da Sardelli, è bravo a saltare il portiere e a mettere la palla all'angolino, segnando così il terzo gol dei valdelsani. La partita si conclude dunque sul risultato di 3 a 1, con il Gracciano che ottiene l'ottavo risultato utile consecutivo e sale a quota 16 punti. Il San Miniato invece rimane fermo a 21 punti, comunque in zona play-off.
Al termine di una gara avvincente e ben giocata da entrambe le formazioni, il Radicondoli conquista tre 3 punti importantissimi ai fini della classifica. All'inizio della gara sono gli ospiti a cercare di fare la partita, ma è il Radicondoli che impegna per ben tre volte Trapassi: al 9' con Ndyaie, ben lanciato da Giardulli, e poi al 21' e al 29' con le conclusioni dalla distanza di Giacomini e Romagnoli. Al 40' si intravede anche il Lornano Badesse con Paliotti, che chiama in causa Klak in un difficile intervento. La prima frazione di gioco termina a reti bianche con una leggera supremazia territoriale del Lornano Badesse, al quale ha saputo rispondere un Radicondoli invece molto più pericoloso in fase offensiva. Nella ripresa, dopo appena due giri di orologio, gli ospiti colpiscono per primi: l'incertezza difensiva dei locali viene colta da Paliotti che ne approfitta e da distanza ravvicinata infila Klak per il gol dell'1-0. Il Radicondoli accusa il colpo e il Lornano Badesse cerca di approfittarne per chiudere la gara. La risposta dei rossoneri però non si fa attendere e i ragazzi di Calà Campana si portano in avanti alla ricerca del pari con caparbietà e coraggio. Al 63' Parigi, dagli sviluppi di una punizione battuta da Gaetano Calà Campana, colpisce di testa facendo sbattere la palla sulla parte superiore della traversa. È il preludio al gol, che arriva al 77' per merito di Gabriele Calà Campana. Il giocatore classe 2005, figlio dell'allenatore-giocatore Gaetano e arrivato in rossonero dall'Asta Taverne, che ha bagnato il suo debutto a pochi minuti dall'ingresso in campo con un gran tiro all'incrocio dei pali da fuori area che vale l'1-1. Una bella storia, quella di padre e figlio, insieme sul rettangolo verde di gioco dal 57', ad offrire un contributo fondamentale nella rimonta sul Lornano Badesse, completata in pieno recupero dal gol di Giorli. Gli attacchi del Radicondoli si fanno sempre più efficaci e dal corner di Gaetano Calà Campana, la testa di Giorli svetta su tutti infilando la palla del 2-1. Al triplice fischio finale i rossoneri escono tra gli applausi dei loro tifosi, contenti del risultato e della prestazione davvero convincente.