Spartendosi equamente le proprie reti in totale siglate per tempo, il Barberino Tavarnelle passa in via Dosio con un poker in rimonta che, per quanto eccessivamente pesante stante a tal proposito la prestazione dell'Audace Legnaia innanzi al cospetto di un più quotato avversario sotto pressoché ogni profilo, permette agli uomini di mister Temperini di perfezionare l'aggancio in vetta a fronte del ko subìto internamente dal Reggello contro l'Incisa. Il tutto, peraltro, proprio a una settimana dallo scontro diretto -con il rush finale all'orizzonte- tra chiantigiani e biancoblù, scontro diretto il cui pensiero, sulle prime, mette effettivamente con anticipo in apprensione il Barberino che non a caso, dopo appena 6', si trova già sotto quando per Leao, in piena area piccola, è a dir poco un gioco da ragazzi spingere in fondo al sacco la preziosa sponda di Bini sugli sviluppi di un piazzato di Solvi. L'Audace, infatti, si approccia meglio alla contesa tentando di trarre profitto da una retroguardia ospite ancora piuttosto compassata e sotto pressione, fallendo tuttavia al 17' il punto del raddoppio con un mancino a girare dal limite di Silvestri che, propiziato nuovamente dall'assist di Bini, finisce per sorvolare il montante. I padroni di casa si muovono bene per chiudere a dovere i propri spazi al miglior attacco del campionato ma sul fronte opposto gli arancioblù, che avevano pur sempre già sondato il terreno dalle parti di Fattovich con Morina e Cubillos, con lo scorrere delle lancette fanno emergere la propria maggiore qualità tecnica indovinando, così, il pertugio vincente per ribaltare in toto il risultato nell'arco di appena 7': se, infatti, al 28' Mamma raccoglie -appostato fuori area- una corta respinta della retroguardia avversaria finalizzando alla perfezione un'azione sviluppatasi sulla destra con una conclusione di rara precisione che toglie la ragnatela dall'incrocio dei pali alla destra di Fattovich, al 35' è invece Morina a inserirsi coi tempi giusti al centro sul servizio di Cubillos per poi alzarsi la sfera con il primo controllo e coordinarsi in una splendida acrobazia che la spedisce in maniera esiziale sul palo più lontano, permettendo dunque ai propri colori di approdare all'intervallo avanti di misura. Nonostante il micidiale uno-due, il Legnaia non sparisce affatto dal vivo del gioco cercando, nei limiti del possibile, di dare ancora del filo da torcere agli ospiti: al 59', tuttavia, Pupilli è attento nel ribattere decisivamente una staffilata dalla distanza di Leao e preservare, di fatto, un +1 che qualche minuto più tardi ci pensa in seguito il neo-entrato Bini a incrementare. In occasione di un corner dall'out destro di Cubillos, infatti, nell'area audacina si accende una furibonda mischia che è proprio il numero 13 arancioblù a risolvere con una ravvicinata soluzione che termina alle spalle di Fattovich anche grazie all'ausilio di una beffarda deviazione. Sembra, tuttavia, sul fronte locale che i colpi inflitti ai gialloblù dall'équipe chiantigiana non influiscano più di tanto a livello emotivo, poiché nell'arco di appena 2' dapprima Pupilli si distende per respingere un velenoso tiro da fermo di Enea mentre, qualche istante dopo, viene graziato da Baravelli che, per quanto ne anticipi l'uscita sul successivo traversone di Cristiani, non calibra a dovere la propria mira cestinando oltre la sbarra una nitida chance per rimettere tutto in discussione. Arrivati a questo punto, allora, gli ospiti tornano a prendere coraggio, riversandosi in avanti per mettere definitivamente in cassaforte il successo per quanto però, al 68', il portiere casalingo si esalti con un plastico tuffo sulla perentoria incornata da due passi di Morina. Al termine, infine, di una fase di sostanziale stallo in ciascuno dei due collettivi protagonisti non riesce a pungere decisivamente la retroguardia avversaria, il Barberino raggiunge comunque nel finale il proprio e suddetto scopo, infliggendo così ai locali una punizione forse un po' troppo severa: infatti, dopo una traversa centrata all'85' da Massimiliano Sarti, all'88' Ghelli si invola indisturbato davanti a Fattovich dopo aver scippato il possesso a capitan Longosci ma, una volta eluso in dribbling anche l'estremo gialloblù, incespica proprio sul più bello vedendo ad ogni modo il proprio tentativo corretto oltre la fatidica linea bianca dall'accorrente Corti per il punto del definitivo 1-4 che spegne perciò ogni residua speranza audacina di raddrizzare il risultato.
Un Gambassi in versione super rimaneggiata non riesce a scardinare il Porta Romana, sempre compatto e alla disperata ricerca di punti salvezza. La squadra di Tramacere (squalificato), si presenta senza i due terzini titolari, Bandini e Buscè, e solo in panchina Bak Said, Gueye e il recuperato Rosi. In avvio Anzalone se ne va a sinistra ma il suo tiro viene alleggerito da Maccianti, dall'altra parte l'ex Fenderico risponde bene alla conclusione dalla distanza di Mori. Al 19', la svolta arriva con il contatto tra Salucci e Anzalone in area: il rigore di Vastola è perfetto e spiazza Bellomo per lo 0-1 del Porta Romana. Il Gambassi fatica a trovare spazi, Oliva al 28' spedisce alto sul cross di Castaldo, ma la gara scivola via senza troppi squilli. In chiusura di primo tempo la sgasata dei padroni di casa crea scompiglio nella difesa ospite, batti e ribatti in area e D'Urso la piazza di sinistro sotto la traversa. Gol splendido che manda le squadre al riposo sull'1-1. L'avvio di ripresa è più deciso da parte degli arancioni, e i cambi non riescono a spostare l'inerzia verso un Gambassi poco in fiducia. Rosi ci prova due volte senza troppe velleità, dall'altra parte Lombardi la indirizza bene ma trova la deviazione di un difensore. Solo al 92' la squadra di casa ha la chance del 2-1, ma sull'angolo pennellato di Borgognoni in troppi non trovano la deviazione vincente. Finisce con un pari giusto, che lascia i ragazzi di Tramacere all'ultimo posto della zona playoff. Porta Romana, invece, si trova in piena bagarre per non finire in Seconda Categoria.
Al Guidi di Galluzzo si affrontano i locali di Mister Massi in piena lotta playoff e gli ospiti amaranto del Vaggio Piandiscò invischiati nella lotta salvezza. Obiettivi diversi per squadre che anche già prima dell'inizio del campionato si presentavano alla griglia di partenza con ambizioni profondamente diverse. Al 2', il Galluzzo si fa subito pericolosissimo su calcio piazzato, ma il tiro di Fabiani viene salvato sulla riga da Santucci. Al 7', altra occasione importante per il Galluzzo: la punizione deviata va a toccare il palo ed esce sul fondo, sempre protagonista Santucci con una deviazione beffarda. Al 21' occasione ancora per il Galluzzo, si salva Fabiani in uno contro uno su Mohamed e, un minuto più tardi, i fiorentini conquistano un calcio di rigore. Da una ripartenza dei padroni di casa, la palla filtrante perviene a Mohamed fermato dall'uscita fuori tempo di Fabiani che lo stende in pieno. Giallo per l'estremo amaranto e calcio di rigore per il Galluzzo. Sul dischetto Di Tommaso chiude con l'interno destro e porta al Galluzzo il meritato vantaggio. Sulle ali dell'entusiasmo, al 26', arriva anche il raddoppio: Mohammed, sull'ennesima ripartenza, riesce in qualche modo a saltare Messana e mettere al centro, nessuno copre l'inserimento di Caparrini che firma così il 2-0 per il Galluzzo. Poco dopo, purtroppo, si registra un brutto infortunio per Biondi che lascia il posto a Monini, al quale si augura un grosso in bocca al lupo e un presto ritorno in campo. Alla fine del primo tempo, i padroni di casa sembrano sfruttare l'esperienza e il doppio vantaggio per gestire il risultato ma, alla ripresa dei giochi il Piandiscò accorcia immediatamente le distanze. Piccini, su lancio di Fantoni, prolunga indietro al portiere, che non capisce l'intento e subisce il più classico degli autogol. Il Piandiscò allora cavalca il momento e ci prova con Andreini senza fortuna, poi con Messana che su corner va vicinissimo al gol del pari. Poi, di nuovo, al 64' azione prolungata del Piandiscò: la palla arriva ad Andreini che calcia dal limite e sfiora di pochi centimetri il gol. Non accadono altre emozioni e, dopo sei minuti di recupero, arriva il triplice fischio finale. Non riesce al Piandiscò una difficilissima rimonta ai padroni di casa, l'inizio poco equilibrato e l'assetto troppo sbarazzino compromettono il resto dell'incontro. Di contro, però, i padroni di casa faticano non poco, nella ripresa, a portare a casa i tre punti, raggiunti grazie anche all'esperienza dei giocatori subentrati.