Seconda sconfitta consecutiva in trasferta per il Galluzzo, che cade a San Casciano contro la fresca vincitrice della Coppa Toscana di Prima Categoria. Tre reti, tutte nel primo tempo per il 2-1 dei gialloverdi. Rischia di complicarsi la corsa play off del Galluzzo. Al terzo minuto palo di Dall'era (Galluzzo) dopo conclusione di sinistro. Al settimo occasione per la Sancascianese con un colpo di testa dopo calcio da fermo. All'ottavo Di Tommaso grande assist al giro per Mokhles in area, l'esterno si libera, tira ma un difensore respinge la sfera. Al diciannovesimo combinazione Mokhles - Di Tommaso che conclude, palla a lato. Al venticinquesimo Sancascianese in vantaggio, gol di Pietro Magnelli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al trentesimo conclusione di Dall'era dal limite dell'area, sfera parata da Minò. Al trentatreesimo velo di Di Tommaso per Mokhles che si libera, tiro respinto. Al trentacinquesimo pareggio Galluzzo, eurogol di Lorenzo Caparrini con un tiro da fuori area, palla che si insacca nel sette alla destra di Minò. Al quarantesimo Sancascianese di nuovo in vantaggio, palla persa banalmente, passaggio a Pietro Casini che tira, la palla deviata entra a fil di palo. Al quarantottesimo bella combinazione Mokhles - Di Tommaso, palla fuori. Al cinquantaduesimo tiro di Leporatti, para Minò. Al cinquantacinquesimo tiro di Guarducci, parata di Barlacchi. Al cinquantasettesimo traversa della Sancascianese con Ballini. Al sessantanovesimo tiro di Di Tommaso, grande parata di Minò poi Mokhles conclude fuori. Al settantunesimo Guarducci ha l'occasione: pallonetto, para Barlacchi. Infine al novantesimo colpo di testa di Terzani, palla alta.
Sfuma sul più bello il terzo successo consecutivo per l'Audace Legnaia che, a 2' dalla fine dei tempi regolamentari, si vede raggiunto sull'1-1 -risultato, peraltro, identico rispetto a quello dell'andata- da parte dell'Ambra al termine di un confronto sì non particolarmente prodigo di emozioni ma, ad ogni modo, disputato senza alcuna esclusione di colpi da parte dei due collettivi protagonisti: se, così, gli uomini di mister Scarnicci si avvicinano ulteriormente alla matematica salvezza, i gialloblù restano dall'altro lato al quintultimo posto e a -3 tanto dalla zona franca quanto non più dallo Sporting Arno -come sette giorni prima- ma da un Levane sempre più in caduta libera, andato infatti incontro a un rovinoso 6-0 tra le mura rosanero nel contestuale scontro diretto. Dopo la canonica fase di studio, alla propria prima rilevante opportunità i fiorentini rompono il ghiaccio al 26' quando, in occasione di un tracciante telecomandato battuto dallo specialista Enea nei pressi della trequarti destra, è Caldararu a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per correggerne di testa la traiettoria alle spalle di Riccardo Mugelli. Da ciò galvanizzati, sempre sugli sviluppi di un calcio da fermo di Enea -rivelatosi, per i valdambrini, una vera e propria spina nel fianco in simili circostanze nel corso del match- gli ospiti si portano a tanto così dal raddoppio al 31': a irrompere sulla parabola del 7 audacino -anticipando peraltro Silvestri, completamente indisturbato- è stavolta Leao, la cui incornata si perde tuttavia al lato di un soffio. Al 41', invece, sono i biancoblù a sfiorare il punto del pareggio grazie alla tecnica e all'esperienza di Ormeni che, giratosi in un fazzoletto di campo al vertice sinistro dell'area, lascia partire un'autentica bordata dai sedici metri che si infrange sulla faccia interna del palo prima che l'azione sfumi. Dopo l'intervallo, se mister Mangano -in vista della ripresa- abbassa sulla linea arretrata capitan Formigli al posto di Spinella, rilevato da Marzi, il tecnico aretino rimescola con ancor più intensità le proprie carte effettuando ben tre sostituzioni che infondono certamente nuova linfa ai padroni di casa. Per, a tal proposito, una prima metà di gara sostanzialmente equilibrata in cui, però, l'Audace aveva avuto il merito di concedere assai poco all'Ambra, nei secondi 45' sono invece proprio gli aretini a dettare con maggiore prevalenza il relativo ritmo all'incontro, a caccia -quantomeno- del pertugio vincente che permetterebbe loro di ristabilirne le sorti. Sulle prime, tuttavia, gli spazi per i locali si rivelano ancora non particolarmente apprezzabili e, a sondare il terreno dalle parti di Fattovich, è per il momento soprattutto Sereni che, tra il 52' e il 57', si vede chiuso in corner dall'estremo avversario prima di alzare eccessivamente la mira del proprio secondo tentativo da fuori. Al 65', invece, un lancio dalle retrovie valdambrine coglie impreparato Longosci e spiana di fatto la strada allo scaltro Ormeni che però, pur avendo la possibilità di portarsi a grandi falcate direttamente a tu per tu con il numero uno fiorentino, si fa prendere dalla foga spedendo sul fondo la propria maldestra soluzione a pochi passi dall'ingresso in area. Giunti a questo punto, per quanto l'ago della bilancia continui a pendere con più evidenza dal lato casalingo, la contesa entra in una fase di sostanziale stallo finché, all'83', non sono in realtà i gialloblù a poter beneficiare di una chance per il colpo del ko anticipato: Bini, infatti, confezionato un uno-due con Solvi addomestica di petto il pallone in area e si coordina in una splendida acrobazia ma, a mettere i bastoni fra le ruote audacine, è la dea bendata che, infatti, ne manda la volée a stamparsi in pieno sul legno. Sul fronte opposto invece, all'88', gli sforzi dei padroni di casa giungono finalmente a ricompensa quando, sugli sviluppi di una punizione battuta da Gardeschi nei pressi della trequarti mancina, Fattovich compie un primo prodigioso salvataggio su una deviazione ravvicinata aretina salvo poi, tuttavia, non potere assolutamente niente sul lesto tap-in di Gori che, dunque, deposita la sfera in fondo al sacco fissando il risultato sul definitivo 1-1. A onor del vero, infatti, la reazione audacina si rivela ciononostante, al netto del solo extra-time di fatto rimasto da disputare, a dir poco encomiabile ma, al 91', Riccardo Mugelli si oppone da pochi passi su Marzi e, abbassando decisivamente la propria saracinesca, impedisce allo score di subire ulteriori ritocchi sino a un calar del sipario che, sopraggiunto di lì a poco, sancisce dunque l'equa spartizione della posta in palio tra le due équipe.
Riccardo Palchetti
Gli uomini di mister Zavaglia si presentano forse con la formazione più offensiva mostrata fin ad ora, cercando di replicare il successo di San Clemente di sette giorni prima, davanti all'estremo Fabiani, Dolfi e Penco terzini, centrali Falchi e Fantoni, per la circostanza capitano; centrocampo a tre davanti alla difesa l'esperienza di Francia, Andreini e Lepri, tridente importante con Monini, Landini e Crocini. Dinamo priva di tre squalificati (Bassi, Caruso e Ciabani) fiorentini pronti a dare battaglia per mantenere, ad ora un preziosissimo terzo posto in chiave playout. Giannini in porta, difesa a quattro Pestelli, Matteini esterni e Burgnich-Manetti; centrocampo a cinque con trequartista Ambrosino con dietro capitan De Gori, Vettori e Cossari; attacco esperto con Gambineri e Gherman. Una sfida all'ultimo sangue quella del comunale di Pian di Scó che vede i locali sconfitti 1-0 contro la Dinamo Florentia. Il vento sembra tirare a favore degli amaranto quando all'8', dopo una rimessa laterale di Dolfi, Crocini devia la palla indirizzandola verso l'incrocio, ma viene spazzata via dalla difesa bianca. Al 14' gli ospiti cercano la porta dalla bandierina, ma non viene concluso nulla. Al 19' dopo uno scambio fulmineo tra Francia e Landini, si prova il tiro, ma viene parata raso terra. Seguono una serie di punizioni in favore della dinamo che non portano nulla di fatto, ma al 40' a causa di un errore su ripartenza, sul filo del fuorigioco, Ambrosino si trova faccia a faccia con Fabiani che non riesce a deviare la palla dallo specchio della porta, segnando così l'0-1. Al 52' Penco serve un passaggio perfetto a Landini, il quale la passa a Crocini, ma non si conclude nulla. La lunghissima serie di sostituzioni interrompe i ritmi. All'81' da posizione di punizione, Parivir centra in area trovando Pepi che colpisce di testa, ma la palla finisce direttamente nelle mani del portiere. Nei sei minuti di recupero gli uomini di Zavaglia non si arrendono: Dolfi da una rimessa laterale cerca Fantoni in area, che colpisce di testa per riuscire a pareggiare, ma il portiere ospite riesce a bloccarla. Arrivano così i tre fischi finali: la Dinamo torna a casa trionfante con tre punti in più. Il Vaggio Pian di Sco' concede un solo tiro in porta e paga il salato conto con la fortuna che domenica a San Clemente era decisamente in attivo, ma che stavolta è mancata completamente. Alcuni risultati dagli altri campi consentono comunque di lasciare accese le speranze di salvezza amaranto e permettono alla Dinamo di superare in classifica il Porta Romana. Calciatoripiù : nella formazione di casa segnaliamo Landini, Francia e Dolfi , nella Dinamo su tutti Ambrosino , Gambineri e De Gori .
C.D.
Vittoria pesantissima, e su misura, conquistata dalla capolista Resco Reggello che supera per 1-0 il Gambassi e ribadisce le proprie chance di promozione confermando i cinque punti di distacco dal Barberino Tavarnelle, secondo in classifica. Pronti via, e al 15' sono subito i padroni di casa a costruire la prima palla gol: Bevicini triangola di testa con Focardi, che poi gli restituisce il favore, ma vedendosi parare il tentativo dalla deviazione in angolo di Bellomo. Cinque minuti dopo, è il Gambassi a farsi vedere in avanti, con il cross di Rosi e il colpo di testa di Mazzanti che scuote l'esterno della rete. Le due compagini giocano a viso aperto e danno vita a un rimbalzo di emozioni senza sosta: per i locali ci prova Focardi, al 38' che, liberato da Vestri, dribbla Bellomo trovando l'opposizione di un difensore sulla linea di porta a dire di no a porta ormai sguarnita; mentre gli ospiti ci provano al 41' con il tiro da fuori di Buscè parato da Poggi e poi al 43' con la ribattuta a botta sicura di Kamberi deviata dalla retroguardia in corner. Se nel primo tempo si assiste a un ping-pong di situazioni pericolose, la ripresa invece è quasi tutta di marca casalinga: al 50' Bevicini si vede respingere il tiro da Bellomo con i piedi, al 60' Bevicini fa sfilare la palla per Tozzi che calcia alto sopra la traversa e al 71' Violi di testa anticipa il proprio marcatore chiamando Bellomo al miracolo sotto l'incrocio dei pali. Un vero e proprio assalto, che raggiunge il culmine all'82' quando Focardi trova lo spunto giusto per rompere l'equilibrio. Violi innesca a centrocampo liberando Focardi che, solo in contropiede, spiazza il portiere con un rasoterra chirurgico che scuote la rete alla sua destra. Un gol pesantissimo, che il Resco Reggello difende senza particolari patemi d'animo fino alla fine.