Cuore, grinta, sacrificio: questi gli ingredienti che permettono all'Audace Legnaia di strappare il primo punto in campionato, dopo due insuccessi in altrettanti incontri disputati, su un terreno a dir poco ostico come quello di un Galluzzo che, considerato il mix di assolute esperienza e qualità del proprio roster, ha senza alcuna ombra di dubbio tutte le carte in regola per vivere una stagione da protagonista. I ragazzi di mister Mangano, che non hanno per niente sfigurato innanzi al cospetto di un avversario più quotato, sono stati a questo proposito capaci di mantenere i nervi saldi dopo l'iniziale svantaggio e successivamente, una volta ristabilite le sorti dell'incontro, di soffrire da vera squadra per impedire all'onda d'urto casalinga di calare un colpo del ko che avrebbe finito per prolungare quel sostanziale bifrontismo sin qui caratterizzante un roster di via Dosio pressoché ineccepibile in Coppa Toscana ma, allo stesso tempo, ancora a secco di risultati utili nel Girone E. Al fischio iniziale è proprio il Legnaia che, in ossequio alla locuzione nomen omen , si dà da fare per rendersi più audace rispetto ai padroni di casa con un velenoso destro di Longosci che, da posizione defilata, colpisce la faccia esterna del palo sull'invito filtrante di Ballini al 10' e con una soluzione al volo di Nardi 2' dopo che si perde tuttavia oltre il montante. Se al 29' non va meglio neppure a De Carlo che, recuperato il possesso nei pressi della linea del centrocampo, tenta l'eurogol da distanza siderale finendo però anch'egli per sorvolare, per quanto non di molto, la traversa, sul fronte opposto il Galluzzo -dopo aver comunque, in precedenza, più volte sondato il terreno dalle parti di Fattovich sfruttando l'apporto di Leporatti e Rosi sulla trequarti e la spinta sulle corsie di Mohamed Mokhles e Daka- colpisce alla prima conclusione degna di nota nello specchio: corre infatti il 34' quando il medesimo Mohamed Mokhles, appostato sulla destra, scarica un invitante rasoterra ai sedici metri all'indirizzo dell'accorrente Caparrini che, senza pensarci due volte, lo corregge prontamente alle spalle di Fattovich traendo profitto anche da una deviazione difensiva rilevante per quel tanto che basta a prendere esizialmente in controtempo il numero uno ospite. Galvanizzati dal vantaggio, i locali cercano adesso di prendere il definitivo sopravvento ma, nell'arco di 120 , la mira di Leporatti in piena area sulla preziosa sponda di Paoletti è imprecisa e il pallone si perde sul fondo. Durante l'intervallo, mister Mangano suona con veemenza la carica ai suoi e decide di lasciare negli spogliatoi i già ammoniti Leao e Baravelli onde evitare scenari che, considerato anche il momentaneo svantaggio, possano ulteriormente complicare i piani del Legnaia di rimettersi in carreggiata: in avvio di ripresa, sulla scia proprio di quanto appena messo in evidenza, gli audacini mostrano un piglio ancor più agguerrito e, dopo neanche due giri di lancette, è De Carlo ad acciuffare il segno x per i propri colori. Al 46' infatti, sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo dalla bandierina di destra, il numero 7 ospite viene servito a centro area da Enea e non fallisce il rigore in movimento capitato sui suoi piedi scaraventando di prepotenza la sfera alle spalle dell'incolpevole Volpi. Ferito nell'orgoglio, il Galluzzo reagisce impulsivamente e, al 49', si porta a tanto così da quel che avrebbe verosimilmente rappresentato il punto del 2-1 se non fosse stato per la tempestiva deviazione con la testa di Pratesi in corner sulla sibilante punizione scagliata direttamente in porta da Daka dal lato corto dell'area di rigore. L'undici di mister Massi, arrivati a questo punto, prova ad aumentare i giri del proprio motore per dare continuità allo strepitoso successo ai danni del Barberino Tavarnelle ma dal canto proprio i gialloblù ospiti -pur accettando l'inerzia di una partita che li vede agire per lo più di rimessa- non si lasciano minimamente sopraffare ribattendo colpo su colpo le incursioni offensive di un Galluzzo che ad ogni modo, rinvigorito dalle sostituzioni effettuate dal proprio tecnico, torna con fervore all'arrembaggio negli scampoli conclusivi del confronto. Se tuttavia il neo-entrato Dall'Era, all'82', spara dal limite in completa solitudine al di là della sbarra il sagace suggerimento a rimorchio di Terzani, è proprio quest'ultimo -in pienissimo recupero- a trovarsi di fronte alla possibilità di siglare il gol-vittoria quando, in occasione di una profonda touche dalla destra di capitan Ammannati, al termine di un flipper il pallone schizza esattamente sui piedi del numero 6 locale che però, all'altezza del dischetto, angola eccessivamente la propria battuta ravvicinata graziando così un'Audace Legnaia che mette in cascina un punto d'oro per il morale dopo un avvio di campionato complicato.
Si spezza all'80' minuto la resistenza del Chianti Nord sul campo di un Gambassi con le idee ben chiare e meritevole dei tre punti. Il primo tempo è molto tattico, falloso, scarno di occasioni: le migliori sono il destro al volo di Angioli su invito di Buscè e la girata in area del gigantesco Lanotte che non trova la porta. Nella ripresa il forcing dei padroni di casa si fa più deciso e continuo. Al 48' Angioli si divora il vantaggio sul cross di prima di Bandini, al 61' Francini non spinge in porta il cioccolatino di Buscè. Il Chianti Nord gioca di rimessa con la corsa del neoentrato Dosso e l'esperienza di Butera, ma ancora Angioli va vicino all'1-0 sul lancio di Kamberi. Bravo Magnelli, fin lì un po' incerto. All'80' l'episodio che sblocca il match: punizione dalla trequarti di Mori, sponda di Borgognoni e l'ultimo arrivato Gueye risolve la mischia. Dopo il gol, il Gambassi rischia qualcosina ma raddoppia in contropiede: la palla rubata di Bandini, diventa una sponda di Gueye per la corsa di Buscè in allungo verso Botti, fortunato a spingere in qualche modo il pallone in porta: 2-0, gara finita e seconda vittoria casalinga per i ragazzi di Tramacere, che sta portando avanti con successo la rivoluzione in atto di questa stagione appena iniziata.
Al Comunale di Reggello è di scena il derby del Resco : la truppa di mister Zavaglia è chiamata a una vera e propria impresa fuori dalle mura amiche contro probabilmente la favorita alla vittoria finale del torneo. Nel perfetto e ampio manto erboso del Comunale Reggello gli ospiti provano a replicare quanto di buono si è visto per i primi 70-80 minuti di entrambe le prime due giornate di campionato, cercando di allungare e tenere lontano dall'area le punte avversarie, con il malcelato obiettivo di rallentare la marcia dei padroni di casa. Giusto per inquadrare numericamente l'imperioso inizio di stagione dei ragazzi reggellesi di mister Mori, fra coppa e campionato nelle quattro gare ufficiali i locali hanno inanellato una striscia di altrettante quattro vittorie consecutive, tutte ottenute tenendo a secco l'avversario e segnando una media di quasi 3 goal a partita. Il Reggello deve per questa sfida, fare a meno dello squalificato bomber Focardi, da anni ormai vero e proprio protagonista della categoria nella classifica marcatori. Davanti provano a farne dimenticare l'assenza il tridente Violi, Bevicini e Vestri quest'ultimo già più volte a segno in questo avvio di stagione tra coppa e campionato. Il Vaggio prova a imporre il proprio 4-3-1-2 con le due punte di stazza Cannoni e Crocini con subito dietro a svariare il fantasista Fantoni, centrocampo e linea difensiva altissima. E' il mantra di mister Zavaglia che vuole i suoi pronti alla costruzione dal basso e a veloci ripiegamenti. Difesa giovanissima per il Vaggio Pian di Sco', età media di poco sopra i 20 anni, con da destra a sinistra Postiglione, Dolfi, Falchi, Broetto, con davanti capitan Spanu, Parivir e Lepri a dare copertura e ordine. Prima emozione al 4': Vestri si gira sul fondo liberandosi di Postiglione, ma sul cross la difesa ospite libera. Al 13' Rigacci crossa per Violi che prova a girarsi poco distante dal dischetto, ma trova la l'ostruzione di Parivir e Dolfi. Al 14' terzo angolo Reggello, ancora Violi sul primo palo anticipa la difesa ma non impatta a dovere. Al 20' Postiglione viene saltato da un indiavolato Vestri che va al tiro ribattuto dal portiere con Dolfi che arriva per primo e anticipa Violi per una questione di centimetri. Al 22' prove di affondo dei locali, ma prima Parivir poi Dolfi anticipano gli avversari Vestri e Violi con le ripartenze che non sono precise. Al 26' Vestri su ribaltamento di lato trova un tiro al volo che impatta su Postiglione; sul prosieguo dell'azione Parivir commette fallo al limite su Violi . Lo stesso Violi dalla punizione trova la respinta del portiere che devia sul palo e fuori. Al 28' Violi si spinge con Dolfi a palla lontana nel tentativo di liberarsi, i due iniziano a strattonarsi ma viene considerato fallo solo quello del giocatore amaranto che viene ammonito. Finisce un primo tempo sostanzialmente in equilibrio, anche se si percepisce una pericolosità superiore dei padroni di casa rispetto agli ospiti. La ripresa inizia a gran ritmo. Al 1' Violi spizza per Bevicini che calcia sbilenco dal limite. Al 3' Crocini recupera sul filo del fallo laterale una palla, ma al limite dell'area imbuca male per Cannoni. Al 4' viene concessa una dubbia punizione per fallo di mano di Parivir sulla trequarti difensiva del Vaggio. Calcia diretto in porta Tonielli che trova l'incrocio dei pali dove Fabiani non arriva. Al 6' lancio di Dolfi, sponda di Cannoni, per poco Crocini non arriva sulla seconda palla, nulla di fatto. Violi si invola su esterno destra salta netto Falchi che non riesce a contenerlo, ma al limite area non trova nessuno libero. Al 9' il portiere del Reggello lancia profondo con la difesa ospite altissima, Postiglione impatta male di testa e la lascia scorrere oltre la linea dei difensori, Violi, ben appostato e in ritardo a rientrare, è quindi rimesso in gioco dal tocco che diventa un perfetto assist e l'attaccante non si fa pregare chiudendo sul secondo palo per il 2-0. Al 17' Sottili anticipa Messana e mette al centro un cross perfetto, Dolfi chiude la diagonale su Vestri di testa con scelta tempo perfetta sventando la minaccia. I cambi del Vaggio Pian di Scò sono offensivi, alla ricerca dell'episodio per riaprire la sfida. Al 33' Ferretti se ne va in contropiede, sfrutta l'appoggio di Violi, brucia Postiglione e si presenta davanti al portiere, ma si fa neutralizzare la conclusione. Al 37' batti e ribatti a metà campo, Postiglione ritarda l'uscita sul pallone che balza all'altezza del cerchio di centrocampo, Dolfi perde il tempo sul rimbalzo e, nel tentativo di anticipare, prende pieno nello sterno Sottili del Reggello. Non c'è cattiveria, ma il fallo scomposto vale comunque il secondo giallo e una doccia anticipata per il centrale degli amaranto. A niente vale il forcing finale degli uomini di mister Zavaglia. Finisce 2-0 per i padroni di casa che portano a cinque le vittorie conseguire con annessi clean sheet. Troppo efficiente l'attacco e collaudata la difesa del Reggello per lasciarsi impensierire dalla compagine amaranto. Nonostante alla fine i gol siano frutto di situazioni abbastanza particolari, Violi senza Focardi è comunque sufficiente a impegnare la difesa avversaria per novanta minuti. I centrali difensivi locali, Piantini e Marra ridefiniscono il concetto di posizionamento e attenzione difensiva e anche nel disperato forcing finale avversario non soffrono minimamente. Calciatoripiù : nei locali segnaliamo Violi, Piantini e Marra , negli ospiti Broetto, Lepri, Fabiani.