Una battaglia senza esclusione di colpi, tra Naldi e La Lanterna, che vede gli ospiti battere i ragazzi di Celadon con una rimonta nella ripresa per 2-1. La cronaca della partita inizia con l'occasione per la banda di Mele al 9', quando il tiro di Tontoli finisce di poco fuori. Al 19' Manichi porta in vantaggio il Naldi con un bel tiro che batte Berti, e successivamente è Marradi a rendersi protagonista di una bella azione con Checchi, la ricezione è perfetta ma il suo tentativo lambisce il palo. Al 40' il match cambia volto. Compagnin, Salliu e Bandinelli M. subiscono tutti il cartellino rosso dal direttore di gara, a causa di un parapiglia in mezzo al campo a seguito di un fallo. I toni si alzano e il primo tempo finisce in dieci contro nove con il Naldi sull'1-0. Nella ripresa, viene atterrato dopo pochissimi secondi Cavaciocchi, il rigore per i Naldi potrebbe valere il raddoppio ma Checchi si vede respingere il tiro da Berti. Quindi Alari pareggia i conti, e su un'azione d'attacco successiva Matulli viene espulso per una rovesciata che colpisce l'avversario. Gasparri nel frattempo compie grandi parate, ma La Lanterna trova il vantaggio con un tap-in di Ciampi che chiude la sfida con il punteggio di 2-1.
Al Real Peretola basta un gol, dagli undici metri, per battere il Cobra Kai di Giuliani. Un punteggio di misura che sta alquanto stretto ai locali, abili a prendere in mano la partita fin dalle prime battute e tenere botta fino al novantesimo. Il Cobra Kai, decisamente sottotono e privo di grinta e forza di volontà, ha concesso al Peretola di costruire innumerevoli occasioni. Calosi colpisce una traversa con un gran bel tiro da fuori area, poi De Cristofano si invola in solitaria superando Camilloni, ma trovando solo il palo a porta ormai sguarnita; e infine un'altra traversa mette i brividi agli ospiti in balìa del dominio avversario. Al 45', il gol su rigore: dal dischetto si presenta Alba che supera Vannini nonostante il tocco del portiere. L'unica vera occasione del Cobra Kai arriva con De Cicco, un istante prima del vantaggio, il tacco rischioso porta all'uno contro uno ma al momento della conclusione lo stesso De Cicco temporeggia facendosi recuperare dal difensore. Nella ripresa, si assiste allo stesso canovaccio del primo tempo, i padroni di casa addormentano la sfida e con l'espulsione diretta di Mannucci per un brutto fallo verso la fine, cala il sipario su una partita praticamente a senso unico.
Vittoria alquanto sofferta del Sesto sul San Giusto, al termine di una gara combattuta e in equilibrio fino ai minuti finali. L'immediato vantaggio dei padroni di casa (1') lascia pensare ad una gara tutta in discesa, ma in realtà non sarà così. Gli ospiti raggiungono il pari intorno al trentesimo e non si accontentano cercando quella sarebbe la prima vittoria del campionato. Ma nel finale i gialloblù di casa trovano il gol della vittoria, fotocopia di quello che aveva fruttato il pareggio agli ospiti. La cronaca fotograferà meglio l'andamento del confronto. Il fatto è che, con questa vittoria, il Sesto raggiunge la vetta della classifica a dodici punti, in coabitazione con Daytona, Laurenziana e Naldi; appena due punti sotto incalzano Monterappoli, Poggio a Caiano e Comeana. Un duello tra Firenze e Prato che promette scintille per tutta la stagione. Sesto (maglia blu con maniche gialle) e San Giusto (maglia gialla, con righe che si accavallano sul numero rendendolo decifrabile con difficoltà) si affrontano con moduli speculari improntati al 4-3-3. Pronti, via e, quasi subito, si sviluppa una manovra dei padroni di casa con il numero 4 Nencini che fa viaggiare Vanni, il quale allarga per l'avanzato Buratti: dal suo piede sinistro parte una parabola chirurgica, che manda il pallone ad insaccarsi sotto l'incrocio dei pali, alla sinistra di Pinferi. Per parafrasare una celebre canzone di Battisti: tu chiamalo se vuoi..Eurogol . E' una vera doccia scozzese per i sostenitori della squadra ospite, che si stavano sistemando sulla tribunetta e sui quali ritorneremo più avanti. La squadra ospite tenta di reagire e, al 4', Striatto prova una conclusione da sinistra che finisce a lato. Ma è il Sesto a farsi ancora pericoloso, al 7', con Buratti che ancora indisturbato interviene di testa su una rimessa laterale e impegna severamente Pinferi, che si salva in angolo. Sul calcio d'angolo, Vanni non trova lo specchio della porta. In questa fase il Sesto penetra con facilità tra le maglie della difesa avversaria e, al 12', Vanni si disimpegna bene al limite dell'area e lascia partire un tiro che si infrange sulla faccia alta della traversa. Al 14' ancora un intervento a salvare la porta da parte di Ninferi, su colpo di testa di Orsini. Al 15' dà segni di risveglio anche il San Giusto: Paladini si oppone col corpo ad un rasoterra insidioso di Sgroi. Vibranti proteste per un fuorigioco reclamato dagli ospiti e non rilevato dall'arbitro: per loro fortuna Mugelli, sull'opposizione del portiere, non trova la porta. Ma da questo punto comincerà una forte contestazione (per usare un eufemismo) sull'operato dell'arbitro, in campo e fuori, soprattutto da parte degli ospiti. Comincia a spingere con continuità il San Giusto: al 24' Striatto impegna Paladini in una respinta non proprio banale. Al 26' il portiere al lavoro è nuovamente Pinferi, che devia alla grande in calcio d'angolo un colpo di testa del solito Buratti, pronto a girare verso la porta il pallone da un calcio di punizione laterale. Al 31' il pari è però cosa fatta: Maccelli svetta solo soletto su un corner da destra e mette fuori causa Paladini, mandando il pallone nell'angolo basso alla sua sinistra. Cominciano a fioccare le ammonizioni ai danni dei giocatori ospiti e avranno il loro peso. Poco dopo l'arbitro non ravvisa un fallo da ultimo uomo ai danni di Mugelli, al limite dell'area, e l'atmosfera si scalda ancor più. Si va al riposo senza che accada niente di particolare. Al 52', dopo una confusa mischia, rimane a terra nell'area del San Giusto il numero 9 Vanni: si mettono in azione i soccorsi e in tribuna arriva la notizia di un sanguinamento dal naso. Lo sfortunato giocatore si rialza in piedi ed esce dal campo sostituito da Vittorio Paladini. A fine gara si parla di una ferita al naso senza apparente frattura: un'ambulanza lo trasporta comunque a Careggi per gli opportuni accertamenti, ma non c'è apprensione. La gara riprende dopo almeno sette minuti di interruzione e diventa sempre più aspra. Al 64' c'è un calcio di punizione molto contestato a favore del Sesto, nella lunetta dell'area di rigore avversaria: Federico Nencini trova un varco, ma Pinferi non si fa sorprendere e blocca a terra. Il gioco è spezzettato a causa dei numerosi interventi fallosi da una parte e dall'altra e accade poco di rilevante. Al 75' il bomber Sgroi mostra di avere le polveri bagnate perché, in piena area, calcia in maniera fiacca e non spaventa Paladini. All'80' i padroni di casa vanno alla battuta di un corner da destra: Federico Nencini svetta indisturbato e da pochi metri schiaccia il pallone di testa, battendo imparabilmente Pinferi. All'82' un guizzo di Sgroi in area si conclude con un tiro che sorvola la traversa. All'89', con diversi minuti ancora da giocare, Maccelli subisce una seconda ammonizione, che gli costa il cartellino rosso e il conseguente allontanamento dal campo. In inferiorità numerica si affievoliscono le speranze degli ospiti di recuperare e i padroni di casa non mollano la presa. Al 92', anzi, l'ultima occasione da rete ha ancora per protagonista Buratti, che vede il suo colpo di testa deviato con un balzo felino da Pinferi. L'arbitro fischia la fine una manciata di secondo dopo il 97' e l'esiguo recupero è l'ultimo oggetto di contestazione da parte dei tifosi ospiti in tribuna. Tra i protagonisti sul campo vogliamo segnalare, tra i vincitori, uno straordinario Buratti e un monumentale Federico Nencini: non solo per essere gli autori dei gol, bensì gli autentici trascinatori della squadra gialloblù. Tra gli sconfitti, chi ha fatto tutto il possibile per non tornare a mani vuote è stato il bravissimo portiere Pinferi.