Un finale turbolento rovina un po' il clima di festa dell'Aquila Montevarchi, che supera per 2-0 l'Osta Mare al termine di un'autentica battaglia sportiva: ridotti dapprima in dieci (dal 40') e poi in nove effettivi nell'ultimo quarto d'ora, i rossoblù difendono il micidiale uno-due targato Tommasini-Benettini in avvio di ripresa e tornano al successo dopo una serie di prestazioni sfortunate. Il match si decide infatti nella sua seconda parte, dopo lo 0-0 dei primi 45'; poco da segnalare nel corso di un primo tempo combattuto, il campo di Loro Ciuffenna porta i segni delle copiose precipitazioni del periodo, ma l'intensità profusa dalle due squadre è tanta e fa sì che gli atleti superino le insidie del rettangolo di gioco. L'Osta cerca i tre punti, ma l'Aquila risponde colpo su colpo e crea due nitidi pericoli, prima con Fabbrini e poi con Tommasini. Prima dell'intervallo, al 40', i padroni di casa restano in dieci a causa dell'espulsione di D'Alessandro, dopo un alterco con un calciatore avversario. La ripresa si apre con ritmi ancor più alti, e arriva come detto il micidiale uno-due dei padroni di casa. Al 55' Tommasini si produce in un assolo palla al piede e poi supera Pasquazzi da posizione favorevole, dopo ulteriori 4' un'altra ripartenza, finalizzata stavolta dal nuovo arrivato in casa rossoblù Benettini, consente all'Aquila di portarsi sul doppio vantaggio. L'Ostia accusa il colpo per qualche minuto, ma poi riprende ad attaccare, e lo fa con una spinta ancor maggiore nel finale, specialmente dopo il secondo rosso di giornata sventolato dall'arbitro, stavolta ai danni di Tommasini. In un finale sempre più incandescente ed emozionante, aperto a ogni epilogo, l'Osta Mare si dispera quando uno dei migliori tentativi di Monshe e compagni si infrange contro la traversa, mentre poco dopo De Gennaro compie un paio di ottimi interventi su palla inattiva. I locali si difendono con le unghie e coi denti, alleggerendo di tanto in tanto con qualche comunque temibile transizione offensiva, ma il risultato non subisce ulteriori modifiche. Dopo il triplice fischio ancora frizioni fra i giocatori, placate le quali l'Aquila può sorridere anche se non a pieni denti per un importante ritorno alla vittoria contro una delle formazioni più quotate del campionato.
Dopo il pirotecnico pari contro il Trastevere del turno precedente, il Poggibonsi cade di misura fra le mura amiche, piegato dalla rete di Daja a metà secondo tempo che fa sorridere la Fulgens Foligno. È una vittoria tutto sommato meritata quella centrata dai ragazzi di Signorelli, in calce a una gara caratterizzata da poche occasioni da rete, in cui il primo tempo risulta particolarmente equilibrato; il Foligno si fa preferire sul piano dell'organizzazione di gioco ma rischia nell'unica vera chance dei primi 45', quando si verifica un errore in fase di disimpegno dell'estremo difensore ospite, Fermi prova ad approfittarne ma ritarda la conclusione e l'azione sfuma sul più bello. Nella ripresa la gara propone a grandi linee il copione del primo parziale fino a che non arriva l'episodio decisivo: 65', Ceccucci riceve palla sulla destra, crossa a rimorchio per Daja che non perdona e trafigger Biotti. Chiamato a reagire, il Poggibonsi ci prova e va vicinissimo al pareggio all'80' con Gelormini, che in posizione leggermente defilata ma a tu per tu con Brunozzi non riesce a superarne l'opposizione. Nel finale il Foligno gestisce bene i ritmi e fa in modo che la gara non scivoli dal suo controllo. Calciatoripiù: Bettarini (Poggibonsi); Zamekoski, Daja (Foligno).
Dalle premesse peggiori, quando le prospettive di partenza sono più basse, a volte si sprigiona l'epilogo più dolce: è un pari che fa tanto morale infatti quello che il San Donato Tavarnelle strappa nel duello con il Roma City, e l'uno a uno finale non può che far storcere la bocca alla capolista, che solo in corso d'opera intuisce appieno le insidie che nasconde il campo di San Gimignano. Il San Donato infatti si presenta a questa sfida ridotto ai minimi termini, con due soli ricambi a disposizione ma tanta voglia di non sfigurare contro la formazione fin qui più titolata. Il Roma City dal canto suo scende in campo approcciando bene la gara e al 10' trova il vantaggio con Forlini, che scatta sul filo del fuorigioco - oltre secondo i chiantigiani, che protestano - e supera Minucci in uscita. I locali sbandano e la formazione di Buttaroni sembra poter dilagare, ma Casasanta e compagni vedono sfumare la possibilità almeno del raddoppio da alcune ottime parate di Minucci. I locali si aggrappano alla loro difesa e al loro portiere, e arrivano senza ulteriori danni all'intervallo. Nel secondo tempo i ragazzi di Lacchi continuano a produrre una prestazione ordinata, serena e combattiva; il Roma City inizia a cambiare un po' e accentua il suo forcing offensivo, a caccia del gol della tranquillità. Spazio per un altro paio di buone occasioni per i capitolini, fermati ancora da Minucci, ma la gara resta aperta, in bilico, fino al gol del pari del San Donato. L'uno a uno si origina da una punizione di Vettori dal limite che, anziché calciare direttamente, allarga su Mantelli, libero da marcature; il numero 10 gialloblù crossa al centro e Pierucci, al rientro in campo dopo alcuni mesi di assenza per infortunio, conferma tutto il suo istinto per il gol e firma l'uno a uno. Il Roma City ovviamente non ci sta e chiude in attacco la partita, andando ancora vicino al secondo gol; nel frattempo però anche il San Donato Tavarnelle si gioca fino in fondo le sue carte, e sfiora il colpaccio ancora con Pierucci, fermato con le cattive dalla rocciosa difesa ospite. Il match si conclude così sull'uno a uno, ed è più di una mezza impresa quella compiuta dalla formazione di Lacchi.
La Sangiovannese manca la possibilità di lasciarsi alle spalle il gruppone di centro-classifica e sbatte sul Flaminia Civitacastellana: finisce 0-0 una gara combattuta e in bilico fino alla fine. Su di un campo reso in condizioni precarie dal forte maltempo degli ultimi giorni, la Sangiovannese sfodera carattere e grinta e supera anche i propri limiti; squadra tecnica quella valdarnese, non a suo agio su superfici come quella di sabato, e nonostante di fronte si trovi una squadra come quella di Fiata che fa dell'intensità e della fisicità alcune delle sue migliori prerogative, il confronto è quindi potenzialmente in salita per i locali. Contro un avversario di tutto rispetto, la Sangio sfodera allora una delle sue migliori prestazioni, e viene frenata nel suo slancio verso il successo da un pizzico di imprecisione ma anche dai numerosi ottimi interventi compiuti dall'estremo difensore ospite; un Flaminia tosto e comunque in grado di lottare su ogni pallone, sfiora il colpaccio in un'unica occasione, quando nel primo tempo va vicinissimo al gol sottomisura, ma lo spunto di Ngoma e Di Prospero si perde sul più bello. Per il resto, nei primi 45', le chance migliori sono dei valdarnesi, pericolosi con Raffaelli, Lorenzini e Acanti prima, in un paio di occasioni con Campaioli poi. In avvio di secondo tempo il Flaminia rientra in campo con un piglio più propositivo, vince alcuni importanti duelli in mezzo al campo e prova a forzare il ritmo, ma pian piano la Sangio torna ad assestarsi, e chiude di nuovo in crescendo la partita. Archiviate le sfuriate di Molinaro e Di Prospero, e le incursioni di Sforzini e Soare sulle fasce, la mezz'ora finale di gara è appannaggio dei padroni di casa, ma ancora una volta i tentativi di Campaioli e Castronovo fanno i conti con l'assenza della giusta precisione, ma anche con i guantoni di Conti, decisivo nel mantenere inviolata la porta dei laziali. Un solo cambio per i locali, a 5' dalla fine, a riprova dello stato di salute di una squadra che ci prova fino alla fine, ma senza riuscire a scardinare l'attenta organizzazione difensiva degli avversari. Lo 0-0 premia più la prestazione del Flaminia, e calza un po' stretto ai locali.
Un poker per sognare: il Siena chiude con un'autentica prova di forza il suo 2024 e centra una vittoria che vale doppio. Oltre a battere per 4-0 una squadra che la precedeva in classifica, infatti, la vittoria consente ai bianconeri di compiere un bel balzo in classifica, agganciando così una posizione che, al momento, e per tutta la pausa di Natale, schiuderebbe alla prospettiva della post-season. I ragazzi di Voria disputano una prova concreta e senza sbavature, stendendo gli umbri con un doppio, micidiale uno-due. Al 22ì' e al 28' arriva il primo, firmato Ruiz. Rogani che chiude i primi 45' sul 2-0 per i padroni di casa. Al culmine di un secondo tempo in cui il Trestina prova a rientrare in partita, all'85' il tris di Ronchi chiude virtualmente i conti, prima che Pucci - in pieno recupero - arrotondi sul definitivo quattro a zero.
Trascinato dalle doppietta di Cardo e Montanari, e dal turbo assicurato dall'ingresso in corsa di Grossi, il Terranuova Traiana piega alla distanza un tenace Real Monterotondo, che tiene viva la gara fino a quasi metà della seconda frazione di gioco. Le due squadre erano arrivate alla sfida con due trend differenti; il Terranuova reduce da una serie prestazioni positive e buoni risultati, con qualche lacuna offensiva che ha frenato un po' il suo slancio verso la zona play-off; il Real Monterotondo autore fin qui di una stagione con un solo acuto e due pareggi. Nel primo tempo parte benissimo la formazione locale, tanto che all'11' arriva il vantaggio. Cardo finalizza un suo spunto personale all'insegna della caparbietà, abile il centravanti biancorosso nel perforare la difesa ospite e realizzare una rete di ottima fattura. Archiviata una chance non sfruttata da Tiezzi, la gara vive poi una fase di gioco in cui il Real Monterotondo cresce e, nella seconda metà del primo tempo, attacca cercando la via del pari. Gli ospiti vincono alcuni duelli in mezzo al campo e trovano il meritato gol dell'uno a uno prima del riposo; sugli sviluppi di un calcio piazzato che sbuca in area valdarnese dopo aver viaggiato fra una selva di gambe, il pallone arriva ad Angelini che ristabilisce la parità. La ripresa si apre con un cambio nelle file locali, Grossi fa il suo ingresso in campo e assicura un cambio di marcia ai biancorossi; dopo appena 2' dalla ripresa del gioco proprio lui manca la finalizzazione vincente con un colpo di testa su di un cross, sul successivo corner però - sempre di testa - firma il nuovo vantaggio dei padroni di casa. Il Real Monterotondo stavolta accusa un po' il colpo, perde un uomo per doppia ammonizione e incassa il terzo gol di Montanari, autore di un gran tiro dalla media distanza. Spazio poi per il 4-1 nuovamente a firma di Cardo, e la quinta rete un attimo prima del triplice fischio di Montanari (doppietta anche per lui). Nel mezzo, sempre comunque a ridosso del novantesimo, da registrare il momentaneo 4-2 e dunque il secondo gol degli ospiti, messo a segno da Martellucci. Calciatoripiù: Grossi, Cardo (Terranuova Traiana).