La Sangiovannese interrompe, ma non inverte la serie negativa di risultati, e deve accontentarsi di un pari agrodolce contro l'Orvietana; quando ormai la sensazione era che i valdarnesi potevano realizzare il raddoppio e blindare i meritati tre punti, ecco che gli ospiti piazzano un colpo cinico e chirurgico, impattando il risultato e conservando il pari fino al termine, anche grazie alle strepitose parate compiute dal proprio portiere. La gara è stata particolarmente tirata nel suo sviluppo; nei primi 45' la Sangio controlla le operazioni di gioco almeno per un'abbondante mezz'ora, creando quattro palle-gol importanti; dopo aver mancato una prima chance ravvicinata, Campaioli ci riprova e al secondo tentativo, sempre su cross dalla sinistra, insacca il punto dell'1-0. Spazio poi per altre due chance neutralizzate da Brigliozzi. Una sola occasione per gli umbri, quando un rilancio in profondità sulla destra arriva infine a Delogu che impegna Rosadi, reattivo nella circostanza. Nel secondo tempo i padroni di casa ripartono propositivi e schiacciano gli avversari; Riccio ha due occasioni ma Brigliozzi è nuovamente decisivo e tiene a galla i suoi. L'Orvietana si rivede al 70' quando un lancio lungo viene disinnescato ottimamente da Rosadi in uscita. Da un momento all'altro, ci si attende il raddoppio dei ragazzi di Conti, ed ecco che invece al 78' a colpire a sorpresa sono gli ospiti. Sugli sviluppi di un corner, il neo-entrato Amegnaglo salta più in alto di tutti - ma in totale libertà - e realizza un gol splendido, dall'altezza del dischetto del rigore. Nel finale i locali premono forte cercando il nuovo vantaggio e protestano per un mancato penalty su Riccio, poi ci provano Lombardi e infine Bigordi ma ancora una volta l'estremo difensore ospite salva i suoi. Calciatoripiù: Rosadi, Riccio (Sangiovannese); Brigliozzi (Orvietana).
Quinto risultato utile consecutivo, e quarta vittoria nelle ultime cinque settimane: nei numeri, sta la fotografia migliore dello stato di salute del San Donato Tavarnelle, che si affaccia con il sorriso sfrontato di chi vuol stupire fino in fondo a un finale di stagione che, dopo la sosta, proporrà gli ultimi impegni di una stagione positiva, perché in crescendo. Le stagioni positive, dopotutto, si valutano così, quando il grafico del rendimento mostra una curva ascendente. I gialloblù di Lacchi espugnano il campo del Real Monterotondo al termine di una gara tattica ed equilibrata specialmente nel corso dei primi 25', in cui i padroni di casa cercano di condurre le operazioni di gioco, spingono quando attaccano ma non arrivano alla finalizzazione; il San Donato Tavarnelle contiene e riparte, senza mai soffrire o rischiare, ribattendo sempre azione su azione. Sfruttando le ripartenze al meglio poi i chiantigiani e, al 20', ecco una buona occasione per Puppato che salta due avversari in area e conclude invece di servire un compagno, Marini è strepitoso e salva i suoi. Al 28' un errato disimpegno dei padroni di casa consente a Vettori di rubare palla e poi imbucare in modo splendido per vien centrali in favore di Puppato che, con freddezza, attende l'uscita del portiere e lo trafigge con un chirurgico rasoterra sulla sua destra. A quel punto il San Donato ha davanti il copione che avrebbe voluto vigilia, difende compatto e agisce di rimessa, non avendo problemi nel gestire la situazione fino all'intervallo. Nella ripresa i locali ripartono forte cercando il pari ma i chiantigiani, proponendo ancora micidiali ripartenze, chiudono i giochi. Scocca il 60' quando Rubbioli si presenta a tu per tu col portiere locale ma non riesce a finalizzare al meglio; sul corner successivo però Tronca salta più in alto di tutti e trova comunque il 2-0. Nel finale Di Benedetto spaventa gli ospiti con un gran tiro che si stampa sull'incrocio dei pali, mentre al 90' Andrei manca per pochissimo il 3-0 con un bruciante diagonale. Pazienza: per i tre punti basta e avanza pure quanto fatto in precedenza. Calciatoripiù: Tronca, Puppato T. (San Donato Tavarnelle).
Prima della sosta, e soprattutto del derby - quello con l'iniziale maiuscola - l'Aquila Montevarchi torna alla base dalla trasferta sull'ostico campo del Trestina con in tasca un punto, derivante dall'uno a uno contro gli umbri. Scesi in campo con due prestiti della prima squadra, impegnato soltanto domani nel posticipo, i locali ingaggiano un bel duello per tutti i 90' con i rossoblù, e la gara inizia con la sfuriata iniziale proprio degli umbri. L' non si fa sorprendere, è in partita e lo dimostra trovando per prima il vantaggio con Zhupa, al termine di una bella azione sviluppatasi sulla destra da Bettini. Il primo tiro viene respinto da Migliorati, che però niente può sulla ribattuta vincente dell'avversario. Nei 10' successivi i toscani sfiorano il 2-0, negato dal portiere locale che tiene in partita i suoi. Il Trestina ringrazia il suo numero uno e, proprio allo scadere, agguanta il pari quando una punizione da posizione laterale spiove in area valdarnese, nessuno interviene ed è allora Alunni a iscrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Nel secondo tempo, ben giocato dalle due squadre, con voglia di vincere ma anche attenzione a non scoprirsi troppo, il risultato non cambia più. L'Aquila si difende e tiene bene il campo, senza rinunciare a portare via i tre punti. È degli ospiti, infatti, la chance più ghiotta, proprio al 93': Zhupa scappa in contropiede sulla sinistra e poi crossa al centro, Fracassi devia di testa ma non inquadra il bersaglio grosso di un niente. Calciatoripiù: Bigazzi, Benettini, Zhupa, Fracassi (Aquila Montevarchi).
Trascinato dalle prove deluxe di Resuttana, Fermi e Lepri, ma capace di brillare in ogni suo elemento, un Poggibonsi in grande spolvero arriva ben oltre la metà strada coi propri meriti rispetto ai demeriti del Terranuova per raccogliere tutti e tre i punti in palio in questa sfida. I giallorossi realizzano ben tre gol in soli 24', evidente l'approccio alla gara sbagliato da parte dei locali, penalizzati anche da alcuni errori individuali, ma sottotono sul piano corale; in grande spolvero, invece e come detto, gli ospiti che - dopo i primi 5' iniziali combattuti . trovano il primo gol e poi dilagano. Al 7' Resuttana apre le danze, poi dopo il raddoppio di Lepri al 13' è ancora lui, il numero 10 ospite, a realizzare lo 0-3 con uno splendido diagonale al termine di uni spunto caparbio sulla fascia, che non lascia scampo a Melzi. Da segnalare poi il gol dei padroni di casa al 47' del primo tempo, all'ultimissima azione, che riaccende un po' le speranze. Lo realizza Vichi, il più generoso dei suoi, e probabilmente anche il migliore nelle file dei padroni di casa. Ma al rientro in campo, dopo appena 2' il Poggibonsi mette a referto anche il quarto gol e chiude di fatto i giochi. Fermi realizza una doppietta, e dopo il quinto gol quello di Palazzini serve solo per diminuire il gap finale dei biancorossi. Finisce due a cinque, e il Poggibonsi continua nel suo ottimo girone di ritorno. Calciatoripiù: Vichi (Terranuova Traiana); Fermi, Resuttana, Lepri (Poggibonsi).
Il Siena si conferma splendidamente ai piedi del podio del girone imponendo i favori del pronostico anche sul campo del Flaminia, formazione che staziona nei bassifondi della graduatoria ma sempre temibile da affrontare fra le mura amiche. La riprova arriva da questa gara, che i bianconeri conducono quasi per intero, ma devono attendere a lungo per piazzare il colpo decisivo, quello che frutta la conquista dei tre punti in palio. il Siena si rende subito pericoloso con un colpo di testa da corner di Sani, rispondono i rossoblù poco più tardi: un errore in disimpegno del portiere bianconero regala un'opportunità a Sforzini, il quale tenta il pallonetto dai 40 metri ma la sfera non centra il bersaglio. Al 18' un triangolo tra Generali e Ortenzi favorisce Felici, che dal limite ci prova di controbalzo ma senza l'esito da lui sperato. L'ultima occasione del primo tempo è ancora per i locali, con una punizione di Sforzini dalla sinistra bloccata da Paolucci. Nei primi minuti della ripresa il copione è lo stesso, ma poi la gara si alza di ritmo. Al 54' è Sforzini che tenta la conclusione dai 30 metri, la palla si alza altissima sopra la traversa mentre, due minuti più tardi, Ronchi, servito in profondità, incrocia sul secondo palo, la sua conclusione attraversa la linea di porta e Pecchi manca il tap-in vincente di un soffio. Al 60', invece, Ruiz dal limite calcia debolmente e la sfera si perde sul fondo. Nei minuti successivi la Flaminia spinge forte, tanto che al 76' sfiora il vantaggio con un tiro di Sforzini dal versante di destra che colpisce in pieno l'incrocio dei pali. Poco dopo i rossoblù troverebbero anche l'1-0, ma il subentrato N'Goma, servito da Sforzini, era in posizione di fuorigioco al momento dell'assist vincente. Minuto 83 è questa volta è Molinaro, su sponda di N'goma in area, a non centrare lo specchio da buona posizione. Il Siena però stringe i denti e, proprio nel momento di massima sofferenza, colpisce. È infatti l'85' quando la gara si decide, meritatamente, in favore dei toscani diretti da Gill Voria. In occasione di una punizione da una distanza di trenta metri, il Siena attiva uno schema, che premia la corsa sulla sinistra di Ronchi; il numero 11 riceve e trafigge Pedica con un chirurgico colpo di testa. Nel pochissimo tempo che resta i locali tentano il tutto per tutto, ma senza scalfire la solidissima difesa toscana, che tiene benissimo fino alla fine delle ostilità. Gara corretta, un solo ammonito nelle file laziali.