Contava vincere, e i tre punti sono arrivati; poi poco altro, ma ai giallorossi va bene così, per riprendere a correre dopo la sosta e continuare sull'inerzia assicurata dall'ultimo periodo, assai favorevole, che ha schiuso definitivamente alla prospettiva della rincorsa ai play-off. Il Poggibonsi piega il Real Monterotondo di misura, senza brillare, ma anche meritando, contro una formazione ospite coriacea e capace di tenere aperta la gara fino alla fine. Il match non decolla mai, ma resta piacevole fino alla fine. La prima occasione coincide con il gol decisivo: scocca il 17' quando Salucci riceve palla dopo un'azione d'attacco dei suoi e conclude da dentro l'area, insaccando all'angolino alla sinistra di Marini. Dopo una lunga fase di gioco combattuta ma con prevalenza locale, nel finale di frazione Cesarano - lanciato a rete per vie verticali - di vede uscire contro Marini, ingaggia un contrasto vincendo il rimpallo ma, con la porta quasi sguarnita, cerca una conclusione di precisione che risulta però debole; un difensore ospite riesce a recuperare prima che la sfera oltrepassi la linea di porta. Nel secondo tempo i padroni di casa cercano il gol della sicurezza e si rendono pericolosi in avvio con Bruni, che affonda sulla destra e poi serve Capezzuoli al centro, che in girata coglie la traversa; il pallone sbatte sulla riga di porta e viene allontanato. La gara scorre via con qualche interruzione mentre il Poggibonsi prova sempre a controllare la situazione contenendo le offensive di Zuccante e compagni; l'uno a zero, si conserva intatto fino al triplice fischio. Calciatoripiù: Bruni, Seri (Poggibonsi); Di Benedetto, Zuccante (Real Monterotondo).
Gara con poche emozioni, un po' uggiosa come la giornata. Alla fine giusto il pari finale a reti inviolate. Nel primo tempo il Flaminia, a tratti, si fa preferire, ma le chance migliori sono del Terranuova; di contro, come spesso accade in questo nostro gioco che raccontiamo settimanalmente, nel secondo tempo i locali crescono, ma è il Flaminia a sfiorare il colpaccio. Nei primi 45' i padroni di casa creano i presupposti per il gol del vantaggio in due occasioni, in ambedue i casi con Bombardieri. Particolarmente pericoloso il primo tentativo, che arriva tramite uno schema su punizione che per poco non porta all'esito sperato. Il Flaminia risponde sempre colpo su colpo e, appunto, mantiene un po' più a lungo il possesso in fase d'attacco. Nella ripresa come detto s'invertono i ruoli, i biancorossi spingono di più alla ma il Flaminia agisce in contropiede e pareggia il conto delle occasioni. Di Prospero prima e Ortenzi poi hanno due grossissime chance, ma la porta di Melzi non trema perché la mira degli avanti laziali è imprecisa. Il risultato di partenza, così, coincide con quello di arrivo. Calciatoripiù: Castaldo (Terranuova Traiana); Livio (Flaminia).
Piace sempre ricordare un allenatore apprezzato e conosciuto, proveniente da tutt'altra zona della Toscana, che però questo derby l'ha vissuto, ed ebbe modo di definire metafisico quel confine che separa Montevarchi e San Giovanni Valdarno. Aquila-Sangio è e sempre sarà una gara a sé rispetto al contesto del campionato in cui si disputa, e questa versione andata in scena sabato sul campo di Loro Ciuffenna - purtroppo per lo spettacolo - in non buone condizioni, non ha fatto eccezione. La spuntano i rossoblù, di misura, cogliendo un successo che li gratifica in questo finale di stagione in cui ambedue le compagini stanno cercando di togliersi qualche sodfdisfazione e gettare basi per il futuro. Messo da parte il fioretto, si gioca con la spada e anche con il coltello fra i denti, perché si deve badare al concreto viste le condizioni del rettangolo di gioco; la Sangio inizialmente si fa preferire, mentre i locali faticano a entrare davvero in partita. Un primo tempo piuttosto bloccato, piuttosto nervoso perché l'arbitro interviene poco per sanzionare gli interventi un po' al limite che si registrano, si conclude sullo 0-1: la Sangio trova l'affondo vincente sulla destra, il tramite finale è Campaioli che con una rasoiata dai venti metri, un bel tiro incrociato, si porta in vantaggio. L'Aquila organizza la sua reazione durante l'intervallo, e rientra in campo con un piglio diverso; la gara è aperta, vibrante, in bilico, e dopo aver creato i presupposti per il pari, i rossoblù trovano l'uno a uno al 75', quando il beffardo cross di Arioni dalla sinistra diventa in realtà un cross che gonfia la rete, 1-1. Negli ultimi 15' i padroni di casa mettono pressione ai rivali, e mettono in campo anche la giusta voglia di vinvcere il derby. Quando ormai la parità sembra destinata a durare fino alla fine, però, ecco che al 91' un altro spunto di Arioni sulla corsia mancina consegna un assist perfetto a Fracassi, che supera nuovamente Rosadi e fa esplodere di gioia il tifo rossoblù. Calciatoripiù: Arioni, Fracassi, Bigazzi (Aquila Montevarchi); Campaioli, Castronovo (Sangiovannese).
Nel calcolare la percentuale di riempimento del bicchiere, il San Donato Tavarnelle si ritrova una duplice prospettiva: quello mezzo pieno racconta di un pareggio che allunga a sei la striscia di risultati utili consecutivi, quello invece vuoto a metà dice che lo 0-0 contro il Trestina calza una mezza misura stretto, perché le occasioni create ma mancate dai chiantigiani potevano portare tranquillamente a una meritata vittoria. Succede peraltro quasi tutto nella ripresa, dopo un primo tempo tattico e anche scialbo, giocato soprattutto a centrocampo, con i due portieri quasi inoperosi. In avvio di ripresa invece i ragazzi di Lacchi spingono a testa bassa, trovandosi però dinanzi un Trestina rognoso e compatto, abilissimo nel frenare sempre la costruzione di gioco di qualunque avversario gli si pari di fronte, quando è in giornata come in questa occasione. Si contano almeno quattro palle-gol per i gialloblù, la prima delle quali è con Naoum, da poco entrato in campo, passando poi per il primo intervento decisivo di giornata di Migliorati, che al 60' sbarra la strada sul più bello a Vettori. Al 65' invece Tronca alza troppo la mira con il suo colpo di testa successivo a corner. In un finale tutto vissuto all'attacco dai locali, i tentativi di Catalani e Puppato sbattono ancora contro i guantoni di Migliorati, che al 94' salva definitivamente i suoi con un gran tuffo tramite il quale disinnesca l'ultimo tentativo nuovamente di Puppato, Stavolta sugli sviluppi di un corner. Il Trestina si dice quindi sicuramente più contento di questo 0-0, il San Donato resta invece alle prese con qualche rimpianto. Preludio a un trittico finale di fuoco: Trastevere, Ostia Mare e Roma City si parano dinanzi ai gialloblù nelle prossime, ultime tre giornate. Calciatoripiù: Puppato, Naoum (San Donato Tavarnelle); Migliorati T., Migliorati A. (Trestina).
Non delude le attese, né sotto il profilo delle emozioni, né tantomeno dal punto di vista tecnico la sfida fra due delle migliori formazioni del torneo, rispettivamente quarta e seconda forza del torneo; alla fine la spuntano il Trastevere, che conserva quindi la loro ottima posizione in graduatoria piegando 3-2 il Siena, che si vede ora agganciato dal Poggibonsi. La doppietta di Chechi non basta ai bianconeri: è lui ad aprire le danze all'11', ma dopo aver impattato il risultato poco dopo la mezz'ora con Nardi, il Trastevere cerca e trova il raddoppio attorno all'ora di gioco, grazie al penalty trasformato da Nistor. Il gol di Chechi all'87' sembra far pensare che la gara possa concludersi in parità, e che quindi il Siena possa portare a casa un risultato positivo; ma dopo appena centoventi secondi Grosso regala i tre punti ai suoi, con il gol del definitivo due a tre.