Segnali di risveglio per il Cerbaia, che dopo una prima parte di stagione passata in letargo riesce a farsi rispettare contro un Sarripoli inizialmente impacciato. Forse sottovalutano l'impegno gli uomini di Alderighi, che partono contratti venendo fuori solo nel secondo tempo. L'abbrivio, infatti, premia il coraggio degli ospiti. La prima vera chance della gara porta con sé il sapore del rammarico, giacché un attaccante del Cerbaia a tu per tu con Tasselli spara alto sopra la traversa. Poco dopo, lo stesso Tasselli viene chiamato in causa su un tiro in diagonale; ottima la risposta del portiere. Il doppio spavento sveglia i padroni di casa, che con lo scorrere del cronometro provano a prendere in mano la partita. Met Hasani ci prova ma non sfonda e sul versante opposto il Cerbaia tiene comunque sulle spine la retroguardia abbozzando ripartenze insidiose. L'ultima chance del primo tempo capita però a Guarducci, abile a scavalcare il portiere con un morbido pallonetto ma sfortunato nel vedersi respingere il tiro sulla linea di porta da un difensore. Nel secondo tempo il Sarripoli entra con piglio ben diverso e i cambi operati da mister Alderighi (dentro al 56' Fedi, Nardi e Cipriani) contribuiscono ad alzare i giri del motore. Subito Cipriani si fa sentire sfiorando il gol in due circostanze e spianando la strada all'imminente 1-0 siglato da Ferraro. Cipriani imbecca sulla destra Geri, bravo a saltare l'uomo e a recapitare a centro area un pallone preciso per Ferraro, che di testa in tuffo gonfia il sacco. Da lì, i locali acquisiscono ancora più vigore fino a centrare il 2-0 che chiude i giochi. È tutto facile per Nardi, pescato a centro area da un corner preciso di Geri: il suo tocco da distanza ravvicinata è preciso e vincente. In controllo, il Sarripoli rischia di arrotondare con Cipriani e Monfardini senza infliggere tuttavia il 3-0 che, a onor del vero, sarebbe stato troppo pesante per gli ospiti. Complice il mezzo passo falso del San Felice, ora la vetta dista solo 3 punti.
Trasferta insidiosa per L'Hitachi in quel di Cutigliano visti i risultati della settimana precedente. La partita vede vittoriosa l'Hitachi al cospetto di una Liga coriacea soprattutto nel primo tempo. Dopo i primi minuti di studio, l'Hitachi inizia a spingere con più convinzione ma sono i locali a sfiorare il gol al 10'. Bravissimo nella circostanza Chiodo ad allontanare la minaccia. La risposta degli ospiti è immediata e al 12' Franchi conquista un rigore. Dal dischetto Accardi è freddo e sigla lo 0-1. La Liga prova a pareggiare e attacca, ma la truppa di Esterasi si difende bene e riparte ancora meglio dato che, al 32', centra il gol del raddoppio. Un tiro da fuori area di Giovannelli vale lo 0-2, minato però in chiusura di frazione da una punizione ben calciata da Petrolini che si schianta sulla traversa. Nella ripresa la Liga non demorde ma non riesce a sfondare il solido muro dell'Hitachi, stoica nel resistere alle sfuriate avversarie mantenendo inviolato il fortino. E così, al 75', Maccini cala il tris con un gran tiro che assicura ai suoi tre punti importanti per cullare un sogno, quello playoff, ancora lontano ma non irraggiungibile.
In una giornata bagnata da pochi gol, Olmi-Ramini non fa eccezione. Tra i vari litiganti, dunque, non gode nessuno se non il Sarripoli, l'unico a smuovere in modo sostanziale la classifica (e il Bottegone). Rimangono 5 le lunghezze di distanza tra il Ramini di Federico Chiti e gli Olmi di mister Baroncelli, con quest'ultimi che non riescono a sfruttare al meglio la superiorità numerica acquisita dopo una mezzora scarsa d'incontro in seguito a un'espulsione comminata a un giocatore ospite. Pur in dieci il Ramini si difende bene e rimane pericoloso in zona offensiva grazie ai suoi terminali sempre pericolosi, Sauro e Riccio su tutti. Così gli Olmi ci provano, sì, ma senza sbilanciarsi troppo, onde evitare di subire il contraccolpo. Ne vien fuori una gara arcigna e molto combattuta, puntellata da qualche occasione (soprattutto per i locali) ma mai inficiata in maniera importante né dall'una né dall'altra parte. Come il primo, così si sviluppa anche il secondo tempo. I padroni di casa ci provano fino a una ventina di minuti dal termine, quando anch'essi vengono puniti dal direttore di gara con un rosso che ristabilisce la parità numerica. L'ultima tranche di partita vede sprazzi di chance, ma niente di concreto accade: le squadre tornano negli spogliatoi sul punteggio di 0-0 e con un pizzico di amaro in bocca.
Nove assenze sono tante, troppe. Anche per la capolista. Alla fine della fiera è un mezzo passo falso che sa di caduta quello del San Felice, fermato sullo 0-0 in quel di Pistoia Ovest da un'Olimpia Pistoiese ben messa in campo e spigolosa. I padroni di casa approcciano il match senza timori reverenziali e interpretano la partita secondo uno schema ben preciso, badando prima a difendere con le unghie e con i denti e poi, eventualmente, ad attaccare. Il San Felice comanda il gioco ma la tattica dei locali paga, tanto che gli uomini di Borrelli non trovano quasi mai lo spunto giusto per incidere. Tra un vento condizionante e una direzione non proprio pulitissima, la partita scivola via spezzettata e poco emozionante, costellata più da falli che da vere e proprie occasioni da rete. Bicchiere mezzo pieno per l'Olimpia Pistoiese, quarta squadra capace di fermare la corsa a pieni polmoni della capolista, e bicchiere mezzo vuoto per il San Felice. Il margine di distanza dal Sarripoli è ridotto a soli tre punti e, da ora, ogni partita dovrà essere interpretata nel modo giusto. Sbagliare è più che mai vietato.
Davanti pareggiano tutte e il Capostrada, con audacia e spirito di volontà, va a prendersi tre punti fondamentali per accorciare la classifica in ottica playoff. Con un gol nel primo e uno nel secondo tempo, i padroni di casa regolano un nervosissimo Sporting Lazzeretto riprendendo a macinare gioco e classifica. La prima porzione di gara scorre via lenta e sorniona, molto combattuta a centrocampo e avara di emozioni degne di nota. I fiorentini provano a pungere in ripartenza ma a lasciare il segno in modo concreto sono i locali con un gol di Palma dal dischetto: Benvenuti intuisce, tocca ma non basta, col pallone che rotola beffardo in fondo al sacco. Nel secondo tempo la situazione degenera dal punto di vista nervoso, con gli ospiti in perpetuo subbuglio rispetto alle decisioni arbitrali. Ne vien fuori una partita focosa e fallosa, molto spezzettata in un terreno di gioco già particolare di sé, quello del Boario . Dalla confusione riesce comunque a emergere il Capostrada, che a metà ripresa piazza il colpo della sicurezza. Una punizione dalla sinistra dà il là a una bella azione sviluppata dai locali e terminata con un cross velenoso ribattuto da Benvenuti; sul pallone vagante si avventa come un falcio il neo entrato Santini, che da distanza ravvicinata gonfia il sacco. L'ultimo spezzone di partita è agitato e fumoso, col tabellino che non viene più intaccato. A vincere un match sporco, difficile ma importantissimo è così il Capostrada, che scavalca il Valenzatico e si aggiudica il sesto posto in classifica.
Netto passo indietro per il Valenzatico, che esce con le ossa rotte dal confronto col San Piero. Il tabellino recita 1-0 ma se i padroni di casa avessero segnato di più, nessuno avrebbe avuto da recriminare. La compagine di Simone Moretti non scende praticamente in campo, sempre in balìa delle scorribande avversarie fin dai primissimi minuti. E se il primo tempo finisce a reti bianche il merito è tutto riconducibile a Gori Lorenzo, autore di almeno due miracoli salva-risultato. Nella ripresa il canovaccio tattico dell'incontro non cambia, neanche quando il San Piero trova il meritatissimo vantaggio. Da fuori, ci pensa Muia a stappare la partita con un gol tanto bello quanto pesante. Mister Moretti prova a rivitalizzare i suoi inserendo forze fresche e cambiando modulo, ma i risultati sperati non arrivano. Solo una punizione, peraltro ben parata dal portiere, si ascrive alla voce occasione create da parte del Valenzatico. Con merito, al triplice fischio a sfangarla è dunque il San Piero.
La Virtus Bottegone torna alla vittoria imponendosi contro un coriaceo Montale. La prima frazione di gioco è molto spezzettata e non vede grosse occasioni né da una parte né dall'altra, con gli ospiti che cercano di attivare la velocità dei loro esterni e i locali che non riescono a trovare le giuste geometrie palla a terra. Nella ripresa la musica cambia e i biancoverdi acquisiscono sicurezza nei fraseggi provando a impegnare la retroguardia avversaria con scambi rapidi. La partita si potrebbe sbloccare su un calcio d'angolo ma Danesi, da buona punizione, spedisce sulla traversa e l'azione poi sfuma. Un'altra occasione capita sulla testa di Menichini, ma anche lui non riesce a essere preciso e la palla esce a lato del palo. Il vantaggio dei locali è nell'aria ma l'Antares tiene comunque sotto pressione la difesa dei padroni di casa, che però sono bravi a scambiarsi palla velocemente tra Menichini e Verdi portando il capitano a tu per tu di Giomi per l'1-0 dei suoi. La partita è viva, contando poi che dopo poco dal vantaggio gli uomini di casa rimangono in inferiorità numerica a causa dell'espulsione di Conti, che oltre al rosso è costretto a uscire dal campo in ambulanza. Forte dell'uomo in più, l'Antares cerca il pareggio ma si sbilancia, offrendo il fianco al colpo del KO che, tuttavia, in più occasioni Donati e Capecchi non riescono a infliggere. L'ultima azione è però quella buona e Capecchi sigla il 2-0 che riporta la Virtus a marciare con forza.
Di misura ma con merito, lo Sporting Casini centra la terza vittoria stagionale accorciando in classifica proprio sul Prato Nord, fermo al quartultimo posto e ora minacciato dai quarratini a soli quattro punti di distanza. Che fosse in ascesa la compagini di Midili lo si era capito nelle ultime settimane, e prestazioni e risultati sono prove che avvalorano la tesi. Dopo un inizio compassato e sporco, al 20' Mantellassi decide l'incontro con il blitz del provvidenziale 0-1. E' sua infatti la zampata vincente che inchioda Pinochi, reo di aver respinto corto un calcio di punizione. Rotti gli indugi, si susseguono capovolgimenti di fronte sia da una parte che dall'altra ma senza pericolosità. Così fino al 45', momento in cui Habibaj si supera su Bovani mantenendo inviolato il fortino. Nella ripresa il canovaccio tattico si articola seconda logica: il Prato Nord attacca alla ricerca del pareggio e lo Sporting Casini si difende con ordine provando a far male in contropiede. Una traversa scheggiata su punizione dai locali e un paio di ripartenze succulente sprecate dai pistoiesi sono tutto ciò che i secondi quarantacinque minuti hanno da raccontare. Il tabellino non viene comunque più intaccato e così, al triplice fischio, a festeggiare sono i quarratini. Calciatorepiù: Mantellassi (Sporting Casini).